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DIRITTO COMMERCIALE Diritto dellimpresa

INTRODUZIONE Imprenditore = soggetti che esercitano professionalmente attivit economica organizzata nalizzata alla produzione o allo scambio di beni o servizi. Questa denizione dovuta alla scelte istituzionali che caratterizzano il nostro sistema politico ed economico. La nostra costituzione riconosce infatti la propriet privata e la libert di iniziativa economica. Il nostro paese infatti sceglie un modello di sviluppo economico basato sulleconomia di mercato. Tale modello presuppone: - libert dei privati di dedicarsi a produzione e distribuzione di quanto necessario per il soddisfacimento dei bisogni materiali della collettivit e di agire sul mercato secondo la logica del tornaconto individuale; - Libert di coesistenza di una pluralit di operatori economici e della loro libera competizione sul mercato. Libert relative legittimate dalla Costituzione. Il fenomeno imprenditoriale quindi lasse portante dello sviluppo economico. Il diritto commerciale quella parte del diritto privato che ha per oggetto e regola lattivit e gli atti di impresa. il diritto privato delle imprese. Il diritto commerciale una disciplina dinamica, continua ad evolvere. Si sviluppa nellepoca medievale, nasce come diritto dei mercanti. Nel 1865 viene emanato il primo codice civile e il codice di commercio. Nel 1882 viene emanato un altro codice di commercio. Nel 1942 viene emanato il codice civile che comprende il codice di commercio. Bisogna interpretare il codice civile con lausilio della costituzione. Modiche importanti dal 1960 per la comunit europea. 1. LIMPRENDITORE Imprenditore (art. 2082) = imprenditore chi esercita professionalmente unattivit economica organizzata al ne della produzione o dello scambio di beni o di servizi. Secondo il codice civile ci sono diversi tipi di imprese e di imprenditore in base a 3 criteri di selezione: - Per oggetto dellimpresa = determina la distinzione tra imprenditore agricolo (art. 2135) e imprenditore commerciale (art. 2195); - Per dimensione dellimpresa = determina la distinzione tra piccolo imprenditore (art. 2083) e imprenditore medio-grande; - Per la natura del soggetto che esercita limpresa = determina la distinzione tra impresa individuale, impresa costituita in forma di societ e impresa pubblica. Il codice detta un corpo di norme applicabile a tutti gli imprenditori, lo statuto generale dellimprenditore. La nozione di imprenditore richiama al concetto economico di imprenditore, ma non vi piena coincidenza tra nozione economica e nozione giuridica. La nozione economica infatti analizza la funzione svolta dai diversi attori economici e la loro reciproca posizione nel sistema. Nello svolgimento della funzione intermediaria tra chi dispone dei fattori produttivi e chi domanda prodotti e servizi, limprenditore: - ha funzione organizzativa del processo produttivo;

- Assume su di s il rischio dimpresa, per mancanza di domanda o per la situazione di mercato; - Ha il potere di acquisire il protto; I requisiti giuridici minimi necessari e sufcienti che devono ricorrere afnch un soggetto sia esposto alla disciplina dellimprenditore sono altri, e si ricavano dallart. 2082 c.c: 1) limpresa attivit, ossia serie coordinata di atti unicata da una funzione unitaria; 2) caratterizzata da uno specico scopo, produzione o scambio di beni o servizi; 3) e da speciche modalit di svolgimento, ossia organizzazione, economicit, professionalit. Tali requisiti sono rilevanti ai ni della nozione civilistica di imprenditore, ai ni dellapplicazione delle norme del diritto privato che fanno riferimento allimpresa e allimprenditore. Sono simili ma non uguali ai requisiti ssati da altri settori dellordinamento nazionale (es. Legislazione tributaria) o internazionale (es. Legislazione UE). 1. LIMPRESA E ATTIVITA Limpresa attivit produttiva, nalizzata alla produzione e allo scambio di beni. Si pu considerare anche lattivit di scambio in quanto volta ad incrementare lutilit dei beni spostandoli nel tempo e nello spazio. Per qualicare una data attivit come produttiva irrilevante la natura dei beni o servizi prodotti o scambiati e il tipo di bisogno che essi sono destinati a soddisfare. impresa anche la produzione di servizi di natura assistenziale, culturale o ricreativa. Svolgono attivit produttiva anche attivit di godimento o di amministrazione di determinati beni (salvo lattivit di mero godimento che non impresa, perch non da luogo alla produzione di beni o servizi, es. Godere frutti locazione di immobili non impresa). Esempi di attivit di godimento o di amministrazione e di produzione sono: proprietario fondo che lo coltiva, o proprietario immobile che lo adibisce ad albergo, o impiego di proprie disponibilit nanziarie nella compravendita di strumenti nanziari con investimento e speculazione (societ di investimento), o lattivit di concessione di nanziamenti a terzi (societ nanziarie). Anche le holdings pure svolgono attivit produttiva, esse sono societ che hanno per oggetto lacquisto e la gestione di partecipazioni di controllo in altre societ, con nalit di direzione, di coordinamento e di nanziamento delle loro attivit, generando gruppi di societ di cui sono a capo. Tutte queste sono attivit produttiva, sia se svolte da una societ, sia se svolte da persona sica. 3.1 ORGANIZZAZIONE Non attivit senza programmazione e coordinamento della serie di atti in cui essa si sviluppa, senza limpiego coordinato di fattori produttivi (capitale e lavoro). Limpresa deve creare un apparato produttivo stabile e complesso formato da persone e da beni strumentali. Ci che essenziale afnch unattivit produttiva possa dirsi organizzata : - se si pensa al singolo, allora lorganizzazione imprenditoriale pu anche essere organizzazione di soli capitali e del proprio lavoro intellettuale e/o manuale. - se si pensa allattivit di nanziamento, non necessario che ci sia una apparato strumentale sicamente percepibile, ma pu trattarsi del solo impiego di mezzi nanziari propri o altrui. Ci che qualica limpresa lutilizzazione di fattori produttivi e il loro coordinamento da parte dellimprenditore per un ne produttivo.

NB Il lavoro autonomo (idraulici, elettricisti), quindi senza lavoro altrui e senza capitali, attivit dimpresa? NO, manca il superamento della soglia dellautorganizzazione per essere considerati anche piccoli imprenditori. 3.2 ECONOMICITA Lart. 2082 richiede, oltre allo scopo produttivo dellattivit, che questo scopo venga svolto con metodo economico, ossia che lattivit sia tesa al procacciamento di entrate remunerative dei fattori produttivi utilizzati, nel lungo periodo alla copertura dei costi coi ricavi e assicuri lautosufcienza economica. Altrimenti si ha consumo e non produzione di ricchezza. Non quindi imprenditore chi produca beni e servizi che vengano erogati gratuitamente o a prezzo politico cio tale da far escludere la possibilit di coprire i costi coi ricavi (mense o ospizi per poveri). 3.3 PROFESSIONALITA Professionalit signica esercizio abituale e non occasionale di una data attivit produttiva. Es. Non imprenditore chi organizza un singolo servizio di trasporto o un singolo spettacolo sportivo. - Non implica che debba essere svolta lattivit in modo continuato o senza interruzioni es. Per le attivit cicliche o stagionali. - Non implica che debba essere lunica attivit svolta es. Chi svolge pi attivit. - attivit anche un singolo affare, se questo implica il compimento di operazioni molteplici e complesse e lutilizzo di un apparato produttivo idoneo ad escludere il carattere occasionale. Es. Imprenditore costruttore di un singolo edicio. Indice di professionalit pu essere la creazione di un complesso aziendale idoneo allo svolgimento di unattivit potenzialmente stabile e duratura. Problemi connessi alla denizione di imprenditore: - Lo scopo di lucro (conseguire un guadagno o un protto) giuridicamente requisito essenziale? Per alcuni non necessario lo scopo di lucro per essere imprenditori (lucro sogg lucro ogg). - Limpresa per conto proprio, ossia chi produce beni o servizi destinati ad uso o consumo personale, impresa? La destinazione al mercato non richiesta dal legislatore, tuttavia prevalente lopinione contraria perch limprenditore denito come intermediario tra proprietari dei fattori produttivi e consumatori. Per questo limpresa per conto proprio non impresa. Non sono aziende per conto proprio le cooperative che produce solo per i soci e neppure aziende statali o enti pubblici che producono dietro corrispettivo solo dellente di competenza. Sono imprese per conto proprio: il coltivatore che produce per se e famiglia e le costruzioni in economia, cio costruzione appartamenti non destinati a rivendita. - Lattivit illecita, ossia contraria alle norme imperative, allordine pubblico o del buon costume, impresa? Unattivit di impresa illecita pu dar luogo a una serie di atti leciti e validi, questo perch lilliceit del risultato globalmente perseguito non comporta illiceit della causa o delloggetto dei singoli atti di impresa. Quindi possono esistere terzi creditori meritevoli di tutela. Chi esercita attivit illecita imprenditore e potr quindi fallire ma non pu avanzare le pretese del titolare di un azienda o agire in concorrenza sleale contro altri imprenditori.Tipi di impresa illecita: impresa immorale = produzione di stupefacenti, illecito loggetto stesso dellattivit; impresa illegale = bancario che agisce senza autorizzazione, servizi conformi alla legge ma senza autorizzazione amministrativa; impresa maosa = liceit delloggetto di impresa ma limpresa costituita ad un ne criminoso, ad esempio autorimessa o ristorante, nanziamento per proviene

da attivit illecite, attivit conforme alla legge ma lattivit utilizzata strumentalmente per portare nel circolo economico nanziario denaro sporco. - Il legislatore esclude dalla qualica di imprenditore le professioni intellettuali, a meno che lattivit non venga svolta in relazione ad unaltra attivit qualicabile come impresa (es. Medico che gestisce clinica privata). Non c motivo, una libera opzione del legislatore. 2. LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI Vi sono 3 criteri di differenziazione della disciplina delle imprese: - Per oggetto di attivit = imprenditore agricolo o commerciale; - Per dimensioni dellattivit = imprenditore piccolo o medio-grande; - Per natura giuridica del soggetto titolare dellimpresa = impresa individuale, societaria o pubblica. Imprenditore agricolo e imprenditore commerciale Sono due categorie di imprenditori che il codice distingue in base alloggetto dellattivit. - Limprenditore commerciale ha un ampia e articolata disciplina fondata sullobbligo di iscrizione nel registro delle imprese, della tenuta delle scritture contabili e sullassoggettamento al fallimento e alle altre procedure concorsuali. - Limprenditore agricolo ha la funzione di restringere lambito di applicazione della disciplina dellimprenditore commerciale, esonerato dalla tenuta delle scritture contabili e dallassoggettamento alle procedure concorsuali. Un tempo era esonerato anche dallobbligo di iscrizione nel registro delle imprese, nel 1993 lobbligo di iscrizione stato introdotto per tutti gli imprenditori agricoli dapprima come pubblicit notizia, e poi con funzione di pubblicit legale, come per gli imprenditori commerciali. IMPRENDITORE AGRICOLO (art. 2135) Lart. 2135 stato modicato nel 2001 in modo da ampliare i conni dellimprenditore agricolo. Nellart. del 1942 si riteneva che ai ni della individuazione dellimprenditore agricolo, fosse necessario che lattivit fosse svolta in relazione ad un fondo agricolo. Esso diceva imprenditore agricolo chi esercita unattivit diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, allallevamento del bestiame e attivit connesse. Questo perch per essere assoggettato alla disciplina pi leggera dellimprenditore agricolo era necessario essere assoggettato a due livelli di rischio (mentre limprenditore commerciale ha un solo livello di rischio): il rischio di impresa, ossia la non adeguata remunerazione degli investimenti effettuati, comune a tutti gli imprenditori; il rischio natura, relativo allattivit agricola con fondo, una attivit molto pi aleatoria, il risultato dipende da fattori incontrollabili (fattori climatici, soprattutto nel 42 quando lagricoltura non era molto meccanizzata). Con al rivoluzione industriale lattivit agricola si meccanizzata ed diventata sempre meno relativa ai fondi, ai terreni. Nel 2001 stata ampliata la denizione di imprenditore agricolo per inserire anche lagricoltura industrializzata. imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attivit: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attivit connesse. attivit dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico . - vengono introdotte col secondo comma anche attivit che prescindono dallo sfruttamento della terra; - Oltre allorticoltura e ala oricultura ora anche le coltivazioni fuori terra; - Vieni inserita anche la zootecnica e lallevamento di animali da corsa e da pelliccia; - La sostituzione di bestiame con animali permette di inserire anche animali da cortile e lapicoltura; - Si fa ora riferimento anche alle coltivazioni in acqua, allacquacoltura;

Ci sono due grandi categorie di attivit agricole: - Attivit agricole essenziali : quelle fatte nora; - Attivit agricole connesse : anche in questo ambito vi sono state delle modiche. Nellart. 2135 del 1942 erano: quelle dirette alla trasformazione o alla alienazione dei prodotti agricoli che rientravano nellesercizio normale dellagricoltura + tutte le attivit esercitate in connessione con la coltivazione del fondo, la silvicoltura e lallevamento del bestiame (es. Agriturismo), per le quali in mancanza di specicazione legislativa, si riteneva che rivestissero carattere accessorio. Oggi il terzo comma dellart. 2135 stabilisce in forma pi ampia le attivit connesse. Sono attivit oggettivamente commerciali, ma sono considerate per legge attivit agricole se svolte in connessione con una delle 3 attivit agricole essenziali. Condizioni necessarie per la connessione: - connessione soggettiva: il soggetto che la esercita sia gi qualicato imprenditore agricolo in quanto svolge in forma di impresa una delle 3 attivit agricole essenziali e inoltre lattivit sia coerente con quella connessa (es. Viticoltore che produce vino). - Connessione oggettiva: si deve trattare di attivit aventi ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dallesercizio dellattivit agricola essenziale. IMPRENDITORE COMMERCIALE (art. 2195) Sono imprenditori commerciali gli imprenditori che esercitano, con lobbligo di iscrizione nel registro delle imprese, una delle seguenti attivit: 1. Attivit industriale diretta alla produzione di beni e servizi = sono le imprese industriali. 2. Attivit intermediaria nella circolazione dei beni = il settore del commercio, allingrosso (vendita ad altri intermediari) o al minuto (vendita ai consumatori). 3. Attivit di trasporto per terra, per acqua o per aria = attivit di trasporto di fatto un servizio, riconducibile al punto 1. 4. Attivit bancaria e assicurativa = ha per oggetto la raccolta del risparmio e lesercizio del credito, in sostanza attivit di intermediazione nella circolazione del denaro, pu essere ricondotta al punto 2. Limpresa di assicurazioni produce servizi riconducibili al punto 1. 5. Altre attivit ausiliarie delle precedenti = sono le imprese di agenzia, di mediazione, di deposito, di commissione, di spedizione, di pubblicit. Sono imprese produttrici di servizi di cui al punto 1. Per cui la differenza tra attivit commerciale e agricola risiede essenzialmente nei punti 1 e 2: la differenza risiede nel carattere industriale dellattivit di produzione di beni e servizi e nel carattere intermediario dellattivit di scambio. preferibili intendere il concetto di industrialit come sinonimo di attivit non agricola e il concetto di intermediazione nella circolazione dei beni come sinonimo di attivit di scambio. In questo modo le imprese civili (n agricole, n commerciali) non sussistono. Piccolo imprenditore. Impresa famigliare PICCOLO IMPRENDITORE (art. 2083) In base alla dimensione dellimpresa, il codice distingue il piccolo imprenditore dallimprenditore medio-grande. Il piccolo imprenditore sottoposto allo statuto generale dellimprenditore, esonerato dalla tenuta delle scritture contabili e dallassoggettamento al fallimento e alle altre procedure concorsuali, liscrizione al registro delle imprese era prima esclusa, ora ha solo funzione di pubblicit notizia. Sono piccoli imprenditori: coltivatori diretti del fondo, artigiani e piccoli commercianti.

Lart. 2083 di fatto dice che la prevalenza del lavoro proprio e famigliare costituisce il carattere distintivo di tutti i piccoli imprenditori. Per avere una piccola impresa quindi necessario che: - limprenditore presti il proprio lavoro nellimpresa; - Il suo lavoro e quello dei famigliari prevalga sia sul lavoro altrui sia rispetto al capitale investito nellimpresa (non quindi piccolo imprenditore il gioielliere che investe ingenti capitali nellimpresa). La prevalenza famigliare deve essere intesa in senso qualitativofunzionale e non quantitativo-aritmetico, deve cio avere rilievo lapporto personale della famiglia. Anche la legge fallimentare denisce il piccolo imprenditore, denizione in contrasto col quella del codice civile e quindi riformata nel 2006 e nel 2007. Nella legge fallimentare infatti il piccolo imprenditore era individuato esclusivamente in base a parametri monetari (il reddito di ricchezza mobile accertato e il capitale investito). Criterio totalmente diverso da quello del codice, quindi capitava che un soggetto fosse piccolo imprenditore per il codice ma non per la legge fallimentare e viceversa. Problema venuto meno con 2 modiche del sistema normativa: - abrogazione del criterio del reddito; - Abrogazione del criterio del capitale. Per la legge fallimentare il piccolo imprenditore restava la parte secondo cui in nessun caso erano considerati piccoli imprenditori le societ commerciali. La denizione del codice richiedeva per accertamenti lunghi e complessi, le gravi conseguenze civili e penali del fallimento dipendevano dalla sola denizione codicistica, per queste ragioni nel 2006 e poi nel 2007 stato introdotto nella legge fallimentare un sistema di regole basato su criteri quantitativi e monetari ma cercando di non ripetere gli errori del passato. Anzitutto la nuova disposizione fallimentare non stabilisce chi il piccolo imprenditore, ma individua dei parametri dimensionali al di sotto dei quali limprenditore commerciale non fallisce. In questo modo la denizione di piccolo imprenditore era solo quella del codice. In base alle norme attuali, non soggetto a fallimento limprenditore commerciale che dimostri il possesso congiunto dei requisiti: - aver avuto nei 3 esercizi precedenti la data di deposito dellistanza di fallimento, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro 300 mila; - aver realizzato nei 3 esercizi precedenti la data di deposito dellistanza di fallimento, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro 200 mila; - Avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore a euro 500 mila. IMPRESA ARTIGIANA (una delle gure tipiche di piccola impresa) La legge del 1956 ssava i requisiti per cui unimpresa era impresa artigiana a tutti gli effetti di legge (effetti civilistici e fallimentari). Tuttavia tale modello non era conciliabile col codice perch il dato caratterizzante limpresa artigiana era la natura artistica o usuale dei beni e dei servizi prodotti. In tal modo venivano sollevati diversi problemi e la legge venne sostituita. La legge quadro per lartigianato del 1985 contiene una nuova nuova denizione dellimpresa artigiana. Basata su: - loggetto dellimpresa, che pu essere costituito da qualsiasi attivit di produzione di beni anche semilavorati o prestazione di servizi sia pure con alcune limitazioni ed esclusioni; - Ruolo dellartigiano nellimpresa, esso deve svolgere in misura prevalente il proprio lavoro nel processo produttivo, ma non richiesto che il suo lavoro prevalga sugli altri fattori produttivi. Il numero massimo di dipendenti viene ampliato rispetto alla legge del 1956.

La legge quadro non sottrae limprenditore artigiano allo statuto dellimprenditore commerciale, per farlo deve essere rispettato il criterio di prevalenza ssato dallart. 2083 c.c e per lesposizione al fallimento non devono essere stati superati i limiti dimensionali ssati dalla legge fallimentare. Liscrizione al registro delle imprese artigiane ha carattere costitutivo. IMPRESA FAMILIARE Impresa familiare = impresa nella quale collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli afni entro il secondo grado dellimprenditore (= famiglia nucleare). Istituto che ha avuto largo successo soprattutto per ragioni tributarie. Impresa famigliare piccola impresa. Pu esistere impresa famigliare non piccola e impresa piccola non famigliare. Prima della riforma del diritto della famiglia, il lavoro familiare si presumeva prestato a titolo gratuito e nessun diritto particolare era riconosciuto a chi lavorava nellimpresa. Il legislatore ha voluto dare una tutela minima ed inderogabile del lavoro famigliare dellimpresa, riconosce ai membri della famiglia che lavorino in modo continuato nella famiglia o nellimpresa diritti patrimoniali e amministrativi. Diritti patrimoniali: - diritto al mantenimento, secondo le condizioni patrimoniali della famiglia; - Diritto di partecipazione agli utili dellimpresa, in proporzione alla quantit di lavoro prestato; - Diritto sui beni acquistati con gli utili e sugli incrementi di valore dazienda, in proporzione alla quantit e alla qualit del lavoro prestato; - Diritto di prelazione, in caso di divisione ereditaria o di trasferimento dellazienda stessa; Poteri gestori: - le decisioni di particolare rilievo sono adottate a maggioranza dai famigliari che partecipano allimpresa; - Il diritto di partecipazione trasferibile solo a favore di altri membri della famiglia nucleare e col consenso unanime dei membri della famiglia; Impresa famigliare resta impresa individuale e non collettiva o di tipo nuovo. Impresa collettiva. Impresa pubblica IMPRESA INDIVIDUALE Quando il titolare di unimpresa una persona sica, tutti gli imprenditori commerciali non piccoli sono sottoposti allapplicazione degli istituti del registro delle imprese (con effetti di pubblicit legale), delle scritture contabili e delle procedure concorsuali. IMPRESA SOCIETARIA Societ = forme associative tipiche previste dallordinamento per lesercizio collettivo di attivit di impresa. Vi sono tipi di societ. La societ semplice utilizzabile solo per lesercizio di attivit non commerciale, mentre gli altri tipi di societ possono svolgere sia attivit agricola che commerciale, tali societ si deniscono societ commerciali, e possono quindi essere societ commerciali con oggetto agricolo o societ commerciali con oggetto commerciale. Le societ commerciali seguono regole parzialmente diverse da quelle dellimpresa individuale. Societ semplice = no attivit commerciale; Societ in nome collettivo; Societ in accomandita semplice = societ di persone; Societ per azioni# # # Societ a responsabilit limitata # # # }# societ di capitali Societ in accomandita per azioni

IMPRESA PUBBLICA Impresa pubblica = attivit dimpresa che pu essere svolta dallo stato o da altri enti pubblici. Vi sono 3 tipi di intervento dei poteri pubblici in economica: - Imprese-organo: lo Stato o altro ente pubblico territoriale pu svolgere direttamente attivit di impresa avvalendosi di proprie strutture organizzative, prive di distinta soggettivit, ma dotate di una autonomia decisionale e contabile. un impresa secondaria o accessoria rispetto ai ni istituzionali dellente pubblico. Sono ad esempio le aziende municipalizzate erogatrici di pubblici servizi (gas, acqua, trasporti urbani); - Enti pubblici economici: enti di diritto pubblico in cui compito istituzionale esclusivo o principale lesercizio di attivit di impresa. Fino al 1990 costituivano ruolo centrale delle imprese pubbliche (banche, Enel), poi per per ridurre la spesa pubblica con una serie di interventi legislativi sono stati trasformati in S.p.A a partecipazione statale quasi tutti. Recentemente stata anche avviata la dismissione delle partecipazioni pubbliche di controllo. - Societ a partecipazione pubblica: lo Stato e altri enti pubblici possono svolgere attivit di impresa con strutture di diritto privato, con la costituzione di societ (generalmente per azioni). La partecipazione pubblica pu essere maggioritaria, minoritaria o totalitaria. Gli artt. 2093, 2201 e 2221 disciplinano le imprese-organo e gli enti pubblici economici (ossia, per lart.2093 enti pubblici non inquadrati e enti pubblici inquadrati nelle associazioni professionali). Gli enti pubblici economici sono sottoposti allo statuto dellimprenditore commerciale, fatto salvo lesonero dal fallimento e dal concordato preventivo; le imprese-organo invece sono sottoposte alle disposizioni del libro V ma limitatamente alle imprese da essi esercitate, esonero dalliscrizione al registro delle imprese. Sono salve diverse disposizioni di legge. ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI Le associazioni possono essere riconosciute o non riconosciute. Le fondazioni sono persone giuridiche con un patrimonio destinato a scopo altruistico. Sono organizzazioni di soggetti create per perseguire uno scopo comune (non egoistico ma altruistico). Possono svolgere attivit commerciale come attivit di impresa anche se non hanno scopo di lucro, purch lo svolgano con metodo economico. Lattivit commerciale di un associazione pu essere principale (es. Attivit editoriale) ma prevalentemente accessoria (es. Ente religioso che gestisce istruzione privata). Ci non cambia il fatto che essi acquistino la qualit di imprenditori. Hanno quindi: - Lobbligo di tenuta delle scritture contabili; - Lobbligo di iscrizione nel registro delle imprese (solo quando lattivit di impresa principale); - soggetta al fallimento se lattivit dimpresa principale, se insolvente risponde con il proprio patrimonio. Se non riconosciuta, non c distinzione tra associazione e associati, tuttavia non sempre il fallimento si estende agli associati. IMPRESA SOCIALE O SOCIETA COOPERATIVE Non hanno lo scopo di lucro. Sono svolte al ne di produzione e scambio di beni e servizi di utilit sociale. Per essere impresa non serve lo scopo di lucro, basta il metodo economico, ma vietata lautodestinazione dei prodotti. 3. LACQUISTO DELLA QUALITA DI IMPRENDITORE Limputazione dellattivit di impresa

Quando si diventa imprenditore commerciale? Lart. 2082 dice con lesercizio di attivit di impresa. Ma ci pone in essere altri interrogativi, perch per essere imprenditore necessario che lesercizio di attivit di impresa sia, sia giuridicamente riferibile, sia imputabile, allimprenditore. Lart. 2082 non dice nulla al riguardo. ESERCIZIO DIRETTO DELLATTIVITA DI IMPRESA Lindividuazione del soggetto imprenditore non solleva problemi quando gli atti di impresa sono svolti direttamente dallinteressato o da altri in suo nome. Il principio della spendita del nome: centro di imputazione degli effetti dei singoli atti giuridici posti in essere il soggetto e solo il soggetto il cui nome stato validamente speso nel trafco giuridico. Solo lui obbligato nei confronti del terzo contraente. Questo principio enunciato nel tema del mandato senza rappresentanza. Mandatario: soggetto che opera nellinteresse di altro soggetto e pu porre in essere i relativi atti giuridici sia spendendo il proprio nome, sia spendendo il nome del mandante, se questi gli ha conferito il potere di agire in suo nome ossia se questi gli ha conferito il potere di rappresentanza (mandato con rappresentanza). Se il mandatario agisce in proprio nome, i terzi non hanno alcun rapporto col mandante. Ci che conta quindi il principio formale della spendita del nome. Quindi diventa imprenditore colui che esercita personalmente lattivit di impresa compiendo in proprio nome gli altri relativi. Non diventa imprenditore il soggetto che gestisce laltrui impresa quando opera spendendo il nome dellimprenditore per effetto del potere di rappresentanza. Anche se lattivit di impresa sostanzialmente esercitata dal rappresentante, limprenditore sempre e comunque il rappresentato. ESERCIZIO INDIRETTO DELLATTIVITA DI IMPRESA Esercizio di impresa tramite interposta persona: dissociazione tra il soggetto a cui formalmente imputabile la qualit di imprenditore (imprenditore palese o prestanome) e il reale interessato (fornisce i mezzi nanziari, dirige di fatto e fa propri tutti i guadagni, il dominus dellimpresa, limprenditore indiretto o occulto). Problemi non sussistono se lattivit prospera e i creditori sono pagati. Se invece lattivit insolvente e limprenditore palese una persona sica nullatenente e una societ di comodo (S.p.A o S.r.l. Con capitale irrisorio). In questo caso il rischio di impresa supportato solo dallimprenditore palese o prestanome, il quale pu fallire, ma essendo nullatenente i creditori ricavano poco dal suo fallimento. un modo fraudolento di operare, perch il reale dominus non si attribuisce il rischio di impresa. Rimedi: - Superamento del principio della spendita del nome: per lattivit di impresa vengono imputati anche al reale dominus i debiti contratti dal prestanome e quindi anche il dominus pu fallire; - La teoria del potere di impresa: nel nostro ordinamento sanzionata la inscindibilit del rapporto potere-responsabilit, quindi chi esercita il potere di direzione di un impresa se ne assume necessariamente anche il rischio e risponde delle relative obbligazioni. I responsabili verso i creditori sono quindi sia il prestanome che il dominus; - La teoria dellimprenditore occulto: il dominus di un impresa formalmente altrui, fallir sempre e comunque qualora fallisca il prestanome. Teoria giusticata dal 4 comma della legge fallimentare. Norma che completa quanto esposto al 1 comma della legge fallimentare dove si dispone il fallimento esteso anche ai soci la cui esistenza sia scoperta dopo la dichiarazione di fallimento della societ e dei soci palesi (fallimento di

socio occulto di societ palese). Il fallimento esteso anche ai soci occulti di societ occulta. Quindi se fallisce la societ occulta, fallisce anche limprenditore occulto. Si arriva quindi ad affermare la responsabilit e lesposizione al fallimento (palesemente o occultamente) domini un impresa a lui formalmente non imputata. LIMPUTAZIONE DEI DEBITI DI IMPRESA Ci sono due criteri generale di imputazione dei debiti di impresa: - criterio formale della spendita del nome = acquista la qualit di imprenditore la persona sica o la societ nel cui nome lattivit viene svolta; - Criterio sostanziale del potere di direzione = risponde e fallisce anche il reale interessato. Questo secondo criterio non pu essere condiviso. Inizio e ne dellimpresa LINIZIO DELLIMPRESA La qualit di imprenditore si acquista solo con leffettivo inizio dellesercizio dellattivit di impresa. Non con lintenzione di dare inizio allattivit (richiesta di autorizzazioni amministrative o iscrizione agli albi) e si acquista indipendentemente dalle intenzioni del soggetto agente, anche se lattivit esercitata in violazione delle norme amministrative. Ci vale per le persone siche e per gli enti pubblici, mentre per le societ lo svolgimento dellattivit di impresa la ragione stessa della loro costituzione, quindi si rende superuo laccertamento del concreto inizio dellattivit. Le societ acquistano la qualit di imprenditori n dal momento della loro costituzione. Tuttavia per lart. 2082, il principio delleffettivit pu e deve trovare applicazione anche per le societ. ATTIVITA DI ORGANIZZAZIONE E ATTIVITA DI ESERCIZIO Quando si ha leffettivo inizio? - Con la ripetizione nel tempo do atti di impresa omogenei e funzionalmente coordinati render certo che si tratta di attivit professionalmente esercitata. - Oppure, se prima stata creata una stabile organizzazione aziendale, anche un solo atto di esercizio sufciente. Non serve che sia stato portato a termine il primo ciclo operativo. - Oppure nella fase preliminare di organizzazione, prima del compimento del primo atto di gestione, quando questi manifestino in modo non equivoco lo stabile orientamento dellattivit verso un determinato ne produttivo. Questo per non sufciente per una persona sica. Unatto di organizzazione imprenditoriale segna linizio dellattivit di impresa se svolto da una societ. FINE DELLIMPRESA - Imprenditore individuale, perde la qualit di imprenditore quando cessa lattivit (principio di effettivit); - Le societ invece non potevano considerarsi estinte no alla cancellazione dal registro delle imprese. Tale discrepanza era causata dallart. 10 1. fall. Tale articolo prevedeva che limprenditore commerciale poteva essere dichiarato fallito entro un anno dalla cessazione dellimpresa. Prima della ne dellimpresa vi la fase di liquidazione dove si completano i cicli produttivi iniziati, si vendono giacenze e impianti, licenziamenti etc. La fase di liquidazione costituisce ancora esercizio di impresa. La qualit di imprenditore si perde con la chiusura della liquidazione. La chiusura per non si verica nch vengono compiute operazioni

intrinsecamente identiche a quelle normalmente poste in essere durante lesercizio di impresa. Per per lart. 10 1. fall.: - per la ne dellimpresa individuale non era necessario che fossero stati riscossi tutti i crediti e pagati tutti i debiti; - per la ne dellimpresa societaria invece era necessario non solo la disgregazione dellazienda ma anche lintegrale pagamento delle passivit. Quindi le societ restavano esposte al fallimento nch non fosse stato pagato lultimo debito. Tale discrepanza nisce alla Corte costituzionale che dichiar incostituzionale lart. 10 1. fall. e dispone che debba valere lo stesso principio per entrambi. Da qui alla riforma 2006/2007, il nuovo art. 10 1. fall. prevede che gli imprenditori individuali e collettivi possono essere dichiarati falliti entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese, se linsolvenza si manifestata anteriormente alla medesima o entro lanno successivo. La cancellazione dal registro delle imprese condizione necessaria per beneciare del termine annuale per la dichiarazione di fallimento. Per limprenditore persone siche la cancellazione deve accompagnarsi anche alleffettiva cessazione dellattivit. Capacit e impresa INCAPACITA E INCOMPATIBILITA Capacit: - La capacit allesercizio di attivit di impresa si acquista con la piena capacit di agire e quindi con i 18 anni. Es. Minore che occulta la minore et non diventa imprenditore anche se i contratti conclusi non sono annullabili. - Si perde in seguito a interdizione o inabilitazione. - presupposto per lacquisto della qualit di imprenditore. Incompatibilit: - Divieti di esercizio di impresa commerciale posti a carico di coloro che esercitano determinati ufci (impiegati civili dello stato, avvocati, notai). - La violazione non preclude lacquisto della qualit di imprenditore ma espone solo a sanzioni amministrative. - Linabilitazione temporanea (consegue la condanna per bancarotta) non preclude lacquisto della qualit di imprenditore ma penalmente sanzionata. IMPRESA COMMERCIALE DELLINCAPACE possibile esercitare attivit di impresa per conto di un incapace (minore o interdetto) o di un soggetto limitatamente capace di agire (inabilitato, minore emancipato e beneciario amministrazione di sostegno). Per lattivit agricola il codice non prevede regole particolari, perch si trova nel diritto comune nella parte degli incapaci. Per lattivit commerciale prevista una specica disciplina, di carattere derogativo rispetto a quella del diritto comune. Il rappresentante di un incapace legittimato a compiere atti solo di ordinaria amministrazione, quelli straordinari solo in caso di utilit evidente accertata dallautorit giudiziaria. I soggetti limitatamente capaci di agire svolgono gli atti con lassistenza del curatore.

Lattivit commerciale rischiosa, per cui il legislatore pone divieto assoluto di inizio di impresa commerciale per il minore, linterdetto e linabilitato. Possono al massimo continuare unattivit preesistente, se gli utile e con autorizzazione. 1. Minore In nessun caso pu dare inizio ad una nuova impresa commerciale; se questi acquista una preesistente azienda commerciale, il rappresentante legale (genitore o tutore) pu essere autorizzato dal tribunale a continuare lesercizio dellattivit. Il genitore o tutore autorizzato a compiere tutti gli atti che rientrano nellesercizio di impresa. 2. Interdetto Valgono le stesse regole del minore. Anche se si tratta di un impresa avviata prima dellinterdizione. 3. Inabilitato Di norma pu svolgere solo atti di ordinaria amministrazione, ma per lesercizio di impresa la sua condizione equivale ad un incapace assoluto. Pu solo continuare in impresa preesistente, personalmente, solo con lassistenza del curatore e il suo consenso per gli atti straordinari. 4. Minore emancipato A differenza degli altri pu avviare una nuova impresa commerciale, perch con lautorizzazione acquista la piena capacit di agire, no curatore, compie anche atti non ordinari. 5. Amministrazione di sostegno Conserva capacit di agire per tutti gli atti che non richiedono lamministrazione di sostegno. Pu quindi iniziare unattivit senza assistenza, salvo diversa disposizione del giudice tutelare. Lincapace acquista cos la qualit di imprenditore. Cos come linabilitato e il minore emancipato. Anche il minore e linterdetto perch gli atti sono svolti in loro nome dal rappresentante. Lincapace quindi esposto al fallimento. 4. LO STATUTO DELLIMPRENDITORE COMMERCIALE Limprenditore commerciale soggetto sia alla disciplina generale che accomuna tutti gli imprenditori (statuto generale), sia ad una disciplina speciale per lui (statuto speciale). La pubblicit legale LA PUBBLICITA DELLE IMPRESE COMMERCIALI Lesigenza di informazioni veritiere e non contestabili su fatti e situazioni aziendali delle imprese soddisfatta dal legislatore con lintroduzione di un sistema di pubblicit legale (= rendere di pubblico dominio determinati atti o fatti della vita dellimpresa, secondo forme e modalit predeterminate per legge). In tal modo si effettua pubblicit notizia (rendere le info accessibili ai terzi interessati) e conoscibilit legale (opponibilit a chiunque degli atti e dei fatti resi cos conoscibili). Il registro delle imprese lo strumento di pubblicit legale delle imprese commerciali non piccole e delle societ commerciali previsto dal c.c. Tuttavia per lentrata in funzione del registro delle imprese si dovuto attendere oltre 50 anni, durante i quali ha trovato applicazione il regime transitorio. Tale regime prevedeva: - liscrizione nei preesistenti registri di cancelleria presso il tribunale e lesonero temporaneo dalliscrizione per gli imprenditori commerciali individuali e gli enti pubblici economici perch la pubblicit legale operava solo per le societ commerciali e per i consorzi.

- Inoltre per le societ di capitali fu prevista la pubblicazione nel Bollettino ufciale delle S.p.A. e S.r.l. (Busarl) e per le societ cooperative la pubblicazione nel Bollettino ufciale delle societ cooperative e dei consorzi di cooperative (Busc). - Inoltre erano previsti altre leggi speciali come liscrizione al registro delle ditte. Nel 1993 nalmente la situazione si sblocca. Nuove norme pongono ne al regime transitorio e viene istituito il registro delle imprese che diventa operante nel 1997. Vengono soppressi registro delle ditte, Busarl e Busc. La tenuta del registro delle imprese afdata alle camere di commercio con tecniche telematiche ed pubblico. IL REGISTRO DELLE IMPRESE - istituito in ciascuna provincia presso le camere di commercio, retto da un conservatore nominato dalla giunta. Lattivit controllata di un giudice; - articolato in sezione ordinaria e sezioni speciali: - Nella sezione ordinaria sono iscritti gli imprenditori per i quali liscrizione era prevista originariamente, ossia: imprenditori individuali commerciali non piccoli, tutte le societ tranne la societ semplice, i consorzi tra imprenditori con attivit esterna, i gruppi europei di interesse economico con sede in italia, enti pubblici con oggetto attivit commerciali, societ estere che hanno in Italia la sede dellamministrazione. - Le sezioni speciali sono quattro: 1. imprenditori che erano esonerati e per i quali liscrizione aveva solo funzione di pubblicit notizia (imprenditori agricoli individuali, piccoli imprenditori, societ semplici) e gli imprenditori artigiani, 2. Societ fra professionisti, 3. Pubblicit dei legami di gruppo, 4. Pubblicit delle imprese sociali; - I fatti da registrare sono specicati nelle norme, riguardano gli elementi di individuazione dellimprenditore e dellimpresa (dati anagraci etc) e la struttura e lorganizzazione delle societ (atto costitutivo). Anche tutte le modicazioni; - Liscrizione eseguita su domanda dellinteressato ma anche dufcio qualora sia obbligatoria e linteressato non vi abbia provveduto. - La cancellazione dufcio avviene per cancellare uniscrizione che non poteva essere fatta o di un impresa che ha cessato lattivit; - Lufcio prima di iscrivere deve controllare la legalit formale del fatto o dellatto e la sua veridicit; - Effetto delliscrizione alla sezione ordinaria la pubblicit legale, ci rende conoscibili i dati ma ha anche: - Efcacia dichiarativa = i fatti e gli atti registrati sono opponibili a chiunque; - Efcacia costitutiva = gli atti registrati sono produttivi di effetti, sia fra le parti che per i terzi (totale, es. Iscrizione dellatto costitutivo delle societ di capitali) o solo per i terzi (parziale); - Efcacia normativa = presupposto per la piena applicazione di un determinato regime giuridico. - Effetto delliscrizione alle sezioni speciali la certicazione anagraca e pubblicit notizia. Si prende conoscenza del fatto ma ci non opponibile ai terzi. Tale disciplina stata modicata per gli imprenditori agricoli per i quali liscrizione ha anche funzione di pubblicit legale. PUBBLICITA DELLE SOCIETA DI CAPITALI E COOPERATIVE Dal 1997 vengono aboliti Busarl e Busc perch il compito viene svolto dal registro delle imprese. Tuttavia rimangono due differenze per questi due tipi di societ: - gli non sono immediatamente opponibili ai terzi ma bisogna aspettare 15 giorni;

- Alcuni atti della societ prevedono la pubblicazione sulla Gazzetta ufciale anzich sul registro delle imprese; Le scritture contabili LOBBLIGO DI TENUTA La programmazione dellattivit di impresa richiede costante informazione e constante controllo sullandamento degli affari. Bisogna accertare periodicamente con cadenza almeno annuale la consistenza quantitativa e monetaria del patrimonio e dei costi sopportati e dei ricavi realizzati nel medesimo periodo al ne di vericare quale sia lutile o la perdita subita. Le scritture contabili sono documenti che contengono la rappresentazione (in termini quantitativi/monetari) dei singoli atti di impresa, del patrimonio dellimprenditore e risultato economico dellattivit svolta. La tenuta di regola svolta spontaneamente, ma obbligatoria e disciplinata dal legislatore per per gli imprenditori che svolgono attivit commerciale. I soggetti obbligati. - La disciplina prevista da c.c non si applica ai piccoli imprenditori (anche quelli che svolgono attivit commerciale); - Le societ commerciali sono obbligate anche se non esercitano attivit commerciale; - Sono obbligati anche enti pubblici e enti di diritto privato; - Sono espressamente obbligati anche le organizzazioni che assumono la qualica di impresa sociale indipendentemente dalla natura commerciale o agricola dellattivit esercitata. LE SCRITTURE CONTABILI OBBLIGATORIE. REGOLARITA E CONTROLLO Quali scritture contabili sono obbligatorie? Le scritture necessarie variano a seconda del tipo di attivit svolta, delle dimensioni e dellarticolazione territoriale dellimpresa. Quindi, soluzione mista allart. 2214. Principio generale: limprenditore deve tenere tutte le scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dellimpresa. In ogni caso devono essere tenuti tali libri contabili: libro giornale e libro degli inventari. Inoltre devono essere conservati ordinatamente gli originali della corrispondenza commerciale ricevuta e copie di quella spedita. - Libro giornale = registro cronologico-analitico. Devono essere indicate giorno per giorno le operazioni relative allesercizio dellimpresa (art. 2216). Precetto inteso in senso elastico, basta lordine giusto e non il giorno del compimento. Inoltre possono essere raggruppate in operazioni omogenee. - Libro degli inventari = registro periodico-sistematico. Deve essere redatto allinizio della vita dellimpresa e successivamente ogni anno. Ha la funzione di fornire un quadro della situazione patrimoniale dellimprenditore. Deve contenere lindicazione e la valutazione dellattivit e delle passivit dellimprenditore, anche estranee allimpresa. Linventario si chiude con il bilancio e con il conto dei protti e delle perdite, ossia col bilancio complessivo dello SP e del CE. Nel bilancio devono risultare con evidenza e verit la situazione complessiva del patrimonio e degli utili e delle perdite conseguiti nel medesimo arco temporale; - Altre scritture = libro maestro (operazioni registrate sistematicamente), libro cassa (entrate e uscite di denaro) e libro magazzino (entrate e uscite di merci). Sono a discrezione dellimprenditore; Per garantire la veridicit devono osservare regole formali e sostanziali. Vengono conservati per 10 anni. Non sono soggette ad alcuna forma di controllo esterno, salvo che per le s.p.a che sono sottoposte alle societ di revisione.

EFFICACIA PROBATORIA - le scritture contabili non sono generalmente accessibili ai terzi, ma ci sono delle eccezioni; - Il diritto al segreto contabile cede di fronte ad esigenze conoscitive di pubblica amministrazione, nalizzate ad accertamenti di carattere tributario o alla repressione dei reati. Es. Il bilancio delle societ di capitali e delle societ cooperative deve essere reso pubblico mediante deposito nel registro delle imprese. - Le scritture contabili hanno efcacia probatoria, possono sempre essere usate dai terzi come mezzo di prova sia a favore che contro limprenditore. - Invece afch limprenditore possa usare le scritture contabili come prova verso i terzi, devono valere 3 condizioni: devono essere scritture regolarmente tenute, anche la controparte deve essere un imprenditore e la controversia deve essere relativa a rapporti inerenti allesercizio dellimpresa. In ogni caso ci si rif al giudice. - Il giudice pu chiedere lesibizione di singole scritture contabili e, in 3 casi, di tutte: controversie relative allo scioglimento della societ, alla comunione dei beni e alla successione per causa di morte. La rappresentanza commerciale Limprenditore si avvale della collaborazione di altri soggetti: - Ausiliari interni o subordinati = soggetti stabilmente inseriti nellorganizzazione aziendale per effetto di un rapporto di lavoro subordinato; - Ausiliari esterni o autonomi = soggetti esterni allorganizzazione che collaborano con limprenditore in modo occasionale o stabile sulla base di rapporti contrattuali di varia natura (mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione); In entrambi i casi i soggetti possono dover concludere affari con terzi in nome e per conto dellimprenditore: agire in rappresentanza dellimprenditore (art. 1387). Tuttavia lart. 1400 rimanda ad una speciale disciplina per la rappresentanza di imprenditori commerciali, gure tipiche quali: institori, procuratori e commessi. Excursus: I principi della rappresentanza civilistica (artt. 1387 ss.): Il potere di rappresentanza conferito tramite la procura = negozio giuridico unilaterale col quale un soggetto autorizza un altro soggetto ad agire in nome e per conto suo. la rappresentanza a cui fa ricorso chi, pur essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesso, non voglia o non possa occuparsi di tutti i propri interessi per una ragione diversa dal difetto di capacit di agire. Procura = atto unilaterale, dichiarazione di volont che proviene SOLO dal rappresentato. La procura indica quali sono gli atti giuridici per i quali il rappresentante pu agire. La procura pu essere: - generale = riguarda tutti gli atti giuridici che fanno capo al rappresentato, di solito siglata da un notaio; - speciale = rilasciata per il compimento di un singolo atto giuridico. Art. 1392 la procura deve avere la stessa forma del contratto che il rappresentante deve concludere, un contratto in forma scritta vincolata, ad substanziam. Principi della procura: - Il rappresentante non aveva il potere di rappresentanza, si introduce il problema del falso rappresentante, il falsus procurator. Due ipotesi di falsus procurator: colui che non aveva nessun potere (= difetto di rappresentanza) e colui che aveva la procura ma ecceduto dai limiti ssati dalla procura (= eccesso di rappresentanza). Latto compiuto dal rappresentante senza poteri inefcace anche nei suoi confronti (oltre che nei confronti

del rappresentato e del terzo). Il contratto nullo ed inefcace. Es. Rappresentante deve vendere un auto, conferita procura per farlo, per vende un altra auto non quella della procura, cosa succede? Il contratto non valido, inefcace. Se lacquirente ha subito un danno, risponde il falso procuratore. - Contemplatio domini cio il fato che il procuratore dovr dichiarare che agisce in nome e per conto di qualcun altro, se non lo fa la controparte pensa di avere un imprenditore come controparte, ma non vero, allora il contratto pu avere inefcacia e il danno della controparte deve essere risarcito dal procuratore. Fine excursus Tutte queste regole sono modicate nellambito della rappresentanza commerciale perch queste comportano lentezza e incertezza dei rapporti giuridici. Sono necessari tutti gli accertamenti o il contratto pu essere inefcace! Nel commerciale queste incertezze non ci possono essere. Le 3 gure sono automaticamente investite del potere di rappresentanza dellimprenditore e di un potere di rappresentanza ex lege commisurato al tipo di mansioni che la qualica comporta. Limprenditore potr modicare il contenuto legale tipico del potere di rappresentanza di tali ausiliari con uno specico atto opponibile ai terzi solo se portato a loro conoscenza nelle forme stabilite dalla legge. Chi conclude affari con tali ausiliari dovr solo vericare se limprenditore ha modicato, con atto espresso e reso pubblico, i loro naturali poteri di rappresentanza. Non dovr invece controllare se la rappresentanza stata loro conferita. 1. INSTITORE (art. 2203) = direttore generale nel linguaggio comune. Art. 2203 Institore colui che preposto dal titolare allesercizio di unimpresa commerciale, o di una sede secondaria o di un ramo dazienda. un rappresentante generale dellimprenditore, pu compiere tutti gli atti che pu compiere limprenditore inerenti allattivit di impresa. la vertice della gerarchia del personale. - vertice assoluto, se preposto allintera impresa e risponde solo allimprenditore; - Vertice relativo, se preposto ad una liale o ad un ramo di impresa. Se sono preposti pi institori, questi possono agire disgiuntamente a meno che non sia stato disposto diversamente nella procura. Obblighi: - responsabile della tenuta delle scritture contabili, e di iscrizione nel registro delle imprese. - non ha responsabilit patrimoniali, non ha rischio di impresa per se limprenditore fallisce gli applicano le sanzioni penali a carico del fallito. - Ha rappresentanza sostanziale e processuale. - Rappresentanza sostanziale = linstitore non pu compiere atti in nome e per conto dellimprenditore al di fuori dellattivit di impresa. Solo atti inerenti e funzionali allattivit. Non pu fare atti che modicano lattivit di impresa, non pu vendere lazienda o rami dazienda. Non pu cambiare lattivit svolta. Ha delle delimitazioni speciche. Il legislatore ha aggiunto anche un altro limite, ossia che un institore non pu porre in essere due atti: alienare e ipotecare beni immobili del preponente, se non stato a ci specicatamente autorizzato. Il divieto non opera quando oggetto di impresa proprio il commercio di immobili.

- Rappresentanza processuale = linstitore pu stare in giudizio sia come attore che come convenuto per le obbligazioni dipendenti da atti compiuti nellesercizio dellimpresa a cui preposto. - I poteri rappresentativi possono essere ampliati o limitati. Le limitazioni saranno opponibili ai terzi solo se la procura sia stata pubblicata nel registro delle imprese. - La revoca della procura opponibile solo se pubblicata o limprenditore prova la loro effettiva conoscenza. - Contemplatio domini = regola leggermente diversa. Linstitore obbligato personalmente verso il terzo se non spende il nome del rappresentato, tuttavia limprenditore anche personalmente obbligato quando gli atti compiuti siano pertinenti allesercizio di impresa. 2. PROCURATORE (art. 2209) = direttore del settore acquisti, dirigente del personale.. Art. 2209 Procuratori sono coloro che in base ad un rapporto continuativo, hanno il potere di compiere per limprenditore gli atti pertinenti allesercizio dellimpresa, pur non essendo preposti ad esso. Sono di grado inferiore rispetto allinstitore perch: - Non sono a capo dellimpresa, o di un ramo o di un settore. - Hanno potere decisionale e di rappresentanza pi circoscritto. Sono soggetti responsabili di un settore di attivit dellimpresa. Hanno rappresentanza generale solo per quella attivit. Le limitazioni devono essere iscritte nel registro delle imprese. Non richiama il principio dellinstitore per la contemplatio domini, si applica la disciplina civilistica. - Non hanno rappresentanza processuale. 3. COMMESSI (art. 2210) = cameriere, impiegato banca, commesso negozio. Svolgono funzioni puramente esecutive e materiali che li pongono in contratto con i terzi. Hanno potere di rappresentare limprenditore nellambito degli atti che ordinariamente comporta la specie di operazioni che essi sono indicati di compiere. Quindi: - I commessi non possono fare sconti. - Non possono derogare alle condizioni generali id contratto. - Esigere il prezzo fuori dal negozio. Limprenditore pu ampliare o limitare i poteri. Non richiede pubblicit legale. 5. LAZIENDA (artt. 2555 - 2574 c.c, titolo VIII libro V) Art. 2255 = il complesso dei beni organizzati dallimprenditore per lesercizio dellimpresa. - Vi quindi rapporto di mezzo a ne tra aziende e impresa: lazienda lapparato strumentale di cui limprenditore si avvale per svolgere lattivit verso un ne produttivo. - insieme di beni eterogenei (mobili, immobili, fungibili, infungibili, materiali, immateriali) organizzati. Sono unit di tipo funzionale. Organizzazione e ne produttivo sono dati che attribuiscono ai beni costituiti in azienda e allazienda stessa rilievo economico. I singoli elementi in rapporto di strumentalit e complementariet fa si che il complesso acquisti un valore di scambio maggiore della somma dei valori dei singoli beni, chiamato avviamento: - avviamento oggettivo = legato a fattori che permangono anche se cambia il titolare - Avviamento soggettivo = dovuto allabilit operativa dellimprenditore sul mercato e in particolare alla sua abilit nel formarsi, conservare e accrescere la clientela.

Elementi costitutivi Costituiscono lazienda tutti i beni, di qualsiasi natura, organizzati dallimprenditore per lesercizio di impresa. Quindi rilevante solo la destinazione funzionale attribuita al bene e non il titolo giuridico (reale o obbligatorio) che legittima limprenditore ad usare il bene. Quindi casa di propriet dellimprenditore per abitazione non bene aziendale, macchinario acquistato in leasing bene aziendale. La concezione omnicomprensiva di azienda amplia la nozione di bene aziendale e fa ricomprendere ogni elemento patrimoniale facente capo allimprenditore nellesercizio dellattivit e anche tutto ci che pu essere oggetto di tutela giuridica. Lazienda quindi non solo un complesso di beni ma anche di servizi, ne fanno parte quindi anche tutti i rapporti contrattuali. Questa disciplina non comprensibile. Beni sono le cose che possono formare oggetto di diritti e nellart. 2555 si parla di beni, ma non in senso ampio. Lazienda resta un complesso di soli beni e non anche di rapporti giuridici. Lazienda pu formare oggetti di atti di disposizione di diversa natura. Pu essere venduta, conferita in societ, donata, costituiti diritti reali sulla stessa (usufrutto) o personali (aftto) di godimento a favore di terzi. Trasferimento dazienda Bisogna capire se latto di disposizione dellimprenditore sia da qualicare come trasferimento di azienda o come trasferimento di singoli beni aziendali. Inoltre pu vericarsi che le parti ricorrano ad espedienti: frazionamento dazienda in pi atti per sottrarsi agli effetti nei confronti di terzi o che le parti etichettino come trasferimento dazienda ci che tale in realt non lo . Per questo motivo la vicenda deve essere operata con criteri oggettivi: si guarda cio il risultato realmente perseguito e realizzato e non al nomen dato al contratto dalle parti o alla loro intenzione soggettiva. Quindi per avere trasferimento dazienda: - Non necessario che siano trasferiti tutti i beni attualmente utilizzati nellazienda; - Avviene anche quando limprenditore trasferisca un ramo particolare dazienda purch dotato di capacit operativa. - necessario e sufciente che venga trasferito un insieme di beni potenzialmente idoneo ad essere utilizzato per lesercizio di una determinata attivit di impresa. - necessario che i beni esclusi dal trasferimento non alterino lunit economica e funzionale dellazienda (es. Ci avverrebbe col trasferimento di un brevetto industriale su cui si fonda lattivit dimpresa) Accertato che si tratta di un trasferimento dazienda, latto di disposizione riguarder tutti i beni presenti in quel momento nellazienda anche se non specicatamente menzionati nel contratto. I beni passano allacquirente nella stessa situazione giuridica in cui gi si trovano (propriet, diritto reale o personale di godimento). Le forme da osservare sono allart. 2556. Ci sono forme diverse per: - Validit = la disciplina in questo punto identica sia per le imprese agricole che commerciali. Non prevista unautonoma e unitaria legge di circolazione dellazienda. Il trasferimento di ciascun bene aziendale segue il regime dettato in via generale. Es. il trasferimento di propriet richiede la forma scritta a pena di nullit; il conferimento di azienda in una societ di capitali dovr sempre avvenire per atto pubblico. - Prova = per le imprese soggette a registrazione (non le piccole imprese e le imprese agricole individuali o in societ semplice) previsto che ogni atto di disposizione deve

essere provato per iscritto. La mancanza della forma scritta comporta la mancanza della prova in caso di controversia giudiziaria. - Pubblicit = per le imprese soggette a registrazione, i relativi contratti sono soggetti a iscrizione nel registro delle imprese. Il contratto di trasferimento deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata e deve essere depositato a cura del notaio entro 30 giorni. Finalit anche di ordine pubblico. Oltre agli effetti dedotti dal contratto, lalienazione dazienda produce effetti ulteriori: 1. Il divieto di concorrenza con lalienante (art. 2557) = - Chi aliena unazienda commerciale deve astenersi, per massimo 5 anni da trasferimento, dalliniziare unattivit di impresa che possa per oggetto, ubicazione, o altro, sviare la clientela dellazienda ceduta. - Chi aliena unimpresa agricola ha divieto per attivit connesse ad essa e sempre laddove sia possibile sviamento della clientela. - La norma ottempera due esigenze opposte: lacquirente che deve trattenere la clientela e quindi godere dellavviamento di cui si tenuto conto nella pattuizione del prezzo; lalienante che ha libert di iniziativa economica. - Il divieto derogabile e relativo: sussiste solo se la nuova attivit potrebbe sottrarre clientela, le parti possono anche ampliarla ma massimo 5 anni. - Tale divieto ha effetto anche in caso di vendita coattiva (vendita dellazienda di imprenditore fallito). - Lapplicazione del divieto in altre ipotesi: in caso di divisione ereditaria con assegnazione dellazienda ad uno degli eredi e di scioglimento di una societ con assegnazione dellazienda sociale ad uno dei soci come quota di liquidazione, non vi stato trasferimento quindi gli altri eredi o soci non hanno il divieto di concorrenza; in caso di vendita dellintera partecipazione sociale o di una partecipazione sociale di controllo di una societ di persone o di capitali, c un negozio traslativo ma ha per oggetto quote o azioni e non lazienda, quindi non c il divieto di concorrenza. - Il divieto ha per oggetto linizio di una nuova impresa, ma ci sono degli espedienti, ad esempio un nuova attivit tramite prestanome o con societ di comodo. Si avr comunque divieto violato in caso di sviamento della clientela. 2. I contratti (art. 2558) = La disciplina del trasferimento dazienda si preoccupa di favorire il mantenimento dellunit economica della stessa. quindi agevolato lingresso dellacquirente nei rapporti contrattuali in corso di esecuzione che lalienante ha stipulato con fornitori, lavoratori, clienti etc. Il legislatore introduce deroghe alla disciplina generale della cessione dei contratti, infatti: se non pattuito diversamente, lacquirente subentra nei contratti stipulati per lesercizio dellazienda stessa che non abbiano carattere personale. Il passaggio avviene ex lege. Il terzo contraente pu recedere il contratto entro 3 mesi dalla notizia del trasferimento, se sussiste giusta causa (deve dimostrare oggettivamente che lacquirente non afdabile), salvo in questo caso le responsabilit dellalienante. La disciplina generale prevede che non possa avvenire il passaggio senza il consenso del contraente ceduto. Il recesso non determina il ritorno del contratto allalienante, ma la sua estinzione. Al massimo pu chiedere risarcimento se giusticato. evidente quindi che il legislatore tende a mantenere lunit funzionale dellazienda. Per i contratti personali la disciplina ritorna al diritto comune, ossia per il loro trasferimento necessaria una espressa pattuizione contrattuale fra alienante ed acquirente dellazienda e il consenso del contraente ceduto. Bisogna quindi stabilire quali siano i contratti di tipo personale. Sono quei contratti nei quali lidentit e le qualit personali

dellimprenditore alienante sono stati determinanti del consenso del terzo contraente (e non viceversa). Bisogna vericare caso per caso con criteri oggettivi. N.b. Questa disciplina si applica ai contratti a prestazioni corrispettive non integralmente eseguiti da entrambe le parti al momento del trasferimento. Se invece limprenditore ha gi adempiuto, ci sar il trasferimento di un credito a suo favore oppure se il terzo abbia gi adempiuto, ci sar il trasferimento di un debito dellimprenditore. A questi si applica una disciplina diversa da quella del diritto comune. 3. I crediti (art. 2559) = per le imprese soggette a registrazione, se il diritto comune prevede la notica al debitore ceduto e la sua accettazione, tale formalit viene sostituita da una sorta di notica collettiva: liscrizione del trasferimento dellazienda nel registro delle imprese. Da tale momento la cessione dei crediti ha effetto nei confronti dei terzi. Il debitore ceduto liberato nel caso paghi in buona fede allalienante. Per le imprese non soggette a registrazione, si applica la disciplina generale. 4. I debiti aziendali (art. 2560) = per i debiti aziendali sorti prima del trasferimento la disciplina volta al ne di evitare che la modicazione del patrimonio dellalienante pregiudichi le aspettative di soddisfacimento di creditori aziendali. fermo il principio per cui non ammesso il mutamento del debitore senza il consenso del creditore. Lalienante non liberato dai debiti senza il consenso del creditore. Per le sole aziende commerciali, lalienante liberato per quanto riguarda i debiti che risultano dai libri contabili obbligatori. Di questi debiti risponde anche lacquirente dellazienda. Usufrutto e aftto dazienda Lazienda pu formare oggetto di diritti reali e personali di godimento: 1. Usufrutto (art. 2561) = la disciplina generale modicata. - Usufruttuario deve esercitare lazienda sotto la ditta che la contraddistingue. - Non deve modicare la destinazione e deve conservare lefcienza dellorganizzazione e degli impianti e le normali dotazioni di scorte. - La violazione degli obblighi o la cessazioni arbitraria della gestione comportano la cessazione dellusufrutto per abuso. - Il potere-dovere dellusufruttuario comporta che egli pu godere dei beni aziendali e ha il potere di disporne nei limiti. - Egli pu immettere nuovi beni nellazienda, beni che diventano di propriet del nudo proprietario dietro regolazione in denaro. 2. Aftto (art. 2562) = la disciplina dellusufrutto si applica anche in caso di aftto dazienda. Sono entrambi regolati parzialmente dalle norme esaminate in tema di vendita. 6. I SEGNI DISTINTIVI Lattivit di impresa attivit di relazioni sul mercato. Generalmente sul mercato vi sono pi imprenditori che offrono beni e servizi pi o meno simili. Occorrono quindi dei segni distintivi identicativi sul mercato per distinguerli: ditta (contraddistingue la persona dellimprenditore, nome commerciale), insegna (individua i locali dove lattivit di impresa esercitata), marchio (distingue i beni e i servizi prodotti) e nome a dominio (sito internet aziendale, registrato ed univoco). La funzione comune dei segni distintivi:

Favoriscono la formazione ed il mantenimento della clientela in quanto consentono al pubblico ed in particolare ai consumatori di distinguere fra i vari operatori economici e di effettuare scelte consapevoli. Sono collettori di clientela. Intorno ai segni distintivi ruotano diversi interessi: - Di forza distintiva e attrattiva, precludere ai concorrenti luso di segni similari in grado di sviare la clientela; - Di poter cedere liberamente ad altri i propri segni, quindi monetizzarli; - Di coloro che entrano in contatto con lazienda a non essere ingannati dallidentit dellimprenditore; - Che la competizione concorrenziale si svolga in modo ordinato e leale. I 3 segni sono disciplinati in maniera diversa, tuttavia valgono dei principi comuni: - limprenditore gode di ampia libert nella formazione dei propri segni distintivi, ma deve rispettare regole di verit, novit e capacit distintiva per evitare inganno e confusione nel mercato; - Limprenditore ha diritto alluso esclusivo dei propri segni, diritto non assoluto ma relativo e strumentale. Un altro pu adottare lo stesso segno se non c pericolo di sviamento della clientela; - Limprenditore pu trasferire i propri segni a meno che ci non tragga in inganno la clientela. 1. DITTA (art. 2563 - 2567) il nome commerciale dellimprenditore, lo individua come soggetto di diritto nellesercizio dellattivit di impresa. segno distintivo necessario perch in assenza di scelta, essa coincide col nome civile dellimprenditore. Nella scelta della ditta limprenditore incontra limiti di: - Verit = principio che varia a seconda che si tratti di ditta originaria o ditta derivata. - Ditta originaria = ditta formata dallimprenditore che la utilizza, essa deve contenere almeno il cognome o la sigla dellimprenditore; - Ditta derivata = ditta formata da un imprenditore e successivamente trasferita ad un alto imprenditore insieme allazienda. Nessuna norma impone a chi utilizza una ditta derivata di integrarla col proprio nome. La verit e verit storica. - Novit = la ditta non deve essere uguale o simile a quella usata da un altro imprenditore e tale da creare confusione per loggetto e il luogo in cui questa esercitata. Il primo ha il diritto alluso esclusivo, chi arriva successivamente deve integrarla. Per le imprese commerciali, lobbligo dellintegrazione o modicazione spetta a chi ha iscritto limpresa nel registro delle imprese in epoca posteriore. Lobbligo di differenziazione e il diritto alluso esclusivo, valgono solo se le imprese sono in rapporto concorrenziale, e quindi possa determinarsi confusione, quindi possibile lomonimia tra ditte che producono beni e servizi diversi. Il diritto alluso esclusivo quindi un diritto relativo. La giurisprudenza tuttavia concepisce largamente lesistenza di un rapporto concorrenziale (analizza lattitudine dellimpresa ad espandersi verso attivit complementari). La confondibilit tra ditte deve essere poi valutata sulle ditte effettivamente utilizzate anche se diverse dalle ditta ufcialmente prescelte (ditta ufciosa). Inoltre nel giudizio si da rilievo al cuore della ditta e non a denominazioni generiche (bar, salumeria). Inoltre vale il principio di unitariet dei segni distintivi, vietato adottare come propria ditta il marchio altrui, se sussiste pericolo di confusione. Trasferimento della ditta:

- La ditta trasferibile ma solo insieme allazienda. Questo consente al titolare della ditta di monetizzare il valore dellavviamento e di tutelare chi ha avuto rapporti con limprenditore originario. - Se il trasferimento avviene per atto tra vivi, necessario il consenso espresso dellalienante. - Se il trasferimento avviene per causa di morte, la ditta si trasmette al successore, salvo diversa disposizione testamentaria. Il trasferimento della ditta genera possibile inganno ai terzi circa la reale identit dellattuale titolare dellimpresa, pericolo accentuato da fatto che la ditta possa essere trasferita anche quando non trasferita lintera azienda, ma solo un ramo (dotato di organica unit) della stessa. Per tutelare i terzi, si ritiene che chi ha trasferito lazienda, responsabile in solido con lacquirente per i debiti da questo contratti spendendo la ditta derivata, qualora il terzo contraente abbia potuto ragionevolmente credere di trattare col cedente. Lalienante ha quindi lonere di portare a conoscenza dei terzi lavvenuto trasferimento dellazienda e della ditta. Nome commerciale (ditta, molteplici per un unico imprenditore, valore patrimoniale, non consentita lomonimia se tra concorrenti) nome civile (attribuito per legge, unico, liberamente non modicabile, attribuito dalla personalit, vale sempre lomonimia, indisponibile e intrasmissibile). Tale distinzione valida anche per le societ: la ragione sociale delle societ di persone e la denominazione sociale della societ di capitali e delle cooperative, sono regolate dalla norme specicatamente dettate in sede di disciplina dei singoli tipi di societ, tuttavia di applica ad esse il divieto di utilizzare ditta simile o uguale ad un concorrente. Ragione sociale e denominazione non coincidono con la ditta, quindi anche per le societ valgono le regole poste per limprenditore individuale. 2. MARCHIO (art. 2569 - 2574 e codice della propriet industriale) il segno distintivo dei prodotti o dei servizi di impresa. - Marchio nazionale = c.c e codice della propriet industriale - Marchio comunitario = marchio unico, tutelato in tutti i paesi UE - Marchio internazionale = disciplinato da convenzioni internazionali Tali normative sono imperniate sullistituto della registrazione del marchio, riconoscendo al titolare diritto alluso esclusivo. Il marchio non essenziale, ma il pi importante dei segni in uneconomia caratterizzata dallofferta concorrenziale di pdt similari. Funzione distintiva: - Differenziare i pdt da quelli dei concorrenti, formare e mantenere la clientela. - Indicare la provenienza del pdt da una fonte unitaria di produzione. Tuttavia questa funzione si ridimensionata quando caduto il divieto di circolazione del marchio separatamente allazienda. Oggi prodotti con lo stesso marchio sono messi in commercio da produttori diversi basta che siano omogenei e standard qualitativo (focaccine esselunga). - Il legislatore si preoccupa che il pubblico non sia tratto in inganno ma non di garantire il livello qualitativo del prodotto. - Funzione attrattiva dei consumatori. Si acquista solo perch si vede il marchio celebre, per questo stata introdotta la distinzione tra marchi ordinari e marchi celebri. Questultimi possono ampliare il diritto di utilizzazione in esclusiva anche ai non concorrenti.

Tipi di marchio: - Marchio di fabbrica o di commercio = su uno stesso prodotto possono coesistere pi marchi, il rivenditore pu apporre il proprio marchio senza sopprimere il marchio del produttore; - Marchio di servizio = apposti in forma pubblicitaria; - Marchio generale = un solo marchio per tutti i prodotti (at); - Marchio speciale = pi marchi per i prodotti, per differenziare i prodotti o per sottolineare le diversit qualitative (at panda, at punto); - Marchio di forma = il marchio pu anche essere la forma del prodotto o la sua confezione , ma non le forme necessarie, funzionali od ornamentali dello stesso. - Marchio collettivo = titolare del marchio un soggetto (associazioni, consorzi) che svolge la funzione di garantire lorigine, la natura o la qualit di determinati pdt o servizi. Il marchio non viene utilizzato dallente che ne ha ottenuto la registrazione, ma concesso in uso ai produttori i quali si impegnano a rispettare le norme statutarie ssate dallente (es. Pura lana vergine, prosciutto di parma). - Composizione del marchio, possono essere usati tutti i nuovi segni rappresentabili gracamente: - Marchio denominativo = parole; - Marchio gurativo = gure lettere cifre colori suoni; - Marchio misto = parole e simboli. I requisiti di validit del marchio necessari per essere tutelato giuridicamente: - Liceit = il marchio non deve contenere segni contrari alla legge, allordine pubblico e al buon costume, stemmi o altri segni protetti da convenzioni internazionali, segni lesivi di altrui diritto di autore o di propriet industriale, altrui ritratto senza autorizzazione, nome di persona nota senza autorizzazione, nome di persona non nota se ci lede la fama il credito o il decoro; - Verit = il marchio non deve avere segni idonei ad ingannare il pubblico, in particolare sulla provenienza geograca, natura e qualit dei prodotti e servizi (es. New England per pdt italiani, ritenuto decettivo); - Originalit = il legislatore determina i segni privi di capacit distintiva, al ne di impedire lacquisto di posizioni di monopolio su simboli che nel lessico comune individuano quel dato prodotto: - Denominazioni generiche del pdt o servizio es. Marchio per calzature no solo scarpe. - Indicazioni descrittive dei caratteri essenziali, prestazioni, provenienza geograca es. Marchio per pdt luccicanti no brillo. - Segni di uso comune es. Super, extra, lusso e tutti i pressi e sufssi. - Novit = es. Aeroplano per le calzature originale, ma non nuovo se gi altro imprenditore lo ha registrato per le calzature. Non sono nuovi i segni che possono determinare confusione tra i consumatori perch in afnit con altro segno gi noto (ditta, marchio, insegna, nome a dominio). Tale regola non vale per i marchi celebri, per i quali non necessaria lafnit tra i prodotti per la non novit. Nb. Marchio debole, dato da parole duso modicate a fantasia (amplifon) ma confondibile con altre marche (udifon) marchio forte, sono di pura fantasia (buond), parole simili costituiscono contraffazione (bonnj). La mancanza di uno di questi requisiti genera la nullit del marchio. Tuttavia due eccezioni: - Il difetto di novit non genera nullit del marchio se chi ha richiesto la registrazione non era in mala fede e il titolare del marchio anteriore ne abbia tollerato luso per 5 anni; - Il difetto di originalit non genera nullit del marchio se ha acquistato capacit distintiva prima della proposizione della domanda di nullit, cio nel caso di secondary meaning.

Il marchio registrato Il titolare di un marchio valido ne ha diritto alluso esclusivo. Il diritto e la relativa tutela sono diversi a seconda che il marchio sia stato registrato o meno presso lUfcio italiano brevetti e marchi e a seconda che si tratti di marchi ordinari o di marchi celebri. Il marchio registrato attribuisce al titolare il diritto alluso esclusivo dello stesso su tutto il territorio nazionale, quale che sia leffettiva distribuzione territoriale dei suoi prodotti. Pu impedire ai terzi di mettere in commercio prodotti contrassegnati col suo marchio e di usarlo nella pubblicit quando ci pu comportare confusione. Il diritto di esclusiva copre non solo i pdt identici ma anche quelli afni (destinati alla stessa clientela) ma non per pdt affatto diversi. Il diritto di esclusiva del marchio registrato decorre dalla data di presentazione della relativa domanda allUfcio brevetti, quindi ancora prima che inizi ad utilizzarlo (anche nella fase di lancio). La registrazione nazionale poi presupposto per estendere la tutela a livello internazionale. Ha durata 10 anni, rinnovabile, assicura tutela pressoch perpetua salvo in caso di nullit per difetto originario di uno dei requisiti essenziali o di decadenza. Il marchio decade per: - Volgarizzazione = quando il marchio diviene denominazione generica del pdt, perdendo capacit distintiva. Es. Nylon, Biro. La volgarizzazione avviene per fatto dellattivit o dellinattivit del titolare de marchio; - Sopravvenuta ingannevolezza dello stesso; - Mancata utilizzazione entro 5 anni dalla registrazione o se lutilizzazione stata sospesa per ugual periodo; - Se il titolare omette i controlli. Il marchio registrato tutelato civilmente e penalmente, il titolare il cui diritto stato leso, pu promuovere contro il concorrente unazione di contraffazione, volta ad ottenere linibitoria alla continuazione degli atti lesivi, e la rimozione degli effetti degli stessi (distruzione cose materiali tarocche). Il titolare del diritto pu far registrare pi marchi protettivi (marchi simili) sono al ne di costituire prova della confondibilit. I marchi celebri sono stati dal 1992 svincolati dal criterio di afnit merceologica. Il titolare pu vietare ai terzi lutilizzo del marchio celebre anche per pdt e servizi non afni quando luso del segno consente di trarre indebitamente vantaggio del carattere distintivo o della rinomanza del marchio o reca pregiudizio agli stessi. Il marchio non registrato (di fatto) Tutela minore di quella di cui gode chi registra il marchio: chi ha fatto uso di un marchio non registrato, ha la facolt di continuare a usarne, nonostante la registrazione da altri ottenuta, nei limiti in cui anteriormente se ne avvalso. Si fonda quindi sulluso di fatto e sulla notoriet raggiunta: - Notoriet nazionale = pu impedire che altri usino di fatto il marchio per gli stessi pdt ma non per pdt afni, pu ottenere che sia dichiarato nullo (manca la novit) un marchio condondibile successivamente registrato. - Notoriet locale = non pu impedire che lo stesso marchio sia usato per gli stessi pdt in altra zona, o che il marchio venga registrato da altri, in tal caso potr solo continuare a usare il marchio nei limiti della diffusione locale. Trasferimento del marchio

Il marchio trasferibile sia a titolo denitivo che temporaneo (licenza di marchio). Cos il marchio viene monetizzato in base alla capacit attrattiva della clientela. Dal 1992 c stata la riforma, oggi pi libera circolazione del marchio, pu essere trasferito o concesso in licenza, per tutti o parte dei prodotti per i quali stato registrato, senza che sia necessario il trasferimento dazienda o del ramo produttivo. - Il trasferimento a titolo denitivo del marchio quindi possibile solo per una parte dei pdt coperti dal diritto di esclusiva dellalienante con conseguente contitolarit del marchio. - ammessa la licenza non esclusiva del marchio. Lo stesso marchio pu essere contemporaneamente utilizzato dal titolare originario e da pi cessionari, si per la totalit, si per una parte dei pdt per i quali il marchio stato registrato. Vengono immessi sul mkt pdt dello stesso genere con lo stesso marchio ma da diverse fonti di provenienza (franchising e merchandising). Non deve esserci inganno, altrimenti c decadenza. 3. INSEGNA (art. 2568) Contraddistingue i locali di impresa, o lintero complesso aziendale. Ad essa applicabile il primo comma dellart. 2464 della ditta. Non possono esserci insegne uguali o simili, obbligo di differenziazione se pu generare confusione. Non pu essere simile al marchio altrui, se c rischio di confusione. Deve essere avere liceit, veridicit, originalit, come ditta e marchio. Il diritto sullinsegna pu essere trasferito, disciplina simile al marchio. 7. OPERE DELLINGEGNO. INVENZIONI INDUSTRIALI Creazioni industriali: - Opere dingegno = idee creative del campo culturale, formano oggetto del diritto dautore (artt. 2575 - 2583 + legge n.633 del 1941); - Invenzioni industriali = idee creative nel campo della tecnica, formano oggetto a seconda del contenuto: - Del brevetto per invenzioni industriali (artt. 2584 - 2591 e codice propriet industriale) - Del brevetto per modelli di utilit oppure della registrazione per disegni e modelli (artt. 2592 - 2594 e codice propriet industriale); Le prime non fanno parte del diritto delle imprese, chiunque pu essere autore, tuttavia lo sfruttamento economico delle stesse avviene tramite le imprese, per questo il codice le disciplina nel libro V. La disciplina delle creazioni industriali si fonda su identici principi ispiratori, lequilibrio di due opposte esigenze: - Promuovere e incentivare lattivit creativa dei privati in quanto fattore di sviluppo culturale ed economico = si riconosce allautore o allinventore il diritto esclusivo di sfruttamento economico dellopera o dellinvenzione, sia direttamente, sia mediante cessione ai terzi (diritto di privativa, simile al diritto di propriet sui beni immateriali); - Consentire che tutti possano fruire del progresso raggiunto evitando stabile monopolio culturale e tecnologico = il diritto di esclusiva escluso per certe creazioni intellettuali che sono particolarmente signicative per la collettivit (es. I pdt medicinali non sono oggetto di brevetto). Le creazioni intellettuali protette hanno diritto di esclusiva regolamentato per limitare gli effetti monopolistici del diritto di privativa, in particolare per le invenzioni industriali. Infatti il diritto di autore si acquista solo per effetto della creazione dellopera, mentre il diritto di esclusiva sulle invenzioni industriali si acquista solo dopo la loro brevettazione (si tutela cos linvenzione, ma la si rende anche di pubblico dominio). La durata del diritto di esclusiva inoltre ha durata decorsa la quale le opere diventano riproducibili e le invenzioni sfruttabili liberamente: - Per le opere di ingegno, no a 70 anni dopo la morte dellautore;

- Per le invenzioni industriali, no a 20 anni dalla domanda di brevetto; - Per i modelli di utilit, no a 10 anni; - Per i disegni e modelli, no a 5 anni.

1. DIRITTO DAUTORE (art. 2575 - 2583 + legge n. 633 del 1941 pi volte modicata) Formano oggetto del diritto dautore: opere dingegno scientiche, letterarie, musicali, gurative, architettoniche, teatrali e cinematograche, qualunque sia il modo o al forma di espressione (romanzi, poesie, trattati, manuali, canzoni, quadri, sculture, software, banche dati). Le opere sono protette ad unica condizione che abbiano carattere creativo, cio abbiano originalit oggettiva rispetto ai precedenti. Tali opere sono protette indipendentemente dal loro pregio, utilit pratica e anche se illegali o immorali (es. Film pornograco). Il diritto dautore si acquista dal momento della creazione dellopera, non necessario che lopera sia divulgata tra il pubblico, basta che sia estrinsecata. Tale diritto gode di tutela morale e patrimoniale: - Diritto morale, irrinunciabili e inalienabili, non si perdono per cessione dei diritti patrimoniali e possono essere esercitati dai congiunti (salvo il ritiro) post mortem = - Diritto di rivendicare nei confronti di chiunque la paternit dellopera; - Diritto di decidere se pubblicare o meno (diritto di inedito) e se pubblicarla a proprio nome o anonimo; - Diritto di opporsi a modicazioni dellopera e ad ogni altro atto che possa recare pregiudizio al suo onore o reputazione; - Diritto di ritirare lopera dal commercio per gravi ragioni morali, previo indennizzo di coloro ai quali ha ceduto i diritti di utilizzazione economica. - diritto patrimoniale = diritto di utilizzazione economica esclusiva dellopera in ogni forma e modo, originale o derivato (diffusione, noleggio..) e che si estende anche alle singole parti dellopera (topolino). Non ha durata illimitata come il diritto morale, ma si estingue in 70 anni dopo la morte dellautore (prima era 50 anni). Il diritto dautore viene acquistato a titolo originario dallautore stesso, anche se lopera stata realizzata su commissione o tramite rapporto di lavoro subordinato. Nel caso di collaborazione di pi soggetti: - Si parla di opera collettiva se costituita da contributi autonomi e separabili organizzati da un direttore (es. Giornali) : autore considerato il direttore o coordinatore dellopera, i diritti di sfruttamento economico spettano alleditore, mentre ai singoli autori spetta il diritto dautore sulla propria parte (es. Articolo giornale). - Si parla di opera in collaborazione se composta da contributi omogenei e oggettivamente non distinguibili e non divisibili (es. Manuale): fra i coautori si instaura un regime di comunione, ogni autore ha il diritto morale me necessario laccordo di entrambi per la pubblicazione e la modicazione; - Si parla di opera composta se costituita da contributi eterogenei e distinti ma che danno vita ad unopera unitaria ed indivisibile (es. Opere liriche, balletti): cadono in regime di comunione ma i singoli contributi hanno diversa rilevanza quindi viene legislativamente individuato il soggetto a cui spetta il diritto di utilizzo economico dellopera e la quota di partecipazione di ciascuno ai proventi.

Diritti connessi o afni al diritto dautore spettano a determinati soggetti (es. Attori, cantanti) a cui spetta un compenso a chi utilizzi lopera in qualsiasi modo. Trasferimento del diritto di utilizzazione economica: Il diritto d.u.e dellopera di ingegno trasferibile liberamente, sia fra vivi che a causa di morte. Il trasferimento tra vivi deve essere fatto per iscritto, a titolo denitivo o temporaneo, e le parti possono usare qualsiasi schema contrattuale, generalmente: - Contratto di edizione = autore cede in esclusiva ad un editore lesercizio del diritto di pubblicare per la stampa un opera, a spese delleditore. Questo si impegna a pubblicarla e a corrispondere allautore il compenso stabilito. Il compenso un percentuale del ricavato o ssato a forfait. Il contratto pu riguardare anche un opera non ancora creata. Il contratto pu prevedere un numero determinato di edizioni (contratto per edizione) o a scelta delleditore (contratto a termine). In entrambi i casi, salvo eccezioni, massimo 20 anni. - Contratto di rappresentanza e di esecuzione = autore cede non in esclusiva il solo diritto di rappresentazione in pubblico di opere a spese della controparte, si rif al contratto di edizione. 2. INVENZIONI INDUSTRIALI (artt. 2584 - 2591 e codice propriet industriale) Consistono nella soluzione originale di un problema tecnico, suscettibile di pratica applicazione nel settore della produzione di beni e servizi. Lacquisto del d.u.e avviene con la concessione del brevetto da parte dellUfcio italiano brevetti e marchi. Tipologia di invenzioni brevettabili: - Invenzioni di pdt = nuovo prodotto materiale (es. Macchina); - Invenzioni di procedimento = nuovo metodo di produzione di beni gi noti, di lavorazione industriale o un nuovo dispositivo; - Invenzioni derivate = derivazione di una precedente invenzione: - Invenzioni di combinazione = combinazione di invenzioni precedenti; - Invenzioni di perfezionamento = migliorare invenzione precedente migliorandola; - Invenzioni di traslazione = nuova utilizzazione sostanza gi nota. Tipologia di invenzioni non brevettabili: - Scoperte, teorie scientiche e metodi matematici (es. Atomo, teoria relativit); - Principi per attivit intellettuali, per gioco o per attivit commerciale e i programmi di elaboratori (es. Software); - Presentazioni di informazioni; - I metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico e i metodi di diagnosi del corpo umano o animale. Requisiti, devono avere: - Liceit - Novit = non compresa nello stato della tecnica, ossia non accessibile prima della data di deposito della domanda di brevetto, non quindi divulgata. - Attivit inventiva (originalit o novit intrinseca) = per una persona esperta del ramo, essa non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica, non ovvia. - Industrialit = pu essere fabbricato o utilizzato in qualsiasi genere di industria, anche quella agricola. Diritto al brevetto

Linventore ha diritto morale (che acquista solo per fatto dellinvenzione) e diritto al brevetto (diritto, trasferibile, a conseguire il brevetto, acquista cos il diritto d.u.e). Spesso inventore soggetto legittimato a richiedere il brevetto e a sfruttarlo economicamente. Lattribuzione dei diritti patrimoniali realizzati dai dipendenti: - Invenzione di servizio = invenzione come oggetto del contratto o del rapporto di lavoro, inventore retribuito, sono gli addetti agli ufci di ricerca e progettazione della grande impresa, le invenzioni appartengono al datore di lavoro perch lui si accollato i rischi di ricerca; - Invenzione aziendale = invenzione fatta nellesecuzione di un contratto o di un rapporto di lavoro, ma non prevista retribuzione dellinventore. I diritti patrimoniali spettano al datore di lavoro, ma il lavoratore ha diritto ad un equo premio. - Invenzione occasionale = invenzione rientra nel campo di attivit dellimpresa ma indipendente dal contratto o dal rapporto di lavoro. I diritti patrimoniali spettano allinventore, il datore di lavoro ha diritto di prelazione (da esercitarsi entro 3 mesi) per luso dellinvenzione, per lacquisto del brevetto, dietro pagamento corrispettivo. NB se il rapporto di lavoro avviene in ununiversit o altra istituzione di pubblica ricerca, il titolare esclusivo dei diritti sempre il ricercatore autore dellinvenzione. Allente spetta partecipazione ai proventi. Questo non trova applicazione nel caso di ricerche nanziate in tutto o in parte dai privati, in tal caso si torna sopra. Invenzione brevettata Brevetto concesso dallUfcio italiano brevetti e marchi dietro presentazione domanda con descrizione dellinvenzione in modo sufcientemente chiaro e completo perch ogni persona esperta del ramo possa attuarla. LUfcio ctrl la regolarit formale della domanda e i requisiti di validit, non ctrl che i richiedente sia il titolare del diritto al brevetto. Dura 20 anni dal deposito della domanda, senza rinnovo. Pu terminare prima per nullit del brevetto o decadenza dello stesso. Il brevetto concede il diritto d.u.e dellinvenzione di trarne protto nel territorio dello Stato: - Principio di esaurimento del brevetto : lesclusiva al commercio si esaurisce con la prima immissione in circolazione in Stato UE o dello Spazio economico europeo, per ridimensionare il monopolio. - Per le invenzioni di procedimento lesclusiva copre solo la messa in commercio di un prodotto identico a quello direttamente ottenuto con il nuovo metodo, ma non se ottenuto con metodo diverso. liberamente trasferibile sia tra vivi che mortis causa, pu costituire diritti reali di godimento o di garanzia, e pu essere concesso in licenza duso. Linvenzione brevettata tutelata con sanzioni civili e penali, azione di contraffazione nei confronti di chi abusivamente sfrutti linvenzione. NB la brevettazione attribuisce diritto d.u.e SOLO sul territorio nazionale. Per: - Brevettazione internazionale = chi ha richiesto un brevetto in un paese UE, ha diritto di priorit per ciascuno degli altri paesi. Linventore deve fare domanda di brevetto in ciascun paese ma la data quella del primo deposito nazionale. Avrai distinti brevetti nazionali, regolati dalle singole legislazioni. - Brevetto europeo = unica domanda, unica procedura allUfcio brevetti di Monaco, la legislazione resta quella del tuo paese . - Brevetto comunitario = sovranazionale, autonomo e unitario, non ancora entrato in vigore, stessi effetti in tutti i paesi.

Invenzione non brevettata Sfrutto invenzione in segreto, qualcun altro lo scopre e la brevetta. Il preuso tutelato se lho usata per 12 mesi prima della brevettazione di un terzo, posso continuare ad usarla nei limiti del preuso. 3. MODELLI INDUSTRIALI (artt. 2592 - 2594 e codice propriet industriale), riguardano la parte funzionale o estetica dei pdt - Modelli di utilit = nuovi trovati per conferire maggiore funzionalit (es. Nuova forma di attacco di sicurezza sci). Brevetto durata 10 anni, concessione brevetto per invenzione esclude brevetto per modello e viceversa; - Disegni e modelli = nuove idee per migliorare laspetto (es. Industrial design, nuovo disegno tessuto). Tutela tramite registrazione di disegni e modelli che siano nuovi e con carattere individuale, durata 5 anni, prorogata per massimo 25 anni, gli da il diritto d.u.e. 8. LA DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA Modello ideale e teorico di mercato: la concorrenza perfetta. - Presenza sul mkt di una pluralit di operatori economici, in competizione tra loro, per rispondere alla domanda di beni e servizi proveniente dalla collettivit, con quindi frazionamento dellofferta tra pi imprese, nessuna delle quali pu singolarmente condizionare il prezzo di vendita delle merci vendute; - Piena mobilit dei fattori produttivi; - Piena mobilit della domanda dei consumatori, in grado di orientare le scelte verso pdt pi convenienti; - Assenza di ostacoli allingresso di nuovi operatori e di accordi tra imprese che falsino la libert di competizione. Spinge verso la riduzione dei costi di produzione e dei prezzi di vendita, naturale eliminazione dal mkt delle imprese meno competitive, stimola il progresso tecnologico e laccrescimento dellefcienza produttiva. La realt: oligopolio e monopolio di fatto. Non omogenea distribuzione territoriale delle risorse, ingenti investimenti di capitale richiesti, scarsa mobilit mano dopera fattori che limitano laccesso al mkt di nuove imprese e spingono le imprese gi operanti ad accrescere le loro dimensioni, a concentrarsi e collegarsi (oligopolio, ctrl dellofferta da parte di poche grandi imprese). Spesso quindi i concorrenti stipulano patti per limitare la reciproca concorrenza, si dividono i mkt di sbocco, predeterminano i prezzi tutta lofferta controllata da una sola impresa o da poche grandi imprese coalizzate (monopolio di fatto) che ssano il relativo prezzo. ==> ==> necessaria regolamentazione giuridica della concorrenza. Art. 2595 la concorrenza deve svolgersi in modo da non ledere gli interessi delleconomia nazionale e nei limiti stabiliti dalla legge + art. 41 Costituizione liniziativa economica non pu svolgersi in contrasto con lutilit sociale o in modo da creare danno alla sicurezza, libert e dignit umana. Bisogna trovare un equilibrio tra il modello utopico e la realt: concorrenza sostenibile. Il legislatore italiano: a. Consente limitazioni legali della concorrenza per ni di utilit sociale ed anche la creazione di monopoli legali in settori specici di interesse generale; b. Divieti di concorrenza fra le parti di determinati contratti;

c. Consente limitazioni negoziali della concorrenza, a meno che non comportino un radicale sacricio della libert di iniziativa economica (art. 2596); d. Repressione degli atti di concorrenza sleale (artt. 2598 - 2601); NB Nel regime italiano cera una vistosa lacuna: mancanza di una normativa antimonopolistica, nalizzata al controllo dei fenomeni che possono determinare posizioni di prepotere economico sul mercato e la repressione degli abusi che esse possono generare. La lacuna stata colmata in parte negli anni 50 dallapplicabilit della disciplina antitrust, che permette di colpire solo le pratiche che possono pregiudicare il regime concorrenziale del mercato comune europeo, non quelle dellesclusivo mercato italiano. Una normativa antimonopolistica nazionale di carattere generale arrivata con la legge n. 287 del 1990, norme per la tutela della concorrenza e del mercato. 1. LEGISLAZIONE ANTIMONOPOLISTICA Disciplina comunitaria, principio cardine: la libert di iniziativa economica e la competizione tra imprese non possono tradursi in atti e comportamenti che pregiudicano in modo rilevante e durevole la struttura concorrenziale del mercato. Preserva il regime concorrenziale nel mercato comunitario e reprime i comportamenti anticoncorrenziali che pregiudicano il commercio tra Stati membri. Disciplina italiana, principio cardine valido anche per noi, preserva il regime concorrenziale del mercato nazionale e reprime i comportamenti anticoncorrenziali che incidono esclusivamente sul mercato italiano. La legge 287/1990 ha istituito un organo pubblico apposito: Autorit garante della concorrenza e del mercato, che vigila sul rispetto della normativa antimonopolistica, oggi con competenza estesa a tutti i settori economici. Ha ampi poteri di indagine e ispettivi, adotta provvedimenti antimonopolistici e irroga le sanzioni amministrative e pecuniarie previste dalla legge. Contro i suoi provvedimenti si pu fare ricorso solo al Tar Lazio o alla Corte dappello del territorio. I fenomeni pericolosi per la struttura concorrenziale posti sotto controllo da entrambe le discipline: intese, abusi di posizione dominante e concentrazioni. Occorre quindi coordinamento fra le due normative, realizzato riconoscendo posizione preminente alla disciplina comunitaria. La normativa interna ha carattere residuale, la si applica solo per pratiche anticoncorrenziali che hanno rilievo esclusivamente locale. Se incidono sul mercato comunitario, si applica solo il diritto comunitario. Tuttavia per la Commissione Ce oggi prevede che siano le autorit nazionali ad applicare la disciplina comunitaria sulle intese e sugli abusi di posizione dominante, salvo eccezioni. Lambito soggettivo di applicazione denito dalla disciplina italiana prevalso dalla legge comunitaria (quindi non solo imprese private, pubbliche e a prevalente partecipazione statale, salvo quelle in monopolio legale e a servizio dellinteresse economico generale, ma anche gli esercenti professioni intellettuali che non nostro ordinamento non sono imprenditori ma nella giurisprudenza comunitaria lo sono). 1. Intese = concordati fra imprese volti a limitare la propria libert di azione sul mercato. In particolare sono intese se: - Gli accordi fra imprese (anche se non vincolanti); - Le deliberazioni di consorzi, di associazioni di imprese e di altri organismi similari, anche se adottate ai sensi di disposizioni statutarie e regolamentari. - Le pratiche concordate fra imprese, gura residuale per includere i comportamenti concertati che non derivano da accordi espressi.

Sono vietate le intese che abbiano per effetto impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza allinterno del mkt (nazionale o comunitario) o in una sua parte rilevante. Sono quindi lecite le intese minori. Le intese vietate sono nulle di ogni effetto, lAutorit irroga le sanzioni pecuniarie. Vi sono delle esenzioni temporanee per intese che migliorano le condizioni di offerta sul mkt e producono benecio per i consumatori. 2. Abuso di posizione dominante e di dipendenza economica = non vietato il fatto in s di acquisizione di una posizione dominante sul mercato (ad eccezione del settore delle comunicazioni di massa) o di una parte rilevante di esso, vietato lo sfruttamento abusivo di tale posizione dominante, con comportamenti lesivi dei concorrenti e dei consumatori, capaci di pregiudicare la concorrenza effettiva. Per mercato rilevante si intende tutti i pdt/servizi che sono considerati interscambiabili o sostituibili dal consumatore, in ragione delle caratteristiche dei pdt, prezzi e uso e abbraccia quella zona geograca in cui le imprese fornitrici si pongono fra loro in rapporto di concorrenza. I comportamenti tipici che possono dar luogo ad abuso sono: - Imporre prezzi o condizioni contrattuali ingiusticatamente gravose; - Impedire o limitare la produzione, gli sbocchi al mkt, lo sviluppo tecnico a danno dei consumatori; - Applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti (es. Prezzi per stesso pdt); - Imporre per la conclusione dei contratti laccettazione di prestazioni supplementari che non hanno alcuna connessione con loggetto del contratto stesso. Non ammette eccezioni, sanzioni pecuniarie. anche vietato labuso di dipendenza economica nel quale si trova limpresa, rispetto ad altre imprese anche non in posizione dominante nel mkt. La dipendenza economica la situazione in cui una impresa sia in grado di determinare nei rapporti commerciali con unaltra, un eccessivo squilibrio di diritti ed obblighi. Il patto nullo e sanzionabile. 3. Concentrazioni = si hanno quando: - 2 o pi imprese si fondono dando luogo ad un unica imprese (concentrazione giuridica); - 2 o + imprese, restano giuridicamente distinte, diventano ununica unit economica (concentrazione economica), sono sottoposte ad un controllo unitario che consente di esercitare un inuenza dominante sullattivit produttiva; - 2 o + imprese indipendenti costituiscono unimpresa societaria comune. Gli strumenti giuridici per farle sono: fusioni, scissioni e acquisto dazienda Non si ha concentrazione quando una banca acquista partecipazioni di controllo in unimpresa al ne di rivenderla sul mkt, non oltre 24 mesi. Non sono di per s vietate, lo diventano se danno luogo a gravi alterazioni del regime concorrenziale di mkt. Quindi quando superano certa soglia, devono essere comunicate preventivamente allAutorit al ne di valutare se compromettono la concorrenza sul mkt nazionale o comunitario. Listruttoria aperta dallAutorit per decidere deve essere conclusa entro 45 giorni. Terminata listruttoria si pu vietare la concentrazione o autorizzarla. Pesanti sanzioni pecuniarie se la concentrazione viene ugualmente eseguita. 2. LE LIMITAZIONI DELLA CONCORRENZA a. Limitazioni legali di diritto pubblico: - I controlli sullaccesso al mkt di nuovi imprenditori tramite attivit di concessione e autorizzazione; - Poteri di ctrl dellattivit riconosciuti alla pubblica amministrazione verso imprese che operano in determinati settori (es. attivit bancaria e creditizia);

- Sistema di ctrl pubblico dei prezzi di vendita; Monopoli legali: Il commercio di un dato bene/servizio riservato per legge ad un solo imprenditore. I monopoli pubblici incontrano dei limiti, necessario che la riserva di attivit sia disposta con legge ordinaria e che il sacricio della libert di iniziativa risponda ai ni di utilit generale. Predeterminati i settori nei quali legittimato (tabacchi, lotterie nazionali). In monopolio legale non c applicazione della normativa antitrust, gli utenti sono comunque tutelati, art. 2597, obblighi a carico del monopolista legale: - Obbligo di contrattare con chiunque richieda le prestazioni delloggetto di impresa; - Obbligo di rispettare la parit di trattamento dei diversi clienti = sono valide anche modalit e tariffe differenziate purch le condizioni valgano per tutti (es. trenitalia). b. Divieti legali di concorrenza: - Obbligo di fedelt, divieto ai prestatori di lavoro di trattare affari in concorrenza con limprenditore n quando dura il rapporto di lavoro; - Divieto di esercitare attivit concorrente con quella della societ, a carico dei soci a responsabilit illimitata di societ di persone e degli amministratori di societ di capitali e cooperative; - Diritto di esclusiva reciproca nel contratto di agenzia; - Divieto di concorrenza per chi aliena unimpresa commerciale; c. Divieti negoziali di concorrenza: Il patto che limita le concorrenza deve essere provato per iscritto, valido solo se circoscritto ad un determinato ambito territoriale o ad un determinato tipo di attivit. Ha durata massima 5 anni (art. 2596). I patti anticoncorrenziali sono: - Patti autonomi = autonomo contratto che ha come oggetto e funzione esclusivi la limitazione della concorrenza. Questo pu porre obblighi di non concorrenza a carico di una sola delle due parti, ricadono nellart. 2596 (restrizioni unilaterali) oppure a carico di tutte le parti (restrizioni reciproche), ad esempio i cartelli, ricadono nellart. 2596 solo se non prevedono la costituzione di unorganizzazione comune per realizzare il loro oggetto (consorzio). - Patti accessori = restrizioni alla concorrenza come clausola accessoria ad un altro contratto avente oggetto diverso. Restrizioni unilaterali o reciproche. Restrizioni orizzontali (fra imprenditori in diretta concorrenza) e restrizioni verticali (fra imprenditori non in diretta concorrenza, tra produttori e rivenditori della stessa merce). La disciplina dellart. 2596 applicabile solo ai patti accessori innominati (patti di esclusiva e di preferenza) che comportano limitazioni alla concorrenza non funzionali col tipo di contratto cui accedono. d. La concorrenza sleale: Il danno che un imprenditore subisce a causa della sottrazione dei clienti da parte dei concorrenti NON n danno ingiusto n risarcibile. Tuttavia interesse generale che la competizione avvenga in modo corretto e leale. Originariamente in materia si applicava lillecito civile, oggi prevale la disciplina della concorrenza sleale (artt. 2598 - 2601). Principi generali: vietato, nella concorrenza fra imprenditori, servirsi di mezzi e tecniche non conformi ai principi della concorrenza professionale (art. 2598). Gli atti di concorrenza sleale sono repressi e sanzionati anche se compiuti senza dolo o colpa ( 1 illecito civile) e anche se non hanno ancora recato danno ai concorrenti ( 2 illecito civile). Scattano cos le sanzioni tipiche: linibitoria alla continuazione degli atti di concorrenza sleale e la

rimozione degli effetti, salvo il diritto al risarcimento del danno in presenza dellelemento psicologico (dolo o colpa) e di un danno patrimoniale. Presupposti di applicazione della disciplina della concorrenza sleale: - La qualit di imprenditore sia del soggetto che pone in essere latto di concorrenza vietato, sia del soggetto che ne subisce le conseguenze; - Lesistenza di un rapporto di concorrenza economica fra i medesimi, si deve tener conto anche della concorrenza potenziale, ne fa parte anche la concorrenza verticale (bar Magenta che ha solo la pepsi e tutti chiedono la coca); Gli atti di concorrenza sleale (art. 2598): - Atti di confusione = atto di concorrenza sleale ogni atto idoneo a creare confusione con i pdt o con lattivit di un concorrente. lecito rubarsi i clienti ma non se fatto tramite inganno del pubblico. Questi mezzi sfruttano il successo sul mkt dei concorrenti. Tecniche individuate dal legislatore: - Segni distintivi = uso di nomi e segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi e segni distintivi legittimamente usati da altri imprenditori concorrenti. Confondibilit dei segni tipici (ditta, insegna e marchio) o di segni non protetti (slogan pubblicitario). - Imitazione servile = riproduzione delle forme esteriori dei pdt altrui, fatta per indurre il pubblico a supporre che i due prodotti provengano dalla stessa impresa. Limitazione deve riguardare elementi formali non necessari e allo stesso tempo caratterizzanti (es. Forma particolare/colore). - Atti di denigrazione = diffondere notizie sui pdt e attivit altrui idonei a determinarne il discredito, mettere in cattiva luce i concorrenti danneggiando la loro reputazione commerciale. Tecniche: - Difde = denunzie al pubblico di pratiche concorrenziali illecite prive di fondamento o oltrepassano il limite del proprio diritto. Divulgazione notizie screditanti. - Pubblicit iperbolica = pdt possiede speciche qualit o pregi che invece vengono implicitamente negati dai concorrenti (es. Il caffe x lunico che non fa male al cuore). - Atti di appropriazione pregi altrui = incrementare il proprio prestigio attribuendo ai propri pdt o attivit pregi che in realt appartengono a concorrenti. Tecniche: - Pubblicit parassitaria = mendace attribuzione a se stessi di qualit altrui; - Pubblicit per riferimento = far credere che i pdt sono simili a quelli altrui con le parole tipo, modello, sistema. Nb. La pubblicit comparativa non sempre costituisce atto di concorrenza sleale. lecita quando non ingannevole ed oggettiva. Altri atti di concorrenza sleale, dettati dal 3 comma dellart. 2598: - Pubblicit menzognera = falsa attribuzione ai propri prodotti di qualit e pregi non appartenenti ad alcun concorrente, trae in inganno il pubblico; - Pratiche commerciali scorrette - Concorrenza parassitaria = sistematica imitazione delle altrui iniziative imprenditoriali; - Boicottaggio economico = riuto ingiusticato ed arbitrario di unimpresa in posizione dominante sul mkt o di un gruppo di imprese associate di fornite i propri pdt a determinati rivenditori, in modo da escluderli dal mkt. - Dumping = sistematica vendita sottocosto dei propri pdt; - Storno dei dipendenti = sottrazione di dipendenti o di collaboratori autonomi particolarmente qualicati ad un concorrente quando venga attuata con mezzi scorretti e con deliberato proposito di trarne vantaggio con danno allaltrui azienda

(non sufciente per la concorrenza sleale, lofferta di condizioni economiche migliori); - Sottrazione di segreti aziendali = rivelazione a terzi e lacquisizione da parte di terzi delle informazioni aziendali segrete in modo non corretto. Sanzioni: - Inibitoria = cessazione delle turbative alla propria attivit e di ottenerla magari prima che latto abbia causato un danno patrimoniale. Lazione inibitoria volta ad accertare che si tratti di illecito concorrenziale. Prescinde dal dolo o dalla colpa e dallesistenza di un danno patrimoniale ai danni della controparte. - Risarcimento dei danni = la colpa di presume una volta accertato lillecito concorrenziale. Pu ottenere anche la pubblicazione della sentenza. Pratiche commerciali scorrette tra imprese e consumatori: Pratica commerciale = qualsiasi condotta posta in essere da un professionista in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un pdt ai consumatori. La pratica commerciale scorretta quando cumulativamente: - Non conforme al grado di diligente che il consumatore si attende dal professionista; - Ed idonea a falsare il comportamento economico del consumatore medio. Due categorie: - Pratiche ingannevoli = traggono in errore il consumatore medio su elementi essenziali delloperazione commerciale (prezzo, qualit) - Pratiche aggressive = limitazione libert di scelta con molestie o coercizione sica o morale Disciplina speciale per la pubblicit ingannevole o comparativa: la pubblicit deve essere palese, veritiera e corretta e riconoscibile come tale. ingannevole qualsiasi pubblicit che in ogni modo induce in errore o pu indurre in errore le persone alle quali rivolta e possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero ledere il concorrente. 9. CONSORZI FRA IMPRENDITORI (artt. 2602 - 2620) Art. 2602: con i contratto di consorzio pi imprenditori istituiscono unorganizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. - Consorzi anticoncorrenziali = limita la reciproca concorrenza sul mercato fra imprenditori che svolgono la stessa attivit o simile; - Consorzi di coordinamento = per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese, strumento di cooperazione interaziendale nalizzato alla riduzione dei costi di gestione delle singole imprese consorziate (es. Acquisto in comune delle mp, o ufcio comune contabile o pubblicit). Consorzi con attivit esterna e interna: - (sola) attivit interna = regola i rapporti reciproci fra i consorziati e controlla il rispetto del contenuto. Si fonda sulla presenza di un organo con funzioni deliberative composto da tutti i consorziati, le delibere vengono prese a maggioranza, per le modicazioni del contratto serve lunanimit (assemblea) e di un organo con funzioni gestorie e esecutive, controlla lattivit dei consorziati al ne di accertare ladempimento delle obbligazioni assunte (organo direttivo). ; - Attivit esterna = istituzione di un ufcio comune che svolge attivit con i terzi nellinteresse delle imprese consorziate. Per essi previsto un regime di pubblicit legale per far conoscere ai terzi la struttura consortile, iscrizione presso il registro delle imprese entro 30 giorni dalla stipulazione. Il contratto deve specicare le persone a cui attribuita la presidenza, direzione, rappresentanza del consorzio e i relativi poteri. Vengono chiamati in giudizio presidente e direttore anche la rappresentanza attribuita ad altri. Devono formare un fondo consortile con i contributi iniziali e successivi dei consorziati e

dai beni acquistati. Il fondo aggredibile dai creditori di obbligazioni assunte in nome del consorzio. Per le obbligazioni assunte dagli organi del consorzio per i singoli consorziati, risponde il consorziato interessato e il fondo consortile. Il fondo fa da garanzia. Il consorzio costretto a pagare far azione di rivalsa sul consorziato e se questo insolvente azione di rivalsa pro quota su tutti i consorziati. Il contratto di consorzio (art. 2603): - Pu essere stipulato solo da imprenditori; - Contratto formale, forma scritta a pena di nullit; - Deve contenere una serie di indicazioni, tra cui loggetto del consorzio; - Durata liberamente ssata dalle parti, se nulla detto, valido per 10 anni; - Contratto tendenzialmente aperto alla partecipazione del consorzio di nuovi imprenditori senza che sia necessario il consenso di tutti i consorziati. Se nulla detto nel contratto, serve il consenso di tutti i consorziati; - Pu sciogliersi limitatamente ad un solo consorziato per sua volont (recesso) o per decisione degli altri (esclusione). Le cause di recesso ed esclusione devono essere indicate nel contratto. Es. Causa di esclusione: inadempimento obblighi consortili. Se nulla detto si applica la disciplina generale. - Al consorziato receduto o escluso compete la liquidazione della sua quota di partecipazione al fondo patrimoniale consortile; - Scioglimento dellintero contratto di consorzio a maggioranza dei consorziati per giusta causa, se no allunanimit.

Diritto delle societ


1.LE SOCIETA (libro V titolo V e VI artt. 2247 - 2548)
LA NOZIONE DI SOCIETA Contratto di societ Art. 2247: Con il contratto di societ due o pi persone conferiscono beni o servizi per lesercizio in comune di unattivit economica allo scopo di dividerne gli utili. Nb questa era la nozione legislativa del contratto di societ del 1942. Dal 1993 possibile costituire una societ da parte di una sola persona per le Srl e dal 2003 anche per le Spa, atto unilaterale. Le societ possono quindi essere inquadrate tra i contratti associativi o con comunione di scopo, dai contratti di scambio, in essi lavvenimento che soddisfa tutti i contraenti unico. Caratteri strutturali dei contratti associativi: - Le prestazioni di ciascuna parte possono anche essere di diversa natura e ammontare, ma sono tutte nalizzate ad uno scopo comune e tutte trovano corrispettivo nellacquisto della partecipazione sociale; - Sono contratti potenzialmente plurilaterali ed aperti. Numero di parti illimitato e pu variare in aumento o diminuzione senza determinare lo scioglimento del contratto originario; - Sono contratti di organizzazione di futura attivit. Svolgimento di unattivit comune tramite creazione di organizzazione di gruppo deputata alla produzione di una serie di atti giuridici di rilievo interno (fra soci) e esterno (verso terzi). Dal contratto nascono situazioni strumentali e non nali. - Sono sottoposti a speciale disciplina, infatti nullit, annullabilit, risoluzione per inadempimento o per impossibilit sopravvenuta che colpiscono il vincolo di una delle parti, non comportano rispettivamente nullit, annullabilit o risoluzione dellintero contratto, salvo che la partecipazione venuta meno non fosse essenziale. Le societ sono enti associativi che si caratterizzano per la contemporanea presenza di 3 elementi: 1. Conferimenti dei soci; 2. Esercizio in comune dellattivit economica (scopo-mezzo); 3. Scopo di divisione degli utili (scopo-ne). 1. Conferimenti dei soci Conferimenti sono prestazioni cui le parti del contratto di societ si obbligano. Costituiscono i contributi dei soci alla formazione del patrimonio iniziale della societ. Hanno la funzione di dotare la societ di capitale di rischio iniziale per lo svolgimento dellattivit di impresa. Ciascun socio destina cos stabilmente parte della propria ricchezza personale allattivit comune e si espone al rischio di impresa. Tutti i soci devono partecipare al rischio di impresa, ma da socio a socio pu essere diverso sia loggetto sia lammontare del conferimento. Oggetto del conferimento, art. 2247 dice tutti i beni e servizi per lesercizio comune dellattivit di impresa (denaro, beni in natura trasferiti in propriet o concessi in godimento, prestazioni di attivit lavorativa..). Nb ci vale per le Ss e dal 2003 per le Srl, limitazioni per le prestazioni dopera o servizi nelle Spa.

Patrimonio sociale = complesso dei rapporti giuridici attivi e passivi che fanno capo alla societ. Inizialmente costituito dai conferimenti dei soci, poi subisce variazioni in relazione alle vicende economiche della societ. La sua consistenza accertata con la redazione annuale del bilancio di esercizio. Si denisce patrimonio netto la differenza tra le attivit e le passivit. - Funzione di garanzia: garanzia principale dei creditori della societ in responsabilit illimitata dei soci (rispondono col loro patrimonio), garanzia eslusiva dei creditori della societ in responsabilit limitata dei soci (rispondono delle obbligazioni solo col patrimonio della societ). Capitale sociale nominale = entit numerica, esprime il valore in denaro dei conferimenti che risulta della valutazione compiuta dellatto costitutivo della societ. Rimane immutato per tutta la vita della societ a meno che con modica dellatto costitutivo non si decide di aumentarlo o ridurlo. un valore storico. - Funzione vincolistica: non pu essere ripartito, per questo iscritto in bilancio tra le passivit; - Funzione organizzativa: serve per capire se la societ ha conseguito utili o perdite. Utili si att - (pass + pn) = + . Perdite se att - (pass + pn) = - . Serve anche come base di misurazione di alcune situazioni soggettive dei soci, di carattere amministrativo (diritto al voto), di carattere patrimoniale (diritto agli utili e quota di partecipazione), tali diritti sono in misura proporzionale al cs sottoscritto. 2. Esercizio in comune dellattivit economica Oggetto sociale la specica attivit economica che i soci si propongono di svolgere, tale attivit deve essere determinata nellatto costitutivo della societ ed modicabile con losservanza delle norme. Loggetto sociale deve: - Essere attivit economica produttiva, cio a contenuto patrimoniale condotta con metodo economico e nalizzata alla produzione o scambio di beni o servizi. Deve essere attivit dimpresa - Essere esercitato in comune, cio giuridicamente imputabile al gruppo in quanto tale, non basta linteresse comune, ma il modo di svolgimento dellattivit deve essere comune. Chi agisce nei rapporti esterni quindi deve essere abilitato ad agire in nome e per conto del gruppo. possibile la gura della societ senza attivit dimpresa? Il codice lo consente con riferimento a due diversi fenomeni: - Societ occasionali = lart. 2247 richiede che la societ abbia carattere produttivo, ma non fa cenno alla professionalit (richiesta dallart. 2082 per limpresa). Quindi una societ pu anche non essere impresa, societ occasionale quindi disciplinata dal tipo di societ prescelto e non dalla disciplina dellimpresa ( quindi sottratta al fallimento). 3 ipotesi di societ occasionale: - Non si ha n societ n impresa quando due persone realizzano insieme un affare che si risolve in un unico atto; - Si ha sia societ che impresa quando due persone decidono di compiere insieme un singolo affare complesso, un affare che implica il compimento di operazioni numerose e un apparato produttivo che escluda il carattere occasionale degli atti economici (es. Costruzione di un singolo immobile); - Si ha societ senza impresa (societ occasionale) in presenza di un esercizio comune di attivit oggettivamente non duratura. Pochi atti elementari coordinati che non richiedono la predisposizione di alcun apparato produttivo oggettivamente apprezzabile.

- Societ fra professionisti = nel nostro ordinamento lattivit dei professionisti intellettuali non considerata attivit di impresa. Una societ tra professionisti per lesercizio in comune della loro attivit sarebbe unaltra ipotesi di societ senza impresa. La societ fra professionisti va distinta da: incarico congiunto (es. Due avvocati stesso caso), societ di mezzi (es. Due medici societ per acquisto macchinari), societ di servizi imprenditoriali (offrono prodotto complesso, usano come strumento prestazioni professionali, tra queste si trovano le societ di ingegneria e di revisione contabile). Sono quindi societ fra professionisti quelle che hanno come oggetto unico ed esclusivo lesercizio in comune di attivit professionale agli stessi riservata per legge. la societ che si obbliga giuridicamente ad eseguire le relative prestazioni professionali. Distinzione: - Professioni non protette: professioni per le quali non prescritta liscrizione allalbo (es. Agenti di pubblicit). Essi possono validamente costituire societ di qualsiasi tipo, non essendo vincolati dallart. 2232. - Professioni protette: esercizio subordinato alliscrizione in appositi albi professionali (es. Avvocati, commercialisti, notai), controversia, non possono fare societ perch lart. 2232 prevede il carattere personale della prestazione, cosa non conciliabile col carattere impersonale della societ, ci altererebbe la responsabilit professionale personale e dirette nei confronti dei terzi. NB unica deroga che ha espressa disciplina per la societ fra avvocati, introdotta nel 2001: esercizio in comune dellattivit professionale dei propri soci. regolata dalle norme della Snc. Tutti i soci devono possedere il titolo di avvocato. iscritta in una sezione speciale del registro delle imprese con funzione di pubblicit notizia. Non soggetta al fallimento perch non svolge attivit di impresa. Solo il socio incaricato responsabile illimitatamente per lattivit professionale svolta. 3. Scopo-ne delle societ Le societ sono egoistiche, operano a favore esclusivo dei soci. Diversi tipi di scopo economico: - Scopo di divisione degli utili (scopo lucrativo) = conseguire utili (lucro oggettivo) destinati ad essere successivamente divisi tra i soci (lucro soggettivo). Scopo tipico assegnato ad alcuni tipi di societ (di persone e di capitali) che per questo sono denite societ lucrative. - Scopo mutualistico = societ cooperative che hanno lo scopo di fornire ai soci beni a condizioni pi vantaggiose del mercato, procurano ai soci e solo a loro un vantaggio patrimoniale diretto tramite risparmio di spesa o maggiore remunerazione del lavoro prestato. Societ mutualistiche. - Scopo consortile = tutti i tipi di societ tranne la semplice, produrre beni e servizi necessari alle imprese consorziate e tendenzialmente destinati ad essere assorbiti dalle stesse. Societ consortili. Societ associazioni: - Natura dellattivit = attivit delle societ positivamente individuata (attivit produttiva), le societ no; - Scopo-ne = scopo economico nelle societ, destinazione ai terzi delle eventuali positivit nelle associazioni (scopo ideale o altruistico). Le associazioni producono beni e servizi con metodo non economico, erogati gratuitamente o a prezzo politico, oppure metodo economico ma gli utili sono istituzionalmente devoluti a scopi altruistici. La differenza essenziale sta nellautodestinazione ai membri del gruppo (societ) o alleterodestinazione (associazioni) del risultato economico dellattivit.

Le associazioni possono costituirsi come societ? Si per le societ di diritto speciale (Spa costituite per la gestione dei fondi mutualistici, societ di gestione dei mkt regolamentati di strumenti nanziari, societ sportive. Le imprese sociali derogano al principio di lucrativit. Organizzazioni private che esercitano senza scopo di lucro e in via stabile e principale attivit di impresa al ne della produzione e lo scambio di beni o servizi di utilit sociale. Possono costituirsi in qualsiasi forma. In forma societaria hanno il divieto di distribuire gli utli. Societ e comunione Art. 2248: La comunione costituita o mantenuta al solo scopo del godimento di una o pi cose regolata dalle norme del titolo VII del libro III. Sono le norme in tema di comunione. Societ comunione: - Societ = contratto per lesercizio in comune di attivit economica. Nella societ i beni comuni hanno funzione servente (mezzo). I beni sono soggetti a vincolo di stabile destinazione; - Comunione = situazione giuridica che sorge quando la propriet o altro diritto reale spetta in comune a pi persone. Anche se ha origine contrattuale, ha per oggetto il semplice godimento della cosa comune. Nella comunione lattivit svolge funzione servente rispetto ai beni (devono essere conservati e consente il miglior godimento individuale della cosa). Non c vincolo sui beni, ogni proprietario pu liberamente servirsi della cosa comune, pu in ogni momento chiedere lo scioglimento della comunione e i creditori possono liberamente aggredire la cosa comune. La comunione quindi non gode di autonomia patrimoniale. Il senso dellarticolo impedire le societ di mero godimento. I TIPI DI SOCIETA Le societ formano un sistema composto da un pluralit di tipi. Gli 8 tipi di societ previsti dal legislatore (Ss, Snc, Sas, Spa, Saa, Srl, Sc, Ma) possono essere aggregati in categorie omogenee: - Per scopo = Ss, Snc, Sas, Spa, Saa e Srl lucrative, Sc e Ma mutualistiche. Non si esclude che anche le Sc abbiamo lo scopo di lucro, ma se c secondario; - Per la natura dellattivit di impresa che possono esercitare = la Ss non pu svolgere attivit commerciale (solo agricola) e solo dal 2001 viene iscritta nel registro delle imprese con funzione di pubblicit legale (dal 1993 era pubblicit notizia), le alte possono farle entrambe e sono sempre state soggette ad iscrizione nel registro delle imprese con funzione di pubblicit legale; - Societ dotate di personalit giuridica (societ di capitali e Sc) e societ non dotate di personalit giuridica (societ di persone, autonomia patrimoniale). Distinzione che non fa il legislatore ma i commentatori per fare ordine nel sistema, in alcuni casi abbastanza sfumata. La differenza essenziale: - Societ di capitali = a. necessario che si crei un organizzazioni articolata di tipo corporativo (si individuano degli organi ciascuno dei quali investito di compiti specici): - Assemblea = formata dai soci che si riuniscono, deputata ad assumere le decisioni principali, costituiscono e sciolgono la societ e possono modicare il contratto sociale; - Organo di gestione = organo che decide lamministrazione della societ ossia quali atti pone in essere la societ per svolgere lattivit dimpresa decisa dai soci (oggetto sociale);

- Organo di controllo = vigila che amministratori svolgano la gestione secondo la legge e secondo il contratto sociale (atto costitutivo). b. gli organi sono pluripersonali o gestiti da ununica persona. Se sono formati da pi soggetti, gli organi collegiali operano e decidono col principio maggioritario. Lassemblea delibera a maggioranza e non allunanimit. Il legislatore preferisce la maggioranza perch lunanimit metterebbe in pericolo il funzionamento della societ. c. Nella societ di capitali il singolo socio non ha ruolo rilevante, fa il conferimento ma non partecipa allamministrazione e al controllo della societ. Ha il solo diritto di votare in assemblea per designare gli amministratori. Il peso del voto in assemblea pro quota di sottoscrizione del capitale sociale. I soci possono essere anche amministratori. Se un socio anche amministratore un caso in cui veste entrambi i ruoli ma separati. - Societ di persone = a. le societ di persone non hanno organizzazione corporativa, hanno una struttura molto pi essibile rispetto a quella delle societ di capitali. b. lattivit della societ si fonda si fonda su un modello organizzativo che riconosce ad ogni socio la responsabilit illimitata per cui le decisioni vengono assunte allunanimit e non a maggioranza. c. Il singolo socio ha responsabilit illimitata e quindi ha potere di amministrazione e rappresentanza della societ indipendentemente dalla quota di partecipazione al capitale sociale. - Per regime della responsabilit dei soci per le obbligazioni della societ = - Societ con soci illimitatamente responsabili, ossia delle obbligazioni risponde sia il patrimonio sociale sia il patrimonio personale del singolo socio. (Ss, Snc) - Societ in cui coesistono soci a responsabilit illimitata (accomandatari) e a responsabilit limitata (accomandanti). (Sas e Saa) - Societ con soci limitatamente responsabili sono i soci con obbligo di conferire capitali alla societ e dopo il loro patrimonio non mai aggredibile dai creditori della societ. C separazione completa tra patrimonio del socio e patrimonio della societ. (Spa, Srl e Sc) Nelle societ di persone la disciplina snella, un modello snello. Le regole sono derogabili dai soci. Nel contratto i soci possono adottare le norme stabilite dal legislatore ma spesso e possono farlo derogano verso regole di funzionamento che ritengono pi adatte. Le norme infatti iniziano con salvo quindi possono derogare. Alcune regole base sono per inderogabili. Nelle societ di capitali le regole derogabili sono minori. Il legislatore stabilisce un modello di funzionamento. Alcune regole sono derogabili ma tendenzialmente molto meno. Rapporto tra i soci e la societ Deve essere stato fatto un contratto associativo. Si crea un org destinata a durare nel tempo. Il socio parte del gruppo ma avr anche ruolo di controparte e intrattiene rapporti giuridici con la societ, ha quindi obblighi e diritti. - Lobbligo principale quello di effettuare conferimento di capitali. - I diritti sono di natura patrimoniale e di natura amministrativa. Il diritto patrimoniale il diritto agli utili, una quota degli utili determinata sulla base della quota di capitale rappresentata dal suo conferimento. Quando la societ si scioglie alla ne ha diritto alla liquidazione della quota che gli spetta del patrimonio nale. I diritti amministrativi principali sono il diritto di voto che spetta in proporzione alla quota di partecipazione al capitale sociale.

A volte pu succedere che il diritto del singolo socio sia in conitto con la societ stessa es. Societ vuole acquistare un bene di propriet del socio. Il socio vuole che il prezzo sia alto. La societ vuole prezzo basso. Socio parte della societ ma anche terzo. C conitto di interesse. Parte della disciplina cerca di risolvere tali conitti di interessi. Quando il socio vota, non deve sacricare il proprio interessa personale a favore della societ, libero. In linea di principio libero, ma la sua libert di voto conosce un limite, limite creato dal fatto che un socio deve evitare di votare per danneggiare la societ. La natura dei soci dei vari tipi di societ. In passato per essere socio di alcune societ si doveva essere necessariamente persona sica. Fino alla riforma del 2003 non era consentito a tutte le persone giuridiche di essere socio di tutte i tipi di societ. Si riteneva che una societ di capitali non potesse essere socia di una societ di persone. Limitazione nella libert di scelta. stata prevista una certa cautela nonostante la riforma. Se una societ di capitali (responsabilit illimitata) vuole diventare socia di una societ di persone (responsabilit limitata), i soci diventano illimitatamente responsabili. Fino al 2003 non si poteva, oggi di pu ma nota bene la cautela che la Spa che assume partecipazioni di una Snc, lacquisto deve essere autorizzato dallassemblea dei soci. Lacquisto dei beni da parte di una societ viene deciso dagli amministratori e non dai soci. Ma lacquisto di quote di una societ che genera responsabilit illimitata deve essere deciso dai soci perch una decisione delicata. Se i soci autorizzano gli amministratori acquistano le partecipazioni della societ e da quel momento hanno responsabilit illimitata.

2. LA SOCIETA SEMPLICE (libro V capo II artt. 2251 - 2290)


La societ semplice il primo tipo di societ previsto dal legislatore, lunico tipo di societ che pu esercitare solo attivit non commerciale. La Ss costituisce il prototipo normativo delle societ di persone, anche se scarsa la sua diffusione. Per gli altri due tipi il legislatore dice solo le differenze. Il legislatore non dice la denizione ma le caratteristiche essenziali. La costituzione della societ - Il contratto sociale (art. 2251) = il contratto non soggetto a forme speciali, non quindi richiesta neanche la forma scritta per formulare la societ semplice, salvo le forme richieste per i conferimenti dei soci. Es. Il conferimento costituito dal trasferimento di un bene o dal trasferimento del diritto di godimento su un bene (es. terreno su cui svolgere lattivit). La cessione di propriet di beni immobili deve essere sempre effettuata per atto pubblico. In tal caso il contratto sociale pu essere verbale, ma poi i soci conferendo il bene devono usare la forma richiesta dal singolo atto. Nella pratica anche nella Ss si fa atto scritto. - In base al codice del 1942 la Ss non era assoggettata alliscrizione nel registro delle imprese, con la riforma del 1993 stata prevista liscrizione anche per le Ss ma solo con funzione di pubblicit notizia. Con la riforma del 2001 stata attribuita la funzione di pubblicit legale alliscrizione del registro delle Ss esercenti attivit agricola. - La partecipazione ad una societ di persone richiede la capacit di agire, valgono le stesse norme dellimprenditore individuale. - Invalidit del contratto costitutivo della societ di persone: il codice non dice nulla al riguardo, quindi valgono le cause di nullit (contrario alle norme imperative, oggetto impossibile o illecito, o illecito il motivo comune determinante) e annullabilit (incapacit delle parti o consenso viziato per errore, violenta o dolo) previste dalla

disciplina generale. Bisogna distinguere fra cause di invalidit che colpiscono lintero contratto di societ (oggetto illecito) e cause che colpiscono la singola partecipazione (partecipazione di un minore non autorizzato). Linvalidit della singola partecipazione determina linvalidit dellintero contratto solo quando la partecipazione essenziale per il conseguimento delloggetto sociale. In caso di invalidit dellintero contratto, non ci sono problemi se lattivit non era ancora iniziata, nullit non effetto ex tunc. Se invece lattivit gi iniziata e quindi sono sorte obbligazioni e diritti, le cause di invalidit legittimano leliminazione della societ per il futuro, ma non rendono improduttiva di effetti lattivit n li svolta. Tale principio vale per tutti i gruppi associativi. quindi una causa di scioglimento della societ NB Un societ pu partecipare alla costituzione di una societ di persone o diventare socio di essa? - Partecipazioni di societ di capitali in societ di persone: si, art. 2361, per lassunzione delle partecipazioni comportanti responsabilit illimitata deve essere deliberata in assemblea, gli amministratori devono dare speciche informazioni in nota integrativa e se tutti i soci illimitatamente responsabili di una Snc o Sas sono societ di capitali, allora il bilancio della societ deve essere redatto secondo le norme della Spa. - Partecipazioni di societ di persone in altre societ di persone: si, sia come socio a responsabilit illimitata che come socio a responsabilit limitata (accomandante). Ordinamento patrimoniale e attivit sociale - Art. 2253: i soci si impegnano ad effettuare dei conferimenti determinati nel contratto sociale, o contestualmente alla stipula del contratto sociale, o dopo. I beni conferibili che costituiranno il capitale sociale della societ non hanno limitazioni, si pu conferire alla societ qualunque prestazione suscettibile di valutazione economica (singolo beni in propriet o in godimento, crediti, prestazioni di opera o di servizi). La specie e lammontare dei conferimenti deve essere indicata nellatto costitutivo, se ci manca il codice presume che tutti i conferimenti devono essere eseguiti in denaro e che se i conferimenti non sono determinati, i soci sono obbligati a conferire in parti uguali quanto necessario per il conseguimento delloggetto sociale. I conferimenti diversi dal denaro: - Conferimento di beni in propriet = sul socio grava il rischio del perimento per caso fortuito della cosa conferita nquando la propriet non sia passata alla societ. Nel caso il socio pu essere escluso dalla societ, se non trova un sostituito (art. 2254); - Conferimento dei beni in godimento = il rischio resta a carico del socio che le ha conferite, se la cosa perisce per causa non imputabile agli amministratori pu essere escluso, se perisce per causa imputabile agli amministratori ha diritto ad un risarcimento. La societ ne gode ma non dispone (art. 2254); - Conferimento di crediti = il socio risponde dellinsolvenza del debitore (art. 2255); - Il socio dopera = un socio come conferimento esegue delle opere o servizi per tutta la durata della vita della societ. Socio dopera soci normali perch lui non esegue un conferimento iniziale ma esegue un attivit continua. Gli altri soci conferiscono allinizio e poi niscono i loro obblighi. Questa differenza giustica il fatto che il socio dopera sia trattato diversamente da gli altri soci. Per il socio dopera la quota di utili che gli spetta stabilita sempre dai soci nel contratto, deve essere negoziata tra i soci. Se il contratto sociale non prevede nulla o non si mettono daccordo, non esiste legge che dica quanti utili ti spetta, quindi si rivolgono al giudice che valuta quanto dargli. Il socio dopera non riceve un trattamento salariale. Su di lui grava il rischio di impossibilit sopravvenuta di svolgimento dellopera.

- Art. 2256: i soci non possono servirsi delle cose appartenenti al patrimonio sociale per ni estranei a quelli della societ. La violazione del divieto espone al risarcimento dei danni e allesclusione dalla societ. Il divieto derogabile col consenso di tutti i soci. - Partecipazione dei soci agli utili e alle perdite: la Ss non ha lobbligo di redigere il bilancio desercizio, ma solo un rendiconto con i rapporti costi/ricavi. Nel rendiconto deve indicare i conferimenti eseguiti dai soci che formano il capitale sociale della societ. Le prestazioni dei soci dopera non fanno parte dei conferimenti di capitale. Non entrano quindi nel numero che esprime il valore dei conferimenti. Il rendiconto ha le caratteristiche di un bilancio semplicato. Segue dei criteri generali del bilancio desercizio con minori obblighi dettagliati. il rendiconto della gestione della societ in un certo periodo di tempo, in esercizi di solito 12 mesi, alla ne dellesercizio gli amministratori devono rendere conto dellattivit svolta esprimendo il risultato con un documento contabile. - Art. 2262 = salvo patto contrario, ciascun socio ha diritto di percepire la sua parte di utili dopo lapprovazione del rendiconto. I soci godono di massima libert nella determinazione della parte a ciascuno spettante nel contratto sociale, non necessario sia proporzionale ai conferimenti e neanche che la partecipazione agli utili sia uguale alla partecipazione alle perdite; - Art. 2265, patto leonino = la partecipazione agli utili e alle perdite dei soci e negoziata liberamente tra i soci. Unico limite alla libert di determinazione, nullo il patto con il quale uno o pi soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili o alle perdite. nullo perch le societ esercitano attivit di impresa e i soci effettuano dei conferimenti allo scopo di ripartire gli utili. I soci devono condividere i risultati della attivit economica. possibile che la misura in cui partecipano ad utili e perdite siano diverse, ma tutti devono assumersi il rischio di impresa, sia positivo che negativo. Se in un contratto si dispone il contrario, non si tratta pi di una societ. nulla la clausola del contratto, non tutto il contratto. A meno che tale clausola non fosse il cardine del contratto. - Art. 2263 = se latto costitutivo nulla dice al riguardo della partecipazione agli utili e alle perdite, si presume: le parti spettanti sono proporzionali ai conferimenti, se non determinato il valore dei conferimenti, le parti si presumono uguali e se determinata solo la quota di partecipazione agli utili, si presume la stessa per le perdite. Inne la parte spettante al socio dopera, se non determinata dal contratto sociale, ssata dal giudice secondo equit. - Responsabilit dei soci per le obbligazioni sociali: - Art. 2267, i creditori della societ possono far valere i loro diritti sul patrimonio della societ. Se non abbastanza capiente, rispondono, per le obbligazioni sociali, i soci che hanno agito in nome e per conto della societ e, salvo patto contrario, gli altri soci. Il patrimonio sociale quindi garanzia primaria per i creditori, ma non esclusiva, perch rispondono anche i singoli soci personalmente e illimitatamente. Per i soci senza potere di rappresentanza (coloro che non hanno agito in nome e per conto) la responsabilit personale pu essere esclusa o limitata da un apposito patto sociale. Patto opponibile ai terzi solo se portato a loro conoscenza. I soci limitatamente responsabili non possono partecipare alla gestione e il loro nome deve essere indicato nel contratto sociale. I soci rispondono i maniera solidale, ossia ciascuno risponde del 100% dei debiti della societ. - Art. 2268, un creditore sociale della Ss pu rivolgersi ad ottenere il pagamento del proprio credito sia sul patrimonio sociale sia su qualunque dei soci. Se chiede il pagamento prima ad un socio, invece che prima alla societ, il socio non subito obbligato a pagare, pu beneciare della preventiva escussione del patrimonio sociale indicando al creditore su quali beni della societ egli pu rivalersi. Il socio

tenuto a pagare per primo il creditore sociale se non esistono beni sufcienti o prontamente aggredibili, salvo poi rivalersi sugli altri soci pro quota (azione di regresso). - Art. 2269, chi entra a far parte di una societ gi costituita, nuovi soci (esegue conferimento o acquista quota di un socio), risponde con gli altri soci per le obbligazioni sociali anteriori allacquisto della qualit di socio. - Art. 2290, nel caso in cui il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o i suoi eredi sono responsabili versi i terzi per le obbligazioni sociali sorte ne al giorno in cui si verica lo scioglimento. Non responsabile per le obbligazioni sorte dopo solo se lo scioglimento stato portato a conoscenza dei terzi con mezzi idonei. - Art. 2270, i creditori particolari dei soci (debito del socio contratto nella vita privata) non possono in nessun caso aggredire direttamente il patrimonio della societ per soddisfarsi. Inoltre se sono nel contempo debitori della societ e creditori di un socio, non possono compensare il debito col credito (art. 2271). Il creditore del socio pu per far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al socio debitore oppure compiere atti conservativi sulla quota spettante al socio nella liquidazione della societ. - Amministrazione della societ: attivit di gestione dellimpresa sociale, potere di compiere tutti gli atti che rientrano nelloggetto sociale, potere di gestione, attivit amministrativa interna. - Amministrazione disgiuntiva (art. 2257): ogni socio illimitatamente responsabile amministratore della societ, tuttavia latto costitutivo pu stabilire che lamministrazione sia riservata solo ad alcuni soci, se nulla dice, tutti i soci sono amministatori. Se il contratto sociale nulla dispone in merito alla modalit di amministrazione, si applica il modello dellamministrazione disgiuntiva. Ogni socio amministratore pu esercitare il suo potere individualmente, non deve chiedere il consenso degli altri soci per intraprendere le operazioni che rientrano nelloggetto sociale. Questo modello permette la rapidit delle decisioni ed applicabile facilmente in societ piccole, dove i soci si possono controllare a vicenda. Infatti ogni socio ha il diritto di opposizione = ogni socio amministratore pu esercitare opposizione prima che loperazione sia stata compiuta e cos paralizzarla. Il conitto generatosi si risolve o con la decisione della maggioranza pro quota dei soci (amministratori e non) o, se stabilito nellatto costitutivo, la decisione viene presa da terzi in qualit di arbitratori. Se latto gi stato compiuto, la societ deve subirne le conseguenza giuridiche, salvo chiedere poi risarcimento allamministratore nel caso di atto non conforme alle norme di legge o al contratto sociale o se comporta danno alla societ. - Amministrazione congiuntiva (art. 2258): in alternativa, si pu applicare lamministrazione congiuntiva se espressamente convenuta nellatto costitutivo. necessario il consenso di tutti gli amministratori per il compimento delle operazioni sociali (unanimit). Tuttavia si pu prevedere espressamente che per determinati atti sia sufciente il consenso della maggioranza pro quota. In caso di urgenza di evitare un danno alla societ possono agire singolarmente. - Amministrazione collegiale: per alcune operazioni decidono a maggioranza, per altre serve lunanimit, per altre agiscono singolarmente. - Amministrazione della societ: potere di agire nei confronti dei terzi in nome della societ, acquisendo diritti e assumendo obbligazioni da parte della stessa, attivit di rappresentanza, potere di rma, attivit di amministrativa esterna. - Modello legale (art. 2266): potere di gestione e potere di rappresentanza coincidono. Salvo diversa disposizione nellatto costitutivo, la rappresentanza spetta a ciascun socio amministratore, disgiuntamente (rme disgiunte) o

congiuntamente (rme congiunte) in base al modello amministrativo. Rappresentanza non solo sostanziale, ma anche processuale. - Modelli statutari: latto costitutivo pu prevedere diversamente. Es. Rappresentanza legale solo ad alcuni amministratori, oppure un solo rappresentante eccetera. - I soci amministratori: possono essere nominati direttamente nellatto costitutivo o con atto separato. - Revoca (art. 2259): la revoca del amministratore nominato nellatto costitutivo deve avvenire per giusta causa e trattandosi di modicazione del contratto sociale deve avvenire allunanimit (art. 2252). La revoca di un amministratore nominato per atto separato revocabile secondo le norme del mandato, quindi anche senza giusta causa. Se un amministratore viene revocato, ci non implica che non sia pi socio. - Diritti ed obblighi (art. 2260): i diritti e gli obblighi degli amministratori sono regolati dalle norme sul mandato. Tuttavia gli amministratori NON sono da considerarsi dei mandatari dei soci, questo perch tra loro c s un contratto, per non un contratto di mandato ma un contratto specico. Non sono quindi mandatari ma gure giuridiche. Nb nel mandato in qualunque momento il mandatario pu sostituirsi al mandante per compiere certi atti giuridici. In una Ss un socio non potr mai sostituirsi allamministratore. - Diritti/poteri = la legge attribuisce il potere agli amministratori, non hanno il limite dei soli atti di ordinaria amministrazione (mandato) n i limiti posti allinstitore. Unico limite, non modicare contratto sociale. - Obblighi = dovere generale di amministrare la societ con diligenza professionale. Sono solidamente responsabili (tutti insieme) verso la societ se violano gli obblighi, salvo dimostrino di essere esenti da colpa. Hanno poi obblighi specici nei confronti dei soci non amministratori (art. 2261): informarli dello svolgimento degli affari sociali + tenere le scritture contabili + consegnare il rendiconto degli affari sociali + es. Vedi 2256. Nb ogni socio pu promuovere unazione di responsabilit contro unamministratore. - Unanimit e maggioranza. Ognuna delle due regole ha il suo specico campo di applicazione. - Se la decisione tocca le basi organizzative (legali o convenzionali) della societ, necessaria lunanimit, art. 2252: il contratto sociale, se non convenuto diversamente, pu essere modicato solo col consenso di tutti i soci. Fra le modicazioni del contratto sociale rientrano anche i mutamenti nella composizione della compagine sociale, es. necessaria lunanimit per il trasferimento della quota sociale sia tra vivi che mortis causa o per costituire diritti reali su di essa (modica soggettiva del contratto sociale). Tuttavia pu essere convenuto diversamente. Pu essere messa una clausola che consenta la modicazione a maggioranza dellatto costitutivo. In tal caso si interpreta in maniera restrittiva, ossia non possono modicare a maggioranza le basi essenziali della societ (oggetto sociale). Le modicazioni dellatto costitutivo rimesse alla maggioranza devono essere specicatamente determinate. - Se la decisione riguarda decisioni che attengono alle gestione dellimpresa, sufciente la maggioranza. Es. Decisione su atti di un amministrazione dopo lopposizione (maggioranza pro quota), esclusione soci (maggioranza per testa), approvazione rendiconto (maggioranza pro quota). Nb nel 2003 la riforma del diritto societario ha esteso la regola della maggioranza per le decisioni riguardanti la trasformazione in Spa, la fusione e la scissione, anche se riguardano basi organizzative della societ.

Scioglimento del singolo rapporto sociale (unilaterale) Le ipotesi in cui si scioglie il rapporto societario con riferimento ad un unico socio: - Morte del socio (art. 2284); - Recesso del socio = scioglimento del rapporto per volont del socio (art. 2285); - Esclusione del socio = scioglimento del rapporto per volont della societ (artt. 2286 2288). Principio di conservazione della societ, il venir meno di uno o pi soci non determina lo scioglimento della societ. Si rimette ai soci superstiti la decisione. 1. Morte del socio. La morte di un socio produce effetto ex lege lo scioglimento del rapporto tra tale socio e la societ, i soci superstiti hanno lobbligo di liquidare agli eredi la quota di partecipazione al capitale sociale. I soci superstiti hanno due possibilit: - Scioglimento anticipato della societ, in tal caso gli eredi devono aspettare la liquidazione della societ per partecipare con gli altri soci alla divisione dellattivo residuo - Continuare la societ con gli eredi del soci defunto, in tal caso necessario il consenso di tutti i soci superstiti e degli eredi che diventano soci in base alla partecipazione ereditaria. Se gli eredi non vogliono entrare, i soci devono liquidare per forza. La decisione deve essere presa entro il termine di 6 mesi concesso per la liquidazione della quota e per la ricostruzione della pluralit dei soci dove ne sia rimasto uno solo. Nel contratto sociale sono spesso inserite le clausole che regolano come comportarsi alla morte di un socio: - Clausole di consolidazione: prevedono che, in ogni caso di morte di socio, la quota del socio defunto sia acquistata dagli altri soci e che venga liquidato agli eredi il valore della stessa. - Clausole di continuazione, i soci manifestano in via preventiva il consenso al trasferimento della quota mortis causa, precludendosi le due alternative (scioglimento o liquidazione della quota). Le clausole si distinguono in 3 gruppi: - Facoltativa = vincola solo i soci superstiti, gli eredi decidono se entrare o richiedere la liquidazione. - Obbligatoria = gli eredi hanno lobbligo di subentrare, sono tenuti a risarcire i danni se non presentano il loro consenso. - Clausole di successione = automaticamente alla morte del socio, gli eredi subentrano come soci per effetto dellaccettazione delleredit, non hanno n facolt n obbligo. La validit delle clausole, soprattutto delle ultime due, discussa. Nessuno pu essere obbligato ad assumere la posizione di socio in capo alla societ. Tuttavia gli eredi del socio che ha pattuito queste clausole, possono solo riutare leredit. 2. Recesso del socio. Scioglimento del rapporto sociale per volont del socio, dipende dal tipo di durata dato alla societ: - Se la societ a tempo indeterminato o ha durata pari alla vita di uno dei soci, il socio pu recedere liberamente, senza necessit di giusta causa, deve dare un preavviso di almeno 3 mesi. Se sussiste giusta causa non serve neanche il preavviso. - Se la societ era a tempo determinato, ma viene prorogata (modica contratto sociale, o i soci continuano lattivit con proroga tacita) a tempo indeterminato, si ricade nel caso sopra. - Se la societ a tempo determinato, si applica il caso di recesso di contratti, il recesso possibile solo se sussiste giusta causa. La giusta causa un concetto generale, da

valutare caso per caso, il legislatore la intende in senso ampio: o ragione personale del socio, ma anche per il rapporto tra i soci es. Sopraggiunto insanabile dissidio con uno dei soci. Ogni situazione che rende impossibile la continuazione del rapporto sociale. Per il recesso espresso con giusta causa non deve essere concesso il preavviso. Il contratto sociale pu disciplinare il recesso, predeterminare quale sia la giusta causa e anche il procedimento di recesso (come deve essere comunicato, magari non 3 mesi, ma termine diverso di preavviso). 3. Esclusione del socio. Scioglimento del rapporto per volont della societ, espressa dagli altri soci. Le cause sono 2: - Esclusione di diritto o automatica = legislatore ha stabilito alcune circostante al cui vericarsi, automaticamente, ha efcacia lesclusione del socio. Avviene solo in 2 casi: - Dichiarazione di fallimento del socio, un po discussa lautomatica esclusione, comunque i motivi di esclusione sono 2: socio fallisce in proprio (hp egli sia imprenditore commerciale individuale), fallisce da solo, allora fa perdere afdamento sulla possibilit di fare fronte ad eventuali obbligazioni a cui dovrebbe rispondere in quanto socio della societ. Non potrebbe pagare i debiti della societ. E poi perch deve mettere a disposizione dei proprio creditori tutto il suo patrimonio, anche la sua quota di partecipazione alla societ e quindi ci si riconduce allo stesso motivo della liquidazione della quota, si arriva allo stesso risultato. - Liquidazione della quota del socio su richiesta dei suoi creditori personali, succede facile per la Ss, per la Snc i creditori possono farlo solo in fase di liquidazione della societ oppure in caso di societ a termine dopo la proroga. I creditori non diventano soci, ottengono solo il valore della liquidazione. Il socio non pi parte. - Esclusione facoltativa = circostanze in presenza delle quali i soci decideranno se il socio toccato da tali circostanze deve essere escluso oppure no. Art. 2286. Le cause di esclusione: - Gravi inadempimenti di obblighi che gravano sul socio: es. Uso illegittimo di cose della societ o violazione del divieto di concorrenza sono gravi inadempienze di obblighi. Se era socio e amministratore, e viola i suoi obblighi di socio, viene forse escluso come socio, se viola gli obblighi di amministratore, le conseguenza sono diverse, responsabilit e eventuale revoca. - Modicazioni dello status giuridico personale del socio per cause che non sono imputabili alla volont del socio: interdizione (perdita di capacit legale), inabilitazione, condanna ad una pena, pene accessorie per compimento reati. Questi eventi possono dare discredito alla societ o partecipazione alla stessa di terzi non graditi (tutore o curatore). - Sopravvenuta impossibilit del socio di adempiere obbligazioni nei confronti della societ per causa non imputabile agli amministratori: es. socio dopera che non riesce a compiere lopera per la quale si obbligato, oppure socio che ha messo a disposizione un bene alla societ come conferimento, il bene si danneggia, non pi utilizzabile, oppure il socio si impegnato a conferire la propriet di un bene in natura, il bene perisce prima di conferirlo. Procedimento di esclusione (art. 2287): I soci decidono se escludere o meno il socio a maggioranze per teste. Se i soci decidono di escludere, il socio entro 30 giorni dalla decisione ha il diritto di promuovere opposizione, un azione giudiziaria, decider un giudice se sussistono i presupposti per lesclusione del socio. Se alla ne del procedimento giudiziario (magari anche 2 anni) il giudice accoglie lopposizione, il socio viene reintegrato a partire dalla data dellesclusione ossia con effetto retroattivo. Non c

mai stata esclusione, allora il soggetto risponder di tutte le obbligazioni assunte anche nel periodo in cui era in forse, avr anche diritto agli utili. Se la societ composta da solo 2 soci, uno non pu escludere laltro, la decisione sempre assunta dal giudice. COME SI EFFETTUA LA LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA DEL SOCIO? (art. 2289) In tutti i casi in cui il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o i suoi eredi hanno diritto alla liquidazione della quota sociale. Hanno diritto soltanto ad una somma di denaro che rappresenti il valore della quota. Il socio non pu pretendere la restituzione del bene conferito (es. Macchinario tuttora in uso), ma il suo valore. - Calcolo della quota: bisogna vericare il valore del patrimonio nel giorno dello scioglimento(quando comunico il recesso, quando ti escludo, quando morto). A quel punto il socio che scioglie il rapporto ha diritto ad ottenere una somma di denaro. - Tempistica liquidazione: entro 6 mesi dallo scioglimento del rapporto sociale. Se invece la liquidazione va nelle mani dei creditori del singolo socio, allora in questo caso il termine per il pagamento abbreviato, entro 3 mesi. - Il socio rimane responsabile per tutte le obbligazioni sorte tra quanto diventato socio no alla data in cui ha perso la qualit di socio. Scioglimento della societ Cause (art. 2272), lo scioglimento opera automaticamente se si verica una di queste cause: - Per il decorso del termine ssato nellatto costitutivo (per societ a tempo determinato): possibile la proroga della durata della societ, sia espressa, sia tacita (quando i soci continuano a compiere le operazioni sociale art. 2273). - Per il conseguimento delloggetto sociale o impossibilit a conseguirlo: il conseguimento avviene ad esempio quando loggetto era il compimento di un affare (es. Societ immobiliari per realizzare il complesso). Ogni causa, pratica o giuridica, che rende impossibile la prosecuzione dellattivit (sopravvenute modiche, provvedimenti normativi che rendono illecita lattivit, impossibilit pratica o impossibilit nel funzionamento della societ es. quando fatta da 2 soci e siano in insanabile discordia, non riescono a decidere, stallo, causa di scioglimento). - Per volont di tutti i soci: se tutti i soci decidono di sciogliere, serve unanimit. La scelta pu essere revocata allunanimit, con conseguente continuazione della stessa societ. - Quando viene a mancare la pluralit di soci per pi di 6 mesi, le societ di persone sono prototipo di impresa collettiva, se non sono pluripersonali, si scioglie. Il singolo socio rimasto ha 6 mesi per cercare altri soci e continuare, se no al 6 mese si scioglie. Societ di persone con un unico socio non ha motivo di esistere. Diventa imprenditore individuale o diventa una societ di capitale. - Altre circostanze decise nel contratto sociale. Es. alla morte di uno o pi soci. - art. 2308: SOLO per la Snc prevista unulteriore causa di scioglimento. La Snc si scioglie, salvo che abbia per oggetto unattivit non commerciale, per la dichiarazione di fallimento. Non la si applica alla Ss perch la Ss non pu essere attivit commerciale. Vericatasi una causa di scioglimento, la societ entra automaticamente in stato di liquidazione, volta al soddisfacimento dei creditori sociale e alleventuale distribuzione del residuo attivo fra i soci. Effetti preliminari e funzionali alla realizzazione degli obbiettivi della liquidazione: - art. 2274: i poteri degli amministratori sono limitati agli affari urgenti nch non siano presi i provvedimenti necessari per la liquidazione;

- art. 2279: i liquidatori non possono intraprendere nuove operazioni, non fanno pi loggetto sociale, se violano il divieto, rispondono personalmente e personalmente per gli affari intrapresi. - art. 2275: devono essere nominatati i liquidatori che possono coincidere con uno o pi amministratori, spesso si chiama un professionista esterno. I liquidatori sono nominati allunanimit dai soci, se non si mettono daccordo, la decisione assunta dal tribunale. I liquidatori possono essere revocati per volont di tutti i soci o dal tribunale per giusta causa su domanda di uno o pi soci. - art. 2309: vale per la Snc, ma oggi anche per la Ss, il nome dei liquidatori deve essere, entro 30 giorni, iscritto nel registro delle imprese. - art. 2277: passaggio di consegna tra amministratori e liquidatori, gli amministratori della Snc passano le scritture contabili, inoltre, sia Snc che Ss, tutti i beni e documenti sociali. Insieme devono redigere linventario da cui risulta lo stato attivo e passivo del patrimonio sociale. Comincia cos il procedimento di liquidazione: - art. 2278, poteri dei liquidatori: possono compiere tutti gli atti necessari alla liquidazione, hanno anche la rappresentanza in giudizio della societ. Per pagare i creditori sociali, che vengono pagati in base allordine di scadenza delle loro pretese, vendono i beni sociali. - art. 2280: se il patrimonio sociale insufciente si ricorre ai fondi disponibili. Se i fondi sono insufcienti, si chiedono ai soci i versamenti ancora dovuti. Se ancora questi non bastano, si chiedono ulteriori versamenti in proporzione alla quota di partecipazione alle perdite. Se un socio insolvente, allora gli altri soci devono coprire la sua parte e poi fare azione di rivalsa sul socio insolvente (responsabilit solidale). I liquidatori hanno il divieto di distribuire anche parzialmente ai soci i beni sociali nch i creditori sociali non siano stati pagati o non siano state accantonate le somme necessarie per pagarli. - Soddisfatti tutti i creditori, se residua qualcosa, si deniscono i rapporti tra i soci: - Vengono restituiti ai soci i beni conferiti in godimento nello stato in cui si trovano. Del livello di deterioramento siologico, non hanno alcun diritto. Se invece i beni in godimento sono stati danneggiati per colpa degli amministratori, hanno diritto al risarcimento dal danno subito. Se i beni sono deteriorati per cause fortuite, non hanno diritti. - Viene poi rimborsato il valore nominale dei conferimenti: i soci che hanno conferito beni in natura a titolo di propriet, se ci sono ancora, li vengono restituiti, se la societ li ha venduti, gli paga ugual valore. Ai soci che hanno conferito somme di denaro, viene reso il denaro. Il socio dopera invece non ha fatto conferimento iniziale quindi non ha diritto a nulla in questa fase. - Dopo la restituzione dei conferimenti, se la societ ha ancora disponibilit, dovr ripartire fra i soci pro quota, in base alla percentuale di partecipazione agli utili. - art. 2311, la fase nale: per la Ss nulla si dice, per la Snc invece i liquidatori devono redigere un bilancio nale di liquidazione (rendiconto gestione dei liquidatori, non viene effettuato con gli stessi criteri del bilancio di esercizio in quanto non volto alla sottovalutazione in vista della continuazione dellattivit, ma alla valutazione esatta dei beni sociali) e il piano di riparto (modalit di ripartizione dellattivit o della passivit residuale tra i soci). Bilancio di liquidazione e piano ripartito devono essere comunicati ai soci e si ritengono approvati se entro 2 mesi non sorgono obiezioni. - Estinzione della societ: - Snc irregolare: chiusura procedimento di liquidazione determina lestinzione della societ, sempre che siano stati soddisfatti tutti i creditori sociali; - Snc regolare e, dal 2001, anche Ss (iscritte nel registro delle imprese), art. 2312: approvato il bilancio nale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della societ dal registro delle imprese. La cancellazione dal registro delle imprese condizione necessaria per lestinzione della societ.

Tuttavia, anche dopo la cancellazione, i creditori sociali che non sono stati soddisfatti possono ancora far valere i loro diritti nei confronti dei soci e, se il mancato pagamento colpa dei liquidatori, anche nei loro confronti. - Dal 2006, i creditori della Snc possono chiedere il suo fallimento entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese.

LA SOCIETA IN NOME COLLETTIVO (capo III artt. 2291 - 2312)


- art. 2291: denizione di Snc (nb la Ss non ha una denizione esplicita), nella Snc tutti i soci rispondono solidamente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. Il patto contrario non ha effetto nei confronti dei terzi. Quindi le differenze essenziali con la Ss, sono: - i soci sono SEMPRE illimitatamente responsabili nei confronti dei terzi, nella Ss vale questa regola ma derogabile per alcuni soci, nella Snc inderogabile; - nei rapporti interni tra i soci si pu decidere una limitazione della responsabilit dei soci minori, ma tale patto non assolutamente opponibile ai terzi. - la Snc pu esercitare attivit di impresa commerciale. Questo fa si che la disciplina si differenzi dalla disciplina della Ss. Gli si possono applicare gli obblighi delle imprese commerciale come es. la tenuta delle scritture contabili. - art. 2296: liscrizione nel registro delle imprese condizione di regolarit della societ, ma non di esistenza della stessa (come avviene per le societ di capitali). La forma di costituzione forma scritta. Latto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata e deve essere iscritto nel registro entro 30 giorni. - art. 2293: il legislatore disciplina solo le differenze con la Ss. Infatti dice che dove il codice non disponga, si applicano le norme della Ss. - art. 2295: latto costitutivo deve contenere: il nome e i dati dei soci, la ragione sociale, il nome dei soci che hanno rappresentanza e amministrazione, la sede, loggetto sociale, conferimenti di ciascun socio e il valore ad essi attribuito e il modo di valutazione (capitale sociale nominale), le prestazioni dei soci dopera, le norme di ripartizione degli utili e la quota di partecipazione di ciascun socio agli utili e alle perdite, la durata della societ. - art. 2302: gli amministratori devono tenere le scritture contabili. Il bilancio viene poi sottoposto ai soci che devono approvarlo a maggioranza. Nel caso di utili avviene la ripartizione. vietata la ripartizione ai soci di utili non realmente conseguiti, ossia di somme che non siano un eccedenza di patrimonio netto rispetto al capitale sociale. Inoltre se si verica una perdita del capitale sociale (es. Bene danneggiato), non si possono distribuire utili nch il capitale non sia stato reintegrato o ridotto in misura corrispondente. La riduzione di capitale sociale sempre facoltativa nella Snc. - art. 2305: il creditore particolare del socio, nch dura la societ, NON pu richiedere la liquidazione della quota del socio debitore. Tale regola vale no alla scadenza della societ. - art. 2307: il creditore personale del socio pu richiedere la liquidazione della quota del socio debitore anche in caso di proroga della societ, in 2 casi: - Se la proroga espressa e iscritta nel registro delle imprese, il creditore pu opporsi alla proroga entro 3 mesi, se lopposizione accolta, la societ deve liquidare la quota entro 3 mesi dalla sentenza; - Se la proroga tacita, si applica la disciplina della Ss, il creditore personale pu chiedere quando vuole la liquidazione della quota del socio debitore. - art. 2298: le limitazioni del potere di rappresentanza degli amministratori non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel registro delle imprese o non si prova che i terzi ne hanno avuto conoscenza.

- ammissibile come amministratore un non socio perch non incide sul regime patrimoniale della societ. La sua posizione diventa simile a quella di un mandatario generale o di un institore. - art. 2301, divieto di concorrenza: nella Snc tutti i soci hanno il divieto di esercitare per conto proprio o altrui (quindi come amministratore) unattivit concorrente con quella della societ, e di non partecipare come socio illimitatamente responsabile ad altra societ concorrente. La norma vuole proteggere la societ dal danno che le deriverebbe lattivit concorrenziale diretta o indiretta del socio. Non gli impedisce di partecipare come socio limitatamente responsabile. La violazione del divieto lo espone al risarcimento dei danni causati e legittima i soci a chiedere lesclusione del socio. - art. 2300: le modicazioni dellatto costitutivo sono soggette a pubblicit legale e non sono opponibili ai terzi nch non sono state iscritte nel registro delle imprese. - la Snc irregolare simile alla Ss, deriva dalla mancata registrazione dellatto costitutivo nel registro delle imprese, cosa che non comporta linesistenza della societ ma la sua irregolarit. In tal caso mancano le conseguenze giuridiche delliscrizione: - Tutti i soci sono anche amministratori con potere di rappresentanza e la societ non ha la possibilit di far valer il fatto che qualche socio non abbia il potere di rappresentanza. - Rapporti con i creditori sociali e i creditori dei singoli soci, si applica la disciplina della Ss, i creditori sociali possono soddisfarsi sui beni della societ o devono pagare i singoli soci e i creditori personali dei soci hanno diritto di chiedere quando vogliono la liquidazione della quota del socio. Invalidit della Ss o della Snc Il legislatore non dice nulla in merito a quando il contratto di societ sia viziato (annullabilit o nullit) per si occupa della nullit della societ di capitali e della nullit dei contratti pluripersonali (art. 1418). Rispetto alla regola generale: - Se vi un vizio, si tende a mantenere la validit del contratto viziato a meno che la parte viziata non fosse determinante. Es. Un socio ha conferito un bene che richiede forma scritta, senza forma scritta. La partecipazione alla societ sarebbe nulla, ma si tende a mantenerlo valido. - Gli effetti della nullit del contratto sociale (illiceit della causa, assenza degli elementi essenziali del contratto) avrebbero effetto retroattivo (ex tunc), come se il contratto non fossa mai stato stipulato. Tuttavia la societ fa nascere unorganizzazione che intrattiene rapporti con soggetti terzi, si tutelano i terzi che hanno fatto dei rapporti giuridici con la societ. Se linvalidit fosse sempre retroattiva si danneggiano i terzi quindi per le societ di persone vale che la nullit abbia effetto ex nunc. NB SOCIETA DI FATTO, OCCULTA E APPARENTE - La societ di fatto si ha nella sostanza dei rapporti tra pi soggetti: senza che sia stato formalizzato neanche a voce un contratto, esistono gli elementi essenziali per un societ (Es. Costituito un fondo comune tra pi soggetto per svolgere in comune unattivit economica, si ripartiscono tra loro i guadagni o le perdite e anche se non ce nessun segno di formalizzazione, c un contratto per fatti concludenti, esiste una societ). regolata dalla norme della Ss se lattivit esercitata non commerciale, dalle norme della Snc irregolare se lattivit commerciale. Una societ di fatto che esercita attivit commerciale esposta al fallimento al pari di ogni imprenditore commerciale. Il fallimento della societ determina automaticamente il fallimento di tutti i soci, sia di quelli noti al

momento della dichiarazione di fallimento (soci palesi), sia di quelli la cui esistenza sia successivamente scoperta (soci occulti). - La societ occulta diversa dalla societ con soci occulti. La societ occulta la societ costituita con lespressa e concorde volont dei soci di non rivelarne lesistenza allesterno. Pu essere una societ di fatto ma pu anche risultare da un atto scritto tenuto segreto dai soci. Lattivit di impresa svolta per conto della societ ma senza spenderne il nome. La societ non viene esteriorizzata. Lo scopo limitare la responsabilit nei confronti dei terzi al patrimonio al solo gestore. La responsabilit dei soci pu essere invocata se viene scoperta. Pu fallire come la societ di fatto con soci occulti. - La societ apparente la situazione opposta, non esiste nei fatti e neanche formalmente, ma ci sono alcune situazioni che dal punto di vista dei soggetti terzi fanno nascere la convinzione dellesistenza di una societ. Es. Pi persone che svolgono la stessa attivit, negli stessi locali, si scambiano tra loro nellesecuzione delle prestazioni con i clienti, pu far credere che ci sia una societ ma non c perch non c un fondo comune e neanche la ripartizione di utili o perdite. Se uno di loro insolvente, la giurisprudenza per tutelare i creditori, ha creato la gura della societ apparente: se fallisce il soggetto ma anche gli altri soggetti che apparentemente sono suoi soci, rispondono entrambi. una societ inesistente tra i soci ma esistente di fronte ai terzi.

3. LA SOCIETA IN ACCOMANDITA SEMPLICE (capo IV artt. 2313 - 2324)


- Art. 2313, nozione: si differenzia dalla Snc per la presenza di due categorie di soci: - I soci accomandatari che, come i soci della Snc, sono sempre illimitatamente responsabili per le obbligazioni che la societ ha assunto col loro patrimonio. Per questo motivo solo a loro compete lamministrazione della societ; - I soci accomandanti sono limitatamente responsabili, cio rispondono nei limiti del capitale conferito alla societ. Una volta conferito il capitale, hanno chiuso i loro obblighi. Sono quindi simili ai soci delle societ di capitali. Sono esclusi dalla direzione dellimpresa sociale. - Art. 2314, la ragione sociale: latto costitutivo di una Sas deve essere iscritto nel registro delle imprese, lomessa iscrizione comporta lirregolarit della societ e non la sua inesistenza. La ragione sociale della Sas deve essere formata col nome di almeno uno dei soci accomandatari, non col nome di un socio accomandante, nel caso questo avrebbe automaticamente responsabilit illimitata per tutte le obbligazioni sociali. - Art. 2315: alla Sas si applicano le norme della Snc. - Art. 2316: latto costitutivo deve indicare i soci accomandatari e i soci accomandanti. Se nulla dice su chi abbia il potere di amministrazione e rappresentanza della societ, si presume che il potere vada a tutti i soci accomandatari. - Art. 2319: la nomina e la revoca degli amministratori nominati con atto separato richiede lunanimit dei soci accomandatari e la maggioranza dei soci accomandanti calcolata per quote di partecipazione agli utili. Il socio accomandatario che sia anche amministratore, se cessa di essere amministratore, resta socio accomandatario. Se invece cessa di essere accomandatario, non pu pi essere amministratore. La revoca di un amministratore nominato nellatto costitutivo richiede lunanimit di entrambi. - Art. 2320, i soci accomandanti: sono soci a responsabilit limitata, non hanno per questo potere di gestione, tuttavia non ne sono totalmente esclusi ma hanno potere di gestione limitato. Essi: - Possono avere procura speciale per singoli affari; - Possono prestare la loro opera, manuale o intellettuale, allinterno della societ sotto la direzione degli amministratori e non autonomamente; - Possono dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni.

- Devono essere informati dagli amministratori in merito alle attivit che essi compiono e possono controllare lattivit di gestione. Hanno quindi diritto ad avere i conti di bilancio e controllano la contabilit societaria. - Hanno anche il diritto di approvare il bilancio. Oltre questi conni entro cui gli accomandanti possono legittimamente cooperare allamministrazione della societ, scatta il divieto di immistione: gli accomandanti non possono compiere atti di amministrazione, n trattare o concludere affari in nome della societ, se non in forza della procura speciale. Se contravvengono a tale divieto, assumono responsabilit illimitata e solidale di tutte le obbligazioni sociali. Possono inoltre essere esclusi dalla societ, con decisione a maggioranza. Tuttavia il socio accomandante che cos perde il benecio della responsabilit limitata, non diventa un socio accomandatario, ed avr la possibilit di esercitare azione di regresso non solo verso la societ, ma anche verso gli accomandatari. Nella Sas irregolare il divieto di immistione assoluto. - Art. 2322, il trasferimento della quota di un socio: - accomandatario = si applica la stessa regola della Snc, quindi serve unanimit dei soci (ari e anti) per il trasferimento della quota. Per mortis causa serve anche il consenso degli eredi; - accomandante = sono meno rilevanti per la societ, quindi il trasferimento della quota fra vivi avviene col consenso della maggioranza dei soci calcolata pro quota. Per mortis causa invece, liberamente trasferibile. - Art. 2323, cause di scioglimento, valgono le cause di scioglimento di Ss e Snc, per una viene modicata: la duplice categoria di soci deve mantenersi per tutta la durata della vita della societ. La Sas si scioglie anche se rimane una sola della due categorie di soci, a meno che entro 6 mesi non sia stato sostituito il socio che venuto meno. - Se mancano i soci accomandatari: gli accomandanti devono nominare un amministratore provvisorio (che pu anche essere un accomandante), i cui poteri sono limitati agli atti di ordinaria amministrazione. Lamministratore provvisorio non assume qualit di accomandatario. - Se mancano i soci accomandanti: lattivit della societ continua normalmente. Se dopo 6 mesi non viene ricostruita la categoria dei soci mancanti, la societ si trasforma tacitamente in una Snc irregolare.

4. LA SOCIETA PER AZIONI (capo V, artt. 2325 - 2451)


Caratteri generali Nozione: una societ di capitali nella quale - per le obbligazioni sociali risponde solo la societ col suo patrimonio (art. 2325). Saa dove ci sono sia soci a responsabilit limitata che illimitata; - la partecipazione sociale rappresentata da azioni (art. 2346) Srl dove le quote di partecipazione dei soci non possono essere rappresentate da azioni. Caratteristiche: - Personalit giuridica = la societ per questo gode di perfetta autonomia patrimoniale, solo la societ qualicabile come imprenditore; - Responsabilit limitata = tutti i soci non hanno alcuna responsabilit personale per le obbligazioni sociali, risponde solo la societ col suo patrimonio. I soci eseguono solo i conferimenti, i creditori hanno solo il patrimonio sociale per soddisfarsi; - Organizzazione corporativa = necessaria presenza di distinti organi: assemblea, organo di gestione e organo di controllo. I sono non hanno potere diretto di amministrazione e ctrl, ma solo di concorrere col voto alla nomina degli amministratori e dei sindaci. Questi sono distinti dai soci e rispondono personalmente dei danni arrecati. In sede di

assemblea le decisioni vengono prese a maggioranza pro quota (c una frazione minima); - Quote di partecipazione rappresentate da azioni = le partecipazioni sono omogenee e standardizzate. Le azioni sono infatti di egual valore e conferiscono uguali diritti (art. 2348). Il valore nominale della singola azione dato dal capitale sociale fratto il numero di azioni. Esse sono liberamente trasferibili e assoggettate alla disciplina dei titoli di credito. La Spa piace alle grandi imprese, perch? Limitazione del rischio individuale dei soci e possibilit di pronta mobilitazione dellinvestimento (assicurata dai titoli azionari). Ci permette la raccolta di ingenti capitali di rischio. Si distinguono quindi azionisti imprenditori (pochi soci con iniziativa economica) e azionisti risparmiatori (massa di piccoli azionisti che vogliono solo investire il loro risparmio). NB non solo grandi imprese, ma anche Spa a carattere familiare con base azionaria stabile ed omogenea, dove lappello al pubblico risparmio per la raccolta di capitale marginale o assente (societ a ristretta base azionaria). Problemi della disciplina del 1942: - non tutela sufcientemente gli azionisti di minoranza, non funziona il principio maggioritario e neanche il collegio sindacale. - Altro problema dovuto dagli anni 80 allintroduzione degli organismi di investimento collettivo, ossia investimento indiretto tramite operatori professionali specializzati (fondi comuni di investimento, fondi pensione ) che raccolgono risparmio tra il pubblico e lo investono in partecipazioni di minoranza di societ quotate secondo il criterio della diversicazione del rischio. - Problema dei gruppi di societ (societ autonome sotto linuenza dominante di una capogruppo). Tutti questi problemi andavano risolti e integrati con le nuove normative UE (1998 riforma della disciplina delle societ quotate, 2003 delle non quotate). - Freno a societ con capitale sociale irrisorio, era infatti ssato a un milione di lire, linazione aveva reso irrisoria tale somma. Ora il capitale sociale minimo di 120 000 per le Spa e di 10 000 per le Srl. - Nuova disciplina delle societ quotate in mercati regolamentati: possibilit di emettere azioni di risparmio prive di diritto di voto, certicazione del bilancio da parte di unautonoma societ di revisione, istituzione di un organo di pubblico controllo (CONSOB, commissione nazionale per le societ e la borsa) diritto a garantire la completezza e la veridicit dellinformazione societaria; - Riforma del mercato mobiliare, introduzione nuove gure di intermediari (SIM); - D.lgs. 58/1998 introduzione TUF, disciplina societ quotate in borsa; - La riforma del 2003 ha introdotto la Spa unipersonale a responsabilit limitata e altre belle novit. - Con la riforma, la disciplina della Srl, che prima era molto simile alla Spa, diventata pi autonoma rispetto alla disciplina della Spa. La srl oggi il tipo sociale pi simile alle societ di persone (se la Sas nelle societ di persone simile alle societ di capitalia, la Srl nelle societ di capitali simile alle societ di persone). - La riforma distingue 2 modelli di Spa: - Societ che fa ricorso al mercato del capitale di rischio (art. 2325 bis introdotto nel 2003): azioni comprate, vendute e sottoscritte rivolgendosi al pubblico degli investitori - Societ con azioni quotate in mercati regolamentati

- Societ con azioni diffuse tra il pubblico in misura rilevante = non sono quotate in borsa, la Consob ha emanato una serie di regolamenti in attuazione del TUF, uno di questi il regolamento n 11/971 del 1999 che denisce le azioni diffuse tra il pubblico in maniera rilevante. Si tratta di societ con un numero di soci minimo elevato, almeno 200 soci che detengono pi del 5 % del capitale sociale. - Societ che non fanno ricorso dal capitale di rischio: societ chiuse, non sono negoziate nel mercato, la circolazione delle loro azioni limitata in un mercato molto circoscritto o non esiste un mercato. Costituzione Spa (chiusa, diffusa o quotata) La costituzione di una Spa ha due fasi essenziali: 1. Stipulazione dellatto costitutivo per atto pubblico = i soci prima di sottoscriverlo devono depositare presso una banca almeno una parte del cash necessario per i conferimenti; 2. Iscrizione dellatto costitutivo nel registro delle imprese, solo cos acquista personalit giuridica e viene ad esistenza (art. 2331). Latto costitutivo viene controllato in via esclusiva dal notaio che redige il contratto. Per semplicare stata soppressa nel 2000 la fase intermedia di omologazione dellatto costitutivo da parte dellautorit giudiziaria, ossia riconoscimento formale della personalit giuridica e verica che fossero state rispettate le condizioni stabilite dalla legge per lacquisto della stessa. Ci sono due procedure di stipulazione dellatto costitutivo, risale al 1942: - Costituzione simultanea = atto costitutivo stipulato immediatamente dai soci fondatori. Essi provvedono integralmente al capitale sociale iniziale; - Costituzione per pubblica sottoscrizione = riguarda il costituire una Spa con numero di soci molto elevato sin dallinizio, costosa, lunga procedura. Consente la raccolta tra il pubblico del capitale iniziale. Si articola in 4 fasi: programma, adesione, convocazione assemblea costituente e stipulazione atto pubblico. I promotori sono coloro che assumono liniziativa e sono solidamente responsabili verso i terzi per le obbligazioni assunte per la costituzione della societ. 1. ATTO COSTITUTIVO Art. 2328 = latto costitutivo pu essere redatto per contratto e dal 2003 anche per atto unilaterale. In ogni caso deve essere redatto per atto pubblico (a pena di nullit e lo stesso vale per il contratto preliminare della societ) e deve indicare: 1. Cognome, nome o denominazione (art. 2326 dice che la denominazione sociale deve contenere lindicazione di Spa, ed disciplinata dalle norme sulla ditta, no confusione), data e luogo di nascita o lo Stato di costituzione, domicilio o sede di cittadinanza dei soci e eventuali promotori, e il numero di azioni assegnate ad ognuno di essi; 2. Denominazione e comune ove sono poste la sede della societ e le eventuali sedi secondarie; 3. Oggetto sociale, ossia il tipo di attivit economica che la societ si propone di svolgere, deve essere determinata e lecita; 4. Ammontare del capitale sottoscritto e versato (art. 2327, non meno di 120 000 , prima erano 100 000 ); 5. Numero e eventuale valore nominale delle azioni, caratteristiche e modalit di emissione e circolazione; 6. Valore attribuito ai beni conferiti in natura; 7. Norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti, da indicare solo se si vuole modicare la relativa disciplina legale secondo la quale utili e perdite sono ripartiti in

egual misura e la partecipazione pari alla quota di conferimenti eseguita, dal 2003 pu essere derogata; 8. Beneci eventuali per promotori e soci fondatori; 9. Sistema di amministrazione adottato (se nulla si dice di applica il modello legislativo), numero amministratori e loro poteri indicando quali tra essi hanno la rappresentanza; 10. Numero componenti collegio sindacale; 11. Nomina primi amministratori e sindaci; 12. Importo globale delle spese di costituzione (essenzialmente le spese notarili e le imposte di registro); 13. La durata della societ, dal 2003 possono essere poste anche a tempo indeterminato, in tal caso, se le azioni non sono quotate, i soci possono pi agevolmente recedere. Spesso latto costitutivo viene unito allo statuto, che contiene le norme legali e convenzionali di funzionamento della societ. Costituiscono insieme un contratto unitario, lo statuto si considera parte integrante dellatto costitutivo. Le clausole dello statuto prevalgono su quelle dellatto costitutivo in caso di contrasto. Condizioni di costituzione: - Art. 2327: almeno capitale sociale sottoscritto di 120 000 (in casi speciali pi alto, es. per le societ bancarie e nanziarie); - Art. 2329: - Che sia sottoscritto per intero il capitale sociale, deve essere indicato quanto conferisce ciascun socio; - Che siano rispettate le disposizioni relative ai conferimenti in sede di costituzione (che sia versato presso una banca il 25% dei conferimenti (in passato era 3/10) in denaro e nel caso di costituzione unilaterale, lintero ammontare. I beni in natura o i crediti devono essere conferiti subito per intero e deve essere redatta una perizia di stima del loro valore da parte di un esperto nominato dal tribunale sotto il controllo del notaio); - Che sussistano le autorizzazioni governative e le altre condizioni richieste da leggi speciali per la costituzione della societ in relazione al suo particolare oggetto. Ad esempio, le banche sono sottoposta a vigilanza della Banca dItalia e serve quindi la sua autorizzazione. Se il notaio non fa laccertamento, il controllo dovrebbe essere fatto dal registro delle imprese. Che latto costitutivo rispetti queste norme, dopo labolizione della omologazione, spetta solo al notaio, il quale viene punito gravemente se redige un atto non conforme alla legge. il controllo notarile che ha sostituito lomologazione. Il controllo del notaio un controllo di legalit, non solo di carattere formale ma anche sostanziale, volto ad accertare la conformit alla legge della costituenda societ. Effetti stipulazione atto costitutivo: non sufciente a costituire una Spa, ma produce degli effetti immediati e preliminari. - I contraenti restano vincolati dalla dichiarazione di costituire la societ e per le somme conferite. Possono rientrare in possesso delle somme solo entro 90 giorni dalla stipulazione dellatto costitutivo se questo non stato iscritto nel registro delle imprese, decorso tale termine infatti perde efcacia. - Obbligo del notaio che ha ricevuto latto a depositarlo entro 20 giorni presso lufcio del registro delle imprese. Se il notaio non provvede, lobbligo incombe sugli amministratori nominato nellatto. Nellinerzia di entrambi, punita con sanzione amministrativa, ogni socio pu provvedervi a spese della societ (art. 2330).

2. ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE Il notaio contestualmente al deposito dellatto costitutivo e degli allegati, richiede liscrizione della societ nel registro delle imprese. Lufcio deve poi vericare la regolarit formale della documentazione ricevuta. Liscrizione determina il completamento della fattispecie costitutiva della Spa, con la quale acquista personalit giuridica e viene ad esistenza. Operazioni compiute prima delliscrizione: Pu vericarsi che tra la stipulazione dellatto costitutivo e liscrizione nel registro o prima della stipula dellatto, vengano compiute operazioni in nome della societ costituenda. - Per le operazioni compiute in nome della societ prima della iscrizione, sono illimitatamente e solidamente responsabili coloro che hanno agito. Altres sono responsabili il socio unico fondatore e quelli tra i soci che hanno consentito il compimento delloperazione (art. 2331); - vietata lemissione di azioni prima delliscrizione; Una volta perfezionatosi il processo di costituzione, la posizione della societ rispetto alle obbligazioni sorte prima dipende: - Delle operazioni necessarie per la costituzione, la societ resta obbligata, purch le relative spese siano state inserite nellatto costitutivo. - Delle operazioni non necessarie invece la societ libera di accollarsele o meno. necessario che dopo liscrizione, lorgano competente approvi o meno le operazioni. In caso di approvazione diventa responsabile anche la societ, oltre al soggetto agente (che non sollevato dalla responsabilit). Se per caso liscrizione viene riutata e quindi la costituzione non giunge a compimento, i promotori non hanno alcun diritto di rivalsa verso i sottoscrittori delle azioni per le spese sostenute per la costituzione, a meno che non abbiano agito su specico incarico di questi. Hanno comunque azione di rivalsa sui sottoscrittori per le azioni strettamente necessarie che sono andati a compiere. Nb. Non esiste la Spa irregolare, non iscritta nel registro delle imprese. Nullit Spa La societ se va tutto bene viene ad esistenza, per possono esserci dei vizi dellatto costitutivo. La reazione dellordinamento diversa prima o dopo liscrizione: - Prima della registrazione: si ha un contratto di societ che produce effetto solo fra le parti contraenti, quindi annullabile o nullo nei casi ed effetti previsti dalla disciplina generale dei contratti (art. 1418); - Dopo la registrazione: esiste una societ, seppur invalidamente costituita. La sanzione va ora a colpire la societ-organizzazione, la sanzione consiste nello scioglimento della societ. Emerge tuttavia lesigenza di tutelare i terzi che hanno avuto relazioni daffari con la societ invalida e di consentire, se possibile la conservazione dellorganizzazione. Art. 2332 stabilisce le cause di nullit della Spa iscritta (ridotte da 8 a 3 con la riforma del 2003): - Mancata stipulazione dellatto costitutivo nella forma dellatto pubblico. - Illiceit delloggetto sociale, deve essere lecito, non contrario alle norme imperative e al buon costume. - Mancanza nellatto costitutivo di ogni indicazione di elementi essenziali quali: denominazione sociale, o i conferimenti, o lammontare del capitale sociale, o loggetto sociale. Non sono pi cause di nullit (previste dal 1969 al 2003) la mancanza dellatto costitutivo, incapacit dei soci fondatori, mancanza della pluralit dei fondatori, mancato conferimento iniziale in denaro.

La dichiarazione di nullit di una Spa avviene quindi solo in questi rari casi, fuori da questi casi le Spa non sono soggette ad alcuna causa di inesistenza, nullit assoluta, relativa o di annullabilit. Gli effetti della nullit: La dichiarazione di nullit di un contratto in generale (e quindi del contratto di societ prima delliscrizione) ha effetto retroattivo (ex tunc). La dichiarazione di nullit di una Spa non pregiudica lefcacia di tutti atti compiuti in nome della societ dopo liscrizione e no ad allora (ex nunc), inoltre i soci non sono liberati dallobbligo di eseguire i conferimenti no a quando non siano soddisfatti tutti i creditori sociali. Quindi la nullit opera solo come causa di scioglimento, comporta la liquidazione della societ, con la sola differenza che i liquidatori vengono nominati dal tribunale. Sanabilit della nullit della societ: Mentre la nullit di un contratto insanabile, la nullit di una Spa non pu essere dichiarata quando la causa di essa stata eliminata e di tale eliminazione stata data pubblicit con iscrizione del registro delle imprese. Linvalidit della singola partecipazione non determina la nullit del della societ, anche se essenziale, e non ha effetto retroattiva. Spa unipersonale La riforma del 2003 ha permesso: - La costituzione di una Spa con atto unilaterale di un unico fondatore (art. 2328); - Che nella Spa unipersonale risponda di regola per le obbligazioni sociali solo la societ col proprio patrimonio, salvo in alcuni casi eccezionali: Gli obblighi dellunico socio: - Lunico fondatore risponde in solido con coloro che hanno agito per le operazioni compiute in nome della societ prima della registrazione. limitato quindi solo dopo la registrazione. - Lunico fondatore ha lobbligo di fare immediatamente, prima della stipulazione dellatto costitutivo, i conferimenti, quindi non solo il 25%. Se viene meno la pluralit dei soci, i versamenti ancora dovuti devono essere effettuati entro 90 giorni. - Ha inoltre obbligo pubblicitario, deve indicare negli atti e nella corrispondenza (ma non nella denominazione) che si tratta di societ con un unico socio. Inoltre deve depositare il suo nome presso il registro delle imprese in modo che chiunque possa non solo vericare che fatta da un unico socio ma anche vericare chi sia lunico socio. Ogni violazione a tali obblighi impedisce che valga la responsabilit limitata sullunico socio. La responsabilit illimitata dellunico azionista ha comunque carattere sussidiario, pu essere fatta valere dai creditori solo in caso di insolvenza della societ. Patrimoni destinati ad uno specico affare La riforma del 2003 ha permesso una nuova tecnica, oltre alle Spa unipersonali, per limitare il rischio di impresa, quella dei patrimoni destinati ad uno specico affare. La disciplina offre 2 modelli (art. 2447-bis): - Patrimoni destinati operativi = la Spa pu costituire uno o pi patrimoni, ciascuno dei quali destinato in via esclusiva ad uno specico affare, entro i limiti de 10% del proprio PN. La costituzione deve contenere delle indicazioni speciche; - Finanziamento destinato = contratto di nanziamento di uno specico affare stipulato con i terzi, pattuendo che al rimborso totale o parziale del nanziamento siano destinati i proventi dellaffare stesso.

Conferimenti I conferimenti sono i contributi dei soci alla formazione del patrimonio iniziale della societ, dotano il capitale di rischio iniziale per lo svolgimento dellattivit di impresa. Il valore in denaro dei conferimenti iniziale costituisce il capitale sociale nominale della societ. I conferimenti formano quindi il patrimonio iniziale della societ e il loro valore esprime la cifra del capitale sociale nominale. Il capitale sociale nominale la cifra del patrimonio netto (capitale reale) indisponibile dai soci per tutta la durata della vita della societ (funzione vincolistica) e serve da termine di riferimento per la misurazione dei diritti fondamentali dellazionista (funzione organizzativa). La disciplina dei conferimenti per le Spa specica, mentre era assente nelle societ di persone. Duplice nalit: - Che i conferimenti emessi dai soci vengano effettivamente acquisiti dalla societ; - Che il valore assegnato ai conferimenti sia veritiero, al ne che il loro valore complessivo non sia inferiore allammontare del capitale sociale (art. 2346 5 comma). Quindi a ciascun socio viene assegnato un numero di azioni proporzionale ai conferimenti eseguiti, tuttavia per rispettare il principio di cui sopra, la ripartizione delle azioni tra i soci pu anche essere non proporzionale al conferimento di ciascuno. I conferimenti in denaro (art. 2342, comma 1 e 2): - I conferimenti devono farsi in denaro, se nellatto costitutivo non previsto diversamente. - Per garantire leffettivit almeno parziale devono versare in una banca n dalla costituzione almeno il 25% dei conferimenti in denaro o dellintero ammontare se si tratta di societ unipersonale. - Costituita la societ, gli amministratori sono liberi di chiedere ai soci i versamenti ancora dovuti. - Le azioni non interamente liberate sono trasferibili. Devono essere per nominative e devono risultare dal titolo i versamenti ancora dovuti. Nel caso di trasferimento lobbligo grava sullacquirente (socio attuale) ma anche sullalienante (limitatamente nel tempo, massimo 3 anni, e di carattere sussidiario). - art. 2344: il socio in mora nei versamenti non pu esercitare il diritto di voto. Inoltre la societ pu avvalersi della vendita coattiva delle azioni del socio moroso decorsi 15 giorni dalla pubblicazione della difda sulla Gazzetta Ufciale. Gli amministratori offrono le azioni ai soci. In mancanza di offerte vendono le azioni a mezzo banca o intermediario. Se la vendita coattiva non ha effetto possono dichiarare decaduto il socio, trattenendo i conferimenti gi versati. Le azioni del socio escluso entrano in circolazione entro lesercizio. Se ancora non trovano acquirente la societ deve ridurre il capitale sociale corrispondente. I conferimenti diversi dal denaro: conferibile ogni bene suscettibile di valutazione economica certa, vengono per esclusi per le Spa in conferimenti di beni futuri, le prestazioni dopera e di servizi. Beni in natura (sia in godimento che in propriet, materiali o immateriali) e crediti, sono esposti ad una disciplina ad hoc che ha per oggetto la loro corretta valutazione. Le azioni corrispondenti a tali conferimenti devono essere interamente liberate al momento della sottoscrizione (ossia la societ deve acquistare la piena disponibilit del bene conferito). Il processo di valutazione descritto dallart. 2343, al ne di dare una valutazione oggettiva e veritiera che non sia inferiore al valore effettivo. Fasi: - Relazione di stima = redatta da un esperto designato dal tribunale nel cui circondario ha sede la societ in corso si formazione. La relazione deve attestare che il valore almeno

pari a quello ad essi attribuito ai ni della determinazione del capitale sociale e delleventuale sovrapprezzo. La relazione deve essere allargata allatto costitutivo. - Verica della stima = il valore assegnato dalla relazione di stima ha carattere provvisorio, entro 180 giorni dalla costituzione gli amministratori devono controllare le valutazioni contenute nella relazione di stima. - Se hanno dubbi, procedono alla revisione della stima. Se dalla revisione risulta che il valore dei beni conferiti inferiore di oltre 1/5 rispetto al valore per cui avvenne il conferimento, la societ pu: - Ridurre proporzionalmente il capitale sociale e annullare le azioni che risultano scoperte. - Il socio pu integrare in denaro - Il socio pu recedere dalla societ, con conseguente diritto alla liquidazione del valore attuale delle azioni sottoscritte. - Inoltre se per fatti eccezionali gli amministratori ritengano inattendibile il valore attribuito, possono procedere ad un nuova valutazione entro 30 giorni dalliscrizione della societ. Per vincolare stabilmente i soci ad effettuare a favore delle societ prestazioni che non possono formare oggetto del conferimento, si usano le prestazioni accessorie.

5. LE AZIONI
Azione = quote di partecipazione dei soci nella societ per azioni. Sono omogenee, standardizzati, liberamente trasferibili e rappresentate da documenti (titoli azionari) che circolano secondo la disciplina dei titoli di credito. Valore nominale della singola azione = capitale sociale / numero di azioni emesse. quindi lunit minima di partecipazione al capitale sociale e attribuisce identici diritti nella societ e verso la societ. quindi indivisibile (art. 2347). Pi titolari della stessa azione devono nominare un rappresentante. Se un rappresentante non viene nominato, le comunicazioni fatte dalla societ a uno dei comproprietari sono efcaci nei confronti di tutti. I comproprietari rispondono solidamente verso la societ per le obbligazioni da essa derivanti e quindi per il conferimento dei versamenti ancora dovuti. Lindivisibilit non impedisce (con delibera di modica dellatto costitutivo) il frazionamento delle azioni, con riduzione quindi del loro valore nominale (ogni azione da 10 sostituita da 10 azioni da 1) oppure il raggruppamento attraverso laumento del valore nominale (10 azioni da 1 euro raggruppate in una da 10 euro). Le azioni possono quindi essere viste come: parti del capitale sociale, complesso unitario di diritti in cui si sintetizza la partecipazione sociale e titoli circolanti. PARTI DI CAPITALE SOCIALE Art. 2348 : le azioni sono tutte di egual valore. Possono essere emesse anche azioni senza indicazione del loro valore nominale. - azioni con valore nominale = specicate nellatto costitutivo (art. 2328). Il valore nominale rimane invariato nel tempo e si modica solo con una modica dellatto costitutivo. - Azioni senza valore nominale = non viene indicato il valore nominale, ma il capitale sociale e il numero di azioni emesse ( quindi implicito). Il valore di emissione : in entrambi i casi vale la regola che in nessun cado il valore complessivo dei conferimenti pu essere inferiore allammontare globale del capitale sociale (tot conf. tot cs). Quindi:

- le azioni non possono essere emesse complessivamente per somma inferiore al loro valore nominale (emissione azioni valore nominale azioni). Altrimenti si avrebbe la formazione di capitale sociale solo apparente. Possono quindi essere emesse con somma maggiore del valore nominale (emissione con sovrapprezzo) sia in sede di costituzione, sia in sede di aumento del capitale sociale. Il valore di bilancio : il valore reale della azioni dato da PN / numero di azioni . Valore che varia nel tempo in funzione delle vicende economiche della societ e viene dedotto dal bilancio. Il valore di mercato : risulta giornalmente dai listini ufciali quando le azioni sono ammesse alla quotazione in un mercato regolamentato (borsa valori). Indica il prezzo di scambio delle azioni in quel determinato giorno. PARTECIPAZIONE SOCIALE E DIRITTI Ogni azione costituisce una partecipazione sociale che attribuisce al suo titolare un complesso di diritti di natura: - Patrimoniale = diritto alla quota di liquidazione e diritto ad una quota di utili (art. 2350), lassemblea dei soci pu decidere di distribuire gli utili, tutti o una parte o reinvestire. Nelle societ di persone il diritto agli utili automatico, quando ci sono gli utili ogni socio ha diritto a percepire la quota. La decisione di non distribuire e di reinvestire deve essere assunta allunanimit. Nella Spa la posizione del singolo socio subordinata alla decisione assunta dallassemblea dei soci a maggioranza. Quando lassemblea deve approvare il bilancio desercizio, poi non c un diritto automatico di distribuzione. Se la maggioranza dei soci decide di reinvestire, il singolo socio non pu opporsi e pretendere la liquidazione della sua quota. Per ogni azione spetta un certo dividendo. Maggiore il numero di azioni maggiore il dividendo che ricever. Il dividendo proporzionale alla quota di partecipazione alla quota di capitale sociale. Partecipazione che vale anche nel momento della liquidazione e nel momento in cui il socio recede dalla societ; - Amministrativo = diritto di voto, pu essere esercitato proporzionalmente alla quota di partecipazione al capitale sociale. Altri diritti amministrativi sono esercitati indipendentemente la quota di partecipazione, es. Diritti di controllo sulle decisioni dei soci, azioni per far valere la responsabilit degli amministratori, diritti del socio che non spettano in misura proporzionale. - Misto patrimoniale e amministrativa = diritto di opzione, esercitato dai soci in sede di aumento di capitale sociale, ossia quando lassemblea dei soci decide di chiedere ai soci nuovi conferimenti, spetta ai soci in maniera proporzionale. Art. 2348 = le azioni conferiscono ai possessori uguali diritti. una uguaglianza relativa (perch il legislatore ammette gruppi di azioni speciali che conferiscono diritti diversi) e oggettiva (sono uguali i diritti che ogni azione conferisce, ma non i diritti di cui ogni azionista dispone, in quanto si deve guardare al numero di azioni detenute). - Diritti indipendenti dal numero di azioni possedute = di intervento in assemblea, di denuncia del collegio sindacale, di esame del libri sociali.. - Diritti che competono solo se si dispone di una determinata percentuale del capitale sociale = di chiedere la convocazione dellassemblea, o di ottenerne il rinvio. Sono i diritti della minoranza, che possono essere esercitati da uno o pi soci che rappresentano almeno il 10 % del capitale sociale. - Diritti che spettano ad ogni azionista in proporzione del numero di azioni possedute = art. 2351 diritto di voto, art. 2350 diritto agli utili e alla quota di liquidazione, anche in caso di recesso, diritto di opzione art. 2441, diritto allassegnazione gratuita di azioni (art. 2442). In questi diritti si vede la differenza soggettiva.

Le azioni speciali ( azioni ordinarie) = attribuiscono diritti diversi, se ci sono diverse categorie di azioni, le delibere dellassemblea che pregiudicano i diritti di una di esse, devono essere approvate anche dallassemblea speciale della categoria interessata. Le societ possono in autonomia modellare il contenuto di una partecipazione azionaria, seppur rispettando dei limiti (no azioni che permettono il voto plurimo). Es: - Azioni senza diritto di voto = azioni di risparmio, volte ad incentivare linvestimento in azioni offrendo ai risparmiatori titoli meglio rispondenti ai loro interessi. Non hanno quindi diritto di voto, ma devono essere dotate di privilegi di natura patrimoniale; - Azioni a voto limitato = azioni privilegiate, attribuiscono ai possessore diritto di preferenza nella distribuzione degli utili; - Azioni fornite di diritti patrimoniali correlati ai risultati dellattivit sociale di un determinato settore = azioni correlate; - Azioni a favore dei prestatori di lavoro: - Azioni gratuite = assegnazione straordinaria di utili ai dipendenti delle societ o societ controllate; - Azioni a pagamento = la societ pu derogare il diritto di opzione degli azionisti sulle azioni a pagamento di nuova sottoscrizione, per offrire le stesse in sottoscrizione ai dipendenti. - Azioni di godimento = azioni speciali la cui funzione quella di assicurare la parit di trattamento degli azionisti in sede di riduzione reale del capitale sociale. attuata mediante sorteggio ed annullamento di un certo numero di azioni dietro rimborso del solo valore nominale delle azioni stesse. Poich il valore reale pu essere molto elevato, viene lasciato agli azionisti rimborsati speciali titoli, quali le azioni di godimento. NB le azioni ordinarie devono essere almeno la met del capitale sociale. TITOLI CIRCOLANTI Titolo di credito = documento cartaceo il quale reca la promessa di compiere una determinata prestazione a favore di chi ad una certa data risulter in possesso di quel documento. Promessa rmata da colui che si obbliga ad effettuare una prestazione. Nel caso delle cambiali la promessa in denaro. Si dice che il diritto di credito (di ottenere la prestazione) incorporato nel documento. Il diritto di credito diventa un bene mobile. La promessa fa si che il credito sia un bene mobile e che quindi la sua circolazione uguale alla circolazione di un bene mobile. Basta trasferire il documento. I titoli di credito sono funzione giuridica a cui si ricorsi nel passato per rendere pi agevole la circolazione dei crediti. Il titoli di credito sono simili ai beni mobili, in generale. Hanno caratteristiche essenziali: - Autonomia = - circolano in base al principio che si applica agli immobili: possesso in buona fede (anche da un soggetto non proprietario) vale titolo (ne acquisisci comunque la propriet), non soggetto a rivendicazione. - Il cessionario di un titolo di credito acquista un diritto nuovo , autonomo, rispetto al diritto del cedente (precedente titolare). Il debitore non potr opporre al nuovo titolare di un titolo di credito le eccezioni che avrebbe potuto porre al soggetto al titolo del quale ha emesso il titolo stesso. Es. Una cambiale emessa con riferimento allobbligo di pagare il prezzo di un bene che viene venuto, tizio vende a sempronio, sempronio emette una cambiale nei confronti di tizio. Tizio pu far circolare la cambiale. Mettiamo che la merce era viziata, riso avariato, Sempronio pu far valere i vizi della merce, paga meno o non paga. Se alla data emessa nella cambiale tizio vuole riscuotere e non lha fatta circolare, allora sempronio non pagher la cambiale xk la merce era viziata. Se per tizio ha trasferito la

cambiale a terzi, e il terzo si presenta a sempronio, sempronio deve pagare la somma indicata sulla cambiale. Nei confronti di tizio potr poi agire per il risarcimento del danno. Infatti nella disciplina dei titoli di credito si differenzia tra rapporto cambiario e rapporto fondamentale. Eccezioni che possono essere opposte solo in un rapporto e non nellaltro. - Letteralit = tutte le caratteristiche del titolo di credito sono contenute nel titolo di credito (quantit, tempo) non si fa riferimento ad accordi esterni. - Titoli astratti e titoli causali = quelli astratti come la cambiale il rapporto fondamentale non indicato nel titolo e pu essere qualunque rapporto giuridico, di qualunque genere. I titoli causali recano lindicazione del tipo di contratto in base al quale possono essere emessi es. Azioni e obbligazioni delle societ perch una azione pu essere emessa solo da una Spa o Saa. Rapporto specico. I titoli di crediti si distinguono in 3 categorie, per contenuto e modalit di circolazione: - Titoli di credito al portatore = riferiti a chi li possiede, un titolo emesso senza indicare il nome del beneciario della prestazione, chi si obbliga dice mi obbligo ad eseguire la prestazione in tale data. Per trasferire la prestazione sufciente la consegna del documento. Per ottenere la prestazione da soggetto che ha sottoscritto il titolo di credito sufciente presentare il titolo. Nellambito delle societ esiste una categoria di azioni, azioni di risparmio, che sono al portatore. Per ottenere il pagamento serve solo presentare il documento alla banca. Il titolo al portatore presenta linconveniente che se viene rubato, la legittimazione spetta solo a chi ha il possesso del documento; - Titoli di credito allordine (cambiale) = deve essere inizialmente intestato al soggetto a cui viene emesso, la promessa di adempimento deve essere fatta a favore del soggetto individuato. Prometto di pagare tot a giovanni rossi entro il giorno x. Il debitore consegna il documento al creditore. Per essere trasferito il credito, il creditore deve consegnare il titolo e dovr rigirarlo, indicare sul titolo a chi lo trasferisce, giovanni rossi lo gira a giuseppe verdi. Al momento in cui presenta la cambiale, legittimato al pagamento chi in possesso del titolo ed indicato come lultimo beneciario. - Titoli nominativi (le azioni) = il debitore che emette il titolo di credito, non solo indica il nome del beneciario sul titolo, ma deve tenere un registro in cui deve indicare tutti i titoli di credito emessi e a chi li ha emessi. La societ deve avere un libro soci con le azioni emesse e in nome dei beneciari. Per circolare serve la consegna del titolo sicamente come per gli altri, pi indicazione sul titolo del nome del nuovo possessore, lemittente nel proprio registro deve indicare che un certo titolo stato trasferito ad un nuovo beneciario, deve modicare il registro quindi. Titoli azionari = documenti che rappresentano le quote di partecipazione nelle Spa non quotate, n diffuse tra il pubblico in maniera rilevante. Si trasferiscono secondo le regola proprie dei titoli di credito. Lemissione non essenziale nella non quotate (art. 2346). I titoli azionari devono indicare (art. 2354): 1. denominazione e sede della societ; 2. data dellatto costitutivo e della sua iscrizione; 3. il valore nominale o, se si tratta di azioni senza valore nominale, lammontare del capitale sociale e il numero di azioni emesse; 4. Ammontare dei versamenti parziali sulla azioni non interamente liberate; 5. diritti ed obblighi particolari ad esse inerenti. Ai titoli azionari di norma collegato un foglio cedole costituito da un determinato numero di tagliandi contrassegnati dalla denominazione della societ e numerati. Le cedole consentono di esercitare diritti che maturano durante la vita della societ, senza necessit di esibire il titolo azionario. Una volta distaccate diventano veri e propri titoli di credito.

Le azioni sono titoli di credito causali, possono cio essere emessi solo in base ad un determinato rapporto causale. Le azioni hanno alcune delle caratteristiche generali dei titoli di credito, non tutte: - Possono essere al portatore o nominative, in linea generale sono nominative, ma originariamente poteva scegliere la societ come emetterle. Oggi possono essere al portatore solo le azioni di risparmio e quelle emesse dalle Sicav. - Letteralit incompleta, perch il rapporto tra socio e societ non legato solo dal titolo ma integrato dalla norme nellatto costitutivo e dallo statuto della societ. - Lautonomia non pienamente applicabile: se un socio non ha effettuato tutti i conferimenti dovuti alla societ e trasferisce le se sue azioni ad un altro soggetto, vale la responsabilit solidale tra vecchio titolare e nuovo titolare per conferire denaro alla societ. - Le azioni nominative sono intestate e iscritte nel libro soci. Per il loro trasferimento necessaria la doppia intestazione sul titolo e sul libro dei soci. Ci pu avvenire secondo 3 procedure: - Transfert = cambiamento contestuale della due intestazioni a cura della societ emittente. Se richiesto dallalienante, questo deve provare la propria identit e la capacit di disporre, se richiesto dallacquirente, questi deve esibire il titolo e dimostrare il suo diritto mediante atto con rma autenticata o atto pubblico. - Girata = pi snella, la duplice annotazione eseguita da soggetti diversi in tempi diversi. Lalienante iscrive la girata sul retro dellazione: data, nome dellacquirente e anche il suo nome se si tratta di azioni non completamente liberate. La girata deve essere poi autenticata da un notaio o da una Sim o da un funzionario bancario abilitato a farlo. Il giratario non ha obbligo di recarsi alla societ al ne di iscrivere la cessione nel libro soci. Nel momento in cui il nuovo socio esercita i diritti sociali, automaticamente avverr laggiornamento del libro soci. - Dematerializzazione = meccanismo svincolato dal trasferimento materiale del documento, al ne di agevolare il mercato dei titoli quotati in borsa. Per le azioni quotate e per quelle diffuse tra il pubblico in maniera rilevante obbligatoria dal 1998. Per le non quotate facoltativo, nel caso, deve risultare da statuto. Consiste nellaver eliminato lelemento cartaceo, no documenti, solo virtuali, al tempo stesso sono stati mantenuti i principi essenziali della circolazione. Perdita della sicit dellazione mantenendo i principi (autonomia, astrattezza, letteralit incompleta). La loro circolazione si basa su un sistema in cui sono essenziali gli intermediari nanziari presso cui sono depositate le azioni. La circolazione fondata su semplici scritture contabili che producono effetti propri del trasferimento del titolo di credito. Se un soggetto trasferisce le proprie azioni a favore di un altra persona, lintermediario dovr effettuare un operazione contabile con cui trasferisce i titoli depositati sul conto dellavente causa presso un altro intermediario nanziario. VINCOLI SULLE AZIONI Art. 2352. Le azioni possono essere costituite in usufrutto o in pegno e possono formare oggetto di misure cautelari ed esecutive (sequestro o pignoramento). Usufrutto e pegno: viene annotato il relativo vincolo a cura della societ emittente. Il diritto di voto spetta al creditore pignoratizio o allusufruttuario. Il diritto di opzione spetta invece al socio. In caso di pegno il socio deve provvedere al versamento, in usufrutto il versamento spetto allusufruttuario salvo poi diritto alla restituzione alla ne dellusufrutto.

LIMITI ALLA CIRCOLAZIONE Le azioni di una Spa sono in genere liberamente traferibili ( Societ di persone serve lunanimit dei soci). Eccezioni: - Limiti legali: - Le azioni liberate con conferimenti dal denaro non possono essere trasferite prima della valutazione; - Le azioni con prestazioni accessorie non possono essere trasferite senza il consenso del Cda; - Limiti convenzionali: determinati da accordi tra i soci - Limiti statutari (da atto costitutivo) = lo statuto pu vietare del tutto la circolazione delle azione per un periodo non superiore a 5 anni. Inoltre ci sono: - Clausole di prelazione = socio che vende azioni, deve offrirle prima ai soci; - Clausole di gradimento = determinati requisiti e consenso dellorgano sociale per diventare soci; - Clausole di riscatto = determinati eventi la societ pu riscattare le azioni. - Patti parasociali (accordi non nellatto costitutivo) = sindacati di blocco, evitano lingresso in societ di terzi non graditi;

8. ASSEMBLEA
La Spa si caratterizza per la necessaria presenza di 3 organi: - Assemblea dei soci (artt. 2364-2365) = organo con funzioni DELIBERATIVE le cui competenze sono per legge circoscritte alle decisioni di maggior rilievo per la societ. Non svolge attivit deliberativa in merito alla gestione della societ; - Organo amministrativo = svolge la GESTIONE della societ. Gli amministratori hanno la rappresentanza legale e devono, sotto propria responsabilit, attuare le delibere dellassemblea; - Organo di controllo interno = funzione di CONTROLLO sullamministrazione della societ. Fino al 2003 il codice prevedeva un unico rigido sistema basato sulla presenza di due organi assembleari: - Organo amministrativo, amministratore unico o consiglio di amministrazione; - Collegio sindacale, funzione di controllo contabile. Dal 2003 il controllo contabile stato sottratto dal collegio sindacale ed afdato ad un organo di controllo esterno alla societ: revisore contabile o societ di revisione. La riforma del 2003 ha anche introdotto 2 sistemi alternativi, che possono essere inseriti nello statuto. Se lo statuto non dice nulla, si applica il sistema tradizionale. Questi sono: - Sistema dualistico = ispirazione tedesca, accanto allassemblea dei soci c unaltro organo di gestione, il consiglio di gestione. Lamministrazione e il controllo sono invece esercitati dal consiglio di sorveglianza. - Sistema monistico = ispirazione anglosassone, lamministrazione esercitata dal consiglio di amministrazione, mentre il controllo esercitato dal comitato per il controllo sulla gestione. Per entrambi i sistemi previsto un controllo contabile esterno. Lassetto organizzativo della societ tendenzialmente rigido perch preposto alla tutela degli interessi non solo dei soci, le funzioni attribuite agli organi sono in gran parte inderogabili e non modicabili dallo statuto.

ASSEMBLEA - Organo composto dalle persone dei soci. Ha il compito di formare la volont dellassemblea nelle materie che sono ad essa riservati dalla legge e dallatto costitutivo. un organo collegiale che decide secondo il principio maggioritario con metodo collegiale, non mai prevista una delibera da assumere allunanimit. La decisione vale come volont della societ e vincola tutti i soci (anche assenti o dissenzienti) purch siano state rispettate le norme che regolano il procedimento assembleare. - A seconda delloggetto delle delibere si distingue in assemblea ordinaria o straordinaria: - Assemblea ordinaria = con la riforma del 2003, varia a seconda del sistema adottato, nel sistema tradizionale le sue competenze sono (art. 2364): 1. Approva il bilancio; 2. Nomina e revoca gli amministratori, i sindaci e il presidente del collegio sindacale e il soggetto, se previsto, al quale demandato il controllo contabile; 3. Determina il compenso di amministratori e sindaci, se non previsto nello statuto; 4. Delibera sulla responsabilit di amministratori e sindaci; 5. Delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge alla competenza dellassemblea; 6. Approva leventuale regolamento dei lavori assembleari. Comunque rientrano tutte le deliberazioni che non sono di competenza dellassemblea straordinaria. - Assemblea straordinaria = art. 2365, essa delibera su: 1. Sulle modicazioni dello statuto; 2. Nomina, sostituzione e poteri dei liquidatori; 3. Su ogni altra materia espressamente attribuita dalla legge alla sua competenza. Lo statuto pu comunque attribuire allorgano di gestione speciche materie per legge riservate allassemblea ordinaria (fusioni, sedi secondarie, indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della societ, riduzione cs in caso di recesso di un socio). - Lassemblea unica e generale se la societ ha emesso solo azioni ordinarie. Se invece ha emesso categorie di azioni che conferiscono diritti amministrativi, allassemblea generale si afancano le assemblee speciali di categoria. Procedimento assembleare: 1. Convocazione = - di regola decisa dallorgano amministrativo, ogni volta che lo ritengono opportuno; - obbligatoria da parte degli amministratori nei casi: - Almeno una volta lanno, entro il termine stabilito dallo statuto che comunque non pu essere superiore a 120 giorni dalla chiusura dellesercizio per consentire lapprovazione del bilancio. Per le non quotate lo statuto pu prevedere un termine maggiore, tuttavia non superiore al termine di 180 giorni nel caso di societ tenute alla redazione del bilancio consolidato; - Quando sia fatta richiesta da tanti soci che rappresentano almeno il 10% (prima era 20%) del capitale sociale, o minor percentuale prevista dallo statuto, e nella domanda siano indicati gli argomenti da trattare. Se gli amministratori non provvedono alla convocazione, questa ordinata con decreto dal tribunale, che per deve prima sentire gli organi per porre freno a possibili abusi da parte dei soci di minoranza. NB i soci che rappresentano almeno 1/40 del capitale sociale possono chiedere lintegrazione dellordine del giorno. - obbligatoria la convocazione da parte del collegio sindacale, nei casi: - La convocazione sia obbligatoria e gli amministratori non vi abbiano provveduto; - Quando vengono a mancare tutti gli amministratori; - Fatti di rilevante gravit.

Nelle societ quotate possono convocare lassemblea anche solo 2 membri del collegio sindacale. - Lassemblea convocata nel comune dove ha sede la societ; - La convocazione disposta mediante avviso (integrato dallordine del giorno) da pubblicare sulla Gazzetta Ufciale della Repubblica, almeno 15 giorni prima di quello ssato per ladunanza (30 per le societ quotate). Oppure su un quotidiano indicato dallo statuto. Oppure, per le non quotate, almeno 8 giorni prima con mezzi che garantiscono la prova del ricevimento (fax, raccomandata, email); - Lordine del giorno limita gli argomenti trattabili in quella assemblea; - Assemblea totalitaria = pur in assenza di convocazione, lassemblea regolarmente costituita quando rappresentato lintero capitale sociale e partecipa allassemblea la maggioranza dei componenti degli organi amministrativi e di controllo. Essa pu deliberare su qualsiasi argomento, tuttavia tutti possono impedire la discussione di determinati argomenti; - Validit delle deliberazioni: il legislatore prevede il raggiungimento di alcune percentuali sia di presenza che di voto, ossia di un quorum costitutivo (= % di capitale sociale presente in assemblea afnch sia regolarmente costituita) e di un quorum deliberativo (= % di capitale sociale che si deve esprimere a favore di una determinata deliberazione afnch questa sia approvata). Nel computo del quorum costitutivo non si tiene conto delle azioni istituzionalmente senza diritto di voto, mentre si tiene conto di quelle per le quali il voto sia temporaneamente sospeso (es. Socio moroso). I due quorum variano dalle materie su cui si va a decidere: - Assemblea ordinaria: - 1 convocazione = QC 50% cs; QD 50% +1 (maggioranza assoluta) del capitale rappresentato in assemblea; - 2 convocazione = QC non previsto; QD 50% +1; - Assemblea straordinaria: - Societ chiuse: - 1 convocazione = QC non previsto; QD 50% +1; - 2 convocazione = QC 1/3 +1 cs; QD 2/3; - Societ che fanno appello al mercato: - 1 convocazione = QC 50% cs; QD 2/3; - 2 convocazione = QC 1/3 +1 cs; QD 2/3; - 3 convocazione = QC 20 % cs; QD 2/3. 2. Deliberazione (fase decisionale) = - Art. 2371: lassemblea presieduta dalla persona indicata nello statuto o, in mancanza, da quella eletta con voto della maggioranza dei presenti. Il presidente deve dirigere i lavori dellassemblea. - Il presidente ha poteri ordinatori e decisori, regola gli interventi e modera il dibattito, ha il dovere di accertare la legittimazione dei soggetti presenti. Come interprete della volont dellassemblea deve poi decidere il sistema di votazione da adottare (alzata di mano, schede, acclamazione, ma mai segreto). - I soci che raggiungono almeno 1/3 del cs possono chiedere il rinvio dellassemblea di massimo 5 giorni per documentarsi. 3. Verbalizzazione (delle decisioni prese) (art. 2375) = - Le delibere assembleari devono essere verbalizzate, sottoscritte dal presidente e dal segretario o dal notaio. - In caso di assemblea straordinaria, il verbale deve essere redatto dal notaio. - I verbali devono essere trascritti nellapposito libro delle adunanze e delle deliberazioni tenuto dagli amministratori.

Diritto di intervento e di voto: Possono intervenire in assemblea, oltre ai componenti degli organi e i rappresentanti (es. Degli azionisti di risparmio), i soci con diritto di voto e i non soci con diritto di voto (es. Usufruttuario). Non possono intervenire gli azionisti senza diritto di voto (es. Azionisti di risparmio). Gli azionisti possono partecipare allassemblea sia personalmente che tramite un rappresentante. Il conitto di interessi, limiti allesercizio del voto: La votazione pro quota, ma sempre in modo da non arrecare danno patrimoniale alla societ. Le deliberazioni assembleari regolarmente adottate sono annullabili solo se la maggioranza si sia ispirata esclusivamente ad interessi extrasociali, con danno (anche solo potenziale) per la societ. Versa in conitto di interessi lazionista che in una determinata delibera ha un interesse personale contrastante con linteresse della societ (es. Delibera sullimmobile di propriet del socio). In tal caso il socio non ha pi il divieto di votate come in passato, pu votare o astenersi, ma la delibera impugnabile qualora il suo voto fosse stato determinante (prova di resistenza) e possa recare danno alla societ (danno potenziale). Lart. 2373 vieta inoltre 2 casi specici: - ai soci amministratori di votare nelle deliberazioni riguardanti le loro responsabilit; - Nel sistema dualistico, ai soci componenti del consiglio di gestione, di votare nelle deliberazioni sulla nomina, revoca o responsabilit dei consiglieri di sorveglianza. I sindacati di voto sono accordi (patti parasociali) con i quali alcuni soci si impegnano a concordare preventivamente il modo in cui votare in assemblea. Per tutelare i soci di minoranza non applicabile tale legge ma si applica lannullabilit della delibera qualora sia volta al solo scopo di danneggiare arbitrariamente e fraudolentemente i singoli soci. Deliberazioni assembleari valide: Linvalidit delle delibere pu essere determinata dalla violazione delle norme che regolano il procedimento assembleare o da vizi che riguardano il contenuto della delibera. 1. Delibere annullabili (art. 2377-2378), sono annullabili tutte le deliberazioni che non sono state prese in conformit dello statuto. In particolare sono annullabili le delibere nei casi in cui: - La partecipazione allassemblea di persone non legittimante (es. Azionisti senza voto) sia stata determinante per la regolare costituzione dellassemblea. - Linvalidit dei singoli voti o il loro errato conteggio sia stato determinante per il raggiungimento della maggioranza. - Lincompletezza o inesattezza del verbale che impedisce laccertamento del contenuto, degli effetti e della validit della delibera. Impugnare una delibera signica che il soggetto impugnante promuove una azione legale contro la societ, la cita in giudizio davanti al tribunale del luogo dove la societ ha sede e chiede che il giudice pronunci una sentenza o di annullamento della delibera o la sua nullit . I soggetti che possono impugnare la delibera sono espressamente previsti dalla legge: soci assenti, dissenzienti o astenuti, amministratori, consiglio di sorveglianza, collegio sindacale e il rappresentante comune degli azionisti di risparmio. Tuttavia non tutti i soci con diritto di voto possono impugnare la delibera, ma solo quelli che rappresentano l1/1000 del cs nelle societ che fanno ricorso al mercato di rischio e il 5% nelle altre. Lo statuto pu ridurre o escludere questo requisito.

Il termine per promuovere lazione di annullamento breve, solo entro un termine di 90 giorni dalla data della delibera, oppure se una delibera iscritta nel registro, dalla data di iscrizione. Lannullamento ha effetto su tutti i soci e obbliga gli amministratori a prendere i provvedimenti conseguenti sotto la propria responsabilit. Restano salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi. 2. Deliberazioni nulle (art. 2379): la delibera nulla sol in 3 casi espressamente stabiliti dal codice: - Oggetto impossibile o illecito (contrario alle norme imperative, allordine pubblico o al buon costume), es. Si delibera di non redigere il bilancio desercizio o di sopprimere il collegio sidacale. Oppure anche in caso di oggetto lecito ma contenuto illecito, es. Delibera di approvazione di un bilancio falso o violando i principi di chiarezza e veridicit; - Mancata convocazione dellassemblea, sempre che non sia stata sanata da unassemblea totalitaria; - Mancanza del verbale, sanabile con effetto ex tunc tramite verbalizzazione eseguita prima dellassemblea successiva, salvi i diritti dei terzi. Limpugnazione della delibera nulla pu essere effettuata da chiunque ne abbia interesse e limpugnazione delle delibere di cui al punto 1 (oggetto impossibile o illecito) non hanno ha termine di prescrizione. Negli altri casi si ha termine di decadenza di 3 anni, dalliscrizione o dalla trascrizione nel libro delle adunanze. Casi speciali: delibere di aumento/riduzione del capitale sociale o emissione di obbligazioni. Per tali delibere, che modicano la compagine sociale o introducono sottoscrizioni da investitori, lazione di nullit soggetta a un termine di decadenza pi breve di 180 giorni. Per le societ che fanno ricorso al capitale di rischio, la nullit della delibera di aumento del cs non impugnabile dopo liscrizione nel registro. La delibera di approvazione del bilancio non impugnabile dopo lapprovazione del bilancio successivo.

14. Modicazioni dello statuto


Modicazione dello statuto = ogni mutamento del contenuto oggettivo del contratto sociale (atto costitutivo e statuto), inserimento di nuove clausole, modicazione o soppressione di clausole preesistenti. Nelle Spa, modicazioni soggettive dello statuto (variazione delle persone degli azionisti) non sono trattate come modicazioni dello statuto; costituiscono modicazioni statutarie solo le modicazioni oggettive dello statuto. Procedimento: 1. Deliberazione dellassemblea straordinaria Le modicazioni statutarie rientrano nelle competenze dellassemblea straordinaria, lo statuto pu sempre attribuire alcune di queste funzioni allamministrazione, sempre previo controllo notarile. La delibera di modicazione dello statuto adottata con le maggioranze previste per lassemblea straordinaria, salvo per modiche di particolare rilievo (cambiamento delloggetto sociale, trasformazione, esclusione o limitazione del diritto di opzione) per cui richiesta una maggioranza rafforzata. 2. Controllo notarile Prima le delibere modicative dello statuto erano soggette ad omologazione giudiziaria, ora sufciente il controllo notarile. Il notaio infatti ha 30 giorni di tempo per iscrivere la

delibera nel registro delle imprese, lUfcio a sua volta vericher la regolarit formale dalla documentazione prima di iscrivere. 3. Iscrizione nel registro delle imprese Solo dalla iscrizione, la deliberazione produce effetti. Il diritto di recesso della societ (art. 2437): Le cause di recesso sono state ampliate con la riforma del 2003. Prima erano solo: cambiamento delloggetto sociale, trasformazione e trasferimento della sede sociale allestero. Oggi si distinguono in: - Cause inderogabili = ossia per le quali il diritto di recesso non escludibile da nessun patto. Il diritto di recesso pu essere esercitato dai soci che non hanno concorso alle delibere riguardanti: cambiamento delloggetto sociale (signicativo), trasformazione, trasferimento della sede sociale allestero, revoca dello stato di liquidazione, eliminazione di una o pi cause di recesso derogabili previste dallo statuto, modicazione dei diritti patrimoniali.. - Cause derogabili = salvo modicazioni dello statuto, il diritto di recesso spetta ai soci che non hanno concorso allapprovazione delle delibere su: proroga del termine di durata della societ, introduzione o rimozione di vincoli alla circolazione delle azioni. - Cause statutarie, prevedibili solo per le societ che non fanno appello al mercato del capitale di rischio. Il diritto di recesso stato introdotto per tutelare i soci di minoranza, ma anche per evitare che tutti i soci restino imprigionati nella societ. Per questo motivo qualunque socio di societ a tempo indeterminato pu recedere con preavviso di almeno 180 giorni. La societ deve rimborsare le azioni per le quali stato esercitato il diritto di recesso: nelle societ non quotate il valore di tali azioni deciso dagli amministratori, nelle quotate la liquidazione data dalla media aritmetica dei prezzi di chiusura nei 6 mesi che precedono la convocazione dellassemblea. Le azioni dei socio recesso devono essere offerte pro quota ai soci (diritto di opzione). Per la parte non acquistata dai soci possono essere collocate sul mercato. Se non prende nessuno, vengono rimborsate mediante acquisto da parte della societ in base agli utili e alle riserve disponibili. Se mancano riserve o utili deve essere convocata lassemblea straordinaria per la riduzione del capitale sociale o lo scioglimento della societ MODIFICAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE 1a. Aumento del capitale sociale reale (a pagamento), art. 2438: La societ vuole procurarsi nuovi mezzi nanziari a titolo di capitale di rischio, nuovi conferimenti. Vengono emesse quindi nuove azioni a pagamento che vengono sottoscritte dai soci attuali pro quota (diritto di opzione), oppure dai terzi che cos diventano soci. Non consentito emettere nuove azioni nch le azioni precedentemente emesse non siano liberate e neanche senza prima aver ridotto il capitale corrispondente ad una perdita. Tuttavia la violazione a tale regola non comporta la nullit, gli amministratori sono responsabili in solido per i danni arrecati ai soci e ai terzi. Laumento in genere fatto dallassemblea dei soci, lo statuto pu prevedere che lo facciano gli amministratori per delega, ma: - deve essere predeterminato lammontare massimo ; - la delega pu essere concessa per massimo 5 anni dalla iscrizione, rinnovabile; La delega sottoposta al controllo del notaio e iscritta nel registro delle imprese. Se nulla viene detto, laumento di capitale inscindibile e la sottoscrizione parziale non vincolante. La deliberazione di aumento altrimenti deve avere espressamente previsto la sottoscrizione parziale.

I conferimenti dei sottoscrittori delle nuove azioni non possono essere complessivamente inferiori allaumento del capitale deliberato, e il 25% in denaro deve essere versato direttamente alla banca. Il diritto di opzione (art. 2441) = diritto dei soci attuali ad essere preferiti ai terzi nella sottoscrizione dellaumento di capitale sociale a pagamento. Consente di mantenere inalterata la proporzione in cui ciascun socio partecipa al capitale e al patrimonio sociale. Ha per oggetto: azioni di nuova emissione di qualsiasi categoria e obbligazioni convertibili in azioni emesse dalla societ. Gli azionisti hanno un termine di 30 giorni (15 nelle quotate) per decidere. Le azioni non optate: - se non quotate, coloro che hanno esercitato il diritto di opzione hanno la prelazione; - se quotate, vengono offerte al mercato regolamentato. Ci sono dei casi in cui la societ pu decidere di non offrire le nuove azioni ai soci, esclusione dal diritto di opzione: - Quando la societ decide che le nuove azioni devono essere liberate dietro conferimento in natura. es. attribuisce le azioni di nuova emissione a chi si offre di offrire un determinato bene immobile. Lassemblea deve depositare una apposita relazione con le motivazioni del conferimento in natura e deve essere redatta prima che lassemblea deliberi per laumento del capitale. - Quando c un interesse particolare da parte della societ, apposita relazione in cui vengono esposte le motivazioni e delibera con maggioranza di oltre la met del cs. In questi due primi casi obbligatoria lemissione di nuove azioni con sovrapprezzo. - Si tratta di societ quotate nel cui statuto inserita una clausola che prevede lesclusione dal diritto di opzione per aumenti inferiore al 10% del cs. Il prezzo di emissione corrisponde al valore di mercato delle azioni. - Si decide di attribuire le azioni di nuova emissione ai dipendenti della societ per coinvolgerli maggiormente nelle questioni della societ. In tal caso non serve una relazione ad hoc con le motivazioni, ma la delibera deve essere approvata da oltre la met del cs se il diritto di opzione escluso per pi di 1/4 delle azioni di nuova emissione. 1b. Aumento del capitale sociale nominale (gratuito), art. 2442: una operazione che non da luogo a nuovi conferimenti e quindi non determina un aumento di patrimonio sociale. posto in essere dallassemblea straordinaria imputando a capitale le riserve e gli altri fondi iscritti in bilancio in quanto disponibili (riserve facoltative, riserve statutarie prive di specica destinazione, riserva da sovrapprezzo da azioni, la riserva legale solo quando supera il 20% del capitale sociale). Pu essere attuato aumentando il valore nominale della azioni in circolazione o mediante lemissione di nuove azioni che saranno consegnate gratuitamente agli azionisti pro quota. 2a. Riduzione reale del capitale sociale, art. 2445: La riduzione reale del facoltativa, nel corso della vita della societ ci si rende conto che c un esubero di capitale rispetto alloggetto sociale, riduce sostanzialmente il patrimonio sociale. Il cs non pu essere ridotto al di sotto del minimo legale di 120.000 . La delibera pu essere eseguita solo dopo 90 giorni dalla iscrizione nel registro delle imprese, al ne di dare il tempo ai creditori sociali di fare opposizione, al che la decisione spetta a un giudice. Pu avvenire mediante: - Liberazione dei soci dallobbligo dei versamenti ancora dovuti o rimborso dei soci del capitale, quindi di fatto sostituire le azioni attuali con azioni di valore nominale inferiore;

- Acquisto e successivo annullamento delle proprie azioni; - Annullare le azioni direttamente. In ogni caso le modalit di riduzione devono assicurare la parit di trattamento degli azionisti. 2b. Riduzione nominale (per perdite) del capitale sociale, art. 2446: Il patrimonio netto della societ pu scendere per perdite al di sotto del capitale sociale nominale. La riduzione del capitale sociale per perdite consiste quindi nelladeguare la cifra del capitale sociale nominale allattuale minor valore del capitale reale. quindi una riduzione puramente nominale. La riduzione di questo tipo non obbligatoria, due casi: - Riduzione facoltativa in caso di perdite < 1/3 del cs. La societ non obbligata ma pu ridurre comunque il capitale per perdite. - Riduzione obbligatoria in caso di perdite > 1/3 del cs. Dipende poi se il capitale sceso al di sotto del minimo legale: - Sopra il minimo legale, gli amministratori o il collegio sindacale devono convocare lassemblea straordinaria ed esporre una relazione sulla situazione patrimoniale della societ. I soci possono rinviare le perdite allesercizio successivo, e quindi ogni decisione di riduzione di cs prenderla nellesercizio successivo, se il bilancio dellesercizio successivo conferma le perdite, non possono fare altro che ridurre il cs. Oppure possono ridurre immediatamente il cs. - Sotto il minimo legale, viene sempre convocata una assemblea straordinaria che dovr decidere o una riduzione di cs ed il contemporaneo amento per tornare almeno a 120.000 , oppure la trasformazione della societ. Se lassemblea non decide nulla, la societ si scioglie e va in liquidazione.

9. Amministrazione
Struttura: Nella non quotate si pu avere sia amministratore unico che consiglio di amministrazione; Nelle quotate lamministrazione deve essere pluripersonale per consentire la nomina di almeno un amministratore da parte dei soci di minoranza e di un amministratore indipendente. Il numero degli amministratori liberamente stabilito dallo statuto e al suo interno vi possono essere uno o pi organi delegati (comitato esecutivo e amministratori delegati). Se lo statuto indica solo in numero minimo e massimo, sceglie lassemblea. Funzioni (art. 2380 bis): Sono lorgano a cui afdata in via esclusiva la gestione della societ, essi compiono tutte le operazioni necessarie per attuare loggetto sociale. La fonte del loro potere quindi il codice, la legge, per questo sono inderogabili n da statuto n da assemblea, inoltre gli amministratori rispondono personalmente civilmente e penalmente delladempimento dei loro doveri nei confronti della societ ma anche dei creditori sociali. - Potere gestorio = deliberano su tutti gli argomenti attinenti alla gestione della societ che non siano riservati allassemblea; - Potere di rappresentanza = tutti o alcuni degli amministratori hanno la rappresentanza generale della societ cio il potere di manifestare allesterno la volont sociale ponendo in essere singoli atti giudici; - Danno impulso allattivit dellassemblea = la convocano e ne ssano lordine del giorno, attuano le loro delibere e possono impugnare quelle che violano latto costitutivo o la legge.

- Devono curare le scritture contabili e devono redigere annualmente il bilancio desercizio da sottoporre allapprovazione dellassemblea. - Devono prevenire il compimento di atti pregiudizievoli per la societ. Rapporto assemblea-amministratori: Il potere gestorio coordinato dal codice. Lart. 2364 stabilisce che lassemblea ordinaria pu deliberare sulle autorizzazioni eventualmente richieste dallo statuto per il compimento degli atti degli amministratori, ferma restando la responsabilit di questultimi per gli atti compiuti. La competenza gestoria dellassemblea ha quindi carattere delimitato e specico. La competenza gestoria degli amministratori ha carattere generale Una volta nominati dallassemblea quindi, gli amministratori hanno ampi poteri decisionali propri, non derivanti dallassemblea ed esercitabili in piena autonomia. Quindi n lassemblea pu impartire direttive vincolanti agli amministratori, n questi sono obbligati (salvo diversa disposizione nello statuto) a sottoporre alla preventiva approvazione dellassemblea le loro iniziative. Nomina: I primi amministratori sono nominati nellatto costitutivo. I successivi dallassemblea ordinaria (art. 2383). Lo statuto pu riservare ai possessori di strumenti nanziari partecipativi o a favore dello stato la nomina di un componente indipendente del Cda. Sono diffusi i metodi di votazioni congegnati in modo che anche i gruppi di minoranza vengano rappresentati nel Cda, es. Voto di lista = vengono presentate due o pi liste di candidati, ogni socio pu votare per una sola lista, posti assegnati in proporzione ai voti ricevuti. Nelle societ quotate il legislatore ha previsto il voto di lista. Requisiti: - Gli amministratori possono essere soci e non soci. Si tende ad escludere che siano designati amministratori le persone giuridiche e in generale soggetti diversi dalle persone siche. - Gli amministratori di societ quotate devono avere requisiti di onorabilit ssati per i sindaci con regolamento del Ministro di giustizia e almeno uno deve essere indipendente per controllare gli amministratori delegati. - Non possono essere nominati linterdetto, linabilitato, il fallito. Vi sono poi cause di incompatibilit (es. Avvocati, impiegati statali) che sono in rapporto aut aut. Durata: La nomina degli amministratori dura 3 esercizi, pu durare di meno ma mai di pi. Possono essere rieletti. Cause di cessazione: - Revoca da parte della assemblea, deliberabile liberamente in ogni tempo, salvo diritto degli amministratori al risarcimento del danno se non sussiste giusta causa. Nb La giusta causa non solo risultati di gestione negativi perch questi non sono automaticamente imputabili a inadempienze degli amministratori; - Rinuncia da parte degli amministratori (dimissione), ha effetto immediato se rimane in carica la maggioranza degli amministratori, altrimenti ha effetto solo quando la maggioranza stata ricostituita; - Decadenza dallufcio, sopravviene una delle cause di ineleggibilit; - Morte;

NB Per evitare che la cessazione dallufcio paralizzi lattivit della societ, quando scade il termine, gli amministratori restano in carica nch non viene accettata la nomina da parte dei nuovi amministratori. NB Quando gli effetti della cessazione non sono differibili (es. Morte), disciplina della sostituzione degli amministratori: - Se rimane in carica pi della met dei amministratori, i superstiti provvedono a sostituire provvisoriamente quelli venuti meno, no alla successiva assemblea; - Se viene a mancare pi della met, i superstiti devono convocare lassemblea perch provveda alla sostituzione dei mancanti, quelli nuovi scadono con i vecchi; - Se mancano tutti gli amministratori o lamministratore unico, il collegio sindacale deve convocare con urgenza lassemblea per la ricostruzione dellorgano amministrativo. Nel frattempo il collegio sindacale pu compiere atti di amministrazione ordinaria. Clausola Simul stabunt, simul cadent = cessazione di tutti gli amministratori e ricostruzione dellintero collegio sindacale a seguito della cessazione di alcuni amministratori. La nomina e la cessazione di carica degli amministratori iscritta nel registro delle imprese. Liscrizione entro 30 giorni dalla nomina a cura dei nuovi amministratori. La cessazione sempre entro 30 giorni a cura del collegio sindacale. Compensi: Art. 2389, gli amministratori hanno diritto ad un compenso per la loro attivit, determinato dallassemblea ordinaria se non stabilito dallo statuto. Il compenso pu consistere anche in una partecipazione agli utili della societ o nel diritto di sottoscrivere a un prezzo predeterminato le azioni di futura emissione. Il compenso degli amministratori con particolari cariche (es. Amministratore delegato) deciso dal Cda sentito il parere del collegio sindacale. Divieti: - Divieto di concorrenza = per prevenire lantagonismo, gli amministratori di Spa non possono assumere la qualit di soci a responsabilit illimitata in societ concorrenti, n esercitare attivit concorrente per conto proprio o altrui, n essere amministratori o direttori generali di societ concorrenti, salva autorizzazione dellassemblea. La revoca lo espone alla revoca dufcio per giusta causa e alleventuale risarcimento del danno provocato alla societ. - Divieto in societ quotate di acquistare, vendere e compiere altre informazioni su strumenti nanziari della societ anche per interposta persona sfruttando informazioni privilegiate ottenute in ragione del loro ufcio. La violazione comporta sanzioni penali. Il Cda: Amministrazione afdata a pi persone che costituiscono il Cda, retto da un presidente scelto dallo stesso Cda qualora non sia gi stato nominato dallassemblea. - Attivit deliberativa = esercitata collegialmente, decisioni adottate a maggioranza. - Rappresentanza = esercitata individualmente dagli amministratori designati, potere esercitato congiuntamente o disgiuntamente se ci sono pi amministratori con la rappresentanza. - Funzione di vigilanza = spetta al singolo amministratore individualmente, in quanto questo responsabile dei danni che alla societ possono derivare dallomessa vigilanza. Se trova delle irregolarit per non pu agire da solo ma deve comunicare al cda che deliberer collegialmente.

Attivit deliberativa: - Se lo statuto non prevede diversamente, il Cda convocato dal presidente dello stesso che ssa lordine del giorno, coordina e provvede che tutti gli amministratori ne siano informati; - Per la validit delle delibere, necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori (anche per via telematica), salvo che lo statuto non richieda un quorum costitutivo pi elevato. La deliberazione valida se riceve il voto favorevole dalla maggioranza assoluta dei presenti (per teste). - Non prevista in genere la verbalizzazione, salvo nel caso in cui si deliberi per delega su materie di competenza dellassemblea, il verbale deve essere redatto per atto pubblico. - Invalidit delle delibere consiliari: la riforma del 2003 ha ampliato le cause di nullit delle delibere del Cda, ma non sono previste cause di nullit (art. 2388). Possono essere tutte le delibere del Cda che non sono prese in conformit alla legge o allo statuto. Limpugnativa pu essere presa dagli amministratori assenti o dissenzienti e dal collegio sindacale ma non dai soci entro 90 giorni dalla data della deliberazione. Pu agire giudizialmente il singolo socio se la delibera lede direttamente il suo diritto soggettivo. Lannullamento comunque non pregiudica i diritti acquistati in buona fede dai terzi - Conitto di interessi degli amministratori (art. 2391): lamministratore che ha per conto proprio o di terzi un interesse non necessariamente in conitto con quello della societ, deve: - Darne notizia a tutti gli amministratori ed al collegio sindacale precisandone la natura, i termini, lorigine e la portata. - Se si tratta di amministratore delegato, deve astenersi dal compiere loperazione investendo della stessa il Cda; - Il Cda deve adeguatamente motivare le ragioni e la convenienza per la societ della operazione; La delibera dellamministratore in conitto che non si attiene a tali regole impugnabile qualora possa recare danno alla societ (danno potenziale) e non solo quando lamministratore ha votato e il suo voto stato determinante (prova di resistenza), ma anche quando sono stati violati gli obblighi di trasparenza, astensione e motivazione. Impugnazione proposta entro 90 giorni dalla data della delibera, dal collegio sindacale, dagli amministratori assenti o dissenzienti e anche consenzienti se lamministratore interessato non abbia adempiuto gli obblighi di informazione. La societ pu agire contro lamministratore per i danni subiti. Articolazione interna Cda: Se latto costitutivo lo consente, il Cda pu delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo o ad uno o pi amministratori delegati: - Comitato esecutivo = organo collegiale, decisioni adottate durante le riunioni a cui assistono anche i sindaci, - Amministratori delegati = organi unpersonali, se sono pi di uno lo statuto stabilisce se operano congiuntamente o disgiuntamente. Hanno di norma la rappresentanza della societ. La loro nomina avviene se prevista dallo statuto o consentita dallassemblea ordinaria. La designazione dei membri fatta dal Cda che determina contenuto, limiti e modalit di esercizio della delega. Tuttavia non possono mai essere delegati alcuni compiti (es. Approvazione del bilancio desercizio, la facolt di aumentare il cs). In qualsiasi momento il Cda pu avocare a se operazioni rientranti nella delega e/o revocare i delegati. Doveri dei delegati: - Gli organi delegati curano che lassetto organizzativo, amministrativo, contabile della societ sia adeguato alla natura e alle dimensioni dellimpresa.

- Riferiscono periodicamente (almeno ogni 6 mesi) al Cda e al collegio sindacale sul generale andamento della gestione Tutti gli amministratori devono agire informati. Attivit di rappresentanza: In presenza di un Cda, gli amministratori col potere di rappresentanza devono essere indicati dallo statuto o dalla deliberazione di nomina (art. 2384). Inoltre, se ci sono pi amministratori con rappresentanza, la pubblicit legale della nomina deve indicare se hanno il potere di agire disgiuntamente o congiuntamente. Di regola la rappresentanza attribuita al presidente del Cda e/o ad uno o pi amministratori delegati. Lattuale disciplina prevede che il potere di rappresentanza sia generale, oltre che processuale. Il potere di rappresentanza (attivit esterna) potere di gestione (attivit interna). Salvo che nel caso dellamministratore unico e dellamministratore delegato con rappresentanza, nella Spa tali poteri sono scissi. Possono avere la rappresentanza anche non amministratori, come il direttore generale, procuratori esterni generali o per singoli affari. Principi cardine dellattuale disciplina: - La mancanza di potere rappresentativo dovuta ad invalidit dellatto di nomina inopponibile ai terzi di buona fede, la societ resta vincolata; - Se gli amministratori violano eventuali limiti posti dalla societ ai loro poteri di rappresentanza, la societ resta vincolata, anche se pubblicate, salvo che non si provi che i terzi hanno agito intenzionalmente a danno della societ. La violazione comporta la responsabilit degli amministratori verso la societ. - Non sono inoltre opponibili ai terzi gli atti ultra vires, ossia atti compiuti dagli amministratori estranei alloggetto sociale; - Sono opponibili ai terzi invece i limiti legali del potere di rappresentanza (es. Conitto di interessi). Responsabilit degli amministratori: Gli amministratori sono responsabili del loro operato: - Verso la societ (art. 2392 - 2393) = gli amministratori incorrono in responsabilit verso la societ quando non adempiono i doveri ad essi imposti dalla legge o dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura dellincarico e dalle loro speciche competenze. Non sono invece responsabili dei risultati negativi della gestione che non sono imputabili a difetto di normale diligenza, infatti la loro una obbligazione di mezzo e non di risultato. Gli amministratori sono responsabili solidamente, ciascuno pu essere costretto a risarcire lintero danno. Se il comportamento dannoso direttamente imputabile solo ad alcuni amministratori (es. Amministratore delegato), con essi risponderanno in solido anche gli altri qualora non abbiano prevenuto o impedito lattivit dannosa dei primi. Risponderanno cos culpa in vigilando, ossia che avranno diritto di regresso per lintero nei confronti dei primi. La responsabilit comunque per colpa, non oggettiva, quindi non si estende allamministratore che abbia fatto annotare il suo dissenso nel libro delle adunanze e del suo dissenso dia immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale. Lazione di responsabilit pu essere effettuata dalla assemblea ordinaria o dal collegio sindacale (a maggioranza dei 2/3 dei componenti), approvata con voto favorevole di almeno 1/5 del cs. Per tutelare maggiormente la societ e il socio di minoranza, il legislatore ha previsto dal 2003 che lazione di responsabilit pu essere promossa anche da uno o pi soci che devono rappresentare almeno 1/5 del cs (20%) senza passare da delibera assembleare. Si prescrive in 5 anni.

- Verso i creditori sociali (art. 2394) = gli amministratori sono responsabili verso i creditori sociali solo per linosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dellintegrit del patrimonio sociale. Lazione pu essere proposta dai creditori solo quando il patrimonio sociale risulta insufciente al soddisfacimento dei loro crediti. Lazione dei creditori si prescrive in 5 anni. Se il risarcimento viene effettuato dalla societ, i creditori non possono pi esercitare lazione. - Verso i singoli soci o terzi (art. 2395) = le azioni di responsabilit della societ o dei creditori sociali non pregiudicano i diritto al risarcimento del danno spettante ai singolo socio o al terzo che sono stati direttamente danneggiati da atti dolosi o colposi degli amministratori. Due presupposti per richiedere il risarcimento: compimento da parte degli amministratori di un atto illecito nellesercizio o in occasione del loro ufcio + produzione di un danno diretto al patrimonio del singolo socio o del terzo (es. Amministratori con falso bilancio inducono i soci o terzi a sottoscrivere un aumento di cs a un prezzo eccessivo o inducono una banca a concedere un do). Il socio o il terzo hanno lonere probatorio di provare il danno diretto. Si prescrive in 5 anni. Direttori generali (art. 2396): Nominati dallassemblea o dal Cda per disposizione dello statuto. Sono soggetti alle disposizioni che regolano la responsabilit degli amministratori. Sono dirigenti che svolgono attivit di alta gestione dellimpresa sociale. Sono assimilabili anche agli institori. Amministratori di fatto: Soggetto, privo di veste formale di amministratore per mancanza di nomina da parte dellassemblea, che di fatto si ingerisce sistematicamente nella direzione dellimpresa sociale: impartisce istruzioni agli amministratori ufciali, ne condiziona le scelte, tratta coi terzi. Sono lazionista o gli azionisti di comando. Ha la stessa responsabilit civile e penale degli amministratori.

10. Collegio sindacale


Il collegio sindacale lorgano di controllo interno di un Spa nel sistema tradizionale, con funzioni di vigilanza sullamministrazione della societ. La scarna disciplina del codice del 1942 stata parzialmente modicata con varie riforme, tra cui quella del 1998 che ha afdato il controllo contabile delle Spa quotate in via esclusiva ad una societ di revisione. Con la riforma del 2003 tale regola stata adottata anche per le altre Spa, salvo eccezioni. Composizione, sempre collegiale: - Non quotate = 3 o 5 membri effettivi (3 generalmente), soci o non soci (decide lo statuto) + 2 membri supplenti, entrano in carica quando uno dei sindaci effettivi deve cessare la propria carica prima del termine; - Quotate = minimo 3 sindaci effettivi + 2 supplenti, ma latto costitutivo pu determinare liberamente il numero di sindaci per adeguare il collegio sindacale alla complessit della societ; Nomina: I primi sindaci sono nominati nellatto costitutivo. Poi vengono nominati dallassemblea ordinaria. Lassemblea dei soci indica anche chi il presidente del collegio del collegio sindacale che ha un responsabilit maggiore e deve coordinare lattivit del collegio. Lo statuto pu riservare la nomina di uno o pi sindaci allo Stato, ad un Ente pubblico con partecipazioni nella societ, ai possessori di strumenti nanziari partecipativi.

I sindaci sono nominati dallo stesso organo che nomina gli amministratori, controllanti e controllati sono quindi espressione dello stesso gruppo di comando, per questo per le sole Spa quotate, un membro effettivo del collegio sindacale deve essere eletto dai soci di minoranza al ne di avere maggiori garanzie di effettivo svolgimento del controllo. Requisiti: - Professionalit: competenze tecniche per lefcace svolgimento del controllo. - Non quotate = almeno un sindaco effettivo deve essere iscritto nel registro dei revisori contabili, gli altri vengono scelti o tra professori universitari o fra iscritti agli albi professionali (commercialisti, avvocati, ragionieri). - Quotate = solo un sindaco su 3 (o solo 2 se i sindaci sono pi di 3) e un sindaco supplente, devono essere iscritti nel registro dei revisori contabili e devono aver esercitato lattivit di controllo dei conti per almeno 3 anni. Gli altri sindaci devono avere requisiti di professionalit giuridico-aziendale. Inoltre solo i sindaci di societ quotate devono avere requisiti di onorabilit a pena di decadenza. - Indipendenza: autonomia di giudizio dei sindaci. Devono avere autonomia rispetto agli amministratori sui cui devono vigilare e rispetto ai soci che li nominano. NB Nel registro dei revisori contabili possono iscriversi: - persone siche con requisiti di professionalit e onorabilit che abbiano superato un apposito esame di ammissione; - Societ di persone o di capitali che abbiano per oggetto esclusivo la revisione o lorganizzazione contabile di imprese e abbiano determinati requisiti. Cause di ineleggibilit (art. 2399): Ai sindaci si applicano le stesse cause di ineleggibilit applicate agli amministratori, in pi non possono essere nominati sindaci: - I parenti entro il 4 grado degli amministratori; - Coloro che sono legati alla societ da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione dopera retribuita, o da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano lindipendenza. Per le Spa quotate i rapporti patrimoniali non devono intercorrere neanche con gli amministratori della societ. - Lo statuto pu prevedere altre cause di ineleggibilit. Durata: restano in carica per 3 esercizi e sono rieleggibili. I sindaci scaduti restano in carica no alla nomina dei nuovi. Revoca: solo per giusta causa approvata dal tribunale. Decadenza: sopraggiunge una delle cause di ineleggibilit, o sospensione o cancellazione dal registro del revisori o il sindaco per non partecipa pi volte agli eventi obbligatori. Sostituzione: in caso di morte, rinuncia o decadenza, subentrano automaticamente i sindaci supplenti in ordine di et. Pubblicit: nomina e cessazione iscritte nel registro delle imprese a cura degli amministratori entro 30 giorni. Compiti: 1. Controllo sullamministrazione: Ha per oggetto lamministrazione della societ globalmente intesa e si estende a tutta lattivit sociale, al ne di assicurare che la stessa venga svolta nel rispetto della legge e dellatto costitutivo e dei principi di corretta amministrazione. Il collegio sindacale vigila sulladeguatezza dellassetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla societ e sul suo concreto funzionamento. (art. 2403). Lattivit quindi esercitata nei confronti degli amministratori in quanto essi hanno la gestione della societ, ma riguarda anche lattivit dellassemblea.

- Per questo motivo hanno il diritto-dovere di partecipare e intervenire alle riunioni: dellassemblea, del Cda, del comitato esecutivo, del collegio sindacale, nonch di impugnare le relative delibere. I sindaci nn possono decidere per gli amministratori ma devono richiamare gli amministratori se gli argomenti discussi possono essere in contrasto con la legge o lo statuto o contrari ala corretta amministrazione. - Attivit sostitutiva dellassemblea o degli amministratori nei casi: convocare lassemblea ed effettuare le pubblicazioni necessarie se gli amministratori omettono di farlo (art. 2406), richiedere al tribunale la riduzione di cs obbligatoria se i soci non provvedo e lamministrazione resta inerte. - Possono in qualunque momento procedere ad atti di ispezione e controllo anche con laiuto di ausiliari e possono convocare lassemblea in qualunque momento quando ravvisino fatti censurabili di rilevante gravit e vi sia urgente necessit di provvedere (art. 2406). - Potere di promuovere lazione di responsabilit contro gli amministratori - Per permettere ai sindaci di svolgere il loro lavoro, gli amministratori hanno obblighi di comunicazione verso i sindaci (maggiori per le quotate). 2. Controllo contabile: Prima della riforma la regola era che potessero fare anche revisore dei conti. In via di principio le due funzioni sono staccate, revisore dei conti lo fa un soggetto terzo, o un singolo o una societ di revisione contabile. A riguardo il collegio sindacale tenuto solo a vigilare sulladeguatezza e sullafdabilit del sistema amministrativo-contabile. Tuttavia, nelle sole societ che non fanno appello al mercato del capitale di rischio e che non sono tenute alla redazione del bilancio consolidato, lo statuto pu prevedere che anche il controllo contabile sia esercitato dal collegio sindacale. In tal caso, lintero collegio sindacale deve essere composto da revisori contabili iscritti nel registro. 3. Funzioni di consulenza, propositiva e di amministrazione attiva (quando vengono meno tutti gli amministratori, poteri circoscritti agli atti di ordinaria amministrazione e con lobbligo di convocare con urgenza lassemblea) che integrano la funzione principale di controllo. Funzionamento: Presidente nominato dallassemblea, in caso di sua morte, rinuncia, decadenza, sostituito dal sindaco pi anziano. Funziona collegialmente. Individualmente fanno atti di ispezione e controllo, collegialmente prendono le decisioni. Deve riunirsi almeno ogni 90 giorni, Qc almeno met dei sindaci, Qd maggioranza assoluta dei presenti. Deve essere redatto il verbale, iscritto poi nel registro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale. Art 2408: ogni e qualunque socio quando ravvisi che si sia vericato un atto censurabile pu fare la denuncia al collegio sindacale, e questo valuta che la denuncia sia fondata. obbligato a tener conto della denuncia nella relazione annuale allassemblea che accompagna il bilancio desercizio. Se il fatto censurabile grave allora scatta il meccanismo per cui hanno lobbligo di convocare lassemblea dei soci, proponendo le delibere da prendere. Se la denuncia fatta da soci che rappresentano il 5% nelle non quotate o il 2% nelle quotate, o minor % prevista nello statuto, il collegio sindacale deve indagare senza ritardo sui fatti denunciati e presentare le sue conclusioni ed eventuali proposte allassemblea.

Responsabilit dei sindaci (art. 2407): I sindaci devo adempiere i loro doveri con professionalit e diligenza e sono responsabili, anche penalmente, della verit delle loro attestazioni e devono conservare in segreto i fatti e i documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufcio. - Responsabilit esclusiva = obbligo al risarcimento dei danni solidale se il danno imputabile al mancato o negligente adempimento dei loro doveri (es. Violano il segreto di ufcio); - Responsabilit concorrente = sono responsabili in solido con gli amministratori per i fatti o le omissioni di questi se il danno non si sarebbe prodotto se i sindaci avessero vigilato bene. IL CONTROLLO CONTABILE La riforma del 2003 ha separato i compiti di controllo sullamministrazione e controllo contabile. Il sistema si articola in controllo contabile e revisione contabile. Il controllo contabile esercitato sulle societ non quotate: - Per le societ che non fanno ricorso al capitale di rischio, da un revisore dei conti persona sica o societ di revisione iscritta nel registro dei revisori. Se non devono redigere il bilancio consolidato pu anche esercitare il controllo contabile il collegio sindacale, composto interamente da revisori iscritti. - Per le societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio ( dalla quotate), da una societ di revisione vigilata dalla Consob. Lincarico conferito per la prima volta con nomina nellatto costitutivo, poi dallassemblea. Non possono essere incaricati i sindaci della societ revisionata. Dura 3 esercizi ed rinnovabile. Lincarico pu essere revocato con giusta causa e delibera approvata dal tribunale. La revisione contabile esercitata sulle societ quotate, o comunque su tutte le societ di un gruppo di cui faccia parte una societ quotata, da una societ di revisione iscritta allalbo speciale tenuto dalla Consob. Tale societ ha loggetto sociale limitato allorganizzazione e la revisione contabile di aziende. Lobbligo per le sole societ quotate risale al fatto che queste fanno appello al pubblico risparmio per nanziarsi, il bilancio rilevante non solo per gli azionisti e i creditori sociali, ma anche per lintero mercato. Funzioni: Il revisore deve controllare e regolare la tenuta della contabilit ed esprimente un giudizio sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato. - Attivit di revisione = vericare (nelle non quotate almeno ogni 3 mesi) la regolare tenuta della contabilit sociale e la corretta rilevazione nelle scritture contabili dei fatti di gestione. - Giudizio sul bilancio = il giudizio pu essere positivo, con rilievi, negativo o non in grado di essere dato (mancano parti, documenti). Il giudizio non pregiudica la possibilit dellassemblea di approvarlo, ma difcilmente lo far negli ultimi due casi. - Attivit di consulenza = passaggio di informazioni tra collegio sindacale e soggetto che effettua la revisione.

11. Sistemi alternativi di amministrazione e controllo


Nonostante la riforma del 2003 abbia permesso lutilizzo di sistemi alternativi, la maggior parte delle societ ha preferito continuare ad utilizzare il sistema tradizionale.

SISTEMA DUALISTICO Si ispira al modello tedesco e francese. Assemblea dei soci + consiglio di gestione (sempre pluripersonale) + consiglio di sorveglianza (sempre collegiale) + controllo contabile afdato sempre a un terzo. - Consiglio di gestione = svolge le funzioni proprie del Cda. La differenza principale che il consiglio di gestione non nominato dallassemblea ma dal consiglio di sorveglianza. - Consiglio di sorveglianza = nominato dallassemblea dei soci. Deve vigilare, svolge i poteri e doveri di vigilanza del collegio sindacale, ma mai la revisione contabile + nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione + () approva il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato di gruppo quando c. Si ha quindi un depotenziamento dellassemblea dei soci e un rafforzamento dellorgano di controllo. La distribuzione degli utili deliberata dallassemblea dei soci almeno una volta lanno. Il consiglio di sorveglianza riferisce allassemblea dei soci sullattivit di vigilanza svolta e su eventuali fatti irregolari che ha trovato. La responsabilit e lazione di responsabilit per il consiglio di gestione pu essere fatta valere dal consiglio di sorveglianza e dai soci, per il consiglio di sorveglianza pu essere fatta valere dai soci. Per i danni cagionati alla societ o ai creditori sociali o a singoli soci o terzi, vi sempre responsabilit solidale. SISTEMA MONISTICO Si ispira al modello anglosassone. Soppressione collegio sindacale: assemblea dei soci + consiglio di amministrazione con comitato per il controllo sulla gestione (costituito al suo interno) + controllo contabile sempre a un terzo. - Cda = nominato dallassemblea dei soci, collegiale. Ha le stesse funzioni del Cda del sistema tradizionale con la differenza che al suo interno nominato lorgano di controllo. Infatti almeno 1/3 degli amministratori deve essere indipendente (= come per i sindaci) e questi soggetti compongono il comitato per il controllo sulla gestione (molto simile al collegio sindacale ma non ne ha tutti i compiti). - Cpicsg = almeno uno deve essere iscritto nel registro dei revisori, controlla la conformit alla legge e allo statuto degli atti compiuti dal Cda, ma escluso il controllo dellapplicazione dei principi di corretta amministrazione ( impossibile che autocontrolli le proprie decisioni professionali). In questo sistema la funzione del controllo depotenziata.

12. I controlli esterni


Oltre ai collegio sindacale e alle societ di revisione, ci sono una serie di controlli esterni per societ: la Consob per le societ quotate; la Banca dItalia per le societ bancarie, le SGR, le SIM; lISVAP per le imprese assicuratrici; il CONI per le societ sportive professionistiche. Art. 2409: denuncia al tribunale = se vi fondato sospetto che gli amministratori in violazione dei loro doveri abbiano compiuto gravi irregolarit nella gestione e che queste possano arrecare danno alla societ, legittimato lintervento del tribunale. Il tribunale deve accertare le irregolarit denunciate e prendere i relativi provvedimenti. Le irregolarit possono essere denunciate: - Dai soci: 10% del cs nelle societ chiuse, 5% nelle aperte; - Dal collegio sindacale o comunque dallorgano di controllo; - Dal pubblico ministero nelle societ aperte;

- Dalla Consob, nelle quotate; I soggetti che denunciano non sono soggetti allonere della prova, sufciente il fondato sospetto. Il procedimento si articola in due fasi: - Fase istruttoria = accertare lesistenza delle irregolarit, individuare i provvedimenti da adottare. - Ispezione dellamministrazione della societ da parte di un consulente designato dal tribunale. - Il gruppo di comando della societ pu evitare lispezione ed ottenere la sospensione del procedimento se lassemblea sostituisce gli amministratori e i sindaci con soggetti professionali che accertino le irregolarit e le eliminino, riferendo poi al tribunale. - Se questi non sono sufcienti per eliminare le violazioni, il tribunale pu: disporre gli opportuni provvedimenti cautelari per evitare il ripetersi delle irregolarit, oppure revocare gli amministratori e eventulmente anche i sindaci e nominare un amministratore giudiziario. La CONSOB = organo pubblico di vigilanza sul mercato dei capitali introdotto nel 1974, una persona giudica di diritto pubblico. Ammette, sospende ed elimina la quotazione nel mercato regolamentato.

14. Le obbligazioni
= titoli di credito di massa (valori mobiliari) per la raccolta di capitale di prestito. Sono titoli di credito (nominativi o al portatore) che rappresentano frazioni di uguale valore nominale e con uguali diritti di ununitaria operazione di nanziamento a titolo di mutuo. Sono quindi un credito verso la societ assoggettato alla disciplina del mutuo. Possono essere emessi solo dalle Spa e dalle Saa. Azione obbligazione. Lazione attribuisce la qualit di socio, partecipazione ai risultati dellattivit di impresa, ha diritto al rimborso del suo apporto (pu essere maggiore minore o uguale al valore nominale del conferimento eseguito) solo in sede di liquidazione della societ (e solo se residua patrimonio netto); Lobbligazione attribuisce la qualit di creditore della societ, ha quindi diritto alla remunerazione periodica ssa (interessi) e al rimborso del valore nominale del capitale prestato alla scadenza pattuita. Ci sono diverse tipologie di azioni: a premio, partecipanti (i dipende dallandamento economico della societ), indicizzate (i ancorato ad indici vari), in valuta estera, convertibili in azioni (facolt di trasformare il credito in azioni della societ emittente o di una sua collegata), cum warrrant (diritto di opzione sulle azioni, ferma restando la posizione di creditore), subordinate. Limiti allemissione delle obbligazioni per le societ non quotate: Il legislatore ha stabilito dei limiti sui presiti obbligazionari per mantenere un equilibrio nanziario tra mezzi propri e mezzi di terzi. Le obbligazioni delle Spa possono essere negoziate sui mercati regolamentati e quindi possono essere sottoscritti da tutti, risparmiatori. La riforma del 2003 stabilisce che le Spa non possono emettere obbligazioni per un valore complessivamente maggiore del doppio del valore del cs (sottoscritto) + la riserva legale e le riserve disponibili (utili accantonati). Questo il tetto massimo del valore dei prestiti

obbligazionari che la societ pu emettere. Valore che risulta dallultimo bilancio approvato. Per le societ quotate NON previsto un limite perch queste sono negoziate sui mercati regolamentati e quindi sottoposte al maggiore controllo della CONSOB.

17. Societ in accomandita per azioni (artt. 2452-2261)


Come la Sas, si caratterizza per la presenza di due categorie di soci: - Soci accomandatari = rispondono solidamente e illimitatamente delle obbligazioni sociali e sono amministratori per legge della societ. Nb Nella Sas i soci ari rispondono illimitatamente e solidamente in quanto tali e non in quanto amministratori (si possono infatti avere soci ari che non sono amministratori). Nella Saa tutti gli ari sono anche amministratori e rispondono per le obbligazioni sorte solo durante la carica. In comune hanno il carattere sussidiario della loro responsabilit. - Soci accomandanti = obbligati verso la societ nei limiti della quota di capitale sottoscritto. Le quote di partecipazioni di entrambe le categorie sono rappresentate da azioni, ad essa sono quindi applicabili le norme della Spa, con le sole differenze: - Latto costitutivo deve indicare i nomi dei soci ari; - La denominazione deve essere costituita dal nome di almeno un ario;

18. Societ a responsabilit limitata (artt. 2462 - 2483)


Societ di capitali dove: - Per le obbligazioni sociali risponde soltanto la societ col suo patrimonio. Tutti i soci godono del benecio del responsabilit limitata, anche, salvo eccezioni, in presenza del socio unico; - Le quote di partecipazione dei soci non possono essere rappresentate da azioni e non possono costituire oggetto di offerta al pubblico (art. 2468). La riforma del 2003 modica la disciplina della Srl che, se prima era una piccola Spa e il codice diceva solo le deroghe da questa, ora un tipo sociale autonomo con un proprio corpo di norme. I criteri che ispirano lattuale Srl: - Accresciuto spazio allautonomia privata, i soci decidono come organizzare la societ. - Potere maggiore di controllo e iniziativa in capo ai singoli soci della Srl. - Un minore tutela vs i creditori sociali. Costituzione: Lart. 2463 richiama le norme della Spa: - Non ammessa la stipulazione per pubblica sottoscrizione (); - costituita con atto costitutivo redatto dal notaio e iscritto nel registro delle imprese con efcacia costitutiva; - Il cs minimo richiesto (art. 2463) di 10.000 (120.000 ); - La denominazione sociale libera ma deve contenere Srl; - Pu essere a tempo indeterminato. In tal caso il recesso di un socio possibile con un preavviso di 180 giorni, preavviso che lo statuto pu allungare no ad un anno: - Come nelle Spa, nulla la vendita delle quote ( azioni) prima delliscrizione nel registro delle imprese. - La Srl unipersonale coincide con la Spa unipersonale. Unico socio pu essere sia persona sica che giuridica. Per mantenere il benecio della responsabilit limitata, lunico socio deve osservare alcuni obblighi: - liberare integralmente il cs;

- Risultare dal registro che la societ unipersonale; - Deve risultare anche nella denominazione della societ. Conferimenti (art. 2464): Con la riforma del 2003 sono caduti una serie di divieti. - Oggi anche nella Srl, come nelle societ di persone, possono essere conferiti tutti gli elementi suscettibili di valutazione economica. Di regola per, se latto costitutivo non stabilisce diversamente, i conferimenti devono farsi in denaro. - Denaro = previsto il versamento presso una banca del 25% dei conferimenti in denaro (2.500). Per agevolare ancora di pi la Srl, il versamento iniziale del 25% pu essere rinviato dai soci che possono rilasciare alla societ una deiussione bancaria o una polizza assicurativa a favore della societ per il valore del versamento dovuto. - Opera = dal 2003 consentito il conferimento di prestazioni dopera o di servizi ( Spa). Il legislatore prevede per che il socio fornisca una garanzia della prestazione che si impegna ad eseguire, garanzia nella forma di deiussione bancaria o polizza assicurativa o, se lo statuto lo prevede, col versamento di una cauzione in denaro. - Natura = devono essere interamente liberati al momento della sottoscrizione. Deve essere effettuata una relazione di stima ma lesperto non nominato dal tribunale ma dal socio stesso, basta che sia un esperto (tale differenza importante quando si va a decidere se fare una Spa o una Srl). Finanziamenti dei soci (art. 2467): Dal 2003, disciplina dei nanziamenti dei soci che assente per le Spa. Le srl tendono invece che stabilire un cs elevato, quando hanno bisogno di nanziamenti, ricorrono a nanziamenti erogati dai loro soci, senza fare nuovi conferimenti di capitale. Se la srl insolvente e ha richiesto spesso nanziamenti da parte dei soci (sono quindi tutti creditori della societ), i creditori non soci sarebbero svantaggiati. Per evitare questo, sono stati introdotti dei casi in cui il rimborso dei nanziamenti dei soci postergato rispetto al soddisfacimento degli altri creditori: - Dal nanziamento che stato concesso risulta un eccessivo squilibrio dellindebitamento rispetto al patrimonio netto. - Il nanziamento stato concesso in una situazione nanziaria nella quale sarebbe stato ragionevole un conferimento. NB con lattuale disciplina caduto il divieto per Srl di emettere obbligazioni. Quote sociali: Il capitale di una Srl diviso in parti in base al criterio personale: diviso in parti in base al numero di soci. Il numero iniziale delle quote corrisponde al numero dei soci che partecipano alla costituzione della societ, e ciascun socio diventa titolare di un unica quota di partecipazione. La Srl non quindi molto adatta ad avere un numero di soci elevato. Quindi mentre le azioni hanno tutte lo stesso valore, le quote possono essere di diverso ammontare se diverso lammontare del capitale sottoscritto da ciascun socio, proporzionale al conferimento. Latto costitutivo pu determinare il valore delle partecipazioni in misura non proporzionale, purch il valore complessivo dei conferimenti non sia inferiore allammontare globale del capitale (art. 2464). I diritti sociali spettano comunque pro quota. Tale regola pu essere derogata, infatti lo statuto pu attribuire diritti particolari riguardanti: - Lamministrazione della societ, es. uno degli amministratori pu essere nominato da un certo socio, o un certo socio pu avere diritto di veto sulla nomina degli amministratori o il suo voto favorevole deve sempre essere necessario.

- La distribuzione degli utili, es. un socio pu avere diritto a utili in percentuale maggiore. NB la quota UNICA ed esprime in modo unitario la posizione di un determinato socio. Quindi mentre lazione indivisibile, la quota DIVISIBILE. Inoltre mentre lazione un titolo di credito che pu circolare tra il pubblico, la quota no, il documento solo certicato probatorio, NON CIRCOLA, NON E BENE MOBILE MATERIALE. Trasferimento delle quote (art. 2469): Le quote delle Srl sono liberamente trasferibili per atto fra vivi che mortis causa. Tuttavia il codice limita ed esclude il trasferimento in alcuni casi. - Trasferimenti tra vivi devono risultare da scrittura privata autenticata da un notaio che lo deposita entro 30 giorni per liscrizione nel registro delle imprese. Dopodich ha effetto. Tra pi atti di cessione, prevale chi per primo ha iscritto, purch in buona fede. - Mortis causa, regole analoghe. Se la quota non stata interamente liberata, lalienante risponde in solido con lacquirente per i versamenti ancora dovuti, per 3 anni dalliscrizione del trasferimento. La quota pu essere oggetto di pegno, usufrutto, sequestro e anche di espropriazione da parte dei creditori personali del socio (ci avviene anche in caso di fallimento del socio). Recesso del socio (art. 2473): Latto costitutivo stabilisce quando un socio pu recedere. In ogni caso, il socio pu sempre recedere in questi casi: - Societ a tempo indeterminato con preavviso di 180 giorni (max 1 anno); - Societ a tempo determinato nei casi: - Cambiamento oggetto sociale; - Fusione o scissione; - Revoca dello stato di liquidazione; - Trasferimento sede sociale allestero; - Leffetto del recesso del socio la liquidazione della sua quota di partecipazione alla societ entro 180 giorni dalla comunicazione del recesso. Il valore delle quote determinato in corrispondenza al valore di mercato delle stesse. Le quota del socio viene offerta in opzione agli altri soci o ad un terzo concordemente individuato dai soci stessi. Se non ci sono acquirenti si procede al rimborso con le riserve, se non ci sono riserve si procede a ridurre il capitale sociale, se la riduzione risulta impossibile, la societ si scioglie. Esclusione del socio (art. 2473 bis): Nelle Spa non possibile escludere un socio perch hanno ruolo secondario. Nella Srl dal 2003 possibile inserire nellatto tale possibilit. Lo statuto indica le cause e le modalit di esclusione di un socio. Gli organi sociali: la riforma del 2003 ha modicato molto questo aspetto. LE DECISIONI DEI SOCI (art. 2479): Approvano il bilancio, nominano gli amministratori e i sindaci, modicazioni atto costitutivo, modicazioni sostanziali delloggetto sociale. Decidono inoltre ( Spa) su qualunque argomento sottoposto a loro approvazione dagli amministratori o da tanti soci che rappresentano almeno 1/3 cs. Le decisioni sono prese con QC 50% cs, QD 50% +1 presenti. La votazione avviene pro quota.

Le loro decisioni sono invalide: linvalidit pu essere fatta valere solo da alcuni soggetti, entro breve termine e non opponibile ai terzi in buona fede. Linvalidit conseguente da vizi gravi pu essere fatta valere da chiunque ne abbia interesse entro 3 anni. Annullabili: Sono impugnabili le delibere prese non in conformit della legge o dello statuto dai soci che non vi hanno consentito, entro 90 giorni dalla loro trascrizione nel libro delle delibere dei soci. Anche quelle prese con voto determinante del socio in conitto di interessi. Nullit: Impugnabili da chiunque ne abbia interesse, nel termine di 3 anni, decisioni aventi oggetto impossibile o illecito e quelle prese in assenza assoluta di informazione. AMMINISTRAZIONE Salvo diversa disposizione dellatto costitutivo, lamministrazione afdata ad uno o pi soci nominati con decisione dei soci, che restano in carica a tempo indeterminato (art. 2475). Non sono previste cause di incompatibilit o ineleggibilit, sar latto costitutivo a manifestarle. Se lamministrazione afdata a pi soci, questi costituiscono un Cda, adozione del modello collegiale non inderogabile, possono anche operare congiuntamente o disgiuntamente come nelle societ di persone. Quando disgiunta, ciascun amministratore pu opporsi e rimettersi alla decisione dei soci a maggioranza pro quota. Gli amministratori hanno il potere generale di rappresentanza della societ. Gli amministratori sono responsabili verso la societ dei danni derivanti dallinosservanza dei loro doveri, salvo che dimostrino di essere esenti da colpa. Lazione di responsabilit pu essere promossa dal singolo socio o dalla societ stessa. I soci sono responsabili a loro volta verso gli amministratori, se hanno intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la societ i soci o i terzi. CONTROLLO Latto costitutivo pu prevedere la nomina di un collegio sindacale o di un revisore, ma questo non obbligatorio. obbligatorio solo in alcuni casi: - Quando il cs almeno pari a quello minimo previsto per la Spa (120.000 ). In molti casi le Srl mantengono il cs sotto i 120.000 e magari poi operano tramite nanziamenti. - Quando non ricorrono le condizioni stabilite per la redazione del bilancio di esercizio in forma abbreviata. Se viene nominato, la disciplina del collegio sindacale quelle propria delle Spa, salvo che non necessaria la nomina di un revisore, lattivit di controllo contabile viene fatta dal collegio sindacale. Controllo dei soci: ogni socio non amministratore ha diritto di avere dagli amministratori notizie dello svolgimento degli affari sociali e di consultare i libri sociali e documenti relativi allamministrazione, compresi i libri e le scritture contabili della societ. ESAME 28.01 1. Si, imporre lacquisto di un pdt k non ha nessun collegamento col prodotto che il cliente vuole acquistare, un comportamento sleale verso gli altri imprenditori. un illecito civilistico. Gli imprenditori possono chiedere al tribunale un accertamento dellillecito e lo impedisca, una volta accertato lillecito obbliga la societ al risarcimento del danno. 2. Descrizione del socio dopera e in cosa si differenzia dai soci ordinari (conferiscono denaro o beni in natura). Questultimi partecipano agli utili o alle perdite

proporzionalmente al capitale conferito. Il socio dopera conferisce lavoro. O la societ che stabilisce come il socio dopera partecipa a utili e perdite, o sar il tribunale a decidere in che misura partecipa. 3. Presupposti: il bilancio in forte perdita che vanno a incidere quindi sul patrimonio sociale, conseguenza di decisioni contrari o allo statuto o alla legge di rapporto causaeffetto. In questo caso la societ pu fare causa agli amministratori entro il termine di prescrizione di 5 anni. Chi pu agire? La societ stessa tramite il soggetto che ha la rappresentanza legale, i soci possono per conto della societ che rappresentano almeno 1/5 del cs (il singolo socio se non ha almeno 1/5 del cs non pu agire da solo in unazione sociale di responsabilit). 4. Riduzione del capitale sociale. 11.02 1. Chi il procuratore generale dellimpresa? Le limitazioni della procura devono essere iscritte nel registro delle imprese, solo il questo caso le limitazioni sono opponibile ai terzi. un institore in questo caso. 2. Socio accomandatario. Lerede entra a far parte automaticamente? No. In assenza di speciche clausole nello statuto, lerede ha diritto di vedersi liquidare la sua quota. O c la clausola che gli permette di entrare automaticamente o si mette daccordo dopo. Se la rossi era lunica socia accomandataria, la conseguenza lestinzione della societ, si deve procedere allestinzione della societ. 3. Ha 6 mesi di tempo per ricostruire la pluralit dei soci. Deve rendere noto negli atti e nella corrispondenza che la societ unipersonale, integrale versamento dei conferimenti 13.01 1. Acquisto capannone un atto di straordinaria amministrazione. Tema di rappresentanza institoria. Si beta obbligata, perch la rappresentanza institoria prevede che se linstitore che compie ank un atto di straordinaria, la societ cmq vincolata. Al ne di tutelare i terzi. Se cos non fosse, rossi dovrebbe farsi carico personalmente delle obbligazioni sorte nel contratto. Nel caso lui fosse della S.r.l. Non sarebbe pi un atto di straordinaria amministrazione. 2. Non ha potere di gestione = gialli amministratore ma non pu prendere decisioni che vincolino la societ. Compie atti solo su delega. un mero esecutore. Senza delibera del consiglio di amministrazione, il contratto cmq valido ma nella misura in cui la stipulazione produce un danno alla societ, la societ pu chidere risarcimento allamministratore. 3. Solo se lassemblea ha delegato per farlo il c.d.a. valida. In caso contrario, senza delega, non ha effetto e non ci sar aumento di cs. I soggetti che possono impugnare sono gli amministratori o i sindaci. 10.02 1-2. La bianchi institrice. Non ha poteri di farlo xk di straordinaria amministrazione, a meno che non avesse una procura speciale (deliberata dal cda). Senza procura speciale non valido. I contratti in essere passano automaticamente al cessionario. Solo se si ha il consenso dellaltra parte contrattuale. 3. Laccomandatario ha la gestione e lamministrazione della societ quindi legittimato a fare questo tipo di cose. Nel caso di pu soci accomandatari bisogna capire se amministrazione congiunta o disgiunta. Nel caso di congiunta i soci accomandatari possono revocare entro 30 giorni.

4. La relazione del verbale in sede di assemblea straordinaria. Il verbale deve necessariamente essere redatto da un notaio. Questo perch le decisioni importanti prese devono essere redatta da un notaio che controllo che lassemblea sia condotta in un determinato modo. Quindi in tal caso se il verbale viene redatto da un commercialista, non va bene. Non valida. Conseguenze giuridiche, che la delibera pu essere impugnata dagli aventi diritto xk stata presa in violazione della legge. 15.07 1. Lei institore. La soc puo raticare loperato della societ. Se il cda non ratica, e la signora rossi non paga, il venditore pu agire nel confronti della societ. 2. Tizio imprenditore commerciale, non piccolo quindi ha lobbligo. La delibera impugnabile, xk lappr del bilancio viziata, annull o nullit? Hp di nullit con prescrizione breve entro il bilancio del es succ. Xk evitare leffetto domino. Conseguenze sullimrenditore comemciale k redige bilancio non veritiero e corretto. Non ci sono conseguenze negative dirette, ma non avr accesso a dirtti e vantaggi per chi redige il bilancio bene (es. Vantaggio come prova). Xk lui risponde col suo patrimonio 3. Meccanismo di controllo previsto in questo caso, la gialli chiede ai soci di decidere a maggioranza che decidono pro quota. Se latto fosse gi stato compiuto e crea un danno effettivo alla societ, allora ci sono i presupposti per lopposizione. Altrimenti no. 4. Sostituzione solo per giusta causa con decreto di conferma del tribunale. 25.09 1. VAI A RIVEDERE I CONSORZI, CON ATTIVITA ESTERNA. Consorzio = contratto le cui parti devono essere imprenditori, .. Lo facciamo domani. Ok oggi. Svolgono in comune alcune fasi di att di impresa, fondo consortle un patrimonio costiuitro dai consorizati per far si che svolgano latt, lacq della mp nellint dei cons equinid sono tt resp per lobb assunta, pagamento del prezzo risponde il cons col fonod, ma ank i cons pro quota. Se qlcn inslv intervengo i suoi colleghi, diritto di rivalsa dopo. 2. attivit di imprenditore agricolo. Come tale non avrebbe lobbligo, ma prevalgono gli obblighi in quanto spa. I principali adempimenti sono libro contabile, libro giornale e libro dei cespiti. Tutta la corrispondeza commerciale per 10 anni (inviata e ricevuta). 3. 17.09 1. Si imprenditore, per non ha autorizzazione, quindi assoggettato alla discplina dellimprendatore, ma sar soggetto alle sanzioni previste dalla legge. 2. Risponde di tt le obbligazioni ank qll sorte in precedenza.e se un giorno recede, risponde di quelle sorte prime e qll ancora esistenti no alla data di recesso e ne risponder ank dopo. 3. I soci sono resp solidarmente e in via sussidiaria. Resp suss mean che prima aggredisce il patrim della soc e dopo se non ottiene nulla si rivolge ai soci 4.

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