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Misurazione dell’accelerazione gravitazionale

Introduzione:
Nel corso di questa relazione verrà riportato il processo di misurazione dell’accelerazione
gravitazionale, reso possibile grazie all’utilizzo di un pendolo, di cui saranno valutati i parametri di
lunghezza del pendolo stesso e del relativo periodo. Di conseguenza, verranno utilizzati i seguenti
strumenti di misura:
 un metro con la sensibilità pari ad 1mm, per valutare la lunghezza del pendolo (dall’inizio a
metà del corpo agganciato)
 un cronometro con la sensibilità di 1cs, per misurare il periodo.
Considerando che i cronometri utilizzati sono di tipo digitale, è stato impossibile stimare ad
occhio un’ulteriore cifra. Inoltre, considerando che le misure sono affette dall’errore
provocato dal tempo di reazione umano, al fine di ridurre questo errore, nelle tabelle di
raccolta dati saranno presenti valori relativi a 10 periodi consecutivi, i quali verranno
successivamente divisi per effettuare correttamente i calcoli.
Infine, verranno calcolati gli errori sulle misure dirette (lunghezza e periodo) e sulle relative misure
indirette (l’accelerazione gravitazionale); in particolare, saranno calcolati gli errori di tipo assoluto,
relativo e percentuale, rispettando le leggi sulla propagazione degli errori.

Raccolta dati:
Lunghezza (l) 10 periodi (t)
N° Valore N° Valore
1 1.5820 m 1 25.21 s
2 1.5825 m 2 25.69 s
3 1.5834 m 3 25.69 s
4 1.5856 m 4 25.46 s
5 1.5834 m 5 25.26 s
6 1.5827 m 6 25.08 s
7 1.5819 m 7 25.85 s

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Calcolo degli errori sulle misure dirette:

Calcoliamo il valor medio delle misure effettuate:

Calcoliamo l’errore assoluto commesso sulle misure effettuate:

L’errore assoluto sui 10 periodi è pari a 0.50s perché, assumendo che l’errore casuale dovuto al tempo di reazione
umano sia di 0.25s, commettiamo due volte questo errore, una all’avvio del cronometro, e l’altra alla sua fermata.

Calcoliamo l’errore relativo commesso sulle misure effettuate:

Calcoliamo l’errore percentuale commesso sulle misure effettuate:

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Calcolo degli errori sulle misure indirette:

Calcoliamo il valor medio del periodo, ricordando che le misure sopra effettuate corrispondono a 10 periodi:

Calcoliamo l’errore relativo sul periodo. Poiché si tratta di un quoziente, l’errore relativo commesso su T è pari alla
somma dei singoli errori relativi:

Calcoliamo l’errore assoluto sul periodo:

Calcoliamo l’errore percentuale sul periodo:

Calcoliamo ora l’accelerazione gravitazionale, utilizzando le leggi del pendolo:

Calcoliamo l’errore relativo commesso sull’accelerazione gravitazionale. In questo calcolo sono presenti due differenti
tipi di propagazione: la prima, quella della potenza, il cui errore relativo è pari all’errore relativo della base moltiplicato
per l’esponente della potenza stessa, e la seconda, quella del quoziente, il cui errore relativo è pari alla somma dei
singoli errori relativi commessi sul dividendo e sul divisore:

Calcoliamo l’errore assoluto sull’accelerazione gravitazionale:

Calcoliamo l’errore percentuale commesso sull’accelerazione gravitazionale:

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Commento:
Dal confronto degli errori commessi, è emerso che il valore dell’errore sulla lunghezza è molto più
basso, se confrontato con quello del periodo, il quale è molto elevato.
Ciò può essere dovuto sostanzialmente a vari fattori:
 Innanzitutto, il corpo appeso al pendolo era un cono e ciò ha reso difficoltosa la
misurazione della lunghezza del pendolo, poiché era necessario stimare ad occhio il
baricentro del corpo stesso. Inoltre, questa particolare forma facilitava il
movimento di rotazione del cono sul proprio asse, fattore che potrebbe aver
influenzato la misurazione del periodo
 Anche se poco influente, lo smorzamento del pendolo dovuto all’attrito dell’aria
potrebbe aver influenzato le misurazioni riguardanti il periodo
 Dovendo avviare e interrompere il cronometro al punto più alto raggiunto dal corpo
durante l’oscillazione, questo punto è stato stimato ad occhio, e, di conseguenza, ciò ha
influenzato le misurazioni relative al periodo. Per ridurre drasticamente gli errori dovuti a
questo fattore, bisognerebbe valutare il suddetto punto elettronicamente, cioè, utilizzando
un laser o simili.
 Inoltre, il tempo di reazione umano, da noi stabilito precedentemente come 0.25 s, non è
perfettamente veritiero quando generalizzato, cioè, ognuno di noi ha un proprio tempo di
reazione, e, di conseguenza, influenza diversamente la misura.

Infine, verificando il valore dell’accelerazione gravitazionale da noi trovato


con il valore noto di possiamo facilmente notare che vi sia compatibilità fra le due
misure. Questa compatibilità verrà successivamente analizzata nella seconda parte della relazione.

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Proporzionalità tra la lunghezza e il periodo del pendolo
Introduzione:
Nel corso della relazione, misureremo alcune coppie di lunghezze e periodi, e successivamente
effettueremo l’interpolazione, in modo tale da poter dedurre con l’aiuto del grafico disegnato il
tipo di proporzionalità che lega le due variabili. In particolare seguiremo le seguenti fasi:
1. Misureremo alcune coppie di valori utilizzando i medesimi strumenti di misura della prima
parte
2. Le scriveremo in una tabella
3. Le rappresenteremo su un piano cartesiano, specificando come variabile indipendente
relativa all’asse delle ascisse il periodo e come variabile dipendente relativa all’asse delle
ordinate la lunghezza
4. Effettueremo l’interpolazione dei punti appena disegnati, deducendo dal grafico ottenuto il
tipo di proporzionalità che lega le due variabili
5. Per accertarci che le nostra ipotesi sia giusta, disegneremo un grafico nel quale figureranno
all’asse delle ascisse e all’asse delle ordinate , in modo tale che questo grafico
rappresenti una retta se la nostra ipotesi è giusta. In questa fase, saranno inclusi nel grafico
anche gli errori assoluti commessi sulle singole misure, in modo tale da poter dedurre il
valore minimo e il valore massimo di
6. Infine, verrà verificata la compatibilità della nostra con il valore noto di e sarà
effettuata una prova di estrapolazione
Come nella precedente parte della relazione, le misure del periodo sono state effettuate a gruppi
di 10 per ridurre al minimo l’errore del tempo di reazione umano; di conseguenza, nella tabella di
raccolta dati saranno presenti valori relativi a 10 periodi consecutivi.

Raccolta dati:

In questo caso gli errori assoluti commessi su una singola misura di lunghezza corrisponde alla sensibilità dello
strumento utilizzato (1mm), mentre per i 10 periodi è il doppio del tempo di reazione umano (0.50s)

N° Lunghezza 10 periodi
1 1.4651 0.001 24.57 0.50
2 1.3645 0.001 23.35 0.50
3 1.2832 0.001 22.63 0.50
4 1.1578 0.001 21.54 0.50
5 1.0532 0.001 20.22 0.50
6 0.9732 0.001 19.56 0.50
7 0.8656 0.001 18.56 0.50
8 0.6245 0.001 15.76 0.50

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Calcolo dei periodi :

N° 10 periodi
1 24.57 0.50

2 23.35 0.50

3 22.63 0.50

4 21.54 0.50

5 20.22 0.50

6 19.56 0.50

7 18.56 0.50

8 15.76 0.50


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Interpolazione dei dati:

1. Rappresentazione delle coppie sul piano cartesiano

1,6

1,4

1,2
Lunghezza l [m]

0,8

0,6

0,4

0,2

0
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3
Periodo T [s]

2. Interpolazione dei punti sopra disegnati

1,6

1,4

1,2
Lunghezza l [m]

0,8

0,6

0,4

0,2

0
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3
Periodo T [s]

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Dal grafico appena disegnato, che rappresenta una parabola, è possibile dedurre che la proporzionalità che
lega e è di tipo quadratico.
Ciò è anche dimostrato dal fatto che la formula di cui siamo a conoscenza è riducibile nella seguente
equazione rappresentante la proporzionalità quadratica:

Per accertarci ugualmente che la nostra ipotesi sia corretta, procediamo con il punto successivo.

Calcolo di e dei relativi errori:


1
2
3
4
5
6
7
8

Grafico determinante la proporzionalità fra e e calcolo di :

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Il grafico sopra disegnato rappresenta la proporzionalità che lega e , la quale è evidentemente
diretta. Ciò conferma la nostra ipotesi iniziale: e sono legate da una proporzionalità di tipo
quadratica.
In questo grafico, abbiamo disegnato due differenti rette, una rossa e una blu, rappresentanti
rispettivamente i valori massimi e minimi di . Su ognuna di queste due rette sono stati evidenziati
due punti, i quali saranno utili per determinare i coefficienti angolari delle rette stesse:

Essendo a conoscenza della formula , possiamo facilmente dedurre che:

Conoscendo e possiamo calcolare quindi e i relativi errori:

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Commento:
Dal confronto degli errori commessi sulle varie misure, è emerso che gli errori si sono mantenuti
quasi sempre stabili, senza particolari differenze: infatti, per quanto riguarda , abbiamo valori
che oscillano dal 2% al 3% (e, di conseguenza, su gli errori raggiungono il 4%-5%), mentre su
raggiunge il 4.1%. Nonostante questa costanza, sono ugualmente dei valori elevati: infatti, durante
l’esperimento, sono accaduti degli inconvenienti:
 In tutte le misure (eccetto la n°4 e la n°5) il corpo appeso al pendolo, poiché aveva una
forma conica, ruotava e ciò potrebbe aver deformato la traiettoria del corpo stesso,
influenzando, di conseguenza, la misurazione del periodo
 Inoltre, durante la misurazione del periodo n°6, uno dei 4 fili di spago tramite i quali il
corpo era appeso al pendolo ha ceduto e, a causa dello scarso tempo disponibile, le
successive misurazioni sono state effettuate con soli 3 fili. Questa situazione potrebbe aver
influenzato, quindi, le ultime 3 misurazioni
Gli altri fattori che hanno influenzato le varie misurazioni, essendo gli stessi analizzati nel
commento della prima parte della relazione, non sono stati riscritti per non appesantire
ulteriormente la relazione.

Infine, essendo a conoscenza di tutti i dati necessari, possiamo effettuare le dovute verifiche della
compatibilità. Denominiamo l’accelerazione gravitazionale determinata nella prima parte della
relazione e quella determinata nella seconda parte e verifichiamone la compatibilità con il
valore noto di :

Innanzitutto, dal grafico si evince che le due misure e sono compatibili fra loro (zona verde)
e il valore noto di , pari a , è compatibile con entrambi i valori da noi trovati. Questo
indica che tutti i procedimenti da noi effettuati hanno portato ad una conclusione positiva.

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Per concludere il processo di interpolazione, effettuiamo ora un esempio di estrapolazione.
Presumiamo di voler conoscere il valore della lunghezza corrispondente ad un periodo di 1.57s:

1,6

1,4

1,2
Lunghezza l [m]

0,8
0.740
0,6

0,4

0,2

0
0 0,5 1 1,5 1.57 2 2,5 3
Periodo T [s]

Con l’utilizzo del grafico appena disegnato, constatiamo che ad un periodo pari a 1.57s
corrisponde una lunghezza di circa 0.740m. Verifichiamo i valori ottenuti con la legge del pendolo:

La differenza dei due valori ottenuti ( ) è dovuta al fatto che le misurazioni da noi
effettuate sono imprecise, e, quindi, i valori ottenuti dai calcoli effettuati, sono anch’essi imprecisi.

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