Questo mio studio ha voluto mettere in luce gli avvenimenti che si
sono svolti nel Frignano (territorio che comprende gran parte dell’Appennino Modenese) in due particolari e difficili momenti storici in cui questo fenomeno ha assunto particolare rilievo.Per rendere nota la realtà geografica e storica dell’ambiente in cui si sono svolti i fatti narrati, sono state tracciate le linee essenziali, le dominazioni che si sono alternate nel tempo, i mutamenti avvenuti nel corso dei secoli, dall’occupazione etrusca fino alla dominazione francese durante il periodo napoleonico. Sono state analizzate in modo particolare alcuni documenti provenienti da vari archivi (Archivio di Stato di Modena, di Ferrara e di vari paesi della provincia di Modena) e sono stati consultati numerosi testi e tesi di laurea dai quali sono emersi gli elementi documentari di questa ricerca. Successivamente sono state evidenziate le condizioni socio- economiche tramite l’analisi di “stati d’anime” che emergono dalle ricerche effettuate da alcuni studiosi autoctoni, in particolar modo dal sig. Aldo Magnoni. Dall’analisi delle condizioni di vita della popolazione montana relativa ai due periodi storici esaminati, si potranno facilmente evincere i motivi che hanno scatenato le vicende trattate. Sono stati inoltre riportati ad integrazione del testo documenti originali ed inediti. Risultano essere di particolare importanza gli anni 1522/23 (durante i quali si susseguirono le violenti lotte tra il Ducato Estense e lo Stato Pontificio) e tra il 1808 e il 1810 (in occasione delle invasioni napoleoniche), poiché in questi momenti il “brigantaggio” ebbe connotazioni e sviluppi peculiari. Si è poi cercato di contestualizzare questi avvenimenti in uno studio criminologico attuale: il crime mapping. Seguendo le ricerche del prof. Fabio Bravo, docente di criminalità e tecniche investigative presso la facoltà di scienze politiche dell’Università di Bologna, sono stati inseriti gli eventi criminali più significativi perpetrati dai briganti sul del nostro Appennino. Grazie all’ausilio di cartografie e disegni del XVI e XIX secolo, sono stati tracciati i confini originari della provincia del Frignano e riportati gli episodi criminologici più 3 significativi. Questo metodo di ricerca, solitamente utilizzato per mappare intere zone o città e per effettuare ricerche criminologiche attuali, è, in questa sede, impiegato per la prima volta all’interno di un’analisi storica-criminologica di un’epoca passata. Infine, grazie alle parole di Aldo Magnoni che concluderanno questa indagine, emergeranno collegamenti con la storia più recente e legami con le moderne forme di criminalità, con l’auspicio che tali riflessioni portino a far emergere le profonde implicazioni tra eventi passati e storia contemporanea.