spettivamente Ia cultura laica e
religiosa: <<Tlrtto stilizzato come
ldo Moro canta la sua tra-
gedia con voce di barito-
no. Succede a Parigi gio-
ved,per la <primil) asso-
lutadiMoro, opera da ca-
mera di Andrea Mannucci su libretto
di Marco Ongaro. Nulla di strano:
I'opera liriea ha finalmente smesso di
fare finta che il mondo sia finito nel
1920. Qualche esempio? Niron in Chí-
za di John Adams, sulla storica visita
di stato di Nixon a Mao, è ormai un
elassico del teatro musicale e anzi è
appena approdata al Metropolitan di
New York. Il 17 debutb,erà al Covent
Garden di Londra Anna Nicole dí
Mark-Anthony T\rrnage, su vita e
morte di Anna Nicole Smith, la play-
mate che sposò un vecchio miliarda-
rio ma non visse abbastanza per go-
dersi la vedovanza. Mettere in scena
una delle troppe tragedie italiane re-
centi non appare quindi così eccentri-
co; semmai, bizzarro è che un'opera
su una vicenda tanto <nostra> debut-
ti, e in italiano, a Parigi. Già Filippo Del
Corno, nel 2008, aveva portato in sce-
na un Moro lirico,titolo:' Non guardate
al domani. <<Ma il mio approccio - spie-
ga Mannucci - è diversissimo. Non so-
Io dal punto di vista musicale ma an-
che da quello drammaturgico>.
Mannucci & Ongaro sono ormai
una coppia collaudata. Moro è illoro
terzo titolo liri co, dopo Il ctnm fellone e
Kiki de Montparnrwse, un'opera buffa e
una biografia. Non bisogna pensare a
un resoconto inpresa diretta del rapi-
mento, della prigionia, del <<processo>>
einfine dell'assassinio di Moro: <<Ame
- dice Ongaro - interessava ritrovare,
al di là del melodramma, la tragedia. E
poche vieende contemporanee lo sono
come quella di Moro, un potente priva-
todel potere e alla flne della vita. Non
volevamo e forse nemmeno potevamo
far cantare Paolo VI o i brigatisti, ma
raceontare I'agonia di un uomo>>, Quin-
di Moro è visto nella solitudine ango-
sciosa del covo delle Bi, mentre duet-
ta con un soprano-Cassandra e un te-
nore-Angelo che rappresentano ri-
L'immagine diAldo Moro scelta come locandina dall'Opera de poche
I--lnbpera lirica
sullapri$onia
diAldoMoro
Parigi, lo spettacÒlo di Mannucci&Ongaro
"Stlhzzato come una tragedia classica"
A#mtumei
<Man manoche Moroaccetta la sua
sorte la musica si piega su se stessa>
tragedia classica - aggiunge Or
Dciamo che abbiamo fatto il co
di guel che va di moda oggi a tea
ve si danno ambientazionieonte
nee a vicende classiche, tipo I'
agente di borsa che ho appena vi
Comédie.Frangaise. Noi inveee p
mo un fatto storico e ne facciar
tragedia elassica. Come, del re
fatto Belloechio nel suo film>. L
delle fonti di Ongaro è impegnati
lettere dello statista, il libro di
Gotor sulla sua vicenda e laNasr
la trage dia dtNietzsche>>. Prima l
le e poi la musica: <L'inizio è vir
così Mannucci racconta la sua 1
ra -. Ma man mano che Moro ac,
sua sorte Ia musica sembra piep
se stessa>. Soggetti contempor"a
I'opera contemporanea moda o t
tà? Mannucci non ha dubbi: <d,ie,
anche di recuperare un nrolo "r
che noi compositori di ogi al
perduto. E di dare dei contenuti r
sìca che scriviamo>>.
*=s+sFg*€**Ef€**aruFru
proposto lbpera ir
",\reramo
non abbiamo avuto risoost(
inritato solo il vescovo di \ r
Appuntamento nella chiesa (
sta) di Batignolles per una pror
di rma compagnia che si chiama
dePoche, <<operataseabile>: tre r
ti, orchestra da camera, regisL
Cerri, direttore I'emergente I
Battistoni, patrocinio dell'Istitun
no di Cultura di Parigi e della Da
ghieri. Ma perché Moro a Parig
lo chiedo anch'io -'sospira On
Avevo proposto I'opera in Italia e
ticolaye a Veron4 che è la mia cit
ve c'èun ente lirico, giàtre anni f
trentennale deila tragedia. In Ita
abbiamo avuto risposte; in Franc
un'opera "piccola", lunga un'ori
un organico da camera, adattaa
tempi di crisi e ristrettezz,e.Per
rona debutteremo il 12 marzo, gr
vescovo che è venuto a sanere d,
ra, ha voluto leggere il mió [bret
deeiso di rappresentarla in Cat
per aprire la Quaresima In Fn
nostro Moro va in scena in un .
W@ffi protestante, in Italia in una catr
<<Ml interessava ritrovare, al di là del cattolica: mi sembra significal
melodramma, la tragedia> moltobello>.