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Senato della Repubblica

Sen. Antonio d'Al


Presidente della XIII Commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali

Comunicato Stampa

n 003

Sciopero autotrasporto in Sicilia. Marted il ministro dellInterno Cancellieri riferir in Senato. DAl: Mi auguro che nelle prossime ore i cittadini siciliani vengano messi nelle condizioni di esercitare il loro diritto privato alla mobilit Roma, 20 gennaio 2012 Il ministro dellInterno Annamaria Cancellieri, marted alle 15, riferir al Senato sulle conseguenze per la popolazione siciliana derivanti dallo scipero di alcuni sidacati autionomi dei trasportatori. Ne d notizia il Sen. Antonio dAl che, in questi giorni, intervenuto per ben tre volte in aula sollecitando un intervento del Governo per porre fine a uno sciopero che ha causto, e sta ancor piu causando, enorme disagi ai cittadini e gravi danni economici alle imprese siciliane. Ci che meraviglia afferma dAl come i responsabili dellordine pubblico regionale (il Presidente della Regione in testa quando gli conviene!) ed i prefetti non abbiano valutato per tempo, ancorch sollecitati dalle prevalenti organizzazioni sindacali della triplice, la gravit delle conseguenze e la pericolosit delle modalit di uno sciopero che ha di fatto, con forme di minacce e di violenza impedito il lavoro a chi invece voleva lavorare. Lo sciopero appare ancor piu strumentale e forse suscitato e finalizzato ad altro tipo di pressione, anche politica, in considerazione del fatto che gi da giorni, presso il Ministero delle Infrastruture e trasporti, aperto un tavolo di negoziato, tra ministro e sindacati dellautorasporto sulla vicenda del caro gasolio. Mi auguro conclude dAl che non si indugi oltre e che nelle prossime ore i cittadini siciliani vengano messi nelle condizioni di esercitare il loro diritto privato alla mobilit ed alla possibilit di trovare le merci, soprattutto nei supermercati, e che le imprese possano trasportare i loro prodotti, soprattutto quelli deperibili come quelli agricoli, sui mercati di riferimento, cessando, quindi, il danno enorme che la nostra economia sta subendo. Purtroppo nel nostro Paese, ormai, non esiste alcun senso civico e di responsabilit che faccia riflettere che lesercizio di un qualsiasi diritto personale, quale ad esempio anche quello di sciopero, deve trovare un limite nel dovere di rispettare le libert ed i bisogni primari della collettivit.
LUfficio Stampa Fabio Pace

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