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MASTER ITALINT PROJECT WORK NOVEMBRE 2011 PETTINARI ILARIA TUTOR: VITRONE FRANCESCA

TITOLO: STUDIARE O COSTRUIRE IN ITALIANO L2? PERCORSI POSSIBILI PER UNA SCUOLA RINNOVATA ATTRAVERSO LITALIANO LINGUA SECONDA ABSTRACT Lidea alla base di questo project work scaturisce dalla sperimentazione di un forte gap tra ci che viene illustrato dai modelli teorici studiati riguardo la didattica dellitaliano L2 nelle classi plurilingui e, nello specifico, il passaggio dalla lingua per la comunicazione alla lingua per lo studio (BICS e CALP), e quella che invece risultata essere la prassi dominante nelle scuole secondarie di primo grado della regione Marche e non solo. La prima parte del progetto descrive una pratica organizzativa a livello di laboratori di italiano per studenti non italofoni e di gestione del plurilinguismo allinterno delle classi che si rivelata uno dei modelli pi diffusi nonostante presenti numerosi punti di debolezza e di criticit, quali la scarsit di tempo, lisolamento dei ragazzi stranieri, la difficolt di garantire loro lo studio delle varie discipline, la mancata formazione degli insegnanti e, non ultima, la difficolt di reperire fondi, tutti ostacoli che oscurano i pur presenti spunti positivi e che contribuiscono a creare situazioni di insegnamento ed apprendimento un po improvvisate, troppo lontane dagli scenari ottimali ipotizzati a livello teorico. La seconda sezione, invece, cerca di ipotizzare in modo concreto e realistico dei percorsi alternativi che partano da una progettazione cooperativa tra insegnanti L2 e docenti di classe, tutta incentrata intorno allidea di realizzare una didattica della lingua non svincolata dagli argomenti delle discipline, ma che anzi prenda spunto da quelli per le sue necessarie digressioni linguisticogrammaticali e che sia al contempo momento di aiuto, familiarizzazione ed approfondimento per lo studio dei contenuti previsti per la classe cui gli studenti appartengono. Questi percorsi sono ideati per far s che il tempo in laboratorio diventi per gli studenti stranieri un sostegno sia prettamente linguistico che di studio degli stessi contenuti che stanno affrontando anche i loro coetanei italofoni: ci volto a favorire la loro partecipazione in classe, ad agevolare uno studio troppo complesso per essere svolto in totale autonomia e ad accrescere il senso di integrazione. Seppur con tutti i limiti di cui occorre essere consapevoli, questa mediazione tra la lingua per la comunicazione e la lingua per lo studio applicabile ad ogni livello di competenza linguistica e ad ogni programmazione disciplinare: questo project work illustra solo quattro modelli esemplificativi, ma si chiude con la profonda certezza che analoghe programmazioni cooperative possano essere realizzate in qualsiasi ambito e con qualsiasi target di studenti.

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