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sabato 23 Agosto 2008

MONTECCHIO I lavori per unire le tangenziali venete potrebbero iniziare nel 2010 e
concludersi in sei anni
Alte trema con il viadotto
Il Comune è preoccupato dal raddoppio dell’A4 «Con il progetto attuale il traffico
rischia la paralisi»
La tangenziale che unificherà i tratti già esistenti, Verona-Vicenza-Padova, resta un
progetto da chiarire il prima possibile a Montecchio. Soprattutto in previsione del fatto
che Alte Ceccato, già fortemente congestionata dal traffico autostradale e della
regionale 11, potrebbe risultare ulteriormente penalizzata dal passaggio della nuova
opera viaria.

La futura realizzazione della complanare all’autostrada A4 preoccupa non poco gli


amministratori locali, a seguito della presentazione del piano preliminare illustrato ai
Comuni interessati dai tecnici della Provincia. La tangenziale, infatti, prevedendo che
un tratto di quasi due chilometri (1.740 metri) sfiori la zona residenziale del quartiere
Collodi ad Alte.

A Montecchio ci sono, poi, altri dubbi da sciogliere: ad esempio, il collegamento del


casello autostradale con la strada del Melaro che dovrà innestarsi e adeguarsi alla
nuova tangenziale.
«Secondo il progetto preliminare - afferma Luciano Romio, assessore all’urbanistica di
Montecchio - un viadotto di oltre dieci metri, alto in pratica quanto un palazzo di 4
piani, dovrebbe passare dietro piazzale Collodi a ridosso delle abitazioni e vicino alla
sede di Mbs».
Un percorso che, spiega Luciano Romio, provocherà non pochi problemi alla viabilità
già convulsa di Alte: «Non nascondo la nostra preoccupazione - prosegue l’assessore
-.
Abbiamo già dato mandato ad uno studio di fiducia per valutare varianti o proposte
alternative da presentare in Provincia, che possano mitigare l’impatto ambientale della
tangenziale».

Il progetto della tangenziale prevede una sorta di “raddoppio” dell’autostrada A4,


congiungendo il sistema delle tangenziali venete Verona-Vicenza-Padova per offrire
una viabilità alternativa all’autostrada stessa.
L’obiettivo è di far passare sulla nuova grande arteria solo il traffico locale
separandolo, così, da quello pesante e di attraversamento. Il progetto interesserà oltre
a Montecchio altri 28 Comuni per una lunghezza di circa 108 chilometri. L’ipotesi
d’inizio lavori è per la prima metà del 2010 con conclusione in circa 6 anni.
Conclude l’assessore: «L’assessore Toniolo si è già reso disponibile per valutare
insieme la questione: ogni Comune potrà presentare delle osservazioni da inoltrate poi
in Regione». Anche il consigliere provinciale di Montecchio, Nevio Zanni, ha già
assicurato la sua piena disponibilità per eventuali interventi sulla questione. «A
settembre - conclude Romio - organizzeremo degli incontri con i nostri tecnici per
valutare le alternative da presentare in Provincia». (A. Fadda)

Brendola:
«Quale sarà l’impatto sul territorio?»
Il passaggio della tangenziale preoccupa anche Brendola. Durante l’ultimo consiglio
comunale, Michele Massignani di “Progetto Civico” ha presentato un’interrogazione
chiedendo chiarimenti.
«Considerando che il piano prevede il passaggio attraverso il territorio brendolano - ha
detto Massignani - vorremmo sapere come l’amministrazione sta seguendo l’evolversi
della situazione e soprattutto quale impatto avrà sul territorio del nostro Comune».
«La complanare passerà in superficie, toccando il nostro Comune in tre zone, dal
momento che, invece, transiterà all’interno delle montagne ad Altavilla - ha spiegato il
sindaco Renato Ceron -. Rimane, tuttavia, un problema che ci tocca da vicino. Non
appena avremo tutta la documentazione coinvolgeremo l’intero consiglio comunale e
la popolazione». A.F.

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