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1
<.
Assiomi = sono delle regole indiscutibili su cui basata la teoria dei numeri reali:
A = assiomi ordine (diseguaglianze);
B = assiomi dell'operazione somma;
C = assiomi della moltiplicazione
A) Nell'analisi sono definite le seguenti propriet:
A1) se a ,b
o a<b oppure b<a dicotomia
3
due elementi sono sempre
confrontabili
A2) se a<b , b<c a<c transitivit
A3) se a<b e b<a allora a=b
A4) a si ha sempre a<a , quindi a sempre confrontabile con se stesso
(propriet di riflessivit).
B) esiste una operazione in da chiamarsi somma con le seguenti propriet.
B1) a , b si ha
a+b=b+a commutativit della somma
B2) (a+b)+c=a+(b+c) associativit della somma
B3) esiste un unico elemento (predisposto) da chiamarsi zero e lo si indica con 0. Esso
ha le seguenti propriet:
a
a+0=0+a=a
elemento neutro della somma
B4) a esiste un unico elemento che si indica con a con le propriet
a+(a)=aa=0 . Esso detto opposto di a .
C) esiste un'ulteriore operazione chiamata prodotto definita in
con le seguenti
propriet:
C1) a , b si ha:
ab=ba commutativit del prodotto;
C2) (ab)c=a(bc) associativit del prodotto;
C3) esiste un unico elemento (predisposto) da chiamarsi uno e lo si indica con 1. Esso ha
le seguenti propriet:
a
a1=1a=a
elemento neutro del prodotto
C4) a esiste in un unico elemento che si indica con
1
a
: a0
con le
propriet
a
1
a
=
1
a
a=1
Tale elemento detto reciproco di a
2 Un insieme totalmente ordinato se per ogni a ,b vale a<b oppure b<a. Gli ordini totali si
chiamano anche ordini lineari e risultano tendenzialmente semplici da trattare.
3 La dicotomia la divisione di un'entit in due parti mutuamente esclusive, tali cio da non poter essere
entrambe contemporaneamente vere
3
Assioma di continuit di Dedekind:
Tra coppie di numeri reali con ab esiste sempre un altro numero reale c che ca e
c<b .
secondo questo assioma l'insieme un insieme di infiniti elementi.
Osservazione:
(,<,+, ..)
contiene infiniti elementi;
a+b = b+a; a+a = 2a; a+a+a = 3a; a+a+a+a = 4a; ecc
Tutti questi assiomi identificano in modo inequivocabile l'insieme
se qualunque altro insieme E ha gli assiomi A,B,C e l'assioma di continuit, sostanzialmente sono lo
stesso insieme e quindi esiste una corrispondenza biunivoca tra i due insiemi.
Gli elementi principali nell'analisi sono le diseguaglianze
esempio:
f <g se le propriet di g sono vere anche quelle di f sono vere
24-09-2009
Comparazioni:
A B C i numeri reali con le tre propriet sopraelencate insieme infinito
.<. + *
Contiene infiniti elementi come conseguenza di A, B, C + l'assioma di continuit
Confronto fra .<. e +:
a<b c a+c<b+c
Se
a
allora a
2
0 il quadrato di un numero reale, anche negativo, sempre
positivo.
30/09/2009
La funzione valore assoluto:
sia a , si vuole definire un nuovo numero reale da chiamare valore assoluto:
max (a ,a)=a per dimostrarlo si usa la propriet della dicotomia
si prendono a e -a e comparando i due numeri si prende il maggiore, quello il valore assoluto
min(a ,a)=a
si prendono a e -a e comparando i due numeri si prende il minore, quello il valore assoluto
a , b
max (a , b)= f ( a , b)
min(a , b)=
a+bab
2
es: min(5,9)=
5+959
2
=
144
2
=
10
2
=5
5 il minimo della coppia 5, 9.
max (a , b)=
a+b+ab
2
es: max (8,17)=
8+17+817
2
=
25+9
2
=
34
2
=17
4
Dimostrazione:
x=max( a , b)
y=min(a ,b)
x+y=a+b
xy=ab
esempio:
x=max(8,13) 13
y=min(8,13) 8
x+y=a+b 13+8=8+13
xy=ab 138=813 5=5
max f ( x) , g( x) =
f ( x)+g( x)+ f ( x)g ( x)
2
min f ( x) , g( x) =
f ( x)+g( x) f ( x)g ( x)
2
f : -
max f ( x) , 0=
f ( x)+ f ( x)
2
min f ( x) ,0=
f ( x) f ( x)
2
esempio:
max y= f ( x)=5, 0=
5+5
2
=
10
2
=5
min y= f ( x)=9, 0=
99
2
=
0
2
=0
Due propriet importanti:
subadditivit
se a allora a<a
esempio:
devo trovare un numero reale pi grande di a +b
a ,b
a+b<a+b<a+b
ab<ab<a+b
Maggiorare: trovare un altro valore pi grande.
a+b<a+b
ab<a+b
additivit: =
f (a+b)=f (a)+ f (b)
30-09-2009
a ,b
subadditivit
a+b<a+b
Lipschitzianit del valore assoluto da matematico Lipschitz
ab<ab
Dimostrazione:
se a ,b
a=a+bb<ab+b
b<ab+a
ab<ab
ba<ab
5
Assioma di continuit o di Dedeking:
Premessa:
Gli insiemi numerici:
numeri naturali:
se l'insieme viene considerato positivo si esclude lo 0
se non positivo comprende lo 0
= x: x=0,1,2,3 ,...
Numeri relativi:
= x: x=!n conn
Numeri razionali
=
x: x=
m
n
=mn
1
conn0 m , n
1
N
+L+
2L
N
=L
2
+
2L+1
N
2
1
N
2
1
N
contraddizione
2 L+1
n
2L
2
2L+1
2L
2
0
sto supponendo che L esiste, quindi L un numero
L+
1
N
A
L l'elemento separatore
L+
1
N
<L
Prop. Che L sia l'elemento separatore
E' assurdo! Abbiamo verificato cosi la tesi che non esiste elemento separatore. assurdo perch N
dev'essere positivo
A=2,7,8,24 uno tra questi elementi sempre pi grande per l'assioma di dicotomia.
P=
P
1,
... , P
n
nell'insieme dei numeri reali ho l'ordine.
8
Il massimo di un insieme di numeri reali definito dalle seguenti propriet:
max
di
AA
aA
a<maxA
Il minimo di un insieme di numeri reali definito dalle seguenti propriet:
min
di
AA
aA
minA<a
Insiemi (A) che contengono un numero non finito di elementi.
I =( 0,1)=x: 0x1 non posso dire che 1 il massimo perch non compreso
nell'insieme e neanche 0 il minimo per il medesimo motivo.
I =| 0,1= x: 0<x<1 un insieme chiuso quindi esiste massimo (1) e minimo (0)
Ho bisogno di un analogo del massimo per gli insiemi infiniti.
Definizione di maggiorante:
I M : xI x<M<M+1 ci sono infiniti maggioranti ( M+1 )
Maggiorante di un sottoinsieme di :
sia E
si dice che E ammette maggiorante se
M
E
: eE E<M
E
se E e ammette maggiorante diremo che E limitato superiormente.
Minorante di un sottoinsieme di :
Diremo che E ammette minorante se:
m
E
: eEm
E
<e
se E e ammette minorante diremo che E limitato inferiormente.
Insieme limitato:
Un insieme
E
si dice limitato se nello stesso tempo limitato superiormente e
inferiormente. Cio ammette minorante e maggiorante.
Un insieme pu essere anche limitato solo inferiormente o solo superiormente ma non
chiamato limitato.
Un insieme si dice illimitato se non ammette maggiorante e minorante allo stesso tempo. (
,, )
se E un insieme non vuoto il limite superiore di E il minimo dei maggioranti
supE=minM
E
(questo dimostrato dall'assioma di continuit)
non esistono due
supE
o due
infE
.
Dimostrazione dell'unicit degli estremi:
Per assurdo se ce n fossero due per l'assioma di dicotomia uno dovrebbe essere o inferiore
o superiore all'altro. Ma ho gi definito supE e infE come, rispettivamente, il pi
piccolo / grande dei maggioranti / minoranti.
Inf
E
=MAXm
E
se ho un estremo inferiore che ammette minoranti esiste un inferiore che il massimo dei
minoranti.
supE
il minimo dei maggioranti vuol dire che appartiene ai maggioranti
eE
e<supE
2-10-2009
Limite inferiore = massimo dei minoranti;
Limite superiore = minimo dei maggioranti.
E
supE=minM
E
M
E
M
M insieme dei maggioranti di E.
9
Teorema: E limitato superiormente allora supE ha due propriet:
supE
dev'essere un maggiorante
eE e<supE
;
c>di 0x
c
E: supEcx
c
<supE
La sua negazione (dimostrazione per assurdo):
c>0: xE supEcx
c
x
c
<supEc<supE
Vorrebbe dire che questo un maggiorante minore di supE ma impossibile per
definizione! Quindi ho incontrato il contraddittorio.
Analogamente si caratterizza l'estremo inferiore infE .
Supponiamo di avere un insieme E che sia limitato inferiormente, esso ha due propriet:
xE infE<x
c>0 xE : infE<xinfE+c
Dimostrazione per assurdo simile a quello di supE
Esercizio: sia ( A , B) una sezione di allora supA=infB=elemento separatore
Teorema: (densit di in ):
se a ,b sono reali con ab allora esiste r tale che arb .
Teorema di Archimede:
Se a ,b N : Na>b (A)
N = n positivo naturale
Dimostrazione: supponiamo che a ,b>0 . Supponiamo che (A) non sia vera. Quindi:
N : Na<b negazione di (A)
consideriamo l'insieme E= y: y=Na quindi E limitato superiormente da b
(secondo questa affermazione)
yE y<b
Quindi: supE che b .
Allora:
( N+1) a<supE
Na<supEasupE
ho trovato un maggiorante pi piccolo dell'estremo superiore ed assurdo!
Domanda: quale il limite superiore del seguente insieme?
E= x: x2
il minimo dei maggioranti. Dimostriamolo:
supponiamo per assurdo che:
c>0x
c
E
2cx
c
2
Teorema dei carabinieri:
x<supE
c>0xE: supEcx<supE
Esempio:
c=1 supE1x
1
<supE
c=
1
2
supE
1
2
x
2
<supE
Quindi, generalizzando
supE
1
n
x
n
<supE
pi aumenta n pi
supE
si avvicina a
x
n
varia al variare di n costante
Concetto di infinito:
Un insieme ha cardinalit non finita quando:
10
Premessa
Funzione suriettiva:
yBxA: y= f ( x)
Funzione iniettiva:
se f ( x)=f ( y)x=y
iniettiva + suriettiva = biiettiva.
Infinito insieme delle parti:
X =
x
1
, .... , x
n
2
x
un nuovo insieme che ha come elementi tutti i sottoinsiemi di x
Esempio 1: se considero l'insieme:
X =a
allora l'insieme delle parti :
2
x
=a
Esempio 2: se considero l'insieme
X =a , b
allora l'insieme delle parti ( 2
x
) :
2
x
=a , b , a , b ,
L'insieme delle parti ha sempre pi elementi dell'insieme di partenza quindi non esiste alcuna
biezione.
Se ho l'insieme dei numeri naturali l'insieme delle parti e pi grande. Quindi un infinito pi
grande. Se poi prendo l'insieme delle parti e faccio un altro insieme delle parti aumenta (la
cardinalit
4
) e cos via. Posso assegnare all'insieme un numero cardinale che mi dice la dimensione
dell'insieme; se questo ha un numero finito di elementi, sar quel numero stesso, altrimenti la
cardinalit mi definisce la grandezza dell'infinito.
Esempio:
La cardinalit dell'insieme delle parti di :
2
=
07-10-2009
Definiamo che cosa si intende per radice ennesima di un numero reale positivo.
Supponiamo di avere un'applicazione:
f : -
Problema: quando l'equazione (1) f ( x)=0 ha soluzioni?
x)=0 un'identit.
X : y( x)=x
2
2
x
n
5=0
x
n
=5
questa una soluzione perch quella che rende vera l'equazione,
nel caso specifico la definizione della radice di 5
4 Numero cardinale il modo per misurare la grandezza di un infinito.
11
Che propriet deve avere la f ( x) affinch sia uguale a 0?
vediamo...
f ( x)=x questa funzione ha due importanti propriet:
prima propriet:
subaddittivit
x!y<x+y
seconda propriet:
xy<xy
Lipschitzianit
definizione di funzione Lipschitziana: f : - si dice Lip di costante L se:
L>0: x , y
f ( x)f ( y)<Lxy allora L indipendente da x e y!
N.B.
(a , b)=x: axb intervallo aperto
| a , b=x: a<x<b intervallo chiuso e limitato
Condizione necessaria e sufficiente affinch la funzione sia lipschitziana:
x , y
A( x , y)=. xy
f ( x) f ( y)
xy
<L L dev'essere finito.
quindi:
f ( x) f ( y)
xy
<L (1) il pi piccolo dei maggioranti
Condizione di lipschitzianit: una volta fissato L l'insieme numerico delle x , y che rendono
vera la (1) limitato da L
Definizione funzione localmente Lipschitziana:
f : I - si dice Loc Lip di costante
L
I
>0
: x , yI
f ( x) f ( y)<L
I
xy
vediamo quando la funzione f ( x)=x
2
localmente lipschitziana:
dimostrazione:
consideriamo prima senza valore assoluto:
x
2
y
2
=( x+y)( xy) e poi con il valore assoluto x
2
y
2
=x+yxy<Lxy
N.B. xy intoccabile perch ci serve intatta per la dimostrazione.
I =|
L
2
;
L
2
:
I ( x
0,
r)=
x :xx
0
r
che diventa
x: x<x
0
+r
intorno
x
0
r
x
0
x
0
+r
teorema di permanenza del segno per funzioni lipschitziane:
sia f : - lipschitziana (I definizione) inoltre supponiamo che
x
0
: f ( x
0
)0
allora
esiste un intorno di
x
0
con un raggio r maggiore di 0, cio
I
( x
0
,r )
: f ( x)0xI
( x
0
,r )
dove la
funzione assume valori negativi.
sia f : - lipschitziana (II definizione) inoltre supponiamo che
x
0
: f ( x
0
)>0
allora
esiste un intorno di
x
0
con un raggio r maggiore di 0, cio
I
( x
0
,r )
: f ( x)>0xI
( x
0
,r )
dove la
funzione assume valori positivi.
Dimostrazione: bisogna trovare il raggio che definisce l'intorno.
Utilizziamo la lipschitzianit della funzione.
f ( x) f ( x
0
)<Lxx
0
<Lr
f ( x)<Lr+ f ( x
0
)0
quando questa disequazione vera (considerando r)
0r
f ( x
0
)
L
I ( x
0
, r)
08-10-2009
Definizione di funzione globalmente Lipschitziana:
Una funzione globalmente lipschitziana se la costante L non dipende da dove definita la f,
cio non dipende dall'intervallo.
Definizione di funzione localmente Lipschitziana:
Una funzione localmente lipschitziana se la costante
L
I
dipende da dove definita la f, cio
dipende dall'intervallo I .
si dice localmente lipschitziana se
L
I
x , yI : f ( x) f ( y)<L
I
xy
il fatto che dipende dall'intervallo evidenziato dal pedice di L, non ci fosse sarebbe globalmente
lipschitziana.
Data una f devo verificare se localmente lipschitziana o globalmente lipschitziana:
per farlo bisogna verificare che la funzione abbia la seguente propriet:
f ( x)f ( y)<Lxy
Per prima cosa riconduco il primo termine ad una forma confrontabile con il secondo termine
(ovvero in una forma ( xy)(...) ), poi bisogna confrontare L con (...) .
Se (...) dipende da L allora L dipende dall'intervallo e f ( x) localmente
lipschitziana.
Altrimenti, se L indipendente da (...) , allora f ( x) globalmente lipschitziana.
09-10-2009
Teorema (esistenza degli zeri): vale solo se localmente lipschitziana.
Sia f : I - , I =| a ,b // I = intervallo
Si suppone che la funzione sia localmente lipschitziana, cio
a , bI
;
e che
f (a)0
e
f (b)>0
;
13
se queste due condizioni sono rispettate allora
x(a , b): f (
x)=0
Disegno 1:
y
a b
x x
Per la dimostrazione si utilizza il teorema della permanenza del segno (assieme al concetto di
lipschitzianit e di estremo superiore)
dimostrazione:
sia E definito da E=x| a , b: f ( x)0 sottoinsieme di | a , b
quindi un sottoinsieme non vuoto perch aE E
sia
x=supE quindi:
a) f (
x)=0 :
a) non mai verificata.
Dimostrazione per assurdo:
Per dimostrare che non possibile provo per assurdo a dire che possibile:
quindi f (
x)0
xb perch f (b)>0
Prendo un
x
0
elemento dell'intorno
x
xr
x
0
x
x+r b
intorno di
x
Per
f ( x
0
)
non pu essere minore di 0 perch f (
x2 localmente lipschitziana (da noi usata come sinonimo della continuit della funzione)
allora
x: f (
x)=0 .
In altre parole, se una f continua in un intervallo e ha un estremo positivo e l'altro negativo,
sappiamo con certezza che esiste un punto che interseca lo zero (vedi disegno 1)
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definizione di polinomio di grado n intero maggiore-uguale di 0 a coefficienti reali:
sono assegnati (n+1) elementi di , essi sono:
a
n
, a
n1
, a
n2
, a
0
n+1
p
n
( x)=a
n
x
n
+a
n1
x
n1
+...+a
0
Qualsiasi funzione che si possa scrivere in questa maniera si dice polinomio di grado n
Appunti Soranzo: http://the-engineer-shop.netsons.org/
14-10-2009
teorema degli zeri per i polinomi:
x
n
+y
n
=( x+y)( x
n1
+x
n2
y+...+y
n1
)
I
r
= y:xyr
Si pu maggiorare l'espressione per la seguente propriet:
x+yr xr+y
xy<xyr
es
dimostrare che il prodotto tra due funzioni lip e una funzione lip.
Dim che un polinomio di grado dispari ha sempre radici reali.
Numero algebrico zero di polinomio a coefficienti razionali
se un numero non algebrico si dice trascendente
.2
topologia:
Topologia su un insieme arbitrario:
supponiamo di avere un insieme x qualsiasi:
X definito l'insieme x si pu definire l'insieme delle parti 2
x
=p( x)
se X ha tre elementi l'insieme delle parti ha 2^3 elementi
definizione una topologia su X un sottoinsieme t2
x
i cui elementi sono insiemi che
soddisfano tre propriet:
X
e
t
n
se
A
1,...
, A
n
t
allora
A
K
t
(intersezione finita)
K=1
B=.A
o
t
//
B=
x: o: xA
o
se un insieme rispetta queste tre propriet una topologia;
gli elementi della famiglia t con queste propriet si dicono APERTI
X e
c
n
se
A
1,...
, A
n
c
allora
A
K
.c
(intersezione finita)
K=1
B=.A
o
t
//
B=
x: o: xA
o
Spazio topologico
una coppia formata da un insieme x e una topologia tau o sigma
15
R non solo uno spazio topologico anche spazio metrico grazie alle propriet del valore assoluto
16-10-2009
Appelli
I fine di gennaio prova scritta
II met febbraio
Esercizi:
A x, x>0: x
2
2 intervallo aperto perch non contiene ne il 2 ne il 0
qual' l'estremo superiore?
.2=supA
Bisogna ora dimostrare che
.2 un maggiorante:
1. xA x<.2
2. Ora bisogna dimostrare che il pi piccolo dei maggioranti:
3.
c>0x
c
A
bisogna dimostrare che che esiste
x
c
4. Quindi
supAcx
c
<supA
?
Diseguaglianza di bernoulli; dimostrazione generale:
Riguarda un insieme di proposizioni indicizzate da
se p(n) vera, (n+1 vera) bisogna dimostrare che per igni n vera. Se p(n) vera e dimostro che
p(n+1) vera allora vera per ogni n.
21-10
domani C11
Punto di accumulazione:
si abbia A xA
Definizione: (punto di accumulazione di A) //intorno = intervallo
x
isolato
A
x