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erco di leggere
un libro al giorno, anche se
spesso impossibile. Se arrivo a cinque alla settimana mi ritengo soddisfatto: se non riesco a
leggere almeno cento pagine
ogni giorno mi sento come se
avessi saltato un pasto o avessi
dormito troppe poche ore per notte. Michael Orthofer, cinquantunenne ex avvocato originario di
Graz, ma cresciuto a New York,
non solo un lettore infaticabile,
ma un recensore compulsivo. Da
diciassette anni cura il suo personalissimo 5IF$PNQMFUF3FWJFX,
sito online dal 1999 che definire
vintage sarebbe un complimento. Nellhomepage un piccolo contatore segna 3731 recensioni.
Una mappa cos si presenta,
suddivisa per Paesi, generi letterari e autori selettivamente
onnicomprensiva e oggettivamente supponente di libri vecchi
e nuovi.
Laureato in letterature comparate alla Brown, emigrato in giovent prima in Giappone e poi a

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Vienna, ritornato negli Stati Uniti si laurea una seconda volta in
legge e inizia a esercitare la professione di avvocato, anche se la
sua passione restano i libri. Dal
suo appartamentino nellUpper
East Side di Manhattan (dove ha
pi di 4mila libri) si dedica
ogni mattina a una nuova recensione. Un lavoro a tempo pieno a
tutti gli effetti tanto che nel
2002 decide di smettere di fare
lavvocato e che gli garantisce
anche una sorta di stipendio: il
programma di Amazon Associates program gli d una percentuale per gli acquisti che gli utenti fanno sul colosso delle-commerce tramite i link sulla sua homepage.
Ora, dopo anni passati a recensire e catalogare tutto ci che di
meritevole veniva pubblicato,
non solo in lingua inglese, Orthofer si cimentato con un saggio,
edito poche settimane fa dalla Columbia University Press: 5IF 
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UFNQPSBSZ  8PSME  'JDUJPO. Una
guida, appunto, attraverso generi letterari e stili suddivisa per
aree geografiche, per mettere
ordine alle troppe informazioni
disponibili in Rete e dare ai lettori una panoramica il pi completa possibile su autori e libri

di tutto il mondo.
Mr Orthofer, partiamo proprio dal suo libro. Perch lha
fatto?
Sul web viaggiano troppe informazioni frammentate che
creano solo confusione. Scrivendolo mi sono accorto una volta di
pi, per, che ancora troppo poco viene tradotto in inglese. Il rischio quello quindi di vedere la
letteratura solo attraverso ci
che disponibile nella nostra lingua dimenticando cosa ai vari livelli locali viene prodotto di interessante.
E cosa ha scoperto? Da quali

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angoli del mondo arrivano i lavori pi interessanti oggi?


Sicuramente dallAmerica
del Sud, ma anche la letteratura
araba e cinese stanno crescendo
molto. E anche dalla Russia: era
dal crollo dellUnione Sovietica
che non si vedeva unattivit cos
fervida.

E in Italia? C qualche scrittore che le piace?


Qui non si parla daltri che di
Elena Ferrante, il caso del momento. Ma ci sono molti altri autori che leggo con piacere, come
Baricco e Marani. E poi i classici:
Sciascia, Moravia, Tabucchi.
Quando le venuta lidea di
creare un sito di recensioni?
Iniziai a navigare su Internet
nel 1998 e mi accorsi che molte
persone postavano le loro recensioni senza per lincarle tra di loro. Cos decisi di creare un mio sito: inizialmente per raccogliere
con vari link tutte le recensioni

su un determinato libro e poi, pi


tardi, scrivendo le mie personali
recensioni.
Quanto ci ha messo?
Pi o meno cinque mesi. Il sito online dallaprile del 1999. E
si pu dire sia rimasto sempre lo
stesso, almeno nella grafica.
Ma fa veramente tutto da solo?
S, nessun aiuto. Al mattino
scrivo, il pomeriggio dedicato
alla lettura, mentre alla sera raccolgo notizie letterarie per laltro
mio blog -JUFSBSZ4BMPPO. Non
credo mi fiderei se lo facesse qualcun altro al posto mio. Il vantaggio di avere un proprio spazio personale che sono io a decidere cosa recensire: non seguo nessuna
regola particolare, solo il mio gusto personale.
Recensire quasi tutto quello
che viene pubblicato in giro
per il mondo una sfida impossibile. Cosa lha spinta?
Sono sempre stato un grande
lettore, fin dai tempi del liceo.
Quando ebbi lidea del sito mi accorsi che giornali e riviste non davano molto spazio ai libri tradotti
per il mercato americano. Oggi
vero pieno di siti e blog

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che si occupano di questo: diciamo che sono stato un pioniere.
Sente di essersi meritato il titolo di critico letterario sul
campo?
Chiariamo subito una distinzione: ci sono i recensori e i critici. I primi dovrebbero dare ai lettori le informazioni per decidere
se comprare o meno un determinato libro, gli altri devono concentrarsi sul merito di un lavoro
letterario. Lesempio che faccio
sempre quello dei noir: i recensori non devono rivelare la trama
svelando chi lassassino, mentre i critici devono discutere gli
intrecci narrativi che portano alla sua scoperta e alla risoluzione
del caso. Io credo di avvicinarmi
pi ai primi.
Sul suo sito, ai 3731 libri recensiti d un giudizio, da A+ (il
massimo) a F (insufficiente).
Se dovesse stilare una sua personale classifica, chi metterebbe ai primi posti?
Difficile da dire, credo che i
miei gusti cambino ogni settimana. Preferisco i romanzi, mentre
cerco di evitare short stories o
saggi. Se proprio devo fare dei nomi allora direi Juan Goytisolo,
Dag Solstad, Dubravka Ugresic e
Amlie Nothomb: tutti da A+.
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