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Audizione de Il Comunicatore Italiano presso 8 Commissione Senato.

La credibilit si genera in rete: la Web Reputation


Audizione del think tank blog Il Comunicatore Italiano presso la 8 Commissione del Senato della Repubblica sul tema: La credibilit si genera in rete: la Web Reputation.

Onorevoli senatori, loccasione di unaudizione presso la 8 Commissione del Senato della Repubblica per Il Comunicatore Italiano un importante momento per rappresentare presso una delle pi alte Istituzioni Italiane la ragione stessa che quasi un anno fa spinse quattro professionisti della comunicazione a promuovere un think tank blog che si dedicasse a esplorare i meccanismi con cui i new media stanno sostituendo le tradizionali forme comunicative. Tanto pi che proprio ora, affidato alla vostra valutazione, lItalia si appresta a prendere atto dellirruzione potente di nuove tecnologie attraverso il varo di un provvedimento che il Governo ha proposto sotto la definizione di Agenda digitale. Era e resta intenzione de Il Comunicatore Italiano inserire etica e dimensione istituzionale nel contesto dei new media, consapevoli tanto delle grandi e straordinarie opportunit che il digitale offre e al tempo stesso delle insidie che luso di ogni nuova e potente tecnologia porta con s. In una prima fase limplicita Utopia collegata a Internet, offrendo a ciascuno la possibilit di costituirsi come soggetto produttore

della propria immagine (capace di saltare la catena-mediazione dei media) sembrava spontaneamente offrire a istituzioni, agenzie e politici una nuova libert: quasi uningenua e anarchica stagione rigeneratrice. Il gioco si per complicato e, soprattutto con i social media, le armi della critica hanno smesso di conoscere ogni regola e ogni logica. La legittimazione, o meno, dipende spesso dal tempo di quel primo giudizio che assale quella che oggi chiamiamo web reputation. Come ogni tecnologia anche quella che opera nei new media richiede conoscenza e deve essere governata. Anche in questo caso lapprendista stregone sarebbe il primo e maggior produttore dogni disastro. Promuovere la conoscenza e la pratica della complessit comunicazionale promuovendone da un lato il versante pubblico e sociale, ma interpretando allaltro unetica dellargomentazione: furono queste le istanze da cui nato Il Comunicatore Italiano. Al tempo stesso esso si proposto come strumento di servizio: piattaforma comunicativa e agor per istituzioni, persone, societ, mondo delle imprese. Sede dove ricercare, costruire e diffondere credibilit e reputazione. Spetta al Parlamento, e in primo luogo a questa Camera, fissare i binari sui quali il digitale messo in Agenda dal Governo possa procedere con seriet di linguaggio e di contenuti. Una comunicazione fondata su unetica pubblica , infatti, volano per la ripresa italiana; occasione e luogo per far conoscere e diffondere il buon lavoro, la creativit, i progetti di nuova infrastrutturazione, la finanza non speculativa, la solidariet sociale e il sistema Italia. Tutto questo mentre diviene imperativo per il Paese la ricerca del nostro futuro. Molte sono le novit cui possibile porre mano. La reputazione che corre sul web di persone e istituzioni rappresenta per esempio un interesse generale e pubblico che deve ancora trovare rappresentanza nelle leggi e nelle Autorit di Vigilanza. In prossimit di elezioni, una corretta Web reputation pu costituire una differenza di valore democratico molto pi rilevante di quella sottesa dallapplicazione della par condicio. Lo stesso pu dirsi a riguardo di quanto accade nei mondi delleconomia e del sociale.

Con questaudizione, onorevoli senatori, Il Comunicatore Italiano intende mettere a vostra disposizione una riflessione che ha gi trovato nel luglio scorso un importante momento di manifestazione nel Convegno promosso dalla Camera dei deputati. Al tempo stesso esso si offre come strumento per ogni sollecitazione di nuovo sviluppo in direzione di una comunicazione etica e istituzionale che dovesse maturare da parte delle pubbliche autorit.

La versione integrale del testo su www.ilcomunicatoreitaliano.it . FONTE: Il Comunicatore Italiano

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