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MANTOVA

- LA CITT E IL FIUME TRENTANNI DOPO

Anali{i arti{tica, architettonica, tecnica e urbani{tica della citt di Mantova

Stefano Lucchini

INDICE
MANTOVA PATRIMONIO DELLUNESCO
I PARAMETRI PER LATTRIBUZIONE

LOCCUPAZIONE DI SUOLO
DALLA C.T.R. ALLORTOFOTOPIANO A VIRTUAL HEART

LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE PIANO TERRITORIALE DAREA DI MANTOVA PIANO TERRITORIALE DEL PARCO DEL MINCIO

LA PIANIFICAZIONE LOCALE
VARIANTI SIGNIFICATIVE P.R.G. DAL 1975 AD OGGI PIANO SERVIZI PIANIFICAZIONE ATTUATIVA PASSAGGIO DAL PRG AL PGT

LA VIABILITA
IL SISTEMA TANGENZIALE DI MANTOVA IL PORTO DI VALDARO LA VIABILITA INTERNA DI COLLEGAMENTO PIANO PARCHEGGI IL SISTEMA CICLOPEDONALE

I NUOVI QUARTIERI RESIDENZIALI


COLLE APERTO P.R.U. BORGOCHIESANUOVA FIERA CATENA BELFIORE PEEP ANGELI LE TORRETTE

LA RIQUALIFICAZIONE DEI QUARTIERI


CONTRATTO DI QUARTIERE DI LUNETTA

LEDILIZIA PRODUTTIVA
COSVIM (VALDARO SPA) UN EDIFICIO INDUSTRIALE NOTEVOLE: LA CARTIERA BURGO

LEDILIZIA PER LISTRUZIONE


NUOVA SEDE IPSIA NUOVA SEDE BONOMI-MAZZOLARI

LEDILIZIA SANITARIA
AMPLIAMENTO DELLOSPEDALE CARLO POMA CASA DI CURA S. CLEMENTE

EDILIZIA COMMERCIALE TERZIARIO


IPERCOOP FAVORITA BOMA

LEDILIZIA SPORTIVA
CAMPO CANOA NUOVO PALASPORT (PALABAM) RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI ESISTENTI: CAMPO SCUOLA RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI ESISTENTI: PISCINE DUGONI NUOVO PALASPORT (PALABAM)

IL VERDE URBANO
PARCO PERIURBANO PARCO FORTE DI LUNETTA-FRASSINO

IL RAPPORTO CITTA-LAGHI
ABBATTIMENTO CAPANNI E RECUPERO SPONDE LAGHI PORTI TURISTICI

Sito iscritto nella Lista dei Beni Culturali e Naturali del Patrimonio Mondiale

MANTOVA - UNESCO
DICHIARAZIONE DI VALORE UNIVERSALE ECCEZIONALE per MANTOVA E SABBIONETA
adottata dal Comitato del Patrimonio Mondiale nel corso della 32 sessione svoltasi dal 2 al 10 luglio 2008 a Quebec City, Canada
MANTOVA E SABBIONETA offrono una eccezionale testimonianza delle realizzazioni urbane, architettoniche e artistiche rinascimentali, collegate tra loro attraverso le idee e le azioni che la famiglia Gonzaga mise in atto in questo territorio. Mantova, le cui tracce risalgono al periodo romano, fu completamente rinnovata nel XV e XVI secolo, anche attraverso opere di ingegneria idraulica, urbanistiche e architettoniche. La partecipazione di rinomati architetti come Leon Battista Alberti e Giulio Romano, e pittori come Andrea Mantegna, fece di Mantova una eminente capitale del Rinascimento. Criterio (ii): Mantova e Sabbioneta rappresentano unav testimonianza eccezionale dellinterscambio di valori umani della cultura rinascimentale. Le due citt illustrano le due principali modalit della progettazione urbanistica del Rinascimento: la citt di nuova fondazione, basata sul concetto di progettazione della citt ideale, e la trasformazione della citt esistente. La loro importanza legata inoltre allarchitettura, alla tecnologia e allarte monumentale. Il bene ha giocato un ruolo prominente nella diffusione della cultura rinascimentale dentro e fuori lEuropa. Criterio (iii); Mantova e Sabbioneta sono testimonianza eccezionale di una particolare civilt nel corso di uno specifico periodo storico, con riflessi sullurbanistica, larchitettura e le belle arti. Gli ideali del Rinascimento, sostenuti dalla famiglia Gonzaga, sono presenti nella loro architettura e morfologia urbana, nel loro sistema funzionale e nelle tradizionali attivit produttive, che sono per lo pi state si conservate nel tempo. Entrambi i beni incontrano le richieste condizioni di integrit e autenticit, dal momento che le loro componenti urbane e architettoniche pi significative sono state preservate nel tempo, cos come la loro relazione con il territorio.

Il Contratto di Quartiere di Lunetta

MANTOVA - LUNETTA
Il Contratto di Quartiere uno strumento complesso di riqualificazione che si attua attraverso la programmazione di una serie coordinata di interventi edilizi e sociali in quartieri con prevalente edilizia residenziale pubblica. Alla definizione degli obiettivi da raggiungere per mezzo del Contratto di Quartiere partecipano attivamente gli abitanti in forma associata, preferibilmente rappresentativa.
Il quartiere Lunetta un quartiere che nasce negli anni 70 con unedificazione a prevalenza di Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P). La zona che esso delimita ubicata a Nord-est della Citt ed compresa fra il canale Diversivo del Mincio a Nord-Est, la S.S. Legnaghese a NordOvest, il Lago Inferiore ad Ovest e la Via dellIndustria ad Est. Il 46,90% del patrimonio di edilizia residenziale (859 alloggi su 1.832 alloggi), presente allinterno del quartiere Lunetta, di propriet pubblica (Stato, Regione, ecc.), e di questi ben 769 alloggi sono di propriet dellA.L.E.R. (ex I.A.C.P.). Pertanto allinterno del quartiere Lunetta risulta essere di propriet dellA.L.E.R. il 41,97% del totale degli alloggi presenti sul territorio e il 89,52% del totale degli alloggi pubblici, mentre gli alloggi di propriet dellAmministrazione comunale (29 alloggi) risultano essere pari al 1,58% sul totale degli alloggi, e del 3,37% sul totale alloggi pubblici.Il patrimonio di edilizia privata, inoltre, stato realizzato in regime di edilizia convenzionata e larea su cui insiste stata assegnata, quasi esclusivamente, in diritto di superficie.Il numero di occupanti per stanza a Lunetta, pari a 1,21 abitante per stanza, pressoch analogo al dato rilevato a scala cittadina, dove il numero di occupanti per stanza si attesta sul valore di 1,48.Ledilizia presente allinterno del quartiere unedilizia di tipo prevalentemente economico-popolare. Le tipologie edilizie prevalenti sono rappresentate da palazzine e case a corte di grosso taglio, spesso caratterizzate da una distribuzione a ballatoio e da percorsi in trincea che da una certa ora in poi tutti cercano di evitare.La qualit edilizia complessiva decisamente di basso livello sia sotto il profilo morfologico che sotto quello esecutivo. Le strutture sono in genere costituite da telai o da setti in cemento armato mentre i tamponamenti variano dalla muratura al prefabbricato pesante. Le divisioni interne sono in larga misura costituite da pareti in cartongesso.Sono inoltre ancora presenti alcune coperture degli edifici realizzate con Eternit (cemento/amianto).

Il porto di Valdaro

MANTOVA - VALDARO

Il Porto di Mantova situato sul primo tratto dellidrovia Fissero Tartaro Canal Bianco in localit Valdaro ed collegato al Po tramite la conca di San Leone. I collegamenti stradali sono costituiti dalla S.P. Ostigliese e dallaAutostrada A22 del Brennero il cui casello denominato Mantova Nord dista 3 km. Esso risulta pertanto collegato al mare da due vie navigabili, il Po e lidrovia Fissero Tartaro Canal Bianco, ed localizzato in vicinanza ai maggiori centri di produzione e di logistica del territorio mediante il nuovo raccordo ferroviario e la viabilit esistente. Lidrovia artificiale consente di risalire dal mare sino a Mantova con un pescaggio costante di 3,50 m per 365 giorni allanno. Gli sbocchi a mare dellidrovia sono il porto di Marghera e il porto di Chioggia, aperti a tutte le rotte marittime del Mediterraneo. Il Porto di Mantova attualmente raccordato allo Scalo Merci di Frassine sulla linea F.S. Mantova Monselice con un binario della lunghezza di circa 4 km. In prossimit del sottopasso della S.P. ex s.s. 482 denominata Ostigliese, il raccordo stato dotato di due tronchini per lo sfiocco di nuovi binari, uno nella direzione del secondo lotto e uno nella direzione del terzo lotto, in previsione della realizzazione di un nuovo binario allinterno delle aree del porto. Il completamento del raccordo esistente con la realizzazione del nuovo binario che si snoda allinterno delle aree portuali terminando al molo 1, rafforza e implementa limportanza del collegamento del Porto di Mantova alla linea ferroviaria F.S., assicurando in tal modo a tutta larea portuale una forte integrazione alla rete logistica europea. Con tale infrastrutturazione allinterno dellarea portuale le merci potranno essere movimentate secondo diverse modalit di trasporto acqua-ferro-gomma e senza interruzioni di carico. Oltre a ci per larea in questione si rende necessario realizzare le opere di urbanizzazione, in particolare: strade, rete fognaria (acque bianche, nere e potabile), rete di drenaggio delle acque meteoriche, rete di distribuzione di corrente elettrica in bassa e media tensione, predisposizione per lallaccio alle fibre ottiche e impianto antincendio al fine di salvaguardare la sicurezza delle operazioni di movimentazione delle merci e di migliorare dal punto di vista ambientale le operazioni portuali. Allinterno dei lavori sopra descritti sono inoltre previste le verticalizzazioni delle banchine , il consolidamento del terreno prospiciente i moli, consolidamento di piazzali e inghiaiatura dellarea compresa tra il sottopasso della S.P. ex s.s. 482 e il molo 12. Per una migliore specifica degli interventi, vedasi relazione tecnica allegata. Il finanziamento dellopera stato approvato con DGR VII/5707 del 23.10.2007 Sviluppo e potenziamento del Sistema Idroviario padano-

veneto.

P.R.U. BORGOCHIESANUOVA

MANTOVA
P.R.U. CHIESANUOVA con recupero ERP 2 Pini (Programma di recupero urbano ex art. 11 L. 4/12/93 n. 493)

CoMUNe Di MANtoVA-ProViNCiA Di MANtoVA-reGioNe LoMBArDiA PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO BORGOCHIESANUOVA 1- Un nuovo quartiere. A Mantova sta per essere realizzato su unarea di 275.000 mq un nuovo quartiere residenziale di circa 2.200 abitanti a integrazione e riqualificazione del Borgo Chiesanuova, prevalentemente situato a sud della strada provinciale n. 29 comunemente detta la Spolverina. Una parte minore di questi abitanti (circa 350) saranno insediati in un comparto posto sulla via Rinaldo Mantovano, mentre per lesistente quartiere 2Pini di Edilizia Pubblica Residenziale di Viale Pompilio a est della linea ferroviaria, si provveder al suo recupero edilizio ed alla riqualificazione con verde e parcheggi . 2- I fattori di riqualificazione del comprensorio di Chiesanuova. Il termine stesso dellintervento -Recupero Urbano- indica che non si tratta di costruire soltanto alloggi. Infatti il progetto prevede innumerevoli funzioni di carattere pubblico ed opere di urbanizzazione quali ad esempio: _la riorganizzazione dei parcheggi e della viabilit circostante, facilitata dal programmato nuovo asse interurbano fra il margine sud del quartiere e la corte Chiesanuova, il quale alleggerir drasticamente il traffico della Spolverina; _ un sistema organico di percorsi ciclo-pedonali con sottopassi della strada provinciale n. 57 e della linea ferroviaria verso il plesso scolastico dellITIS, oltre a due varchi sotto lasse interurbano; _ la ricomposizione del paesaggio rurale, su una estensione di oltre 140.000 mq di area, con campi a verde, piante e filari, intercalati da attrezzature di sosta e di gioco e da giardini; _ la valorizzazione del fosso delle anatre e la formazione di un laghetto di 2.000 mq per la raccolta delle acque meteoriche e la loro fitodepurazione naturalistica; _ la previsione 3 piazzette minori e di una pi grande sulle quali si affacciano vari servizi pubblici (farmacia, ufficio postale, pubblici esercizi, etc.), attivit commerciali e uffici; _ la costruzione della sede della circoscrizione e un centro commerciali di media dimensione; _ la previsione di una nuova stazione di interscambio fra automobili, autobus e treno, ubicata in corrispondenza del sottopasso ferroviario in prossimit dellITIS, nella prospettiva della trasformazione della ferrovia in linea metropolitana di superficie. 3- Gli Enti coinvolti e i soggetti attuatori del programma di recupero urbano (P.R.U.) Gli Enti coinvolti sono il Comune e la Provincia di Mantova e la Regione Lombardia. I soggetti attuatori sono lA.L.E.R. (Azienda Lombarda per lEdilizia Residenziale) .

Il Restauro del Palazzo di San Sebastiano

MANTOVA
Anno di costruzione:1506 1508 Committente: Francesco II Gonzaga Architetti: Girolamo Arcari, Bernardino Ghisolfo

Ledificio venne costruito in una zona della citt che si stava ponendo come nuovo polo artistico contrapposto allarea in cui sorgeva la reggia gonzaghesca; infatti in questa zona gi erano state edificati la Casa del Mantenga e il Tempio di San Sebastiano.La scelta fu probabilmente dovuta alla presenza nelle vicinanze dellisola del Te e delle famose scuderie gonzaghesche. Il prestigio di questo edificio testimoniato dal fatto che ospit le nove tele raffiguranti i Trionfi di Cesare da Andrea Mantenga,ora ad Hampton Court.Negli anni tra il 1521 -1525 vi fu lampliamento del palazzo con la costruzione del corpo aggettante verso sud,la nuova Porta Posterla e la torretta coronata da loggia. Molto importante fu la cura della decorazione interna,infatti Francesco II chiam pittori di rilievo quali Lorenzo Leonbruno, Matteo e Lorenzo Costa, gi attivi a Palazzo ducale.Sebastiano rimase propriet gonzaghesca sino al XVII sec ospitando rami laterali della famiglia.Nel XVIII il Palazzo venne denominato Palazzo delle Bugandere a causa delle lavandaie che vi stendevano i panni lavati nella Fossa Magistrale. Nel 1756 si scelse di utilizzare il Palazzo come caserma, nel 1786 Pozzo lo adatt ad ospedale. Le maggiori modifiche furono per apportate nel 1883 quando divenne lazzaretto e vennero introdotti nuovi elementi architettonici quali la sopraelevazione e una nuova scala. Nel 1886 la propriet passo al Comune di Mantova che tra il 1902 e il 1903 decise di demolire le mura, la porta Pusterla e la Torretta. Nel 1910 venne realizzato un muro di chiusura della loggia che, nel 1921, venne suddivisa in camere per ladattamento a bagni pubblici. Dal 1923 al 1936 venne utilizzato come Liceo Scientifico e successivamente come Scuola di musica Lucio Campiani. Gli interventi di restauro degli interni iniziati nel 1997 sono stati finalizzati al recupero funzionale dei tre livelli della fabbrica nonch al recupero delle decorazioni pittoriche interne ed esterne. Per quanto riguarda le facciate esterne il palazzo presenta scarsi elementi architettonici ancora leggibili.tra questi quelli pi significativi sono lalto cornicione interrato in corrispondenza della sopralevatura, la loggia con gli archi in cotto, le mensole di marmo sotto le finestre sulla fronte nord. Il restauro ha recuperato anche piccole porzioni del ciclo pittorico presente sigli suuintonacatura esterna. Lo spirito complessivo del restauro stato quello non solo conservativo ma volto al recupero funzionale di un edificio prestigioso e significativo per la sua collocazione; tali peculiarit hanno fatto s che sia stato scelto come sede delle Collezioni Civiche o,come venivano definite nellottocento collezioni di Storia Patria,strumento non solo di conoscenza storica ma anche di identificazione di una comunit. Lattuale museo civico di S.Sebastiano costituisce quindi il tassello mancante allinterno del sistema museale mantovano.

Il Restauro di Palazzo Te

MANTOVA
Anno di costruzione: 1525-1534 Committente: Federico II Gonzaga Architetto: Giulio Romano

Il palazzo sorse su unisola chiamata Tejeto nella zona meridionale di Mantova, dove il marchese allevava cavalli, con la funzione di luogo di svago. Ledificio ha una forma quadrata e consta di un solo piano sovrastato da un mezzanino. Esso si articola intorno a un cortile secondo il modelli della domus romana a cui larchitetto, educato nella Roma delle rovine archeologiche,intende ispirarsi. A est delledificio si trova un grande giardino, delimitato su un lato delle stalle, che si conclude con unesedra ad arcate aperta sulla natura circostante. La facciata settentrionale, rivolta verso la citt, ha un portale a tre aperture affiancata da lesene doriche che, comprendendo sia il piano terreno sia il mezzanino, vogliono sottolineare come Giulio Romano volesse dare lidea di un unico piano. Le lesene definiscono anche le superfici murarie stringendo le finestre, le cui bugne superiori invadono la cornice orizzontale. La facciata occidentale ha un unico accesso, inquadrato da lesene binate intercalate da nicchie, che immette in un vestibolo diviso in tre spazi da colonne rustiche , mentre quella orientale si apre sul giardino. questa, forse, la facciata pi monumentale e allo stesso tempo pi ariosa dellintero complesso essendo regolarmente divisa da arcate, lesene e colonne trabeate. La porzione centrale, che separa la Loggia di Davide dallo spazio organizzato attorno al giardino con le peschiere, sormontato da un timpano ( aggiunto alla fine del XVIII secolo) mentre i due sostegni centrali per i tre archi sono costituiti da quadruplici colonne. Nelle quattro facciate del cortile donore i timpani delle grandi nicchie e delle finestre risultano volutamente spezzati, mentre parti di trabeazione, comprendenti triglifi, vengono fatte scivolare in basso, come se nelledificio si fossero prodotte delle modifiche strutturali e, dopo una fase di movimento (come per un crollo), limmobile si fosse assestato in una situazione al limite delle possibilit di equilibrio.

Il Restauro del Centro Baratta

MANTOVA
Anno: 1980-1998 Committente: Comune di Mantova Restauro: Studio A. Poltronieri

Lattuale edificio che ospita il centro polifunzionale G. Baratta fu costruito nel 1872 e fu adibito a macello comunale fino al 1973. Venne edificato su unarea in cui precedentemente sorgeva la chiesa trecentesca di S. Antonio adibita ad ospizio per i pellegrini e successivamente in et austriaca (1786) trasformata in edificio militare. Le antiche beccherie sorgevano nella zona adiacente le pescherie sfruttando cos le acque correnti del Rio, ma a causa del loro degrado e per ragioni sanitarie si scelse di costruire un edificio destinato alla macellazione proprio in quella zona della citt che ospitava la fiera ed il mercato di equini, bovini e suini. La fiera si teneva in questo luogo sin dal 1213 nella zona corrispondente allattuale Piazza dei Mille ,Corso Garibaldi che i mantovani ricordano appunto come la Fera. Il Cherubini (1805-1882 architetto bresciano autore tra laltro di Palazzo di Bagno) si rif allo stile neoclassico come possibile riscontrare dalla facciata e da ci che rimane delloriginaria struttura, quale il cortile porticato. Rimangono anche i due corpi pieni laterali un tempo adibiti a stalla per i bovini e i suini. Completamente demoliti sono stati invece altri corpi secondari affacciati sullattuale Via Allende, di questi il pi conosciuto quello delle tripperie. Il nuovo macello cessa lattivit nel 1973 a causa del nuovo regolamento sui macelli comunali che impone una dislocazione di questi allesterno della citt. Comincia un periodo di degrado delledificio e dellarea, riutilizzata poi come edilizia popolare. Nel 1980 larchitetto Poltronieri ne inizia il recupero, il cui progetto finalizzato ad attribuire alledificio la funzione di generico centro culturale. solo negli anni Novanta che viene valutata pienamente la potenzialit della struttura destinata ad ospitare la sede di una delle due biblioteche della citt volta alla conservazione di libri sulla contemporaneit ( lantica biblioteca Teresiana rimarr nella sede originaria). Si affiancheranno alla biblioteca altri servizi finalizzati alla conservazione e fruizione della vita culturale mantovana. Una delle linee che ha guidato la scelta di questo restauro stata quella di affiancare allintento di conservazione e valorizzazione delledificio la necessit funzionale, andando a configurare un centro culturale aperto allesterno ed in grado di dare sempre pi spazio ai nuovi strumenti di comunicazione (postazioni multimediali e mediateca). Il restauro dell ex macello viene terminato solo nel 1998 e attualmente ospita una biblioteca a scaffale aperto con una capienza di 40 mila volumi, una sala multimediale con videoteca e fonoteca, una sala di consultazione di periodici e giornali, una ludoteca, larchivio storico comunale con uno spazio per il trattamento dei documenti, listituto di storia contemporanea. Il restauro ha dovuto predisporre la creazione di un magazzino collegato alla biblioteca tramite un nastro trasportatore sotterraneo e la creazione di spazi da adibirsi ad attivit di promozione culturale, quali mostre o conferenze. Notizia di queste settimane il progetto di allestimento di nuovi arredi e di una illuminazione artistica nel giardino al fine di poterlo utilizzare nella stagione estiva come salotto culturale.

Il Sistema della Mobilit a Mantova

MANTOVA
Obiettivi generali del PTCP relativi al sistema della mobilit
1. promuovere una mobilit efficiente e sostenibile e garantire un sistema infrastrutturale intermodale, sicuro ed adeguato, in particolare: - intervenire sul sistema delle infrastrutture di collegamento per favorire laccessibilit del territorio mantovano alla rete regionale, nazionale ed europea; - cogliere loccasione della ridefinizione in atto del sistema generale delle infrastrutture per perseguire accordi e percorsi di mediazione tesi a trasformare i nuovi attraversamenti in opportunit anche locali di connessione alle reti europee prioritarie; -completare il miglioramento dellaccessibilit interna del territorio mantovano in termini di sicurezza, efficienza e velocit attraverso interventi - mirati e legati alla gerarchia funzionale dei tratti di completamento, riqualificazione, messa in sicurezza e controllo delle interferenze con il sistema insediativi; - consentire un accesso sicuro, economicamente attuabile, socialmente accettabile ed ambientalmente sostenibile a persone, luoghi, beni e servizi; - riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore pi sostenibile; -garantire un servizio di trasporto pubblico locale di qualit e sviluppare forme di mobilit sostenibile; -ridurre i carichi di traffico nelle aree congestionate; -mettere in atto politiche di innovazione a lungo termine nel campo nella mobilit; -individuazione delle reti tecnologiche; -promuovere la pianificazione integrata delle reti infrastrutturali e una progettazione che integri paesisticamente e ambientalmente gli interventi infrastrutturali. 2. Promuovere e rafforzare il sistema territoriale come sistema reticolare e di relazioni, in particolare: - utilizzare le opportunit della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo la connessione di Mantova ai corridoi interregionali e laccessibilit interna ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche.

Il Consumo di Suolo a Mantova

MANTOVA
1980: CTR 1:10000 1994: AGGIORNAMENTO CTR 1:10000 2003: ORTOFOTOPIANO COMUNE MANTOVA 2005: MICROSOFT VIRTUAL HEART 2007: PAGINE GIALLE VISUAL

1980

2005

2003

2007

1994

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