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PERSONA FISICA

Essere umano vivente, considerato dal diritto nella sua individualit e nei rapporti con gli altri

Capacit giuridica

Principio generale dellintero ordinamento giuridico, definita come idoneit di un soggetto ad essere titolare di situazioni giuridiche soggettive, di diritti e di doveri. Si distingue: capacit giuridica generale: attitudine astratta e generica estesa a tutti gli uomini; capacit giuridica speciale: incidenza della capacit generale sulla concreta possibile titolarit delle singole situazioni. Capacit giuridica e soggettivit : dominante lopinione che le identifica reciprocamente (la capacit giuridica collegata alluomo ex art. 1 c.c., la soggettivit propria di ogni uomo in quanto tale ex art. 2 Cost).. In particolare: teoria organica: luomo persona fisica diventa persona nel senso di soggetto di diritto con il riconoscimento da parte dellordinamento. La capacit giuridica espressione di tale riconoscimento ed il presupposto per lacquisto dei diritti e degli obblighi giuridici. teoria atomistica: la persona un complesso di diritti e di doveri e non rileva nellordinamento in quanto tale, ma rileva soltanto il suo singolo comportamento disciplinato dalle norme giuridiche. La capacit giuridica, cos come la soggettivit, non sono qualit intrinseche delluomo in quanto tale, ma sono espressione della rilevanza del singolo comportamento umano.

Capacit giuridica e personalit: la personalit esprime laspetto dinamico della persona garantito nel suo pieno e libero svolgimento ed concreta attuazione dei valori dei quali il soggetto, giuridicamente capace, portatore Acquisto della La capacit giuridica si acquista con la nascita (si richiede che lindividuo nasca vivo). Si parla di cd. anticipazione della capacit giuridica o anche di acquisto condizionato capacit (allevento della nascita) e con efficacia retroattiva, in relazione al nascituro concepito o non giuridica concepito e con riferimento ai diritti allo stesso attribuiti da talune norme subordinatamente allevento della nascita. Perdita della Con la morte naturale si ha lestinzione della persona fisica e la cessazione della sua capacit giuridica. capacit Particolare rilevanza assume lipotesi della commorienza (morte simultanea di due o pi giuridica persone). Fonti normative Art. 2 Cost. ; art.1 c.c.

Residenza, domicilio e dimora


Domicilio Luogo in cui intenzionalmente (elemento intenzionale) la persona stabilisce (elemento materiale) il centro principale dei propri affari. Necessarie labitualit e la stabilit, intesa come certezza e riconoscibilit del domicilio indipendentemente da un atto formale di destinazione. Luogo in cui la persona intenzionalmente (elemento intenzionale) stabilisce (elemento materiale) la propria abitazione e le proprie relazioni di natura personale, familiare e sociale. Necessarie labitualit e la prevalenza, intese come consuetudine di vita. Luogo in cui la persona si trova temporaneamente e occasionalmente. Artt. 43 ss. c.c.

Residenza

Dimora Riferimenti normativi

Scomparsa, assenza e morte presunta


Scomparsa Allontanamento della persona dallultimo suo domicilio o residenza con mancanza di notizie. art. 48 ss. c.c. Riferimento normativo nomina del curatore dello scomparso, effettuata dal Principali conseguenze Tribunale su istanza degli interessati o dei presunti successori legittimi o del p.m., finalizzata alla conservazione del patrimonio. Assenza Incertezza sullesistenza dello scomparso protratta da oltre due anni dal giorno dellultima notizia.

art. 49 ss. c.c. Riferimento normativo sentenza pronunciata dal Tribunale, su istanza dei Principali conseguenze presunti eredi legittimi o di chi crede di vantare dei diritti sui beni dello scomparso a seguito della sua morte, dichiarativa di assenza, con immissione nel possesso temporaneo dei beni (previa cauzione o garanzia) di coloro che, in caso di morte dellassente, sarebbero suoi eredi testamentari o legittimi. Possibilit per i possessori temporanei di compimento degli atti di ordinaria amministrazione sui beni dellassente. Inesigibilit temporanea dei crediti (tranne quelli alimentari). In caso di ritorno dellassente o di raggiunta prova della sua esistenza in vita, i possessori dei suoi beni sono tenuti alla restituzione in suo favore (art.56 c.c.) Dichiarazione di morte Scomparsa di un soggetto dallultimo suo domicilio o residenza per un periodo di almeno 10 anni. presunta art. 58 ss. c.c. Riferimento normativo sentenza pronunciata dal Tribunale, su istanza delle Principali conseguenze stesse persone legittimate a richiedere la dichiarazione di assenza, dichiarativa di morte presunta, con possibilit per coloro che sono stati temporaneamente immessi nel possesso dei beni, di disporne liberamente. Le obbligazioni alimentari si estinguono. Il coniuge del presunto morto pu contrarre nuovo matrimonio ( tale matrimonio sar per annullabile, qualora il presunto morto ritorni o ne sia accertata lesistenza in vita, su richiesta degli interessati o del p.m., fatti salvi gli effetti civili). In caso di ritorno del presunto morto o di raggiunta prova della sua esistenza in vita, egli ha diritto alla restituzione dei beni nello stato in cui si trovano o al conseguimento del prezzo per quelli alienati, salvo gli effetti della buona fede dei terzi, eredi e legatari.

Capacit di agire
La capacit di agire indica laspetto dinamico del soggetto ed definita come lidoneit della persona a svolgere lattivit giuridica che riguarda la sfera dei suoi interessi, ad esercitare diritti e ad assumere obblighi, a manifestare volont che siano idonee a modificare la propria situazione giuridica. Si parla della relativit della capacit di agire in relazione sia ai presupposti che concorrono a formarla, sia agli scopi della sua concreta limitazione o esclusione, sia alla possibilit di una sua misurazione in termini quantitativi.. Acquisto della capacit di La capacit di agire cd. generale si acquista con il compimento della maggiore et (18 anni). agire Le capacit di agire cd. speciali previste da singole norme di legge in relazione a singoli atti o rapporti, si acquistano prima della maggiore et (es. capacit in materia di lavoro). Art. 2 Cost.; art.2 c.c Riferimenti normativi Definizione

Minore et (causa di incapacit legale di agire)

Premessa: la tesi tradizionale che configura nella minore et unipotesi di incapacit di agire generale va criticata nel momento in cui non consente al minore di realizzare la propria personalit attraverso lesercizio dei diritti e delle attivit fondamentali. Sarebbe allora preferibile parlare di cd. capacit di discernimento, cio della concreta capacit o meno del minore, in relazione al singolo atto da compiersi e alle sue condizioni soggettive, di assumere una decisione con adeguata consapevolezza.

Dalla impostazione tradizionale dellincapacit di agire del minore quale soggetto astrattamente incapace e inidoneo alla cura dei propri interessi, deriva la concezione della potest genitoriale quale rapporto giuridico diritto soggettivo dei genitori soggezione del minore, con il dovere di questultimo di lasciarsi educare. Conseguenze:
Natura (diritto soggettivo: unico limite divieto di abuso nellesercizio del diritto con pregiudizio pi o meno grave per il minore). Contenuto (doveri poteri che consistono nelleducazione, istruzione, custodia, correzione, mantenimento, rappresentanza nelle attivit di natura patrimoniale e personale). Rapporto tra potest e diritti di libert del minore (cd. elasticit della potest, nel senso di non concepire lo stesso rigore nellesercizio della potest e nellimposizione delle scelte e delle decisioni adottate durante le diverse et del minore nel rispetto dei diritti fondamentali dello stesso dal diritto di controllo al diritto di direttiva). Riferimenti normativi (art.147 ss. cc.; art.315 ss. c.c.; art. 330 ss. c.c.)

Un diverso orientamento considera il minore come soggetto di diritto e non come oggetto della potest e gli riconosce, qualora abbia in concreto la cd. capacit di discernimento, il potere di effettuare in piena autonomia le scelte di natura esistenziale che concernono la sua persona.

Potest

Tutela del minore. Presupposti: il tutore nominato nellipotesi in cui la potest dei genitori manchi o non possa essere esercitata. Responsabilit del tutore: il tutore opera sotto il controllo e la vigilanza dellautorit giudiziaria, pur avendo una sufficiente autonomia di iniziativa e di decisione. Vi sono infatti atti che non possono essere posti in essere senza lautorizzazione del giudice tutelare (art.374 c.c.), atti per i quali necessaria lautorizzazione del tribunale (art.375 c.c.) e atti per i quali nessuna autorizzazione richiesta (art.374 c.c.). Contenuto della funzione tutelare (cura della persona del minore, rappresentanza negli atti civili, amministrazione dei beni) Divieto di acquisti (art. 378 c.c.). Riferimenti normativi (art.343 ss. c.c.)

Curatela del minore emancipato. Presupposti: il curatore nominato in presenza di un minore emancipato, cio di un minore ultrasedicenne che contrae matrimonio prima della maggiore et e al quale riconosciuta una capacit di agire limitata al compimento degli atti di ordinaria amministrazione. Contenuto della curatela : il curatore nominato non ha poteri di amministrazione, di rappresentanza e di cura del minore che agisce personalmente, ma con lassistenza del curatore che valuta la rispondenza dellatto allinteresse del minore stesso. Il curatore deve prestare il suo assenso per gli atti di straordinaria amministrazione che il minore ponga in essere previa autorizzazione dellautorit giudiziaria. Riferimenti normativi (art. 390 ss c.c.)

Infermit mentale (causa di incapacit legale di agire)

Infermit mentale alterazione abituale e durevole delle facolt mentali tale da dar luogo ad unincapacit totale di provvedere ai propri interessi. Il soggetto totalmente infermo di mente inidoneo ad essere parte di rapporti giuridicamente rilevanti , sicch esiste il pericolo concreto ed attuale di atti pregiudizievoli al suo patrimonio. Conseguenza dellinfermit: sentenza di interdizione

Riferimenti normativi

Conseguenza della sentenza: nomina del tutore

Tutela e curatela (complesso di poteri-doveri attribuiti ad un soggetto per la cura e la realizzazione di interessi di altri soggetti).

il soggetto che si trova nelle condizioni suddette, pu essere interdetto dal tribunale competente, previo esame dellinterdicendo, con sentenza che impedisce lacquisto della capacit di agire se avviene nellultimo anno della minore et e che estingue la capacit di agire se pronunziata dopo il raggiungimento della maggiore et.

il tutore nominato a salvaguardia degli interessi dellinterdetto, si occupa della cura della persona dellinterdetto, della rappresentanza negli atti civili e della amministrazione dei beni. gli atti compiuti dallinterdetto senza la rappresentanza del tutore sono annullabili (art. 427 c.c.) su istanza del tutore, dellinterdetto (dopo la revoca della sentenza), nonch dai suoi eredi e aventi causa. artt.414 ss c.c.

Infermit mentale (causa di limitazione della capacit di agire)

Infermit mentale debolezza delle facolt mentali, pervertimenti dellintelletto, della volont e del sentimento non tanto gravi da rendere necessaria linterdizione, ma sufficienti a generare un pericolo attuale di pregiudizio per il patrimonio del soggetto. Prodigalit eccessiva larghezza nello spendere e nel regalare, abitudine a spendere in modo smisurato o disordinato, incapacit di valutare il pregiudizio che deriva dallo sperpero delle proprie sostanze. Il soggetto affetto dalle predette patologie manifesta una debolezza abituale delle facolt mentali con pericolo attuale di pregiudizio per il proprio patrimonio. Conseguenza di tale infermit o della prodigalit: il soggetto che si trova nelle condizioni suddette, pu essere inabilitato sentenza di inabilitazione con sentenza dal tribunale competente, previo esame dellinabilitando. Ha una capacit di agire limitata al compimento dei soli atti di ordinaria amministrazione.
  

Incapacit di intendere e di volere (incapacit naturale)


Definizione Concreta ed effettiva inidoneit della persona ad intendere e volere latto da realizzare che pu derivare non solo da unalterazione patologica della psiche, ma anche da una situazione che turbi la sfera affettiva ed emozionale dellindividuo, privandolo, sia pur temporaneamente, della capacit naturale e della volont cosciente. Annullabilit degli atti e dei contratti compiuti dallincapace naturale. Tuttavia: se si tratta di atti unilaterali necessario ai fini dellannullamento fornire la prova del grave pregiudizio derivato nel caso concreto allincapace; se si tratta di contratti ai fini dellannullamento va dimostrata la mala fede dellaltro contraente Art. 428 c.c.
 

Conseguenze

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi

 

Conseguenza della sentenza: nomina del curatore

il curatore nominato a salvaguardia degli interessi dellinabilitato, ha il compito di assistere linabilitato stesso per il compimento degli atti di straordinaria amministrazione. gli atti di straordinaria amministrazione compiuti dallinabilitato senza assistenza del curatore e autorizzazione giudiziale sono annullabili (art.427 c.c.) su istanza dellinabilitato con lassistenza del curatore, nonch dei suoi eredi e aventi causa. artt.414 ss c.c.

PERSONE GIURIDICHE

Organizzazioni costituite da individui e beni alle quali lordinamento giuridico riconosce la qualit di soggetti di diritto con capacit giuridica ( possibilit di essere titolari di situazioni soggettive) e capacit di agire (possibilit di esercitare diritti e doveri attraverso le persone fisiche organi che ne fanno parte).

Natura

Classificazioni

Teoria della finzione lordinamento crea soggetti artificiali, enti distinti dagli individui singoli, per esigenze di commercio giuridico. Teoria della realt lordinamento prende atto dellesistenza di taluni enti e/o organismi nella vita sociale ai quali attribuisce poi soggettivit. Sul piano strutturale: enti a struttura associativa ( associazioni); enti a struttura istituzionale (fondazioni). Sul piano degli interessi perseguiti: enti pubblici (interessi generali); enti privati (interessi particolari). Sul piano della finalit: enti privati con finalit lucrative o miste (societ); enti privati con finalit ideali (associazioni, fondazioni, comitati). Sul piano dellautonomia patrimoniale: enti con autonomia patrimoniale ( separazione del patrimonio dellente da quello di coloro che ne fanno parte ). Se tale separazione dei patrimoni netta e lente ottiene la personalit giuridica, si parla di autonomia patrimoniale perfetta e in tal caso per le obbligazioni assunte in nome dellente risponde esclusivamente il patrimonio dellente, non attaccabile dai creditori personali dei componenti dellente stesso; enti con autonomia patrimoniale imperfetta (separazione relativa dei patrimoni, mancanza del riconoscimento cd. enti non riconosciuti -). In tal caso prevista una responsabilit dei componenti dellente anche per le obbligazioni assunte dallente stesso (v. art.38 c.c. per le associazioni non riconosciute e art.41 c.c. per i comitati) Sul piano dellacquisto della personalit giuridica e dellautonomia patrimoniale perfetta: acquisto automatico con iscrizione nel registro delle imprese (sistema normativo societ di capitali); acquisto con decreto di riconoscimento del Presidente del Consiglio dei Ministri o ministeriale, su domanda degli interessati e sulla base dellatto costitutivo e dello statuto, previa valutazione dellattualit sociale dello scopo dellente e della consistenza del patrimonio (sistema concessorio associazioni e fondazioni). N.B: lautonomia patrimoniale perfetta diventa opponibile ai terzi soltanto con liscrizione nel registro delle persone giuridiche istituito presso il Tribunale in ogni Provincia. Artt.2, 3, 18, 19, 39, 49 Cost.; artt. 11 ss. c.c.

Riferimenti normativi

Associazioni non riconosciute


Definizione e scopo Costituzione e regolamentazione Organizzazione stabile di persone che, avvalendosi di un certo patrimonio, persegue uno scopo non lucrativo Lassociazione si costituisce con un atto costitutivo (negozio associativo aperto alladesione di altre parti). Le regole per i rapporti tra gli associati e con i terzi, nonch per lamministrazione dellente, sono contenute nello statuto. Lassociazione che non ottiene il riconoscimento definita associazione non riconosciuta.(es. partiti, sindacati): in tal caso si applicheranno le stesse norme dettate per le associazioni riconosciute con esclusione solo di quelle che presuppongono il riconoscimento. Lassociazione non riconosciuta ha unautonomia patrimoniale imperfetta. Ne deriva che: i creditori dellassociato non hanno diritti sul patrimonio dellente; delle obbligazioni dellente rispondono anche personalmente e solidalmente coloro che hanno agito in nome e per conto dellente (art.38 c.c.), a meno che il creditore non sia uno degli associati. Organi di amministrazione, gestione e rappresentanza: assemblea e amministratori. Questi ultimi agiscono allesterno in nome e per conto dellente quali mandatari e rispondono del loro operato nei confronti dellassociazione a titolo di responsabilit contrattuale e solidalmente. Lassociazione non riconosciuta ha un proprio patrimonio, cio un fondo comune, costituito dai contributi degli associati e dai beni con tali contributi acquistati, nonch da tutti i diritti patrimoniali dei quali lente titolare. Prima dellestinzione dellente, gli associati non possono chiedere la divisione del fondo comune, n ripetere i contributi versati. Artt. 36, 37, 38 ss. c.c., ma v., in quanto compatibili, le norme previste per le associazioni riconosciute. di L. 11.08.1991 n.266 struttura, funzione, requisiti per liscrizione negli appositi registri. Organizzazione di persone che si accordano per effettuare una raccolta di fondi mediante pubblica sottoscrizione per perseguire un fine di interesse generale. e Il comitato si costituisce con accordo anche verbale. Le regole per lamministrazione e la gestione dellente sono dettate nellaccordo costitutivo dai membri del comitato. Organi di amministrazione, gestione e rappresentanza: i promotori, che prendono liniziativa di costituire il comitato; gli organizzatori, che svolgono la funzione di amministratori; i sottoscrittori, che promettono le oblazioni. Sul patrimonio del comitato (che ha un patrimonio distinto in quanto soggetto di diritto) insiste un vincolo di destinazione, sicch non pu essere in alcun modo devoluto per un scopo diverso da quello pattuito e manifestato agli oblatori. Se non ha ottenuto il riconoscimento (ma si dibatte sullammissibilit di un comitato riconosciuto), il comitato ha unautonomia patrimoniale imperfetta, per cui: i creditori dei partecipanti non hanno diritti sul patrimonio dellente; delle obbligazioni dellente rispondono personalmente e solidalmente tutti i componenti del comitato (art.41 c.c.). Artt. 39,40,41,42 c.c.

Elementi dellente

Riferimenti normativi Associazioni volontariato

Comitati.
Definizione e scopo Costituzione regolamentazione Elementi dellente

Riferimenti normativi

Associazioni riconosciute.
Associazioni di fatto che hanno chiesto e ottenuto il riconoscimento (e quindi la personalit giuridica e lautonomia patrimoniale perfetta).

Riconoscimento con sistema concessorio:

Requisiti (artt. 14 e 16 c.c. atto pubblico, nonch indicazione, nellatto costitutivo e nello statuto, della denominazione dellente, dello scopo, del patrimonio, della sede, delle condizioni di ammissione degli associati e dei diritti e degli obblighi degli stessi). Valutazione del rispetto delle norme di legge inderogabili, della meritevolezza dello scopo, delladeguatezza del patrimonio. Conseguenze (modificazione del regime giuridico dellente con acquisto dellautonomia patrimoniale perfetta).

Registrazione

Amministratori organo di gestione dellente, sono eletti dallassemblea e operano secondo le competenze e le funzioni attribuite con lo statuto. Sono responsabili verso i terzi per la violazione degli obblighi connessi alla loro funzione e verso lente secondo le disposizioni sul mandato.

Deliberazioni dellassemblea

Estinzione dellente

Fanno parte dellassociazione anche gli associati. Costoro non possono trasmettere la loro qualit nemmeno mortis causa. La possibilit di recedere dallassociazione regolata dallart. 24 c.c. Le deliberazioni contrarie alla legge, allatto costitutivo o allo statuto possono essere annullate dallautorit giudiziaria su istanza degli organi dellente, di qualunque associato o del pubblico ministero (art. 23 1 comma c.c.), ma senza pregiudizio dei diritti acquistati dai terzi in buona fede in base ad atti compiuti in esecuzione delle delibere stesse (art. 23 2 comma c.c.). Limpugnazione della deliberazione non ne sospende lesecutivit, salvo che non venga disposta per gravi motivi dallautorit giudiziaria (art. 23 3 comma c.c.). Sono inesistenti le delibere adottate da unassemblea inesistente o non regolarmente costituita. Linvalidit del singolo voto non comporta linvalidit della delibera salvo la prova di resistenza (se si tratta cio di un voto decisivo per la formazione della maggioranza). Fasi Deliberazione di scioglimento dellente o dichiarazione di estinzione dello stesso da parte dellautorit amministrativa per una delle cause previste dalla legge (v. art. 27 c.c.);

Organi dellente

Liscrizione dellassociazione riconosciuta nel registro delle persone giuridiche istituito presso il Tribunale di ciascuna Provincia, ha la funzione di pubblicit dichiarativa, cio di opponibilit ai terzi di tutte le vicende che concernono lente, nonch di tutte le limitazioni del potere rappresentativo degli amministratori.. Assemblea convocata dagli amministratori almeno una volta allanno per lapprovazione del bilancio o comunque se ne fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati, lassemblea lorgano che riunisce gli associati. Ha le competenze individuate nellatto costitutivo e nello statuto ed indicate negli artt. 20,21 e 22 c.c. Le stesse norme individuano altres le ipotesi in cui necessaria una deliberazione con maggioranza qualificata (modifica dellatto costitutivo o dello statuto; scioglimento dellassociazione e devoluzione del patrimonio). Di norma, infatti, lassemblea delibera a maggioranza di voti con la presenza di almeno la met degli aventi diritto a partecipare (in prima convocazione) o qualunque sia il numero degli intervenuti (in seconda convocazione).

Riferimenti normativi

Liquidazione: gli amministratori non possono compiere nuove operazioni (v. art.29 c.c.), ma solo porre in essere atti di ordinaria gestione per la conservazione del patrimonio. La fase gestita dai commissari liquidatori sotto il controllo del presidente del tribunale; Cancellazione dal registro delle persone giuridiche; Devoluzione dei beni residui in conformit allatto costitutivo e allo statuto o, in mancanza, secondo la delibera assembleare di scioglimento o, in mancanza, attribuzione ad enti che perseguono scopi analoghi. Artt. 14 ss c.c.; artt. 11 ss disp. att. c.c.

Fondazioni
Definizione e scopo Costituzione regolamentazione Organizzazione stabile creata per la gestione di un patrimonio destinato al perseguimento di uno scopo di pubblica utilit individuato dal fondatore. e La fondazione si costituisce con un atto costitutivo, denominato negozio di fondazione, che deve rivestire la forma dellatto pubblico. Pu essere costituita anche mediante testamento. Le regole per lamministrazione dellente e per la gestione del patrimonio sono contenute nello statuto. Trova in tal caso applicazione lart. 16 c.c.. Secondo lopinione tradizionale occorre distinguere il negozio di fondazione (non patrimoniale), dal negozio di dotazione (patrimoniale) per il trasferimento dei beni. Latto di fondazione pu essere revocato nei casi e nelle forme previsti dallart.15 c.c. Per la fondazione il riconoscimento ha valore costitutivo: con tale atto, infatti, la fondazione diventa soggetto di diritto e acquista la personalit giuridica Organi di amministrazione, gestione e rappresentanza: fondatore e amministratori. Lautorit amministrativa esercita unattivit continua di controllo e vigilanza, con possibilit di annullamento delle delibere contrarie a norme imperative, allatto di fondazione, allordine pubblico e al buon costume (v. artt. 25 e 26 c.c.) Fondo di dotazione da parte del fondatore autonomia patrimoniale perfetta per la fondazione che, con sistema concessorio ha ottenuto il riconoscimento. Artt. 15 ss. c.c. ma vedi, in quanto compatibili, anche le norme dettate in materia di associazioni riconosciute in tema di registrazione, di estinzione e liquidazione, di devoluzione dei beni residui.

Elementi dellente

Riferimenti normativi

SITUAZIONI ESISTENZIALI

Situazioni giuridiche (rilevanti per lordinamento giuridico) di natura non patrimoniale (non suscettibili di essere valutate secondo una stima economica)

Diritti della personalit

Nozione Natura giuridica Fonti normative nazionali Fonti normative Internazionali e comunitarie

Fondamento

Situazioni giuridiche soggettive esistenziali proprie di ogni uomo in quanto tale. Caratteristica: la persona allo stesso tempo soggetto titolare della situazione giuridica e punto di riferimento oggettivo della tutela offerta dallordinamento. Diritti assoluti opponibili erga omnes (allintera comunit di consociati), inalienabili, irrinunziabili e imprescrittibili Costituzione, codice civile (artt.5-10, art.2043), codice penale, leggi speciali e complementari in materia ( interruzione di gravidanza, diritto dautore, riforma del diritto internazionale privato). Dichiarazione Universale dei diritti delluomo Onu 1948. Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert fondamentali Roma 1950 (ratificata con L.848/55). Patti dellOnu sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali New York 1966 (ratificati con L.881/77). Trattato di Helsinki Trattato di Maastricht. Teoria atomistica rilevano i soli diritti della personalit espressamente previsti e disciplinati dallordinamento giuridico mentre le nuove situazioni soggettive sono tutelabili soltanto con interpretazione estensiva o analogica delle norme esistenti. Teoria monistica esiste un unico diritto della personalit di contenuto vago che riassume tutti gli altri diritti senza identificarsi con la loro somma. Se unica la persona, quindi unico il bene protetto, si pu in realt individuare un fondamento unitario dei diritti della personalit (artt.2 e 3 Cost.), anche se poi molteplici e diversamente identificabili e tutelabili sono le possibili manifestazioni della personalit. Discussa la possibilit di ritenere titolari dei diritti della personalit: - il nascituro, il defunto, i familiari del defunto, lo straniero Tutela preventiva (obblighi di contenuto positivo a carico di chi tenuto a tutelare e a promuovere la personalit del soggetto titolare e obblighi di contenuto negativo a carico dello stesso soggetto titolare (autolimitazioni) a tutela di altri diritti personali e del valore della dignit umana); azione inibitoria (azione diretta a far cessare o a non far iniziare il comportamento antigiuridico del danneggiante). Tutela successiva alla lesione (risarcimento del danno in forma specifica (over possibile) o in forma generica per equivalente).

Spettanza Forme di tutela

Singoli diritti della personalit

Diritto alla

vita

ed allintegrit psicofisica

Il bene vita tutelato non come bene inteso in senso naturalistico (esistenza biologica), ma in senso normativo ex art. 36 C. come pretesa ad una vita libera e dignitosa. Contenuto Rispetto della vita umana (diritto alla vita) e divieto di disporre del proprio corpo in modo tale da cagionare una diminuzione permanente della propria integrit fisica (diritto allintegrit psicofisica art. 5 c.c.). La lesione della propria integrit, tuttavia, anche permanente, consentita entro i limiti fissati dalle leggi speciali in materia (ad es. per i trapianti), a fini terapeutici o a favore di un altro soggetto, in nome del principio di solidariet costituzionale. Art. 36 Cost.; art.5 c.c..; L.22.5.1978 n.194 (interruzione di gravidanza); artt. 575 ss c.p. La tutela del diritto alla vita e del diritto allintegrit psicofisica attuata mediante obblighi di contenuto positivo (dovere di soccorso penale art. 593 c.p. - e civile art. 2087 c.c.) e obblighi di contenuto negativo (divieto di atti di disposizione del proprio corpo).

Riferimenti normativi

Tutela

Diritto alla

salute

Il bene salute tutelato non in s per s quale bene autonomo o in senso negativo quale assenza di patologie, ma in senso positivo quale condizione di equilibrio psico-fisico sanitario, sociale ed ambientale, cio quale stato di benessere generale del soggetto. Contenuto Diritto al sano e libero sviluppo della persona e alla realizzazione della sua libert e dignit. Artt. 2, 3 e 32 Cost. Lart. 32 Cost. individua il diritto alla salute come situazione soggettiva complessa individuale azionabile e tutelabile dinanzi al giudice. Il diritto alla salute tutelato con la previsione di obblighi di contenuto negativo che realizzano allo stesso tempo la tutela della dignit e della libert della persona ( esclusa la possibilit di interventi sanitari obbligatori o coattivi in contrasto con i valori della persona costituzionalmente garantiti art.32 C.) e con obblighi di contenuto positivo (assistenza sanitaria obbligatoria). Nuova forma di tutela offerta dal risarcimento del danno cd.biologico.

Riferimenti normativi

Tutela

Diritto allonore e alla reputazione Diritto allonore


Aspetti particolari della dignit umana Contenuto Riferimenti normativi Diritto allintegrit morale e al rispetto della dignit umana Artt. 2 , 3 Cost.; art. 10 c.c.; artt. 594 e 595 c.p. (reati di ingiuria e di diffamazione) Azione inibitoria e risarcimento del danno in forma specifica ( rettifica e pubblicazione della sentenza di condanna per la lesione attuata a mezzo stampa o telecomunicazioni).

Tutela

Diritto all immagine


Commistione tra interessi personalistici ed interessi economici limmagine acquista rilievo come aspetto della identit di una persona (da tutelare in quanto espressione della personalit) e come bene giuridico economicamente valutabile (con conseguente diritto patrimoniale allo sfruttamento). Contenuto Diritto alla non pubblicazione, al non sfruttamento e alla non utilizzazione della propria immagine senza il proprio consenso o comunque qualora ne derivi pregiudizio alla reputazione e/o al decoro. La legge non richiede come necessario il consenso se la riproduzione o la pubblicazione sono giustificate dalla notoriet della persona o da finalit di interesse pubblico, ma comunque entro i limiti del rispetto della dignit umana. Art. 10 c.c.; r.d. 21.6.1942 n.929; L.22.4.1941 n.633 (diritti dautore) Tutela inibitoria (possibilit di ottenere la cessazione dellabuso) e risarcimento del danno.

Riferimenti normativi Tutela

Diritto alla riservatezza


Contenuto Discusso: in senso positivo diritto alla privacy e allesclusione dalla vita privata dellaltrui ingerenza; in senso negativo mero divieto di divulgazione di notizie riservate. Discussa lesistenza del diritto alla cd. privacy economica: si propende, anche alla luce dei dati normativi esistenti (forme di pubblicit delle informazioni economiche legalmente previste), per lesistenza, in materia di divulgazione delle notizie economiche, di un principio tendenziale di libert, quale condizione essenziale per lo svolgimento e lo sviluppo della vita e della politica economica. Resta fermo lobbligo della circolazione corretta di notizie vere. Infatti: - in caso di diffusione di notizie lesive della reputazione economica effettuata da un concorrente ammessa la tutela ex art. 2598 2 comma c.c. (concorrenza sleale); - in caso di diffusione di notizie lesive della reputazione economica provenienti da organi di stampa o da non concorrenti ammessa la tutela ex art. 2043 c.c.(illecito civile). Art. 2 Cost.; Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert fondamentali del 1950; artt. 614 ss c.p. inviolabilit del domicilio - e artt.621 ss c.p.- tutela del segreto.; L.31.12.1996 n. 675 e 676 (modificate dal d. leg. 9.5.1997 n.123 raccolta ed elaborazione dei dati personali).

Divulgazione di notizie economiche relative ad un soggetto

Riferimenti normativi

Riservatezza e banche dati disciplina del trattamento dei dati personali.


La raccolta e lelaborazione dei dati personali pone un problema di tutela della riservatezza intesa in senso pi ampio quale diritto al controllo della divulgazione delle informazioni relative ad aspetti personali della propria vita, e quindi diritto al controllo del sempre maggiore potere informatico.

La tutela e la disciplina in materia sono previste dalle leggi n.675 e 676 del 1996, cos come modificate dal d.leg. 9.05.1997 n.123, attuative della direttiva 95/46/CE (trattamento e libera circolazione dei dati personali). Questo il contenuto della normativa:

Istituzione del Garante. Nozione di trattamento: qualsiasi operazione o insieme di operazioni compiute con o senza lausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali. Obblighi del titolare del trattamento (obblighi specifici di informazione). Diritti dellinteressato (diritti specifici di accesso e di informazione). Rilevanza del consenso e necessit dellautorizzazione del Garante per il trattamento dei dati cd. sensibili. Forme di tutela specifica (responsabilit civile, penale e amministrativa)..

Diritto allinformazione
Diritto del cittadino al corretto funzionamento delle istituzioni. Informazione, personalit e democrazia rilevano come valori indissolubilmente connessi nella societ democratica.

Diritto di informare Contenuto Riferimenti normativi Tutela Diritto di acquisire e diffondere informazioni libert di manifestazione del pensiero diritto di cronaca Artt. 21 e 41 2 comma Cost. a) limiti interni del diritto di cronaca e del diritto di libera manifestazione del pensiero (art.21 C.) la libert di cronaca esercitata legittimamente se linformazione divulgata socialmente utile, se la notizia frutto di un serio lavoro di ricerca e se lesposizione e la valutazione dei fatti resa in forma civile (orientamento della giurisprudenza). b) diritto di rettifica legge sulla stampa: rettifica in caso di lesione della dignit umana anche in presenza di informazioni veritiere legge sul servizio pubblico di diffusione radiofonica e televisiva: rettifica in caso di lesione di interessi materiali o morali nel corso di trasmissioni contrarie a verit.

Diritto ad essere informato Contenuto Riferimenti normativi Interesse individuale e collettivo ad essere messi in condizione di poter conseguire una notizia. Artt. 2 e 9 Cost., L.241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi.

Diritto ad informarsi Contenuto Riferimenti normativi Diritto di accesso alle fonti di informazione L. 31.12.1996 n. 675 e 676 (modificate dal d.leg.9.5.97 n.123)

Diritto all istruzione e alleducazione

Diritti della personalit, nei confronti dello Stato e della collettivit, funzionali allo sviluppo dellindividuo. Contenuto Riferimenti normativi Diritto dovere allo svolgimento di unattivit o di una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della societ. Artt. 2, 3, 4 2 comma, 9, 30, 31 e 32 Cost.

Diritto al Nome e all identit personale


Segni non solo fisici di identificazione e di distinzione della persona

Tutela dello pseudonimo

Diritto allidentit sessuale

Possibilit, inoltre, di ricorrere alla tutela specifica offerta dalla rettifica, nonch al ricorso durgenza ex art. 700 c.p.c e allazione ordinaria di responsabilit per ottenere il risarcimento del danno. Artt. 6 e 7 c.c.: tutela analoga a quella prevista per il nome purch lo pseudonimo abbia raggiunto la stessa importanza di questo, giungendo a notevole notoriet. L.14.4.1982 n.164

Principio di eguaglianza e dignit delluomo


Contenuto Affermazione della giustizia sociale, ristabilimento di equi rapporti sociali, eliminazione di ingiustificati privilegi, pieno e libero sviluppo di ogni persona, tutela e realizzazione della dignit umana. Artt. 2, 41 2 comma, e 3 Cost.

Riferimenti normativi

Diritti di libert La nostra Costituzione espressione di libert cd. positive (libert di) che si traducono in situazioni soggettive attive di natura esistenziale. Il modello di libert delluomo non pi rappresentato n dalle cd. libert negative (libert da) n dalle cd. libert economiche, pur presenti nella Costituzione. La nuova dimensione delle libert giustifica le limitazioni interne imposte ai diritti soggettivi e la finalizzazione della libera attivit umana alla realizzazione della personalit e della dignit delluomo e al contempo al progresso materiale e spirituale della societ. Le formazioni sociali

Definizione

comunit in grado di realizzare la funzione di espressione delluomo e dei suoi diritti fondamentali. art. 2 Cost. Riferimenti normativi

Contenuto del diritto al nome Contenuto del diritto allidentit Riferimenti normativi Tutela del diritto al nome

Diritto al rispetto del proprio segno di identificazione sociale. Interesse alla veritiera rappresentazione, allinterno della societ, della propria personalit spirituale e professionale. Art. 2 Cost.; artt. 6 e 7 c.c. Fondamento interesse di carattere pubblico il diritto del soggetto tutelato se e quando coincide con linteresse pubblico. interesse di carattere privato lambito della tutela circoscritto alle ipotesi di confusione personale Azioni azione di reclamo: presuppone la contestazione da parte del terzo a che il titolare usi il suo nome; azione di usurpazione: presuppone luso indebito o pregiudizievole che altri faccia del proprio nome. Tali azioni sono esercitabili anche da chi, pur non essendo il titolare del nome, abbia un interesse fondato su ragioni familiari meritevoli di tutela.

Beni

NOZIONE (da rapportare necessariamente ai tempi ed allo sviluppo delle conoscenze scientifiche):
diritti "

art. 810 c.c.: "Sono beni le cose che possono formare oggetto di

sintesi verbale per indicare

ogni entit - materiale o immateriale idonea a costituire il riferimento oggettivo di diritti

non nel significato esclusivo di "diritto soggettivo", ma come

SITUAZIONI

SOGGETTIVE

RAPPORTO GIURIDICO

"cose corporali"
casa; automobile

"cose incorporali"
"energie naturali che hanno valore economico" (814); "diritti di credito" (2800)

interessi meritevoli di tutela


I beni sono determinati sulla base della loro idoneit a soddisfare un bisogno umano, un'utilit non necessariamente individuale e patrimoniale, purch espressione di un interesse individuabile, meritevole di tutela.

DISCIPLINA: variabile principalmente in relazione al concreto assetto di interessi al quale il bene si riferisce; Principali CLASSIFICAZIONI: CRITERI RIPARTIZIONI CONSEGUENZE APPLICATIVE privati
privato

Rilevanza del titolare

(822 ss.) demanio

beni pubblici

Stato o ente pubblico

regime giuridico differenziato:


Ad es.: i beni demaniali non possono formare oggetto - di negoziazione privata - di possesso

- necessario
(appartenenza funzionale all'ente pubblico) - accidentale (appartenenza solo eventuale all'ente pubblico)

Caratteristiche fisiche o strutturali

(812 ss.) beni immobili

mobili

- intrasportabili, perch naturalmente o artificialmente incorporati al suolo - oggetto di specifica - carattere elencazione residuale (815) beni mobili cd. "registrati": particolare categoria di beni mobili - iscritti in pubblici registri assoggettati, per taluni aspetti, alla stessa disciplina dei beni immobili

diverso regime formale e pubblicitario


dei contratti;

diversa disciplina
in tema di possesso e di usucapione

Natura - legge -

beni divisibili / indivisibili

diversa disciplina

volont delle parti


CRITERI

frazionabili o meno in parti omogenee, ciascuna delle quali conserva un valore economico proporzionale all'intero. RIPARTIZIONI

in tema di adempimento delle obbligazioni conseguenze applicative

Natura volont delle parti


valutazione comparativa: determinazione in concreto

beni fungibili / infungibili


sostituibili o meno con altri beni identici o equivalenti per qualit e quantit.

riflessi in tema di
vicende del rapporto obbligatorio: (presupposti della)compensazione legale e giudiziale; interpretazione e qualificazione del rapporto mutuo; comodato; deposito.

Caratteristiche strutturali
E (determinazione in astratto)

beni generici

specifici

appartenenza ad un determinato genere; - rilevanza in relazione a - rilevanza per la peso / numero / misura loro individualit

riflessi in tema di - trasferimento del diritto di


propriet per compravendita;

- passaggio del rischio di


perimento o deterioramento fortuito del bene; - adempimento delle obbligazioni: (impossibilit sopravvenuta non imputabile della prestazione) riflessi in ordine alla

Nozione naturalistica

beni produttivi

improduttivi

I primi si caratterizzano per la loro naturale attitudine a produrre direttamente altri beni (frutti) indipendentemente dall'opera dell'uomo.

disciplina di determinati
rapporti (ad es.: affitto e locazione)

Natura - funzione

beni consumabili inconsumabili rilievo ai fini della Si trasformano per effetto si prestano ad una qualificazione del rapporto dell'uso, s da perdere utilizzazione ripetuta, (comodato; usufrutto) la funzione originaria; restando sostanzialmente inalterati (beni deteriorabili). cose composte
ciascun elemento, perdendo la propria funzione originaria, concorre a formare un insieme distinto dai singoli componenti, con una destinazione unitaria. (Si pensi ai mattoni, al cemento, al ferro che compongono un edificio).

Coesione fisica tra pi elementi destinazione unitaria

regime differenziato i singoli elementi sono oggetto di differente disciplina se considerati -ciascuno individualmente, ovvero -unitamente agli altri componenti regime differenziato
(i singoli beni sono assoggettati ad una disciplina parzialmente diversa da quella dell'universalit).

Relazione di pi cose funzione unitaria

universalit di mobili
complesso di beni appartenenti alla medesima persona e con destinazione unitaria, ciascuno dei quali pu formare oggetto di separati atti e rapporti.

Vincolo di destinazione durevole a servizio o ad

pertinenze
relazione di accessoriet

regime peculiare
(di regola la pertinenza segue

ornamento di altro bene

tra la pertinenza e la cosa principale - tra immobili; - tra mobile e immobile; - tra mobili; condizione indispensabile: piena disponibilit di entrambi i beni da parte di chi ne effettua la destinazione.

le vicende giuridiche della cosa principale; ma pu essere anche oggetto di separati atti e rapporti)

La propriet. EVOLUZIONE storica del fenomeno

Codice civile del 1942: abbandono del dogma volontaristico e individualistico e passaggio alla cd. solidariet produttivistica
Dal tradizionale modello statico: propriet = centro del sistema (fonte di reddito e di godimento) ad una nuova dimensione dinamica: propriet = strumento di manifestazione della iniziativa economica

Costituzione repubblicana del 1948: graduale emersione degli interessi non patrimoniali prevalere dell'essere sull'avere nella gerarchia dei valori fondamentali

Propriet non pi attributo della persona, bens strumento di realizzazione della personalit

Personalismo: scelta mediatrice tra gli opposti estremi dell'individualismo e della collettivizzazione dei beni; superamento della prospettiva produttivistica in funzione della realizzazione di NUOVI E DIVERSI OBIETTIVI: a) L'accessibilit a tutti del diritto di propriet; b) La funzione sociale nel significato attuale di giustificazione dell'attribuzione del diritto al soggetto alla luce dei principi personalista e solidarista

CONTENUTO DEL DIRITTO Art. 832 c.c. 1942: pienezza ed esclusivit del godimento e della disposizione Poteri di godimento e di disposizione: nozione: Il primo indica la facolt di usare liberamente la cosa, fino a distruggerla;
Il potere di disposizione non ha un significato univoco: valendo ad indicare ora la disponibilit negoziale ora quella materiale del bene, o ancora la scelta dei tempi di utilizzazione e di godimento.

caratteri: pienezza [il proprietario potrebbe fare ci che vuole del bene] esclusivit [divieto di qualsiasi ingerenza altrui nelle scelte del proprietario]
- Necessaria determinazione in concreto, in relazione alla funzione assegnata a ciascun bene (si pensi ai beni non strettamente personali), nonch ai numerosi limiti ed obblighi predisposti dall'ordinamento.

Limiti ed obblighi: Abbandono dell'originaria classificazione di "vincoli" e "obblighi" nell'interesse pubblico o privato; - verifica in concreto del relativo grado di incidenza sul contenuto delle situazioni proprietarie; a) Limiti rinvenibili nel c.c. del 1942:

applicazione della regola del neminem laedere nella regolamentazione dei rapporti di vicinato (conflitti fra proprietari vicini), ispirata ad una ratio di contemperamento fra opposti interessi al libero godimento dei "propri" beni. Sono vietati quegli atti compiuti dal proprietario al solo scopo di arrecare al vicino un danno (cd. atti emulativi), fatti salvi quelli che comportino per lo stesso proprietario

un minimo di utilit riscontrabile (833). N.B. La rilettura costituzionale della norma impone di interpretare la disposizione alla luce del principio solidarista, postulando la necessaria proporzionalit tra vantaggi e molestie (o pregiudizi). Analogamente opera la regola introdotta dall'art. 844 c.c., sulla base del criterio di contemperamento tra l'interesse del proprietario e quello del vicino, in materia di immissioni (di fumo o di calore, esalazioni, rumori, scuotimenti) consentite entro il limite della "normale tollerabilit".

Introduzione di comportamenti positivi (doverosi, in funzione della produttivit) in aggiunta ai (soli) limiti negativi previsti dal c.c. del 1865. b)Ulteriori limiti introdotti dalla legislazione speciale
edilizia / urbanistica legge sull' "equo canone" tutela dell'ambiente

incidenza sempre pi profonda: dalle limitazioni dell'attivit contrattuale del proprietario fino a travolgere lo stesso ius aedificandi (con la l. n. 10 del 1977 e l'introduzione della concessione edilizia)

c) ESPROPRIAZIONE: natura: non mera limitazione ma sottrazione coattiva della giustificazione: interesse generale
(nel senso della rispondenza ad una funzione socialmente utile), limiti: necessaria corresponsione di un indennizzo al proprietario per la perdita subita. propriet al titolare;

d) Occupazione appropriativa: piuttosto frequenti i


casi di occupazione di fatto di suoli privati da parte della P.A., con immediata realizzazione di un'opera pubblica; si tratta di una procedura illegittima, che importa l'obbligo in capo all'amministrazione di risarcire il danno arrecato al privato.

REGIME GIURIDICO differenziato:

Pluralit di statuti proprietari in funzione dei diversi interessi e valori sottesi a ciascun oggetto: - ora in ragione della sua natura; - ora in virt della sua destinazione concreta. Variabilit della disciplina in relazione ai vari tipi di propriet, ciascuna con la sua particolare funzione:

vfondiaria: illimitatezza del diritto , commisurata all'interesse in considerazione delle concrete possibilit di utilizzazione del suolo.

v edilizia: oggetto di particolare disciplina: - la legge urbanistica del 1942, che attribuisce ai comuni il potere di stabilire vincoli classificando il territorio in zone destinate alla realizzazione di specifiche opere mediante strumenti urbanistici di pianificazione; - la legge sull'edificabilit dei suoli del 1977, che limita alcune facolt del proprietario (ius aedificandi) nell'interesse collettivo ad un corretto e razionale assetto del territorio; un particolare limite dato dal rapporto tra superficie e volumetria (CUBATURA), che indica, per ogni area, il preciso volume di quanto possibile costruire; talvolta la

volumetria spettante ad un'area pu essere utilizzata su altra superficie, previo consenso dei rispettivi proprietari (cessione di cubatura).

vrurale: la propriet dei terreni agricoli, che incontra non pochi limiti con specifiche finalit sociali (produzione, vincoli idrogeologici, minima unit colturale).

Modi di acquisto della propriet atti di autonomia negoziale L'acquisto della propriet pu avvenire attraverso semplici fatti naturali

a TITOLO

ORIGINARIO (922) Il diritto nasce pieno in capo all'acquirente

DERIVATIVO il diritto si trasferisce dal dante causa all'acquirente


Il dante causa non pu cedere un diritto pi ampio di quello del quale titolare; il diritto trasferito resta gravato dalle garanzie e da ogni altro peso che su di esso insisteva precedentemente.

Principali modi d'acquisto a titolo originario: OCCUPAZIONE:nozione materiale impossessamento di una cosa, con la volont di farla propria; oggetto soli beni mobili che non sono in propriet di alcuno (res nullius, res derelictae) (923)

INVENZIONE: procedimento :
(927 ss.)

a) ritrovamento di cose smarriteI b) obbligo di consegna al comune del luogo di ritrovamento c) pubblicazione di un avviso

reclamo del proprietario entro un anno

decorso di un anno senza reclamo

premio al ritrovatore (930)

acquisto della propriet (929)

N.B.: si applica la disciplina del tesoro (932) alle cose di pregio nascoste, le quali non rivestano particolare interesse storico o artistico.

ACCESSIONE: nozione

attrazione, in un'unica situazione, di cose appartenenti a proprietari diversi a tutela dell'esclusivit del diritto
pur nel rispetto della situazione soggettiva destinata a soccombere (indennizzo o possibilit di chiedere la separazione);

ratio : salvaguardia dell'interesse pi meritevole (fra pi interessi contrapposti).

L'accessione si verifica

per opera dell'uomo accessione: acquisto, a favore del proprietario


del suolo (cosa principale), della propriet sulle opere ivi realizzate: a) dal proprietario del suolo con materiale altrui (935); b) da un terzo con materiale proprio (936); c) da un terzo con materiale altrui (937).

per fatto naturale accessione - di mobili a immobili:


tutto ci che sorge sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo (934);

- di immobili a immobili: alluvione: incremento lento


e progressivo di un fondo per distacco da altro fondo di detriti trasportati dall'acqua corrente (941);

accessione invertita: apparente eccezione al


principio enunciato, consistente nell'occupazione in buona fede di una porzione di suolo attiguo al proprio per la costruzione di un edificio. Acquisto della propriet del suolo da parte del proprietario della costruzione: - decorsi tre mesi dall'inizio della costruzione, in mancanza di opposizione da parte del proprietario del fondo occupato; - previo pagamento del doppio del valore della superficie occupata. Ratio: prevalenza dell'interesse reputato pi meritevole, nel rispetto della situazione proprietaria destinata a soccombere (da qui il diritto di opposizione del proprietario del fondo ed il risarcimento dell'eventuale danno subto).

avulsione: incremento di un fondo per distacco di parte considerevole e riconoscibile di altro fondo, determinato da una azione improvvisa dell'acqua (944). modalit di incremento regime:
solo per l'avulsione (e non per l'alluvione) indennit (valore dell'incremento) a favore del proprietario del fondo staccatosi

- di mobili a mobili: unione comunione tra i specificazione: acquisto della propriet di una cosa
(nuova) creata con materiale altrui (940): purch il valore del lavoro risulti prevalente (interesse pi meritevole) rispetto a quello del materiale trasformato. proprietari delle cose unite o mescolate (939); ratio: la parit fra interessi contrapposti impone il rispetto di entrambe le situazioni.

commistione acquisto della propriet del tutto da parte del proprietario della cosa principale o di maggior valore (939).

Superficie NOZIONE: Situazione che qualifica un particolare modello di propriet, ad estensione orizzontale: la "propriet superficiaria", propriet della costruzione o diritto di edificare separatamente (e indipendentemente) dalla propriet del suolo (in deroga alla tradizionale estensione verticale della propriet). CONTENUTO (duplice): diritto sulla costruzione
(952) costituzione di un diritto di propriet su opera (gi esistente). attribuzione ad un soggetto del diritto di edificare sul suolo altrui; acquisto della propriet sulla opera (una volta) realizzata. acquisto a titolo originario prescrizione, per non uso ventennale, del diritto di edificare

diritto di edificare

acquisto a titolo derivativo imprescrittibilit del diritto di propriet sulla costruzione

MODI di COSTITUZIONE: contratto - testamento; a tempo determinato / indeterminato; ESTINZIONE: a) scadenza del termine; b) rinunzia del superficiario; c) consolidazione (riunione, nella medesima persona, delle qualit di proprietario e superficiario).
N.B.: NON causa di estinzione il PERIMENTO del BENE (salvo patto contrario) (954).

Enfiteusi NOZIONE: attribuzione, al titolare, del godimento concesso al proprietario (959), previo pagamento di un canone e con l'obbligo di migliorare il fondo oggetto del diritto (960).
[Istituto in via di estinzione]

CONTENUTO: "propriet in senso sostanziale" = all'enfiteuta attribuito il cd. "dominio utile"


(tutti i diritti -poteri di godimento - sul fondo e sulle accessioni ), salva l'operativit del DIVIETO di SUBENFITEUSI; al proprietario il cd. "dominio diretto".

MODI di COSTITUZIONE: usucapione; contratto (scritto, a pena di nullit); testamento; a tempo indeterminato / determinato (non inferiore a venti anni). ESTINZIONE: a) prescrizione per non uso ventennale; b) scadenza del termine; c) rinunzia; d) consolidazione; e) espropriazione per pubblico interesse; f) perimento totale del fondo [in caso di perimento parziale: riduzione proporzionale del
canone o rinunzia al diritto] (963); g) affrancazione (971) (per accordo tra le parti o per pronuncia giurisdizionale):

diritto (potestativo) dell'enfiteuta all'acquisto della propriet del fondo dietro corresponsione di una somma pari a quindici volte il canone annuo; h) devoluzione (972) (analogie sostanziali con l'azione di risoluzione): possibilit per il concedente di estinguere l'enfiteusi in caso di inadempimento dell'obbligo di miglioramento del fondo o di mancato pagamento di due annualit di canone (salvo il positivo esercizio dell'azione di affrancazione).

Diritti di godimento su cosa altrui


verso il proprietario (es.: diritto del conduttore verso il locatore dellappartamento); sul bene situazioni limitate di godimento: a contenuto minore rispetto alla propriet, corrispondente ai poteri non pi esercitabili dal proprietario (in ragione della coesistenza fra diverse usufrutto, situazioni sullo stesso bene) uso e abitazione; servit

Situazioni personali:

Situazioni reali:

Usufrutto

NOZIONE: diritto reale di godimento su un bene altrui e sui suoi frutti (utilit: 981)
con lobbligo di conservarne la destinazione economica e di restituirlo alla scadenza.

OGGETTO: beni fruttiferi, di regola inconsumabili (se consumabili quasi-usufrutto: 995) LIMITI:

rispetto della destinazione economica del bene durata temporanea - non oltre la vita dellusufruttuario per le persone fisiche - non oltre i trenta anni per le persone giuridiche situazione a termine (979), (destinata a non comprimere eccessivamente la propriet):
lusufrutto pu essere ceduto nel rispetto della durata originaria; non trasmissibile per testamento; ammesso lusufrutto congiuntivo (a favore di pi persone congiuntamente), con clausola di accrescimento fino alla morte dellultimo sopravvissuto (678); espressamente escluso, per gli atti mortis causa (698) (dubbi di ammissibilit per gli altri casi), lusufrutto successivo (a favore di pi persone successivamente).

MODI di COSTITUZIONE: legge; volont delle parti (contratto, testamento); usucapione. OBBLIGHI dellUSUFRUTTUARIO: restituzione del/i bene/i alla scadenza (1001); osservanza, nel godimento, della diligenza del buon padre di famiglia; inventario dei beni oggetto del diritto; prestazione di una idonea garanzia; custodia, amministrazione, riparazioni ordinarie;

ESTINZIONE: a) scadenza del termine; b) rinunzia; c) prescrizione (per non uso ventennale); d) consolidazione (della propriet e dell'usufrutto in capo ad un unico titolare); e) perimento totale della cosa; f) eccesso di potere dellusufruttuario (alienazione o deterioramento dei beni).

In ipotesi di espropriazione ovvero di perimento per colpa o dolo di terzi del bene (purch, in questultimo caso, previamente assicurato dallusufruttuario) lusufrutto si trasferisce sulle relative indennit.

Uso e abitazione NOZIONE: situazione reale di godimento che attribuisce al suo titolare il potere - di servirsi di un bene e di raccoglierne i frutti (uso: 1021) - di abitare una casa (abitazione: 1022) nei limiti dei bisogni propri e della propria famiglia. CARATTERI: diritti personalissimi (temporanei; incedibili; si estinguono per morte del titolare) analoghi all'usufrutto per contenuto e disciplina (applicabile in quanto compatibile),
[ salvo una quantitativa, determinata dal limite dei bisogni del titolare e della sua famiglia].

Servit NOZIONE: "peso imposto sopra un fondo per l'utilit di un altro fondo appartenente a diverso proprietario" (1027). PRESUPPOSTI: - contiguit dei fondi = vicinanza tale da consentire un'utilit diretta; - appartenenza a due proprietari; - peso a carico di un fondo (servente) a fronte di un'utilit (1028) per l'altro fondo (dominante)
anche nel senso di maggiore comodit o amenit, ovvero di vantaggio futuro

relazione di servizio: tra situazioni soggettive distinte: non gi tra persone diverse, (di qui la configurabilit di una servit tra due fondi dei quali uno stesso soggetto ,

rispettivamente, proprietario esclusivo e comproprietario); n tra fondi materialmente intesi, (s che il perimento di un fondo non importa l'estinzione della servit, salvo che con esso si estingua la stessa situazione di vantaggio o di servizio).

CRITERIO CLASSIFICAZIONI

TIPI di servit

modo di manifestazione

apparenti / non apparenti (1061)


le prime caratterizzate da opere - artificiali o naturali visibili e permanenti, destinate alla servit in modo manifesto ed inequivoco, situazione di fatto che nelle seconde manca

riflessi applicativi in tema di costituzione

contenuto

affermative / negative
le prime attribuiscono il potere di svolgere una attivit sul fondo servente; le seconde proibiscono - a carico della situazione servente - di compiere atti e comportamenti

continue

discontinue

presupposti,

rilievo ai fini della

modalit di esercizio

presuppongono una

presuppongono il

precedente opera (non richiedono attivit dell'uomo)

fatto dell'uomo

decorrenza del termine di prescrizione

modo di costituzione, funzione

volontarie (1058 ss.)

coattive (1032 ss.)


volont della legge (tipicit) PRESUPPOSTI: necessit del f. dominante accordo - sentenza - atto amministrativo

volont dei singoli legittimati i soli titolari di una situazione soggettiva pi ampia

MODI di COSTITUZIONE: - tutti i tipi di servit - servit apparenti

ESERCIZIO: (1063 ss.) regolato dal titolo o, in mancanza, dalla legge per soddisfare i bisogni del fondo dominante, con il minor aggravio per il fondo servente
(il proprietario di quest'ultimo non pu in alcun modo ostacolare l'esercizio della servit).

ESTINZIONE: (1072 ss.) a) confusione; b) decorso del termine; c) rinunzia; d) abbandono (liberatorio del fondo servente); e) prescrizione (per non uso ventennale). Comunione

NOZIONE: (1100) medesima situazione di godimento nella titolarit di una pluralit di soggetti
compropriet: schema originario, esteso alle situazioni di godimento su cosa altrui e, in quanto compatibile, alle altre situazioni patrimoniali. limiti:- godimento commisurato a quello degli altri contitolari (1102) - attribuzione a ciascuno di un diritto esclusivo sulla propria quota: partecipazione ai vantaggi (godimento e disposizione) e agli svantaggi (spese necessarie), correlati all'esercizio della situazione.

FORME:

in relazione alla fonte volontaria: accordo dei soggetti incidentale: evento casuale forzosa: legge

forme speciali comunione legale tra coniugi (a della comunione ordinaria non ammette scioglimento anticipato su iniziativa di un partecipante).

AMMINISTRAZIONE: (1105 ss.) spetta a tutti i partecipanti riuniti in assemblea; deliberazioni: impugnabili entro trenta giorni a pena di decadenza;

atti di ordinaria amministrazione: maggioranza del valore delle quote; atti di straordinaria amministrazione: maggioranza dei 2/3 del valore complessivo della cosa comune atti di alienazione; costituzione di diritti reali; locazioni ultranovennali: unanimit.

Condominio negli edifici NOZIONE: coesistenza di pi diritti (esclusivi) di propriet in un edificio, accanto alla comunione su talune parti dell'edificio stesso. (Contitolarit e propriet esclusiva funzionalizzate alla coabitazione, in uno stesso edificio, di pi persone). limiti: a) uso delle parti comuni (diritto proporzionato al valore della propriet esclusiva) (1118) esercizio del diritto (esclusivo) di propriet necessariamente commisurati all'esercizio del diritto da parte degli altri condmini; b) indivisibilit, salvo che la divisione non renda pi incomodo l'uso della cosa a ciascun condomino (1119). oneri: partecipazione alle spese determinata in relazione alla destinazione del servizio (1123):

contratto - testamento; usucapione; destinazione del padre di famiglia (1062).

- commisurata al valore della quota se la cosa destinata a servire tutti in modo identico - proporzionata all'uso se la cosa destinata a servire ciascuno in misura diversa.

ORGANI: assemblea; amministratore: (obbligatorio in condomini con pi di quattro partecipanti: 1129). deliberazioni: impugnabili entro trenta giorni (a pena di decadenza: 1137) maggioranze variabili secondo l'oggetto della delibera regolamento: (obbligatorio nei condomini con pi di 10 proprietari esclusivi: 1138).

Multipropriet NOZIONE: esercizio di un diritto su una cosa comune, in via esclusiva, con godimento turnario
[comunione] [godimento esclusivo] [periodi predeterminati]

immobiliare (ville, appartamenti) tipicit sociale: riferimento qualificante nel tempo alberghiera (complesso alberghiero) azionaria (complesso immobiliare di una societ) NATURA: incerta la qualificazione del rapporto; analogie con la comunione, il condominio, la propriet. Tendenziale riconduzione ad un diritto di propriet su un (nuovo) bene, definito nello spazio e nel tempo DISCIPLINA: d. leg. 9 novembre 1998, n. 427(attuazione della direttiva 94/47 CE)

qualificazione e disciplina lasciate impregiudicate dal d. leg., che si limita a richiamare una pi ampia forma di godimento turnario, senza prendere posizione sulla natura reale del diritto), introduzione di tecniche a difesa dell'acquirente non professionale relativamente alle trattative ed alle formalit del contratto: a) doveri di informazione (2, d.leg.cit.); b) forma e contenuto specifici del contratto (inserimento clausole: 3, d.leg.cit.); c) diritto di recesso (5 e 6, d.leg.cit.).

Tutela delle situazioni reali di godimento Concesse al solo proprietario c.d. PETITORIE (azione di rivendicazione; negatoria; di regolamento di confini; di apposizione di termini. Concesse anche al titolare di un diritto reale di godimento su cosa altrui CONFESSORIA e DI NUNCIAZIONE (azione di nuova opera e di danno temuto). Previste per chi soltanto possessore c.d. POSSESSORIE (azione di reintegrazione e di manutenzione).

AZIONE di rivendicazione
(948)

legittimati attivi proprietario

FUNZIONI
riconoscimento del diritto
(funzione di accertamento)

CARATTERI
imprescrittibile (salvi gli effetti della usucapione);

PRESUPPOSTI
contestazione del diritto di propriet nei cfr. del rivendicante e del suo dante causa

e, eventualmente, restituzione del bene


(funzione recuperatoria)

probatio diabolica: dimostrazione del diritto di propriet, risalendo ad acquisto a titolo originario

negatoria
(949)

proprietario

dichiarazione dell'inesisten- prova con ogni mezzo za di diritti altrui sulla (anche presunzioni) propria situazione di un titolo d'acquisto del diritto di propriet demarcazione dei confini tra due fondi confinanti prova del confine: con qualsiasi mezzo
(anche accertamento delle mappe catastali)

molestie di fatto o di diritto (da parte


di chi esercita o vanta un proprio diritto sul bene contro il proprietario)

di regolamento di confini
(950) per apposizione di

proprietario

incertezza dei limiti di confine tra i fondi

proprietario

termini
(951)

apposizione dei segni di confine ("termini") a spese di entrambi i proprietari prova dell'esistenza della situazione di godimento (contestata,
impedita o turbata)

irriconoscibilit o mancanza dei segni di confine tra i fondi molestie di fatto o di diritto

confessoria (1079)

a) proprietario; riconoscimento del proprio b)titolare di un dir. diritto contro chi ne contesti reale su cosa altrui l'esercizio, ovvero cessazione di atti impeditivi o di turbative

di nunciazione : a) proprietario; eliminazione di un pericolo tutela a carattere 1) pericoli o limiti al 1) di nuova opera b) titolare di un dir. proveniente da un fondo vicino provvisorio (prima di potere di godimento 2) di danno temuto reale su cosa altrui; a causa di nuove opere o di una pronuncia nel merito) da un'opera intrapresa e (1171, 1172) c) possessore attivit intraprese da altri, con funzione cautelare non ancora terminata;
ovvero di cose gi esistenti
(sul fondo vicino)

2) pericolo di un danno grave ed imminente al bene


oggetto di godimento, da una cosa gi esistente

AZIONI POSSESSORIE

AZIONE

legittimati attivi

FUNZIONI

CARATTERI

PRESUPPOSTI

di reintegrazione possessore; o anche reintegrazione nel esperibile entro spoglio violento o detentore (salvo che possesso = restituzione 1 anno dallo spoglio clandestino (occulto) (o di spoglio) per ragioni di servizio del bene o dalla sua scoperta (1168)
o di ospitalit) (tutela provvisoria, che prescinde dall'accertamento del diritto)

di manutenzione possessore di (1170) beni immobili o di universalit di mobili

cessazione di molestie o turbative (o rimedio contro lo spoglio non violento n clandestino)

esperibile entro anno dallo spoglio

possesso continuo e ininterrotto da oltre o dalla sua scoperta 1 anno, acquistato in (tutela provvisoria, che modo non violento prescinde dall'accertamento n clandestino
del diritto) (altrimenti decorso almeno 1 anno dalla fine della violenza o della clandestinit)

Rapporto fra azioni possessorie e petitorie: carattere provvisorio della tutela possessoria; possibilit di agire in rivendica del proprietario soccombente soltanto all'esito del giudizio possessorio - separazione tra giudizio possessorio e petitorio (705 c.p.c.) - salve le ipotesi nelle quali l'attesa della conclusione del giudizio possessorio possa comportare un "pregiudizio irreparabile" per il proprietario convenuto.

POSSESSO come potere di fatto: definizione legislativa (art. 1140). N.B.: Necessit di abbandonare la qualificazione corrente, che colloca il possesso sul piano delle situazioni giuridiche, vale a dire degli effetti (in parallelo con la propriet, che "oggetto" di vicende giuridiche). In quanto comportamento, il possesso si sostanzia in un atto giuridico (in senso stretto), da collocare sul piano della fattispecie produttiva di effetti (v. artt. 1148 ss.). Nozione: elemento "materiale": comportamento diretto al godimento e all'utilizzazione, attuali e futuri, di [oggettivo] un bene (indipendentemente da un legame di titolarit con il bene stesso) elemento "spirituale": animus possidendi = intenzione di usare la cosa come oggetto di un [soggettivo] proprio diritto - di propriet, di usufrutto, di enfiteusi Possesso c.d. mediato: si pu possedere anche per mezzo di altra persona, che ha la detenzione del bene (1140) [es.: possessore il locatore, il quale possiede il bene per mezzo del conduttore]

tra POSSESSO e DETENZIONE: diversit di animus + diversit di condotta


DETENTORE colui che, pur godendo del bene, non ha intenzione di usarlo come oggetto di un proprio

diritto di propriet, (usufrutto etc.) ed ha un comportamento non corrispondente all'esercizio di un diritto reale; che d segni di riconoscere l'altrui diritto sulla cosa [es.: il conduttore, che versa il
canone al locatore, come corrispettivo del godimento del bene].

Mutamento della detenzione in possesso: non sufficiente il mutamento del solo animus: sono necessari atti giuridici o comportamenti materiali, accertabili in modo oggettivo, tali da far cambiare il "titolo" del possesso, cio la causa giustificativa del godimento e dell'utilizzazione del bene (1141).
[es.: vendita o donazione del bene locato, a favore del conduttore; opposizione di costui nei confronti del proprietario (rifiuto di versare il canone o di restituire il bene alla scadenza del contratto)]

'titolo' del possesso: possesso a "titolo" di propriet; a "titolo" di usufrutto, di servit in base al dato oggettivo del comportamento tenuto dal possessore, dato oggettivo che rileva ai fini del mutamento del titolo del possesso (c.d. interversione del possesso, art. 1164)
[ad es.: la condotta di chi, quotidianamente, attraversa il fondo altrui, per raggiungere pi comodamente il proprio, corrisponde all'esercizio di una servit di passaggio; ove questi intenda mutare il titolo del suo possesso - a titolo di servit - in possesso a titolo di propriet, utile ai fini dell'usucapione, dovr compiere atti di opposizione contro il diritto del proprietario].

Rilevanza del possesso: due ordini di garanzie: a) tutela giurisdizionale del possesso: azioni possessorie (artt. 1168-1170) b) possesso quale titolo d'acquisto: possibilit, per il possessore, di acquistare il diritto reale corrispondente al comportamento tenuto, attraverso i meccanismi predisposti dagli artt. 1153 e 1158.

1) c.d.

(contro spoliazioni, turbative e molestie da parte di terzi); tecnica semplice e rapida per la soluzione delle controversie relative all'utilizzazione dei beni, che impone l'immediato ripristino della situazione di fatto esistente, rinviando ad un momento successivo l'accertamento dei diritti delle parti in conflitto;

ratio: interesse generale alla tutela della pace sociale;


2) inversione dell'onere probatorio (posizione pi vantaggiosa del possessore convenuto in rivendica rispetto al proprietarioattore, circa l'onere della prova: il possessore pu limitarsi ad affermare: possideo quia possideo; il proprietario, invece, tenuto a provare il proprio diritto (c.d. probatio diabolica).

Inizio e durata del possesso ACQUISTO del possesso

in modo originario: mediante apprensione del bene d'iniziativa del soggetto che diviene possessore

in modo derivativo: in seguito alla consegna del bene da parte del precedente possessore
N.B.: consegna non necessaria quando: a) chi acquista il possesso era gi detentore del bene (c.d. traditio brevi manu); b) chi cede il possesso conserva la detenzione della cosa (c.d. costitutum possessorium).

Non giovano ai fini dell'acquisto del possesso gli atti compiuti con l'altrui tolleranza (del proprietario o titolare di altra situazione reale di godimento, per ragioni di amicizia, cortesia o buon vicinato: art. 1144).

DURATA e PRESUNZIONI a) Il possesso attuale non fa presumere il possesso anteriore; tuttavia b) se il possessore ha posseduto in tempo pi remoto, si presume che abbia posseduto anche nel tempo intermedio (1142); c) se il possessore ha, a fondamento del suo possesso, un titolo, si presume che possieda dalla data del titolo, salvo prova contraria (1143). possibile il cumulo dei periodi di possesso di persone diverse in due ipotesi di acquisto del possesso in modo derivativo: successione nel possesso (1146): in caso di successione a titolo universale, il possesso continua automaticamente nell'erede, con effetto dall'apertura della successione, con gli stessi caratteri (ad es.: buona o mala fede) che aveva per il defunto. accessione nel possesso (1146): in caso di successione a titolo particolare, l'avente causa pu unire il proprio possesso a quello del suo autore al fine di goderne gli effetti (ad es.: se l'alienante era in buona fede).

BUONA FEDE nel possesso (1147): buona fede in senso soggettivo = ignoranza di ledere l'altrui diritto = ignoranza circa l'altruit del bene
(1147)

salvo che derivi da colpa grave (1147, ad es.: l'ipotesi dell'incauto acquisto di beni ad un prezzo talmente
basso da rivelare che chi li vende non ne sia il proprietario bens un ricettatore)

si presume; ed sufficiente che sussista al momento dell'acquisto (a nulla rilevando la mala fede
sopravvenuta 1147)

giova al possessore a vari fini: a) nella restituzione della cosa al proprietario diritti ed obblighi del possessore di buona fede: 1) diritto di far propri i frutti del bene fino al giorno della domanda (1148; a fronte
dell'obbligo di immediata restituzione che incombe sul possessore di mala fede, 1149);

2) diritto ad una indennit per riparazioni, miglioramenti, addizioni apportate al bene


(1150; superiore a quella spettante al possessore di mala fede); 3) c.d. diritto di ritenzione (= di non restituire il bene fino alla corresponsione delle indennit dovute o alla prestazione di idonee garanzie 1152).

b) nella circolazione dei beni mobili acquisto della propriet o di altre situazioni reali: 1) principio "possesso vale titolo" (1153); acquisto della propriet a titolo originario (da chi non proprietario del bene), in presenza di due condizioni: buona fede al momento della consegna e titolo astrattamente idoneo (un valido atto di compravendita o di donazione); 2) criterio di risoluzione di conflitti fra pi acquirenti da un medesimo dante causa: prevale chi ha ricevuto per primo il possesso del bene in buona fede, anche se il suo titolo d'acquisto di data posteriore (1155).

USUCAPIONE Possesso ad usucapionem = possesso protratto per un periodo di tempo determinato dalla legge modo d'acquisto a titolo originario della propriet (e di altre situazioni reali di godimento, ad eccezione delle servit non apparenti) su beni immobili, universalit di mobili, beni mobili registrati e - in mancanza delle condizioni prescritte dall'art. 1153 - anche mobili non registrati. Ratio: esigenza di certezza delle situazioni giuridiche
(oltre a ragioni di favore per l'impiego proficuo di risorse, anche da parte di chi non ne ha diritto, a fronte dell'inerzia dell'effettivo titolare).

immobili

universalit di mobili 20 anni


(1160)

fondi rustici 15 anni


(regime speciale 1159 bis)

mobili registrati 10 anni


(1162)

mobili non registrati 20 anni


(in caso di mala fede 1161) possesso

usucapione ordinaria

20 anni
(1158)

10 anni
(1161)

possesso + buona fede possesso + buona fede + titolo idoneo possesso + buona fede + titolo idoneo + trascrizione

usucapioni abbreviate

10 anni
(1160)

acquisto immediato (1153)

10 anni
(1159)

5 anni
(1159 bis)

3 anni
(1162)

Acquisto del possesso in modo violento o clandestino: decorso del termine iniziale dal cessare della violenza o della clandestinit (1163). Interruzione del decorso del termine prescritto in ipotesi di perdita del possesso per oltre un anno (1167) (oltre alle cause di interruzione e sospensione della prescrizione 1165).

Criteri tradizionali di distinzione


Assolutezza intesa quale potere del titolare di far valere la

Situazioni reali

Situazioni di credito

(diritto di credito al quale correlato un dovere specifico imposto ad un soggetto determinato).

Mediatezza intesa quale impossibilit del titolare del diritto

di realizzare il suo interesse se non attraverso lintermediazione dellaltrui (del debitore) prestazione.

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situazione nei confronti della generalit dei consociati.

Immediatezza intesa quale potere del titolare di ricavare dalla cosa, oggetto del diritto, le utilit desiderate, in base ad una

relazione diretta ed immediata con la stessa.

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Critica
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rivalutare il ruolo della prestazione nel rapporto obbligatorio, esaspera la contrapposizione con le teorie patrimoniali e finisce per asserire che la stessa prestazione a costituire il bene idoneo ad attuare linteresse del creditore.

Teoria personalistica la quale, nel tentativo di


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Dualit delle situazioni soggettive


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Prestazione in luogo

Imputazione Tempo
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nelle ipotesi in cui il debitore ha pi debiti della medesima specie verso uno stesso creditore, il primo ha la facolt di dichiarare, contestualmente alladempimento, quale debito intende soddisfare, eliminando, cos, ogni incertezza sulla direzione delleffetto estintivo. La mancata dichiarazione del debitore, contestuale allesecuzione della prestazione, rende operativi i criteri legali di imputazione (sui quali, art. 1193 c.c.). il termine di adempimento, essenziale alla configurabilit stessa dellobbligo giuridico (un vincolo senza scadenze cronologiche negazione della stessa doverosit della condotta), indica la scadenza cronologica dellobbligazione, semplice modalit esecutiva di un vincolo obbligatorio gi validamente sorto. Questo pu essere iniziale o finale, e indica, rispettivamente, il momento dal quale o fino al quale, il debitore deve o pu adempiere. doveroso distinguerlo dal termine di efficacia, il quale attiene al negozio giuridico, e indica il momento nel quale (iniziale) o fino al quale (finale) si produce leffetto giuridico (cio la costituzione, modificazione od estinzione di un rapporto giuridico). Lart. 1183 c.c richiama, per la individuazione del termine, i criteri indicati per la determinazione del luogo delladempimento. Se non fissato alcun termine, il creditore pu esigere immediatamente la prestazione. Il termine, il quale pu essere stabilito a favore sia del creditore sia del debitore, si presume sempre a favore di questultimo (cfr., art. 1185 c.c,. per lindividuazione delle conseguenze). Il termine essenziale qualora costituisca requisito causale del vincolo, o risulta fissato dalle parti quale presupposto per linadempimento. Nella prima ipotesi, la sua mancata fissazione determina la nullit del vincolo stesso; nella seconda ipotesi, il ritardo nellesecuzione della prestazione equivale ad inadempimento.

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MORA

Mora del creditore

Artt.1206 ss c.c.
Conseguenze del mancato adempimento da parte del creditore dellobbligo posto a suo carico di cooperazione alladempimento del debitore qualora ci sia necessario in relazione alle peculiarit della prestazione dovuta per consentire la realizzazione del credito e la liberazione del debitore.

Mora

Costituzione in mora

Il creditore in mora quando rifiuta di ricevere la prestazione che il debitore gli offre in forma solenne o quando non compie lattivit necessaria affinch il debitore possa adempiere, senza un legittimo motivo. Il rifiuto, infatti, giustificato e ritenuto legittimo se, in relazione alle peculiarit del caso concreto, espressione di un comportamento conforme alla buona fede e alla correttezza. Il debitore costituisce in mora il creditore con unofferta formale o solenne della prestazione (nelle forme, nei modi e nei tempi previsti dalla legge) mediante un pubblico ufficiale a ci autorizzato. La validit dellofferta presuppone lesattezza della prestazione offerta rispetto alla prestazione dovuta. Lofferta deve essere: reale ( consegna materiale della cosa dovuta al pubblico ufficiale che dovr poi esibirla al creditore) se la prestazione ha ad oggetto denaro, titoli di credito o beni mobili da consegnare al domicilio del creditore; per intimazione ( atto notificato al creditore contenente unintimazione a ricevere la prestazione) se la prestazione ha ad oggetto beni immobili o beni mobili da consegnare in un luogo diverso dal domicilio del creditore; per intimazione, anche nelle forme di uso, se si tratta di una prestazione di fare.

Effetti della creditore

mora

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il creditore sopporta le conseguenze dellimpossibilit sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore; il creditore perde il diritto a ricevere i frutti della cosa e gli interessi che non siano gi stati percepiti dal debitore; il creditore tenuto a risarcire al debitore i danni derivanti dalla mora e a sostenere tutte le spese per la conservazione della cosa dovuta.

Tali effetti si verificano dallofferta se questa poi accettata dal creditore, altrimenti occorre attendere il passaggio in giudicato della sentenza che risolve la controversia, in caso di contestazione.. Liberazione del debitore Il debitore si libera definitivamente dallobbligo di eseguire la prestazione dovuta attraverso il deposito liberatorio ai sensi dellart.1210 c.c.

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Modi di estinzione diversi dalladempimento

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Remissione del debito

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Mora del debitore

Artt.1219 ss c.c.
Conseguenze del mancato adempimento dellobbligazione da parte del debitore, cio della mancata esecuzione della prestazione dovuta e quindi del mancato soddisfacimento dellinteresse creditorio.

Ritardo

Il termine di adempimento scaduto, ma la prestazione ancora possibile e il creditore ha ancora interesse a riceverla Il termine scaduto senza che il debitore abbia adempiuto, ma ci non necessariamente produce conseguenze giuridiche. Per fatto del debitore si verifica un impedimento temporaneo allattuazione del rapporto, ma lesecuzione della prestazione ancora possibile il ritardo diventa mora (ritardo qualificato), con conseguente responsabilit del debitore, quando seguito dalla formale richiesta di adempimento (atto di costituzione in mora) da parte del creditore con persistente inadempimento da parte del debitore. Per le obbligazioni di non fare si ritiene non concepibile la mora poich la violazione dellobbligo rappresenterebbe sempre inadempimento definitivo. Tuttavia taluni ritengono possibile ladempimento tardivo qualora linerzia del debitore sia ancora idonea, per il tempo successivo, a soddisfare linteresse del creditore. La prestazione divenuta definitivamente impossibile, o il creditore non ha pi interesse a riceverla, o comunque il debitore non pu o non vuole pi adempiere.
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Inadempimento

La mora ex persona quando necessario latto formale di costituzione in mora come richiesta del creditore di adempimento dellobbligazione fatta per iscritto nelle forme previste dalla legge (artt.1219 ss c.c.) ex re quando non necessario latto formale di costituzione in mora (il debitore automaticamente considerato in mora) perch: Il debito deriva da fatto illecito (art.2043 c.c.); Il debitore ha gi dichiarato per iscritto di non voler adempiere; Il termine scaduto e la prestazione deve essere eseguita al domicilio del creditore. In entrambi i casi, la mora del debitore produce determinati effetti: Il debitore tenuto a risarcire al creditore i danni derivanti dalla mora; Il debitore sopporta il rischio dellimpossibilit sopravvenuta della prestazione dovuta anche se derivante da causa a lui non imputabile (salvo la possibilit per lo stesso debitore, in caso di prestazioni aventi ad oggetto una cosa determinata, di provare che la cosa sarebbe comunque perita anche presso il creditore).
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La mora non si configura se il debitore tempestivamente fa offerta non formale della prestazione salvo che il creditore non la rifiuti per un motivo legittimo. I predetti effetti della mora sono invece interrotti dallofferta non formale della prestazione da parte del debitore dopo la costituzione in mora e sono eliminati ex nunc (senza effetto retroattivo) da un eventuale adempimento tardivo (cd.purgazione della mora). I danni sono comunque dovuti fino al verificarsi di questi eventi.

Inadempimento

Artt.1218 ss c.c.
Conseguenze del mancato adempimento da parte del debitore dellobbligazione a suo carico, qualora la prestazione sia divenuta impossibile, qualora il debitore non voglia o non possa adempiere, o qualora il creditore non abbia pi interesse ad un adempimento tardivo.

Art.1218 c.c.

Il debitore responsabile per linadempimento del rapporto obbligatorio, a meno che non riesca a provare (lonere della prova a suo carico) che linadempimento stesso dipeso da unimpossibilit sopravvenuta della prestazione per causa a lui non imputabile. Il debitore si libera, cio, della presunzione di responsabilit a suo carico dimostrando lintervento di una forza maggiore o di un caso fortuito che hanno determinato unimpossibilit assoluta, oggettiva ed insuperabile della prestazione e quindi linadempimento. Una prestazione impossibile non dovuta, cos come si ritiene non dovuta, secondo il principio di buona fede e correttezza dellart.1175 c.c., una prestazione concretamente inesigibile, cio una prestazione per lesecuzione della quale si richiede al debitore una condotta che, secondo il giudizio di buona fede, concretamente inesigibile. Impossibilit e inesigibilit escludono la doverosit del comportamento. La valutazione della responsabilit del debitore allora relativa ed implica a sua volta una valutazione del comportamento del debitore, sia sotto il profilo della buona fede (art.1175 c.c.), sia sotto il profilo della diligenza (art.1176 c.c.)

Norme fondamentali in tema di responsabilit per inadempimento (contrattuale) La norma prevede, al primo comma, la nullit del patto con il quale le parti stabiliscono di escludere o limitare preventivamente la responsabilit del debitore per dolo o per colpa grave; al secondo comma la nullit del predetto patto di esonero anche per colpa lieve o lievissima se linadempimento costituisce violazione di obblighi derivanti da norme di ordine pubblico. La norma prevede, salvo diversa pattuizione, la responsabilit del debitore anche per i fatti dolosi o colposi commessi dai terzi della cui opera si sia avvalso per lesecuzione della prestazione, per il semplice fatto di aver dato loro incarico, sempre che sia stata una sua iniziativa e possa escludersi una rapporto contrattuale tra creditore e terzi. La norma prevede, al primo comma, la diminuzione proporzionale del risarcimento del danno dovuto dal debitore se il danno stesso stato cagionato, colposamente, anche dalla condotta del creditore; al secondo comma, lesclusione dellobbligo di risarcimento se si tratta di danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando lordinaria diligenza.

Art.1229 c.c.

Art.1228 c.c.

Art.1227 c.c.

Risarcimento del danno

Artt.1223 ss c.c.

La responsabilit del debitore per linadempimento del rapporto obbligatorio (responsabilit contrattuale) comporta lobbligo di risarcimento del danno
Danno risarcibile Il debitore inadempiente tenuto a risarcire il creditore sia per la perdita effettivamente subita (danno emergente), sia per il mancato guadagno (lucro cessante), sempre che luno e laltro siano conseguenza immediata e diretta dellinadempimento e del ritardo, cio sempre che ridiscendano causalmente dallinadempimento o dal ritardo (nesso di causalit) Il risarcimento comprende poi anche i danni imprevedibili se si tratta di inadempimento e di ritardo dolosi. Il creditore ha lonere di provare il nesso di causalit e lesistenza del danno. Deve anche, se possibile, quantificare il danno subito; in mancanza provveder il giudice secondo equit (art.1226 c.c.) Il debitore (art.1218) deve invece dimostrare che linadempimento dipeso da causa a lui non imputabile. Lobbligo di risarcimento del danno un debito di valore. Soltanto dopo la liquidazione ad opera del giudice diventa un debito pecuniario di valuta soggetto al principio nominalistico.

Onere della prova

Natura del debito

Clausola penale e caparra

Artt.1382 ss c.c.

Nozione

La clausola penale quella clausola con la quale le parti di un rapporto obbligatorio convengono che sia dovuta una certa predeterminata prestazione (di regola una somma di denaro) in caso di inadempimento o di ritardo. Se le parti non hanno previsto la risarcibilit delleffettivo danno ulteriore subito, per effetto della clausola il risarcimento limitato alla prestazione nella stessa stabilita. Tale prestazione dovuta a prescindere dal verificarsi di un danno o a prescindere dalla prova da parte del creditore del danno subito. Non possibile, inoltre, pretendere contemporaneamente la penale e la prestazione principale se non nel caso in cui la penale sia stata prevista soltanto per il ritardo. La funzione quella preventiva di coercizione alladempimento e coesiste con quella di predeterminazione e limitazione del risarcimento. E esclusa una funzione soltanto sanzionatoria (pena privata), tanto vero che il giudice pu ridurre lammontare della penale se la prestazione principale stata in parte eseguita o se manifestamente eccessivo e sproporzionato rispetto allinteresse del creditore alladempimento (art.1384 c.c.). se la penale il corrispettivo del recesso di una parte (art. 1373 c.c.) dallimpegno assunto si parla di multa penitenziale La caparra la somma di denaro o la quantit di cose fungibili che una delle parti versa allaltra al momento della conclusione di un contratto a prestazioni corrispettive. la caparra confirmatoria se data a conferma della seriet dellimpegno assunto, sicch in caso poi di regolare esecuzione della prestazione deve essere restituita o imputata alla prestazione principale stessa. Se invece c inadempimento occorre distinguere: se non adempie la parte che ha versato la caparra, laltra parte avr diritto di trattenerla ; se non adempie la parte che ha ricevuto la caparra, laltra parte avr diritto alla restituzione del doppio di quanto versato. In entrambi i casi la caparra andr imputata al pagamento dei danni liquidati giudizialmente e, per leccedenza, alla prestazione principale.
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Effetti

Funzione

Caparra

la caparra penitenziale se data anticipatamente quale corrispettivo del recesso ad nutum : il recedente perde la caparra o deve restituire il doppio di quella ricevuta.
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ACCOLLO (contratto tra debitore e terzo). NOZIONE Un terzo (accollante) conviene con il debitore originario (accollato) lassunzione del debito che questi ha nei confronti del creditore (accollatario)

Accollo interno

Accollo esterno

Il creditore non partecipa alla convenzione di accollo e laccordo produce effetti solo tra le parti (terzo e debitore originario)

Il creditore aderisce alla convenzione rendendo irrevocabile la dichiarazione di accollo (contratto a favore di terzi).

Linsolvenza dellassuntore non debitore originario

La dichiarazione di nullit o originaria lannullamento del negozio di libera il accollo importa la reviviscenza dellobbli-gazione a carico del debitore originario senza le garanzie dei terzi estinte allatto della sua liberazione

Il rischio dellinsolvenza del nuovo debitore grava sul creditore qualora la liberazione sia stata da questultimo accordata con una sua dichiarazione.

Eccezioni opponibili Il terzo (Accollante) pu opporre al creditore (accollatario) le eccezioni fondate sul negozio di assunzione del debito, ossia le eccezioni che avrebbe potuto nei confronti dellaccollato e le eccezioni che lo stesso accollato avrebbe potuto opporre nei confronti del creditore (tranne le eccezioni personali al debitore originario o quelle di compensazione che il debitore originario poteva opporre al creditore).

103

ESPROMISSIONE (contratto tra creditore e terzo)

NOZIONE Un terzo Espromittente) estraneo al rapporto obbligatorio assume spontaneamente nei confronti del creditore (espromissario) lobbligazione del debitore (espromesso). Differenze con ladempimento del terzo: lespromittente promettendo di pagare non estingue lobbligazione originaria. Rapporto di provvista Rapporto di valuta Espromittente (terzo) / espromissario (creditore) Espromissario (creditore) / espromesso (debitore)

A differenza della delegazione dove c un ordine, qui c spontaneit: per cui lespromissione astratta rispetto al rapporto di provvista ed titolata rispetto al rapporto di valuta.

ECCEZIONI

Lespromittente non pu opporre al creditore le eccezioni concernenti il suo rapporto con il debitore originario, mentre pu opporre quelle che il debitore avrebbe potuto opporre al creditore (rapporto di valuta) tranne quelle personali, di compensazione e quelle derivanti da rapporti successivi allespromissione. Espromissione cumulativa Espromissione liberatoria

Il terzo obbligato unitamente al debitore originario

Con il consenso del creditore il debitore liberato e rimane obbligato solo il terzo.

DELEGAZIONE NOZIONE Il debitore A (delegante) ordina al terzo B (delegato) di assumere o di estinguere il debito nei confronti del creditore C (delegatario).

Delegazione di pagamento -->

A (delegante) ordina a B (delegato) di adempiere a C (delegatario) Delegante/Delegato = rapporto di provvista Delegante/ Delegatario = rapporto di valuta **********
104

Delegazione di credito --> A (delegate) ordina a B (delegato) di assumere il debito nei confronti di C (delegatario) Delegante/Delegato = rapporto di provvista Delegante /Delegatario = rapporto di valuta TIPOLOGIA

Cumulativa

Liberatoria

Titolata

Pura

Il delegato assumendo il debito diventa condebitore solidale del delegatario (beneficium ordinis)

Il creditore il debitore originario ed unico obbligato rimane il delegato

(riferimento al) (Prescinde dal) rapporto sottostante (di provvista o di valuta) ECCEZIONI

Effetto privativo Sostituzione del nuovo debitore nel rapporto originario. Il delegato pu opporre al creditore le stesse eccezioni che il delegante avrebbe potuto opporre al creditore

Effetto novativo Costituzione di un nuovo rapporto che prende il posto del precedente che si estingue. Impossibilit di opporre le eccezioni che il debitore liberato avrebbe potuto opporre al creditore

Se fai riferimento al rapporto di provvista il delegato pu opporre al delegatario le stesse eccezioni che avrebbe potuto opporre al delegante. Invece, se fai riferimento al rapp. di valuta il delegato pu opporre al delegatario le stesse eccezioni che il delegante
105

Nella delegazione pura il delegante pu opporre al delegatario solo le eccezioni che riguardano il suo rapporto con costui.

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Obbligazioni pecuniarie

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Obbligazioni cumulative
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Obbligazioni solidali

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Obbligazioni divisibili e indivisibili

Sotto questo profilo non si pu distinguere la indivisibilit oggettiva da quella soggettiva. Lindivisibilit pu avere anche fonte legale (1315 c.c).
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Situazioni di garanzia:
I - Situazioni di garanzia patrimoniali (artt. 2740 ss., 2910 ss.): Caratteri
Beni assoggettati alla garanzia: potere del creditore di far espropriare e vendere coattivamente tutti i beni presenti e futuri del proprio debitore (art. 2740) ? Risultati conseguibili con la garanzia: a) attribuzione al creditore del ricavato della vendita forzata fino a concorenza della somma dovuta sin dallorigine ovvero come risarcimento del danno per linadempimento o il ritardo (esecuzione generica artt. 2910 ss.); b) attribuzione diretta al creditore di un bene appartenente al debitore, se coincide con il bene che si doveva trasferire (esecuzione specifica degli obblighi di consegna art. 2930); c) attribuzione del ricavato della vendita forzosa ai terzi i quali hanno compiuto lattivit dovuta al posto del debitore (esecuzione specifica degli obblighi di fare fungibile art. 2931) ovvero i quali hanno distrutto lopera che il debitore doveva non effettuare (esecuzione specifica degli obblighi di non fare art. 2933) ? autonomia della garanzia patrimoniale dalla garanzia personale (trasformazione della prestazione originaria nella prestazione di una somma di danaro idoea a risarcire il danno): attitudine della garanzia patrimoniale a favorire, dove opera lesecuzione specifica, la realizzazione coattiva dellutilit principale, anzich di quella equivalente a ricevere una somma di danaro equivalente

Concorso tra i creditori


Nozione: meccanismo in virt del quale, quando il ricavato della vendita forzosa dei beni inferiore al valore dei crediti, 1) esso si ripartisce proporzionalmente tra tutti i creditori e 2), se il bene assoggettato ad una causa legittima di prelazione, si ripartisce tra i creditori la parte del ricavato che residua dallattribuzione al creditore con preferenza di una somma pari allintero valore del credito (art. 2741) ? Riducibilit al principio del concorso tra i creditori (cd. par condicio creditorum) del divieto del patto commissorio (art. 2744): discendenza dal meccanismo del trasferimento al creditore della propriet del bene in garanzia al momento dellinadempimento dellinssussistenza del potere degli altri creditori di ricevere una quota della differenza tra il maggior valore del bene ed il minor valore del credito ? corollario: efficacia di un meccanismo convenzioale in virt del quale il trasferimento della propriet del bene in garanzia subordinato al pagamento della differenza tra il valore del bene secondo la stima effettuata al momento dellinadempimento e il valore del credito (cd. patto marciano)

Privilegi (artt. 2745 ss.)


Fisionomia: potere del creditore di acquistare anche per intero (senza dividere con gli altri) fino a concorrenza del valore del proprio credito il ricavato della vendita forzosa di alcune categorie ovvero di singoli beni appartenenti al creditore al momento dellinadempimento (sussistenza di un diritto di preferenza, ma non di un diritto di seguito) ? presupposto: previsione legislativa, in ragione della particolare meritevolezza dellinteresse soddisfatto dalla prestazione ovvero della discendenza del credito da un fatto che ha favorito lacquisto o la conservazione dei beni medesimi ?

Tipologia
Privilegi generali: preferenza nellattribuzione del ricavato della vendita di tutti i mobili del debitore; Privilegi speciali: preferenza nellattribuzione del ricavato della vendita di singoli beni mobili o immobili del debitore

65

segue, mezzi di conservazione: Azione revocatoria (art. 2901 ss.)


Essenza: potere del creditore di far dichiarare inefficaci nei suoi confronti gli atti del debitore idonei a diminuire la garanzia patrimoniale ? presupposti: a) esistenza di un credito, anche sottoposto a termine o condizione; b) atto del debitore che ha come conseguenza un mutamento quantitativo o qualitativo dei beni sui quali il creditore pu agire esecutivamente, che rende pi difficile il conseguimento di un risultato utile dal procedimento esecutivo; c) incapienza del patrimonio del debitore rispetto al valore dei crediti (cd. periculum damni); d) conoscenza da parte del debitore del pregiudizio ovvero dolosa preordinazione dellatto (cd. consilium fraudis); se latto a titolo oneroso, e) consapevolezza da parte del terzo contraente del pregiudizio ovvero partecipazione alla dolosa preordinazione (cd. partecipatio fraudis) ? condizioni di ammissibilit: f) estraneit allatto della natura e della finalit di adempimento di un debito scaduto; g) mancato decorso del termine di prescrizione di 5 anni; h) inesistenza di atti del terzo contraente che comportano lacquisto a titolo oneroso a favore di altri terzi in buona fede di diritti sul bene alienato con latto revocato (inopponibilit dellazione ai terzi subacquirenti) ? effetti: potere del creditore che ha esercitato lazione (se non riceve ladempimento spontaneo) di ottenere il ricavato della vendita forzosa dei beni oggetto dellatto ? se il debitore riceve ladempimento spontaneo, salvezza dei diritti acquistati dal beneficiario dellatto

Azione surrogatoria (art. 2900 Sequestro conservativo (art. ss.) 2905 ss.)
Essenza: potere del creditore di compiere gli atti che comportano lacquisto di beni a favore del debitore con il sacrificio spontaneo (esercizio di diritti) ovvero con il sacrificio coattivo di un terzo (esercizio delle azioni) ? presupposti: a) esistenza di un credito, anche sottoposto a termine o condizione; b) inerzia del debitore nellesercizio dei diritti o delle azioni che gli spettano verso i terzi; c) incapienza del patrimonio del debitore rispetto al valore dei crediti da soddisfare (cd. periculum damni); d) carattere patrimoniale dei diritti o delle azioni; e) sostituibilit del titolare nellesercizio (carattere non intuitu person) ? effetti: acquisto del bene nel patrimonio del debitore (con vantaggio indiretto per tutti i creditori) ? ma attribuzione diretta della somma o del bene bene prestato dal terzo al creditore, se vi sono ragionevoli motivi di ritenere che il debitore possa sottrarlo allazione esecutiva Essenza: potere del creditore di agire immediatamente dopo la condanna in via esecutiva sui beni alienati dal debitore durante il procedimento in forza del quale il giudice accerta linadempimento e pronuncia la condanna ? presupposti: a) accertamento sommario dellesistenza di un credito immediatamente esigibile (cd. fumus boni iuris); b) pendenza o imminenza di un procedimento giudiziale diretto alla condanna del debitore; c) rischio che il debitore alieni nel periodo antecedente alla condanna i beni necessari per la soddisfazione coattiva del creditore (cd. periculum in mora) ? effetti (se il giudice pronuncia la condanna): conversione del sequestro in pignoramento e potere del creditore di ricevere il ricavato della vendita dei beni alienati dal debitore nel periodo antecedente alla condanna

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II SITUAZIONI REALI DI GARANZIA: PEGNO (ART. 2784 SS.) Sostrato: potere del creditore insoddisfatto di ottenere lintero ricavato della vendita forzosa di un determinato bene mobile* fino a concorrenza del valore del credito senza doverlo dividere con gli altri creditori (diritto di preferenza) ed anche se il debitore ha alienato la cosa a terzi (diritto di sguito) ? modo di costituzione: accordo + consegna della cosa al debitore (contratto reale) ? figure tipiche in virt delle quali la garanzia si costituisce in mancanza dello spossessamento=pegno anomalo ? caratteri: 1) subordinazione alla vigenza dellobbligazione garantita (cd. accessoriet); 2) persistenza senza riduzioni anche se lobbligazione garantita stata estinta parzialmente (cd. indivisibilit del pegno) ? *oggetto: propriet, quota della comunione o diritti reali su beni mobili o universalit di mobili e diritti di credito ? tutela nei confronti dei terzi: azioni possessorie + azione di rivendicazione ? tutela nei confronti del debitore: diritto di ritenzione della cosa finch non sono adempiute anche le obbligazioni diverse da quelle garantite ? situazioni passive del creditore pignoratizio: divieto di modificare la destinazione economica delle universalit di mobili ? obbligo di restituire i frutti ? insussistenza di un potere di godimento o di disposizione della cosa, salvo che vi sia il consenso del debitore ? responsabilit per la custodia del bene ? pegno irregolare: trasferimento al debitore della propriet della cosa, con lobbligo al momento delladempimento della prestazione principale di restituire altrettante cose dello stesso genere e qualit ? cause di estinzione: rinuncia del creditore pignoratizio; estinzione dellobbligazione garantita; perimento della cosa ovvero estinzione del diritto dati in garanzia IPOTECA (ART. 2808 SS.) Sostrato: potere del creditore insoddisfatto di ottenere lintero ricavato della vendita forzosa di un determinato bene immobile o di un bene mobile registrato fino a concorrenza del valore del credito senza doverlo dividere con gli altri creditori (diritto di preferenza) ed anche se il debitore ha alienato la cosa a terzi (diritto di sguito) ? modo di costituzione: iscrizione nei pubblici registri ? titolo per liscrizione: fatto predeterminato dalla legge (ipoteca legale); sentenza del giudice di condanna al pagamento di una somma di danaro (ipoteca giudiziale); contratto o negozio unilaterale (ipoteca volontaria) ? rilevanza della priorit delliscrizione: esclusione della natura di condizione di validit (ammissibilit di una pluralit di iscrizioni), ma natura di condizione perch si produca un risultato utile (il creditore ipotecario non ha alcun diritto sul ricavato della vendita forzosa finch non siano interamente soddisfatti i creditori che hanno iscritto anteriormente) ? ordine cronologico delle iscrizioni=grado dellipoteca ? meccanismi che comportano che un creditore ipotecario sfrutti il diritto di preferenza spettante ad altro creditore ipotecario: cessione del grado a favore di altro creditore che ha ipoteca posteriore sui medesimi beni; surrogazione per pagamento effettuato da un creditore ipotecario a favore di altro creditore che ha ipoteca di grado anteriore sui medesimi beni; potere di un creditore che aveva ipoteca su di un bene esecutato a favore di altro creditore con ipoteca anteriore di esercitare lazione ipotecaria di questi su altri beni purch gli altri creditori che hanno ipoteca su tali beni non labbiano iscritta anteriormente alla sua sui beni esecutati (cd. surrogazione del creditore perdente) ? diritti del terzo datore dipoteca: potere dimpedire lespropriazione, se paga direttamente i creditori ipotecari; surrogazione nei diritti del creditore soddisfatto e regresso nei confronti del debitore e degli altri garanti, se ha pagato ovvero stato espropriato (ART. 2868 SS.) ? condizioni per lopponibilit dellipoteca ai terzi aventi causa dal debitore (diritto di sguito): anteriorit del momento delliscrizione dellipoteca rispetto a quello della trascrizione dellatto di alienazione del bene ? conseguenze dellopponibilit negative per lacquirente: perdita del bene ovvero perdita delle somme necessarie per pagare i creditori ipotecari ovvero perdita di una somma pari al prezzo offerto forfettariamente dallacquirente in mancanza di offerte superiori (cd. purgazione) ? conseguenze dellopponibilit positive per lacquirente: diritto ad essere indennizzato dal debitore dante causa ? vicende: riduzione (diminuzione dellammontare del credito garantito ovvero dei beni in garanzia), su richiesta degli interessati ? estinzione a causa dellestinzione del credito garantito, della decorrenza del termine, del comportamento del creditore che precluda la surrogazione del terzo nei suoi diritti ? rinnovazione da parte del creditore prima del decorso di venti anni dalla data delliscrizione (ART. 2872 SS.)
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III SITUAZIONI PERSONALI DI GARANZIA: Fideiussione (artt. 1936 ss.) Figure riconducibili Allo schema della Promessa del fatto del terzo (art. 1381)
Dinamica giuridica della promessa del fatto del terzo: se un soggetto dichiara di volere un mutamento giuridico che comporti che un terzo assuma unobbligazione o compia un fatto a favore del destinatario della promessa, qualora il terzo rifiuti di obbligarsi o non compia il fatto promesso ? natura e funzione della prestazione del promittente: carattere di indennizzo e funzione assicurativa ? tecniche di garanzia qualificabili giuridicamente per mezzo di questa categoria (cd. garantievertrag): garanzia autonoma a prima richiesta: obbligo del garante di pagare il valore della prestazione principale al creditore, anche laddove sia in grado di dimostrare linesistenza o linvalidit del titolo dellobbligazione principale e senza diritto di regresso in questo caso nei confronti del debitore principale ? natura di promessa del fatto del terzo consistente nelladempimento di un obbligazione preesistente lettere di patronage: obbligo della capogruppo (holding), che ha dichiarato formalmente che la controllante sar in grado di adempiere, di pagare il valore della prestazione dovuta al creditore della societ del gruppo ? natura di promessa del fatto del terzo consistente nelladempimento di un obbligazione preesistente

Nozione: meccanismo in virt del quale il creditore insoddisfatto pu aggredire i beni del patrimonio di un soggetto diverso dal debitore ? modo di costituzione: contratto o negozio unilaterale (soprattutto se gratuita) ? natura dellobbligazione di garanzia: obbligazione solidale con beneficium ordinis ovvero, se pattuito dalle parti, obbligazione sussidiaria con beneficium excussionis ? (art. 1944) caratteristiche dellobbligazione garantita: ammissibilit della pattuizione della garanzia inerente ad una obbligazione futura o condizionale e ammissibilit della garanzia inerente ad una serie di obbligazioni future o condizionali, purch sia predeterminato limporto massimo garantito (cd. fideiussione omnibus) (art. 1938) ? accessoriet dellobbligazione di garanzia rispetto allobbligazione garantita: attitudine dellinefficacia dellobbligazione garantita a causare linefficacia della garanzia, salvo che discenda da annullamento del contratto per incapacit ? potere del garante di rifiutare ladempimento di una somma superiore al valore del debito garantito, ma ammissibilit della pattuizione della limitazione della garanzia ad una parte soltanto del debito principale (artt. 1939 - 1941) ? situazioni attive del fideiussore: efficacia a favore del fideiussore che ha pagato della surrogazione nei diritti del creditore principale e del diritto di regresso nei confronti del debitore principale; operativit a vantaggio del fideiussore che sta per pagare di un diritto ad essere liberato se il debitore garantito divenuto insolvente e non presta una cauzione per assicurare il buon esito del regresso (cd. rilievo del fideiussore) (artt. 1949 ss.) ? cause di estinzione: comportamento del creditore che impedisce il subingresso del fideiussore nei suoi diritti nei confronti del debitore principale ovvero dei creditori di questo ? concessione di crediti futuri rientranti nella garanzia dopo che la condizioni patrimoniali del debitore principale sono notevolmente peggiorate ? mancata proposizione delle istanze nei confronti del debitore principale entro 6 mesi dalla scadenza (art. 1955)

67

E DECADENZA Prescrizione [2934 ss.] Nozione: estinzione della situazione soggettiva per effetto dell'inerzia (mancato esercizio/uso) del titolare EFFICACIA pi complessa: non gi estintiva, bens modificativa [diritti di credito: irripetibilit nell'ipotesi di pagamento del debito prescritto, art. 2940] preclusiva [scissione fra momento sostanziale e processuale, fra diritto e azione: rigetto della domanda quale effetto dell'eccezione di prescrizione]

Fondamento

controverso: a) esigenza di certezza e di stabilit dei rapporti giuridici; b) disinteresse del titolare, reso palese dal decorso del tempo = presunzione di rinunzia al diritto
INTERESSE GENERALE ISTITUTO DI ORDINE PUBBLICO INDEROGABILIT della

relativa disciplina

OPERATIVIT:

una volta compiuta la prescrizione: il soggetto obbligato (avvantaggiato dalla prescrizione)

non automatica (ipso iure) ma su iniziativa dell'interessato (ope exceptionis)

A) ha l'onere di farla valere giudizialmente (in via d'azione o d'eccezione);

B) o pu rinunziarvi (ammessa RINUNZIA c.d. SUCCESSIVA, espressa o tacita);

Possibilit per i

TERZI CREDITORI

(o interessati) di farla valere in luogo del

soggetto che non vi provveda o vi rinunzi. OGGETTO:


VALENZA GENERALE

salvo ECCEZIONI: a) DIRITTI INDISPONIBILI: non possibile perdere per inerzia, protratta nel tempo, ci di cui non si pu disporre; b) DIRITTO DI PROPRIET: in ragione della imprescrittibilit della relativa azione; ovvero per l'inesistenza di un soggetto direttamente avvantaggiato salvi gli effetti dell'usucapione c) altri diritti indicati dalla legge

TERMINE di

prescrizione : dal giorno in cui il diritto pu essere fatto valere [2935] possibilit legale (di diritto) Es.: diritto sottoposto a condizione sospensiva: dal verificarsi della condizione

DECORRENZA

ipotesi particolari: annullabilit del contratto: -- per vizio del consenso -- per incapacit legale

dal giorno della conclusione violenza: dal giorno in cui cessata; errore o dolo: dal giorno della scoperta; dal giorno in cui cessato lo stato di interdizione o inabilitazione; dal giorno in cui il minore ha raggiunto la maggiore et.

COMPUTO

: secondo il calendario comune (gregoriano); -- si computa soltanto il giorno finale e non quello iniziale

PRESCRIZIONE ORDINARIA:

10 ANNI

ogni situazione per la quale non sia stabilito un termine differente diritti reali di godimento e ipoteca

VENTENNALE: BREVE:

5 ANNI 2 ANNI 5 ANNI []

diritto al risarcimento da illecito -- causato dalla circolazione di veicoli (salvo che l'atto sia reato) diritti da rapporti sociali (societ iscritte) crediti di prestazioni periodiche etc.

SOSPENSIONE

: giustificazione dell'inerzia, per una causa sopravvenuta, che rende impossibile o estremamente difficile l'esercizio del diritto. condizione del titolare del diritto (minore non emancipato o interdetto privi del tutore;

militare in tempo di guerra)

particolari relazioni tra le parti (marito e moglie; tutore e minore, etc.)

* *

SOLTANTO IPOTESI TASSATIVAMENTE PREVISTE DALLA LEGGE IL PERIODO DI SOSPENSIONE NON SI COMPUTA:

all'inerzia precedente si aggiunge quella successiva alla fine della sospensione.

INTERRUZIONE :

cessazione dell'inerzia, in seguito all'esercizio del diritto notifica atto introduttivo di un giudizio (o al suo riconoscimento ad opera della controparte)
cause civili cause

DAL MOMENTO DELL'INTERRUZIONE INIZIA A DECORRERE ex novo UN NUOVO TERMINE DI PRESCRIZIONE:

atto di costituzione in mora (diritti di credito)

l'inerzia precedente irrilevante.

naturali

atti materiali di esercizio (diritti reali)

Prescrizioni presuntive

presunzione relativa (iuris tantum) di estinzione per adempimento (o per altra causa, ad es.: compensazione) -- in conformit alla prassi di taluni debiti pagati prontamente e senza rilascio o conservazione di quietanza

OPERATIVIT SUL PIANO PROBATORIO:

inversione dell'onere della prova dal debitore al creditore limitazione dei mezzi di prova: giuramento decisorio deferito dal creditore al debitore (mezzo incerto e insidioso).

Decadenza [2964 ss.] Nozione: estinzione di un diritto che non sia stato esercitato entro un dato termine perentorio esigenza obiettiva ed assoluta di certezza delle situazioni giuridiche a della prescrizione, ove si considerano le ragioni giustificative dell'inerzia (SOSPENSIONE)

Fondamento:

Disciplina:

NON AMMESSE INTERRUZIONE E SOSPENSIONE

salvo che sia disposto altrimenti: [2964] (Es.: atti processuali e periodo feriale) N.B.:
SOLTANTO IL COMPIMENTO DELL'ATTO PREVISTO IMPEDISCE LA DECADENZA e determina il venir meno della situazione di incertezza.

Impedita la decadenza, il diritto rimane soggetto alle norme sulla prescrizione.

Ambito operativo:

limitato alle ipotesi previste ex lege secondo l'opinione pi diffusa: norme eccezionali

materia

diritti indisponibili: decadenza c.d. "di ordine pubblico" a) non ammessa rinunzia; b) rilevabilit ex officio; c) inderogabilit della disciplina legale: - impossibilit di apportarvi modifiche o di stabilire termini convenzionali; - irrilevanza del riconoscimento del diritto [2966] diritti disponibili: decadenza c.d. "di ordine privato" a) ammessa rinunzia; b) non rilevabilit ex officio; c) derogabilit della disciplina legale: - possibilit di apportarvi modifiche; - riconoscimento del diritto = causa [2966] impeditiva.

legale Specie: giudiziale convenzionale

nella generalit dei casi; talvolta, in ipotesi previste dalla legge (es.: art. 481) fissazione del termine di decadenza ad opera del giudice; in materia di diritti disponibili (a condizione che i termini non
siano eccessivamente gravosi).

AUTONOMIA PRIVATA = potere riconosciuto o concesso dallordinamento statale di un individuo (o ad un gruppo) di autoregolare i propri interessi

presupposto: ognuno il miglior giudice dei propri interessi VOLONTARISTICA latto di autonomia vincolante in quanto espressione della volont del soggetto Maggiore tutela del soggetto che manifesta la volont Corrispondenza tra effetti voluti ed effetti giuridici TEORIA PRECETTIVA O NORMATIVA latto di autonomia vincolante per ci che il dichiarante ha manifestato allesterno Maggiore tutela del destinatario dellatto Corrispondenza tra effetti dichiarati ed effetti giuridici ATTO ATTIVITA DELLAUTONOMIA

FONDAMENTI COSTITUZIONALI PRIVATA Art.41 Art.2

GIUDIZIO DI LICEITA E GIUDIZIO DI MERITEVOLEZZA

LA VALUTAZIONE DELLATTO DI AUTONOMIA E POSITIVA SOLTANTO QUALORA LATTO CONCRETO RISPONDA AD UNA FUNZIONE GIURIDICAMENTE E SOCIALMENTE UTILE

DOGMA DELLAUTONOMIA PRIVATA

libert di negoziare, di scegliere il contraente, di determinare il contenuto del contratto o dellatto, di scegliere (talvolta) la forma dellatto

I CC.DD. PRIVATA

LIMITI

ALLAUTONOMIA

obblighi legali a contrarre (art. 2597 c.c.) inserzione automatica di clausole nel contratto (art. 1339 c.c.) integrazione del contratto mediante norme, usi ed equit (art. 1374 c.c.) esecuzione specifica dellobbligo a contrarre (art. 2932 c.c.)

(posti a tutela dei contraenti pi deboli) non sono pi esterni ed eccezionali

ATTO AUTONOMIA

DI ATTO DI INIZIATIVA Attivit di impulso di un atto o di un insieme di atti

Lunica libert del soggetto quella di dar vita alla fattispecie, ma la disciplina stabilita dalleteronomia, non dallautonomia

AUTONOMIA PRIVATA ASSISTITA Associazioni professionali e sindacali assistono le parti integrano la capacit del soggetto partecipando alla fase della determinazione dei contenuti e delle modalit o autorizzando preventivamente la stipula dellaccordo

FORMA DEI NEGOZI . . . (e formalismo degli interpreti)

INDEROGABILI
Tali norme avrebbero un contenuto imperativo; la loro violazione comporterebbe la nullit del negozio (o la sua inesistenza)

PRETESA NATURA DELLE NORME STATUENTI UNA FORMA LEGALE:

ECCEZIONALI
Costituirebbero una eccezione al principio della libert delle forme

Divieto di interpretazione analogica (Art. 14 disp. Prel. C.c.)

RINASCITA DEL FORMALISMO = non nostalgico ritorno al passato, ma insopprimibile tecnica al servizio di esigenze attuali

REQUISITI DEL CONTRATTO (Artt. 1321 1325 cc) Il contratto , innanzitutto, laccordo tra due o pi parti ... DISTINZIONE TRA SOGGETTO
e PARTE

Centro di interessi che pu accomunare pi soggetti (Parte plurisoggettiva) Es. vendita di un bene comune da parte di pi comproprietari

PARTE FORMALE (o della fattispecie = autore dellatto ovvero del procedimento di formazione del negozio.

Deve essere necessariamente determinata altrimenti lo stesso accordo non sarebbe configurabile. PARTE SOSTANZIALE (o del regolamento di interessi ) = Destinatario degli effetti negoziali

Pu anche non essere determinata (salvo che per i negozi intuitu personae) Es. Rappresentanza in incertam personam CASI PARTICOLARI: Attribuzione diretta dagli effetti negoziali ad un soggetto diverso dalla parte sostanziale 1) per volont dei contraenti es. Contratto a favore di terzi 2) a titolo di responsabilit es. Il falsus procurator destinatario dellobbligo di dare esecuzione ad un negozio, a seguito del suo comportamento. DETERMINAZIONE NEGOZIALE DEI SOGGETTI IDENTIFICAZIONE

MEZZI DI IDENTIFICAZIONE = Segni rappresentativi della soggettivit o della personalit .

NOME FALSO Non rileva non incide sulla validit ed efficacia del contrattoLe parti sono rilevanti nella loro identit fisica e luso di false generalit non impedisce lesatta individuazione fisica del soggetto.

NOME ALTRUI

Rileva - sorge il dubbio sul soggetto al quale debba attribuirsi il negozio (al soggetto il nome del quale stato usurpato o al soggetto usurpatore ? CONSEGUENZE : sono diverse a seconda delle concrete circostanze e della rilevanza della persona nellambito del concreto negozio. Ad es., i negozi dove il soggetto indifferente Rimangono validi ed efficaci la controparte disinteressata alla identit del contraente. ACCORDO INCONTRO DELLE VOLONTA DEI CONTRAENTI

La volont manifestata con segni espressivi idonei DICHIARAZIONE ESPRESSA MANIFESTAZIONE DI VOLONTA Disputa sulla rilevanza della volont interna (Teoria della volont) o della volont esterna (Teoria della dichiarazione) DICHIARAZIONE TACITA (Comportamento concludente) ad esprimere immediatamente e direttamente la volont.

Comportamento dal quale possibile desumere in modo univoco la volont negoziale.

SILENZIO = Comportamento ambiguo che non esprime alcuna volont. Di norma irrilevante Assume rilevanza solo in alcuni casi, esprimendo una volont. In tali ipotesi assume valore di una dichiarazione espressa.

NEGOZI DI ATTUAZIONE = Atto negoziale che si realizza mediante un comportamento attuativo. La volont del privato si realizza senza passare per il momento della dichiarazione. Es. Abbandono, Occupazione (art. 923 cc) Distruzione del testamento olografo. PROTESTATIO = Possibilit per il soggetto agente di contestare il significato attribuito al suo comportamento, manifestando espressamente una volont contraria.

CAUSA Art. 1325 n. 2 Elemento essenziale del contratto non pu mancare PRINCIPIO DI CAUSALITA NEGOZIALE (Il principio esteso ai negozi unilaterali tra vivi a contenuto patrimoniale, nei limiti della compatibilit art. 1324 cc) Assenza di una definizione unitaria

DEFINIZIONE =

RATIO= complessit della identificazione della causa quale qued che illumina il contratto nella sua dimensione di valore. ORIGINARIA IDENTIFICAZIONE TRA CAUSA DEL CONTRATTO e CAUSA DELLOBBLIGAZIONE (Nel codice del 1865) Il contratto era inteso esclusivamente come fonte di obbligazione, si che causa del contratto era anche causa dellobbligazione. scopo che induce il soggetto alla conclusione del contratto. Limiti= Confusione tra causa e motivi

CONCEZIONE SOGGETTIVA DELLA CAUSA =

SUPERAMENTO DELLA CONCEZIONE DEL CONTRATTO COME MERAMENTE OBBLIGATORIO (Nel codice del 1942) CONCEZIONI OGGETTIVE DELLA CAUSA = Causa come ragione economico-giuridica del negozio, ci che giustifica in astratto loperazione dei privati. La causa diventa strumento di controllo delloperare del singolo nellordinamento giuridico. Limiti= Identificazione della causa con il tipo contrattuale, inteso quale schema astratto regolamentare che racchiude loperazione posta in essere dai privati. Intendendo la causa in astratto si giunge a ricollegare ad ogni tipo contrattuale una sua causa. TEORIA DELLA CAUSA ECONOMICO-INDIVIDUALE CAUSA IN CONCRETO COME FUNZIONE

TEORIA DELLA CAUSA COME SINTESI DI EFFETTI ESSENZIALI

OGGETTO Elemento della fattispecie Categoria logica sulla quale si forma il consenso che si sostanzia nella rappresentazione della realt operata dalle parti mediante segni convenzionali, (es. scrittura, parola, disegno, ecc.) La sua mancanza o la sua patologia comporta linvalidit della fattispecie.

OGGETTO DEL NEGOZIO/ CONTRATTO Necessaria distinzione tra CATEGORIA LOGICA

OGGETTO DELLOBBLIGAZIONE/ RAPPORTO ENTITA MATERIALE

Elemento del rapporto che scaturisce dalla fattispecie. Si tratta delle cose esterne (materiali) mediante le quali i soggetti conseguono le nullit perseguite. Se loggetto della prestazione viziato non si ha invalidit ma si incide sulla fase attuativa ed esecutiva del contratto, s che pu aversi risoluzione.

Normalmente SITUAZIONE REALE E SITUAZIONE RAPPRESENTATA coincidono Oggetto del rapporto Oggetto del contratto

La mancata coincidenza pu avvenire per anomalie o incongruenze della situazione descritta o per ipotesi patologiche (es. Negozi su beni futuri Negozi per relationem) REQUISITI DELLOGGETTO (Art. 1346 cc) FISICA = Va valutata sul piano materiale. Si ha impossibilit fisica quando loggetto non esiste in natura o quando il comportamento umano

non pu, in base allesperienza comune, raggiungere il risultato dedotto nel negozio 1) POSSIBILITA

GIURIDICA = Va valutata sul piano giuridico normativo. Si ha impossibilit giuridica quando loggetto non affatto configurabile sul piano giuridico (es. Pegno su beni immobili). Si parla di CONTRATTO ASSURDO. Diversa lipotesi di un contrasto con la legge (ILLICEITA)

2) LICEITA =

Conformit delloggetto a norme imperative, ordine pubblico e buon costume. Lessenza dellilliceit consiste nellattitudine del regolamento contrattuale a sacrificare un interesse superindividuale.

DISTINZIONE DALLA ILLICEITA DELLA CAUSA

3) DETERMINATEZZA /

DETERMINABILITA

Immediata riconducibilit delle situazioni soggettive programmate a fatti e casi univoci

Concreta determinazione in base ai referenti e ai criteri indicati dalle parti. DETERMINAZIONE PER RELATIONEM: Le parti indicano loggetto mediante un rinvio ad una fonte esterna (es. contratto intercorso tra le stesse o diverse parti; un giornale; ecc.). ARBITRAGGIO: Loggetto individuato da un terzo soggetto (ARBITRATORE) al quale le parti, congiuntamente, deferiscono tale compito (art.1349 cc) La scelta dellarbitratore pu essere impugnata per manifesta iniquit o erroneit (ARBITRAGGIO PRUDENZIALE, effettuabile dal giudice) o solo a causa di mala fede (ARBITRAGGIO DISCREZIONALE, non effettuabile dal giudice).

DISTINZIONE OGGETTO CAUSA CONTENUTO Il contenuto esprime la sintesi della causa e delloggetto del contratto condotte e cose predisposte per la realizzazione dellinteresse delle parti (Profilo statico)

assetto di interessi perseguiti dalle parti (Profilo dinamico)

FORMA

DEFINIZIONE: La forma, come requisito del contratto, indica il documento (ATTO PUBBLICO o SCRITTURA PRIVATA) dal quale risulta la manifestazione di volont delle parti. E necessario che vi sia un segno autografo in grado di identificare con certezza i dichiaranti (cd. SOTTOSCRIZIONE).

PRINCIPIO DI LIBERTA DELLE FORME

Principio che si ritiene vigente nel nostro ordinamento, quale corollario del principio di autonomia privata: i privati possono scegliere liberamente la forma delle loro negoziazioni , quando non sia la legge a richiedere una forma particolare (art. 1325 n. 4 c.c.).

Poich tale norma individua nella forma un requisito essenziale solo quando richiesta dalla legge, si argomenta a contrario che, in assenza di qualsiasi previsione normativa, le parti sono libere di adottare qualsiasi forma.

In questa prospettiva le norme sulla forma sono norme eccezionali perch derogano al principio di libert della forma.

CRITICA

Necessaria prospettiva funzionale della forma: Linterprete deve Guardare al perch, alla ratio della prescrizione sulla forma, la quale, tende, di norma, a realizzare un interesse meritevole di tutela. Quando vi sia un interesse costituzionalmente rilevante che pu essere tutelato utilizzando una certa forma, questa dovr essere osservata anche in mancanza di una previsione di legge. SUPERAMENTO DEL PRINCIPIO DI LIBERTA DELLE FORME. Norme sulla forma Norme ordinarie perch mirano alla realizzazione di interessi costituzionalmente rilevanti.

CLASSIFICAZIONI DELLA FORMA

FORMA AD SUBSTANTIAM =

E richiesta ai fini della validit del contratto la sua mancanza comporta la nullit del contratto. E richiesta per provare in giudizio la stipulazione del contratto qualora dovesse sorgere una controversia tra le parti. In mancanza di tale forma il contratto valido ma non pu essere provato per testimoni o mediante presunzioni.

FORMA AD PROBATIONEM =

FORMA AI FINI PUBBLICITARI = La forma necessaria ai fini della trascrizione o delliscrizione dellatto in pubblici registri. Es. Vendita di autoveicoli che pu perfezionarsi anche con una stretta di mano ma per liscrizione al P.R.A. occorre una dichiarazione autenticata del venditore. FORMA PER LOPPONIBILITA AI TERZI= La forma richiesta per far valere nei confronti dei terzi gli effetti del contratto. Es. Vendita con riserva di propriet non opponibile ai creditori se non risulta da atto scritto anteriore al pignoramento. FENOMENI PARTICOLARI RELATIO Individuazione del regolamento attraverso fonti esterne. Nei negozi solenni possibile solo per il cd. contenuto accessorio. Il contenuto minimo, ossia lintento delle parti, di conseguire il risultato corrispondente, deve rivestire necessariamente la forma richiesta solenne, s che non possibile la RELATIO. In caso contrario si ha linvalidit del contratto.

FORME CONVENZIONALI (Art. 1352 cc) Le parti possono determinare, con patto scritto, la forma del proprio contratto. REQUISITI DI VALIDITA DEL PATTO SULLA FORMA: 1) Forma scritta 2) Meritevolezza meritevole

il patto deve tendere a realizzare un interesse di tutela, ovvero non imporre un sacrificio al contraente debole che intenda esercitare un diritto.

EFFETTI DEL PATTO SULLA FORMA: Si presume che la forma sia voluta AD SUBSTANTIAM s che si ha invalidit del contratto senza la forma convenzionale, salvo che risulti una diversa volont delle parti in ordine alle conseguenze che le parti hanno dichiarato univocamente di volere.

Rappresentanza cd. indiretta Non ha la spendita del nome del rappresentato. Il potere di gestione del contraente non manifestato allesterno, alla controparte. Rimane oggetto di previsione nel rapporto (interno) tra interessato e rappresentante. Destinazione al sostituto delle sole conseguenze economiche (ma non di quelle giuridiche) della dichiarazione di volont

Ambasceria (o nuncius) Rappresentanza (o immedesimazione organica) Predeterminazione Mancanza assoluta nel dellintero regolamento sostituito degli attributi negoziale da parte del della persona fisica ai sostituto. quali riferire i vizi della Il nuncius si limita a volont ovvero gli stati trasmettere le decisioni soggettivi rilevanti. adottate dallinteressato

Negozio per conto di chi spetta Individuazione del sostituito in base ad eventi oggettivi e successivi.

FIGURE AFFINI DI SOSTITUZIONE NELLATTIVITA NEGOZIALE

Rappresentanza indiretta
interesse nella

Un soggetto (rappresentante), allo scopo di curare un altrui, compie un atto giuridico destinato a produrre effetti

sfera giuridico-patrimoniale (rappresentato) ELEMENTI COSTITUTIVI

di

un

altro

soggetto

Conclusione contratto

di

un Spendita del nome Cura degli interessi Potere di sostituzione altrui (ma altrui Legittimazione ad agire del ammissibilit anche rappresentante della cd. spendita del nome in bianco)

FONTI DEL POTERE RAPPRESENTATIVO:

Rappresentanza legale

Rappresentanza volontaria Sussistenza della dichiarazione della volont Il potere rappresentativo conferito dalla legge dellinteressato di conferire il potere allo scopo di curare gli interessi di un soggetto rappresentativo, cd. incapace (es. minore di et, interdetto giudiziale) procura ed anche in mancanza o contro la volont dellinteressato. negozio unilaterale non recettizio (tesi preferibile) La rappresentanza legale risponde, infatti, ad esigenze di interesse generale. autonomia causale, ma non astrattezza (nullit della procura per inesistenza o illiceit dellinteresse del rappresentato, ma non per i vizi del titolo costitutivo del rapporto di gestione in quanto tali) differenza dal mandato: con la procura si ha costituzione del potere di compiere atti comportanti conseguenze giuridiche o quanto meno economiche per un altro soggetto. Il mandato, in quanto contratto, vincola. La procura, come negozio unilaterale, conferisce la facolt. Fattori dellinefficacia della procura: dichiarazione del rappresentato di modifica (limitativa) ovvero di revoca della procura, salvo che sia stata conferita anche nellinteresse dello stesso rappresentante, altrimenti essa inefficace, e sempre che vi sia la conoscenza da parte dei terzi ovvero la predisposizione di mezzi idonei per portarle a conoscenza dei terzi, altrimenti essa inopponibile.

REGIME DELLA MANIFESTAZIONE DI VOLONTA capacit 1) Il rappresentante deve avere la capacit di intendere e volere, perch egli esprime una propria dichiarazione di volont parte formale dellatto. 2) Il rappresentato deve avere la capacit di agire in quanto autore della procura e destinatario del regolamento negoziale Vizi della volont Vanno valutati con riferimento al rappresentante, salvo che per quegli elementi del regolamento contrattuale predeterminati dal rappresentato. Stati soggettivi rilevanti 1) operativit delle conseguenze della mala fede (es., annullabilit del contratto ex art. 428 c.c.; revocatoria dellatto oneroso ex art. 2901 c.c.) se questa riguarda la persona del rappresentante ed elementi del contratto non predeterminati dal rappresentato; 2) operativit delle conseguenze della mala fede sempre, se questa riguarda la persona del rappresentato.

ABUSO DEL POTERE RAPPRESENTATIVO: FATTISPECIE: Si ha conflitto di interessi se il rappresentante persegue in via esclusiva, un interesse proprio o di un terzo incompatibile con la tutela degli interessi del rappresentato.

Conflitto dinteressi (1394 cc)

Contratto con se stesso. Ipotesi specifica di abuso di potere (1395 cc) Annullabilit dellatto, su domanda del Annullabilit del contratto su domanda del rappresentato, se il conflitto era conosciuto o rappresentato, 1) salvo che il rappresentato abbia riconoscibile dal terzo specificamente autorizzato il rappresentato a concludere il contratto con se medesimo, ovvero 2) salvo che il contenuto del contratto sia determinato in modo da escludere la possibilit di conflitto dinteressi.

MANCANZA O ECCESSO DI POTERE: Fattispecie Conclusione di un contratto in nome altrui in mancanza assoluta di una procura dellinteressato, ovvero con caratteristiche pi onerose per il rappresentato di quelle del contratto che il rappresentante era effettivamente autorizzato a concludere.

Conseguenze 1)Inefficacia delle attribuzione concordate; 2) obbligo del falso rappresentante di risarcire il danno al terzo contraente, se questi non conosceva n poteva conoscere la mancanza di procura; 3) potere dellinteressato di far acquistare forza giuridica alle attribuzioni contrattuali mediante una propria dichiarazione unilaterale di volont. cd. ratifica (negozio giuridico uniolaterale recettizio) retroattivit inter partes salvezza dei diritti acquistati dai terzi cause di estinzione del potere di ratifica: accordo tra il falso rappresentante ed il terzo contraente ovvero scadenza del termine assegnato allinteressato dal terzo contraente.

Contratto per persona da nominare

conclusione di un contratto con il patto che se uno dei contraenti manifester in seguito di volerlo un terzo sar titolare, attivo e passivo, delle situazioni soggettive scaturenti dalla dichiarazione contrattuale (cd. riserva di nomina)

INQUADRAMENTO SISTEMATICO

Teoria della Teoria rappresentanza fattispecie formazione successiva Costituzione degli effetti in capo al terzo in virt di una procura preventiva ovvero di una ratifica successiva incompatibilit con la dinamica per la quale contratto produce effetti nei confronti del

della Teoria della Teoria a cessione e condizionale surrogazione Costituzione degli effetti in capo al terzo in virt di un trasferimento dal contraente originario incomPatibile con la reTroattivit degli effetti della nomina Costituzione degli Effetti con il terzo come titolare in ragione dellavveramento di una condizione Incompatibilit con la costituzione degli effetti (sia pure con il contraente come

Teoria della facolt alternativa

Costituzione degli effetti in capo al terzo dato che esso diviene parte della stessa convenzione la quale non si perfeziona fino al momento dellaccettazione della nomina incompatibilit con il regime per il

Costituzione delle situazioni soggettive discendenti dal contratto con una pluralit di titolari (anzich di prestazioni come avviene nella figura di cui allart. 1285 ss.c.c.) alternativi fino al momento,

contraente originario, dato che la falsa rappresentanza non pu mai avere questa conseguenza

quale gli effetti del contratto si formano (a favore o a carico del contraente) anche se la nomina e quindi la sua accettazione mancano del tutto

titolare), anche se anteriore o comunlevento non si que non successiverifica. vo allesecuzione, della concentrazione su di un unico titolare.

DICHIARAZIONE DI NOMINA: Natura Condizioni di efficacia Conseguenze giuridiche Conseguenze giuridiche del compimento della mancanza o della invalidit Costituzione delle si- Operativit delle situatuazioni discendenti zioni derivanti dalla didalla dichiarazione con- chiarazione contrattuale trattuale con il a favore o a carico del nominato come sogget- contraente originario. to attivo e passivo e (ma soltanto se la nomina comunicata entro 3 giorni, nonostante il termine diverso stabilito dalle parti) mancata costituzione dellobbligo di pagare al fisco la tassa per il trasferimento

Negozio recettizio

Compimento e comuunilaterale nicazione allaltra parte entro 3 giorni dalla stipulazione del contratto ovvero nel diverso termine stabilito dalle parti; accompagnamento con laccettazione o la procura preventiva rilasciata dal nominato + emissione nella stessa forma usata per il contratto (anche se non prescritta per la validit di questo)

Formazione del contratto compimento di tutte le manifestazioni dirette (dichiarazioni)


o indirette (comportamenti concludenti) di volont integranti un modello legale di riferimento del regolamento ad almeno due parti

a) SCAMBIO DEI CONSENSI: Fattore determinante Momento e luogo della conclusione del contratto
Frazione di tempo (art. 1326 c.c.) e di spazio (arg. ex art. 1327 c.c.) nella quale il proponente perviene a conoscenza dellaccettazione

Proposta

Accettazione

Coincidenza tra il regolamento che entrambe le parti hanno dichiarato di volere

Individuazione di tutti gli elementi di un futuro regolamento che ha come centri dinteressi dei soggetti determinati, anche tramite accettazione non conforme (cd. controproposta) natura di atto precontrattuale recettizio ed operativit degli effetti dal momento della conoscenza diretta del destinatario ovvero dal momento dellarrivo allindiriz-zo del destinatario, salvo che questi non provi limpossibilit non imputabile di averne notizia inefficacia in caso di: revoca dichiarata dal proponente prima di venire a conoscenza dellaccettazione (ma con obbligo di indennizzare laccettante delle spese e delle perdite scaturenti dalliniziata esecuzione), salvo il caso di proposta irrevocabile; morte o incapacit sopravvenuta del proponente prima della conoscenza dellaccettazione, salvo il caso di proposta irrevocabile ovvero di proponente imprenditore non piccolo (ma salvo che dagli usi dalla natura dellaffare o da altre circostanze risulti linefficacia)

Manifestazione della volont di un futuro regolamento tra soggetti determinati con gli elementi gi interamente individuati dalla dichiarazione dellaltra parte termine stabilito dal proponente ovvero ordinariamente necessario secondo la natura dellaffare o secondo gli usi, ma efficacia dellac-cettazione tardiva se il proponente lo vuole ed avvisa immediatamente laccettante forma stabilita dal proponente oltre alla forma richiesta dalla legge natura di atto precontrattuale recettizio inidoneit determinare effetti in caso di: revoca dichiarata dallaccet-tante e comunicata al proponente prima che questi conosca laccettazione; mor-te o incapacit sopravvenuta dellaccettante prima della conoscenza dellaccettazione da parte del proponente, salvo il caso di accettante imprenditore non piccolo (ma salvo che dagli usi dalla natura dellaffare o da altre circostanze risulti linefficacia)

b) CONCLUSIONE MEDIANTE INIZIO DI ESECUZIONE:

Fattore essenziale

Presupposti

Momento e luogo della conclusione del contratto

Effetti accessori

Congruenza tra il regolamento che un interessato ha dichiarato di volere e quello che laltro ha eseguito

Rispondenza di questa Frazione di tempo e di tecnica ad una richiesta del spazio nella quale ha avuto proponente, alla natura inizio lesecuzione dellaffare o agli usi

c) Costituente

Costituzione di un obbligo a carico delloblato di avvisare prontamente il proponente delliniziata esecuzione CONCLUSIONE MEDIANTE OFFERTA AL PUBBLICO:

Condizioni di efficacia dellofferta


Inesistenza di usi o circostanze dai quali risulti linidoneit dellofferta a produrre effetti+ inesistenza di una revoca conosciuta dallaccettante ovvero non conosciuta ma effettuata nella stessa forma dellofferta o in forma equipollente

Differenze da altri istituti


Offerta al pubblico: dichiarazione di volere un futuro regolamento giuridico che ha un soggetto attualmente indeterminato come beneficiario di attribuzioni e destinatario di sacrificiPromessa al pubblico: dichiarazione di volere un futuro regolamento nel quale un soggetto attualmente indeterminato esclusivamente beneficiario di attribuzioni

Coincidenza tra il regolamento che un soggetto ha dichiarato di volere con un altro soggetto indeterminato e quello che successivamente un altro soggetto determinato pure ha dichiarato di volere

d) CONCLUSIONE DI CONTRATTI CON OBBLIGAZIONI DEL SOLO PROPONENTE: Fatto costitutivo Effetti procedimentali della proposta Struttura della fattispecie

Sequenza tra la dichiarazione di un Estinzione del potere di revoca al Conseguenze della natura di contratto soggetto della volont di un momento in cui giunge a conoscenza che si perfeziona con il mancato regolamento comportante un sacrificio del destinatario rifiuto (tesi preferibile): operativit soltanto per s e per un altro soggetto del regolamento voluto dal momento soltanto un vantaggio ed il mancato del decorso del termine per il rifiuto; rifiuto di questo nel termine risultante efficacia del regolamento voluto dalla natura dellaffare o dagli usi nonostante la morte o lincapacit del beneficiario dellattribuzione sopravvenuta alla conoscenza della proposta, ma anteriore al decorso del termine per rifiutareConseguenze della natura di atto unilaterale rifiutabile (tesi criticata): operativit del regolamento voluto dal momento della conoscenza della proposta; inefficacia del regolamento voluto a causa della morte o dellincapacit del beneficiario dellat-tribuzione sopravvenuta alla conoscenza della proposta, ma anteriore al decorso del termine per rifiutare

e) CONCLUSIONE DEL CONTRATTO PER AUTOCONTRATTAZIONE: attitudine, in virt di una procura semplice o di una doppia procura, della dichiarazione di un unico soggetto di volere un regolamento a determinare le conseguenze di un contratto valido (efficacia delle attribuzioni concordate) o invalido (ripristino della situazione antecedente allesecuzione) f) CONTRATTI REALI:

Fisionomia

Presupposti

Subordinazione dellefficacia del regolamento concordato Tassativit: conformit del regolamento voluto ad un tipo alla consegna del bene di cui si vuole il trasferimento contrattuale il quale si forma con queste modalit a detta di una disposizione specifica specifica in virt del principio consensualistico

g) Figure emergenti le quali comportano un adattamento delle tecniche di formazione tradizionali:


1) conclusione a mezzo di tessere magnetiche; 2) conclusione fra terminali.

serie di proposte e controproposte le quali sono strumentali alla determinazione del regolamento di un unico futuro contratto

Trattative, buona fede e responsabilit c.d. precontrattuale

CONSEGUENZE GIURIDICHE: Costituzione dellobbligo per entrambi i contraenti di comportarsi secondo buona fede (art. 1337 c.c.)
Tipologia dei comportamenti di mala fede: 1) recesso ingiustificato dalle trattative o altri comportamenti i quali sortiscono il medesimo risultato; 2) dovere dinformare laltro contraente su circostanze le quali fanno s che il regolamento sia idoneo a contemperarne gli interessi (ma autonomo fondamento costituzionale del dovere di informare sui rischi per interessi preminenti, quali quelli esistenziali ex art. 2 cost. e quelli della salvaguardia del risparmio ex art. 47 cost.). *Sanzioni (c.d. responsabilit precontrattuale): 1) contenuto: obbligo di risarcire il danno nei limiti dellinteresse negativo (rimborso delle spese e della differenza tra il prezzo offerto prima delle trattative dai terzi e quello offerto dopo, ma non della differenza tra il prezzo offerto dalla parte in mala fede e quello che dopo le trattative si dovuto pagare ad un altro offerente); natura: alternativa tra la 2) riconduzione alla responsabilit extracontrattuale (tesi maggioritaria) e la riconduzione alla responsabilit contrattuale (tesi preferibile)

Operativit del dovere di Efficacia delle clausole ciascuna delle parti di vessatorie pattuite nei contratti comunicare allaltra lesistenza tra professionista e di una causa dinvalidit del consumatore (art. 1469 ter c.c.) contratto (art. 1338 c.c.)
Sanzioni: responsabilit precontrattuale*

Vincoli nella formazione dei contratti


a) OBBLIGHI LEGALI A CONTRARRE: Fisionomia
Discendenza della coercibilit della dichiarazione di un soggetto della volont che si costituisca un certo regolamento con un altro soggetto da fatti diversi da una preventiva manifestazione di volont del soggetto passivo e tassativamente predeterminati da una disposizione di legge specifica

Tipologia
Contratti per lo scambio di beni o di servizi prodotti da impresa in condizione di monopolio legale, di monopolio di fatto ovvero di posizione dominante assicurazione della responsabilit civile per danni causati dalla circolazione di veicoli costituzione di rapporti di lavoro subordinato con categorie cd. protette

Tecniche di determinazione del contenuto


Parit di trattamento dellacquirente ex lege con gli acquirenti scelti liberamente dallalienante (monopolio e oligopolio) contenuto predeterminato da norma imperativa (assicurazioni obbligatorie)

b) PATTO DI OPZIONE: Struttura Conseguenza principale Aspetti peculiari del regime


Fissazione del termine per lesercizio ad opera del giudice, in mancanza di accordo delle parti ammissibilit di un corrispettivo cedibilit

Accordo tra i centri dinteressi di un Se uno degli interessati (opzionario) predeterminato regolamento dichiara di volerlo, acquista forza giuridica il regolamento prestabilito anche contro la volont sopravvenuta (irrevocabilit) dellaltro (concedente)

c) CONTRATTO PRELIMINARE: Fattispecie


Accordo tra gli interessati ad un regolamento predefinito sulla costituzione dellobbligo di entrambe (preliminare bilaterale) ovvero di una sola di esse (preliminare unilaterale) di manifestare in un momento successivo il consenso allefficacia di tale regolamento

Requisiti di efficacia
Forma stabilita dalla legge per la validit del contratto definitivo Identit dellequilibrio economico del regolamento predeterminato nel preliminare e di quello stabilito dal definitivo o dalla sentenza costitutiva (cd. intangibilit del preliminare) Trascrizione

Effetti
Coercibilit della successiva manifestazione di volont attraverso lobbligo di risarcire il danno e, se possibile e non escluso dal titolo, attraverso una sentenza costitutiva che produce gli stessi effetti del definitivo differimento dellefficacia di tutte le attribuzioni volute (preliminare semplice) ovvero della sola attribuzione traslativa (preliminare ad effetti anticipati) al momento della successiva dichiarazione di volont di entrambe le parti (anche quella eventualmente non obbligata) retrodatazione al momento della trascrizione del preliminare dellopponibilit del definitivo (cd. effetto prenotativo)

d) NEGOZIO FIDUCIARIO: Fattispecie ed effetti convenzionali


Accordo sul trasferimento di un bene ad un soggetto con lobbligo di amministrarlo nellinteresse dellalienante e di ritrasferirlo alla scadenza di un termine o a sua richiesta (fiducia cum amico) accordo sul trasferimento di un bene del debitore al creditore con lobbligo di questi di conservarlo e di ritrasferirlo al momento delladempimento dellobbligazione preesistente (fiducia cum creditore)

Effetti legali
Estinzione del diritto al ritrasferimento, se il fiduciario aliena la cosa a terzi (salvo il caso di trascrizione del preliminare) + Potere dei creditori del fiduciario di soddisfarsi coattivamente sui beni oggetto del pactum fiduciae

TRUST: Fattispecie ed effetti convenzionali Effetti legali


Accordo sulla costituzione di un diritto reale di godimento Sussistenza del diritto al ritrasferimento dopo la scadenza, altrui, ma nellinteresse dello stesso proprietario e limitato anche se il trustee ha alienato la cosa al terzo (salvo che nel tempo latto costitutivo autorizzi la vendita) + Insussistenza del potere dei creditori del trustee di soddisfarsi coattivamente sui beni oggetto del trust (cd. effetto di segregazione)

e) DIVIETI DI CONTRARRE: Divieti legali Divieti convenzionali

Attitudine dellacquisto del bene da parte di determinati Divieti convenzionali di alienazione contenuti entro soggetti (es., divieto di cessione dei crediti; divieti speciali convenienti limiti di tempo e rispondenti a un apprezzabile di comprare) ovvero della perdita del bene per determinati interesse di una delle parti soggetti (es., divieto di alienazione per gli assegnatari di alloggi di edilizia economica e popolare) a far s che un interesse superindividuale venga sacrificato

f) PRELAZIONE: Fattispecie costitutiva


Accordo degli interessati (prelazione convenzionale) Fatto estraneo alla volont del soggetto passivo espressamente previsto dalla legge (prelazione legale)

Disciplina
Obbligo di avvisare il prelazionario dellaccordo con terzi di trasferire il bene a certe condizioni (denuntiatio) + obbligo del concedente di risarcire il danno al prelazionario, se aliena a terzi (ma non se non aliena affatto) nonostante che il prelazionario abbia offerto di acquistare alle stesse condizioni (efficacia meramente obbligatoria della prelazione convenzionale) ovvero potere del prelazionario di acquistare la cosa anche contro la volont del terzo acquirente (efficacia reale della prelazione legale) Clausole dettate da norma imperativa

g) VINCOLI ALLA LIBERT DEL CONTENUTO CONTRATTUALE


Clausole duso

Contrattazione standardizzata
a) CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO: Elementi fisionomici
Unilateralit della predisposizone (uno solo dei contraenti ha stabilito gli elementi di una singola attribuzione diretta a integrare un regolamento contrattuale) + Uniformit del contenuto (lattribuzione contrattuale ha caratteristiche le quali la rendono idonea a mediare tra i contrapposti interessi delle parti in una serie indefinita di regolamenti contrattuali strumentali allattivit economica di uno stesso soggetto)

Requisiti di efficacia
Condizioni generali non vessatorie (che non stabiliscono un sacrificio) per laderente: discendenza dellefficacia della regola di condotta dallaccettazione delladerente, ovvero in mancanza di questa dalla conoscenza da parte delladerente o addirittura dalla semplice conoscibilit dalladerente Condizioni generali vessatorie (che comportano un sacrificio in caso di inadempimenti o controversie) per laderente: dipendenza dellefficacia della regola di condotta dallapprovazione da parte delladerente specifica ed in forma scritta

Criterio dinterpretazione
Interpretatio contra stipulatorem: se la clausola in virt degli usi linguistici pu giustificare alternativamente una regola di condotta con maggior sacrificio per laderente ed una regola di condotta con minor sacrificio per laderente, questultima acquista forza giuridica

b) CONTRATTI CONCLUSI MEDIANTE MODULI O FORMULARI: Elementi fisionomici


Unilateralit della predisposizone (uno solo dei contraenti ha stabilito gli elementi di tutte le attribuzioni componenti il regolamento contrattuale) + Uniformit del contenuto (il regolamento contrattuale ha caratteristiche le quali lo rendono idonea a mediare tra i contrapposti interessi delle parti in una serie indefinita di rapporti)

Requisiti di efficacia
Dipendenza dellefficacia delle clausole vessatorie dallapprovazione da parte delladerente specifica (mediante sottoscrizione apposta isolatamente dal resto del testo contrattuale) ed in forma scritta Dipendenza dellefficacia delle clausole prestampate dallinesistenza di clausole aggiunte incompatibili (altrimenti divengono efficaci queste ultime)

Criterio dinterpretazione
Interpretatio contra stipulatorem

c) CONTRATTI NORMATIVI: Fattispecie Effetti

Accordo con il quale si predetemina il regolamento di Se gli interessati concludono i futuri contratti, diviene futuri contratti efficace il regolamento prestabilito, ma inesistenza di un obbligo di concludere i futuri contratti

d) DISCIPLINA DEI CONTRATTI DEL CONSUMATORE: Fattispecie


1) Conclusione di un contratto tra un professionista (anche persona giuridica) nello svolgimento della propria attivit economica ed una persona fisica al fine di acquistare beni o servizi estranei alla propria attivit professionale; 2) pattuizione di attribuzioni comportanti a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto; 3) mancanza di una trattativa sulle attribuzioni determinanti lo squilibrio, e cio cd. prendere o lasciare

Criteri di determinazione della vessatoriet


Presunzione di vessatoriet delle clausole rientranti in un elenco formulato dal legislatore non attienenza della vessatoriet allo squilibrio tra il valore delle attribuzioni principali non discendenza della vessatoriet dalla clausola che fissa il corrispettivo del bene o del servizio

Conseguenze giuridiche
Inefficacia delle clausole abusive, ma efficacia del resto dellautoregolamento, dichiarata dal giudice su richiesta del consumatore ovvero in base al rilievo dufficio Interpretazione di tutte le clausole (anche non vessatorie) nel senso che comporta il minor sacrificio ovvero il maggior beneficio per il consumatore Inibitoria delle clausole abusive stabilita dal giudice su domanda delle associazioni di categoria

Patologia nella fase genetica dei contratti

Invalidit dellatto negoziale

Nullit

Latto negoziale nullo nelle ipotesi previste dalla legge a salvaguardia di valori superiori e di interessi generali Latto nullo non produce effetti sin dallorigine. Lazione di nullit pu essere proposta da chiunque vi abbia interesse. La nullit non pu essere rilevata dufficio dal giudice. Lazione di nullit imprescrittibile, salvi gli effetti dellusucapione e della prescrizione dellazione di ripetizione. Lazione di nullit di mero accertamento, sicch la sentenza del giudice solo dichiarativa di una nullit che deriva direttamente dalla legge. Il negozio nullo non pu essere convalidato.

Annullabilit

Latto negoziale annullabile quando presenta un vizio che si concretizza in una violazione di regole poste a tutela degli interessi individuali delle parti. Latto annullabile produce i suoi effetti fino allintervento della pronuncia di annullamento, salvo convalida. Lazione di annullamento pu essere proposta solo dalle parti nel cui interesse stabilita dalla legge. Lazione di annullamento si prescrive in cinque anni dalla conclusione del contratto, salvo diversa disciplina in ipotesi particolari. Leccezione di annullamento invece imprescrittibile purch il contratto non abbia ancora avuto esecuzione La sentenza del giudice ha natura costitutiva, nel senso che produce leffetto dellannullamento del contratto.

Inefficacia

Latto negoziale inefficace quando valido, ma non in grado di produrre i suoi effetti tipici. Si distingue tra: - Inefficacia temporanea e definitiva; - Inefficacia assoluta e relativa; - Inefficacia originaria e sopravvenuta.

Accordo simulatorio

Artt.1414 ss c.c.
Ipotesi di intenzionale divergenza tra volont e dichiarazione, al fine di creare una situazione di apparenza contrattuale ingannevole per i terzi.

Simulazione assoluta

Le parti stipulano un contratto, ma in realt non ne vogliono gli effetti. N.B. Il contratto simulato nullo per mancanza del requisito essenziale dellaccordo delle parti.

Simulazione relativa

Le parti stipulano un contratto (simulato), ma vogliono la produzione degli effetti di un contratto diverso (dissimulato). N.B. I contratti sono due. Il contratto simulato (non voluto) privo di effetti tra le parti. Il contratto dissimulato (voluto) ha effetto tra le parti purch abbia i requisiti di sostanza e di forma previsti dalla legge.

Tutela dei terzi

I terzi pregiudicati dal contratto simulato possono sempre far valere la simulazione nei confronti delle parti (art.1415 c.c.) Gli aventi causa e i creditori del simulato acquirente (che cercano di captare un lucro) fanno salvo il loro acquisto soltanto se erano in buona fede ( i primi ) o se hanno iniziato in buona fede lesecuzione forzata sul bene (i secondi). Gli aventi causa e i creditori del simulato alienante (che cercano di evitare un danno) fanno entrambi salvi i loro diritti sul bene alienato se danno la prova della simulazione dellatto di alienazione, prova che possono dare con ogni mezzo (art.1417 c.c.)

Ipotesi di annullabilit

Lannullabilit dellatto negoziale prevista dalla legge nelle ipotesi in cui latto presenta un vizio genetico (inerente uno dei suoi elementi essenziali) non tanto grave da comportare la nullit dellatto, ma comunque in grado di incidere sulla sua validit perch lesivo delle regole poste a tutela degli interessi individuali delle parti. Incapacit legale di agire
Latto negoziale annullabile se posto in essere da un soggetto legalmente incapace di agire perch minore, interdetto o inabilitato. Lannullabilit ridiscende dal solo fatto che sia esistito lo stato di incapacit al momento della conclusione del contratto. Sono annullabili gli atti e i contratti compiuti dal soggetto incapace naturale cio concretamente incapace di intendere e di volere latto realizzato. Tuttavia (art.428 c.c.): Se si tratta di atti unilaterali necessario ai fini dellannullamento fornire la prova del grave pregiudizio derivato nel caso concreto allincapace. Se si tratta di contratti, ai fini dellannullamento va dimostrata la mala fede dellaltro contraente.

Incapacit naturale

Vizi della volont La volont di uno dei contraenti si formata non in maniera libera e spontanea, bens in modo viziato a causa ed in conseguenza di un fattore esterno o del comportamento dellaltra parte o di un terzo. Errore
Definizione Falsa rappresentazione della realt che induce una parte a concludere un contratto (errore motivo).Falsa formulazione nel mezzo usato per esternare la volont (errore ostativo

Conseguenze

Lerrore comporta lannullabilit del contratto sempre che sia essenziale e riconoscibile. E essenziale quando cade: - sulla natura del contratto; - sulloggetto del contratto; - sulla natura o sulla qualit determinante delloggetto; - sullidentit o sulle qualit personali dellaltro contraente se determinanti del consenso. E riconoscibile quando laltra parte, usando la normale diligenza, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto o alla qualit dei contraenti, avrebbe potuto rendersene conto. N.B. Lerrore di diritto lerrore determinato dalla falsa conoscenza delle norme giuridiche e comporta lannullabilit del contratto quando essenziale, cio stato la ragione unica o principale del contratto, e riconoscibile. Lerrore di calcolo comporta soltanto la possibilit della rettifica, salvo che non si tratti di un errore sulla quantit determinante del consenso. In tal caso comporta lannullabilit del contratto.

Riferimenti normativi

Artt.1427 ss c.c.

Dolo
Definizione Conseguenze Artifici o raggiri che inducono un parte a stipulare un contratto. Il dolo determinante (i raggiri sono tali che senza di essi la parte non avrebbe mai stipulato) comporta lannullabilit del contratto. Il dolo incidente (i raggiri sono tali che senza di essi la parte avrebbe comunque stipulato anche se a condizioni diverse) comporta solo il diritto al risarcimento del danno. N.B. Il dolo del terzo estraneo al contratto comporta lannullabilit del contratto solo se noto al contraente che ne ha tratto vantaggio. Riferimenti normativi Artt.1439 ss. c.c.

Violenza
Definizione Coazione psichica che agisce sulla volont della vittima inducendola a stipulare per sottrarsi al male minacciato (violenza morale). Coazione materiale che esclude la volont del contraente (violenza fisica). La violenza morale comporta lannullabilit del contratto quando il male minacciato ingiusto e notevole, anche se la minacci proviene da un terzo estraneo al contratto. Non comportano lannullabilit del contratto n la minaccia di far valere un diritto, n il mero timore reverenziale. La violenza fisica comporta la mancanza della volont e quindi la nullit del contratto.

Conseguenze

Riferimenti normativi

Artt.1434 ss. c.c.

Ipotesi di nullit

La nullit dellatto negoziale prevista dalla legge nelle ipotesi in cui latto presenta un vizio strutturale o una illiceit (inerenti uno dei suoi elementi essenziali) tanto grave da giustificare la reazione negativa dellordinamento, perch lesivo delle regole poste a tutela di valori superiori o di interessi generali. Illiceit ed immeritevolezza della causa
Sotto il profilo della causa, come sintesi degli effetti essenziali, gli atti di autonomia negoziale sono soggetti ad un duplice controllo: liceit (art.1343 c.c.) e meritevolezza (art.1322 c.c.). Nel valutare la liceit dellatto, lordinamento giuridico nega tutela agli interessi in contrasto con le norme imperative, lordine pubblico ed il buon costume. Nel valutare la meritevolezza dellatto, lordinamento giuridico impone un controllo diretto a realizzare lidoneit dellatto stesso a rispondere ad una funzione giuridicamente e socialmente utile, cio ad attuare valori fondamentali. Lilliceit della causa per contrariet alle norme imperative, allordine pubblico e al buon costume, comporta la nullit del contratto. Il contratto nullo anche quando la causa e illecita perch costituisce il mezzo per eludere le norme imperative (contratto in frode alla legge art.1344 c.c.).

Illiceit dei motivi

Il contratto nullo quando il motivo per il quale stato concluso illecito, a patto che tale motivo sia comune ad entrambe le parti e sia stato determinante del consenso. Il contratto nullo quando privo della causa (principio di causalit negoziale). Il contratto nullo quando privo delloggetto, oppure quando loggetto impossibile, indeterminato o indeterminabile. Il contratto nullo altres quando loggetto illecito perch contrario a norme imperative, allordine pubblico o al buon costume. Lilliceit delloggetto si estende infatti, in tal caso, allintero contratto. Il contratto nullo per mancanza della forma soltanto quando la legge lo prevede espressamente perch reputa la forma elemento essenziale del contratto stesso (forma ad substantiam).

Mancanza della causa Mancanza delloggetto e difetto dei suoi requisiti.

Difetto della forma

Recupero del negozio invalido

Nullit

Principio c.c.).

il contratto nullo non pu essere convalidato se la legge non dispone diversamente (art.1423

Eccezioni (secondo unimpostazione dottrinaria) : conferma del testamento nullo (art.590 c.c.) conferma della donazione nulla (art.799 c.c.) trascrizione cd.sanante (artt. 2652 n.6 e 2690 n.3 c.c.)

Nullit delle singole clausole del contratto

Nullit del contratto plurilaterale

Nei contratti conclusi fra pi parti la nullit del vincolo di una sola parte non provoca la nullit dellintero contratto a meno che la sua partecipazione non debba considerarsi essenziale, tenuto conto delle circostanze (art. 1420 c.c.). Principio posto a fondamento dellistituto quello della conservazione del negozio.

Conversione del negozio nullo

Conversione sostanziale
Il contratto nullo pu produrre gli effetti di un contratto diverso, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma, qualora, avuto riguardo allo scopo perseguito dalle parti, debba ritenersi che esse lo avrebbero voluto se avessero conosciuto la nullit (art.1424 c.c.) N.B. Presupposti essenziali: Elemento oggettivo il contratto nullo deve contenere i requisiti di sostanza e di forma previsti per il contratto diverso. Elemento soggettivo con riferimento allo scopo perseguito, si pu ritenere che le parti avrebbero concluso il contratto diverso.

La nullit parziale del contratto o di una singola clausola importa la nullit dellintero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del contenuto colpita dalla nullit (art.1419 c.c. nullit parziale). Il principio che trova applicazione quello della conservazione del negozio.

N.B. Lessenzialit della clausola invalida valutata ora in termini soggettivi, avuto riguardo agli interessi perseguiti dalle parti al momento della conclusione del contratto, ora in termini oggettivi, avuto riguardo allidoneit o meno del contratto a produrre una qualche utilit per le parti anche senza la clausola viziata.

La nullit di una singola clausola non provoca la nullit del contratto quando la clausola nulla sostituita di diritto da norme imperative (artt. 1339 e 1419 2 comma c.c. sostituzione automatica di clausole). Il principio che trova applicazione quello di realizzazione, attraverso latto di autonomia, di interessi di rango superiore.

Conversione formale
La conversione formale interviene quando il negozio nullo per difetto della forma adottata, ma possiede i requisiti di altra forma valida. Il nuovo negozio identico, sotto il profilo del contenuto, al negozio nullo.

Annullabilit Convalida La convalida latto con il quale il negozio annullabile viene recuperato, cio con il quale il soggetto legittimato alla proposizione dellazione di annullamento manifesta, invece, lintento di rendere il contratto invalido definitivamente efficace (art.1444 c.c.) Si distingue tra: convalida espressa il soggetto che convalida il contratto lo fa attraverso un atto espresso che contiene la menzione del contratto, del motivo di annullabilit e della dichiarazione di convalida. Tale atto un negozio unilaterale, non recettizio, accessorio rispetto al negozio convalidato; convalida tacita il soggetto che convalida il contratto lo fa tacitamente, dando esecuzione al contratto pur conoscendo il motivo di annullabilit. Rettifica La rettifica un negozio unilaterale recettizio accessorio che consente il recupero del contratto annullabile per errore (art.1432 c.c.) attraverso una modifica del contenuto compatibile con lintento perseguito dal contraente in errore. In pratica, il contraente non in errore, attraverso la rettifica, evita lannullamento del contratto offrendosi di eseguire la prestazione in favore del contraente in errore come se lerrore stesso non si fosse mai verificato. Il principio che trova applicazione quello della conservazione del contratto

RESCISSIONE: attiene ad un vizio genetico coevo alla conclusione del contratto e tutela l'equilibrio contrattuale.

Differenze rispetto a:

INVALIDITA' (tutela la libera formazione della volont)

RISOLUZIONE (riguarda un vizio funzionale o sopravvenuto).

TIPOLOGIA.

1. Rescissione del contratto concluso in stato di pericolo (art. 1447 c.c.). PRESUPPOSTI. - Obbligazione assunta a condizioni inique; - necessit nota alla controparte di salvare se o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona. CONSEGUENZE. - Rescissione su istanza della parte lesa; - eventuale equo compenso assegnabile dal giudice alla parte che ha reso la prestazione.

2. Azione generale di rescissione per lesione -stato di bisogno- (art. 1448 c.c.). PRESUPPOSTI. - Oggettivi: lesione ultra dimidium/stato di bisogno. - Soggettivi: approfittamento dello stato di bisogno. CONSEGUENZE. - Rescissione con effetto ex nunc (sentenza costitutiva); - non convalidabilit del contratto; - modificabilit attraverso riduzione ad equit; - prescrizione 1 anno; - inapplicabilit ai contratti aleatori; - non pregiudica i diritti acquistati dai terzi, salvo gli effetti della trascrizione della domanda di rescissione.

EFFICACIA DEI CONTRATTI PRINCIPIO CONSENSUALISTICO 1376 c.c. NOZIONE: Il CONTRATTO PRODUCE i suoi EFFETTI

[costitutivi, modificativi o estintivi di rapporti giuridici] grazie al CONSENSO legittimamente prestato dalle PARTI.

CONTRATTI REALI :

ECCEZIONE al

principio consensualistico, perch c.d. datio rei

SI PERFEZIONANO CON LA CONSEGNA DELLA COSA

ES.:

mutuo, deposito, comodato.

Secondo una diversa ricostruzione: datio rei non elemento perfezionativo della fattispecie, bens mero presupposto per l'eseguibilit della prestazione EFFETTO TRASLATIVO
IMMEDIATO:

trasferimento immediato della titolarit dal dante causa all'avente causa, quale effetto del consenso.

ES.: a) compravendita; b) cessione del credito pro soluto e pro solvendo; c) trasferimento di titoli di credito;
DIFFERITO:

trasferimento della titolarit dal dante causa all'avente causa, subordinato ad un fatto o atto successivo, ma pur sempre da ricollegare automaticamente al consenso. ES.: compravendita di cosa generica di cosa futura di cosa altrui

NEGOZIALI : VOLUTI DALLE PARTI (NEGOZI GIURIDICI)

EFFETTI

sono nella disponibilit degli interessati


FINALI : PREDETERMINATI DALLA LEGGE (ATTI GIURIDICI)

realizzano la concreta funzione perseguita dalle parti AUTOREGOLAMENTAZIONE = la REGOLA predisposta dalle parti diviene regola GIURIDICAMENTE
VINCOLANTE

CONTROLLO dell'ordinamento

sugli atti di autonomia:

meritevolezza dell'interesse
FUNZIONE GIURIDICAMENTE E SOCIALMENTE UTILE

INTEGRAZIONE eteronoma dell'efficacia del contratto 1374

regole interpretative [1369ss.] regole di condotta [1375] inserzione automatica di clausole [1339] clausole d'uso [1340] etc.

Il "vincolo contrattuale"

in senso formale 1372 Il contratto ha forza di legge tra le


PARTI.

STIPULANTI DESTINATARI

in senso sostanziale

dell'EFFETTO

Non pu essere sciolto che per

mutuo consenso

o per

CAUSE

ammesse dalla LEGGE.

manifestazione di una volont contraria (c.d. mutuo dissenso) che determina il venir meno degli EFFETTI non ancora esauriti. contratti ad effetti obbligatori non ancra totalmente eseguiti

a) termine essenziale b) condizione risolutiva c) recesso d) invalidit e) risoluzione

contratti ad effetti reali non ancra totalmente prodottisi ad es.: sottoposti a condizione sospensiva

f) rescissione

CONTRATTO E TERZI 1372 Il contratto non produce effetti rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge.
PRINCIPIO della RELATIVIT

degli EFFETTI NEGOZIALI

eccezionalit della efficacia diretta rispetto ai terzi Es.: rappresentanza diretta; negotiorum gestio revisione critica del principio dell'intangibilit (o indipendenza) delle sfere giuridiche soggettive per le ipotesi di effetti diretti puramente favorevoli per i terzi rilevanza del DIRITTO POSITIVO nel senso di subordinare in ogni caso la produzione dell'effetto puramente favorevole al CONSENSO del destinatario dello stesso: Es.: NATURA CONTRATTUALE della donazione [782]; del comodato [1803]; DISCIPLINA del contratto a favore di terzo [1411]

non assoluto, bens derogabile, in considerazione degli interessi in gioco:


PRINCIPIO

Es.: - struttura unilaterale della remissione del debito, nell'ipotesi in cui il rapporto obbligatorio da estinguere viva nell'esclusivo interesse del creditore
(condizione potestativa ex parte creditoris)

- esercizio, mediante negozio unilaterale del potere formativo con incidenza diretta sull'altrui sfera giuridica - contratto c.d. aperto regolato [1332]

OPPONIBILIT ai TERZI degli effetti negoziali


CONFLITTI

circolazione dei diritti

fra pi aventi causa dallo stesso autore

CRITERI per l'opponibilit erga omnes dell'effetto negoziale:

Tra pi aventi causa dallo stesso autore l'ordinamento accorda preferenza a chi per primo ha reso l'acquisto conoscibile ai terzi: natura del contratto ad effetti obbligatori natura del bene diritto personale di godimento preferenza priorit nel godimento o, in mancanza, titolo di data certa anteriore

ad effetti reali - trasferimento di un

credito

priorit nella notifica della cessione al debitore ceduto o nell'accettazione da parte di costui priorit e buona fede nell'acquisto del possesso priorit nella trascrizione dell'atto d'acquisto

bene mobile

bene mobile non registrato o bene immobile

1411 Contratto a favore di terzi 1. valida la stipulazione a favore di un terzo


gli stipulanti, negoziando in nome proprio, si accordano affinch altri acquisti uno dei diritti discendenti dal contratto.

qualora lo stipulante vi abbia INTERESSE.


anche non patrimoniale

mancanza o illiceit nullit della stipulazione a favore del terzo


(effetti fra le parti)

2. Salvo patto contrario il terzo acquista il diritto contro il promittente per effetto della stipulazione [...]
autonomo
rispetto a quello dello stipulante

senza che occorra l'accettazione del terzo la dichiarazione di "volerne profittare" serve - non a perfezionare il contratto, ma ad impedire la revoca da parte dello stipulante salva l'ipotesi di prestazione da eseguirsi dopo la morte dello stipulante [1412]

3. In caso di [] rifiuto del terzo di profittarne,


la prestazione rimane a beneficio dello stipulante [] effetti diretti ab initio fra le parti contraenti

contratto a favore di terzo 1411

contratto con obbligazioni a carico del solo proponente 1333

affinit soltanto apparente

lo stipulante non assume alcuna obbligazione nei confronti del beneficiario e la REVOCA POSSIBILE
fino all'adesione del terzo.

lo stipulante, IRREVOCABILMENTE, si obbliga nei confronti dell'oblato.

Esecuzione dei contratti

Buona fede nellesecuzione dei contratti Nasce dallesigenza di attuazione nel contratto del principio di solidariet ed intesa come fedelt allo spirito del vincolo contrattuale e allimpegno di cooperazione volto alla soddisfazione degli interessi della controparte.

Risoluzione del contratto

Artt.1453 ss c.c.
Scioglimento del rapporto contrattuale a seguito di difetti sopravvenuti (difetti non genetici, ma funzionali).

Presupposti

Ipotesi di risoluzione

Effetti della risoluzione

La risoluzione opera in presenza di contratti a prestazioni corrispettive, sicch il difetto sopravvenuto coincide con una disfunzione del sinallagma, cio del legame tra le prestazioni, che sono luna in funzione dellaltra. Risoluzione per inadempimento, giudiziale e legale (artt. 1453 ss c.c.) Risoluzione per impossibilit sopravvenuta (artt. 1463 ss c.c.) Risoluzione per eccessiva onerosit (artt. 1467 ss c.c.) Tra le parti : nei contratti ad esecuzione periodica o continuata, la risoluzione non si estende alle prestazioni gi eseguite. Verso i terzi : la risoluzione non pregiudica i diritti acquistati dai terzi in forza del contratto valido poi risolto, fatti salvi gli effetti della trascrizione della domanda di risoluzione.

Risoluzione per inadempimento (risoluzione giudiziale)

La risoluzione effetto di una sentenza del giudice emessa allesito di un procedimento introdotto dalla parte che ha interesse allo scioglimento del vincolo in conseguenza dellinadempimento dellaltra parte.
Domanda risoluzione giudiziale di In caso di inadempimento di una parte contraente, laltra parte, se non ha pi interesse a ricevere la prestazione, pu agire per la risoluzione del contratto. In tal caso: - Perde il diritto a ricevere la prestazione non potendo pi richiedere ladempimento anche tardivo; - Non pi tenuta alla propria prestazione e se lha gi eseguita pu ottenerne la restituzione.

N.B. La parte che chiede ladempimento tardivo pu poi chiedere la risoluzione; la parte che chiede la risoluzione non pu pi richiedere ladempimento tardivo. In ogni caso fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni. Verifica giudiziale Il giudice deve valutare la sussistenza dellinadempimento, che non deve dellinadempimento essere di scarsa importanza avuto riguardo allinteresse della parte che lo subisce. Sentenza di risoluzione La sentenza di risoluzione del contratto per inadempimento una sentenza

costitutiva, nel senso che, accertata la sussistenza dei presupposti richiesti dalla legge, produce lo scioglimento del vincolo contrattuale

Risoluzione per inadempimento (risoluzione di diritto)

La risoluzione opera automaticamente in via stragiudiziale, senza la necessit di una sentenza costitutiva, in tre ipotesi previste dalla legge (artt.1454 ss. c.c.). In tali ipotesi la sentenza eventuale del giudice (al quale si ricorre se sorgono contestazioni) dichiarativa, cio si limita ad accertare e dichiarare il gi avvenuto scioglimento del vincolo.
Diffida ad adempiere La parte non inadempiente intima alla parte inadempiente, per iscritto, di adempiere entro un congruo termine, con lespresso avvertimento che, in mancanza, il contratto si intende risolto di diritto. Le parti di un contratto convengono che il contratto deve intendersi risolto quando una determinata obbligazione, ritenuta essenziale, non viene adempiuta. La risoluzione si verifica quando la parte che subisce linadempimento dichiara espressamente alla parte inadempiente di volersi avvalere della clausola risolutiva. Il contratto si risolve automaticamente quando scade il termine essenziale fissato per ladempimento, salvo la possibilit, per la parte non inadempiente, di evitare la risoluzione comunicando allaltra parte, inadempiente, entro tre giorni dalla scadenza del termine, il proprio interesse a ricevere ugualmente, anche se in ritardo, la prestazione.

Clausola risolutiva espressa

Termine essenziale

Risoluzione per impossibilit sopravvenuta della prestazione.


Il contratto si risolve di diritto in presenza dei presupposti richiesti dalla legge. La sentenza del giudice in tal caso dichiarativa di uno scioglimento del vincolo contrattuale gi avvenuto. Presupposti Una delle prestazioni corrispettive diviene impossibile per causa non imputabile al debitore, sicch anche laltra prestazione, ad essa collegata funzionalmente, resta priva di giustificazione, con conseguente risoluzione del vincolo contrattuale. Limpossibilit sopravvenuta della prestazione deve essere totale, altrimenti il debitore pu liberarsi eseguendo la parte della prestazione ancora possibile, mentre laltro contraente ha solo il diritto di ottenere la riduzione correlativa della propria prestazione o di recedere dal contratto.

Risoluzione per eccessiva onerosit.


Il contratto si risolve in presenza dei presupposti richiesti dalla legge. La sentenza del giudice ha in tal caso natura costitutiva dello scioglimento del vincolo contrattuale.

Presupposti

Il contratto a prestazioni corrispettive deve essere ad esecuzione continuata o periodica, o ad esecuzione differita. E necessario lintervento di un fattore eccezionale ed imprevedibile tale da alterare lequilibrio economico tra le prestazioni e rendere luna eccessivamente onerosa rispetto allaltra. Lo squilibrio economico tra le prestazioni deve essere eccessivo (oltre la normale alea del contratto) e sopravvenuto (anche se comunque anteriore allesecuzione del contratto). Il contratto non deve rientrare nella categoria dei contratti aleatori.

N.B. La risoluzione pu essere evitata dalla parte contro la quale dichiarata se questa si offre di ricondurre ad equit le condizioni del contratto.

Strumenti eccezionali di autotutela della parte non inadempiente nei contratti a prestazioni corrispettive
Eccezione di inadempimento (art.1460 c.c.) Di fronte allinadempimento di una parte, laltra parte non inadempiente pu a sua volta rifiutarsi di adempiere la propria prestazione. Il rifiuto tuttavia illegittimo se, avuto riguardo alle circostanze, contrario alla buona fede. Una parte pu sospendere lesecuzione della propria prestazione quando le condizioni economiche dellaltra parte sono divenute tali da mettere in pericolo ladempimento, salvo che non venga prestata idonea garanzia. Le parti stabiliscono preventivamente di non poter opporre eccezioni tali da evitare o ritardare ladempimento della prestazione dovuta, salvo che non si tratti di eccezioni di nullit, annullabilit e rescissione del contratto, per le quali la clausola non pu operare.

Sospensione dellesecuzione (art.1461 c.c.) Clausola del solve et repete (art.1462 c.c.)

PROMESSE UNILATERALI Nozione negozi giuridici unilaterali obbligatori manifestazione di volont da sola idonea a produrre effetti obbligatori a carico del promittente

TESI TRADIZIONALE: Numerus clausus = TIPICIT ex art. 1987: La promessa unilaterale di una prestazione non produce effetti obbligatori fuori dei casi ammessi dalla legge. CRITICA: tendenziale ammissibilit di promesse unilaterali ATIPICHE, purch motivate da una giustificazione causale meritevole di tutela estensione della disciplina ex art. 1324. Promessa al pubblico [1989] PROMESSA UNILATERALE a favore di un destinatario indeterminato (in incertam personam) vincolante appena determinabile resa pubblica (con mezzi idonei) alle CONDIZIONI previste nella promessa: offerta al pubblico:
PROPOSTA in incertam personam,

a) chi si trovi in una determinata situazione promessa a titolo gratuito:


espressione di spirito di liberalit, senza obbligo di prestazione o attivit a carico del beneficiario

diretta a concludere un CONTRATTO vincolante in seguito all'accettazione del destinatario

b) chi compia una determinata azione promessa a titolo oneroso:


attivit svolta dal destinatario = corrispettivo della prestazione promessa in suo favore

Concorso di pi persone:
che si trovino nella situazione prevista o compiano l'azione prescritta

prevale chi per primo ne dia comunicazione al promittente

in mancanza di un termine (e nell'impossibilit di determinarlo): vincolante per un anno. revocabile: in presenza di giusta causa nella stessa forma della promessa (o in forma equivalente).

COMPRAVENDITA DEFINIZIONE: la compravendita il contratto che ha per oggetto il trasferimento della propriet o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo (art. 1470 c.c.). un contratto di alienazione, cio realizza una funzione di scambio. un contratto a prestazioni corrispettive e a titolo oneroso. un contratto traslativo (produttivo di effetti reali) e consensuale, cio la propriet o il diritto si trasmettono e si acquistano per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato, senza che occorra la consegna della cosa (art. 1376 c.c. Principio consensualistico). OGGETTO: pu essere sia il diritto di propriet su di un bene (anche immateriale, come nel caso della cessione del diritto di sfruttamento economico dellopera dellingegno), sia altro diritto reale (come nel caso di cessione onerosa dellusufrutto, art. 980 c.c.) nonch un diritto di credito (come nel caso di cessione onerosa del credito, art. 1260 c.c.). necessario che il diritto sia trasferito contro pagamento di un prezzo, inteso appunto come corrispettivo in denaro. un elemento essenziale, la cui mancanza determina la nullit del contratto, necessariamente determinato, o determinabile a prescindere da una nuova manifestazione di volont delle parti. la determinazione del prezzo, qualora questultimo non sia individuato, pu essere affidata anche ad un terzo.

PREZZO:

Le parti possono affidare la determinazione del prezzo ad un terzo, nominato nel contratto o posteriormente (art. 1473, comma 1, c.c.). Questa lipotesi del c.d. ARBITRAGGIO al quale si ritiene applicabile la disciplina dellart. 1349 c.c.

nel silenzio della legge possibile che la determinazione del prezzo sia rimessa ad una delle parti, purch sia escluso ogni arbitrio e con riferimento a parametri obiettivi prefissati. qualora venditore e compratore indichino misure diverse del prezzo pattuito, il giudice adoperer il criterio del prezzo imposto, se si tratta di cose che hanno un prezzo fissato dallautorit; del prezzo normalmente praticato dal venditore, riferibile ai contratti di impresa; del prezzo di mercato o della quotazione di borsa, desumibili dai listini o dalle mercuriali del luogo di consegna (art. 1474 c.c.).

EFFETTI:

essenziali sono sia leffetto traslativo del diritto oggetto della vendita sia la costituzione del corrispettivo obbligo di pagare il prezzo. leffetto traslativo (o reale) normalmente si produce, in virt delloperativit del principio consensualistico (art. 1376 c.c.), al momento della conclusione del contratto. leffetto reale pu non prodursi immediatamente, per volont delle parti (vendita a termine iniziale o sospensivamente condizionata) o perch la cosa compravenduta non di propriet del venditore (vendita di cosa altrui) o perch la cosa ancora non esiste (vendita di cosa futura) o non ancora determinata (vendita di cosa generica) o deve essere scelta (vendita alternativa). Tutte queste ipotesi di compravendita nelle quali leffetto traslativo non si produce immediatamente alla conclusione del contratto ma automaticamente in un momento successivo, si definiscono vendite obbligatorie. Il venditore, pertanto, non trasferisce il diritto immediatamente, bens si obbliga a trasferirlo in un momento successivo (art. 1476, n. 2, c.c.). in aggiunta ai riferiti effetti essenziali, la compravendita costituisce ulteriori obblighi a carico di entrambe le parti del contratto.

OBBLIGHI DEL VENDITORE: a) di consegnare il bene al compratore, al fine di consentirgli lacquisto del possesso. La consegna costituisce un momento autonomo rispetto al trasferimento del diritto. Salva diversa volont delle parti (norme derogabili), la cosa deve essere consegnata nello stato nel quale era al momento della vendita, con accessori, pertinenze, frutti e documenti relativi (art. 1477 c.c.) e il venditore ha lobbligo di custodirla fino alla consegna (art. 1177 c.c.). La consegna pu avvenire anche mediante pi atti nel tempo, qualora le parti abbiano previsto il frazionamento di una prestazione divisibile (vendita a consegne ripartite); b) di garantire il compratore contro levizione ed i vizi della cosa (art. 1476, n, 4 c.c.). La garanzia per levizione si traduce nella responsabilit del venditore verso il compratore qualora la cosa comprata presenti dei vizi giuridici che ostacolino lacquisto della propriet in capo al compratore, conseguente ad un fatto c.d. evizionale. La garanzia per evizione non opera se il compratore con il proprio comportamento ha dato causa alla perdita del bene acquistato. La cosa venduta deve essere immune da vizi materiali che la rendano inidonea alluso a cui destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore (art. 1490 c.c.). Il vizio consiste in una imperfezione materiale che incide sul valore o sulle possibilit di utilizzazione della cosa e dipende da anomalie del processo produttivo o di conservazione. Il vizio deve essere occulto e deve preesistere rispetto al momento della conclusione del contratto. La garanzia per i vizi, a pena di decadenza deve essere denunziata entro otto giorni dalla consegna, nellipotesi in cui il vizio sia normalmente riconoscibile, o dalla scoperta, nelle ipotesi contraria. Loperativit della garanzia consente al compratore di scegliere tra la risoluzione del contratto (azione redibitoria), la riduzione del prezzo (azione estimatoria) e leliminazione dei difetti a cura e onere del venditore. Lazione deve essere proposta entro un anno dalla consegna (termine di prescrizione). Il compratore ha comunque diritto al risarcimento del danno, salvo che il venditore non provi di aver ignorato senza colpa i vizi della cosa (art. 1494 c.c.). OBBLIGHI DEL COMPRATORE: a) di pagare il prezzo nel tempo e nel luogo fissati. Salvo patto contrario o diversi usi, il pagamento va fatto alla consegna e nel luogo ove questa, per patto o per legge deve avvenire, altrimenti al domicilio del venditore. Dalla consegna, se la cosa fruttifera, decorrono gli interessi compensativi, anche se il prezzo non ancora esigibile (artt. 1498 e 1499 c.c.).

VENDITA DI
COSA ALTRUI:

si realizza questa ipotesi di compravendita qualora il bene compravenduto non sia di propriet dellalienante al momento della conclusione del contratto. In questo caso, il venditore obbligato a procurare lacquisto del bene al compratore, il quale diviene automaticamente proprietario nel momento in cui il venditore acquista la propriet dal titolare (art. 1478 c.c.). Si realizza cos un doppio trasferimento, dal terzo al venditore e da questultimo al compratore, senza che occorra una nuova dichiarazione di volont. linadempimento dellobbligo di procurare lacquisto della cosa determina la nascita dellobbligo di risarcire il danno. Nellipotesi in cui la cosa altrui ma dichiarata dal venditore come propria, il compratore ignaro dellaltruit della cosa pu chiedere la risoluzione del contratto oltre al risarcimento del danno nella misura del c.d. interesse negativo (art. 1479 c.c.).

VENDITA DI COSA FUTURA:

nella vendita che ha ad oggetto una cosa futura, lacquisto della propriet si verifica non appena la cosa viene ad esistenza (art. 1472 c.c.). Il venditore, come in tutte le altre ipotesi di compravendita, si obbliga verso il compratore a far s che acquisti la propriet del bene compravenduto. si intende per futura quella cosa che, per qualsiasi motivo, non appare immediatamente deducibile in contratto in quanto ancora non suscettibile di appropriazione in termini giuridici. la vendita di cosa futura pu assumere una funzione sia commutativa sia aleatoria. Nel primo caso (vendita di cosa sperata) il compratore corre il rischio della normale alea del contratto, e pertanto se la cosa non viene ad esistenza il contratto nullo (art. 1472 c.c.). Nel secondo, viceversa, dove loggetto della vendita la speranza (emptio spei o vendita a sorte), la mancata realizzazione della cosa, che non consente leffetto traslativo, genera comunque per il compratore, lobbligo di pagare il prezzo. una parte della dottrina individua nella vendita di cosa futura, non tanto un contratto perfetto e produttivo di effetti, bens un contratto in via di formazione il quale si perfezionerebbe soltanto dove la res sperata venga ad esistenza In tal senso, la prospettata responsabilit del venditore per la mancata esistenza della cosa, conseguente allinadempimento dellobbligo di far acquistare il bene al compratore, degraderebbe, secondo il riferito orientamento, a mera responsabilit precontrattuale.

VENDITA DI COSA GENERICA:

ha ad oggetto il trasferimento di cose determinate soltanto nel genere, e pertanto leffetto traslativo si produrr al momento dellindividuazione. dalla vendita di cosa generica nasce lobbligo per il venditore di far acquistare la propriet della cosa (vendita obbligatoria o ad effetti obbligatori), il quale si traduce nellobbligo di addivenire allindividuazione. non bisogna confondere la cosa generica con la cosa fungibile. La fungibilit individua, allinterno di un dato genus, le cose che possono essere

indifferentemente sostituite luna con laltra; viceversa, la cosa generica non individuata, priva di una sua specificit. non suscettibile di unautonoma qualificazione la vendita di cosa generica futura (ad es., il quintale duva che sar raccolta al termine della futura vendemmia): in questa ipotesi la propriet non si trasferisce al momento della separazione dei frutti bens al momento dellindividuazione. lindividuazione, e cio la scelta di una cosa determinata in una massa di cose dello stesso genere, un negozio giuridico, sia bilaterale sia unilaterale, il quale deve attuarsi secondo le modalit stabilite e con mezzi idonei a realizzare la effettiva separazione. Norme specifiche regolano alcune vendite caratterizzate da peculiarit concernenti loggetto e da taluni patti o circostanze VENDITA CON
PATTO DI RISCATTO:

il venditore pu riservarsi il diritto di riavere la propriet della cosa venduta mediante la restituzione del prezzo e i rimborsi stabiliti dalla legge (art. 1500 c.c.). il patto di restituire un prezzo superiore a quello stipulato per la vendita nullo per leccedenza. il patto di riscatto, di regola, parte del contenuto del contratto ma pu essere anche stipulato con atto separato, con la stessa forma richiesta per la compravendita, sempre che la volont di riscattare il bene fosse gi maturata al momento della vendita. il termine (di decadenza) per lesercizio del diritto potestativo di riscatto a carattere reale con efficacia erga omnes (costituito con il patto di riscatto) non pu essere maggiore di due anni nella vendita di beni mobili e di cinque anni in quella di beni immobili (art. 1501 c.c.). E ammissibile anche un termine convenzionale il quale, comunque, non deve superare la durata massima stabilita dalla legge. il patto di riscatto deve rivestire la stessa forma del contratto di compravendita ed soggetto a trascrizione ai fini dellopponibilit ai terzi in caso di vendita immobiliare o di beni mobili registrati. entro il termine di decadenza legale o convenzionale, il venditore deve esercitare il diritto di riscatto con una dichiarazione comunicata al compratore avente forma scritta in caso di vendita immobiliare. leffetto traslativo del diritto (che non determina una retrovendita, perch il venditore non un avente causa dal compratore), dalla sfera giuridica del compratore a quella del venditore che ha esercitato il diritto potestativo di riscatto, subordinato al rimborso, da parte di questultimo al compratore, del prezzo, delle spese e di ogni altro pagamento legittimamente sostenuto per la vendita (art. 1503 c.c.).

il diritto potestativo di riscatto ha natura personale e sembra operare alla stregua di un diritto di recesso eccezionalmente retroattivo. La dottrina pi risalente individuava nella vendita con patto di riscatto unipotesi di vendita sottoposta a condizione risolutiva potestativa.
non hanno il prospettato carattere reale, ma semplicemente obbligatorio (e pertanto, il venditore non pu opporre ai terzi subacquirenti il patto, e in caso di inadempimento, costui potr agire esclusivamente per il risarcimento dei danni verso il compratore), sia il patto di retrovendita (col quale lacquirente si obbliga a rivendere allalienante il bene a date condizioni), sia il patto di ricompra (col quale il venditore si obbliga a ricomprare il bene a richiesta del compratore), nonch la c.d. vendita con arra penitenziale (con la quale le parti stabiliscono che ciascuna di esse potr recedere dal contratto perdendo la caparra prestata o restituendo il doppio di quella ricevuta).

LOCAZIONE NOZIONE La locazione un contratto di scambio con il quale si attribuisce il godimento di una cosa mobile o immobile per un tempo determinato e dietro corrispettivo (variamente denominato come canone, affitto, pigione, nolo, ecc.) (art. 1571 c.c.). Consente al locatore di ottenere il corrispettivo del diritto di godimento della cosa, concesso al conduttore. Il conduttore consegue il godimento della cosa prescindendo dalla possibilit o volont di acquistarla. E un contratto oneroso. E un contratto consensuale ad effetti obbligatori. E un contratto a forma libera, con esclusione della locazione immobiliare ultranovennale (art. 1350, n. 8) e della locazione di immobili ad uso abitativo (art. 1, comma 4, l. n. 431/1998). OBBLIGAZIONI
DEL LOCATORE

FUNZIONE

a) far godere la cosa al conduttore (art. 1575 c.c.); b) consegnare la cosa in buono stato locativo (art. 1578 c.c.); c) mantenere la cosa in buono stato locativo (con esclusione dei lavori di piccola manutenzione, i quali sono a carico del conduttore; art. 1576 c.c.); d) garantire al conduttore il pacifico godimento della cosa. Il locatore, pertanto, da un lato, non deve impedire o disturbare il godimento del conduttore; dallaltro, deve fare in modo che impedimenti o disturbi (molestie) non provengano da terzi. Linadempimento dei riferiti obblighi determina la risoluzione del contratto o la riduzione del canone, oltre il risarcimento del danno (art. 1578 c.c.).

OBBLIGAZIONI DEL CONDUTTORE

a) prendere la cosa in consegna; b) pagare il corrispettivo; c) usare la cosa in conformit a quanto stabilito nel contratto; d) restituire la cosa al termine della locazione previsto nel contratto, nel medesimo stato nel quale lha ricevuta, salvo il normale deterioramento o consumo, derivante dalluso della cosa in conformit del contratto (artt. 1587, 1590 c.c.). Lobbligazione di restituire la cosa contiene anche quella di custodirla fino alla consegna.

Il conduttore deve osservare la diligenza del buon padre di famiglia (art. 1588 c.c.). LOCAZIONE ABITATIVA

Le locazioni urbane ad uso abitativo hanno ad oggetto il godimento di edifici o appartamenti. La l. n. 431/1998 prevede due modelli di conclusione del contratto: a) il primo si caratterizza per la libera determinazione del canone (a differenza di quanto disposto nella c.d. legge sullequo canone), restando tuttavia imperativa la durata del contratto, non inferiore a quattro anni (art. 2, comma 1, l. cit.) rinnovabili automaticamente di altri quattro, salva la possibilit del locatore di disdire il contratto, con preavviso di almeno sei mesi dalla scadenza, in ipotesi tassative (art. 3, l.cit.); b) il secondo si caratterizza per ladozione di contratti-tipo predisposti in base ad accordi in sede locale tra le organizzazioni maggiormente rappresentative dei proprietari edilizi e quelle dei conduttori, nel rispetto dei criteri fissati a livello nazionale (art. 2, comma 3, l. cit.). La limitazione, in queste ipotesi, del canone di locazione, non lasciato alla libera determinazione ad opera delle parti, appare bilanciata dalla previsione di una durata pi breve del contratto, mai inferiore per ai tre anni, prorogato automaticamente di due anni, salvo disdetta del locatore nelle ipotesi tassativamente previste. Le locazioni di immobili ad uso abitativo devono avere forma scritta a pena di nullit.
Il conduttore, oltre al canone, deve pagare le spese di ordinaria gestione condominiale; pu intervenire nelle assemblee condominiali, senza diritto di voto, con la sola eccezione delle delibere assembleari che riguardano i servizi di riscaldamento e di condizionamento daria; pu recedere in qualsiasi momento dal contratto, per gravi motivi o perch le parti hanno cos convenuto.

LOCAZIONE
NON ABITATIVA

La locazione di immobili pu realizzare funzioni diverse da quella abitativa (uso commerciale, professionale, industriale, ecc.). La materia interamente regolata dalla l. n. 392/1978 (c.d. legge sullequo canone). In queste ipotesi, le parti possono liberamente concordare il canone di locazione. Il contratto ha una durata massima di sei anni, nove per le attivit alberghiere, salvo un termine pi breve per le attivit a carattere transitorio. E prevista una rinnovazione tacita del contratto, alla scadenza del termine, salva una disdetta tempestiva. Il conduttore pu recedere dal contratto prima della scadenza, per gravi motivi o se previsto nel contratto. Il locatore pu intimare disdetta del contratto soltanto in ipotesi tassative (art. 27 l.cit.).

LEASING NOZIONE Una parte (concedente) si obbliga ad acquistare, su indicazione dellaltra (utilizzatore), un determinato bene; lo mette a sua esclusiva disposizione (diritto di godimento) fino alla scadenza prefissata e gli offre la possibilit di acquistarlo (diritto di opzione), restituirlo o rinnovarne, a condizioni pi favorevoli, lutilizzazione. Come corrispettivo delle prestazioni ricevute, lutilizzatore versa al concedente un canone in rate (pari al prezzo di acquisto iniziale del bene, oltre gli interessi per la durata del godimento, i costi e gli utili dellimpresa concedente) e assume i rischi inerenti al bene (perimento, deterioramento, ecc.). Qualora, alla scadenza del contratto, lutilizzatore decida di esercitare il diritto di opzione per lacquisto del bene, tenuto al pagamento di un ulteriore corrispettivo, di norma quasi simbolico. Si realizza qualora il bene oggetto delloperazione, strumentale allesercizio dellimpresa, a rapida obsolescenza. Limprenditore eviterebbe, cos, di immobilizzare capitali per lacquisto di strumenti a rapida obsolescenza. Il pagamento del canone assumerebbe quasi esclusivamente una funzione corrispettiva al solo godimento del bene e non costituirebbe una anticipazione del prezzo per lacquisto dello stesso, alla scadenza. In queste ipotesi, il leasing assolve una funzione di finanziamento e costituisce rapporti di durata. LEASING
TRASLATIVO

LEASING DI
GODIMENTO

Si realizza qualora il bene oggetto delloperazione non soggetto a obsolescenza rapida, alterazione o deterioramento. Il pagamento dei canoni svolge una funzione sia di corrispettivo per il godimento del bene sia di pagamento anticipato di rate di prezzo. In queste ipotesi, il leasing ha una finalit indirizzata prevalentemente al trasferimento finale con un valore residuo del bene, al momento dellesercizio del diritto di opzione.

Il leasing un contratto atipico (art. 1322 c.c.) e pone particolari problemi circa la sua qualificazione e la disciplina ad esso applicabile. In questa direzione, si possono individuare i seguenti orientamenti: a) per alcuni, loperazione di leasing presenterebbe caratteri simili al contratto di locazione o di affitto poich assicurerebbe prevalentemente il godimento del bene allutilizzatore; b) secondo altri, sarebbe prevalente la funzione traslativa e pertanto opportuno il riferimento alla vendita a rate con riserva di propriet; c) non manca chi, reputando prevalente la funzione di finanziamento del concedente a favore dellutilizzatore, avvicina loperazione al mutuo, s da prospettare nel canone una restituzione rateale della somma concessa. Si definisce leasing operativo, loperazione nella quale il concedente anche il produttore del bene concesso appunto, in leasing, allutilizzatore.

Una variazione del leasing costituita da c.d. sale and lease back, nel quale limprenditore vende al concedente un suo bene e questi glielo concede in leasing. In tal modo, limprenditore ottiene una liquidit immediata determinata dal corrispettivo del prezzo, senza perdere il godimento del bene (e potendo, alla scadenza, riacquistarlo esercitando il diritto di opzione). Levidente funzione di finanziamento per il venditore-utilizzatore e il ruolo di garanzia svolto dal diritto di propriet in capo al concedente-acquirente, induce ad avvicinare la sostanza dellaffare allalienazione a scopo di garanzia e, talvolta, al patto commissorio vietato.

COMODATO NOZIONE Il comodato il contratto con il quale una parte (comodante) concede allaltra (comodatario) una cosa inconsumabile, mobile o immobile, affinch se ne serva per un tempo e per un uso determinati. Il comodante acquista il credito alla restituzione della medesima cosa data, alla fine del rapporto. E normalmente definito come prestito duso, a differenza del mutuo il quale costituisce un prestito di consumo.

E un contratto reale, e cio si perfeziona non con il semplice consenso delle parti, bens con la consegna della cosa. E un contratto unilaterale, con obbligazioni a carico di una sola parte. E un contratto gratuito (se fosse previsto un corrispettivo per il godimento del bene si avrebbe una locazione). Il carattere della gratuit non viene meno se sono previsti, a carico del comodatario, prestazioni accessorie (ad es., nel comodato immobiliare, gli oneri di manutenzione) (art. 1803, c.c.). OBBLIGAZIONI DEL COMODATARIO

Il comodato, di norma, costituisce obbligazioni esclusivamente a carico del comodatario, e pertanto costui: a) deve custodire e conservare la cosa con lordinaria diligenza e pu goderne soltanto per luso determinato dal contratto o dalla natura della cosa (art. 1804, comma 1, c.c.); b) non pu concedere a terzi il godimento del bene senza il consenso del comodante (art. 1804, comma 2, c.c.); c) deve restituire immediatamente (prima della scadenza del contratto) la cosa in ipotesi di bisogno urgente e imprevisto del comodante (art. 1809 c.c.) o qualora il termine di riconsegna non sia determinato n determinabile (c.d. precario) (art. 1810 c.c.). La violazione degli obblighi indicati determina il potere del comodante di chiedere la restituzione della cosa, oltre il risarcimento del danno (art. 1804, comma 3, c.c.).
Qualora la cosa in comodato riveli dei vizi tali da recare danni al comodatario, il comodante tenuto al risarcimento dei danni se, conoscendo il difetto, non ha avvertito il comodatario (art. 1812 c.c.).

FIDEIUSSIONE NOZIONE Con la fideiussione, il fideiussore garantisce ladempimento di una obbligazione altrui, obbligandosi personalmente verso il creditore (art. 1936 c.c.). La disciplina prevista per la fideiussione prescinde dalla sua fonte, la quale, quando ha carattere negoziale pu consistere in un negozio unilaterale o in un contratto. La volont di prestare fideiussione deve essere espressa (art. 1937 c.c.). Lobbligazione fideiussoria pu essere costituita con un negozio a titolo sia oneroso sia gratuito. Lesistenza eventuale, ma non necessaria, di un corrispettivo pu emergere o allinterno dello stesso negozio fideiussorio o in un negozio ad esso funzionalmente collegato. FUNZIONE La fideiussione assolve una funzione di garanzia del rapporto obbligatorio garantito; s che si prospetta, tra lobbligazione fideiussoria e lobbligazione garantita, un rapporto caratterizzato dallaccessoriet. Il carattere di accessoriet che caratterizza lobbligazione fideiussoria esprime la tendenziale dipendenza genetica e funzionale del debito fideiussorio da quello principale. Pertanto: a) necessario, per la funzione di garanzia svolta dalla fideiussione, che lobbligazione altrui sussista realmente. Pertanto la fideiussione non valida se non valida lobbligazione principale garantita (art. 1939 c.c.). b) la garanzia fideiussoria non pu eccedere ci che dovuto dal debitore, n pu essere prestata a condizioni pi onerose: in caso contrario, la garanzia opera entro i limiti dellobbligazione principale (art. 1941 c.c.). c) laccessoriet tra obbligazione principale garantita e garanzia fideiussoria legittima il fideiussore ad opporre al creditore tutte le eccezioni che spettano al debitore principale (art. 1945 c.c.). La fideiussione pu avere ad oggetto unobbligazione condizionale o futura, con lindicazione, in questultima ipotesi, dellimporto massimo garantito (art. 1938 c.c.).
A questo schema andrebbe ricondotta lipotesi della c.d. fideiussione omnibus, utilizzata dagli istituti di credito al fine di ottenere una garanzia su tutte le obbligazioni che un cliente assumer verso questi ultimi in base ad operazioni bancarie. Molteplici sono i dubbi circa la validit di questa pratica bancaria.

STRUTTURA

ACCESSORIET

Il fideiussore pu obbligarsi: a) in solido con il debitore principale (art. 1944, comma 1, c.c.); non contrasta con la natura solidale del debito fideiussorio, quale conseguenza della sua funzione di garanzia, il c.d. beneficium ordinis, in base al quale il creditore deve chiedere ladempimento prima al debitore principale e poi al garante; b) con il c.d. beneficium excussionis (art. 1944, comma 2, c.c.); in questultima ipotesi, lobbligo di pagamento del fideiussore sorge dopo lescussione del debitore principale; e pertanto, il fideiussore chiamato dal creditore ad adempiere, qualora intenda avvalersi del beneficium excussionis, deve indicare i beni del debitore principale da sottoporre ad esecuzione.
Il fideiussore, che ha pagato il debito, pu rivalersi nei confronti del debitore principale, mediante surrogazione nei diritti che il creditore aveva nei confronti del debitore (art. 1949 c.c.) e regresso contro il debitore principale stesso (artt. 1950 e 1951 c.c.). A volte, per assicurare al creditore una rapida realizzazione del suo interesse, al negozio fideiussorio si appone una clausola secondo la quale ogni eccezione di qualsiasi natura potr essere fatta valere soltanto dopo lintegrale soddisfacimento della richiesta (c.d. clausola solve et repete).

TRANSAZIONE NOZIONE La transazione il contratto con il quale le parti, con reciproche concessioni, pongono fine ad una lite tra loro gi sorta o che potrebbe sorgere (art. 1965 c.c.). Il contratto di transazione ha la finalit di comporre e prevenire le liti, attraverso reciproche concessioni con le quali ciascuno sacrifica parte delle proprie pretese in favore dellaltro. Le reciproche concessioni possono riguardare tanto il rapporto controverso quanto altri rapporti (c.d. transazione mista). Oltre gli effetti costitutivi, modificativi ed estintivi dei rapporti controversi o di altri rapporti, la transazione pu produrre, altres, leffetto novativo del preesistente rapporto (art. 1976 c.c.). La transazione preclude alle parti di adire lautorit giudiziaria per rimettere in discussione il rapporto transatto. E un contratto a prestazioni corrispettive. E un contratto per il quale richiesta la forma scritta ad probationem (o ad substantiam, qualora il contratto riguardi liti su diritti reali immobilari) (art. 1967 c.c.). I diritti oggetto della lite devono, a pena di nullit, avere natura patrimoniale ed essere nella disponibilit delle parti (art. 1966 c.c.). La transazione non rescindibile per lesione (art 1970 c.c.). La transazione non annullabile per errore di diritto relativo alle questioni che sono state oggetto di controversia fra le parti (art. 1971 c.c.).

FUNZIONE

COMPROMESSO ARBITRALE Il compromesso consiste nellaccordo con il quale gli interessati affidano a giudici privati (arbitri), in numero dispari (collegio arbitrale) - scelti nel modo preventivamente stabilito o nel rispetto della vigente disciplina (art. 809 ss., c.p.c.) la risoluzione di una controversia gi insorta. CLAUSOLA COMPROMISSORIA Con la clausola compromissoria, in un contratto o in un apposito atto, le parti stabiliscono di affidare agli arbitri la decisione delle controversie che dovessero nascere in futuro. La clausola si presenta autonoma rispetto al contratto, tanto che la nullit di questo non determina la nullit della clausola (art. 808, comma 3, c.p.c.). Sia il compromesso sia la clausola compromissoria, interpretati secondo le ordinarie regole ermeneutiche, possono deferire al collegio arbitrale la controversia, gi insorta o futura, tra le parti, per un arbitrato rituale o irrituale; e cio:

a) larbitrato irrituale non disciplinato dalla legge, non ha valore giurisdizionale ma piuttosto contrattuale.
Larbitro irrituale un mandatario a transigere e la sua decisione (lodo irrituale) vale fra le parti come negozio di accertamento o come transazione. Qualora le parti consegnino agli arbitri un foglio in bianco sottoscritto, che il collegio arbitrale ha il potere di riempire, si assiste al c.d. arbitrato per biancosegno. In questa ipotesi, il negozio di accertamento o di transazione appare sottoscritto direttamente dalle parti e non per il tramite degli arbitri mandatari;

b) larbitrato rituale ha valore giurisdizionale ed disciplinato dal codice di procedura civile (art. 806 ss., c.p.c.).

Gli arbitri rituali attingono il potere di risolvere la controversia non dalla volont delle parti (attraverso il mandato) bens dalla legge stessa. La decisione (lodo), pertanto, assume i caratteri della vera e propria sentenza, la quale eseguibile tra le parti e opponibile ai terzi mediante trascrizione, una volta ottenuto il c.d. exequatur (art. 825 c.p.c.).

Il compromesso e la clausola compromissoria pretendono la forma scritta ad substantiam se larbitrato rituale. Loggetto della clausola compromissoria e del compromesso, a pena di nullit, deve essere individuato precisamente perch rappresenta il limite e lambito della competenza arbitrale (art. 829 c.p.c.).

APPALTO NOZIONE Lappalto il contratto mediante il quale una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e gestione a proprio rischio, lobbligazione di compiere per laltra (committente) unopera o un servizio, contro corrispettivo in denaro (art. 1655 c.c.).

Lappalto si fonda sulla fiducia che il committente ripone nellappaltatore, per la sua professionalit e operosit. Ne consegue il divieto del subappalto, salvo autorizzazione del committente (art. 1656 c.c.). Lappalto un contratto a prestazioni corrispettive. Lappalto un contratto a forma libera, anche se nella pratica concluso per iscritto, dato linteresse delle parti a documentare le caratteristiche dellopera o del servizio, le scadenze, i pagamenti a stato di avanzamento dei lavori. Lappalto costituisce un rapporto di durata, e pertanto normale che il progetto iniziale subisca delle modifiche durante lesecuzione del contratto (c.dd. varianti in corso dopera) (artt. 1659, 1660, 1661 c.c.). In quanto rapporto di durata, prevista, in osservanza del principio della sopravvenienza (art. 1467 c.c.) la revisione dei prezzi (art. 1664, comma 1, c.c.) Linteresse del committente alla corrispondenza tra il risultato promesso e quello effettivamente prodotto tutelato in diversi momenti: a) il committente pu controllare lo svolgimento dei lavori e se accerta che lopera non procede secondo quanto pattuito, pu assegnare un termine entro il quale lappaltatore deve adeguarsi, pena la risoluzione di diritto del contratto, salvo il risarcimento del danno (diritto di verifica) (art. 1662 c.c.). b) previsto un controllo finale (c.d. collaudo) per verificare se lopera eseguita ad arte e conformemente al progetto. Il committente ha interesse a collaudare lopera prima di riceverne la consegna perch, con questultima, lopera si considera accettata e laccettazione limita la garanzia per i vizi e difformit (art. 1667 c.c.). Il corrispettivo pu essere stabilito a corpo, cio rispetto allopera nel suo complesso (c.d. forfait), o a misura (ad es., per quantitativo, per metro quadrato, ecc.). Il corrispettivo va pagato ad opera finita e accettata (art. 1665 c.c.). Tuttavia la prassi deroga a tale norma prevedendo che il prezzo sia pagato secondo gli stati di avanzamento dei lavori.
Lappaltatore tenuto alla garanzia per le difformit e i vizi dellopera, con la precisazione che se lopera stata accettata da committente, la garanzia concerne soltanto i vizi non riconoscibili da questultimo o dolosamente taciuti dallappaltatore (artt. 1667 e 1669 c.c.).

ASSICURAZIONE NOZIONE Lassicurazione il contratto col quale lassicuratore (necessariamente unimpresa esercitata da un istituto di diritto pubblico o da una s.p.a.; art. 1883 c.c.), verso pagamento di un premio, si obbliga a rivalere lassicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana (art. 1882 c.c.).

Il fenomeno assicurativo, in grande espansione e trasformazione, in larga misura disciplinato da leggi speciali (ad es., l. n. 990/1969 sullassicurazione obbligatoria della responsabilit civile derivante dalla circolazione dei veicoli), pur potendosi in mancanza applicare la disciplina codicistica (art. 1886 c.c.).

FUNZIONE

Il contratto di assicurazione assolve la funzione di trasferire il rischio, inteso quale possibilit di un evento economico sfavorevole, dal soggetto ad esso esposto (assicurato) ad altro soggetto (assicuratore) il quale, al verificarsi dellevento sfavorevole, obbligato: a rivalere lassicurato del danno prodotto (assicurazione contro i danni); a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana (assicurazione sulla vita).

La funzione, pertanto, non unitaria, prevalendo, nella prima ipotesi, quella indennitaria; e, nella seconda, quella c.d. previdenziale.

E un contratto a prestazioni corrispettive: il pagamento periodico del c.d. premio assicurativo contro il pagamento di una somma di danaro, subordinato al verificarsi di un evento futuro e incerto o sullan (assicurazione contro i danni) o sul quando (assicurazione sulla vita). E un contratto aleatorio, nel senso che lammontare delle prestazioni reciproche dovute dallassicurato e dallassicuratore, dipende da fattori casuali (il verificarsi o meno dellevento dannoso, la sua entit, il tempo nel quale si verificher levento attinente alla vita umana, ecc.). E un contratto consensuale. La proposta indirizzata dallassicurato allassicuratore ferma e irrevocabile per il termine di quindici giorni (o di trenta, se necessaria una visita medica). Il termine decorre dalla data della consegna o della spedizione della proposta (art. 1887 c.c.). E un contratto per il quale richiesta (da numerose leggi speciali) la massima trasparenza. Limpresa assicuratrice ha, pertanto, lobbligo di comunicare al contraente, prima e durante la vigenza del contratto una serie di informazioni di fondamentale importanza per loperazione contrattuale (ad es., art 109, d.leg. n. 174/1995) Per lassicurazione richiesta la forma scritta ad probationem. Il documento relativo assume il nome di polizza, la quale pu essere rilasciata allordine o al portatore (artt. 1888 e 1889 c.c.).

CONTRATTI BANCARI Lattivit creditizia consiste nellesercizio di due operazioni tra loro collegate: la raccolta del risparmio e lesercizio del credito. Le operazioni di raccolta, che per la banca rappresentano operazioni passive (remunerate ai clienti), sono dirette a procacciare i mezzi per lesercizio delle operazioni di erogazione del credito che sono, al contrario, attive (remunerate alla banca).
La disciplina dellattivit creditizia (d.leg. n. 385/1993: t.u.delle leggi in materia bancaria e creditizia) determina un quadro normativo nel quale data particolare attenzione alla tutela del risparmio e del risparmiatore e allo sviluppo economico e la stabilit del sistema finanziario. Pertanto: a) b) c) d) e) limpresa che esercita lattivit creditizia e bancaria necessita di una autorizzazione ed sottoposta alla vigilanza da parte delle autorit creditizie; le banche devono assolvere determinati obblighi di informazione (ad es., 116, t.u.); i contratti conclusi tra la banca e i clienti devono avere la forma scritta a pena di nullit; nei contratti conclusi tra la banca e i clienti devono essere indicati il tasso di interesse e ogni altro prezzo o condizione praticata. E nulla ogni clausola che al riguardo rinvii agli usi; il tasso di interesse e ogni altro prezzo o condizione del contratto possono subire, nel corso del rapporto, variazioni sfavorevoli al cliente soltanto ove tale possibilit sia prevista nel contratto mediante clausola specificamente approvata da questultimo (c.d. ius variandi) (artt. 117 e 118 t.u.); le disposizioni del t.u. sono derogabili soltanto in senso pi favorevole al cliente e le nullit in esso previste possono essere fatte valere dal cliente e non dalla banca; le banche, per la natura di servizio pubblico dellattivit svolta, hanno lobbligo legale di contrarre (art. 2597 c.c.).

f) g)

DEPOSITO
BANCARIO

OPERAZIONI PASSIVE Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la propriet ed obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con losservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (art. 1834 c.c.). La funzione del contratto pu essere quella di permettere al depositante di garantirsi contro possibili furti (ed in tal senso loperazione si avvicina a quella di un vero e proprio deposito irregolare, con funzione di custodia) ma anche quella di lucrare gli interessi (ed allora si vicini ad un ordinario mutuo oneroso, con funzione di prestito). E un contratto reale, e pertanto si perfeziona con la consegna allo sportello del danaro. E un contratto a titolo oneroso, poich sono corrisposti dalla banca gli interessi sulla somma depositata. Di regola il deposito in conto corrente, e cio prevista la possibilit di procedere ad una pluralit di versamenti e prelevamenti (artt. 1834, comma 2, e 1852 c.c.).

Il deposito pu essere attestato altres mediante il rilascio di un libretto di deposito a risparmio, sul quale limpiegato della banca annota, con efficacia probatoria tra le parti, le operazioni di prelevamento e di versamento. Il libretto di deposito pu essere nominativo o al portatore.

OPERAZIONI ATTIVE APERTURA


DI CREDITO

Lapertura di credito bancaria unoperazione attiva con la quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dellaltra parte (accreditato) una somma di danaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato (art. 1842 c.c.). E un contratto consensuale, ad effetti obbligatori e deve avere forma scritta. La somma messa a disposizione pu essere utilizzata dallaccreditato anche mediante molteplici prelievi fino alla concorrenza di un determinato importo. La propriet della somma di danaro resa disponibile resta alla banca fino a quando accreditato non ne dispone. Lapertura di credito pu essere garantita o allo scoperto.

ANTICIPAZIONE
BANCARIA

Lanticipazione bancaria considerata una sottospecie dellapertura di credito garantita. La sua funzione quella di consentire il finanziamento di operazioni su merci: il produttore costituisce un pegno, a favore della banca, sulle merci o i titoli che le rappresentano, facendosi anticipare quanto attende di riscuotere dai compratori. Il pegno costituito a favore della banca pu essere sia regolare, nel quale la banca rilascia al cliente un documento nel quale sono individuati le merci e i titoli, sia irregolare, quando a garanzia delloperazione sono vincolati depositi di danaro, merci o titoli non individuati o per i quali alla banca stata conferita la facolt di disporne.

SCONTO

Lo sconto il contratto con il quale la banca, previa deduzione dellinteresse, anticipa al cliente (scontatario) limporto di un credito non ancora scaduto che costui vanta verso terzi, mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso (art. 1858 c.c.). E un contratto oneroso, dove la banca percepisce come prezzo della cessione la differenza tra limporto nominale del credito e la minor somma anticipata (c.d. tasso di sconto).

NOZIONE:
La successione indica il subingresso di un soggetto (successore o avente causa) ad un altro (autore o dante causa) nella titolarit di una o pi situazioni giuridiche attive o passive o anche c.d. di fatto (1146). Successione mortis causa: universale e si fonda su esigenze di carattere economico, politico e sociale. Il subingresso retroagisce al momento della morte del de cuius (per evitare che i beni diventino res nullius o dello Stato).

TUTELA DELLA FAMIGLIA: in mancanza di contraria volont del defunto il patrimonio destinato alla famiglia in senso lato (v. art. 572, 2 comma, 230 bis, 1 comma, 2122, 1 comma).

DIRITTI DELLO STATO (art. 42, 4 comma, Cost.).

OGGETTO:

situazioni trasmissibili (situazioni a contenuto patrimoniale: beni, atti precontrattuli, irrevocabili, impresa 1330-1331) Non sono trasmissibili le situazioni legate alla persona del titolare: (diritti della personalit, uso abitazione, usufrutto, assegno di mantenimento, la rendita vitalizia, i rapporti intuitu personae).

Principio di unit della successione: lintero patrimonio trasmissibile del defunto di regola soggetto alla medesima disciplina. Eccezione SUCCESSIONI ANOMALE quanto alloggetto (beni indivisibili nellinteresse della produzione: maso chiuso, art. 18 d.p. G.P.le Bolzano 32/1978) e ai soggetti (sono individuati da norme dei soggetti beneficiari non soltanto tra i chiamati alleredit del de cuius, ma anche tra gli affini, qualora siano conviventi abituali: convivente more uxorio, viventi a carico del defunto v. art 2122) Vedi anche successione nel contratto agrario (ex. 9 bis, l. 898/1970) soggetti indicati conseguono tali diritti IURE PROPRIO e non iure successionis.

DIVIETO DEI PATTI SUCCESSORI: i patti successori istitutivi (458) sono nulli perch in contrasto con la libert testamentaria (587). La nullit si estende ai patti dispositivi e ai negozi rinunziativi (v. art. 557, 2 comma). Validi sono i patti che hanno per oggetto un bene del de cuius non considertato tale dai contraenti (v. art. 1478 vendita di cosa altrui)

PROCEDIMENTO

SUCCESSORIO:

Con la morte c lapertura della successione (456). Foro cause ereditarie: domicilio (43). Si ha apertura della successione anche con il passaggio in giudicato della sentenza dichiarativa di morte presunta (art. 58 e ss.)

VOCAZIONE DELAZIONE ACQUISTO

possono coincidere temporalmente (legato di specie art. 649, 1 comma).

VOCAZIONE: la chiamata del successore (o dei successori) fatta col testamento o, in via suppletiva, dalla legge: allapertura della successione nasce in capo al designato il diritto alla successione (prescrizione decennale). DELAZIONE: concreta attribuzione al primo vocato del diritto alla successione, avente ad oggetto lacquisto delleredit o del legato. Vocazione e delazione coincidono nel primo chiamato, cui spettano il diritto di accettare leredit (art. 480) o il diritto al legato. Talvolta delazione e vocazione non coincidono: istituzione derede sottoposta a condizione sospensiva (633), nascituro concepito e non concepito (art. 462). ACQUISTO
DELLEREDIT:

il successore subentra al defunto senza alcuna mancanza, seppur momentanea, della titolarit delle situazioni (art. 459, 469)

EREDIT

Qualora il primo chiamato non sia nel possesso di alcune bene ereditario si provvede (su istanza di chiunque sia interessato o dufficio) alla nomina del curatore delleredit giacente (528-532). Il curatore dopo aver proceduto allinventario, cura lamministrazione delleredit (529) con funzioni prevalentemente conservative (530). Quando leredit accettata, egli cessa dallufficio e rende il conto dellamministrazione (comb. disp. 496 e 531). La nomina del curatore priva il chiamato (delato) degli ordinari poteri di amministrazione (460, ult. comma). Allorch i chiamati poziori manchino o non abbiano accettato, subentra di diritto lo STATO.

GIACENTE:

CAPACIT

E INDEGNIT:

La capacit di succedere prescinde dalla capacit di agire giacch attribuita non soltanto a chi sia gi nato vivo, ma anche a chi sia concepito o presunto tale (462). Occorre che il chiamato non sia premorto al testatore: Rappresentazione (467) commorienza (4) scomparsa del chiamato (70).

Persone fisiche sono capaci di succedere per legge o per testamento;

Persone giuridiche possono ricevere per testamento anche se non riconosciute (art. 17 abrogato) e non autorizzate. Ma devono accettare con beneficio dinventario (473).

LINDEGNIT determina lesclusione dalla successione (art. 463) ( decisa con sentenza) RIABILITAZIONE DELLINDEGNO (art. 466, 2 comma)

Leredit si acquista con lACCETTAZIONE: Modi di manifestazione: Accettazione espressa (art. 475)

Negozio irrevocabile, unilaterale, non recettizio Accettazione tacita (art. 476) Accettazione presunta o ex lege: per decorso del tempo se in possesso dei beni (art. 485, 2 e 3 comma), per sottrazione o occultamento dei beni (art. 527), acquisto dei beni da parte dello Stato (art. 586). Laccettazione con beneficio dinventario non pu essere che espressa (art. 484).

RINUNZIA ALLEREDIT:

comporta la dismissione abdicativa del diritto di accettare.

Pu essere fatta se: - non decorso il temine di prescrizione (480) - il chiamato non decaduto dal diritto di accettare (481) - se il chiamato non divenuto erede (semel heres semper heres). Negozio unilaterale, non recettizio necessariamente espresso e formale (art. 519). La rinunzia effettuata dietro corrispettivo o a favore di taluno dei chiamati,invece, atto di disposizione positiva delleredit e d luogo allaccettazione della stessa (478) La rinunzia nulla se disposta a parziale, a termine o sotto condizione (520). Essa richiede la piena capacit di agire: lincapace deve essere assistito dal tutore o dai genitori, il parzialmente capace deve essere affiancato dal curatore, previa autorizzazione del giudice. Laccettazione pu essere fatta anche da chi abbia rinunziato alleredit (525), purch il diritto non si sia prescritto o non vi sia stata laccettazione da parte del chiamato ulteriore o laccrescimento di altri coeredi (522 e 674).

PETIZIONE:

Allerede spetta lazione di petizione di eredit, tendente al riconoscimento della qualit di erede nei confronti di chiunque possegga beni ereditari s da conseguirne la restituzione (533).

Lazione universale, assoluta, ma naturalmente vedi art. 2909. Legittimazione attiva spetta allerede al chiamato-delato (il quale diviene erede soltanto per aver proposto lazione: art. 476 cod. civ.), allacquirente delleredit (1543, 2 comma). In via surrogatoria lazione spetta anche ai creditori personali dellerede e al curatore fallimentare (non al curatore delleredit giacente e allesecutore testamentario) Azione di petizione imprescrittibile salvo (art. 533, 2 comma)

SUCCESSIONE DEI LEGITTIMARI: Alla libert di disporre dei propri beni si contrappone linteresse della famiglia nucleare a conseguire una quota dellasse ereditario secondo le regole della successione c.d. necessaria. Si tratta di un limite tanto alla successione legittima quanto a quella testamentaria. Legittimari (art. 536): sono titolari di una quota (c.d. indisponibile): azione di riduzione sul relictum e il donatum (il legittimario per conseguire quanto gli spetta pu agire, entro il termine di prescrizione decennale, con lazione di riduzione: questa si scinde in - azione di declaratoria di inefficacia delle disposizioni del de cuius - e azione di restituzione con funzione di recuperare i beni dal beneficiario del de cuius (convenuto). La quota liberamente disponibile varia da un minimo di un quarto (542, 2 comma) ad un massimo di due terzi (538, 1 comma) dellasse; sicch la quota riservata complementare alla disponibile: lasse formato da entrambe, in proporzioni variabili. La categoria pi tutelata quella del coniuge: la quota ad esso riservata non mai inferiore a quella di qualsiasi altro legittimario concorrente ( pari ad essa soltanto quella dellunico figlio: un terzo, ex 542, 1 comma, e quella spettante in concorso con due figli: un quarto, ex 542, 2 comma).

INTANGIBILIT DELLA LEGITTIMA: al fine di verificare se allapertura della successione, il legittimario abbia ricevuto quanto gli spetta, egli pu procedere alla riunione fittizia (556) (operazione di calcolo consistente nellaccertamento del valore dellasse ereditario netto).

SUCCESSIONE LEGITTIMA E TESTAMENTARIA:

la fonte della successione mortis causa nella legge o nel testamento: art. 457.

SUCCESSIONE TESTAMENTARIA:

Il Testamento lunico atto con il quale la persona fisica pu disporre del patrimonio, in tutto o in parte, per il tempo successivo alla morte (587). Disciplina legale suppletiva art. 565 ss. (540, 2 comma, 548, 2 comma, 580, 594).

Il testamento pu contenere disposizioni a titolo universale o particolare (legati: 649 ss.) e a contenuto non patrimoniale. La successione a titolo particolare determina la successione del legatario in una o pi situazioni patrimoniali determinate, senza che egli subentri al de cuius nel complesso del suo patrimonio trasmissibile (c.d. asse ereditario) La successione a titolo universale attribuisce la qualit di erede, ha ad oggetto lasse ereditario o una quota di esso: si estende a tutti i rapporti facenti capo al de cuius (anche se non a conoscenza dello stesso) e determina la responsabilit illimitata dellerede (salvo il beneficio dinventario: 484 ss.) per i debiti e i pesi ereditari (752). la devoluzione di singoli diritti pu dar luogo a successione universale: vedi art. 588, 2 comma. 4

La successione particolare si distingue da quella universale per: - la responsabilit del legatario: limitata (756) - lacquisto: automatico salvo rinunzia (649, 1 comma) - trasmissione del possesso: accessione non successione (1146, 2 comma) - linsensibilit alle sopravvenienze attive e passive (successione allacquisto del legato).

SUCCESSIONE LEGITTIMA: Essa ha fondamento nella legge e ricorre quando manca quella testamentaria (457, 2 comma). Unicit della delazione: qualora la successione sia regolata parzialmente dal testamento e la legge disciplina la devoluzione del residuo, si ha ununica delazione fondata su due diversi titoli. Il chiamato non pu accettare leredit devolutagli per legge e rinunziare a quella ex testamento, o viceversa (laccettazione parziale nulla, 475, 3 comma). La successione legittima trova un limite in quella c.d. necessaria (533) I successori ex lege (c.d. successibili) del de cuius sono il coniuge e i suoi parenti entro il sesto grado (572, 2 comma). Se questi mancano lo Stato (586). Il parente prossimo esclude il remoto, salvo deroghe la principale delle quali quella del coniuge e dei figli (581), i quali concorrono fra loro escludendo le altre categorie di successibili.

IL TESTAMENTO E lunico negozio mortis causa previsto al fine di disporre del proprio patrimonio per il periodo successivo alla morte. Il testatore nel rispetto dei limiti imposti (536) pu: - sia designare il destinatario - sia definire loggetto dellattribuzione (587, 1 comma) Col testamento si possono costituire situazioni (Fondazione), o dettare disposizioni non patrimoniali (riconoscimento del figlio naturale, 250-254). E un negozio unipersonale (una sola persona fisica pu essere lautore e non pu essere redatto per mezzo di rappresentante), revocabile solo ad opera del suo autore, unilaterale e non recettizio. Capacit di testare: astratta capacit di agire e concreta capacit di intendere e volere (591). Non pu testare il minore, anche se emancipato, linterdetto giudiziale. In caso contrario annullabilit (591) che si prescrive in 5 anni. Pu testare linabilitato, linterdetto per sordomutismo e cecit dalla nascita (415, comm 3) e linterdetto legale. E un negozio formale: pu essere redatto solo in una delle forme indicate: la forma minimale quella scritta; invalidit del testamento orale (nuncupativo) e del testamento redatto con sistemi diversi (testamento informatico se non redatto con la firma digitale - d.p.r. 445/2000). Forme del testamento (601): - Olografo: se interamente scritto, datato e sottoscritto dal solo testatore (602). E valido se redatto in forma epistolare. E scrittura privata (2702) e presenta inconvenienti: atecnicit redazionale, facile alterazione, distruzione, smarrimento. Si pu depositare presso un notaio. - Testamento per atto di notaio: svantaggi: minore segretezza, maggiore formalismo perch alle norme del codice si aggiungono quelle prescritte dai notai (60, l. not.) 5

Esso pu essere pubblico o segreto Pubblico (603): pu essere fatto anche da chi non sappia o non possa scrivere n leggere ed redatto interamente dal notaio (o allestero dal console) in presenza di due testimoni, eccezionalmente quattro (403, 2 e 3 comma). Deve essere sottoscritto dal notaio dai testimoni e dal testatore. Segreto (604): scarsamente adoperato per il suo formalismo, si divide in due fasi: la prima attiene alla redazione della scheda testamentaria ad opera del solo testatore; la seconda alla redazione dellatto di ricevimento (605). Nullit per difetto di forma (606). Il testamento segreto invalido ha lefficacia di quello olografo, se ne presenti i requisiti di forma (607). Conservazione del testamento nullo: Conferma (art. 590). Pubblicazione del testamento olografo e segreto: artt. 620 ss. Per il testamento pubblico: l. not. art. 61. I vizi della volont sono causa di annullabilit assoluta (624) Non solo il Dolo (sia se determinante sia se incidente) ma anche la mera captazione. Violenza (anche se semplice timore reverenziale) Limitate sono le conseguenze dellErrore ostativo (625 e 628) Rilevanza del motivo: errore rende il testamento annullabile (624, 4 comma), la sua illiceit nullo (626). Le condizioni impossibili e illecite si considerano non apposte (634). Lonere (647): peso imposto, per volont del disponente, al beneficiario trasmissibile ai suoi eredi, salvo lipotesi di prestazione infungibile.

LEGATI La successione a titolo particolare si pu verificare per - legge: legato di abitazione sulla casa coniugale (540, 2 comma) - o testamento: legato testamentario (sempre natura patrimoniale) Il legato si acquista fin dal momento dellapertura della successione senza accettazione e senza conoscenza del legatario (o onorato). Se per il legatario accetta non pu poi pi rinunziare al legato (650, actio interrogatoria). Se ha ad oggetto un bene immobile il legatario ha lonere di trascrivere lacquisto (2648) a suo favore esibendo lestratto autentico del testamento (2648, 4 comma e 2660) Il legato di specie pu avere anche ad oggetto una cosa appartenente allonerato (cio il soggetto, erede o legatario, a carico del quale il testatore ha posto lonere) o di un terzo (651 e 652). Lacquisto di altri legati avviene in momenti diversi: Il diritto al legato si acquista al momento dellapertura della successione, mentre lacquisto del diritto sulla cosa legata differito: di cosa generica (al momento dellindividuazione, 653 e 644); se legato alternativo al momento della scelta (665); se di cosa altrui al momento dellacquisto della cosa da parte dellonerato (651) Il legatario non risponde dei debiti ereditari e risponde dei sublegati e degli oneri entro il valore del legato (671) SUBLEGATO: E un legato a carico di latro legatario, tenuto alladempimento entro i limiti di valore del legato principale. Se il valore del sublegato eccede quello del legato, il sublegatario resta insoddisfatto per la differenza tranne che onerato divenga lerede puro e semplice, che obbligato ultra vires hereditatis. 6

Il sublegato valido anche se invalido il legato principale Prelegato: (661) Legato di credito: (658) Legato a favore del creditore: (659) Legato di alimenti: (660)

SOSTITUZIONE E ACCRESCIMENTO Queste al pari della rappresentazione rimediano alleventualit che il chiamato alleredit o il legatario non possano (perch, ad es. premorti) o non vogliano conseguire quanto devolutogli mortis causa, facendogli subentrare un chiamato di grado ulteriore o un gruppo di chiamati dello stesso grado Sostituzione ordinaria: 688 Sostituzione plurima: 689 Sostituzione fedecommissoria: 692-693 Accrescimento (674) ha luogo soltanto se non possano operare sostituzione e rappresentazione (523 e 674, 3 e 4 comma) e non sia stato espressamente escluso (674, 3 comma) Accrescimento nella successione legittima (522)

COMUNIONE EREDITARIA Se vi sono pi eredi titolari di una quota-parte del patrimonio ereditario (di una entit astratta che identifica una parte in relazione al tutto) si verifica la comunione ereditaria (contitolarit). Dalla comunione sono preclusi i legatari. Oggetto: debiti (754) e crediti ripartiti proporzionalmente (727) E disciplinata dalle norme della comunione ordinaria con alcune varianti: Prelazione (732) Facolt di domandare la divisione (713) Casi di impedimento della divisione (715) Ciascun coerede pu chiedere la sua parte in natura dei beni mobili e immobili delleredit (718), senza procedere alla liquidazione dei beni relitti (727) Regola derogabile: Vendita dei beni in comunione (719) Immobili non divisibili (720) Resa dei conti (723) Stima dei beni (726) e porzioni (727) Il testatore pu dettare delle disposizioni vincolanti per la divisione dei beni relitti (733) Divisione fatta dal testatore (734) Divisione nulla (735).

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