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Numero 51 dicembre 2006

Periodico in rete a cura della Associazione Culturale Idee e contributi per lALTERNATIVA Punto Rosso

SOMMARIO Sinistra Euromediterranea Europa e Mediterraneo. Le sfide della Sinistra Europea di Domenico Rizzuti
La riflessione sulle politiche mediterranee dellUnione Europea deve comprendere sia la situazione nei paesi del Mediterraneo sia lo stato dellarte nel processo europeo di integrazione. Il fatto che entrambi si trovino oggi in forte difficolt conferma la forte interdipendenza esistente tra le due aree.

LatinoAmerica - Antonio Lupo Indici di povert in America latina


LAmerica Latina riuscita a ridurre gli indici di povert e di miseria per il terzo anno consecutivo e ha avuto il miglior risultato economico e sociale degli ultimi 25 anni.

Europa in Movimento - Vittorio Agnoletto Cosa ci faceva la polizia italiana a Guantanamo?


LUE deve intervenire "nei confronti di quei Paesi che, nonostante i pronunciamenti delle istituzioni europee e sovranazionali, hanno autorizzato propri organi investigativi a recarsi a Guantanamo per condurre e/o partecipare a interrogatori in un luogo dove si pratica la tortura".

La Forza del Deboli - Alda Radaelli Kofi Annan: l'ultimo discorso


Cinque punti chiave sono leredit che ci lascia al termine del suo mandato il supercensurato segretario dellOnu che ha osato mettere in discussione larroganza degli Stati Uniti nel gestire lOnu come unagenzia privata.

Lavoro Precariet Diritti - Armando Rinaldi Epifani e il lavoro che cambia


Vale la pena di spendere due parole sulla grave divisione che Epifani introduce quando invoca regole diverse per operai e impiegati. C da chiedersi se prima o poi il sindacato riuscir a capire che il mondo del lavoro profondamente cambiato.

Punto Rosso Campagna di autofinanziamento 2007 La sede di via Pepe a Milano Consorzio EquiLibri Rosso Notizie Iniziative LUP (Libera Universit Popolare) Novit Edizioni Punto Rosso Libri e Musica
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Redazione: Bruno Carchedi (339/2237866), Roberto Mapelli, Giorgio Riolo presso Associazione Culturale Punto Rosso di Milano tel e fax: 02/874324 - 02/875045 - carchedi@puntorosso.it Per approfondimenti: Archivio del Sapere Condiviso su www.puntorosso.it

Domenico Rizzuti

Europa e Mediterraneo. Le sfide della Sinistra Europea


(intervento fatto alla riunione di Marsiglia del 25 novembre scorso sul partenariato e le politiche UE verso il Mediterraneo, organizzato dal PCF e dalle Associazioni della Regione di Marsiglia, impegnate sui temi della Sinistra Europea e del Mediterraneo) La riflessione sulle politiche mediterranee dellUnione Europea deve comprendere sia la situazione nei paesi del Mediterraneo sia lo stato dellarte nel processo europeo di integrazione. Il fatto che entrambi si trovino oggi in forte difficolt conferma quanto da molti sostenuto da tempo, e cio la forte interdipendenza esistente tra le due aree nessuna delle quali pu pretendere primati rispetto allaltra o di raggiungere posizioni reali di sostenibilit in modo autonomo. Queste interdipendenze vennero, tra gli altri, illustrate e sottolineate gi nel 1995, lanno della Prima Conferenza di Barcellona sul Partenariato, nel Rapporto sul Mediterraneo del CNEL italiano. Lindiscutibile chiarezza del titolo: Ripensare lEuropa per ripensare il Mediterraneo era seguita da una analisi nella quale i temi centrali del problema venivano chiaramente individuati: il bisogno di una costruzione policentrica dellEuropa, i problemi dei sistemi produttivi agricoli e industriali mediterranei e delloccupazione, la centralit della Palestina per la risoluzione dei conflitti nellintera regione.

Le basi deboli della costruzione europea Nel riprendere oggi questi temi ci limitiamo a due richiami di principio sullEuropa, per soffermarci poi in modo pi dettagliato sulle politiche euromediterranee e levoluzione recente nei paesi del Mediterraneo. I problemi centrali delle politiche europee, sia rispetto agli obiettivi interni di coesione sociale dellUE sia a quelli dei rapporti di cooperazione con le sue aree esterne, sono due: Il primo la persistente incapacit dellUE e degli stati membri di acquisire il tema della complessit, e quindi della diversit delle societ europee e mediterranee, come un valore e non un ostacolo. Diversit che va applicata anche alleconomia tramite il riconoscimento dellimportanza del rapporto tra culture e colture, cio tra culture e sistemi produttivi come base di ogni discorso vero e non retorico sulla sostenibilit. Ne consegue che il centro di ogni strategia economica deve essere la modernizzazione e crescita dei territori e delle comunit locali, le loro capacit di mettersi in una rete di rapporti economici e sociali. Diversit che va applicata allo stesso modo alla variet delle forme che sia pure entro valori condivisi - il rispetto della vita e del vivere insieme - assumono le forme istituzionali, sociali e politiche. Lacquisizione della complessit e diversit come valore faciliterebbe la comprensione e soluzione ai problemi che oggi dividono allinterno e tra loro gli stati membri, sia vecchi sia nuovi, con i rischi connessi di un collasso dellintera costruzione europea. Soprattutto consentirebbe di riportare lo scontro di civilt oggi in atto tra lOccidente e il resto del mondo entro i confini del reciproco riconoscimento e del dialogo tra culture diverse e progetti diversi di modernit. Il secondo riguarda lesigenza della dismissione di un atteggiamento diffuso, sia nella Commissione Europea sia nei governi degli stati membri, di percepire e utilizzare il processo di integrazione come una camicia di forza dentro la quale costringere i popoli e le tradizioni europee, invece di un comodo soprabito a protezione delle specificit nazionali e comunitarie di ciascuna regione e agevole nel consentire iniziative e movimenti autonomi. Questa dismissione comporta una seria revisione degli accordi di Maastricht e di Lisbona, costruiti entrambi sul criterio dei vincoli e non delle possibilit, che costituiscono la causa maggiore dellopposizione diffusa al procedere verso una Costituzione europea e verso forme di approfondimento della cooperazione sociale e politica in Europa. Le politiche mediterranee: un bilancio Le politiche mediterranee dellUE sono lesempio paradigmatico di quanto sin qui rilevato. noto che il momento pi alto raggiunto stato quello degli Accordi di Barcellona del 1995, con limpegno alla partnership EU paesi mediterranei del sud. Un impegno che, in linea con la tradizione politica degli stati membri dellUE, amplificava in modo retorico le possibilit esistenti con la dichiarazione di un progetto di welfare condiviso tra nord e sud, ma che nel contempo ne minava

le possibilit di realizzazione limitando la partecipazione allaccordo ai paesi costieri della sponda sud, con esclusioni arbitrarie verso i paesi arabi e balcani. Quello che doveva essere il momento pi alto dellincontro storico tra la cultura araba e la cultura europea, per un impegno comune di dialogo interculturale e politico, fu trasformato in un sistema di concertazione tra lEuropa tutta, dalla Finlandia al Portogallo, con paesi mediterranei della sponda sud scelti su criteri di fedelt allEuropa e opportunamente bilanciati in numero con stati civetta che rappresentano di fatto la proiezione europea in quellarea (Israele, Malta, Cipro, ecc.). Tuttavia il processo di Barcellona fu avviato con il sostegno sincero degli stati e dei movimenti politici e sociali dellarea. Quale stato il bilancio al momento della verifica venti anni dopo, alla Seconda conferenza di Barcellona del 2006? La modernizzazione economica dei paesi mediterranei della sponda nord e sud del Mediterraneo non si verificata manifestandosi al contrario situazioni di aggravamento degli equilibri sociali e politici. Lesplosione dei movimenti migratori ne rappresenta lindicatore pi evidente aggiungendo il fallimento di politiche coordinate di prevenzione e sostegno a questo fenomeno. Lobiettivo del welfare condiviso ha mostrato la corda con una situazione che vede i differenziali di crescita nord sud, ed anche est sud accresciuti. Il miglioramento dei rapporti generali e quindi della sicurezza nei e tra paesi solo misurabile con gli indici del suo peggioramento, al punto che alla Seconda conferenza di Lisbona del 2006 gli stati europei si sono trovati a discutere tra loro, nellassenza rumorosa dei paesi del sud membri del partenariato, dei temi della (loro) sicurezza e del (loro) terrorismo. Lobiettivo della costruzione di unarea di pace si trasformato nel suo contrario, con la crescente intrusione statunitense in questarea sia in termini economici sia militari e con la partecipazione attiva o da spettatori passivi dei paesi europei. La divisione culturale tra nord e sud si accresciuta a livelli che non consentono pi di parlare di rischio dello scontro di civilt, ma di uno scontro in atto e nelle forme pi violente. La scissione tra governi e societ civile, sia nei paesi europei sia nei paesi mediterranei del sud, si ingigantita a livelli mai registrati. Nei paesi europei i movimenti della societ civile esprimono oggi le forme pi vivaci di pensiero critico e alternativo ai processi di globalizzazione capitalistica e del pensiero unico neoliberale, mentre nei paesi del sud raggiungono un potenziale di consensi indiscutibile dappertutto e che li porta a mettere fuori gioco legemonia di forze politiche tradizionali e consolidate cos come avvenuto di recente in Palestina con Hamas (gennaio 2006) e in Libano con Hezbollah. Appare paradossale che questi eventi, che insieme alla crescente influenza dei Fratelli mussulmani in Egitto e con movimenti analoghi altrove esprimono il rafforzarsi irresistibile della societ civile nei paesi arabi vengano letti in chiave negativa dallUnione Europea rispetto ai propri obiettivi di democratizzazione, che continua invece ad appoggiarli a regimi autoritari a sud e in crisi di consenso ai nord. Appare strabico un atteggiamento che ripetutamente enfatizza il valore e ruolo della societ civile nei vari paesi, ma poi non in grado di riconoscerli al momento del loro manifestarsi. Nella Politica Mediterranea lUE auspica il rafforzamento della societ civile nei paesi del sud, ma poi ne limita linclusione a quelle organizzazioni riconosciute come tali dai governi nazionali. Limite culturale questo dellEuropa che si riflette anche nei movimenti della societ civile del nord che continuano a privilegiare rapporti con movimenti di opposizione del sud che rappresentano al massimo una testimonianza storica di epoche passate (nazionalismo o movimenti socialisti e comunisti), oppure espressioni di un laicismo arabo spesso clone o riproduzione sbiadita di un laicismo illuministico fallimentare e frustrato (oltre che frustrante) dei e nei paesi europei. Le politiche di vicinato e il ruolo della Sinistra Europea LUE non ha mai riconosciuto il fallimento delle proprie politiche e del processo di Barcellona, ma di fatto andata oltre con lintroduzione unilaterale dal 2003 delle Politiche di Vicinato. Si tratta di una nuova cornice della politica estera dellUE che supera il precedente approccio strategico di rapporti e sostegno alla costruzione di aree integrate intorno allUE basate su accordi multilaterali e torna alla politica dei rapporti bilaterali, stabiliti in base a scelte unilaterali dellUE. La dimensione

strategica del rapporto EU Mediterraneo abbandonata e anche in questarea i rapporti vengono riportati a convenienze strategiche, caso per caso dellUE verso singoli paesi. Assumendo questa evoluzione come il dato da cui ripartire nostro compito come Sinistra Euromediterranea valutarne gli impatti sulle politiche statali e sia i limiti sia i nuovi spazi che apre alla nostra analisi e azione. Le politiche di vicinato riaprono quindi la dimensione bilaterale e nostro compito quella di impadronirsene per dare spazio a tutte quelle iniziative che rafforzano i rapporti bilaterali tra le organizzazioni e i movimenti della societ civile e tutte quelle strutture economiche locali e regionali (imprese, cooperative, imprese sociali, reti di servizi, ecc.), oltre che istituzionali (scuole, universit, associazioni culturali, ecc.). Parte di questo processo deve essere una forte spinta allinnovazione di tutte quelle strutture economiche, sociali e culturali nate nel contesto europeo dellaltra economia (commercio equo, finanza etica e cooperazione internazionale) che nel Mediterraneo devono trovare lo spazio per innovarsi e legarsi a nuove realt sociali e produttive. Ma lobiettivo della sinistra euromediterranea deve articolarsi dentro una visione geopolitica che spinga lEuropa e divenire uno dei poli della costruzione di una nuova triangolazione, opposta a quella della Triade, che dallEuropa, con i paesi Mediterranei, si colleghi al grande risveglio dellAsia (Cina, Sud Est asiatico e India) e riporti cos la stessa Europa a riscoprire e ricostruire le proprie economie dentro logiche di cooperazione continentale asiatica (il continente del quale lEuropa occupa una piccolissima parte) opposte a quelle della sua dipendenza atlantica. Dentro questo nuovo quadro internazionale la sinistra euromediterranea ed europea possono tornare a svolgere un ruolo genuino di internazionalismo e di partecipazione ai processi di emancipazione in corso in America latina, in Africa e in Asia. Credo, in conclusione, che sia necessario costruire un gruppo di lavoro della sinistra europea sulle questioni connesse al rapporto UE - Paesi del Mediterraneo e mettere in cantiere, in tempi stretti, un primo seminario di approfondimento. In Italia con lUniversit del Bene Comune stiamo lavorando in questa direzione.
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LatinoAmerica
Antonio Lupo - anlupo@alice.it

Indici di povert in America latina


(fonte Brasil de Fato - Luiz Renato Almeida) (tradotto da Antonio Lupo) Uno studio della Commissione Economica per l'America Latina e il Caribe (Cepal) rivela che lAmerica Latina riuscita a ridurre gli indici di povert e di miseria per il terzo anno consecutivo. Il tasso di povert nella regione sceso dal 44% del 2002 al 39,8% nel 2005, e quello della miseria passato dal 19,4% al 15,4%, sempre nello stesso periodo. Secondo il Cepal, lAmerica Latina ha avuto il miglior risultato economico e sociale degli ultimi 25 anni, principalmente nel combattere la povert. E' la prima volta dal 1980 che lindice della popolazione povera in America Latina scende sotto il 40%. Secondo il Cepal, lanno scorso, circa 209 milioni di latino-americani hanno vissuto in condizioni di povert. Di questi, 81 milioni erano indigenti. Il Cepal stima che nel 2006 il numero di poveri si ridurr a 205 milioni in tutto il continente. Secondo lo studio "Panorama Sociale dellAmerica Latina 2006", lAmerica Latina ha fatto progressi sia nella diminuzione della povert che nel numero di disoccupati, registrando miglioramenti in alcuni paesi nella distribuzione del reddito e nel numero di posti di lavoro. Il Brasile viene citato dal Cepal come esempio di miglioramento della vita della popolazione negli ultimi sei anni, anche se il paese continua ad essere caratterizzato dalle diseguaglianze pi forti rispetto al resto della regione. L'indice di disuguaglianza in Brasile diminuito del 4,07% nel confronto tra 2001 e 2005. Sebbene si sia ridotta negli ultimi anni la differenza tra i pi ricchi e i pi poveri, il Brasile possiede ancora lindice pi alto tra i paesi analizzati dal Cepal. Nel 2005, il Brasile aveva il 36,3% della popolazione in situazione di povert e il 10,6% in situazione di indigenza. Il Cepal fa una previsione ottimista e stima che lAmerica Latina riuscir a raggiungere lobiettivo dellONU, e cio di eliminare la povert nelle sue forme pi estreme entro il 2015.
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Europa in Movimento
Vittorio Agnoletto - segreteria@vittorioagnoletto.it

Cosa ci faceva la polizia italiana a Guantanamo?


Questo il quesito che ho rivolto pochi giorni fa alla Commissione Europea, in uninterrogazione prioritaria che spero possa contribuire a far luce sui motivi della presenza di diverse polizie europee allinterno del famigerato carcere USA. Varie polizie europee sono state a Guantanamo. Perch e chi abbia autorizzato tali missioni sono ad oggi domande senza risposta. Per tale motivo, e considerate le numerose prese di posizione istituzionali e della societ civile contro il carcere speciale di Camp Delta, ho presentato negli scorsi giorni uninterrogazione prioritaria rivolta alla Commissione europea, in occasione dellultima sessione plenaria a Strasburgo. Guantanamo stato ritenuto illegittimo e illegale dal diritto internazionale: un luogo dove si pratica la tortura, reato che finalmente entrato a far parte anche del sistema penale italiano. E in quel luogo, forze dellordine italiane, francesi, spagnole e svedesi hanno svolto interrogatori e indagini, secondo quanto confermato dal maresciallo Dilda del Ros dei carabinieri. La chiusura di Guantanamo stata chiesta pi e pi volte, sia dalle associazioni che si occupano di diritti che dalle istituzioni europee e sovranazionali, compreso il Cancelliere tedesco, il Primo ministro britannico e il Segretario generale delle Nazioni Unite. Anche la Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, il 15 febbraio 2006, si schierata per limmediata chiusura del centro di detenzione. Lo stesso Parlamento Europeo si sempre espresso contro la tortura e la pena di morte, oltre ad aver votato una relazione annuale sui diritti umani nel mondo e la relativa politica dell'UE. Insomma, ci sono tutti i requisiti necessari per un deciso intervento dellUnione Europea, e nello specifico, della Commissione, nei confronti di quei Paesi che, nonostante i pronunciamenti delle istituzioni europee e sovranazionali, hanno autorizzato propri organi investigativi a recarsi a Guantanamo per condurre e/o partecipare a interrogatori in un luogo dove si pratica la tortura, come ho scritto nellinterrogazione.
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La Forza dei Deboli


Alda Radaelli - jasna@iol.it

Kofi Annan: l'ultimo discorso


(fonte: UN News Centre - traduzione di Alda Radaelli) Cinque punti chiave sono leredit che ci lascia al termine del suo mandato il supercensurato segretario dellOnu che ha osato mettere in discussione larroganza degli Stati Uniti nel gestire lOnu come unagenzia privata. Primo punto: la sicurezza di ognuno di noi dipende dalla sicurezza di ognuno degli altri. La sicurezza di alcuni non dovr mai pi garantirsi al prezzo dellinsicurezza di altri. E neppure dovr fondarsi su stati che si proteggano a vicenda se attaccati. Essa deve riguardare la responsabilit condivisa di proteggere le popolazioni dal genocidio, dai crimini di guerra, dalla pulizia etnica, dai crimini contro lumanit. Tutto ci rester lettera morta se chi ha il potere di intervenire politicamente, economicamente e militarmente non prende l'iniziativa. Secondo punto: siamo tutti ugualmente responsabili delle garanzie sociali (welfare) descritte come obiettivi del Millennium Development Summit, da applicare entro il 2015 per risolvere i problemi sociali ed economici. Non realistico pensare che alcuni derivino immensi benefici dalla globalizzazione mentre miliardi di esseri umani sono abbandonati a se stessi o addirittura cacciati in una situazione di povert abbietta. Bisogna mettere linteresse comune al di sopra di alcune potenti lobbies settoriali. Terzo punto: la sicurezza e lo sviluppo si fondano in ultima analisi sul rispetto per i diritti umani e il governo della legge. Ci che ci deve unire la convinzione che la dignit umana vada protetta per legge. Tanto gli investitori stranieri che gli stessi cittadini sono pi motivati a impegnarsi in attivit produttive quando i loro diritti basilari sono protetti e possono confidare nella protezione della legge. Nessuno stato pu imporre la legittimit delle proprie azioni agli altri. Il potere fonda la propria legittimit su obiettivi largamente condivisi in accordo con norme largamente accettate. Quarto punto: i governi devono rispondere delle loro azioni sul piano internazionale e nazionale. Allo stato attuale, lassunzione delle proprie responsabilit da parte degli stati trascurata. Inoltre oggi essi devono tener conto anche di ci che chiamiamo nel linguaggio dellOnu gli "attori nonstati": gruppi di pressione, agenzie commerciali, fondazioni filantropiche, universit e think tanks. Nessuno di loro si pu sostituire allo stato ma pu influenzarne le decisioni. Gli stati non possono pi affrontare i cambiamenti globali da soli. Quinto punto, che discende dai quattro precedenti. Solo attraverso le istituzioni multilaterali gli stati devono assumersi le proprie responsabilit. Possiamo realizzare i punti sopra elencati solo lavorando insieme allinterno di un sistema multilaterale e usando al meglio lunico strumento utile che abbiamo: le Nazioni Unite. A maggior ragione ci vale per le istituzioni finanziarie internazionali come la Banca mondiale ed il Fondo monetario internazionale. I paesi in via di sviluppo dovrebbero far sentire maggiormente la loro voce in questi organismi, che con le loro decisioni hanno potere di vita e di morte sui loro destini. E a maggior ragione ci vale per il Consiglio di sicurezza, la cui composizione riflette tuttora la realt del 1945, e non quella attuale. Perci ho continuato a premere per una riforma del Consiglio di sicurezza. Ma una riforma implica due scelte: quella di aumentare il numero dei membri per dare maggiore rappresentanza e quella di richiedere ai membri permanenti di assumersi le speciali responsabilit che derivano dalla loro collocazione privilegiata. La responsabilit dei grandi paesi di servire e non di dominare i popoli del mondo.
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Lavoro Precariet Diritti


Armando Rinaldi - armrinaldi@yahoo.it

Epifani e il lavoro che cambia


In una recente intervista il Segretario della CGIL Epifani tornato a parlare dei previsti interventi sul fronte delle pensioni affermando che i criteri per la maturazione del diritto non dovranno in ogni caso essere modificati per quanto riguarda le categorie operaie. Lintervista arriva a poche ore dalla contestazione che i sindacati hanno subito durante la visita alla Fiat e ci vuole poco a intuire come tali contestazioni siano allorigine della presa di posizione di Epifani. E mia opinione che in questa fase di tutto abbiamo bisogno tranne che di introdurre nuove differenziazioni in un sistema previdenziale complesso, arcaico, incomprensibile. Un sistema previdenziale dove un lavoratore spesso costretto, per capire quali sono i suoi diritti, a destreggiarsi tra una miriade di circolari interpretative del Ministero cos poco interpretabili che ad ognuna di esse corrisponde poi una ulteriore circolare degli enti previdenziali, del sindacato, dei patronati, ecc. Per non parlare delle pronunce dei TAR o della Corte Costituzionale spesso chiamati a dirimere contenziosi frutto di norme ambigue e contraddittorie. Quando si parla di ennesima riforma della previdenza bisognerebbe davvero affrontare il tema con una vera ottica riformatrice. Omogeneit nei trattamenti, abolizione dei privilegi, chiarezza interpretativa, pulizia e uniformit nell'applicazione delle norme. Ma, ancora una volta, ci che si prospetta allorizzonte non questo. Di nuovo nel mirino vi sono le pensioni di anzianit, il valore della rendita e il rilancio di quei fondi previdenziali integrativi che i lavoratori, per necessit o per diffidenza, continuano a snobbare. Ma, vale la pena di spendere ancora due parole sulla grave divisione che Epifani introduce quando invoca regole diverse per operai e impiegati. C da chiedersi se prima o poi il sindacato riuscir a capire che il mondo del lavoro profondamente cambiato. Parlare di lavoro manuale, di lavori usuranti e di maggiori tutele per chi vi impiegato, certo importante, nessuno lo nega, ma non pu non nascere il sospetto che questa particolare attenzione, sia dettata dal fatto che lormai ridotto numero di lavoratori appartenenti a queste categorie possa favorire soluzioni che, in ragione di un limitato impatto sui costi, possano essere ben accolte dal governo. Naturalmente in cambio di altri provvedimenti a scapito della stragrande massa dei lavoratori. Domandiamo a Epifani se forse poco stressante il lavoro di un impiegato che passa otto e pi ore al giorno di fronte ad un video terminale. Esistono norme definite dalla 626 che imporrebbero una presenza massima di quattro ore davanti a un video, ma sfido a trovare una sola azienda in Italia che rispetti queste norme. E che dire di un commerciale i cui risultati, una volta misurati su base annua, sono oggi traguardati a due o tre mesi? E la vita di un tecnico o di uno specialista marketing che salta da un aereo a un altro, da un treno a un altro, o corre in auto da un cliente all'altro con l'ansia di dover rispondere in tempi sempre pi stretti in nome di un'efficienza che paga con la sua salute? Epifani si mai documentato sulle nuove malattie professionali, le patologie cardiovascolari, le patologie da ansia e stress nervoso, le malattie psichiche, la famigerata e dolorosissima sindrome del tunnel carpale che colpisce chi passa ore a smanettare con un mouse, ecc.? L'impressione che si continui ad annaspare nella ricerca di qualche cerotto da applicare sulle falle di un sistema che ha bisogno invece di una riforma complessa, che deve arrivare in profondit, evitando ancora una volta di farne pagare il prezzo ai soliti noti.
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Campagna di autofinanziamento 2007


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Via Pepe a Milano: una sede pi grande e pi funzionale che anche unopportunit di finanziamento
La nuova sede di Milano operativa da quasi un anno. Con la sua apertura abbiamo fatto un altro importante passo avanti. Lattivit generale, le iniziative politiche di Punto Rosso e i corsi della LUP hanno trovato uno spazio pi consono e pi funzionale. Per fare ci, abbiamo sostenuto costi significativi di ristrutturazione e dobbiamo, ogni mese, fare fronte ad un affitto per noi consistente. E necessario che le potenzialit offerte dai locali e dalla loro ubicazione, facilmente raggiungibile, nel centro di Milano, siano adeguatamente sfruttate, per contribuire alla coperture delle spese sostenute e a quelle di mantenimento. Dal febbraio del 2006 puntiamo a realizzare una cena al mese. Il costo non superer i 18 euro, comprensivi di vino e caff. Tutte le volte che sar possibile abbineremo alla cena uno spettacolo, una proiezione, una narrazione o quanto altro riusciremo ad approntare o ci verr proposto (attendiamo suggerimenti). Il costo non subir variazioni. Continueremo a dedicare grande attenzione alla scelta dei men e alla qualit della cucina. Una scelta, questa, che ha trovato un puntuale riscontro, come pu testimoniare chi ha partecipato, nelle cene organizzate nel 2005. Per una buona riuscita delle iniziative importante raggiungere i 60 coperti ( utile passare la voce e organizzarsi per partecipare, ogni tanto, con amici). La prenotazione importante e deve essere presa sul serio: abbiamo avuto casi di prenotazioni a cui non seguita alcuna presenza. Altre opportunit. Il salone sar presto ulteriormente rinnovato con interventi che ne miglioreranno lestetica e la funzionalit. E a disposizione di enti, associazioni e privati con costi daffitto contenuti. Il salone ha una pedana rialzata di circa quattro metri per due, dispone di impianto di amplificazione, ospita circa 100 persone se organizzato a platea e circa 60 se allestito a sala ristorante. Sono inoltre a disposizione schermo e video proiettore oltre a una cucina professionale completa con quattro fuochi e forno. Incontri e assemblee, corsi di ogni genere, iniziative commerciali, cene dassociazione, feste di compleanno, spettacoli e mostre sono alcuni dei possibili utilizzi. Invitiamo compagni e amici di Punto Rosso a sfruttare questa opportunit e a diffondere presso quanti possono essere interessati la comunicazione della disponibilit di questo spazio. Eleonora (bonaccorsi@puntorosso.it) ogni giorno a disposizione per la verifica della disponibilit e per illustrare il tariffario.
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Consorzio EquiLibri: il portale della lettura equa


Dalliniziativa di tre case editrici - MC editrice, Edizioni Punto Rosso, Edizioni dellArco - nasce un portale per la promozione e distribuzione dei libri e della lettura, con l'obiettivo di promuovere una lettura equa, nella sostanza e nella diffusione. Lequit dei rapporti d vantaggi a tutti. La distribuzione diretta casa-editrice/libreria consente sconti maggiori agli operatori e riduzioni del prezzo di copertina per i lettori. EquiLibri si propone di costruire un processo partecipato e aperto ai vari soggetti coinvolti, che sia in grado di realizzare condizioni e rapporti equi in ogni fase, dalla produzione del libro alla commercializzazione. EquiLibri funziona in primo luogo come consorzio di distribuzione diretta delle proprie pubblicazioni, per gestire in modo semplice ed efficace il rapporto con librerie, biblioteche e altri punti vendita, innovando nel metodo e nella sostanza la tradizionale distribuzione. EquiLibri promuove strutture di distribuzione fiduciarie e alternative, capaci di creare un concreto vantaggio anche in termini economici per le case editrici, le librerie, le altre strutture di vendita e per i lettori. Il sito internet www.consorzioequilibri.it diventa mezzo di contatto diretto tra le proposte editoriali e i vari operatori, utilizzando uno strumento virtuale in grado di semplificare le relazioni e l'acquisto, per concentrarsi sempre di pi sui contenuti di carattere culturale. Allindirizzo www.consorzioequilibri.it si pu da subito acquistare con le spese di spedizione a carico del consorzio, mentre lappartenenza alla rete delle librerie fiduciarie (aperta alle associazioni culturali) consente vantaggiose condizioni. Per maggiori informazioni info@consorzioequilibri.it
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CORSICO
Comune di Corsico Assessorato alle Politiche Ambientali e Agenda 21 Assessore Dario Ballardini

Energia, rinnovabilit, democrazia


Ciclo di 5 incontri presso la Biblioteca Comunale di Corsico

Luned 18 dicembre ore 20.30 - 23,00 Serata introduttiva - relatore Mario Agostinelli, portavoce del Contratto Mondiale dell'Energia e del Clima, ricercatore Enea Fonti fossili e fonti rinnovabili - Insostenibilit dellattuale modello di sviluppo in termini climatici, economici, di salute, di vivibilit e di sicurezza - Lenergia come bene comune - Un nuovo modello energetico: distribuito, partecipato, democratico - Per un diverso uso del territorio e per una mobilit sostenibile Luned 15 gennaio ore 20.30 - 23,00 Risparmio ed Efficienza energetica - relatore Roberto Brambilla, Gruppo Impronta Ecologica di Rete Lilliput A partire da una sintetica esposizione dellimpronta ecologica, un indicatore che consente di valutare il peso del nostro stile di vita sul Pianeta, si effettuer una valutazione di cosa si pu fare concretamente studiando in particolare il caso di un edificio ecologico sperimentale realizzato in Brianza dal relatore per dimostrare che si pu coniugare rispetto dellambiente e qualit della vita. Luned 22 gennaio ore 20.30 - 23,00 Solare fotovoltaico e termico - relatore Giuseppe Farinella, Provincia di Milano, Assessorato alla Istruzione e alla Edilizia scolastica Si presenta un esempio concreto di intervento per promuovere l'uso della fonte solare mediante l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole superiori della Provincia di Milano. Le innumerevoli ricadute sul fronte culturale, sociale ed economico mostrano la notevoli potenzialit dell'intervento pubblico sul tema dell'energia. Luned 29 gennaio ore 20.30 - 23,00 Biomasse e biocombustibili - relatrice Marzia Campioni, Legambiente Luned 5 febbraio ore 20.30 - 23,00 Il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni relatori: Sergio Zabot, Provincia di Milano, Assessorato all'Ambiente, Direttore Settore Energia Giuseppe Giambersio, Settore Energia Le linee guida della Provincia di Milano per i regolamenti edilizi - Le esperienze positive di alcuni Comuni della Lombardia - Le azioni possibili per abbattere gli impatti ambientali A tutti i partecipanti verr dato come materiale didattico il libro Energia, Rinnovabilit, Democrazia, edito recentemente da Punto Rosso. Mario Agostinelli uno degli autori del libro.

Associazione Culturale LiberaMente Associazione Culturale Punto Rosso - Libera Universit Popolare in collaborazione con: Liceo Scientifico G.B. Vico di Corsico, ITIS "Righi", ITC "Falcone"

MILANO
FRATELLI DELLUOMO, MANI TESE ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO ECOISTITUTO TERREMUTANTI, FNAC CENTRO REGIONALE DINTERVENTO PER LA COOPERAZIONE (CRIC) ISTITUTO COOPERAZIONE ECONOMICA INTERNAZIONALE (ICEI)

VIAGGIO INTORNO AL TERZO MILLENNIO: IL MONDO E I SUOI PROBLEMI


Cari amici e care amiche, l'incontro di dicembre sui cambiamenti climatici stato buono e interessante perch ha evidenziato un aspetto del problema che il pubblico conosceva meno. Passiamo ora a parlare di un tema scelto dalle associazioni promotrici e proposto anche da alcune persone (Rosanna Cattani, Laura Mazza e Giulia Uberti): la cosiddetta integrazione delle popolazioni immigrate; in gennaio concentrandoci sulle fasce di breve permanenza, in febbraio su quelle di lunga permanenza e in marzo sulle donne mussulmane. Per migliorare l'iniziativa: a) prevederemo interventi in power point (Viviana Lorenzon e Luca Marazzi): b) abbiamo eliminato il rinfresco, come richiesto dal 58% del pubblico (Cecilia Cadeo, Gabriella Carlon, Alfredo Denzio, Diana DIsanto, Sara Faglia, Aldo Mezzetti, Ermanno Monti, Giulia Uberti); c) eventuali cambiamenti della formula degli incontri potranno avvenire, dora in poi, solo a partire dagli incontri che non siano gi stati pubblicizzati ufficialmente (Luca Marazzi). Il tutto secondo il seguente programma:

Sabato 27 Gennaio ore 10 precise Fnac, via Torino ang. Via della Palla, Milano (metro 1 Duomo, 3 Duomo; tram 2, 3, 14)

MIGRAZIONI TRA LOCALISMO E TRANSNAZIONALIT Relatori: Maurizio Crippa, responsabile del Centro immigrati della Cgil di Milano Mara Tognetti Bordogna, professora associata di Politiche migratorie nella facolt di Sociologia dellUniversit degli studi di Milano-Bicocca Lidia Acerboni, direttrice della Scuola araba bilingue Nagib Mahfuz Moderatore: Saidou Moussa Ba, Cric Lingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI NEL 2007 Sabato 3 Febbraio: LINTEGRAZIONE DELLE POPOLAZIONI IMMIGRATE (2) Sabato 10 Febbraio: DONNE MUSSULMANE E INTEGRAZIONE Sabato 5 Maggio: TEMA SCELTO DAL PUBBLICO Sabato 12 Maggio: TEMA SCELTO DAL PUBBLICO Sabato 19 Maggio: TEMA SCELTO DAL PUBBLICO Sabato 29 Settembre: LATTUALE SISTEMA ECONOMICO UN DOGMA? Sabato 6 Ottobre: SVILUPPO, POSSIBILI ALTERNATIVE E DECRESCITA Sabato 24 Novembre: DAL CAUCASO ALLA CINA: LASIA CENTRALE Sabato 1 Dicembre: LA CINA NEI RAPPORTI DI FORZA MONDIALI
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LIBERA UNIVERSIT POPOLARE PROSSIMI CORSI - PRIMO SEMESTRE 2006-2007 Tutti i corsi si terranno dalle 18.30 alle 20.30 presso Punto Rosso, via G. Pepe 14 (ang. via Carmagnola) a Milano (MM2 Garibaldi) La Lup completamente autofinanziata. Per partecipare ai corsi, oltre alla quota di iscrizione singola, occorre fare la tessera annuale (da settembre ad agosto) che costa 3 euro. Attenzione! Chi intende partecipare ai nostri corsi pregato di avvisarci per tempo. La prenotazione per noi importante al fine di permetterci di meglio organizzare lattivit della Lup. Potete prenotare per telefono o via email.

CICLO MONOGRAFICO (3 CORSI) Una societ alternativa possibile? Rompendo il velo della rassegnazione e l'idea della fine della storia, i grandi movimenti sociali degli ultimi anni hanno rilegittimato l'idea che un altro mondo possibile. Tuttavia la societ capitalistica sembra oggi pi che mai capace di riassorbire le spinte pi radicali al cambiamento ed a neutralizzare mutamenti sociali veri e duraturi. I corsi che costituiscono il ciclo monografico della Lup 2006-2007, sono una ricerca attraverso i luoghi sociali, i grandi cambiamenti ed i soggetti collettivi per cercare di capire se oggi sia ancora possibile pensare davvero una societ alternativa ed immaginare una nuova teoria della trasformazione, ed a partire da quali fenomeni reali.

1) Comunit, territorio e nuove forme del conflitto sociale. Da Scanzano alla Val di Susa I territori e le comunit locali sono attraversati e cambiati dai processi di globalizzazione. Le reti ed i flussi economici, materiali ed immateriali, o ne annullano l'identit e la storia o le piegano a forme stereotipate adatte solo alla competitivit. I processi politici sempre di pi li escludono da vere forme di partecipazione alle scelte che riguardano la loro stessa vita. Proprio da qui, per, sembrano ripartire negli ultimi anni forme di conflitto che parlano a tutti. Durata: 4 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Gioved 5 ottobre Globalizzazione, identit e territorio Relatore: Enzo Colombo (Universit di Milano) Luned 9 ottobre Territorio, crescita economica, capitalismo contemporaneo Relatori: Aldo Bonomi (Consorzio Aaster), Paolo Cacciari (deputato Rifondazione comunista) Gioved 19 ottobre La coscienza di luogo sta sostituendo la coscienza di classe? I conflitti delle comunit locali Relatori: Alberto Magnaghi (Univ. di Firenze, Rete nuovo municipio), Roberto Biorcio (Universit Bicocca) Gioved 26 ottobre Comunit locali e democrazia partecipata Relatore: Antonio Ferrentino (presidente Comunit montana bassa Val di Susa) 2) Il nuovo controllo sociale Nella societ contemporanea, il controllo sociale diventa sempre pi sottile, meno evidente e per questo pi pervasivo. Ma contemporaneamente, per assoggettare nuove sfere dell'individualit e delle reti sociali, deve garantire nuove forme di autonomia almeno apparente ad individui e gruppi. Come si sta evolvendo questa contraddizione, quali spazi apre?

Durata: 5 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Gioved 16 novembre Dai corpi alle menti. Come cambia il controllo sociale? Dove immaginare nuovi spazi di libert? Relatori: Andrea Fumagalli (Universit di Pavia), Cristina Morini (saggista) Gioved 23 novembre Le reti dell'immaginario. Media e nuovi media tra manipolazione ed informazione diffusa Relatori: Giovanni Cesareo (sociologo della comunicazione), Roberto Rosso (Attac) Gioved 30 novembre Famiglie di individui. La modificazione della famiglia nell'epoca della centralit dell'individuo Relatrice: Silvia Vegetti Finzi (psicanalista, saggista) Luned 4 dicembre Educare chi? La scuola da formatrice del cittadino a fabbrica dell' individuo asociale Relatori: Paolo Giovannetti (Iulm), Francesco Muraro (Lup), Daniela Strona (insegnante) Gioved 14 dicembre Chi governa la societ? La privatizzazione della societ ed il ruolo dei media, della finanza e delle nuove agenzie di socializzazione Relatore: Oscar Marchisio (Universit di Bologna) 3) Natura umana, forme di vita contemporanee, istituzioni politiche Nella storia del pensiero moderno, diverse idee sulla natura umana sono state la base per costruire diverse teorie politiche, democratiche o autoritarie. Oggi la natura umana, le caratteristiche fondamentali dell'essere umano, sembrano diventare sempre pi esposte e visibili nelle forme di vita contemporanee, nella produzione, nel consumo, nella costruzione dell'immaginario collettivo. E' possibile, allora, ripensare al rapporto tra natura umana e politica ed immaginarlo come premessa teorica per una trasformazione radicale della societ? Durata: 3 incontri Quota di partecipazione: 10 euro Marted 30 gennaio Le basi materiali della vita e le istituzioni politiche. Il rapporto tra natura umana, condizione umana e trasformazioni politiche. Relatori: Paolo Virno (Universit della Calabria), Giuseppe Pirola (Istituto Aloisianum) Marted 6 febbraio Linguaggio, forme di vita contemporanee e trasformazioni sociali. Un passaggio d'epoca? Relatori: Felice Cimatti (Universit della Calabria), Carlo Casalone (Rivista Popoli) Marted 13 febbraio Le grandi mutazioni scientifiche e tecnologiche. L'ambivalenza tra intensificazione del controllo ed apertura all' autogoverno. Relatori: Massimo De Carolis (Universit di Salerno), Gianni Tamino (Universit di Padova)

ATTUALIT E FORMAZIONE Storia del materialismo nella filosofia occidentale: il Novecento La storia del materialismo non una storia semplice e lineare come uninveterata tradizione ideologica ci ha abituato a pensare, non c un Soggetto che dalle origini solca le onde del tempo colorandosi del clima delle differenti epoche. E una storia complessa e stratificata, plurale e discontinua fatta di incomprensioni, fraintendimenti, trasformazioni creative, invenzioni concettuali. In questo corso proviamo a tracciare alcune linee di questa storia. Durata: 5 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Marted 14 novembre Bloch e il materialismo del non ancora Relatore: Padre Giuseppe Pirola (Istituto Aloisianum) Marted 21 novembre Lukacs e l'Ontologia dell'essere sociale Relatore: da definire Marted 28 novembre Adorno e la Dialettica negativa Relatore: Giorgio Giovannetti (insegnante) Marted 5 dicembre Althusser e il materialismo aleatorio Relatore: Vittorio Morfino (Universit Bicocca) Marted 12 dicembre Foucault e la materia della storia Relatore: Fulvio Papi (Universit di Pavia) Marted 19 dicembre Deleuze e l'immanenza radicale Relatore da confermare Sociologia del calcio Il calcio cambiato. Lo scandalo di calciopoli ha fatto emergere, oltre ad un sistema fondato su una sorta di oligopolio criminale organizzato, una rete di rapporti e alleanze tra calcio, finanza, media e politica. Come fatta questa rete? E perch si fatto diventare il calcio una delle cose fondamentali (e immancabili) della nostra vita quotidiana? A cosa (a chi), serve? Durata: 3 incontri Quota di partecipazione: 10 euro Gioved 18 gennaio Economia e comunicazione del sistema calcio contemporaneo Relatore: Antonio Smargiasse (collaboratore de Il Manifesto) Gioved 25 gennaio La centralit sociale e culturale del calcio in Italia. Relatore: da definire Gioved 1 febbraio Il tifo, le tifoserie e le curve: caratteristiche e trasformazioni recenti Relatore: Aldo Pardi (ricercatore e saggista)

Gruppo di lettura KARL MARX LA MISERIA DELLA FILOSOFIA Risposta alla Filosofia della miseria del Sig. Proudhon Durata: 8/10 incontri. Luogo: Punto Rosso Inizio gruppo lettura: giovedi 21 settembre 2006 ore 21.00 - 22.30. Quota iscrizione: 10 Euro.

E necessario dotarsi del libro: Karl Marx, Miseria della filosofia, Editori Riuniti. Per chiarimenti e iscrizione, chiamare Luca Danesini (cell. 338/3651675)

Associazione Culturale Punto Rosso Libera Universit Popolare Via Pepe 14, 20159 Milano Tel. 02/874324 - 02/875045 (anche fax) lup@puntorosso.it - www.puntorosso.it
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Novit Edizioni Punto Rosso


I libri si possono chiedere direttamente alleditore pagandoli con un versamento sul conto corrente postale n. 37398203 intestato a Associazione Culturale Punto Rosso (specificando la causale) I nostri libri sono distribuiti nelle librerie anche da: Diest Distribuzione, Via Cavalcanti 11, 10132 Torino. Tel. 011/8981164. I libri si possono acquistare on-line su www.consorzioequilibri.com e www.365bookmark.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------GIUSEPPE PRESTIPINO

La memoria del futuro


Ridefinire il capitalismo, ripensare il comunismo
A partire dalla convinzione che occorra una nuova cultura politica per il socialismo del XXI secolo, dopo le sconfitte del socialismo reale e della socialdemocrazia, e che per costruirla occorra guardare ai movimenti reali in campo e alla nostra tradizione come libera eredit, il libro traccia una analisi attenta dei problemi aperti, sia teorici che politici, che abbiamo di fronte, indicando alcune proficue linee di proposta. Indice del volume I. Nodi irrisolti della teoria e disfatte reali (1. Vita, coscienza e coscienza sociale, 2. Agenti individuali e intelletto generale, 3. Autosufficienza dell'economia?, 4. Cercare ancora? sul "socialismo reale", 5. Un ciclo concluso) II. Ridefinire il capitalismo (1. Il carattere del capitalismo, 2. Il capitale come capitale cognitivo, 3. La follia incendiaria del capitale globale, 4. Scienza-tecnica e antipolitica, 5. Guerra permanente e violenza diffusa, 6. Crisi globale dell'Impero e/o dell'imperialismo) III. Ridefinire la libert comunista (1. L'idea di comunismo, 2. Sapere individuale e sapere comune, 3. Beni comuni e beni pubblici, 4. Per la nonviolenza, non contro ogni statualit, 5. Utopia dell'universalismo) IV. Ripensare la transizione (1. Avanzamenti e impedimenti nella transizione, 2. Il vecchio e il nuovo, 3. Nuova e diversa lotta di classe, 4. Culture e generi, 5. Partito e movimento, 6. Porre fine ai cattivi ricorsi storici) Collana Il presente come storia, pp. 160, 11 Euro, ISBN 88-8351-067-4 Giuseppe Prestipino ha insegnato nell'Universit di Siena come ordinario di Filosofia della storia e di Filosofia teoretica. Il pi diretto impegno politico risale al 1944. In seguito, ha svolto attivit di giornalista, di sindacalista in Libia, di sindaco, facendo parte dell'Assemblea regionale siciliana e poi del Comitato centrale nel Pci. Tra le molte sue opere: Natura e societ (Editori Riuniti, 1973) e Da Gramsci a Marx (Editori Riuniti, 1979), Modelli di strutture storiche (Bibliotheca, 1993), Narciso e l'automobile (La Citt del Sole, 2000), Realismo e Utopia. In memoria di Lukcs e Bloch (Editori Riuniti, 2002), Tre voci nel deserto. Vico Leopardi Gramsci (Carocci, 2006). Ha lavorato per diverse riviste italiane e straniere, per l?Istituto Gramsci e per la Fondazione Basso. E' Presidente onorario del Centro per la Filosofia Italiana e Direttore della rivista filosofica "Il Contributo".

ANDREA FUMAGALLI

LAVORO - Vecchio e nuovo sfruttamento Pubblicato in collaborazione con Carta


Nei tempi della flessibilit che si trasforma in precariet, il tema del lavoro sempre pi centrale nella vita degli individui. Ma che lavoro ? E che trasformazioni ha subito nella rivoluzione informatica degli ultimi trent'anni? Ci hanno sempre detto che il lavoro rende liberi e a maggior ragione dovrebbe essere vero oggi, dove la fatica della fabbrica sempre pi sostituita dalle capacit mentali. Ma proprio cos? Andrea Fumagalli insegna Economia Politica all'Universit di Pavia. Svolge attivit di ricerca sui temi del mercato del lavoro e della distribuzione del reddito. Collabora con Punto Rosso e scrive su numerose riviste di movimento. E' uno degli animatori della EuroMayDay precaria. I Tascabili Punto Rosso, pp. 210, 7 Euro, ISBN 88-8351-065-8

MARIO VITIELLO

TRASPORTI Mobilit, qualit della vita, democrazia


(in collaborazione con Attac-Italia)
La mobilit un diritto? Se lo , rientra tra quelli fondamentali di cittadinanza. Ma un diritto negato! L'ingorgo blocca la Ferrari e la Panda, e a suo modo rende democratica la congestione. Il mito dell'automobile inarrestabile, o le relazioni pi autentiche viaggiano su una bicicletta? La privatizzazione del trasporto pubblico obbligatoria? Oppure esiste un modo alternativo, partecipato, democratico e solidale per far funzionare autobus e tram? E cosa c'entrano le lotte in Val Susa con gli scioperi dei ferrotranvieri? E le mobilitazioni contro il Ponte con le proteste dei pendolari di Lodi? Questo libro, in modo semplice e chiaro, offre percorsi alternativi di analisi e delinea uno scenario di proposte non scontate che restituiscono a mobilit e territorio la dignit di beni comuni.

Mario Vitiello, 38 anni, ingegnere, ferroviere, socio di Attac Italia dal 2001. Collabora con il comitato locale di Milano. Per lavoro ha a che fare stabilmente con binari, stazioni, cantieri di lavori pubblici. I Tascabili Punto Rosso, pp. 112, 6 Euro. ISBN 88-8351-061-5

ROBERTO ROMANO

ECONOMIA PUBBLICA Stato, mercato, diritti


Presentazione di Alessandro Santoro Postfazione di Luigi Cavallaro
La globalizzazione ha tolto agli Stati ogni possibilit di un vero intervento nell'economia? Davvero il mercato pi efficiente e pi capace di garantire la crescita e lo sviluppo economico? In Italia ed in Europa molte cose sembrano dimostrare il contrario. Questo libro vuole essere un contributo per riaprire un grande dibattito sull'economia pubblica, sul ruolo dello stato nell'economia reale e su come sia possibile costruire un nuovo contratto sociale nelle nostre societ.

Roberto Romano lavora presso il dipartimento contrattazione della Cgil Lombardia con incarichi di studio ed collaboratore del quotidiano Il Manifesto. E' stato assistente del Presidente della Commissione Attivit Produttive della Camera dei Deputati Nerio Nesi nella legislatura 1996-2001. I Tascabili Punto Rosso, pp. 112, 6 Euro. ISBN 88-8351-062-3

AAVV

ENERGIA Rinnovabilit Democrazia


Aria, Acqua, Terra e Fuoco, i quattro elementi fondamentali impiegati da Empedocle per descrivere il mondo in cui viviamo, sono tra loro interconnessi. Il Fuoco lenergia viene oggi utilizzato dalluomo e consumato cos dissennatamente, in particolare nelle sue forme fossili, da compromettere i cicli della biosfera, dando luogo ad un inarrestabile degrado dellaria, dellacqua, della terra. C' bisogno di una alternativa. Questo libro cerca di fare delle proposte in questa direzione. "Nessuno potr pi dire che i movimenti non avanzino proposte positive e realizzabili.... Un documento di notevole lucidit e compattezza, che fornisce una coerente prospettiva di riferimento!" (Wolfgang Sachs, Wuppertal Institut) Energia vita e non solo, come avvenuto nella crescita del mondo ricco, consumo per il superfluo. Laccesso ad essa indispensabile affinch le parole democrazia e lotta alla povert si trasformino nel cuore di un programma di cambiamento. Ma abbiamo ancora molto da imparare (padre Alex Zanotelli, missionario comboniano) Sta crescendo impetuosa la consapevolezza che la riappropriazione dei beni comuni un diritto dellumanit. Il movimento per lacqua ha gi conquistato un posto rilevante nellagenda politica dei movimenti e attraversa ormai le istituzioni. Benvenuto al contratto per lenergia e il clima. (Riccardo Petrella, Contratto mondiale per lacqua)

Hanno collaborato alla stesura del presente saggio: Guido Agostinelli, Mario Agostinelli, Ugo Biggeri, Orsola Bolognani, Roberto Brambilla, Paolo Cacciari, Nicola Cipolla, Sandro Finardi, Maurizio Gubbiotti, Paola Iannizzotto, Gianni Naggi, Vincenzo Naso, Lorenzo Pagliano, Maurizio Pallante, Ciro Pesacane, Debora Rizzuto, Karl Ludwig Schibel, Massimo Serafini, Gianni

Tamino, Pierattilio Tronconi, Renato Valota, Antonio Vermigli. Collana I Tascabili di Punto Rosso pp. 112, 6 Euro - ISBN 88-8351-053-4

STAI VIVENDO UN EQUILIBRIO PRECARIO La precariet nella vita e nel lavoro delle donne
A cura di Linda Santilli Atti del III Campeggio di Scuola di Politica del Forum delle donne. Palermo, 3-8 settembre 2005
Il volume raccoglie gli atti del 3 Campeggio nazionale di Scuola di politica organizzato dal Forum delle donne di Rifondazione comunista a Palermo dal 3 all8 settembre del 2005. Al centro del dibattito un tema di straordinaria attualit, quello della precariet del lavoro e della vita delle donne, affrontato attraverso molteplici angolature dai partecipanti alliniziativa: donne e uomini di differenti generazioni, cittadinanza, provenienza geografica. La precariet sul lavoro, la precariet della propria identit, delle proprie relazioni e delle proprie collocazioni nel mondo, dei propri saperi per leggerlo e trasformarlo facendo tesoro della pratica femminista del partire da s e degli strumenti politici dellinchiesta/autoinchiesta il filo conduttore che attraversa i sette seminari, nel moltiplicarsi di domande. Quale il rapporto oggi tra riproduzione sociale, lavoro, reddito? Tra produzione e riproduzione? Quale peso hanno oggi queste sfere nella vita delle donne? In che misura e a quali condizioni il lavoro continua ad essere un canale di liberazione dentro cui si costruisce il senso di s? 24 punti di vista che dialogano tra loro tentando una narrazione che dia conto della complessit. Voci narranti non sulla precariet ma dalla precariet, attraverso le tematiche della femminilizzazione del lavoro, delle trasformazioni del mercato globale, dellimmigrazione, della cittadinanza europea, dei saperi e della scuola, del processo di militarizzazione della vita, del riemergere di ideologie identitarie.

Linda Santilli. Nata il 13 settembre 1966 allAquila. Laureata con una tesi in storia contemporanea sul progetto politico e culturale del Fronte Sandinista. Lavora presso lufficio nazionale del Forum delle donne. E responsabile scientifica dellArchivio femminista Rosa Luxemburg del Prc e coordinatrice del gruppo di ricerca Patriarcato del partito. Ha pubblicato articoli e saggi su tematiche ispirate al femminismo in varie riviste ed ha curato diverse pubblicazioni. Pubblicato in collaborazione con il Forum delle Donne del Partito della Rifondazione Comunista Collana I quaderni del mare, pp. 184, 10 Euro. ISBN 88-8351-064X

IL MIRACOLO CINESE Visto dallinterno, dal punto di vista di autori cinesi


Il titolo dell'edizione inglese di questo libro China Reflected. Esso va inteso in due sensi. Il primo rinvia allimmagine della Cina riflessa dallo sguardo degli autori cinesi. Che cosa succede oggi nellinterno del paese? Quali sono i problemi pi importanti agli occhi degli intellettuali? Le informazioni veicolate dai media dominanti non permettono di rispondere a queste domande. Il secondo senso rinvia alla riflessione propriamente detta, a quella necessaria per lavorare a una migliore comprensione delle tendenze di fondo, allo scopo di dare slancio alla nostra militanza. Pubblicare questopera non significa semplicemente mettere insieme una serie di articoli, ma anche incoraggiare e facilitare le interazioni fra i diversi autori. Questo libro daltronde un derivato dellazione di Arena (Asian Regional Exchange for New Alternatives). Praticamente tutti gli autori qui riuniti hanno gi partecipato alle nostre attivit in quanto personerisorsa su differenti problematiche di interesse generale per la Cina e il resto dellAsia. (dallintroduzione di Lau Kin Chi).

Indice:Introduzione. Condizioni della critica intellettuale in Cina di Lau Kin Chi. Rappresentazioni della Cina rurale nei discorsi della modernizzazione di Lau Kin Chi. Bilancio e prospettive dello sviluppo rurale in Cina allalba del ventunesimo secolo di Wen Tiejun. Problematica rurale e sviluppo diseguale in Cina di Huang Ping. Tavola rotonda sullo sviluppo rurale e lamministrazione locale in Cina con Lau Kin Chi, Bai Nansheng, Chen Xin, Huang Ping, Wen Tiejun, Jeannie Manipon e Lot Felizco. Repressione del movimento sociale di Tienanmen e nascita del neoliberalismo cinese di Wang Hui. Logiche e difficolt della cultura consumistica e della crescita cinese di Chen Xin. Ruolo e funzioni dei sindacati in Cina: realt e impressioni evolutive di Feng Tongqing. Classi e rapporti di genere nel discorso dominante in Cina di Dai Jinhua. Intellettuali, Stato, media e ideologia neoliberale in Cina di Dai Jinhua Le Edizioni Punto Rosso pubblicano in italiano i Cahiers di Alternatives Sud del Centro Tricontinentale di

Louvain-la-Neuve (Bruxelles) e diretti da F. Houtart. I quaderni di Alternatives Sud hanno lobiettivo di far conoscere il pensiero e le analisi del Sud sui rapporti sociali mondiali e sullevoluzione delle societ del Sud. La parola Alternatives indica una prospettiva diversa rispetto a quella delleconomia dominante nella fase attuale di ristrutturazione dellaccumulazione capitalistica con le sue conseguenze sociali, politiche, culturali. La parola Sud sostituisce linadeguata espressione Terzo Mondo. Collana Quaderni di Alternatives Sud, pp. 160, 11 Euro. ISBN 88-8351-063-1

AQUI MANDA EL PUEBLO! Chiapas: resistenza e autonomia dai caracoles zapatisti


Testi di: Miguel Alvarez Gndara - Marta Duran de Huerta - Giunta del Caracol di Morelia - Magdalena Gmez - Onsimo Hidalgo Dominguez - Mani Tese Lucca - Emilio Molinari - Carlos Montemayor - Miguel Pickard - Pablo Romo - Don Samuel Ruiz Garcia - Jorge Santiago Santiago - Serapaz
"Qui comanda il popolo e il governo obbedisce". I protagonisti del conflitto chiapaneco, e gli osservatori pi attenti, raccontano la storia e le caratteristiche della ribellione che svegli il mondo e che si trova ancora intatta a rinnovare sfide e ad accendere gli animi di milioni di persone unite nel grande movimento contro la globalizzazione neoliberista. Fotografie di volti coperti, che incarnano una proposta politica diversa, capace di rinnovarsi anche a distanza di 12 anni col nuovo slancio della VI Dichiarazione della Selva Lacandona. I concreti sentieri dell'autonomia che centinaia di migliaia di indigeni costruiscono quotidianamente in mezzo al silenzio dei grandi media, esempio di resistenza e di affascinante alternativa. L'esperienza di un dialogo fra due mondi che propongono un modo di fare solidariet che parte dal basso e cammina verso la dignit e la giustizia dei popoli.

Formato 21x26, pp. 296 - 100 foto, 25,00 - ISBN 88-8351-052-6

SAMIR AMIN

PER UN MONDO MULTIPOLARE In appendice l'Appello di Bamako


Il momento attuale della globalizzazione caratterizzato dallemergere dellimperialismo collettivo della Triade, composta da Stati Uniti, Europa e Giappone, attraverso la quale si esprime la solidariet fondamentale del capitale dominante. Contemporaneamente, attraverso il controllo militare del pianeta, gli Stati Uniti subalternizzano i loro alleati per costruire un mondo unipolare. I popoli non possono avanzare i loro progetti di progresso sociale e di democratizzazione se non contrapponendosi al progetto di Washington e cercando di imporre la ricostruzione di un mondo multipolare. In questa prospettiva, il libro analizza gli ostacoli e i dilemmi che interpellano il movimento mondiale. LEuropa sar in grado di rompere con latlantismo e con la sua subalternit agli Stati Uniti? La Cina riuscir a perseguire il suo sviluppo sulla base di un socialismo di mercato, nonostante la sua adesione al Wto conprometta le sue potenzialit? Il Sud riuscir a ricostruire una sua autonomia e alleanza allaltezza della sfida in corso? La prospettiva multipolare richiede una riforma radicale dellOnu che qui formulata nello spirito del rispetto della sovranit dei popoli e della democratizzazione della societ. Questa analisi evidenzia le interdipendenze che legano le opzioni politiche e sociali, peculiari delle diverse nazioni e regioni del mondo, con le loro implicazioni geostrategiche.

Collana libri/FMA n. 14, pp. 234, 12 Euro

GLOBALIZZAZIONE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE


Atti del corso sulla cooperazione organizzato dalla Provincia di Milano - Assessorato alla pace e alla cooperazione, in collaborazione con la Libera Universit Popolare e lAssociazione delle Ong Lombarde (gennaiogiugno 2005) Saggi di: Gildo Baraldi, Andrea Baranes, Guido Barbera, Davide Bazzini, Augusta Borghi, Giampaolo Calchi Novati, Marco Capodaglio, Francesco Castelli, Janiki Cingoli, Ada Civitani, Jos Luiz Del Roio, Fabrizio Eva, Fabiana Folloni, Giorgio Garelli, Maria Gatti, Giordano Golinelli, Silvia Jelmini, Gian Paolo Morelli, Isidoro Mortellaro, Mauro Perini, Lele Pinardi, Giuseppe Pirola, Elena Pisano, Rosa Riboldi, Carla Ricci, Maurizia Russo Spena, Raffaele K. Salinari, Roberto Savio, Javier Schunk, Lorenzo Sola, Andrea Stocchiero, Luigi Vinci, Alberto Vitali, Angelo Zorzoli Collana Libri/FMA n. 15, 12 Euro

Il libro stato realizzato con il contributo della Provincia di Milano - Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale

IL DIRITTO ALLA SALUTE


a cura di Fulvio Aurora e Erminia Emprin Gilardini
Il libro prova a definire una alternativa credibile all'antitesi tra la "libert del mercato" e "l'opprimente burocrazia dello stato", in cui il diritto alla salute per tutti si coniughi con il diritto di ognuno ad essere preso in carico individualmente dal sistema sanitario nazionale. La necessit di garantire il carattere pubblico del sistema sanitario si coniuga quindi con la necessit di garantire l'individualizzazione delle prestazioni. Per questo si propone che la programmazione pubblica si intrecci con il controllo sociale sulla macchina sanitaria: per questo si propone che la gestione statale si integri con meccanismi di controllo che incorporino la partecipazione dei cittadini, che valorizzino le mille esperienze di organizzazione e di autotutela a cui il popolo dei cittadini ha dato vita in questi anni. Alla barbarie di uno stato succube del mercato si contrappone una socializzazione dello stato, un processo di partecipazione dal basso che possa correggere i burocratismi statali e determinare il pieno rispetto dell'individuo dentro il processo di prevenzione, di cura e di riabilitazione.

Questo libro stato realizzato dal Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Area tematica Lavoro e Diritti sociali. Con il contributo di: Gruppo consiliare del Prc - Regione Emilia Romagna; Gruppo consiliare del Prc - Regione Piemonte; Gruppo consiliare del Prc - Regione Toscana Le autrici e gli autori: Fulvio Aurora, Franco Berrino, Marco Caldiroli, Silvana Cesani, Luciano Cristaldi, Patrizia Dicaccamo, Erminia Emprin Gilardini, Paolo Fierro, Walter Fossati, Matteo Gaddi, Julian Tudor Hart, Paolo La Marca, Andrea Micheli, Angelo Minghetti, Mauro Perino, Francesco Piobbichi, Dorino Piras, Nicoletta Pirotta, Roberto Polillo, Elio Rossi, Gabriella Stramaccioni, Pippo Torri, Mario Valpreda, Arduino Verdecchia, Anna Villarini. Introduzione di Paolo Ferrero. Coedizione Punto Rosso / Carta, pp. 360, 12 Euro

FABRIZIO GIOVENALE

LA RISALITA
Oltre che libro di indagine sul degrado ambientale globale, La Risalita pu essere considerato un semplice e lineare manifesto per il nuovo governo dell'Unione. Un auspicio, una speranza, una necessit. Il mondo sta andando per il verso sbagliato. Sembra che non ci sia la possibilit di sopravvivenza per la nostra specie. A meno che non si cambi paradigma rispetto a quello imposto dal mercato e da un'idea perniciosa di sviluppo e si cominci ad occuparci di fatti concreti: l'acqua, l'aria, le risorse, la flora, la fauna. A preoccuparci della salute del mondo. Per il futuro. Fabrizio Giovenale con parole facili ci indica la strada possibile dopo l'ubriacatura della "Terza via" in parte svanita, ma sempre incombente. Quella che partendo dalla forza di coscienza del limite delle risorse mette il primato sulle motivazioni ambientali. I beni comuni sono di tutti e devono bastare per tutti. Il libro indica sinteticamente, come una mappa che offre ai nuovi governanti, gli elementi programmatici di una piattaforma alternativa che si nutre di ciclo corto, di isole urbane, di salvaguardia della superficie agraria nazionale, rimboschimento, risparmio idrico ed energetico, ma soprattutto di nuova cultura e di "educazione permanente" per re-imparare sobriet e cooperazione.

Fabrizio Giovenale urbanista. Decano della vecchia guardia ambientalista, quella di Aurelio Peccei, Laura Conti, Antonio Cederna. Gi vicepresidente di Italia Nostra, tra i fondatori di Legambiente. Autore di saggi sulle politiche territoriali e ambientali: Come leggere la citt, 1977; Il tempo delle vacche magre, 1981; Nipoti miei, 1995; Rapporti uomo-Terra: che cosa cambiato, ottobre 2005 (in Accadde domani a cura di G. Prestipino e T. Serra, ed. Aracne). Ha collaborato a "Paese Sera", "Il Manifesto", "Avvenimenti". Scrive su "Liberazione", "La Nuova Ecologia", "QualEnergia". pp. 160, 10 Euro

PIETRO MITA

LO ZINGARO E IL COMUNISTA Ritratto di Pietro Al

Una vita nomade quella di Pietro Al. Militante di base, instancabile organizzatore politico nella sua Puglia degli anni 70. Senatore della Repubblica. Impegnato in forme nuove di militanza nellet del precariato diffuso, alla ricerca di un rapporto inesplorato tra politica di movimento e riflessione teorica nella Roma di inizio millennio. Proprio le generazioni di giovani che oggi si ribellano al neoliberismo possono leggere questo libro come il racconto di uno simile a loro, che ha provato a cambiare il mondo. E anche un libro sulla Puglia. Sulle contraddizioni, sulle aspettative e sulle lotte che hanno attraversato questa regione negli ultimi 40 anni.

Pietro Mita, per decenni insegnante di scuola media superiore, ha sempre conciliato lattivit politica e limpegno nella scuola pubblica italiana. La contestazione del 68 lo vide protagonista nellUniversit di Lecce e nella societ pugliese. Negli anni 70 partecip a diverse esperienze di movimento e di organizzazione politica nella nuova sinistra. E stato promotore di numerose iniziative culturali ed ambientaliste. Eletto Deputato nel 1992 per Rifondazione Comunista, nella Commissione Cultura della Camera, si occup di informazione radio-televisiva, Beni Culturali e Pubblica Istruzione. Sindaco di Ceglie Messapica fino al 1999 e dirigente nazionale dellANCI (Associazione Nazionale Comuni dItalia). Attualmente Consigliere Regionale in Puglia per Rifondazione Comunista. Novit Edizioni Punto Rosso, pagg 160, 10 Euro

ERNESTO SCREPANTI

IL CAPITALISMO Forme e trasformazioni


Il modo di produzione capitalistico non riducibile alla propriet privata dei mezzi di produzione. La storia cinsegna che ci pu essere sfruttamento capitalistico anche in sistemi in cui la propriet privata non svolge alcun ruolo nel controllo del processo produttivo. Abbiamo dunque bisogno di una teoria generale che riesca a dar conto anche del capitalismo di stato, del capitalismo corporativo e di altre forme ancora, oltre che di quello classico. La prima parte del libro propone la costruzione di una tale teoria generale partendo dalla tesi che listituzione fondamentale del capitalismo il lavoro salariato, cio la relazione contrattuale che genera il comando capitalistico nel processo produttivo. La seconda parte del libro affronta vari temi del dibattito sul capitalismo contemporaneo, dal postfordismo alla globalizzazione alla disoccupazione di massa. Dopo aver criticato varie opinioni correnti, propone uninterpretazione delle trasformazioni attuali del capitalismo come determinate dai movimenti di lungo periodo del conflitto di classe fondamentale e delle scelte politiche del grande capitale multinazionale. Conclude offrendo una spiegazione degli attuali processi di mondializzazione come manifestazioni di una forma nuova di imperialismo, limperialismo globale.

Ernesto Screpanti insegna Economia Politica allUniversit di Siena. Tra le sue pubblicazioni recenti sullo stesso tema si segnala The Fundamental Institutions of Capitalism, Routledge, Londra 2001. Collana Il presente come storia - pp. 184, 13 Euro - ISBN 88-8351-054-2

EUROPA, DOVE VAI? Dalla crisi del percorso liberista della costruzione europea alle prospettive alternative
Saggi di Luigi Vinci, Franco Russo, Isidoro D. Mortellaro, Lidia Menapace, Andrea Ricci, Roberto Musacchio, Mario Agostinelli, Marco Bersani Formato 11x16, pp 144, 8 Euro, ISBN 88-8351-051-8
Dopo la bocciatura della Costituzione europea ad opera dei referendum popolari di Francia e Olanda, eventi che denotano la crisi profonda del percorso liberista della costruzione europea e non un arretramento nazionalistico e di destra, quali prospettive alternative si aprono per un processo di unit europea basato sulla democrazia partecipativa reale e sui bisogni fondamentali delle popolazioni? E quali le analisi e le proposte di una sinistra alternativa all'altezza della sfida sociale e politica in campo?

GIOVANNI VIANSINO

IMPERO ROMANO - IMPERO AMERICANO Ideologie e prassi


E possibile la comparazione tra lImpero Romano e lImpero Americano? Il libro mostra come questa comparazione fatta dagli intellettuali di Bush sia solo un prodotto ideologico con lo scopo di legittimare un dominio tuttaltro che simile a quello antico dei romani.

Novit, pp. 198, 12 Euro

STEFANO CALZOLARI - MIMMO PORCARO

L'INVENZIONE DELLA POLITICA Movimenti e potere


Quali sono le pi importanti novit introdotte dal "movimento dei movimenti" nel pensiero e nell'azione politica? E' possibile restare fedeli a queste novit e, nello stesso tempo, trovare la strada d'una maggiore continuit e di una maggiore efficacia, evitando sia l'ossessione per il potere di Stato che la retorica del "sociale"? E, ancora, quanto siamo di fronte a novit reali e quanto invece a indicazioni urgenti per un pensiero della politica all'altezza dei tempi che ancora non c'? Con tagli teorici che si incrociano e si differenziano i due saggi contenuti nel volume iniziano a rispondere a questi problemi che sono all'ordine del giorno.

Novit. pp. 664, 15 Euro

RAFFAELE K. SALINARI

RE-ESISTENZA CONTRO SOPRA-VIVENZA - SECONDA EDIZIONE Tredici affermazioni di liberazione dallImpero-fattuale


"Questo un saggio di critica del bioliberismo. Tutto ci che vi si critica dunque intimamente connesso al nostro essere. La lotta politica e quella interiore si riflettono reciprocamente, dato che l'avversario parte di noi. Chi presume di essere gi nel numero dei "re-esistenti" non lo legga. Chi invece intuisce di essere a cavaliere tra le due concezioni opposte dell'essere ci trover - spero - argomenti di riflessione". La fase imperiale realmente operante vede contrapporsi due espressioni del vivente radicalmente distinte. Da una parte lottanto i Re-esistenti: nati per creare l'Evento Unico della liberazione, essi affermano il libero dispiegarsi di ogni espressione-di-vita, la loro necessit di perseguire il gioco dell'appartenenza ad un sistema-mondo di relazioni che si riconosce nel "rispetto del destino di tutti". Ad essi si oppongono i Sopra-viventi, gli adepti del potere gerarchizzante, i servi dell'Impero-fattuale. Il loro scopo quello di sequestrare la possibilit della liberazione totale reificando la vita. Alienando il vivente da se stesso essi cercano di impedirne la liberazione perch non possono riprodursi che all'interno di un sistema imperiale nel quale, alcune espressioni-di-vita, letteralmente sopra-vivono ad altre. In tredici affermazioni l'autore delinea un "percorso insurrezionale" giocato sulla creazione istantanea di un "tempo nuovo", consapevolmente libero dai condizionamenti imperiali. E' il tempo dell'Orizzonte degli Eventi, nel quale la liberazione si materializza istantaneamente per chi in grado di "far insorgere consapevolmente il proprio amore".

Coedizione Punto Rosso/Carta, pp. 160, formato 11x16,5, 8 Euro, ISBN 88-8351-048-8 Raffaele K. Salinari nato a Zurigo nel 1954. Medico-chirurgo, ha lavorato per oltre venticinque anni nelle Nazioni Unite e in diverse Organizzazioni Umanitarie in Africa, Asia e America latina. Autore di numerosi saggi sulle tematiche della cooperazione internazionale allo sviluppo, docente di Diritto della cooperazione nelle Universit di Bologna, Parma e Urbino. Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes e membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale. A cura di IMMA BARBAROSSA E SIMONA RICCIARDELLI

LA ROSA E LE SPINE
Atti del seminario internazionale su Rosa Luxemburg. Napoli, Bagnoli, Citt della Scienza, 4 dicembre 2004 Presentazione di Scipione Semeraro, intervento di Fausto Bertinotti. pp. 144, 10 Euro

Edizioni Punto Rosso Via G. Pepe 14, 20159 Milano Tel. e Fax 02/875045 02/874324 edizioni@puntorosso.it www.puntorosso.it

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Offerta promozionale del Punto dincontro Einaudi Electa di Wanda Tosi per associati e simpatizzanti di Punto Rosso
Un punto d'incontro ormai consolidato nella realt milanese e della sinistra, con cui collaboriamo da molto tempo e che rischia di non esserci pi per le solite difficolt economiche di chi vive di libri. Una pizza e unuscita al ristorante in meno e qualche libro in pi. Non arricchite noti evasori fiscali, non aggravate le gi precarie condizioni ambientali di Milano (una citt letteralmente data in pasto, oltre che ai Suv, ai fuoristrada, alle auto, ecc., alle attivit commerciali, soprattutto bar, ristoranti, happy hour, ecc.). Si propone alle compagne e ai compagni iscritti al Punto Rosso, il libro da poco uscito di Pietro Ingrao, Volevo la luna, Einaudi a 15,00 anzich a 18,50 e quello di Rossana Rossanda, La ragazza del secolo scorso, Einaudi a 15,00 anzich a 18,00. Su tutti i libri c comunque sempre lo sconto del 15% ed possibile usufruire di particolari campagne e promozioni attraverso la formula Conto Aperto: a partire da 25 al mese si possono comperare i libri desiderati, e ricevere un omaggio, sempre in libri Einaudi, a scelta, dal 10 al 15% sul valore acquistato. Ricordiamo le Grandi Opere in estinzione: Storia del marxismo, Storia dItalia, Annali, Storia dellItalia Repubblicana, Storia dEuropa, Dizionario della Resistenza, Millenni e Pliade. Di prossima uscita il I volume del Dizionario del Comunismo. Agente Wanda Tosi

Punto dincontro Einaudi - Electa Via Volta 20, 20121 Milano


Tel.02/6572082 - Tel/fax 02/6592278 - puntodincontro@libero.it Orario: 9.30 - 13; 15.30 - 19 da luned a sabato

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Una richiesta da Cagliari a Punto Rosso
From: "su dotori" dr.drer@email.it Ciao! Scusaci l'intromissione nella vostra casella di posta. Ti rubo solo alcuni minuti. Non ci conosciamo ma ritengo che ci siano dei valori di fondo che ci uniscano. Siamo una band musicale di Cagliari. Facciamo musica rap e ragga e cantiamo in sardo e in italiano. Cantiamo dell'oppressione e dell'ingiustizia, della nostra terra e dei popoli fratelli, dell'antifascismo coerente, dell'atrocit della guerra e della grande forza delle lotte popolari. Tutto con parole molto semplici. Sin dagli anni 90 siamo ospiti fissi nelle festa dell'Unit, di Liberazione, feste di solidariet e feste militanti varie sia a Cagliari che un p in tutta l Isola. Ti fai un'idea di noi visitando il nostro sito web www.crcposse.org. Vengo al dunque e ti chiedo un favore. Alla pagina web http://www.crcposse.org/sar/crcposse.audio.htm si pu ascoltare e scaricare gratuitamente la nostra musica. Perch non diffondi questo indirizzo web a tutti i vostri amici e compagni, i giovani, i giovanissimi e anche i meno giovani? Abbiamo creato il sito proprio per diffondere la nostra musica gratuitamente, in modo che tutti possoano accederci. Sono certo che farebbe piacere a qualcuno/a tra i vostri compagni e di sicuro fai un grande favore a noi, diffonendo la nostra musica in maniera orizzontale e gratuitamente, cos come da nostre scelte politiche. Aj! Grazie dell'attenzione e del tempo che ci hai dedicato. Saluti dr.drer & crc posse
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