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Swami G.

Visarjana

Semplicemente Me Stesso III


-Nuovi appunti di viaggio-

La neve continua a cadere

Indice

Introduzione Tentativi

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Intro Cercare di esprimere con le parole ci che non pu essere detto Come fare a trascrivere il silenzio? In questa nuova raccolta di tentativi, non ho suddiviso gli scritti per argomenti. Non c un vero e proprio indice. Non ci sono indici, nella vita. Ci che accade slegato dal senso Prima accade un racconto, poi una poesia Poi accade una riflessione o forse una nuova poesia. Le cose continuano ad accadere, nonostante tutto. Gli uomini continuano a sognare, nonostante tutto. Ma non ci sono indici. I pensieri corrono velocemente e il tempo sembra essersi adeguato: mi alzo la mattina e dopo qualche minuto gi sera. A volte mi sembra incredibile. Oltre tutta questa velocit, riesco per ancora a vedere limmobilit. Oltre i rumori, il silenzio. La vita qualcosa che mai nessuno potr descrivere. Perch le parole sono pi brutte, pi vecchie, pi morte di ci che sta accadendo. I pensieri corrono, il tempo ha superato la velocit della luce. Ma in tutto questo la neve continua a cadere.

Tentativi

Uno Si passa il tempo a cercare di essere ci che non si Ecco la principale attivit della natura. Lo sapeva anche Darwin: le scimmie si sono impegnate cos tanto che nel loro DNA accaduto qualcosa ed nato luomo. Che fatica! Pensa ad una scimmia che cerca in tutti i modi di diventare migliore. E poi una mutazione genetica e zac! E fatta! E nato luomo. Una scimmia che diventa qualcosa di migliore forse solo diventata qualcosa di diverso. Se avesse voluto veramente diventare qualcosa di migliore magari si sarebbe trasformata in elefante. Forse non si impegnata poi pi di tanto La societ degli elefanti una societ intelligente, pacifica, dove ogni membro si adopera per il bene comune. Non a caso la societ degli elefanti matriarcale. Ma forse ci viene difficile realizzare che una scimmia possa diventare un elefante Ha da organizzarsi bene: farsi crescere le zanne, la proboscide, le orecchie. Si fa prima a diventare uomo. C solo da assumere una posizione un po pi eretta, perdere qualche pelo e imparare qualcosa di matematica e geografia. La matematica serve a capire quando qualcuno ti vuole fregare i soldi dalla carta di credito e la geografia serve a delimitare i propri spazi. Poi basta imparare a costruire qualche bomba per tenere lontano gli estranei dal proprio giardino e inventare le automobili per portarti al lavoro o dal dentista. Non troppo complesso. Non troppo complesso fare luomo. La mattina ti svegli e scopri di non abitare pi nella foresta, ma in una immensa metropoli dove gli ascensori hanno preso il posto delle liane. Ci sono le fogne, lasfalto rovente, lo smog. E un po pi in l c la spiaggia piena di ombrelloni dove gli uomini hanno inventato la tintarella: ti metti sulla spiaggia e aspetti un po finch la pelle non puzza di bruciato. A quel punto puoi alzarti (o anche rimanere sulla spiaggia) o fare un tuffo nel mare che intanto pieno di petrolio perch per riuscire a bruciarsi gli uomini devono guadagnare soldi. I soldi sono pezzi di carta colorata. Per avere questi pezzi di carta colorata bisogna andare al lavoro ogni mattina in automobile e per far camminare lautomobile serve la benzina che deriva dal petrolio. Ma in realt il petrolio serve a fare molte altre cose Per esempio lo mettono nel sapone, serve per dare energia elettrica e mille altre cose. Senza tutto ci luomo non esisterebbe. Credo per che non ci stiano dicendo tutta la verit. Io credo che la matematica, la geografia, i soldi, le carte di credito, le bombe, le automobili, le fogne, lasfalto rovente, lo smog, gli ombrelloni, il petrolio, gli ascensori, il sapone, lenergia elettrica siano nati prima delluomo. E credo che anche il lavoro, la tintarella e perfino i dentisti siano venuti prima delluomo. Prima delluomo cerano molte cose. Poi arrivato luomo e si trovato davanti tutto questo ben di dio. Pure il debito pubblico. Per se accendi la TV (anchessa cera gi prima che arrivasse luomo) ti dicono che non cos. Ti dicono che se c lo smog o se ci sono gli ascensori colpa delluomo. Ormai una costante: qualsiasi cosa esista colpa delluomo. Ti dicono pure che per colpa tua dovuto arrivare un certo Ges che si fatto pure ammazzare (sempre per colpa tua). Per colpa tua c il buco nellozono, i bambini affamati in Africa, le piogge acide e i terremoti. E non si fermano qui! Dicono che per colpa tua ci sar pure la fine del mondo Cio per colpa tua fanno pure previsioni! E cos si passa il tempo a cercare di essere ci che non si Lo hanno fatto le scimmie che sono diventate uomini (e secondo me lo hanno fatto perch anche loro si sentivano colpevoli). E in che cosa ci trasformeremmo? La mutazione gi cominciata. Se hai fatto caso in questi

ultimi tempi non si fa altro che parlare di alieni: secondo me questi alieni non sono abitanti di altri mondi come qualcuno ci vuol fare credere. Sono gli uomini che per diventare qualcosa di migliore ci stanno riuscendo. O meglio: ci sono gi riusciti. Ma luomo non scomparir, non preoccuparti. Magari ci metteranno in qualche zoo come fanno ora con le scimmie. Ci studieranno e si domanderanno come mai una razza tanto stupida diventata cos perfetta. Cos perfetta Ma avete visto gli alieni? Cavolo, ma non ci potevamo evolvere in qualcosa di meglio? Almeno le scimmie hanno avuto il buon gusto di farsi cadere tutti quei peli! E invece noi? Ci sforziamo tanto per assomigliare ad E.T.? Mah Speriamo almeno siano pi intelligenti. Rimango sempre dellidea che la cosa migliore sarebbe stata levoluzione in elefanti Ma ormai tardi. Il processo cominciato. Insomma fra duemila anni ci saranno alieni che si vanteranno di aver inventati automobili, ascensori, spiagge, smog, energia eolica e dentisti senza sapere che cerano pure prima. Il problema forse solo uno: cercare di diventare migliori. I batteri lo hanno fatto e sono diventati pesci I pesci erano migliori dei batteri? Ho i miei dubbi Devono nuotare, non possono mai uscire dallacqua senn si bruciano e cose simili. Poi sono arrivati i rettili tipo i coccodrilli: ma saranno veramente migliori dei pesci? Con quei denti, quella voglia di stritolare le loro vittime Non saprei. Poi cerano i dinosauri che per fortuna prima di evolversi sono stati distrutti dalla pioggia di meteoriti (o da qualche evento non meglio precisato). Cavolo se i dinosauri si fossero evoluti ci sarebbe stato da ridere Insomma insetti, rane, gorilla, draghi, samurai, uomini Tutti con questa fissa di voler migliorare. E ci si ritrova con gli alieni! Non oso pensare quale sar il prossimo scalino evolutivo Se vado in libreria rimango sempre pi sconvolto: ci sono scaffali enormi contenenti libri per farti migliorare farti migliorare in qualsiasi modo ed in qualsiasi campo! Migliorare in cucina, nei rapporti con gli altri, al lavoro. Libri di auto-aiuto, channeling, yoga. Manuali che ti insegnano a pattinare, a giocare a calcio, a tirare sassi con la fionda. Poi ultimamente c il boom di quei libri che ti aiutano a realizzare qualunque sogno: basta chiedere alluniverso! Insomma libri che ancora una volta ti dicono che cos come sei non va bene, che sarebbe meglio tu guadagnassi di pi, che sarebbe meglio tu conoscessi almeno cento posizioni in pi per godere a letto, che sarebbe meglio che tu migliorassi! E anche internet non scherza: corsi di tutti i tipi! Impara laramaico o lesperanto (ma a che serve?), lipnosi, la PNL, i pilates (che difficile pure pronunciarli), la meditazione trascendentale, il controllo del respiro. Poi vai in farmacia e cosa trovi? Due miliardi di prodotti per dormire quando non hai sonno, per stare sveglio quando vorresti dormire, per mangiare quando non hai fame e per stare a digiuno se ce lhai Non mi stupisco affatto se proprio in questo periodo si stia passando al prossimo salto evolutivo! Siamo cos convinti che dobbiamo cambiare che anche il DNA si sta adattando ed comparsa una nuova specie pi evoluta. La parola dordine migliorare Ma siamo poi cos sicuri che miglioreremo? O forse, come le scimmie, daremo semplicemente vita a qualcosaltro? A qualcosa di nuovo? Oggi la vera sfida non migliorare. Vuoi forse diventare Dio? Vuoi diventare un essere spirituale? Vuoi diventare un illuminato? Mi sembra che la vera sfida oggi sia rimanere ci che si . Ti sfido a rimanere ci che sei; a sederti su una sedia e a non fare niente senza che ti sorgano pensieri del tipo potrei migliorare il mio aspetto, potrei pulire casa, potrei insomma potrei fare qualsiasi cosa tranne che essere qui senza fare niente e rimanere per un attimo ci che sono. Una bella sfida! Una sfida dura soprattutto se si pensa a quanto tu sia condizionato dal fatto di sapere che non sei ci che dovresti essere ma devi migliorare, a qualsiasi costo.

Non sei pi un essere umano, ma sei un senso di colpa. Non ti sei stancato di andare a letto la sera e dire che domani sar un giorno migliore o di alzarti la mattina ripetendoti che sar diverso? Ci sono le guerre, gli omicidi, linquinamento cose che ci sono sempre state. Come la TV, gli ascensori o la tintarella. Cambiano i nomi forse, ma il succo rimane lo stesso. E non mi pare che dai tempi dei microbi ci sia stata tutto questo miglioramento: i batteri tentavano di sopravvivere sviluppando veleni o resistenze sempre pi potenti, mentre oggi si cerca di sopravvivere con le guerre, il petrolio, la lotta di classe e chi pi ne ha pi ne metta. Forse ti credi migliore di un microbo solo perch ahai pagato 10000 dollari per capire la legge di attrazione, ma anche lui lha fatto a suo tempo e dopo alcuni salti evolutivi diventato umano. Diventare alieno non mi interessa. Voglio riuscire finalmente a stare immobile, senza rimorsi per il fatto che sarei potuto essere migliore. Ormai di alieni il mondo ne pieno: alcuni stanno sulle astronavi, altri li hanno gi ricoverati. Se poi un giorno mi metteranno allo zoo e mi tireranno noccioline non credo sar poi cos male: le noccioline, prese prima di andare a letto, assicurano un sonno tranquillo. La natura si prender cura di te. Lunica cosa da fare ora cercare di non migliorare. Cercare di rimanere cos. Non semplice. E la pi grande delle sfide.

Meditare Immagina che la tua casa stia andando a fuoco tu stai dormendo. Qualcuno ti chiama, urla, fa baccano Per svegliarti. Gli stai a cuore, non vuole che tu arrostisca in quellinferno. Ti svegli; un attimo per renderti conto di cosa sta succedendo; riesci a muoverti fra le fiamme e ad uscire fuori. Sei salvo. Ma hai perso tutto. Non hai pi una casa. Non hai pi una famiglia. Non hai pi niente. Maledici colui che ti ha svegliato. Pensate che Lazzaro fosse contento di essere stato resuscitato? La prima cosa che pens fu: ma chi glielo ha chiesto a questo qui di riportarmi in vita? Con tutti i problemi che ho mi mancava solo questa! Che sfiga!. Oggi giorno si parla molto di meditazione E diventata una moda. Ma in realt la meditazione c sempre stata Solo che noi, qui in occidente, la chiamavamo preghiera. Ora si chiama meditazione, ch fa pi figo. Un tempo si pregava per rimanere in salute, per chiedere a Dio (o a qualcun altro) di guarire o di ottenere qualche favore particolare: soldi, amore, cibo. Ci si inginocchiava, magari davanti allaltare di qualche santo famoso, si chiudevano gli occhi e si pensava intensamente al proprio problema. Le cose richieste erano le pi disparate: soldi, amore e salute, ma anche cose un po pi delicate e private. Oggi la situazione non cambiata. Per al posto di inginocchiarsi su qualche pavimento polveroso, si preferisce andare in una sala zen dotata di aria condizionata, incenso e musica rilassante, sedendosi in una posizione yoga e concentrandosi in mezzo alla fronte dove si dice ci sia il famoso terzo occhio, la porta dellignoto. Chi non pu permettersi simili comfort, continua ad andare in chiesa a prostarsi davanti al proprio santo preferito servendosi di un bel rosario in legno di rosa. Chi proprio non ce la fa, rimane a casa e accende una candela oppure si accontenta di fissare unimmaginetta o ancora chiude gli occhi e tenta lultima disperata invocazione. Lultima carta. Le cose non sono cambiate. Cambiano i modi, ma non i fini. E non c nulla di male. Nella speranza. Forse senza laiuto della speranza ci saremmo gi estinti molto tempo fa Forse anche gli animali credono in qualcosa. In qualcosa di diverso da ci che . Forse il non accettarsi accomuna tutti gli esseri. E forse proprio questo che d vita allevoluzione. Levoluzione verso qualcosa di imprecisato e oscuro, ma verso cui tutti tendono. Un qualcosa di indefinito, ma che nellimmaginario collettivo appare, in un certo qual modo, positivo. La vita eterna, la felicit perpetua, lassenza permanente di dolore. Felicit che estremamente soggettiva: il sadico sogna un paradiso con qualcuno da sottomettere, il masochista crede in un futuro pieno di sadici. Eppure tutti concordi nel fatto che, questo futuro, debba in qualche modo essere una realizzazione delle proprie aspettative (giuste o sbagliate che siano ma a chi importa? Del resto giusto e sbagliato sono termini soggettivi).

Cos la preghiera e la meditazione diventano strumenti per realizzare la speranza. Medito per avere pi successo, per ottenere la tranquillit, per risolvere i miei problemi finanziari, per essere in salute, per ottenere una buona morte, per guadagnare il paradiso (o qualcosa che comunque mi permetta di stare sereno almeno nella vita successiva). Ognuno ha le sue idee. Ognuno crede in ci che gli fa pi comodo. Riesci a vivere il presente? Forse non sappiamo di cosa stiamo parlando. Stiamo piantando un albero di cui forse non vedremo mai i frutti. Perch si sa: un albero ci mette tanto a crescere. Pi lalbero bello, pi maestoso, pi tempo ci vorr. Ed inoltre un albero bello ha bisogno di molte cure perch, almeno allinizio, molto fragile. Ecco quello che stiamo facendo: visto che il sole ci dava fastidio abbiamo messo da parte del denaro. Finalmente dopo dieci siamo riusciti ad arrivare ad un bel gruzzoletto che ci ha permesso di comprare un bel pezzetto di terreno e un seme. Abbiamo piantato il seme ed abbiamo aspettato. Ogni giorno, con fatica, speranza e dedizione abbiamo annaffiato il nostro seme, tenuto lontani gli uccelli per evitare che lo mangiassero, usato il miglior concime e i migliori attrezzi intanto, nella nostra mente, lalbero era gi alto e finalmente ci riparava dai raggi del sole cocente. Ma sarebbero dovuti passare molti altri anni per vedere il nostro piccolo albero che con fatica si sarebbe allungato verso il cielo ricoprendosi di foglie. E quando un giorno, aprendo gli occhi, ci saremmo accorti che lalbero stava oscurando il cielo, guardandoci in uno specchio avremmo visto le rughe solcare il nostro volto, la pelle imbrunita, le gambe ormai prive di forza ci saremmo distesi sotto il nostro albero e ci saremo addormentati per sempre per sempre. Questa la vita: un sogno che si realizza quando non ce ne pi bisogno. Quando ormai inutile. Io credo che la meditazione, la preghiera non siano gli attrezzi per far crescere un albero. O meglio: credo siano gli attrezzi sbagliati. Certo poi ognuno pu utilizzarli come gli pare. Un cacciavite non serve solo per avvitare o svitare, ma anche per disegnare su un muro bianco in assenza di matite. Se c caldo, se il sole ti d fastidio, forse dovresti cercare una soluzione pi rapida. Perch il problema della vita non come sfuggire al caldo. Il problema principale capire cosa sia la vita. Se non lo sai, inutile far crescere un albero sperando di vivere meglio. Il problema non si pone nemmeno. Se non sai cosa sia vivere, al 99.9% non sai cosa sia vivere meglio. Ma la gente non si preoccupa di vivere. Si preoccupa solo di vivere meglio. E un paradosso. Sarebbe come dire: davanti casa voglio che venga costruito un bellissimo ponte!. Ma se non sai cosa sia un ponte Prima magari informati e poi vedrai se sia il caso di mettere un ponte davanti casa (anche bello) o se sia meglio mettere una siepe o un laghetto. La meditazione e la preghiera sono come quelluomo che ha risvegliato Lazzaro o che ti ha urlato affinch tu ti svegliassi, preoccupato delle conseguenze di un incendio sulla tua persona. Non sono strumenti per ottenere qualcosa. Possono risvegliarti certo ma sei sicuro che una volta sveglio ti riterrai soddisfatto di ci che ? Magari ti ritroverai senza una casa, senza una famiglia, con i mille problemi di prima (e forse anche di pi) E maledirai chi ha compiuto il miracolo di donarti la vita.

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Dopo sessanta anni impiegati ad aspettare la crescita del tuo albero, saresti felice se arrivasse qualcuno che strappasse la pianta ancora non matura e ti donasse un ombrellone? Come minimo gli spareresti, e probabilmente avresti tutte le ragioni del mondo. La meditazione o la preghiera non sono strumenti. Sono la tua natura: come dire che sei un uomo. La preghiera o la meditazione sono la tua essenza. Sono dentro di te. Sono ci che gi sei. Ma accettare di essere gi arrivato accettare di essere gi evoluto accettare di essere perfetto per come sei ti farebbe sentire realizzato? O forse sentiresti che ti manca ancora qualcosa o che manca qualcosa nel mondo? La preghiera e la meditazione non sono un mezzo, ma sono unaccettazione di ci che . Accettazione non in senso negativo non nel senso che non c pi speranza. Accettazione nel senso di ringraziamento. Perch gi tutto perfetto cos. La vita qui. E non c bisogno di un albero, basta un ombrellone. Ma siamo pronti per accettarlo? La casa bruciata e ora? La meditazione osservare ci che . E non c alcun fine. Non si pu dire prego Dio per ottenere un po di serenit. Si pu solo dire prego o medito o vivo. E un fenomeno che si sta schiudendo in questo preciso istante. Come lalbero quando spunta dalla terra: in quel momento, non si pu dire nulla. Si pu solo osservare magari trattenendo il fiato per lemozione. Non si pu fare nulla per accelerare il processo. E anche se si potesse: chi vorrebbe accelerare questo processo? Sarebbe una bestemmia! Un insulto alla bellezza! Quella gemma che sta apprendo dal terreno la vita E nessuno ha il diritto di farne il suo progetto. Forse arriver a proteggerci dal sole, ma chi lo pu dire? E soprattutto, a chi potrebbe interessare? C qualcosa di pi importante: la vita. La meditazione o la preghiera non sono strumenti per vivere meglio. Anzi non sono affatto strumenti! Quellattimo in cui una puntina verde spunta dalla terra e noi siamo l, emozionati, senza riuscire a dire nulla e nemmeno a respirare beh, questo meditazione.

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Ecco la situazione dell'uomo: un uragano gli ha spazzato via la casa. Ora lui in base a ci che ricorda ne sta ridisegnando il progetto per poterla ricostruire. Davanti a s solo macerie, ma nella sua mente una stupenda casa, forse anche meglio della precedente. Ecco perch i maestri orientali hanno chiamato il mondo "samsara" ovvero illusione

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Il respiro un maestro onesto: ti insegna che non puoi controllare nulla. Puoi forse controllarlo quando sei triste, arrabbiato, in preda alla paura o all'estremo della felicit? Il respiro la vita: libera e senza limiti! Essere consapevoli del respiro essere consapevoli dell'esistenza...

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Durante l'osservazione consapevole si crea una distanza fra la persona e l'individuo... Questa distanza il silenzio

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La meditazione pura poesia. Colui che affina l'arte della meditazione, trasforma tutto ci che lo circonda in un componimento poetico. Se pensi che un meditatore non soffra, ti sbagli: egli soffre, ma anche il suo dolore diventato poesia...

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La meditazione non ha scopo alcuno. Non serve a nulla. Non porta a niente. Meditare osservare il momento presente, ci che sta accadendo. Gioia, dolore.. Ma nessuna medicina. La meditazione libert totale: non lega a nulla, poich non c alcuna meta da raggiungere n alcuno scopo a cui essere legati Tutto totalmente aperto alla possibilit Non c niente che ci obbliga o ci trattiene a fare o non fare alcunch o ad essere diversi da ci che gi si . Esiste solo ci che in quel momento: e non si pu fare nulla al riguardo. Si pu solo essere presenti. Si pu solo essere completamente liberi.

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(Ri)Cercare Tranquillit. Hai ormai capito che cambiare il mondo inutile e impossibile. Non cerchi cambiamenti esterni Vuoi solo tranquillit: rimanere in pace in mezzo alle tempeste. Non sei interessato alla fine delle guerre o delle violenze nel mondo: nessuno porr mai limiti alla morte. Vuoi solo la pace interiore. Gli antichi filosofi la definirono atarassia: assenza di turbamento. A volte hai provato questa sensazione, ma durata poco. Forse qualche secondo o qualche minuto e ti ha lasciato in qualche modo attonito davanti alla bellezza di ci che stava accadendo dentro e fuori di te. Ma qualcosa che non dura. Subito dopo hai riprovato a farla accadere, ma non ci sei riuscito. Sono spiragli verso un mondo la cui visione non si ancora realizzata pienamente in te e che forse non si realizzer mai. Pu forse larte avvicinarti a ci a cui il tuo spirito aspira? Cosa puoi fare affinch tali momenti diventino permanenti? E impossibile? Le pratiche o i rimedi esterni potranno far accadere solo ci che gi accaduto: momenti brevi senza futuro. Lievi sguardi sulla tranquillit., non pi riproponibili. Sarebbe pi utile smettere di (ri)cercare? Se la tranquillit gi qui, perch sforzarsi per ottenerla? Limperturbabilit. La serenit. Forse tutto ci di nuovo unutopia. Solo momenti che arrivano e poi se ne vanno forse creati da una congiunzione favorevole di neurotrasmettitori cerebrali. A cosa porta tutta questa ricerca nel mondo esterno? Pillole, tinture madri, tecniche Servono? E cosa significa rivolgersi al mondo interiore? Ci sono stati momenti di perfezione estrema e poi? Da cosa sono stati generati se lo stesso mezzo da cui apparentemente sono scaturiti, ora non funziona pi? Forse sono solo illusioni della mente che si ferma, per un momento, davanti alle novit subito dopo scatta labitudine e tutto torna come prima. Sarebbe dunque bene non avere aspettative? Eppure quando hai per la prima volta tentato di mettere in pratica quella tecnica le aspettative cerano. Forse non erano aspettative precise: ti aspettavi qualcosa che la tua mente ignorava. Comunque poi non accade pi nulla: la stessa pillola eppure il risultato non c. Non riesci a capire. A volte s, hai sentito il silenzio perfetto. Ed tutto quello a cui aspiri. E nonostante tutto Nonostante i rumori assordanti, le urla, le bombe, il traffico nonostante tutto puoi sentire la quiete, la pace, la perfezione.

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Dove sta questo silenzio? Oltre questa realt? Sai che non cos Una perfezione che invade ogni cosa. Un silenzio che contiene i rumori o che forse da essi contenuto Avevi capito che il silenzio lo sfondo dei suoni e dei rumori, come il pentagramma lo sfondo delle note. Ma ora ti stai ricredendo. Il silenzio nel rumore. Il rumore nel silenzio. Lacqua sia nel vapore che nel ghiaccio e il silenzio nel rumore. E solo una forma diversa, uno stato diverso. A volte hai sentito dire che ogni cosa fatta di vuoto. La materia non separata dal vuoto: il vuoto si condensa e diventa materia. Sono solo stati di aggregazione diversa. Rumore, suono, silenzio sono la stessa cosa. La tranquillit qui ed ogni cosa composta da questa tranquillit. Ecco perch a volte, in particolari situazioni, riesci a vedere un mondo diverso. Un mondo di pace. Come lacqua, anche la tranquillit si presenta sotto forma di stati diversi. Se porti il mondo manifesto a cento gradi, esso si dissolver. Quando ti guardi allo specchio, ora, nei tuoi occhi, potrai vedere il vuoto.

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Perfetto Tutto qui. Il silenzio perfetto. La luna alta. Sento il fruscio fra i pini Un po pi in l Qualcuno. Le palpebre si sono chiuse mentre pensavo ai tuoi occhi. La neve cade, senza alcun senso. Il vento soffia. C un luogo al di l del bosco in cui le parole cessano di esistere. Tutto si fermato. Sento un soffio sotto la pelle. Piccola percezione di infinito. Vorrei che il buio mi nascondesse. Non c alcun senso in tutto ci che sta accadendo c solo neve. E sempre stata l, insieme al vento Ho smesso di parlare, non era pi necessario. Il calore della stufa scalda le mie mani. Vorrei descriverti lessenza. Ma le parole non bastano. C qualcosa che accade, un profumo. Ma mi perdo tra i pensieri e i concetti. Basterebbe poco. A volte sento qualcosa E come se tutto si fermasse. Vorrei tornare indietro. Ma non riesco. Vorrei fotografare un istante e portartelo Come quella rana che salta Io lho visto. Ho visto qualcosa che non c. Ho tentato di riprodurlo. Senza successo. Vorrei essere l Ma se chiudo gli occhi ti vedo. A volte vorrei avere le parole giuste. Ma so che non esistono. Mi manca la certezza. La certezza dellistante eterno. Accade ora. Qualcosa mi accarezza. Poi apro gli occhi e la neve continua a cadere. Vorrei volare, al di l dei sogni e portarti con me. Accade in ogni istante. Qualcosa di perfetto. C un silenzio irreale, come quando il bosco ricoperto dalla neve e la luce della luna si riflette sul ghiaccio. Mi fermo. Non posso farne a meno. Non ho scelta. Il vento non produce rumori. Ma lo sento. E come un soffio leggero. Sul palmo delle mani. Mi accarezza. C un attimo. Dove tutto concluso. Un attimo perfetto. Dove non c nulla da fare se non rimanere immobili. Gli alberi smettono di parlare. E non c nessuno.

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C solo silenzio. Come quando quella rana salta. Quando non senti pi niente. E ti dimentichi di esistere. E un attimo. E non c nulla da fare. In silenzio. Non puoi far nulla. Non puoi rompere lincanto. Non vuoi. Non vuoi svegliare chi sta dormendo. Nel tuo letto, mentre guardi il buio del soffitto. Senti qualcosa. Ma nessuno si svegliato. C qualcosa. Un momento sacro Dove non esiste niente. C un laghetto fra le foglie del giardino E una rana si avvicina. Piano. Non vuole svegliare nessuno. Sembra che nulla cambi. Sembra. In questo stesso istante di silenzio una farfalla ha iniziato a battere le ali. E tu senti qualcosa. Nonostante il silenzio. Il seme sta germogliando, non vuole svegliare nessuno. In questa notte solo la luna sembra voler parlare. Ma le parole non bastano. E insieme al fiocco di neve, anche la rana si muove. Salta. Il vecchio laghetto laspetta, immobile E tutto perfetto. Hai chiuso gli occhi. Preghi che questo istante non finisca mai. Perch un attimo eterno. C qualcosa fra i rami dei pini. La neve scende. Silenzio. Forse sto sognando, ma vedo una rana. C un laghetto antico. Non vuole svegliarti, ma i tuoi occhi sono aperti. Li vedo attraverso la luna. E la rana lentamente si muove. In questo momento dove ogni cosa si fermata. Luniverso immobile. Solo una rana si muove. Un piccolo stagno antico ricoperto di erba la attende. La rana salta. Ecco vorrei fermare questo attimo ma sai che non posso. E chiudo gli occhi. Vorrei che il silenzio ci avvolgesse. Ora non c pi nulla. Una rana ha spiccato un salto. Un vecchio laghetto...

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Intanto la neve cade, silenziosa. La luna osserva i tuoi occhi. Gli alberi stanno ascoltando. La farfalla sta riposando. Luniverso immobile. In una notte dove la luna illumina il bosco Dove la neve ricopre gli alberi immobili Dove tutto si fermato. In questa notte una piccola rana, lentamente, arrivata sul bordo del piccolo laghetto antico. Tutto immobile. Luniverso immobile. Solo questa rana che salta Una preghiera. Vorrei che tutto rimanesse cos. Sento qualcosa. Plop! La rana arrivata. Chiudo gli occhi. A volte vorrei descriverti lessenza, ma le parole non bastano. Lessenza come quando il bosco ricoperto dalla neve e ogni cosa nelluniverso immobile perch sta aspettando qualcosa. La luna non si muove. E il vecchio mondo che vuole riposare... A volte sono stanco come il vecchio stagno. Stanco di lottare. Stanco di ascoltarmi. Stanco di non poter regalare lessenza. Perch le parole non bastano pi. E in questo silenzio. Non mi aspetto pi niente. Ma una rana, senza chiedere il permesso Salta. La neve scende senza senso in una notte silenziosa. E come il vento fra gli alberi, i miei pensieri muovono le mie emozioni. Ma arriva un punto in cui il silenzio penetra nei miei occhi. Rimango immobile La luna non riesce a liberarmi. Qualcuno si muove Non so chi Non mi interessa pi Ti vedo. Come in un sogno. Non so cosa ci sia oltre il bosco Ma spero che il buio mi nasconda. Vorrei parlarti Vorrei regalarti la gioia ma non riesco. Sta accadendo qualcosa di perfetto. Luniverso intero si fermato mentre una piccola rana si avvicina. Non esisto pi la rana salta plop! Un suono come un ricordo Mi sveglio. Sei qui accanto a me. Ti abbraccio e poi silenzio.

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Conseguenze Si potrebbe riassumere in poche parole. Nessuna libert, solo il susseguirsi veloce di eventi che portano luomo alla scelta ultima. In ogni istante egli agisce, in ogni istante egli sceglie. Una scelta che modifica gli eventi Quando nasce, luomo gi il risultato di un susseguirsi di eventi: latto sessuale, lambiente in cui si sviluppa lembrione e successivamente il feto, la nascita. E latto sessuale deriva a sua volta da eventi precedenti Pu essere voluto o non voluto, ma non questo ci che conta. Luomo arriva ad un certo punto per un susseguirsi di eventi: come se una serie di circostanze spingessero una biglia al limite di una burrone. Poi basta un soffio di vento. Certo luomo non una biglia Si dice abbia una volont propria: ma se fossero gli eventi a spingerlo e lui non decidesse alcunch? Forse la volont non c C solo la consapevolezza che tenta di spiegare gli eventi come atti di volont Per paura Paura di non essere altro che biglie, spinte da forze sconosciute, verso un burrone. Forze sconosciute e casuali. Nessuna libert: nati da un atto non libero perch condizionato da paure, pensieri, idee, passato, illusioni, delusioni e sogni. Un atto sessuale solo apparentemente deciso. Ma in realt condizionato. Nasciamo in un mondo che subito comincia a condizionarci e ci ritroviamo a cinquantanni con lo stesso carattere del genitore che abbiamo contestato, con gli stessi comportamenti della parte politica contro cui abbiamo lottato. E accaduto. Lo chiamano crescere. Crescere: quando sei cos pieno di maschere e di etichette ti senti pesante non riesci a camminare osservi il passato con nostalgia e i sogni stanno per cedere il posto ai rimpianti. E non sai pi chi sei: non sei pi un individuo. Sei la tua condizione sociale: nulla di pi. Si potrebbe riassumere in poche parole: nasciamo da un atto non libero e, gi condizionati, ci prepariamo ad affrontare il mondo dove ogni evento ci condizioner ulteriormente. Ed ogni azione deriver da un condizionamento specifico o generico. Luomo si trova costantemente davanti ad una scelta: deve scegliere. Ogni scelta unazione non libera. La scelta deriva dal condizionamento: eventi passati, cultura, luogo e tempo, aspettative. Ed ogni nuova azione modificher gli eventi. Gli eventi successivi saranno in parte condizionati da questa scelta. Una grande responsabilit O forse nessuna responsabilit: poich non c libert. E la volont diventa solo un nome con cui etichettiamo le cause di azioni che non vorremmo relegare al caso. Forse il caso non esiste. Gli eventi sono fra loro cos intrecciati che non puoi parlare di caso. Ogni azione, ogni evento legata strettamente allazione precedente. Ma in generale, visto che luomo non pu controllare nulla, possiamo anche parlare di caso. Il caso: cio qualcosa che esiste e di cui non riusciamo a spiegare il funzionamento. Un agglomerato di eventi cos fitti che la trama persa inesorabilmente. In questo c luomo. Un fenomeno che sfugge ad ogni definizione. Un fenomeno creato dalla sua storia e che agisce in funzione di essa.

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Ogni atto, ogni respiro, ogni cenno di mano Definito. Perfetto. Risultato di anni di evoluzione (o involuzione a seconda di come la si voglia vedere). Qui seduto, le mie mani si muovono sulla tastiera. Idee, paure, illusioni, speranze. Il movimento della testa il risultato di azioni muscolari definite geneticamente e derivate da esperienze passate. Ogni atto. Ogni azione. Predefinita. Perfettamente calibrata. Un bambino estrae a caso alcune palline da unurna. Comunica alcuni numeri. C chi vince e c chi perde. Ma non un caso. Le azioni, i movimenti della mano. Lurna. Tutto predefinito. Il chiromante vede nella tua mano cosa ti accadr: le linee parlano chiaro. Basta inserire un po di dati in un computer. E scoprirai quale sar lazione che la tua gamba compir fra dieci o venti anni ad un minuto stabilito. Lazione precisa. Poi luomo d il senso. Per non cadere preda della disperazione. Dice che qualcosa accaduto perch vorrebbe darsi il senso. E giudica. Giudichiamo le azioni degli altri: condanniamo coloro che commettono azioni che consideriamo immorali. Immorali perch le temiamo! E siamo sicuri che noi non commetteremo mai tali azioni. Sicuri. Siete sicuri? C qualcuno che disse non giudicate, ma le sue parole erano basate su qualcosa che implica il giudizio: ovvero la libert. Siccome c la libera scelta, allora ci permettiamo di condannare le azioni di chi ci sta accanto, convinti che quellatto poteva essere controllato da chi lo aveva commesso. Ma se uno ti dicesse che ogni cosa, pensiero, azione inevitabile? Qualcuno ha azionato una macchina e da allora tutto va di conseguenza. In oriente lo chiamano karma. I fisici occidentali lo chiamano legge di azione e reazione. Un atto iniziale e, dopo, solo reazione. Questo secondo la logica del tempo lineare: se invece consideriamo il tempo circolare, non c nemmeno un atto iniziale. Tutto sempre stato cos. Ma per la nostra mente occidentale che vede il sole nascere al mattino e morire alla sera pi facile considerare il tempo lineare: inizio, svolgimento, fine. Mattina, pomeriggio, notte. Nascita, vita, morte. Per altri non cos: mattina, pomeriggio, notte, mattina, pomeriggio e cos via. A cui si pu aggiungere: nascita, vita, morte, nascita, vita e cos via. Allinfinito. Un eterno ritorno delluguale. Senza tregua. Un atto di volont pu farti uscire dalla ruota del karma? Ma se la volont non libera e deriva essa stessa dal passato Si potrebbe dire che, per caso, si esce dalla ruota. O meglio le azioni passate portano ad un punto in cui esci. Ma non dipende da te.

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Ecco perch alcuni hanno detto che accade per la Grazia Divina. Un atto generoso di Dio indipendente dal volere umano che non pu assolutamente nulla. Altri sostengono che sia impossibile uscire dalla ruota. Ma siamo qui. E in qualche modo seguiamo il flusso. Abbiamo qualcosa che ci spinge a interrogarci su certi temi, su certe cose. E credo che il fatto di interrogarsi su nuove possibilit, anche se questi quesiti sono condizionati dalla nostra storia, voglia dire qualcosa. Questa ricerca che mi spinge a scrivere forse ha un senso. Un senso derivato dal passato e che mi spinge verso qualcosa di ignoto. Dovrei conoscere un chiromante o avere un buon computer per capire dove sar fra dieci anni e quali movimenti far la mia mano o il mio polmone in un determinato minuto del 2020. O forse non ci saranno pi movimenti Semplicemente. Qualcuno di sicuro lo sapr. Io credo di avere un modo per riuscire a sfuggire dalla ruota. Il solito modo losservazione. Forse il solito inutile modo per non cadere preda della paura del non-senso. La solita illusione di libert. Ma se veramente libert non c, mi posso solo limitare ad osservare ci che accade. E questa osservazione libera: o meglio, accade. La libert non centra nulla. E come una radio che riesce a captare le varie stazioni emittenti: libera di farlo? Diciamo piuttosto che stata progettata per farlo. E finch funziona continuer a farlo. Losservazione una propriet delluomo. Osservazione nel senso di consapevolezza: cio riuscire a sentire. Riuscire a sentire i pensieri, i respiri, i movimenti. Riuscire a sentire la vita come energia interiore. Un senso interno: oltre ai cinque sensi classici, un sesto senso che osserva la vita dallinterno. Un senso che riassume in s i cinque sensi Una sorta di spiritualizzazione dei sensi che alcuni chiamano anima. Un senso completo. Che vede senza occhi; sente senza orecchie n mani; percepisce le cose senza una lingua o un naso. Abita nellistante perch fuori dal tempo. Ricorda senza essere vittima del passato. Ed sempre l. E sempre stata l. Nonostante il dolore, la gioia, la vita e la morte. Se tutto muta incessantemente preda degli eventi e del tempo questo senso non muta. Se chiudi gli occhi puoi sentire il respiro, percepire la vita senza gli usuali sensi. Come fai durante i sogni: ad occhi chiusi riesci a vedere paesaggi incantevoli o terrorizzanti. Questo senso (o sarebbe meglio dire questo sentire) non muta. Sono sicuro che 5000 anni fa, se un uomo avesse chiuso gli occhi avrebbe percepito la stessa cosa che percepisco ora io ad occhi chiusi. Ecco perch dico che non muta. Non la mente: la mente giudica, porta paura, porta beatitudine Il sentire non porta nulla, non giudica. Osserva. E il sentire del silenzio: senti un silenzio che non lassenza di suoni o rumori, ma la potenzialit. E leggerezza. E lentezza. E immobilit. E sospensione. E indefinibile a parole.

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Forse semplicemente non . Non nulla che la mente possa conoscere. Non pu essere conosciuto. In oriente lo chiamano terzo occhio come per sottolineare che qualcosa in pi. In pi rispetto alla normale percezione. Alcuni dicono sia Dio: si apre quando i condizionamenti cadono, quando la mente si chiude Per esempio in particolari episodi catastrofici, nei lutti, nellestasi, durante particolari pratiche, nella morte Ci sono coloro che, dichiarati clinicamente morti, raccontano di aver visto in quei minuti qualcosa che non pu essere raccontato. Altri si vedevano fluttuare fuori dal corpo. Altri vedevano una luce. Dio che ritorna in se stesso dopo lavventura umana. Libero dai condizionamenti e dalla mente si riconnette allincreato. Osservare. Sentire. La mente non pu osservare: pu solo giudicare. Pu vedere il bianco solo perch c il nero, la ricchezza perch esiste la povert e la salute perch c anche la malattia. Giudica: cio separa. Il bene dal male, la tristezza dalla gioia e il giovane dal vecchio. Ma il sentire non pu. Osserva senza giudizio: forse chi disse non giudicare non stava imponendo nulla a nessuno, ma si riferiva ad una situazione di fatto. A questo senso. Che non sa giudicare, non sa distinguere. Ed per questo che ci che vede il silenzio. Un silenzio inspiegabile. Indistinguibile. Non libero da suoni o parole, ma silenzioso a prescindere dal rumore. Vede qualcosa che sempre stato: fuori dal tempo e dalla gravit. Come un respiro anzi no. Come un sospiro leggero. Impalpabile. Che non ha alcun gusto o profumo eppure ha qualcosa di magico. Come tornare a casa. Come Dio che, alla fine della sua giornata lavorativa, torna a casa. Nella sua casa. E osservando dalla finestra rivede il suo campo di girasoli che per un attimo aveva dimenticato. Perch a lavorarci in mezzo non ci fai caso, ma quando al tramonto torni a casa e ti metti sulla veranda a masticare la tua liquirizia accanto alla persona che ami Ricordi tutto. E questo vento che ti tocca la pelle, come un sospiro Magico. Il sole che manda i suoi colori sui monti e sui fiori E Dio ricorda. Si rilassa sulla sua amaca, abbracciato alla sua donna. Immerso in quei colori: e non riesce a giudicare, sa solo osservare. Il tempo se ne andato. Poi si addormenter e, di nuovo, dimenticher tutto. Si ritrover ad essere condizionato dal karma, dalle idee, dalle paure, dal caos e dal caso. Ma se si fermasse, un attimo, allora potrebbe ricordare. Potrebbe. A volte il dolore cos intenso che la memoria fa fatica a tornare. La si scambia per illusione. Ma la vera illusione sta nel dolore e la realt sta in una casa che si affaccia su un immenso campo pieno di girasoli cos colorato da far invidia al cielo A volte bisognerebbe fermarsi. Basterebbe quello.

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Ho trascorso tutta la mia vita a tentare di fermare il fiume, ma il fiume continuava a scorrere. Adesso mi sono fermato sulla riva. Guardo il fiume. E il fiume continua a scorrere. Che stupenda visione!

26 Esserci Mi sono fermato Respiro Desiderio Silenzio La notte ha avvolto il mio corpo Cero anche io Dentro Osservavo C tanta voglia di giocare, di nascondersi. Ci sono streghe, lupi e un desiderio di fuggire, lontano. Bisogno di calore. Un calore umano che il corpo presto dimentica. Un calore che speranza e che si cerca di raggiungere a qualsiasi costo, ma che spesso lillusione di essere adulti vieta. Vedo bambini attorno a me. Che vogliono giocare, che aspettano e pretendono quellamore che il loro ruolo gli vieta. Si parla di adulti: io non ne ho mai conosciuti Dove sono? Dove abitano? Chi per primo ha usato questa parola? Crescere Cosa significa? Lavorare forse? Ma solo lo stesso gioco: prima monete di plastica, poi monete di metallo. Ma il gioco lo stesso. O forse diverso, ma pur sempre un gioco. Videogames di guerra o guerra reale? Morti virtuali o morti autentici? Giochi. E la stessa voglia di protezione. Di calore. Ma ora sei adulto: e non puoi Ora sei una persona seria. Illusioni. Il bambino l. Gioca e pretende attenzioni. Vorrebbe nascondersi, spera che arrivi presto la luce del giorno affinch il mostro dellarmadio scompaia. Crescere: forse solo diventare pi cinici. Forse solo essere pi illusi: illusi di non essere pi bambini. Il corpo cresce, invecchia... Ma il bambino sempre l: il bambino non soggetto al tempo. Il bambino uno stato perenne. Il bambino lessere umano. Luomo nasce bambino e tenta in ogni modo di diventare adulto: si copre di maschere, etichette. E il tempo lo illude: il corpo cresce, ma il bambino eterno. Rimane. Il bambino l: dentro. Tenta di superare gli inganni del tempo, tenta di sopravvivere attingendo a qualche parola gentile, a qualche forma di protezione che ancora gli arriva da qualche buco di quel corpo ormai incatenato allidea. Lidea. Lidea, lideale. Roba per cui morire. Roba per cui uccidere. Solo giochi della mente: lidea della verit che ci spinge a umiliare il prossimo o ad amarlo, a seconda che collimi o meno con il nostro vissuto e con le nostre paure. Bambini. Oggi vedo bambini intorno a me: tutti pronti a giocare, tutti pronti ad elemosinare una carezza o un abbraccio. Ma tutti pronti a giurare di essere cresciuti. Crescere.

27 Tutti questi bambini cresciuti: sono buffi, a volte assurdi. Usano armi vere per uccidere altri loro simili. Il tempo dei giochi, dicono, lontano. Usano monete vere per comprare le loro illusioni. Illusioni: comprano laldil perch non sopportano laldiqu. Sperano di tornare a giocare. E sostengono che questa speranza sia adulta Sono proprio assurdi Qualcuno li ha allontanati con violenza dal paradiso terrestre: vogliono ritornarci. Qualcuno li ha illusi: gli ha detto che erano cresciuti e che linfanzia non era pi posto dove vivere: che dovevano andare via da casa. Sono le regole: hanno detto Le regole sociali e culturali, imposte da altri bambini violentati a loro volta da altri bambini e cos via fino allinizio dei tempi quando qualcuno decise di creare un conflitto fra corpo bambino e corpo adulto. Ma il bambino sempre l. Fa finta di essere cresciuto: usa monete vere per vestirsi da grande, usa le armi e non pi i videogames, si diverte a controllare altri bambini o a governare intere popolazioni. Ha preso la patente e guida una vera macchina. Beve veri alcolici per dimenticare di essere ancora un bambino. Gioca a guardia e ladri Si arrabbia se le cose non vanno come dice lui. Si arrabbia con chi lo illude. Si arrabbia con se stesso. Perch si crede diverso. Diverso da prima. E da vecchio rimpiange la giovinezza e spera in un nuovo paradiso terrestre. Dal quale verr cacciato nuovamente e cos in eterno. La vita breve, i giudizi sono tanti. Ma non sono mai reali. Sono solo giudizi: parole o pensieri derivati da piccole e mediocri esperienze e conoscenze accumulate in pochi anni di vita. Vita! Una vita passata a rincorrere illusioni. A nascondersi. A giocare a vivere o a fare la guerra Il giudizio limita. Il giudizio limita chi giudica e chi viene giudicato. Limita la libert. Il giudizio sempre falso. Basato su verit personali la maggiori parte delle quali non sperimentate personalmente e, anche se sperimentate, inutili, poich la verit personale non applicabile allesterno. Non esistono verit assolute e quindi perch discuterne? Perch uccidere, umiliare e sottomettere uomini, animali, piante e minerali in nome di qualcosa che non esiste? Il tuo presente frutto di infinite azioni passate tue e di chi, prima di te, ha contribuito a ci che sta accadendo. Tentare di rimediare ridicolo: prima di tutto perch non c nulla di sbagliato e secondo perch il passato non esiste pi. C solo il suo frutto, il presente, che gi diventato seme per la prossima mossa. Il presente cos fragile E come un profumo che subito scompare. E subito ne riappare un altro. Come un petalo che ha vita breve: il passato non esiste pi, il presente gi passato. E come il fiume che scorre incessantemente. Un profumo che gi entrato a far parte della memoria. Non puoi coglierlo, non puoi farlo tuo. E come il ghiaccio che appena lo prendi diventa acqua Il presente un istante. La vita un insieme di istanti. Ma luomo non li vede: tende a raggruppare gli istanti passati nellalbum dei ricordi che sfoglia in preda alla disperazione, colto da rimpianti e colpe di azioni che ha commesso solo nella sua immaginazione. Il passato immaginario. E pura fantasia. Esiste solo perch il cervello ha una funzione che si chiama memoria: una funzione necessaria e vitale. Ogni funzione del corpo necessaria, ma solo se usata nel modo giusto.

28 Il corpo posseduto dai pensieri, dalle idee, dalle paure, dalle aspirazioni E insomma posseduto dal passato e dal futuro. Ogni azione, ogni singolo gesto deriva dallincontro del passato (che morto) col futuro (che non esiste). Luomo vive in questincubo o, se vi fa star meglio, in questo sogno. Sono solo parole. Non riesce a cogliere il presente Vorrebbe farlo suo. Ma nulla ci appartiene. Nemmeno questo corpo soggetto al tempo. Nemmeno questi pensieri e queste idee soggette alla cultura e al luogo in cui viviamo. Si lotta per cambiare qualcosa, per cambiare se stessi o per cambiare gli altri. Ma non abbiamo alcun potere. Tutto muta incessantemente senza il nostro ausilio. E una speranza, un desiderio: il controllo. Addirittura parliamo di azioni innaturali: come se un uomo fosse capace di compiere azioni al di fuori della sua stessa natura. Alcuni dicono che gli omosessuali agiscano contro natura perch il fine ultimo la riproduzione. Illusioni! Speranze! Il fine ultimo Ci vantiamo di conoscere il fine ultimo! Di sapere il perch di ci che ci sta accadendo. Ma il presente deriva da azioni che si perpetuano da milioni di anni, forse da infiniti anni trovare il capo della matassa impossibile e dimostrare di averlo trovato semplicemente ridicolo! C la paura di morire, della fine eterna. Una paura che supera qualsiasi immaginazione: si pronti a soffrire pur di non smettere di esistere. Si pronti a subire le pi atroci torture: stupri, violenze ma almeno questo ci fa sentire esistenti. Si disposti ad andare allinferno: meglio quello che scomparire per sempre dallesistenza. E ci si tormenta, si rimane nella stessa situazione, ci si aggrappa a un certo tipo di esistenza perch lunica cosa che conosciamo Perch alla fine, cosa la paura della morte se non la paura dellignoto? Siamo disposti a soffrire nel nostro habitat, pur di non avventurarci in habitat sconosciuti: lignoto, la morte. Ma in ogni istante moriamo. Ogni volta che il presente passa, moriamo. E rinasciamo nellistante successivo. La morte lennesima illusione di chi vive nel passato. Di chi vive nella memoria e nei rimpianti, nelle idee e nei sensi di colpa. Moriamo ad ogni istante eppure ci illudiamo che non sia cos: giochiamo fra passato e futuro, timorosi dellignoto. Ma lignoto gi qui. Siamo gi morti e siamo gi rinati. Siamo immersi nel mistero. Notte e giorno si susseguono senza tregua. Nessun punto di appoggio, nessuna consolazione eterna. Il mutamento incessante. Stiamo qui a reprimere la vita, ignari che non possibile reprimere alcunch. Siamo gi ci che siamo. Nulla a cui aspirare. Losservare questo istante eterno questa vita, successione eterna di istanti. Istanti sempre nuovi e freschi. Come i petali del fiore pi profumato che muore ad ogni secondo. Una serie infinita di eventi apparentemente senza senso perch apparentemente senza senso il passato delluomo, vittima di idee che ha eletto a Verit! Ma non c alcuna Verit solo esperienze e ricordi. Solo libri dentro cui qualcuno ha scritto la sua storia che non ha alcun senso, perch ogni storia trova il senso in s e non allesterno. C solo questo istante: che gi passato ed ha lasciato il posto a questo nuovo istante. Come quei flash nelle discoteche che sono velocissimi Ogni battito di luce ha gi lasciato il posto a battiti successivi. Iper-veloce come la vita e il tempo.

29 Ieri eri un bambino, oggi non pi eppure sembrano passati pochi secondi. Ti sei perso qualche battito di luce, qualche flash. Mentre eri intento a rincorrere quelli gi passati o quelli che ancora sarebbero dovuti arrivare. E che a volte non sono mai arrivati. Il fiume scorreva impetuoso hai cercato di tutto per fermarlo. Hai provato. Hai costruito dighe, ti sei sporcato le mani e la faccia di fango. La violenza dellacqua ha cancellato le tracce di sudore sulla tua fronte, ma io so che hai sudato. I tuoi muscoli sono doloranti e finch hai respiro il tuo corpo massacrato. Eppure continui a tentare di fermare ci che la tua mente ti dice potrebbe travolgerti. Il mistero: sei gi morto eppure continui a lottare per evitare di morire. Non ti sei accorto che il cuore ha cessato di battere e che laria ha smesso di entrare dentro di te. Sei ancora l. A tentare. A fare violenza al fiume o meglio, a farti violenza visto che il fiume non si fermato nemmeno un millesimo di secondo. E sei l, con le tue idee. Con la tua cieca convinzione di sapere cosa sia giusto e cosa no. Di sapere dove sia la verit. Di sapere cosa sia bene o male. Quella mela non lhai mai mangiata: ti sei illuso di sapere, ma non hai mai saputo. Ti sei escluso dal paradiso terrestre in cui tenti di ritornare. E ti illudi di sapere che riaccadr. Che vi ritornerai. Ti illudi di aver conquistato la vita, ma sei gi morto. Ti illudi di poter andare contro natura: ma impossibile perch tu ne fai parte. Di poter andare contro Dio ma tu sei Dio. Dio si addormentato. Ed ha sognato. Chiamalo sogno se ti fa piacere. Ha sognato di possedere la verit: ha creato qualcosa perch non riusciva a stare solo. Si credeva adulto, ma era sempre lo stesso bambino. Voleva un po di affetto, un po di calore. Ma stato deluso. Le illusioni ti deludono sempre. E ha condannato colui dal quale si aspettava di poter essere compreso e amato. Lo ha scacciato dal suo paradiso: rimasto solo. Perch lui ha la verit. E la verit ci rende schiavi. Schiavi di unidea. Schiavi del come dovrebbe essere. Schiavi di una paura infantile: del mostro nellarmadio. Schiavi dellignoto. Con la speranza che prima o poi sorga di nuovo lalba. Ma lalba gi qui. Fermati. Il giudizio ti ha accecato. Non ci sono cose buone o cattive, cose belle o brutte. Non puoi fare nulla di male. Sono solo giochi. Giochi della mente che in ogni istante muore e in ogni istante rinasce. Giochi del sogno di cui sei divenuto schiavo. Nessuna mela, nessun uomo da controllare. Nessun uomo da giudicare o consigliare. Solo tu Con un grande bisogno di essere amato. Nessuno mai cresciuto. Nessuno ha mai smesso di chiedere amore. Forse con le parole s: hai smesso di chiedere. Ma le parole sono come il ghiaccio Sono come il presente che gi passato. Ostinarsi a credere di essere oltre Questa lotta assurda contro il fiume. La lotta del tuo ego che a qualsiasi costo vuole proteggere ci che non muore mai. Ostinarsi in questa lotta illusoria. Stai solo dormendo. E non ti rendi conto di avere gi perso. Io ti perdono: perch non sai quello che fai. Perch non sai. Il perdono non un atto di superiorit: un atto di resa. Perdona solo colui che sa arrendersi allevidenza. Solo colui che riesce a capire linutilit delle differenze.

30 Solo colui che scopre lillusione. Non c una verit Forse puoi parlare di morale, ma veramente ti interessa? Qualcosa di capriccioso come il vento. Che muta incessantemente nel tempo e nei luoghi. Fermati. E osserva. Osserva la violenza, la morte, le speranze, le ideologie. Osserva gli attimi di felicit e di noia. Osserva il dolore che sembra eterno. Osserva la paura dellignoto. Osserva. Ignori completamente cosa sta accadendo. La tua miopia non ti fa scorgere nulla al di l del tuo naso: ma non c nulla di sbagliato. E una miopia costituzionale. Congenita. Il giudizio cade, cos come il passato e tutto ci che a lui correlato. Perch qualcosa di troppo grande. E tu non puoi controllarlo. Essere Dio non significa controllare. Essere Dio significa osservare. Non hai alcun potere ma hai un dono: losservazione. La consapevolezza: chiudere gli occhi e riuscire a sentire il respiro del mondo. Il respiro del silenzio che abita nelluniverso. E mai nessuno ti ha tradito Stai solo dormendo. Non c bisogno di una croce, non c bisogno di morire per porre fine alla morte. Morte e vita convivono nello stesso istante. Non c bisogno di costruire dighe. Il fiume scorre, impetuoso. E tu sulla riva chiudi gli occhi. I segni sul tuo corpo sono scomparsi. Nessuno ha piantato chiodi nelle tue mani, nessuno ha scalfito il tuo costato. Ora sei sulla riva. Lo senti. Senti il rumore dellacqua che sbatte sulle foglie degli alberi che tentano di bere. Il sole sta asciugando i tuoi capelli. Il fango sta abbandonando il tuo volto e la tua pelle ricomincia a respirare. Avvicina il pollice allindice. Fallo ti prego. Lascia che i polpastrelli si sfiorino. Leggermente: ecco, quella la vita. Hai speso migliaia di anni per comprendere cosa fosse era solo lo sfiorarsi leggero dei tuoi polpastrelli. Nulla di pi. Di cosa hai paura? Sei gi morto infinite volte Non c niente da fare. Se apri gli occhi vedrai il fiume. Lo stesso che hai tentato di fermare da quando esiste il mondo. E ancora l. E non si fermato: ed questa la vita! Acqua che scorre, rumore di alberi, vento E tu, seduto l, senza poter fare nulla. Perch non puoi fare niente. E congenito. Puoi solo limitarti a non modificare niente. Non puoi fare altrimenti. Osservare congenito: lunica cosa che puoi fare. Ma in realt non puoi fare nemmeno quello. Losservazione accade e tu non puoi fare niente. Non sei nemmemo un osservatore: losservazione accade. Sei losservazione. Ma forse non sei nemmeno quello. Non sei. E questo non essere pace. Sei un fiume in piena, sei un albero Sei una nuvola o una pietra. Sei lacqua che ti bagna la faccia: dov la differenza? Sei la vita e sei la morte. Linspirazione e lespirazione. Sei larte che colora lesistenza, sei necessario e sei inutile. Sei libero. Ma non libero di fare qualcosa o di non fare qualcosa. Libero. E se osservi, capirai cosa intendo. Perch una cosa naturale. Ma la devi sperimentare e lhai gi sperimentata perch sei tu. Le parole si fermano qui, ora ci sei tu.

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Cinque Un fiocco di polline sta sfidando la gravit Azzurro, arancio, ruggine Una rete verde scompone il cielo in tasselli asimmetrici La mano rincorre gli occhi Il vento non conosce il riposo del corpo Il collo piegato a sinistra I piedi accavallati Luce rossa Qual la differenza fra correre e fuggire? Posso sfiorare i tetti con un dito

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Quando il tempio sar disabitato, chi accender i bastoncini dincenso?

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Etica Non c alcun senso. Niente regole, se non quelle dettate dalluomo. Lessere umano vorrebbe un senso: il senso corrisponde al rendere tutto lineare: nascita-vitamorte. Da questo desiderio di linearit, omogeneit, pace e tranquillit nasce il senso. Tale illusione infantile dovr scontrarsi con la realt: il non-senso. Il non-senso lunica cosa che c. Ogni cosa muta continuamente da ordine a caos e viceversa. La forma si trasforma, scompare, riappare continuamente. Incessantemente. Nulla possono la morale e letica. Qualcuno tenta di mettere radici, di dominare, ma inutilmente. Incessanti vortici di energia si scontrano e si separano. Limpermanenza. Limpermanere della stessa impermanenza. Nascita, guerra, morte, potere Senza senso. Capriccio del caso. Luomo lotta per affermare la sua coerenza, la sua legge. Vuole dominare la natura e gli esseri che ne fanno parte o che, illusoriamente, cercano di dissociarsene. Egli deve cercare di dimostrare a s e al mondo di stare riuscendo a dominare qualcuno o qualcosa. E solo casualit Luomo etico tenta di spiegare la morale: <<se mangi in questo modo otterrai la salute>>, egli sostiene. << Se ti comporti in questo modo, secondo queste regole, allora il tuo agire sar virtuoso e porter a frutti>>. Egli cerca disperatamente di dimostrare come il suo agire possa controllare il tutto. Tenta di dimostrare di aver scoperto la causa del mondo e quindi, di aver compreso i modi di agire per ostacolare ci che, in qualche modo, potrebbe togliere il senso alle cose. Luomo lotta per istinto di sopravvivenza Ma non la sopravvivenza di se stesso: egli vuole che il senso e ci che lo nutre riesca a vivere in eterno. Il senso a cui luomo punta , in definitiva, la coerenza e la stasi. Luomo si illude di controllare lincontrollabile. Chi (o cosa) disturba questa illusione di controllo considerato immorale ovvero negativo. La cosa che fa paura non la morte, ma la cessazione del controllo. Che non esista un senso e che nulla possa essere controllato: ecco cosa teme la mente. La morte la definitiva e ultima dimostrazione dellinsensatezza del tutto e di ogni azione volta a trovare il senso.

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Osservare gli occhi che guardano il mondo unesperienza sovrumana

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Bellezza Ci che accade perfetto non perch bello. La perfezione non morale. La morte vista come ingiusta, ma perfetta perch accade. Tutto ci che accade perfetto, e ci che non accade non lo . Perfetto significa compiuto. Perfetto ci che accade nel momento in cui accade e anche nel momento successivo a quando accaduto. Tutto ci che accade perfetto. Pi qualcosa che accade considerato ingiusto, pi la persona che lo considera tale lontana dalla realt. Luomo cerca il senso e cerca di non perderlo. Egli dice: questa cosa va cos ma quando non va in quel modo egli considera ingiusto colui (o la qualcosa) che ha fatto in modo che non andasse secondo le sue aspettative. Secondo il suo senso. La realt perfetta, poich fatta da ci che accade. Se luomo considera una cosa che accade (o che accaduta in passato) imperfetta, cade nel paradosso. Tutto ci che accade o accaduto perfetto. Con perfezione noi intendiamo quindi la realt: questo un buon metodo per vedere quanto siamo ancora legati al senso che diamo alle cose. Se un evento ci disturba, ci arreca dolore, ci spaventa: pi grande la sofferenza provata, pi sar potente e radicata lidea che abbiamo su come quellevento dovrebbe essere. Ogni cosa che accade perfetta. Per il semplice fatto che accaduta. Il considerarla meno perfetta o addirittura ingiusta rivela il nostro attaccamento allidea del come dovrebbe essere. Pi grande la sofferenza che ci reca, pi presente in noi il desiderio del senso. Non sbagliato provare dolore, poich anche questo essendo un evento che accade perfetto. Anche questa sensazione dunque perfetta. Cercare il senso invece non perfetto: poich non accaduto. Il senso non accade. Il senso non perfetto perch non esiste, non essendo accaduto. Quindi anche la ricerca in realt non accaduta: qualcosa che comincia e ricomincia. Sempre dal punto di partenza. Ma non accade mai. Ricercare significa cercare di nuovo. Cercare significa andare in cerchio. Non compiuto Il cerchio compiuto, ma mai il cammino. Ogni azione imperfetta, ogni risultato perfetto. Lazione imperfetta, il non-agire perfetto. Se ti fermi, se smetti di cercare: ecco questo perfetto. Poich accaduto. E accaduto che ti sei fermato. Ecco la perfezione: fermarsi. La ricerca della perfezione perfetta: siccome ogni cosa accaduta perfetta, la ricerca della perfezione termina al suo iniziare.

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10 marzo Questo scritto nasce in un momento dove sento lesigenza di un cambiamento. Raccoglier qui un po la mia vita, le mie idee o almeno quello che ne rimasto. Anzitutto sono arrivato alla conclusione che luomo non pu comprendere mai un suo simile. Quindi come tutti i miei precedenti scritti anche questo non verr compreso. Ogni uomo ha un dialogo interiore, ogni gesto, ogni parola, ogni pensiero, ogni emozione nasce dal suo passato. Il suo passato non altro che il mare di esperienze attraverso cui ha navigato. Siccome ci muoviamo nel passato, ovviamente impossibile comprendere laltro. Non rimprovero nessuno: cos e basta. Non ci si pu fare niente. Sono arrivato a questa conclusione e sono anche arrivato alla conclusione che per vivere tranquilli, bene non dire certe cose. Fare finta. A che serve incazzarsi con qualcuno che non pu sentirti? A niente. Da quando sono nato la mia vita stata una continua ricerca di un senso da dare alle cose e alla vita. Non mi sembrava sensato che uno nascesse, dovesse faticare per sopravvivere (perch di sopravvivenza si tratta visto che non ho mai incontrato nella mia vita qualcuno che vivesse) e infine morire solo. A questo si aggiunga che se ognuno anche solo visto che ogni altro essere parla una lingua diversa dalla tua, la cosa davvero triste. Si nasce per un atto non voluto, si procede nella vita per atti voluti dal nostro passato perch ogni azione o movimento mentale pu partire solo da esperienze passate (visto che non riusciamo, anche se ci sforziamo, a essere sintonici col presente), e infine moriamo per lennesimo e infinito atto non voluto (e anche il suicidio non voluto: il tuo passato che ha scelto; il tuo dolore; i tuoi neurotrasmettitori o chiss cosa). Ci sono quelli che dicono che si nasce per scopi biologici, come per assecondare un desiderio della natura di perpetuazione della specie Ci sono gli evoluzionisti. Mah. Ma a che cazzo serve evolversi? A che cazzo serve riprodursi? Non saprei. Come se la natura avesse anchessa una specie di desiderio e di paura di morte e che volesse perpetuarsi. Proprio come il singolo individuo Si ma perche? Qual lo scopo? Beh forse non c. E solo paura di estinguersi e cos anche la natura si adatta (anche se partendo da mutazioni casuali) e si evolve. Cio si evolve per riuscire a sopravvivere un po di pi. Si evolve in forme pi resistenti. Quindi si parte dalla paura non riesco a darmi altre spiegazioni: ci si sacrifica nella vita per riuscire a vivere, ma tanto poi si deve morire! Perch sacrificarsi se alla fine si muore? Per gli ideali, peri figli, per gli amici, per se stessi? Ok. Forse solo per paura: di morire, di rimanere soli Anche se soli lo siamo gi, e alla fine moriamo nonostante ogni sforzo per evitarlo. Ma ci si illude che non sia cos. Benissimo. Comunque una vita passata cos A interrogarmi sul perch. Per arrivare al fatto che nulla ha un senso, ma cosa peggiore, che non neppure possibile comunicarlo Perch tanto queste sono parole, ma la vita altro: la vita sopravvivere. E le parole non ti danno da mangiare a meno che tu non sia un grande scrittore e che tu abbia il coraggio di vendere le tue parole. Ma io non sono un grande scrittore e tantomeno venderei ci che scrivo. Ogni cosa mi sembrata ingiusta: la violenza che hanno fatto su di me, su chi volevo bene. E avevo un desiderio, di cercare di portare avanti un sogno che mi sempre stato negato. Un unico sogno: un po di pace e tranquillit.

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Ma non mi stata concessa n da piccolo n dopo. Non parler di religioni e di belle speranze: mi sono stancato. Semplicemente Dio potrebbe esserci oppure non esistere: nel primo caso meglio che vada a nascondersi perch non so se lo perdoner. Non mi interessa vivere una vita di sacrifici per poi risvegliarmi in qualche paradiso asettico. Non mi interessano tutti i discorsi dei teologi che accorgendosi che Dio non ha mai aiutato nessuno, si sono inventati duemila teorie come quella che ognuno artefice del proprio destino: bella cazzata. O magari che per colpa della mela Dio non ci ascolta pi: e che cazzecco io? Di sicuro avrei mangiato una fragola, non certo una mela! Poi tutte le altre religioni e non mi dilungo. Non me ne frega nulla. Non mi interessa la filosofia. Avevo un sogno: solo un po di pace e serenit. Niente. Va bene cos. Ma basta con le puttanate. Ognuno continuer con le proprie illusioni compreso me, con i propri discorsi interiori, le proprie lamentele etc. Non ho mai incontrato una persona felice: forse sono sfigato. Forse esistono, ma io non li ho mai visti. Scrivevo cose ma la gente poi mi dice: bello quello che scrivi. Per poi allatto pratico le parole non danno da mangiare e quindi sono stronzate. Hanno ragione. La vita sopravvivere e quindi devi mangiare. E se puoi mangiare meglio magari con qualche soldo in pi, perch no? Sopravviverai di pi e meglio! Che culo!!! E anche lamore diventa un qualcosa per sopravvivere meglio. Ogni cosa, ogni atto, serve a sopravvivere meglio o a sopravvivere di pi. Ogni atto: atti voluti solo dal tuo passato, dal tuo desiderio Desiderio di sopravvivere. E quindi qual infine la differenza fra desiderio e paura? Nessuna Desderi, perch hai paura. Paura di estinguerti. Senza la paura, anche il desiderio scompare. Nessuna azione idonea. Non esistono azioni idonee, perch luomo agisce per il desiderio personale. E non riesce ad agire indipendentemente dal proprio passato. Ogni gesto una riproposizione di memorizzazioni, riflessi, ricordi. Invece la realt costante mutamento: come potr accordarsi il gesto delluomo, che puzza di vecchio, a qualcosa che muta cos velocemente da essere gi futuro? Non pu. C una asincronia fra uomo e realt: luomo agisce sempre un po in ritardo. La realt sempre un po pi avanti. E non si incontreranno mai. Ogni gesto sar sbagliato. E da tutto ci deriva almeno una certezza: che inutile giudicare le azioni e che i sensi di colpa sono stupidaggini. Ogni azione trova la sua moralit solo a posteriori: non puoi giudicare unazione che non sia stata commessa, la puoi giudicare solo dopo ma sei gi in ritardo. Lazione in ritardo rispetto alla realt che muta inesorabile, ma il tuo giudizio lo ancora di pi. Giudicare se stessi ridicolo: lo fai solo dopo aver compiuto unazione che gi di per s sbagliata. Giudicare gli altri follia: come pu il tuo mondo di esperienze giudicare un altro mondo di esperienze? Quindi ricapitolando

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Luomo non pu comunicare: solo. Agisce per un desiderio di conservazione. E la sua azione inutile per due motivi: il primo proprio perch egli agisce non liberamente, ma per un desiderio di conservazione; il secondo perch ogni azione deriva dal suo passato (luomo non sa nulla oltre al suo passato) e quindi ogni azione mal si accorda con la realt che presente e, in un certo senso, gi diventata futuro. E cos come la notte e il giorno, le azioni e la realt non si incontrano mai. E da qui nasce il giudizio: si giudicano le azioni perch, essendo tutte sbagliate, sono giudicabili. Il giudizio facile: perch a posteriori. Ma anche fallace: proprio perch le azioni sono gi sbagliate a che serve giudicarle? Dal giudizio di s inoltre deriva il senso di colpa: che ridicolo. Giudicare gli altri invece proprio una cazzata: due mondi diversi si incontrano. Ognuno si giudica. Azioni sbagliate si giudicano: ma come fai a giudicare un altro se non hai vissuto la sua vita? Lunico approccio quindi per essere sincroni con la realt osservarla: non agirvi. Osservare il cessante mutamento. Puoi solo osservare. Nullaltro. E osservare non solo il metodo per interagire con la realt, ma anche la realt stessa. Osservare quindi la tua stessa essenza. Che non pu cessare di esistere, proprio come la realt. I ricordi cessano, il passato cessa: ma solo perch non esistono pi. Non esistono gi pi. Sono morti. O meglio: sono inesistenti. Lunica cosa che esiste la realt. Ovvero: losservare. E non si pu nemmeno dire che ci sia losservatore: losservatore gi passato. Losservatore nasce, cresce e muore. Muta incessantemente come la realt. Esiste solo losservare: un flusso in divenire, che si incarna nel presente e che dura in eterno. Ecco perch oggi dico: la realt non pu morire. Perch la morte gi passata e quindi inesistente. O anche, che la stessa cosa: la realt muore continuamente, ad ogni istante. Losservare questo processo eterno. Che muta. Ecco vedi? A volte mi sembra di aver trovato la risposta. Ma questo chi che ha trovato la risposta gi passato e non esiste pi. Ecco perch non c alcuna risposta. Nel presente non si pu trovare nulla: solo nel passato puoi trovare tutto e il contrario di tutto. Ma essendo passato, tutto ci che trovi un pugno di vento. Il cercare unazione, come il trovare. Ed essendo azioni, sono per definizione non idonee, poich la realt gi mutata. Allora non posso far altro che osservare. O meglio: io non posso fare proprio nulla. Sarebbe errato Diciamo pi correttamente che losservare sta accadendo.

40 Meditazione La mente non altro che unattivit: lattivit di comparare continuamente il presente al passato. Essendo unattivit, essa necessita di tempo. La mente quindi si serve del tempo e della memoria. E le azioni che scaturiscono dallazione della mente non sono mai idonee perch vecchie. La mente pretende di creare azioni (attraverso il corpo) basandosi su ci che immagazzinato nella memoria: ma le azioni sono situate nel presente che diverso dal passato. La meditazione vivere il presente senza usare la mente. E agire in maniera sempre nuova, non meccanica. E osservare senza fare paragoni. Per capire la differenza fra le due si pu ricorrere ad un esempio. Ipotizziamo che una persona abbia deciso di regalarci unorchidea. Questa persona ci dice chiudi gli occhi, devo farti un regalo, noi chiudiamo gli occhi (non riusciamo ad immaginare cosa questa persona voglia fare). Appena apriamo gli occhi la prima cosa che facciamo porci davanti allorchidea in stato meditativo. Questo perch come abbiamo detto la mente ha bisogno di tempo e non ancora entrata in funzione. Nella seconda fase si attiva la mente che compara lorchidea a qualcosa di passato, le d unetichetta, constata se bella o brutta etc. Questa appunto lattivit mentale: paragone e giudizio. La mente pu essere messa da parte annullando il tempo. Nellistante la mente non pu esistere e lazione che ne scaturir sar nuova e fresca. Non detto che sia giusta o sbagliata: poich solo la mente che giudica. La meditazione (losservazione istantanea) e lazione che ne deriva non possono essere classificate come buona, brutta, cattiva etc. Non possono essere giudicate. Accadono e basta. La mente porta alla perdita di efficienza del corpo-cervello: il continuo comparare toglie energie al corpo che portato ad ammalarsi e al cervello che si vede deprivato di molte possibilit proprio perch usando il metodo mente per affrontare le cose il corpo viene castrato, agiamo solo parzialmente senza sfruttare mai tutte le nostre possibilit. Ci censuriamo cadendo preda di mille paure, sensi di colpa, giudizi verso il mondo e verso noi stessi. Quindi come se rallentassimo il corpo (lo blocchiamo, non gli facciamo fare il massimo dei movimenti) e il cervello. Meditazione e mente sono due metodi per affrontare le cose: ma luomo usa sempre o quasi il secondo metodo perch cos gli stato insegnato. E difficile tenere a bada colui che vive senza la censura continua della mente: potrebbe ribellarsi. E quindi una necessit della societ tenere luomo schiavo di paure e sensi di colpa ed conveniente per tutti che egli segua la mente. Solo cos pu essere dominato e controllato. Il metodo mente il continuo tentativo di modificare continuamente il presente in base al passato (memoria). Il metodo meditazione invece modifica continuamente il passato in base alla realt presente. La meditazione non rinnega il passato: la memoria utile altrimenti luomo sarebbe perso. Per comprende che il presente sempre fresco e nuovo e per agire in maniera idonea (visto che si agisce solo nel presente) bisogna costantemente modificare il passato per agire in maniera altrettanto fresca e nuova. Al metodo meditazione non interessa che unazione sia accettabile, ma che sia nuova. Il metodo mente invece concepisce possibili solo azioni accettabili. Le azioni quindi sono accettabili, ma non idonee: perch si basano su eventi passati non pi esistenti o addirittura immaginari in base a sapere preso in prestito da qualcun altro. Lomicidio una delle massime espressioni del metodo mente: laccumulo di frustrazioni, sensi di colpa, paure, visione distorta della realt presente, esperienze passate portano ad unazione limite. Incontrollabile. Figlia di un cervello ormai logoro, al tracollo, deprivato da qualsiasi energia.

41 La mente d quindi vita ad azioni vecchie, ripetitive (karma). Cerca di anticipare gli eventi, cerca di non farsi cogliere impreparata, ha paura delle sorprese poich tutto ci che ignoto potrebbe essere pericoloso. Vuole sapere tutto, calcolare tutto, per creare un presente tranquillo e un futuro prevedibile. Ecco perch si dice che la mente illusoria: parte da prospettive errate, illusorie. Nonostante comunque la mente non ami le sorprese, paradossalmente si annoia se non accade nulla di nuovo perch la mente esiste solo se pu comparare (e modificare) il presente in base alle esperienze passate (o acquisite tramite il sapere). Quando c qualcosa che annoia si tende a rimandare a domani. Se c qualcosa di nuovo, diverso, la mente comincia a lavorare, non si annoia. Ecco perch a volte il tempo passa velocemente, altre volte sembra non passare mai. Dipende dallattivit mentale. La stessa sensazione della mancanza di tempo porta ad ulteriori frustrazioni e sensi di colpa. In questo senso si dice che il tempo relativo. Lattivit mentale continua anche durante il sonno: anche nei sogni la mente continua ad agire. Alla fine non ci si accorge pi che la mente solo un metodo per affrontare le cose: alla fine ci si identifica in questo metodo. Infine, dunque, la mente non pi un metodo, ma luomo crede sia la vita stessa. Non c pi differenza fra il metodo mente e la vita. Non ci si accorge cos pi di nulla, si diventa automi. Si diventa schiavi delle memorizzazioni ed in base ad esse si cerca di vivere. Ci si imbottisce di TV, farmaci, pensieri, sapere: per cercare di dimenticare la vita o meglio, per tentare di dimenticare e mettere a tacere la mente che come un vampiro continua inesorabilmente ad assorbire ogni tipo di energia dal corpo e dal cervello.

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Testamento spirituale
Tutto muta, incessantemente. Ed ecco la causa del dolore: il mutamento. Comprendere la legge del mutamento porta alla libert, al superamento del dolore. Questo mio corpo un insieme di elementi che nel giorno della mia nascita, furono con pazienza e perfezione unite insieme come le perle sul filo della collana da ci che tu chiami azione. E questo stesso corpo scomparir allarrivo di ci che tu chiami morte. Non esiste un s, non esiste unanima. Tutto ci che questo mio corpo , dovuto all azione. Immagina un grande e sterminato lago. Calmo. Niente onde. Immagina questo lago cos tranquillo da essere paragonabile ad uno specchio. In questo lago c un corpo. Nessuno sa chi ce labbia messo. [Lerrore considerare il tempo lineare. Considerare che tutto abbia un inizio ed una fine. Ma esiste un periodo del sonno, definito sonno privo di sogni, in cui non esiste n lo spazio n il tempo. Esso simile alla morte.] Questo lago c sempre stato: non ha inizio nel tempo. E quel corpo c sempre stato. Nessuno lha creato. Questo corpo umano: provvisto potenzialmente dei cinque sensi, delle emozioni, dellautocoscienza, della memoria. Ma sta dormendo. Immagina che in un certo istante di ci che tu chiami tempo, questo corpo apra gli occhi e voglia uscire dal lago Andare sulla terraferma. Poich ricorda che da l deriva e quindi l vuole tornare. Si sente come risvegliatosi da una notte senza sogni. Ricorda solo che un tempo visse sulla terra, ma non riesce a comprendere come possa essere finito nel centro del vasto e immenso lago piatto. Inizia a nuotare strenuamente, si sforza. Fra i suoi ricordi c qualcosa che gli suggerisce che egli potrebbe affogare e quindi deve cercare di sopravvivere. Il lago, che da sempre stato piatto, comincia a reagire ai movimenti del corpo; da poche increspature, si passa ad onde alte vari metri. Cos alte che luomo viene distrutto. Il corpo viene separato in tante parti fra cui: vista, udito, tatto, olfatto, gusto, emozioni, autocoscienza, memoria. E lessere che era nato dallaggregazione di questi elementi scompare per sempre. Intanto per le onde continuano a scuotere quelle parti. Le fanno sobbalzare, allontanare di migliaia di miglia, riavvicinare. Immagina che nel lago ci siano non solo gli elementi appartenuti a quelluomo, ma infiniti elementi che potrebbero aggregarsi e dar vita ad un nuovo essere. Finch, in un certo istante di ci che tu chiami tempo, alcuni di questi elementi, grazie allincessante movimento delle acque, si assemblino. Potrebbero contenere parti di quel vecchio uomo che ormai non pi, o essere elementi totalmente nuovi. Ma ci non importa. Ci che importa che un nuovo essere rinasce, e di nuovo questuomo ricorda di essere stato sulla terraferma e inizia a lottare. A scatenare onde, che si aggiungono alle onde precedenti.

43 E cos via. Non c un s o un io, ma laggregazione di questi elementi provvede a crearlo poich i sensi, lautocoscienza e la memoria danno lillusione di esistere. A ci consegue lattaccamento e la lotta che deriva dal desiderio di sopravvivenza. Quelle onde si chiamano azioni: sono le azioni disperate delluomo che credendosi esistente vuole sopravvivere. E quelle stesse onde danno nuovi esseri che credono di ricordare, ma in cui in realt il ricordo solo una funzione che deriva dallaggregazione di quegli stessi elementi. A volte quelluomo pu anche ricordare di aver gi lottato in quel lago: ma non era lui! Il s (o per meglio dire la falsa sensazione autoreferenziale) scompare con la morte. In realt non sta ricordando qualcosa accaduta a lui: il ricordo la capacit della mente di creare una immagine perfetta di ci che stato solo analizzando la situazione in cui ci si trova attualmente. Siccome la situazione in cui ci si trova deriva da azioni passate (per la legge di causa ed effetto), possibile ricostruire esattamente le azioni passate osservando il risultato attuale. Il problema nasce quando si scambiano queste azioni per azioni proprie; sono solo semi piantati da qualcun altro che hanno prodotto un albero che non ci appartiene, nonostante ci proclamiamo suoi proprietari. Ci sono tanti fotogrammi e la mente ha questa capacit: metterli insieme e dar loro un senso. Un grande film. Ci che sono in questo istante non ci che fui un istante prima e non ci che sar fra un istante. Luomo non muore con il corpo: muore ad ogni espirazione e nasce ad ogni ispirazione. In realt non c alcuna volont: le onde create da chi fu in passato e da noi stessi ci sbattono di qua e di l, i movimenti autonomi sono minimi. E cos in eterno. Senza fine. Tutto vuoto: nulla ha consistenza se non quella che noi gli diamo attraverso la mente. Attraverso lattaccamento. Ci sono diversi laghi infinite possibilit. C chi nasce uomo, chi nasce Dio, chi nasce allinferno o in paradiso. Ci sono piante, minerali e animali. Tutto continua in virt dellattaccamento e del desiderio. In definitiva in ogni istante c una aggregazione e una disgregazione di elementi collegata allazione. Insieme a questa c lattaccamento, una autoconsapevolezza. E tutto continua come fosse una storia unica: si nasce, si muore e si rinasce in eterno. Ma in realt ad ogni istante si scompare: lillusione della continuit deriva dalla mente. La mente che il desiderio e lattaccamento. E cos lessere che scompare in una dimensione, riappare in unaltra o nella medesima per poi tornare a scomparire Finch ci sar lattaccamento, ci sar lazione e quindi lillusione continuer. Losservazione di ci che , porta alla libert. Losservazione senza giudizio di ci che porta alla scoperta dellimpermanenza, del mutamento, dellillusione, del vuoto. Poich colui che osserva non agisce, rimane immobile nel lago. Non produce onde. E tutto si ferma. Il lago scompare. Tutto cessa, insieme al dolore. Il dolore dellattaccamento ad una forma illusoria vuota che muta in continuazione.

44 Nulla pu essere lasciato se non unintuizione. Lunico modo per distruggere lillusione la continua osservazione dei fenomeni interni ed esterni. Ci porter alla scoperta che essi sono vuoti. E da questa presa di coscienza nascer lunica azione possibile che possa mettere fine a questa cosa che voi chiamate sofferenza e che deriva dallattaccamento a qualcosa che non esiste e perennemente muta. E questa unica azione possibile si chiama non-azione.

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