You are on page 1of 2

16 L'ULTIMA 2011.08.

24

APERTURA di Luca Celada - LOS ANGELES Chicago SPEGNE I CELLULARI Due omicidi di polizia a pochi giorni di distanza, l'indignazione della gente che divampa su internet e nei social network su cui si cristallizza la protesta. E la mano pesante delle autorit che intervengono per reprimere le reti di comunicazione su cui si organizza la resistenza civile

Due omicidi di polizia a pochi giorni di distanza, l'indignazione della gente che divampa su internet e nei social network su cui si cristallizza la protesta, la mano pesante delle autorit che intervengono per reprimere le reti di comunicazione su cui si organizza la resistenza civile. Non accade in uno stato-cliente del Maghreb o per iniziativa di un despota mediorientale alle prese con un sollevamento popolare ma nell'illuminata California, all'ombra della Silicon Valley da cui emanano le tecnologie che le reti sociali le rendono possibili. L'ultimo caso di censura "tecnologica" scoppiato a un tiro di schioppo dell'epicentro digitale del mondo la scorsa settimana quando la direzione del Bart, la metropolitana che collega San Francisco all'hinterland della Bay Area, ha sospeso il servizio cellulare in quattro stazioni della linea centrale dove migliaia di passeggeri hanno d'improvviso perso il "campo" normalmente garantito da appositi ripetitori sotterranei. Non si trattato di una interruzione per manutenzione ma di una misura "strategica" per contrastare una manifestazione a mezzo di flash mob, che era stata annunciata per protestare contro l'uccisione di Charles Blair Hill, un senzatetto di 45 anni ucciso a colpi di pistola dalla polizia ferroviaria quando, nella dicitura standard dei rapporti di polizia in questi casi, aveva minacciato l'incolumit degli agenti della sicurezza lanciando in loro direzione una bottiglia di Vodka, in apparente stato confusionale. Police and order Hill era uno dei tanti transient che vivono di espedienti nel distretto centrale della citt, nelle stazioni metro, nei pressi del Tenderloin district, uno dei pi notori quartieri di degrado urbano della California e la sua morte ha seguito un copione tristemente noto in uno stato in cui una gigantesca popolazione di senzatetto e malati mentali, in assenza di una rete sociale, rimane in balia delle strade e spesso di tragici incontri con le forze dell'ordine. Quello ad esempio avvenuto appena pochi giorni prima a Fullerton, un sobborgo esterno di Los Angeles, in cui un senzatetto schizofrenico di 37 anni, Kelly Thomas, era stato pestato a morte dai poliziotti dopo una verifica ad una fermata dell'autobus. Entrambi i casi hanno provocato forti proteste delle comunit specie per il rifiuto dei rispettivi corpi di polizia di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti degli agenti responsabili. In entrambi i casi la protesta stata amplificata su internet anche grazie al coinvolgimento di Anonymous, la rete di cyber-militanti i cui hacker hanno attaccato il sito internet di Bart e il portale della polizia di Fullerton. A San Francisco, dove gli agenti di sicurezza del Bart hanno una problematica, e violenta, storia di rapporti con sospetti, la coalizione aveva convocato una flash-protest nelle stazioni metro del centro per non meglio definite azioni di disturbo. Censura hi-tech

Avendone avuto sentore la direzione di Bart, la semiprivata azienda di trasporti con concessione municipale, ha ritenuto di procedere alla sospensione preventiva del servizio cellulare per evitare che i telefonini potessero venire utilizzati per coordinare una manifestazione illegale e potenzialmente pericolosa sui marciapiedi delle stazioni. Si trattato praticamente di un commissariamento preventivo delle frequenze cellulari di ogni utente munito di telefono, unilaterale e senza precedenti ma necessario secondo Bart a garantire la sicurezza e l'incolumit dei passeggeri. L'effetto per stato semmai di allargare la protesta alle questioni di libert di espressione e controllo sociale. Se il governo pu bloccare intere reti di telecomunicazione per impedire una protesta politica, ha detto Micahel Risher della Aclu (American Civil Liberties Union), questo contrasta direttamente col primo emendamento della Costituzione che garantisce il diritto di assemblea, di protesta e di manifestazione. In sostanza mentre il governo o in questo caso l'azienda dei trasporti avrebbe il diritto di impedire azioni fisiche di disturbo la libera circolazione e dell'espressione delle idee costituzionalmente tutelata. Un caso giuridico La dottrina giuridica espressa in merito dai tribunali americani - dove il caso ha buone probabilit di finire - prevede che siano presenti condizioni di assoluta ed evidente emergenza per giustificare un bavaglio preventivo all'espressione o all'informazione, il cosiddetto prior restraint, che difficilmente viene consentito. In questo caso la restrizione stata imposta alla facolt di comunicare del pubblico, con l'obiettivo di fermare trasmissioni il cui contenuto non era gradito all'agenzia oggetto della protesta. Un po' come se venisse sospeso il servizio telefonico cellulare dell'intera Val di Susa per ostacolare il coordinamento di un corteo no-Tav. La distinzione secondo i dirigenti del Bart che la restrizione stata limitata a strutture di sua propriet non soggette quindi alle stesse garanzie di libera espressione applicabili agli spazi pubblici, come un ateneo cio che limitasse l'accesso wi-fi nelle proprie aule per evitare la distrazione degli studenti durante le lezioni. Ma visto l'intento della azione di Bart secondo i manifestanti piuttosto come se un universit bloccasse tutta la posta elettronica per evitare una protesta studentesca - o se venisse confiscato il megafono di un manifestante in un corteo. L'azzeramento dei cellulari un provvedimento drastico tanto pi inquietante all'indomani delle maxi-sentenze imposte in Inghilterra per l'uso improprio di Facebook, cio per l'espressione da parte di cittadini di contenuti sgraditi al governo. Molto stato giustamente scritto sull'ironia della repressione dello psicoreato digitale nelle illuminate democrazie occidentali che da poco avevano finito di canonizzarla come indomita e virtuosa linfa delle primavere arabe. Ma questi episodi cos lontani da piazza Tahrir pongono soprattutto sempre pi urgentemente la questione del controllo dei "mezzi digitali" alla luce di monopoli sempre pi consolidati da cui dipende un numero sempre maggiore di quotidiane facolt: dalla gestione e propriet dei contenuti dei nostri telefoni, computer e palmari, all'accesso e il controllo dei social network e quindi in generale della libert di espressione su piattaforme digitali la cui gestione sempre pi rimossa dall'utente malgrado l'impatto sempre pi capillare sulla vita quotidiana di ognuno di noi. Una nuova realt della comunicazione; atomizzata e autonoma ma allo stesso tempo strettamente dipendente da poteri privati e malformate normative governative; una nuova e vulnerabile topologia sociale prodotta da una rivoluzione tecnologica le cui problematiche implicazioni politiche sono ogni giorno pi evidenti.

You might also like