You are on page 1of 2

I misteri e le sette Ade, per i greci, essendo una divinit senza tempi n culti e per la sua invisibilit dalla

sfera della divinit olimpica, suscita nei greci una curiosit per unesperienza religiosa diversa Nasce la forma religiosa misterica. (viene da mystes, iniziato) Liniziato deve osservare il silenzio su quanto nei riti viene fatto e veduto. Non riservati a minoranza Ogni cittadino, principalmente quelli esclusi dai culti olimpici della polis, come schiavi, stranieri e donne, ha diritto a farne parte. Questo investe quindi in una sfera di esperienza pi profonda. La radice, possibilmente, deriva dai festival preistorici dellesorcismo dalla morte, nei quali si provavano esperienze di uscita dalla corporeit e di immortalit, forse mediante luso di droghe. Misteri Eleusini, ad Atene: centro di questo mistero era la vicenda di Demetra e di Persefone. Anche questo ci fa capire come largomento della morte e della rinascita e della natura rientri nei misteri. Le cose fatte, osservate e dette culmineranno in una visione che evoca sesso, morte e rinascita, e susciteranno un terrore primordiale nei presenti ( luoghi di culto: caverne a notte ) e poi li risaneranno. I misteri non negano n escludono la religione olimpica. Anzi la integrano. Infatti Atene tutela i misteri Eleusini. Questi infatti, non producono un uomo diverso dal resto della societ, perch luomo facente parte di un mistero non portato a vivere diversamente. I misteri danno unesperienza psicologica e religiosa alla quale i culti pubblici olimpici non d voci ne risposte. Per questo CREA CURIOSITA E NECESSITA. Dal punto di vista sociale, questi movimenti misterici, sembrano riferirsi al disagio e alla discriminazioni che producono la citt e luniverso: gli stranieri, le donne, comunit periferiche e intellettuali marginati. Infatti i misteri e le sette trovano molto spazio in questi ambienti. Le sette sapienzali- religiose invece esprimono il versante mistico. Mentre la ritualit misterica non d risposte chiare e comunque non crea ribelli ed emarginati, LE SETTE DANNO RISPOSTE CHIARE E ARTICOLATE E ESPLICITE; E QUINDI COSTRINGONO GLI APPARTENENTI AD UNA DISTANZA PROFONDA DAI CULTI OLIMPICI E QUINDI DALLA POLIS. Lessere settario comporta una forma di vita totalmente diversa e opposta a quella del classico cittadino. Comprendo obblighi e divieti, tra cui quello di mangiare la carne, quindi di uccidere animali e quindi di partecipare ai normali sacrifici olimpici e quindi essere esclusi e respinti dalla societ. Ci che viene infatti respinto dalle sette in generale il carattere violento, che nodo centrale nella politica della polis.

La citt indissolubilmente ed eccesivamente legata alla guerra, alla letteratura e alla tradizione della guerra, ed perci che le sette si escludono e vengono escluse. Secondo Empedocle (sapiente del V secolo), in un corpo mortale c un anima divina, scacciata dal cielo per aver ucciso o spergiurato, e costretta quindi ad espiare le colpe attraverso lesistenza, considerata inferiore, terrena. Quindi la vita dovr essere vissuta come un esercizio di sacrificio, rinuncia e di ascesi (salita). Quindi da questo nascono tutte le regola: rifiuto della violenza, uccisione, spargimento di sangue, di astinenza (a partire dal controllo sessuale). Platone, infatti, dice che la vita risulta come un esercizio di preparazione alla morte. La purificazione, o in greco katharsis, ladoperarsi a tenere lanima separata dal corpo, chiudendosi in essa. Non forse questo che si chiama morte? Scioglimento dellanima dal corpo. (tutta roba di Platone) Il movimento Orfico (movimento del sesto secolo, che nasceva da Orfeo, cantore a cui si attribuisce una discesa agli inferi), crede quindi che lanima si salva attraverso una pratica di purificazone. Il dio dellorfismo Apollo, Katharses, il purificatore. Per loro c una decadenza dallordine primordiale. Anche DIONISO visto come loro simbolo di innocenza originaria e perduta. (EPISODIO DI DIONISO: assassinio originario: I titani avrebbero attratto in tranello, ucciso, cucinato e mangiato il giovane dio Dioniso. Zeus gli avrebbe uccisi con un fulmine, e dalle loro ceneri sarebbe nati i primi uomini, MACCHIATI, DAL PRINCIPIO, DI QUESTA TERRIBILE CONTAMINAZIONE) Fra il VI e il V secolo, i pitagorici svilupparono la concezione orfica della salvezza. Un anima immortale, si succederebbe in copri mortali, di condizioni superiori o inferiori, a seconda della purificazione raggiunta nella vita precedente. Al termine, lanima potr staccarsi definitivamente dal ciclo delle nascite, e tornare al divino, oppure reincarnarsi nelle vite di forme pi alta, come quella del re giusto e buono oppure il sapiente filosofo. Alle astensioni e alle rinunzie, tra i pitagorici si aggiunge, oltre che ai rinunzi ecc, la necessit di legarsi alla sapienza e allo studio: matematica, geometria, armonia, filosofia, geometria, cosmologia ecc ecc.

You might also like