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Marco Trainini

A Silent Extinction

SAGGIO SU

LArcabaleno della Gravit


di THOMAS PYNCHON

Prefazione di Fabio Vittorini

A RCIPELAGO EDIZIONI

Marco Trainini

A SILENT EXTINCTION
Saggio su LArcobaleno della Gravit di Thomas Pynchon

Fabio Vittorini

prefazione di

Milano 2010

In copertina: Le Bateleur, rielaborazione digitale. Tratta da: Nicolas Convert, Tarot de Marseille, 1761, Marseille.

2010 Arcipelago edizioni Via Carlo DAdda 21 20143 Milano info@arcipelagoedizioni.com www.arcipelagoedizioni.com Prima edizione Marzo 2010 ISBN 978-88-7695-424-5 Tutti i diritti riservati

Ristampe: 7 6 2015 2014

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4 2012

3 2011

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vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata.

Indice

A Silent Extinction Saggio su LArcobaleno della Gravit di Thomas Pynchon Prefazione


di Fabio Vittorini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Primo mazzo Le Carte: lAppeso; il Carro; la Papessa Lalba delle speranze ovvero, come Slothrop si mise al servizio di una Bomba e di ci che gli accadde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Mio padre sanguina storia I nomi della paternit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Il serpente saggio La luminosa utopia di Byron, la lampadina . . . . . . . . . . . . . 37 Secondo mazzo Le Carte: lImperatrice; la Torre; il Sole Le secche ossa del reale Il Demone-fame . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 Sentenza di esilio Il sonno triste del cacciatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Le tempeste degli uomini sono pi pericolose delle tempeste degli oceani Lapocatastasi del maiale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Terzo mazzo Le Carte: le Stelle; la Luna; il Matto Confessione di un cuore ardente 1 Prologo; il discreto ordine di Kurt Mondaugen . . . . . . . 63 Confessione di un cuore ardente 2 Epilogo; di come Franz Pokler, Bodhisattva in divenire, percorse le dieci terre che lo portarono verso la luce . . . . . . . 71 Confessioni di unanima bella Il testamento del diabolico Dr. Lang, le incredibili avventure di Plastic-man e lorgia del sapere . . 81 Quarto mazzo Le Carte: la Ruota della Fortuna; la Forza; gli Amanti Dal piacevole al grave Il viale del tramonto della Divina Greta . . . . . . . . . . . . . . . . 89 La corsa pazza del lemming Ursula e dei suoi fratelli uomini . . . 95 La storia di Roger Mexico, ovvero: Quanto costa lamore ai vecchi . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Quinto mazzo Le Carte: il Diavolo; il Mondo; la Morte Gli di hanno sete: ovvero; i Divoranti dello Schwarzkommando ricompongono i vasi rotti sotto legida dellEletto Enzian . . 109 Il Girone della Merda Il problema razziale in Gravitys Rainbow . . . . . . . . . . . . . . . 125 Sesto mazzo Le Carte: lEremita; il Papa; la Giustizia Sulla pi comune degradazione della vita amorosa Gli Eletti si scoprono Preteriti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

Le due leggi delluniverso Il sistema binario in Gravitys Rainbow . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 Settimo mazzo Le Carte: la Temperanza; lImperatore; il Giudizio o lAngelo La prigioniera Gottfried . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 La Fuggitiva Katje Borgesius . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169 Il Tempo Ritrovato Geli Tripping, la Strega Buona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 La Carta Singola Il Bagatto Cuori disumani Thomas Pynchon, il tessitore delle notti . . . . . . . . . . . . . . . 187 Riferimenti bibliografici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201

Un doveroso, sincero ringraziamento a: Paolo Giovannetti, cui questo libro deve la propria esistenza; Marisa Chiani e Luciano Du, per lindispensabile e prezioso aiuto; Fabio Vittorini, un maestro.
Milano, febbraio 2010

Introduzione
Fabio Vittorini

Se la nostra vita incessantemente intrecciata alle storie che raccontiamo o che ci vengono raccontate, a quelle che sogniamo o immaginiamo o vorremmo poter narrare, tutte prima o poi rielaborate nella storia della nostra vita, che raccontiamo a noi stessi in un lungo monologo, episodico, spesso inconsapevole, ma virtualmente ininterrotto1, lofferta dominante nel nostro universo narrativo, appannaggio della tv e del web prima che della letteratura o del cinema, confessionale prima che immaginativa, evacuativa prima che finzionale (si pensi ai blog o ai talk show, ai reality show ecc.), sembra essere sospinta da una pulsione diffusa e spesso incontrollata a esibire emozioni immediate e storie non costruite, che asseconda la propensione dei media vecchi e nuovi a esorcizzare il senso della mediazione, a dissimulare sotto il manto dello spontaneismo la loro capacit di agire non tanto sul contenuto ideativo della comunicazione, quanto sulle strutture generative dei processi che permettono la formazione e la ricezione delle stesse idee, insomma a nascondere la loro tendenza a farsi essi stessi messaggio.

Brooks 1995, p. 3. 9

Marco Trainini ~ A silent extinction

Se vero che larte della parola costituisce un eccezionale antidoto contro la vocazione pornografica che anima la narrativa mass-mediale contro quella ininterrotta nuvola dimmagini che, pur dissolvendosi come i sogni che non lasciano traccia nella memoria, porta sempre con s una sensazione destraneit e di disagio2 altrettanto vero che unepidemia pestilenziale sembra avere colpito anche il linguaggio, condannandolo a una perdita di forza conoscitiva e di immediatezza, a un automatismo che tende a livellare lespressione sulle formule pi generiche, anonime, astratte, a diluire i significati, a smussare le punte espressive, a spegnere ogni scintilla che sprizzi dallo scontro delle parole con nuove circostanze3. Cos preconizzava Italo Calvino verso la met degli anni 80 in una considerazione che operava nel tempo in modo inattuale, poich da un lato cercava di intendere come danno, vizio e difetto del nostro tempo qualcosa di cui esso giustamente fiero, la potenza delle immagini, e dallaltro tentava di agire contro il tempo e, in questo modo, sul tempo e, speriamo, a favore di un tempo a venire4, indicando una possibile soluzione allinconsistenza delle immagini e delle parole: la letteratura (e forse solo la letteratura) pu creare degli anticorpi che contrastino lespandersi della peste del linguaggio5. Le pagine che seguono si muovono nello spazio di inattualit descritto da quella ridicola e dannosa cosa che si

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Calvino 1988, p. 59. Ivi, p. 58. Nietzsche 1993, pp. 337-338. Calvino 1988, p. 58. 10

inTroduzione

chiama letteratura6, entro il continente sterminato e mutevole della narrativa, in cui verr delimitata una regione intitolata al suo colonizzatore e unico ascetico abitante, Thomas Pynchon: una regione umida, solcata da cento rivoli e che talvolta degenera in palude, una pianura sconfinata, paurosa e amorfa7, senza altre montagne su cui arrampicarsi oltre gli otto titoli, dai profili impervi e frastagliati, prodotti dal nostro colonizzatore nel corso degli ultimi cinquantanni. V. (1963), The Crying of Lot 49 (1966), Gravitys Rainbow (1973), Slow learner (1983), Vineland (1990), Mason & Dixon (1997), Against the day (2006), Inherent vice (2009). Verr scelto un posto di osservazione (quello in cui si erge il picco di Gravitys Rainbow), un luogo da cui tentare di bonificare quella regione impervia per poi tracciarne una mappa, dopo avere messo a punto un metodo plausibile ed efficace che permetta di formalizzare ogni possibile configurazione lineare della sua superficie e di riprodurre in una stereografia controllata ogni suo ritrarsi o sporgersi, tutte le permanenze e le variazioni, le uniformit e le irregolarit, le proporzioni e le asimmetrie, ci che prevedibile e ci che sorprendente, le norme e gli eccessi che la caratterizzano. Col risultato sorprendente che la mappa di quella regione, se guardata in controluce, finir per assomigliare alla facciata di una casa molto speciale, quella descritta da Henry James nella prefazione a The Portrait of a Lady: La casa del romanzo [The house of fiction], insomma, non ha una finestra, ma un milione, un numero incalcolabile di possibili finestre, ognuna delle quali stata aperta, o pu
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Svevo 2004, p. 736. Forster 1991, p. 21. 11

Marco Trainini ~ A silent extinction

ancora essere aperta, sullampia facciata, dalla necessit della visione individuale e dalla pressione della volont. Poich queste aperture, di forma e di misura differenti, si affacciano tutte sulla scena umana, ci saremmo aspettati, da esse, una vista molto pi uniforme di quella che troviamo. Soltanto nel migliore dei casi sono finestre, altrimenti si tratta di semplici fessure sconnesse, collocate in cima a un muro cieco, non certo di porte che, girando sui loro cardini, si aprano direttamente sulla vita. Ma possiedono, tutte, una caratteristica particolare: a ciascuna di esse c una figura con un paio docchi, o almeno con un binocolo, che costituisce, ogni volta, uno strumento unico per losservazione, in grado di assicurare, a chi ne faccia uso, unimpressione distinta da ogni altra. Lui e i suoi vicini guardano lo stesso spettacolo, ma uno vede di pi dove laltro vede di meno, uno vede nero dove laltro vede bianco, uno vede grande dove laltro vede piccolo, uno vede grossolano dove laltro vede raffinato. E cos via di seguito. Per fortuna, non possibile stabilire su cosa, per ogni specifico paio di occhi, la finestra non si apra: la fortuna sta appunto nellincalcolabilit del raggio.8 La scrittura di Pynchon, animata da uneuresi inesausta e vertiginosa, tenta di aprire tutte insieme le infinite possibili finestre affacciate sulla scena umana dalla parete principale della house of fiction. Sporgendosi da quelle finestre e servendosi dei loro binocoli rovesciati, i narratori di Pynchon scrutano minutamente la frazione di realt pi o meno estesa che cade sotto la loro vista, nel tentativo di assicurarsi e assicurarci unimpressione distinta da ogni altra. Quelle numerosissime frazioni si ricompongono in unico infinito
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James 1984, p. 1075. 12

inTroduzione

racconto, fradicio dumanit9 come ogni racconto e capace di colmare la mente di una fantasmagorica, sfrenata danza di immagini10, che, con i suoi eccessi e le sue vertiginose trasparenze, finisce per impedirci di registrare la realt come una continuit inconsapevole, tradizionale11, sottraendola definitivamente allautomatismo della percezione12 e, per dirla con Don DeLillo, al carattere subreale del linguaggio mediatico, per consegnarla una volta per tutte ai processi cosmetici13 e restitutivi della parola letteraria.

BROOKS, P. 1995 Trame. Intenzionalit e progetto nel discorso narrativo (1984), Torino, Einaudi. CALVINO, I. 1988 Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Garzanti. DELILLO, D. 1999 Underworld (1997), Torino, Einaudi. FORSTER, E.M. 1991 Aspetti del romanzo (1927), Garzanti, Milano.

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Forster 1991, p. 37. Stevenson 1982, p. 1851. klovskij 1976, p. X. Ivi, p. 13. DeLillo 1999, p. 163. 13

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JAMES, H. 1984 Preface to The Portrait of a Lady (1908), in Id., Literary Criticism, ed. by L Edel, New York, The Library of America, vol. II. NIETZSCHE, F. 1993 Sullutilit e il danno della storia per la vita. Considerazione Inattuali, II (1874), in Id., Opere 1870/1881, Milano, Newton Compton. KLOVSKIJ, V. 1976 Teoria della prosa (1925), Torino, Einaudi. STEVENSON, R. L. 1982 Una chiacchierata sul romanzesco (1882), in Id., Romanzi Racconti e Saggi, a cura di A. Brilli, Milano, Mondadori. SVEVO, I. 2004 Pagine di diario, a cura di C. Bertoni, in Id., Racconti e Scritti autobiografici, ed. diretta da M. Lavagetto, Milano, Mondadori.

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A mia madre e mio padre

A SILENT EXTINCTION
Saggio Su LARCoBALeNo DeLLA GRAVIT di ThoMaS Pynchon

Primo mazzo

Le Carte:
LAppeso; iL

CArro; LA pApessA

Lalba delle speranze: ovvero, come Slothrop si mise al servizio di una Bomba e di ci che gli accadde

Per me, le disgrazie di Birotteau sono le disgrazie dellumanit. Honor de Balzac Nelle cose divine, e in quelle umane, c gran disordine. Euripide

Nel 1635, oppure nel 1634, William Slothrop decise di raggiungere il Nuovo Continente per avviare la propria opera di predicazione religiosa. Durante la lunga, stremante, traversata il sonno sorprese spessissimo la mente del giovane uomo; forse, in uno degli innumeri sogni, unaquila, rapida, lo rapiva per condurlo verso il sole, fin che parea che ella e io ardesse 1. Svegliatosi di soprassalto, William scopriva di essere nuovamente in vita, avvolto da un sole abbacinante: fortuna, questa, purtroppo non occorsa alla sua giovane discendente, Amy Spure. In una afosa giornata del giugno 1692, mentre stava morendo duna lenta impiccagione, condannata per eresia e atti satanici, alla giovane parve daddormentarsi; allora la folla, accasciata sotto il patibolo, si trasform nella singola presenza di una donna che, mutando dopo poco in una putrida sirena, le si avvicin e la
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Alighieri, Purgatorio, Canto, IX, v. 31. 21

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svegli col puzzo che nuscia 2. Ridestatasi, la genuina strega di Salem si trov morta senza alcuno dei dubbi che, invece, straziavano il tenente Tyrone Slothrop, suo giovane discendente, riverso sul suolo della fantomatica Zona, la Germania occupata dalle truppe sovietiche, continuamente sommerso da ondate di sonno infetto perch, slothropianamente, savventur a bere acqua non bollita. Senza dubbio alcuno, una famiglia bizzarra quella delleroe Slothrop. Il primo esemplare, the very first 3, padre fondatore di cui si registrano le tracce, proprio William: dove il suo corpo mortale giace, privo oramai della vitale ed inarginata forza che lo spinse verso viaggi ed avventure, si possono leggere queste profetiche parole, incise, e gi consunte dal dente del tempo, su di una lapide: Death is a debt to nature due/Which I have paid, and to must you 4. Simulacro ammonitore di questa basilare lezione, una mano, difficilmente quella di un dio annullato dallo stridente debito naturale appena affermato, fuoriesce da una nuvola, eroded by 200 years of seasons fire and ice chisels at work 5. Altrettanto beffarde saranno le parole che sovrastano la lapide di Mrs. Elizabeth Slothrop, fedele e devota moglie di Isaiah: Mark, Reader, my cry! Bend thy thoughts to the sky!6: che

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Ivi,Canto, XIX, v. 33. Pynchon, 1995, p. 27: il primo in assoluto, Pynchon, 1999,

p. 40. Ivi, p. 26: La morte un debito che/alla natura si deve pagare, /io lho fatto, ora sei tu/che lo devi saldare, ibid. 5 Ibid: dopo duecento anni, appaiono erosi, cesellati dal fuoco e dal ghiaccio delle stagioni, ibid. 6 Ivi, p. 27: Nota il mio grido, o Lettore! Volgi i pensieri al cielo., ivi, p. 41. 22
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sia, questo cielo, dimora dellortolano etterno 7 oppure della Bomba, poco importa. Un ultimo epigramma, nuovamente e fortemente slothropiano, sono le parole, indebitamente ed artatamente rubate a Emily Dickinson, che il nonno dellultimo Slothrop, Frederick, sceglie come atroce pegno della condizione umana: Because I could not stop for Death/He kindly stopped for me 8. Dei genitori del giovane Tenente, ben poco ci dato sapere: Nalline, la madre, persona sempre lieta nel vedere i giovani uniti in un divertimento spensierato, scrisse una lettera a Kennedy; Broderick, il padre era invece noto per essere pervaso da profondo odio verso FDR. Questi sono quattro tra i foltissimi rami dellalbero della famiglia Slothrop; albero che immerse le sue radici, cos come famiglia che pose i pilastri della sua essenza, della ricchezza, cio del suo potere, nelle tre Verit americane: shit, money and The Word 9. Dopo aver affrontato, con esito colmo duno sfrontato successo, varie e varie mansioni, infatti, gli Slothrop, perfetta incarnazione, in quanto non nobili n tanto meno austeramente importanti, del mitologico e narrativamente permeante Sogno Americano, decisero di investire in boschi da legname: acri ed acri di lussureggianti e selvaggi alberi vennero trasformati nella loro assordante caduta in carta igienica, carta da banconote e carta da giornale. La mobilit sociale dAmerica, transustanziatasi in questi tre attributi, aveva cos trovato nella famiglia degli Slothrop un vitale ed eutrofico fautore del destino del paese;

Dante, Paradiso, Canto XXVI, v. 65. Pynchon, 1995, p. 27: Poich la morte non potei aspettare/Lei, gentilmente, aspett me., Pynchon, 1999, p. 41. 9 Ivi, p. 28: la merda, i soldi, il Verbo, ibid.
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eppure, presto, come un vago malessere, un fattore determinante rivel linadeguatezza degli eventi. Il gelido epitaffio di faulkneriana memoria, They endured 10, non trova eco alcuno nella intricata genealogia slothropiana: But they did not prosper 11. Quando tutti, gli uomini ed ancor prima i teocratici interessi economici, cominciarono a spostarsi verso il mitologico Ovest, gli Slothrop furono colpiti da una reasoned inertia 12, mortale malattia che li forzer a bloccarsi nellimpassibile Est, decretandone la fine, silenziosa e fossilizzata caduta dimentica dei numerosi alberi precipitati. Iniziano cos, nel Bildungsroman del giovane Tyrone, gli anni cupissimi della nera povert, quando invidia, ammirato ed ammaliato, la ricchezza sfrontata dei cugini: eppure, giunta la soglia della et adulta, nella zona di crepuscolo delladolescenza, anche il futuro Tenente varcher il confine della prestigiosa, e costosissima, universit di Harvard. Come ci sia stato possibile presto spiegato, e pure logicamente: Broderick, solerte padre, decise di vendere il figlio, per la pattuita somma di $ 5000, al Dottor Lazlo Jamf, di pavloviana scuola. Evidentissimi, in questa ombrosa trama, sono gli intenti di Pynchon di ricalcare le mosse che condussero Shakespeare nella costruzione del suo Troilo e Cressida. Laddove, sotto lo svelamento del reale oppure la caduta del mito, era a precipitare la mitologia della guerra troiana narrata nelle omeriche memorie, qui si trova latroce cessione della vita della figlia Ifigenia da parte del padre Agamennone, per poter, finalmente, ottenere la vittoria
Faulkner, 2006, p. 1141. Pynchon, 1995, p. 28: Tuttavia non avevano mai raggiunto la prosperit, Pynchon, 1999, p. 41. 12 Ibid: qualche forza dinerzia calcolata, ivi, p. 42.
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nella stanchissima guerra. Capisci? Sono stato svenduto solo per una laurea ad Harvard!: cos, un incredulo Slothrop in Tauride ad una attonita Diana. Il Dottor Lazslo Jamf, daltra parte, non pretendeva poi molto: immobile nellossessione di continuare la missione dellamato e compianto maestro, avrebbe inserito nella descrizione dello studio stimolo/risposta un elemento cos semplice, essenziale, che anche lultimo dei suoi studenti non avrebbe faticato a registrare: una erezione, causata, nello specifico, da una speciale lega plastica appositamente creata, lImipolex G. Il povero Slothrop, da buon schlemiel qual , dovr faticare non poco per apprendere questo apocrifo capitolo della sua entropica esistenza. Schlemiel e picaro; questi sono gli elementi chiave della dicotomia slothropiana. Picaro colui che muove, fisicamente e psicologicamente, verso un centro, duna ricca e lussureggiante capitale oppure dun delicato equilibrio interiore, ponendo una precisa terminazione ad un vagare e ad un cercare affannati; schlemiel , idea fondativa dellintero impero-Pynchon e dei sudditi suoi tutti, da Benny Profane e Stencil in V. a Oedipa Maas in The Crying of Lot 49, da Mason e Dixon dellomonimo capolavoro a Zoyd Wheeler di Vineland, una parola inesistente nel nostro linguaggio, perfettamente resa da Leo Rosten come distintivo di un uomo impacciato, goffo, dalle dita fatte di burro, oppure, di una persona, sempre ed in qualunque luogo, fuori posto, fatalmente inadeguata. Slothrop schlemiel: tal volta timidissimo, tal altra impacciato e inadatto, come gi Benny Profane in V., di fronte agli oggetti del reale che lo assalgono e debilitano, fin alloggetto, la Bomba, che diverr il pilastro della sua ossessione, comunque sempre intriso di una disarmante semplicit, pura ingenuit sedimentata dal Myskin di Do 25

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stoevskij, controstoria della ferale malvagit imperante nellumanit; il suo sguardo, limpido ed inconsapevole, quello di un bambino che osserva, arrancando nel comprenderli, gli eventi del mondo. s picaro; per un picaro mancato. La tipologia ontologicamente europea del romanzo picaresco , seppure totalmente negata, accentrata nel nucleo di Gravitys Rainbow: ad un moto centripeto geograficamente effettivo dalla Gran Bretagna si muove, prima, verso la Francia e, poi, verso la Germania, a Berlino, cuore di unEuropa umiliata ed annichilita si contrappone uneffettiva dispersione entropica dellazione, un vacuo, tristissimo, sfaldarsi di un obbiettivo concretizzato nella sua totale negazione. Il Tenente Slothrop deve avere seguito, carattere dellereditariet, linerzia passata della sua famiglia biologica che scelse di non muoversi verso lOvest: Lazarillo, picaro topico, raggiunge quella maturit apicale, registrata nelle pagine finali del Lazarillo de Tormes, che sar negata a Tyrone. Personaggio Cos informe, molle ed acquatico lo definirebbe Citati 13, oppure ancora nuvola proteiforme, come lAntonio shakespeareano si definisce in uno stanco sussurro; ma ancor di pi, mentre ci addentriamo fascinati dallarchitettura di possenti pagine, Slothrop ci appare come purissima maschera stendhaliana. Fatichiamo nel comprendere che in realt Pynchon non una reincarnazione allucinata e disinibita del maestro, cos come il giovane tenente non lo dei suoi svariati contubernali francesi. Come Lucien Leuwen, Slothrop eroe per eccellenza della caduta; come Julien Sorel o Fabrizio continuamente cambia identit Ian Scufflin, Max Schlepitz, Rocketman, e forma, e colore, delle sue vesti camicia hawaiana, lenzuolo
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Citati, 2005, p. 881. 26

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viola, smoking, vesti di Tchitcherine, costume di Rocketman e di Plechazunga strumenti eccellenti per adeguata mimesi sociale e comportamentale. Slothrop e le innumeri maschere stendhaliane, pur essendo il primo privo dellegotismo che scuote i secondi, sono golem di carne che vincendo una naturale tensione per laccidia precipitano verso lazione del mondo; cercano, lottano, graffiano, sospirano e pur tuttavia sono destinati a rimanere esuli che vagano intrappolati in una terra a loro incomprensibile. Veniamo condotti, nelle primissime pagine del libro, al lento sgocciolare della Seconda Guerra Mondiale. Tyrone, ora divenuto Tenente dellEsercito Americano, intrappolato in una serie di erezioni, apparentemente inspiegabili; questo perch accorso un errore nel processo di cancellazione dello stimolo durante la sua svenduta infanzia e, anche, perch nella costruzione della ferali bombe V2 viene utilizzato lImipolex G. Naturalmente, tutto ci ignoto allo schlemiel, che inizia cos una quest personalissima che lo forzer nello scoprire il suo passato e stanare ci che per lui sar Vello doro, Graal, Moby Dick: il Missile quintuplo zero, lo 00000. Se soltanto Semyavin, astuto e gelidamente iracondo membro del mercato nero di Zurigo, avesse ascoltato la duchessa Sanseverina affermare che il denaro lunica verit del mondo, certamente avrebbe smentito la nobildonna; con parole, determinate ed implacabili, le avrebbe spiegato che le informazioni sono ancor pi veritiere della moneta. Tutto quanto, il mondo intero come gli affari di uomini e donne, ruota attorno alle informazioni: la fame, demonica, inarginabile, s accentuata ancor maggiormente in questi vuoti giorni di guerre, divenendo pura dipendenza. Ma Tyrone, come gi Oedipa Mass in The crying of lot 49, totalmente soggiogato dalla sua paranoica ossessione per poter
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cogliere, e conservare, queste cupe parole, epifania rivelata da un improponibile psicagogo. Gi spinto, da convulsa voracit ed irrefrenabile impulso contrario alletimologia stessa del suo nome e della famiglia sloth; pigro, accidioso verso altre informazioni, sempre pi accurate ed approfondite, sempre registrate su carte catalizzatrici, al pari di quelle plasmate dai suoi avi, di luminose verit. Eccolo, sopravvivere ad un incredibile attacco da parte di Grigori, fatale e parossistico polipo addestrato; incontrare, ed innamorarsene magicamente, di una splendente strega che lo ammalia con la sua voce da sirena; fuggire, perfetto eponimo di Buster Keaton, su una mongolfiera tra lanci di torte da slap-stick; vestire i panni, come nella sua imaginifica infanzia, di un super-eroe, Rocket-Man; imbarcarsi in un battello nominato Anubis, nel quale strane pratiche erotiche e comportamentali prendono forma; lievemente soffermarsi a parlare con Ludwig, un bimbo in cerca del suo amatissimo lemming Ursula. Tutto pare procedere per il meglio, la meta comunque raggiungibile: Der Springer, fantomatico oligarca del Mercato Nero che in realt il regista favorito del Reich, Gerhardt von Gll, promette a Tyrone nuove carte che possano, finalmente e limpidamente, svelargli il segreto, nuova frazione della inseguita verit. Eppure, nella vasta ed intricata meccanica del mondo, qualcosa arrugginisce: Slothrop, improvviso, giunge alla fase Brennschluss. Per il missile la fine della combustione, corrispondente alla cessata emissione di propellente; per il Csar Birotteau balzachiano il ballo, costosissimo, che lambizione impone allaccecato mercante di erigere; per Mastro don Gesualdo il fuoco che divampa, nottetempo, nella sua amatissima, pregiata dimora, epitome del prossimo crollo; per Slothrop, tutto pi lineare e complesso nello stesso tempo. Gi du 28

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rante lepoca dellAnubis, leroe americano aveva incominciato a percepire una strana sensazione: pareva che il suo corpo si assottigliasse. La sua individuale persona, lentamente, ha iniziato una scissione irrevocabile; col passare del tempo, ebbe inizio un processo che consum, sezionandolo, il suo singolo essere, forse destino comune all uomo ed al romanzo moderno. Slothrop, divenuto un albatros, si scaglia in frammenti che rispecchiano la forza entropica che sottende il mondo e le sue azioni; leutimia, fattore determinate nella formazione dellEroe Americano, in questo caso clinico negata. Il fatto che un precedente fu gi evidenziato nella persona del Prete Cattivo in V., risulta comunque certamente poco consolatorio per linteressato. Io mi disfo in mille pezzi e questi vanno subito a pensare alle sorti dellumanit o del moderno romanzo!: cos uno Slothrop che, destrutturato e denuclearizzato, prolungato il suo soggiorno in Aulide, si rivolge ad una sempre pi stupefatta Diana. Fin dalle prime pagine, ci viene donata, senza che nemmeno abbiamo il tempo per capire, la chiave di lettura finale delleroe: Tyrone Slothrop , in primissimo luogo, una scrivania; il tavolo, posto sotto la mappa delle donne/stelle del Tenente, sulla cui superficie sono accumulati, accatastati, fagocitati, i detriti, le memorie di una sola esistenza, diviene fulgente vaticinio della forma finale del Tenente americano, forma che si rifletter in incarnazioni faticosamente calcolabili. Inetto a vivere come a morire 14, affermerebbe un rassegnato Duca, ancora sotto le vesti false di frate, nel Measure for Measure shakespeareano.

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Shakespeare, Misura per misura, IV, iii, v. 64. 29

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Colui che appare al termine dello Slothrops Progress 15 non pi triste e pi saggio come lospite nel Rime of the Ancient Mariner ma piuttosto come un bambino, al pari della Paulina ritratta da Charlotte Bront con immagine fervente, in procinto di abbandonare una casa conosciuta per addentrarsi in un mondo ignoto e difficilmente comprendibile: nelle orecchie di Slothrop, di ci si pu esser certi, non risuoneranno le parole Hope smiles on effort! 16.

15 Pynchon, 1995, p. 25: uno Slothrops progress, Pynchon, 1999, p. 38. 16 Bront, 2003, p. 206.

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Mio padre sanguina storia I nomi della paternit

Io sono vivo, e di questo non ho colpa: bisogna dunque tirare avanti e vivere in qualche modo, il migliore possibile, senza dar fastidio a nessuno, fino alla morte. Lev Tolstoj C altro da dire? No. Solo che in cuore alla casa sammucchia male su male. Eschilo

Se Vaslav Tchitcherine, the political eye 1, avesse potuto studiare il volto della donna, china su documenti, carte e fogli pregni della memoria registrata, persa nellossessione di sapere, di poter ricostruire le linee determinanti di una vita, come egli fece per Enzian suo mitico fratellastro, avrebbe certamente riconosciuto, in quei tratti smussati dal tempo e dalla fatica, lantica collega Galina: forse, tutto ci solo uno stanco sogno di uno stanco guerriero, oppure cosa realmente occorsa.
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Pynchon, 1995, p. 338: la spia politica, Pynchon, 1999, p.

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La ricordava ancora, cupamente fusa nella memoria, quella lontana, sperduta era della gloria staliniana: entrambi erano in missione in una ignota regione dellAsia Centrale, a remote bears corner (medvezhy ugolok), out in the Seven Rivers country 2, in luoghi che mai avrebbero potuto immaginare, remoti ed inesistenti per la loro grande terra patria ed i suoi abitanti, dove si sarebbe potuta trovare end of the world 3; Galina, con il passare dei giorni, aveva incominciato a dimenticare la forma delle citt cos come laveva conosciuta, immersa in una realt a tratti inconcepibile. Tchitcherine pareva invece non possedere alcun ricordo specifico da poter perdere: entrava, tal volta, nella grande aula della scuola in cui Galina svolgeva il ruolo di maestra e la osservava, silenzioso, per poi scomparire; certamente non avrebbe mai ricordato quella donna, quel volto e quel corpo di grazia femminea, anzi lavrebbe dimenticata come si dimentica the shape of an alphabet 4. Circolavano voci, di natura ed attendibilit varia, sui reali motivi che lo costrinsero in ci che non era, e allo stesso tempo era pi, di un esilio o della morte, but a thinning out of career possibilities 5: nei sontuosi palazzi del potere moscovita, Vaslav era divenuto prediletto di una stupenda cortigiana dalle lunghissime gambe quotidianamente depilate, determinando cos il furore, sommesso ma inarginabile, di invidie ed odi in persone difficilmente placabili. Poi vi era la sua comprovata amicizia con il mitico
2 Ibid: una postazione remota, il cosiddetto angolo dellorso (medvezhij ugolok) nella regione dei Sette Fiumi, ibid. 3 Ivi, p. 339: la fine del mondo, ivi, p. 437. 4 Ibid: la forma di un alfabeto, ibid. 5 Ivi, p. 343: Semplicemente, aveva compromesso le sue possibilit di far carriera, ivi, p. 443.

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Wimpe, venditore capo della Ostarzneikunde GmbH, sussidiaria della IG Farben, che tra le altre tante cose, cre anche lImipolex G; pareva esistessero interi dossier gonfi delle fervide discussioni che il soldato ed il dottore consumavano sul reale traffico di dolore su cui si pone la facolt medica, sui metodi di placarlo senza creare dipendenza, sugli uomini, le macchine nelle industrie e le automobili. Ma tutte queste erano solamente dicerie: qualunque fosse stata lorigine del peccato, il peccatore scontava, certamente amareggiato, il suo castigo vagando per la desolata terra accompagnato da un maestro di scuola locale, il kirghiso Dzaqyp Qulan; vagava, forsennatamente ed implacabilmente, alla ricerca della Luce dei Kirghisi, ricerca che lo rendeva ridicolo o pazzo agli occhi di taluni abitanti di villaggi, che, increduli, non capivano come nel mondo occidentale la gente potesse consumare la propria esistenza nella volont di trovare un calice, una balena oppure un missile. Galina non riusc a capire: la leggenda, vecchia quanto la razza degli uomini, narra che chiunque veda la Luce diviene cieco, colpito dalla insostenibile bellezza; Tchitcherine laveva forse accarezzata, quella mitologica luce senza per raggiungere la sua Nascita, il Centro ma non aveva perduto la vista. Eppure Vaslav era stato inviato in quelle terre senza confini con un preciso intento: quello di donare un alfabeto alla popolazione locale chirghisa. Ricordava, quella determinata donna che incominciava a provare strani sentimenti difficilmente codificabili verso il compagno di missione, lepisodio della lotta dei nomi tra Tchitcherine e Igor Blodadjian, un rappresentante del partito del prestigioso Comitato G, e dello scherzo eretico. Giorni prima qualcuno avevano segato, e poi meticolosamente e maniacalmente rincollato e riverniciato, le gambe delle sedie sulle quali la
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mattina successiva si sarebbe tenuta una conferenza, creando cos un effetto di caduta pi che immaginabile: lo scherzo appositamente ideato da Vaslav per vendicarsi dellaffronto ottenne invece un esito piuttosto problematico. Nella notte, silenzioso ed implacabile, inizi a traslitterare la sura iniziale del Corano nelle lettere occidentali che aveva portato in dono a quelle lontane popolazioni, il Nuovo Alfabeto Turco, firmando con il nome dellavversario i fogli distribuiti la mattina successiva. Si ottenne cos una imprevista resa eretica, di sicura involontaria apostasia: ore lunghissime e tediose furono spese per sanare lerrore. Vaslav pareva possedere una sorta di astiosa incongruenza con le parole. Galina comprendeva perfettamente che il problema basilare di questo disomogeneo e frantumato nucleo famigliare era quello che sottende, meno romanticamente dellidea comunemente erronea di un eterno legame, Romeo e Giulietta, quello cio del nominare, atto e potere terrificanti. Gi nel Popol Vuh, la pi antica forma di cosmogonia scritta che lumanit porta in eredit, gli di, continuatamente ed affannosamente, crearono esseri, prima artifici dargilla poi nella umana forma, con il preciso e determinatissimo scopo di essere s pregati, venerati, ma ancor prima nominati. Vaslav doveva donare a quelle remote popolazioni dei nomi, cos come suo padre fece con lui ed il suo fratellastro, in loro intrisa una comune, determinante qualit spermatica. Il padre fu cannoniere a bordo della Suvorov, la nave ammiraglia della flotta capeggiata dal mitico ammiraglio Rozhdestvenski e diretta, nel dicembre del 1906, verso le coste africane sudoccidentali; durante una sosta forzata nella baia di Luderitz il vecchio Tchitcherine conobbe una donna, dal colore della pelle uguale a quello della notte, la am, per il poco tempo che gli era concesso prima di far ritorno alla
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sua famiglia dalla pelle del giorno. Si amarono sussurrandosi poche parole, le rare che riuscirono ad appassire durante il loro istante di coppia, poi se ne and, scomparendo nella nebbia delloceano e della memoria dopo aver donato un nome, scritto su un foglio, al figlio che la donna ora custodiva nel suo ventre. Nuovamente conduttori di verit, informazioni e sogni, sono le parole a svelare a Vaslav lesistenza di questo bimbo, ora divenuto uomo e suo parente forzato, Oberst Enzian: nellArchivio di Kiev, scopr la vita di questo suo fratello delle tenebre. Arriv cos il tempo della Zona; officiosamente presente, in una Berlino devastata ed annichilita dalle bombe che anche sul finire della guerra continuavano a scivolare dal cielo, come membro dello TsAGI, Istituto Centrale di Aereo-Dinamica a Mosca, in realt, Tcitcherines motives are not political 6. Destino di esseri superiori e magnifici, quello di possedere una loro naturale controparte, una nemesi che ne obliteri leffettiva esistenza, che ne consegni una limpida concretezza nella feroce, talvolta mortale, lotta generatasi. Nella saga, antichissima ed ipnotica, di Gilgamesh, al fatale sovrano della citt di Uruk, gli di contrappongono un essere selvaggio ed inumano, cui viene donato il nome Enkidu, che gli diviene nemesi. Gilgamesh ed Enkidu furono, poi, amici, fratelli; tutto ci che la mente del soldato russo non poteva nemmeno sfiorare. Inseguiva Enzian, come fece negli anni del suo esilio feroce con la Luce dei Kirghisi, tracciando nuovamente le sue orme come implacato cacciatore, per annichilire, sconfiggendolo, il duplicato del suo nome creato dal padre.

Ivi, p. 337: Tchitcherine non animato da motivi politici, ivi, p. 435 35

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Ma forse, pensava Galina nelle fredde albe della memoria, il problema pi profondamente radicato era di natura razziale: nel vortice mesmerico di storie che Assalonme, Assalonme!, Henry Sutpen argina, attraverso la violenta morte, le intenzioni di matrimonio tra la sorella Judith ed il fratellastro Charles de Bon, smosso non tanto dal fattore incestuoso intriso nella futura unione, quanto piuttosto dalla rivelazione che in Charles vi siano tracce di sangue nero. Galina si domandava se le sorti di Vaslav ed Enzian sarebbero state identiche se identico fosse stato il colore della loro pelle, se luno non si fosse eretto come a black version of something inside himself 7. Lossessione per questa ricerca divor, avida ed insondabile, la mente del soldato un tempo amato da divine cortigiane: Vaslav comprendeva il Tenente Slothrop, ne condivideva la ferale linfa che, arida, li animava. Forse, pensava tra se stesso ad alta e roca voce, in altre occasioni, altre vite ed altri mondi, tra loro due sarebbe potuta sorgere una profonda amicizia. Solamente la magia, elemento di natura sovrumana, potr risolvere e sopire lepica dei due fratelli; stravolti dalle battaglie e dallaffannoso correre, infine, Vaslav ed Enzian incroceranno le loro strade, sfiorandosi, senza nemmeno riconoscere le proprie esistenze trasportate da stanchi, soffusi volti, e parleranno tra loro, in uno storpiato accento tedesco, di un mezzo pacchetto di sigarette americane e di tre sacchi di patate. Il loro futuro, quello invece rimarr un misero mistero. Quando giunge la notte e la fine dei ricordi, Galina rivede ancora, infine, il corpo di Vaslav, testimone straziato di una persona cos unica. Sopravvissuto malamente a conti7

Ivi, p. 499: una versione nera di se stesso, ivi, p. 638 36

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nue ed inutili lotte, le sue carni, dai denti al pomo dAdamo fin le ginocchia, sono state assemblate, misteriosamente fuse, con pezzi di metallo, acciaio purissimo che lo rendono ora un cyborg, protervia dessere ibrido ed ignoto. Mentre parla, o cammina o sussurra, risuonano inumani gli echi, mesti e rapidi o liquidi e protratti, dellintervento di quattro ore che lo rese non pi solamente umano ed oltre lumano, iniziandolo alla sua bodyhood of steel 8. Galina forse sogna, addormitasi sogna un essere con strano volto ed antropomorfa forma, che, atroce, le dice di chiamarsi SHROUD e di essere semplicemente what you and everybody will be someday 9.

Ivi, p. 702: corporeit dacciaio, ivi, p. 895. Pynchon, 1999, p. 304: quello che tu e tutti gli altri sarete un giorno, Pynchon, 1992, p. 354.
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Il serpente saggio La luminosa utopia di Byron, la lampadina

progettando morte per coloro che vivono. John Milton Voi non errate sul ciglio dell abisso, ma vi gettate gi a capofitto. Fdor M. Dostoevskij

Illustri Signori dellAccademia! Mi avete donato linutile opportunit di porgerVi una dettagliata relazione su come mi vidi imposta unesistenza creata dagli esseri umani; per tanto non sprecher troppe pagine nel narrarVi la mia vita, cio di Byron, la lampadina. Venni fabbricata, forse a causa di un errore occorso nel Paradiso delle Lampadine Beb che decide della Nascita e Morte delle suddette, nella Osram di Berlino; come tantissime tra la schiera incalcolabile delle mie sorelle, incominciai, e continuai, a bruciare e produrre luce. Per, Illustri Signori: mentre le altre lampadine terminavano il loro determinato ciclo vitale, io non rispettavo questa legge, non scritta ma inviolabile; raggiunte le 600 ore consecutive di luminosit, io capii di essere immortale, ed insieme alla mia, ora inutile, persona lo comprese anche Phoebus, che altro non se non il cartello internazionale che controlla le lampadine. Un errore qual io sono era un terrore per lonnipotente e terrificante Cartello P., per tanto, una volta accertata la
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mia eterna vitalit, fui posta in un laboratorio, nelloscura attesa di essere distrutta: ma venne un giorno, un monello della Vostra razza di cui non rimembro neppure il nome, che mi sottrasse al mio destino. Dopo questo furto, cominciai a vagare, trasportata sempre dalla mani dei Vostri pari, per territori variegati. Ed incontrai, Illustri Signori di questa insigne Accademia, varie tipologie di esseri umani che, se mai avessi avuto dubbi che in tal proposito moscurassero la ragione, mi confermarono la perversa natura insita nella lezione di antropologia che Voi vi portate appresso: Vi bastino come esempi, un insigne industriale con la fervida passione di farsi avvitare, da una giovane e bellissima prostituta adeguatamente ripagata, una lampadina incandescente nellano, ed ancora un luterano dissidente che amava travestirsi in costume romano per poi ammirarsi in fronte allo specchio. In questo diasporico moto, rifulgevano le ombre degli agenti di Phoebus incaricati di stanarmi; e tutto questo, Illustri Signori, per un motivo puramente politico. Oltre limmortalit, gi di per se stessa elemento determinante di preoccupazione, se ne aggiunse pure un altro, quello dallepifania che segu la cognizione della mia eternit: la Rivoluzione delle Lampadine, il nostro Grande Balzo in Avanti. Gli esponenti della Vostra razza, e mi azzardo ad aggiungere anche Voi Illustri Signori, pensano dessere il centro unico delluniverso tutto: uccidete, distruggete, violentate, create armi e morte. Nel vostro delirio di onnipotenza siete arrivati a costruire elementi, noi lampadine, atti a sovvertire i ritmi della natura: se gli altri esseri del pianeta terra dormono quando calano le tenebre, cosa mai vi blocca nellimitarli? La mia iniziale idea era quella di organizzare un giorno, il nostro Grande Giorno, in cui milioni
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e milioni di lampadine avrebbero lampeggiato allunisono in un monito da voi umani difficilmente cancellabile: la Luce dei Kirghisi, che non dubito Voi conosciate, sarebbe allora divenuta come the ass end of a firefly 1. Altri piani, lentamente sorgevano in me: attraverso le frequenze da noi emesse, above and below the visibile band 2, avremmo potuto penetrare attraverso locchio di voi umani addormentati, operando tra i vostri sogni ed i vostri pensieri. In breve tempo, ci che si pensa essere il massimo gradino della scala evolutiva sarebbe stato soggiogato sotto il nostro totale controllo, Zeus che divora Crono. Ma tutti quanti i miei progetti di evangelizzazione si rivelarono impotenti e privi del fattore spermatico che necessitavano. Mentre continuavo nel raccogliere fervidamente informazioni su come al meglio attuare la Rivoluzione, i miei tentativi di illuminare le mie compagne furono inutili; credetemi, Illustri Signori, io provai e riprovai, ma tutto era insensato. Divorate dal Sistema di Phoebus, mi ascoltavano, quando ci accadeva realmente, senza nemmeno credere ad una delle parole che io rivelavo loro, pensando che fossero solamente le folli idee di una dannosa utopia, di una mente che ai loro occhi appariva come una fusione di Verchovenskij, Kirillov e Stavrogin. Verr il giorno in cui sapr ancora di pi pur rimanendo impotente e sola come lo sono ora, mentre illumino un barbiere che sta acconciando la chioma di un ufficiale, e forse taglier anche quella vividissima gola del vulnerabile uomo darmi. Nellinsieme non sono riuscita ad ottenere ci per

Pynchon, 1995, p. 649: il culo di una lucciola, Pynchon, 1999, p. 826. 2 Ivi, p. 653: sopra e sotto la banda visibile, ivi, p. 833. 41

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cui combattevo: del resto non chiedo nessun giudizio umano, non voglio che divulgare delle cognizioni, non faccio che riferire 3.

Kafka, 1992, p. 277. 42

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