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Darwinismo sociale
In sociologia il darwinismo sociale una teoria secondo la quale un aspetto particolare della teoria evolutiva o teoria della selezione naturale sarebbe applicabile alle popolazioni umane. In sintesi sarebbe il concetto di "lotta per la vita" applicato in un contesto sociale in una comunit in cui il pi forte (caratteri economici, professionali, sociali) vince sul pi debole.
Origine e sviluppo
Herbert Spencer, filosofo contemporaneo di Charles Darwin ed altrettanto popolare, interpreta questa teoria per la selezione dei pi adatti (Survival of the fittest). Le tesi evoluzioniste sono esposte da Spencer gi in Social Statistic pubblicato nel 1851, che ripropone le vecchie tesi del Malthusianesimo, che accenna alla lotta per la sopravvivenza e alla selezione naturale. Al contrario di quello che si potrebbe credere, il Darwinismo sociale di Spencer precede la pubblicazione del pensiero di Darwin esposto per la prima volta in Origin of Species del 1859, che scrisse basandosi su accurate osservazioni naturalistiche su animali e utilizzando il precedente lavoro di Malthus per spiegare la causa della lotta per la sopravvivenza osservata in natura. Charles Darwin tuttavia non spos mai le tesi razziste e sessiste (vedi oltre "La posizione di Charles Darwin sul razzismo"). Il cugino di Darwin, Francis Galton con la pubblicazione nel 1883 di Human Faculty and its Development conier il termine eugenetica e proporr una selezione attiva degli individui. Il Darwinismo sociale suggerisce dunque che l'eredit (i caratteri innati) avrebbe un ruolo preponderante in rapporto all'educazione (i caratteri acquisiti). Si tratta quindi di un sistema ideologico che vede nelle lotte civili, nelle ineguaglianze sociali e nelle guerre di conquista nient'altro che l'applicazione alla specie umana della selezione naturale. Secondo la teoria vi quindi una spiegazione biologica alle disparit osservate tra le societ nella traiettoria unica della storia umana: i popoli meno adattati alla lotta per la sopravvivenza sarebbero rimasti relegati allo stadio primitivo concettualizzato dai seguaci dell'evoluzionismo antropologico.[1] Sul piano politico, il darwinismo sociale serv a giustificare il colonialismo, l'eugenetica, il fascismo e soprattutto il nazismo. In effetti, quest'ideologia considera legittimo che le razze umane e gli esseri pi deboli scompaiano e lascino il posto alle razze ed agli esseri meglio armati per sopravvivere. Ernst Haeckel Vedi Razza. Nell'ambito della sociologia accademica, la corrente teorica detta sociobiologia, risalente agli anni 1970, ripropone un tentativo di leggere i fenomeni sociali come direttamente legati alla sfera della biologia e dei meccanismi evolutivi.
Darwinismo sociale La tesi dell'esistenza di specie umane distinte (la base di ogni teoria razzista) chiaramente indicata da Darwin come non coerente con l'idea stessa di evoluzione. Solo chi crede nella creazione delle specie afferma- pu pensare che siano diverse. The question whether mankind consists of one or several species has of late years been much discussed by anthropologists, who are divided into the two schools of monogenists and polygenists. Those who do not admit the principle of evolution, must look at species as separate creations, or in some manner as distinct entities; (The descent of Man, cap. VII) Le conclusioni del volume sono quanto di pi distante si possa concepire dall'idea non solo dell'esistenza di razze diverse ma della supremazia dell'uomo sulle altre specie, quelle non umane; nelle parole di Darwin: l'Uomo porta ancora impresso sul suo corpo il marchio indelebile della sua umile origine. We must, however, acknowledge, as it seems to me, that man with all his noble qualities, with sympathy which feels for the most debased, with benevolence which extends not only to other men but to the humblest living creature, with his god-like intellect which has penetrated into the movements and constitution of the solar system- with all these exalted powers- Man still bears in his bodily frame the indelible stamp of his lowly origin. (The descent of Man, cap. XXI) Anche sulla schiavit, ai suoi tempi ancora esistente in moltissimi stati, aveva idee molto chiare e che non si possono -in buona fede- fraintendere. Nella lettera a J. S. Henslow del 18 maggio 1832 da Rio de Janeiro, Darwin prende le distanze dallo schiavismo in modo politicamente molto dichiarato: non diventer dice- un rinnegato e rimarr fedele alle mie convinzioni liberali, non fosse altro che per il sostegno dato dai conservatori allo scandalo delle nazioni cristiane, la schiavit. The Captain does every thing in his power to assist me, & we get on very well.but I thank my better fortune he has not made me a renegade to Whig principles: I would not be a Tory, if it was merely on account of their cold hearts about that scandal to Christian Nations, Slavery. Nella lettera a Catherine Darwin del 22 maggio 1832 da Rio de la Plata si dichiara fiducioso che l'andamento politico in Gran Bretagna possa condurre alla messa al bando della schiavit. Sarebbe, dice, un vanto per la Gran Bretagna. Nella stessa lettera risponde cos alla classica obiezione dei razzisti sui neri (cambierai idea dopo che li avrai conosciuti): l'unica alterazione della mia opinione di cui sono consapevole che si formata in me una stima ancora pi alta del loro carattere. What a proud thing for England, if she is the first Europae symbolan nation which utterly abolishes it. I was told before leaving England, that after living in Slave countries: all my opinions would be altered; the only alteration I am aware of is forming a much higher estimate of the Negros character. La sua posizione non cambia negli anni. Commentando la guerra civile americana, il 28 maggio 1864 in una lettera ad Asa Gray, l'unica sua paura che il costo altissimo in vite umane possa mettere a rischio l'abolizione della schiavit. Fra il 5 e il 12 maggio, le due fazioni si erano scontrate in Virginia, riportando complessivamente circa 50.000 morti. What dreadful carnage you have just recently suffered. What will the end be? Will slavery perish, if so the cost is not too dear?
Darwinismo sociale Per di pi, la vitalit di una nazione si deduceva quasi esclusivamente dalla sua crescita demografia: pi una nazione era feconda, pi essa sarebbe stata forte. Cos, la Russia ed i popoli slavi in generale facevano paura a moltissimi uomini politici tedeschi (come ad esempio al cancelliere Bethmann-Hollweg) a causa della naturale crescita della loro popolazione, in quanto doveva essere inevitabile, dal loro punto di vista, una resa dei conti violenta (fobia mediatica del rullo compressore russo). Giunto a questo punto, il darwinismo sociale si confonde con il nazionalismo razziale. Si ritenuto che questa visione dei rapporti tra le nazioni, dominante in Germania e in Austria all'inizio del XX secolo, abbia giocato un ruolo essenziale nell'innescare la Prima guerra mondiale. Ma l'importanza del darwinismo sociale come ragione dello scoppio della prima guerra mondiale va relativizzato: tale interpretazione seriamente destituita di fondamento dal lavoro di Lon Schirmann, che, analizzando gli archivi ufficiali dei vari paesi belligeranti (vedi "Mensonges et dsinformation, aout 1914, comment on vend une guerre", Lon Schirmann Editions Italiques, 2003), ha identificato le vere responsabilit che hanno portato al primo conflitto mondiale, affermando che esse sono state in realt pi politiche che scientifiche.
Note
[1] Il libro di Darwin "L'origine delle specie" (aveva come sottotitolo: "La preservazione delle razze favorite nella lotta per la sopravvivenza").
Voci correlate
Altruismo Ecologia sociale Evoluzione Evoluzionismo (scienze etno-antropologiche) Razzismo
Licenza
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