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Redazione Quel 29 aprile che ha aperto una prospettiva diversa

QUEL 29 APRILE CHE HA APERTO UNA PROSPETTIVA DIVERSA


di Redazione
01 mag 2016

Breve resoconto del Forum delle prospettive economiche, politiche e sociali


stato un evento riuscito quello di venerd scorso, non solo per la qualit degli interventi in una
sala piena e attenta per tre ore e mezza di fila, ma perch stato raggiunto lobiettivo che ci
eravamo posti: avviare la discussione su come cambiare la rotta del Paese. Il rischio poteva
essere quello di dare vita ad un confronto astratto, magari affascinante dal punto di vista
teorico ma non declinabile nella realt oppure quello che ognuno rimanesse nella propria
posizione. Nulla di tutto questo. Il Forum delle prospettive economiche, politiche e sociali
stato quel dibattito economico e politico che purtroppo non vediamo nei media.
Angelo Mincuzzi del Sole 24 Ore ha gestito in maniera eccellente gli interventi, animando un
confronto sempre vivace ma ordinato. Abbiamo scoperto un giornalista curioso e convinto della
necessit del dibattito.
Warren Mosler ha spiegato i motivi per cui necessario che lItalia si doti di un Piano B nel
confronto con le istituzioni europee. In assenza di un Piano B, lItalia rischia di fare la fine della
Grecia, e dover infine subire una posizione di passiva accettazione dei diktat europei. Un piano
B lunico strumento che consente di rendere evidente che il problema politico e non tecnico,
e che sempre possibile uscire dalla deflazione, adottando scelte che ripudiano lausterit. Il
piano B illustrato da Warren Mosler si declina in 5 punti, riassunti nella slide che segue.
Warren Mosler ha ribadito uno dei passaggi chiave del piano: il Governo non dovrebbe procedere
alla conversione forzosa dei depositi dei cittadini da euro in nuova lira. La conversione dovrebbe
avvenire gradualmente, a seguito della richiesta dei soggetti che detengono risparmi in euro,
prevenendo un eccesso di offerta della nuova valuta ed oscillazioni impreviste del tasso di
cambio tra la nuova valuta e leuro.
Stefano Lucarelli, docente del Dipartimento di Economia dellUniversit di Bergamo, ha ripreso
uno dei concetti chiave per il rilancio del Paese richiamando il concetto di Stato architetto del
futuro di Alain Parguez:
La Banca Centrale deve garantire politiche di deficit spending e lo Stato deve riprendere il
ruolo di attivatore e guida della crescita del sistema economico nei settori produttivi strategici.
Alfredo DAttorre, parlamentare di Sinistra Italiana, ha dato merito alla MMT di aver ridato
importanza al ruolo della politica economica pubblica come impulso irrinunciabile di uno Stato,
e di aver riportato al centro del dibattito la piena occupazione.
In questi anni c stata una lotta di classe al contrario: la rendita finanziaria contro i
lavoratori. Leuro ha tutelato la guerra della rendita contro il lavoro. Il Piano B
indispensabile.
Inoltre, ha ribadito in pi passaggi che le scelte economiche devono essere orientate al lavoro,
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tutelato dalla Costituzione, e non al reddito garantito, che rischia di rappresentare uno
strumento per il mantenimento della deflazione salariale.
Marco Zanni, europarlamentare del M5S, ha ricordato come il pensiero liberista sia insito al
progetto europeo, gi prima della nascita delleuro.
Non solo una questione tecnica, ma anche di deficit democratico nei processi decisionali delle
istituzioni europee. Per esempio, lEurogruppo si muove senza un sistema normato.
Il titolo dellintervento di Daniele Basciu, dal titolo esplicativo Il cigno nero nelleconomia non
esiste, ha ruotato intorno al concetto che in economia non esistono eventi imprevedibili. La
MMT spiega che si tratta sempre di eventi spiegabili, mossi da dinamiche determinate.
lo stesso Osservatorio delle Regioni che individua la diminuzione dei deficit della spesa
sanitaria delle singole Regioni come causa della diminuzione dellaspettativa di vita in Italia,
per la prima volta in un Paese occidentale da decenni a questa parte.
Paolo Agnelli, noto imprenditore manifatturiero e Presidente di Confimi (associazione di
categoria delle piccole media imprese), partito dai dati drammatici sulla crisi della piccola
media impresa (fallimenti, chiusure, perdita di capacit produttiva)
Prima hanno indebolito le aziende italiane e dopo le hanno comprate
Perch i politici, prima di scegliere la strada dellausterit, non hanno valutato le conseguenze
e non hanno avviato una seria analisi e confronto con altri punti di vista?
Lintervento di Carlo Clericetti, giornalista della Repubblica, ha toccato un tema di grande
attualit nellultimo periodo:
Si parla ora di necessit di helicopter money, ma attenzione: i liberisti che ne parlano lo
pensano in una versione liberista, in cui lo Stato non avrebbe alcun potere di decidere e
progettare gli interventi pubblici e le finalit. Dovrebbe essere gestito dai soli tecnici.
Lultimo intervento del Forum stato quello della Prof.ssa Anna Maria Grazia Variato, docente
dellUniversit di Bergamo e allieva di Minsky, che ha ricordato gli insegnamenti delleconomista
eterodosso che gi a partire da met del secolo scorso aveva spiegato la connaturata instabilit
del capitalismo moderno.
La Prof.ssa Variato ha concluso il Forum con una riflessione che ha strappato un lunghissimo
minuto di applausi:
Lo Stato di Minsky era uno Stato grande, in termini di visione e obiettivi.
Quello che il pensiero mainstream vuole invece offuscare.
Il Forum si conclude, siamo stanchi ma appagati dallessere riusciti ad organizzare un confronto
cos denso e di sostanza. Con noi di Rete MMT anche i ragazzi di JEBG, che si sono prodigati
perch tutti gli aspetti organizzativi fossero sempre sotto controllo e gestiti. Un ringraziamento
particolare allUniversit di Bergamo, che si conferma negli anni il luogo in cui leconomia
eterodossa trova spazio e voce.

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