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Quaderno di Educazione Popolare

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OABRIELA URIBE MARTA HARNEC](ER

Strumenti di lnformazione e Didattica Popolare

Questo quaderno, prodotto dello dei lavoiatori di Giuimant, a tutti lavoratori

sfozo dedicato cileni.

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ARGOMENTI TRATTATI

INTRODUZIONE

Prima Parte

LA CONTRADDIZIONE FONDAMENTALE DEL CAPITALISMO


1. IL RUOLO DEGLI STRUMENTI DI LAVORO NEL
PRODUTTIVO. PROCESSO

Col passare del tempo aumenta I'abilt lavorativa e gli strumenti con cui si lavora si perfezionano sempre pi. Questi strumenti determinano a grandi linee, il modo di lavorare e, a partire da (uesto, si creano determinati rapporti di produzione fra gli uomini nel processo produttivo.
2. IL CONCETTO DI FORZE PRODUTTIVE E DI RAPPORTI
PRODUZIONE.
DI

degli elementi che intervengono nel processo lavorativo, sono il risultato di una combinazione di questi elementi all'interno di certi rapporti di produzione determinati
Edizione originale - Cile, Quimantu 1972 Prima edizione italiana - ottobre 1974 O BCD s.r.l. Milano - v. M. Bandello 16

Le torze produttive non sono una semplice somma

3. LA SOCIALIZZAZIONE DELLE FORZE

PRODUTTIVE.

Non si riferisce soltanto al carattere ogni volta pi sociale che la produzione assume all'interno dell'industria, ma anche alla crescente interrela-

zione che si stabilisce fra i diversi rami della produzione a livello nazionale e internazionale.
4. LA CONTRADDIZIONE FONDAMENTALE DEL
CAPITALISMO.

r
t

crescente socializzazione delle forze produttive e la propriet privata capitalista dei mezzi di produzione.

E' la contraddizione che esiste tra la

fronte alle necessit della popolazione, ma a produrre dei guadagni per i capitalisti. Ci determina una deformazione della produzione: prodotti di lusso, variet superflue di merci.
3. CONTRADDIZIONE FRA PROLETARIATO E BORGHESIA.

Seconda Parte

lL CAPITALISMO: UN SISTEMA CHE DEVE SPARIRE


1. CONTRADDIZIONE FRA L'ORGANIZZAZIONE DELLA PRO. DUZIONE ALL'INTERNO DELLA FABBRICA E L'ANARCHIA
DELLA PRODUZIONE NELLA SOCIETA'.

ogni volta in sempre meno mani, produce un aumento delle persone che devono vendere la loro lorza lavoro per vivere. Nella misura in cui il capitalismo si sviluppa, aumenta il proletariato. Questo sistema crea da solo i suoi seppellitori.
CONCLUSIONE:

ll

capitalismo, concentrando

mezzi di produzione

lL SOCIALISMO: UNICA VIA Dl

SALVEZZA

capitalismo sviluppa una crescente divisione e organzzazione del lavoro all'interno delle fabbriche, ma dato che queste sono in rapporto fra loro soltanto attraverso il mercato, cio atraverso le cieche leggi della domanda e dell'offerta, impossibile evitare I'anarchia della produzione a livello della societ.
2. CONTRADDIZIONE FRA LA PRODUZIONE E IL
CONSUMO.

ll

Soltanto il socialismo, caratterizzato dalla propriet collettiva dei mezzi di produzione, permetter di pianificare I'economia in modo che essa si ponga al servizio di tutto il popolo.
RIASSUNTO

QUESTIONARIO

produzione e le possibilit di consumo per la popolazione. Nel regime capitalista si produce una quantit eccessiva d prodotti che non hanno possibilit di essere venduti perch la capacit di acquisto della popolazione molto bassa a causa dei bassi salari.

a) La contraddizione fra la quantit della

b) La contraddizione fra il tipo di produzione attuato e le necessit dei consumatori. La produzione capitalista non destinata a far
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INTRODUZIONE

Nei Quaderni precedenti abbiamo visto in quale modo si struttura la societ per la produzione dei beni materiali di sussistenza,l come vengono sfruttati i lavoratori nel sistema di produzione capitalista,2 in che modo lo sviluppo del capitalismo porta alla con-

centrazione monopolistica3 e come questo stesso sviluppo giustifichi I'esistenza di paesi altamente sviluppati insieme a paesi molto poco sviluppati.a Abbiamo avuto bisogno di conoscere queste caratteristiche fondamentali del capitalismo per capire come questo sistema di produzione pu cambiare, cos come sono cambiati altri sistemi di produzione precedenti a quest'ultimo. ln questo Quaderno studieremo le contraddizioni interne del sistema capitalista, quelle che al loro acutizzarsi creano le condizioni materiali e sociali per la sua distruzione. Perci cominceremo a definire ci che intendiamo per forze produttive e per socializzazione delle forze produttve. Quindi passeremo a studiare la contraddizione fondamentale del capitalismo, che si produce fra il carattere ogni volta pi sociale delle forze produttive e la propriet privata capitalista dei mezzi di produzione. ln sguito vedremo come essa si manifest nel funzionamento economico e sociale del sistema. Per ultimo, analizzeremo in che modo il socialismo sia I'unica via d'u-

I QEP n. 2 QEP n. 3 QEP n. a QEP n.

1: Sfruttati e sfrullalorl. 2: Lo sfruttamento capilalista, 3: Mseria e Monopoli.

6: lmperialismo e

Dipendenza.

scita di fronte alle contraddzioni ogni volta pi acute del sistema capitalista. Dobbiamo awisare il lettore che solo nel prossimo Quaderno di Educazione Popolare n. 8: Socialismo e Comunismo, svilupperemo pi a fondo ci che si intende per socialismo e la distanza che lo separa dalla societ comunista.
1.

Prima Parte

LA CONTRADDIZIONE FONDAMENTALE
DEL CAPITALISMO

IL RUOLO DEGLI STRUMENTI DI


PROCESSO PRODUTTIVO.

LAVORO NEL

L'uomo ha bisqgno di lavorare per irasformare la natura secondo i suoi bisogni. Le ricchezze della natura non servono a niente senza il lavoro umano. A cosa serve il rame nelle miniere e il'pesce nel mare se non esistono lavoratori che estraggono queste ricchezze dalla natura?5 Nel corso. della storia il lavoro dell'uomo si perfeziona. Da un lato aumenta l'abilit, la capacit del lavoratore e, dall'altro, si pertezionano gli strumenti con cui I'uomo lavora. Presso i popoli primitivi. dagli strumenti di pietra si passa agli strumenti di metallo. Nel capitalismo si passa dagli strumenti manuali al-

in che modo ,euesto perfezionamento degli strumenti di lavoro si ripercuote nel lavoro dell'uomo sulla natura? Aumenta ogni volta di pi la produttivit del lavoro, cio fa s che il lavoro renda sempre di pi. ll lavoratore, usando uno strumento migliore, pu fare in meno tempo lo stesso lavoro, o meglio, pu fare pi lavoro nello stesso tempo. La zappatrice meccanica permette all'uomo di fare una buca molto grande in poche ore. Prima questo stesso lavoro, realizzato da un lavoratore con una normale pala, durava vari giorni. ll lavoro umano, nel corso della storia, si perfeMa
5 Vedi QEP n. 1: Sfrultali

le

macchine.

Sfruttatorl.

ziona, aumenta la sua produttivit grazie fondamentalmente al perfezionamento degli strumenti di lavoro. Ma il grado di sviluppo degli strumenti di lavoro determina non solo il grado di produttivita del lavoro ma anche, a grandi linee, il modo di lavorare. ll tipo di attivit che'devono realizzare gli individui per produrre, determina, in questo modo, il tipo di rapporto che si stabilisce fra i lavoratori e i mezzi di produzione.

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realizza con degli strumenti di lavoro semplici, come le pale, le zappe, I'aratro di legno o di ferro, ecc. Per arare la terra, seminare, irrigare, mietere, preparare i frutti per il consumo o l'immagazzinamento era necessario lo sforzo e I'abilit manuale di molti lavoratori. I servi lavoravano dall'alba al tramonto, sia sulla terra del signore che su quella a loro concessa, per riuscire a ottenere con i propri strumenti i frutti necessari. lnvece, con i moderni metodi dell'epoca capitalista, in cui vengono usati trattori, trebbiatrici, imballatrici, ecc., c' bisogno di molto meno lavoratori per ottenere i frutti della terra. lnoltre, queste macchine realizzano vari procedimenti in una sola volta. Per esempio mietono il frumento, separano il grano dalla paglia e allo stesso tempo imballano. La produttivit del lavoro enormemente aumentata rispetto al passato. I lavoratori sono operai agricoli che non sono legati alla terra: hanno giornate lavorative di otto ore, ricevono un salario, vivono in citt o villagg vicini da cui partono per il loro luogo di lavoro. E questo , fondamentalmente, un lavoro tecnico eseguito con l'utilizzazione di macchine, di propriet del padrone, che vengono maneggiate dagli operai agricoli. Ci che distingue le diverse epoche economiche
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si

ll lavoro agricolo, nell'epoca feudale, per esempio,

non cio che si fa, ma come viene fatto, con quali strumenti di lavoro.6 Quindi sulla base di questo sviluppo degli strumenti di lavoro, si creano determinati rapporti fra gli uomini nel processo produttivo. Nell'epoca del comunismo primitivo, quando gli strumenti erano molto rudimentali, quando gli utensili di pietra e I'arco e la freccia non permettevano di lottare isolatamente contro le orze della natura e contro le belve feroci, gli uomini erano obbligati a lavorare in comune. ll lavoro in comune porto alla propriet comune degli strumenti di produzione cos come dei prodotti. ln questa situazione non esistevano rapporti di sfruttamento di un gruppo di uomini sull'altro, ma esistevano rapporti di collaborazione reciproca. Ma quando I'uomo scopre il fuoco e incomincia a lavorare il metallo, creando degli strumenti come l'ascia di ferro, I'aratro col vomero in ferro, ecc., la produttivit del lavoro aumenta a tal punto che l'uomo incomincia a produrre pi di quanto gli necessita per il consumo immediato?.? Nasce cos, nella storia, la possibilit che un gruppo di uomini si impossessi di questa eccedenza e possa obbligare altri uomini a lavorare per lui. Questo non avveniva nella comunit primitiva, dove nessuno poteva obbligare un altro uomo a lavorare per lui, dato che il rendimento del lavoro di ogni uomo era sufficiente per la sola soprawivenza di ognuno e per recuperare cos I'energia necessaria per continuare a lavorare il giorno seguente. E' soltanto quando si verificano le condizioni che permettono la produzione di un'eccedenza che nasce la schiavit, in cui la propriet sociale dei mezzi di produzione rimpiazzata dalla propriet privata, ll
rapporto alle necessit del consumo.
Marx ll capital. vol. l. 7 Si chiama eccedenza economica I'eccesso

di produzione

in
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sigrore padrone della terra e degli strumenti di lavoro e lo schiavo considerato uno strumento di Ma col perfezionamento degli strumenti di lavoro' si sviluppno processi produttivi pi complessi che esigono che venga data al lavoratore una certa inilavoro.

ziativa nella produzione, che quest'ultimo abbia una certa inclinazione al lavoro e che se ne interessi. Perci il proprietario della terra, il signore feudale, fa a meno degli schiavi che non sentono nessun interesse p9r il loro lavoro n trasferiscono in esso alcuna iniziativa. Egli preferisce trattare con i contadini a cui concede un pezzo di terra perch possano vivere coltivandola e lavorare il resto del tempo per lui o dargli una parte dei loro prodotti. Questi esempi ci mostrano che i rapporti che si stabiliscono fra gli uomini nel processo produttivo dipendono in gran parte dal tipo di strumenti che vengono utilizzati nella produzione. S[udiando ci che awiene nella manifattura e nella grande industria, vedremo come venga confermata questa affermazione. La manifattura la forma che assume il processo di produzione capitalistico ai suoi inizi. Qui il capitalista, proprietario del locale in cui si lavora e degli strumenti di lavoro, assume un certo numero di operai che lavorino per lui. All'inizio di questa forma di produzione, gli operai utilizzano gli stessi strumenti tecnicamente poco sviluppati che utilizzavano nei loro laboratori individuali. lnoltre, all'inizio, ogni operaio realizza tutto il processo di trasformazione della materia prima in prodotto finito. Per esempio, ogni operaio di un calzaturificio lavora facendo uno o pi paia complete di scarpe. Sebbene questo lavoro sia simile a quello realizzalo da lui stesso come piccolo produttore indipendente, il solo fatto di essere assieme ad altri operai lo stimola a produrre di pi. ll risultato pro-

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duttivo di venti lavoratori isolati , generalmente, molstesso locale. Ma il capitalista vuole guadagnare sempre di pi e per questo fatto deve sforzarsi di abbassare i costi. ln che modo? Al posto di far realizzare a tutti lo stesso lavoro, pu specializzare i lavoratori in differenti lavori complementari. Per esempio, uno taglia il cuoio, l'altro fa le cuciture, I'altro attacca le suole, un altro fa gli occhielli, ecc. Cos, con questa divisione tecnica del lavoros aumenta di molto il rendimento o la produttivit del lavoro, cio aumenta la produzione giornaliera di scarpe. Tuttava, in questa forma di produzione, I'abilit personale nel maneggiare gli strumenti di lavoro continua a essere la cosa fondamentale. ll capitalista, nonostante sia padrone dei mezzi di produzione, non ha un lotale controllo del processo, dato che il processo dipende dalle attitudini personali che sfuggono al controllo del capitalista. La sete di guadagno del capitalista lo porta a cercare di superare i limiti di questo processo produttivo, cio la dipendenza dall'abilit e dall'efficienza personale del lavoratore. Cos, poco per volta, il lavoro umano viene sostituito dalle grandi macchine industriall. ln questa fase il lavoratore perde il controllo

to inferiore a quello di venti lavoratori in uno

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s Questa divisione tecnica del lavoro e particolarmente sviluppata nell'industria moderna. Ogni operaio o gruppo di operai

realizza un lavoro specifico che corrisponde a una parte del processo produttivo. ln un'industria di automobili, per esempio, esi. stono diversi settori complementari I'uno all'altro fino a produrre l',automobile completa. Quindi, nessun operaio produce un prodotto finito. Quello che il prodotto finale il prodotto comune di tutti loro. Questa divisione tecnica dei compiti all'interno di uno stesso processo produttivo permette una maggiore effcienza e, quindi, un aumento del rendimento del lavoro degli operai. Chiameremo DIVISIONE TECNICA DEL LAVORO la divisione del lavoro all'interno di uno stesso processo produttivo.

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sugli strumenti di lavoro e rimane sottomesso al ritmo, all'efficienza e al tipo di attivit impostagli da una macchina di propriet del capitalista. ln questo modo il proprietario dei mezzi di produzione passato a controllare in modo totale e definitivo il processo
produttivo.e
2. IL CONCETTO DI FORZE PRODUTTIVE E DI RAPPORTI DI PRODUZIONE.

La grande industria meccanzzata fin per sottomettere totalmente il lavoratore al padrone del capitale. ll capitalisla non solo il proprietario dei mezzi di produzione ma detiene anche il conirollo totale del processo anche se queste funzioni non sono direttamente compiute da lui ma da suoi aiutanti: supervisori, capisquadra e capi amministrativi. Da quanto abbiamo analizzalo precedentemente possiamo capire cio che il marxismo intende per forze produttive di una societ. Le forze produttive sono l'energia su cui conta una societ per produrre. Esse sono formate da tutti gl elementi che intervengono nella produzione materiale: la forza-lavoro, la sua abilit e il suo grado di specializzazione; i mezzi con cui si lavora: strumenti, macchine, locali ecc.; e la materia su cui si lavora. lndubbiamente le forze produttive non sono la semplice somma di questi elementi: esse dipendono dal modo in cui questi elementi si combinano fra loro.

e Nella grande industria, I'operaio non ha il controllo dei suoi strumenti, e, d'altra parte, deve sottomettersi alle macchine, passando ad essere cos un'altra pedina del processo produttivo capitalistico. Si tratta dello sviluppo del " modo di produzione specificamente capitalistico e della reale subordinazione del lavoro al capitale ". (Marx, ll Capitale, cap. Vl libro l).

Abbiamo gi visto come, all'inizio del periodo della manifattura, gli stessi elementi che precedentemente erano dispersi nel processo di produzione individuale (il calzolaio con i suoi strumenti), quando poi vengono riuniti (molti calzolai nello stesso locale) raggiungono un maggior rendimento. E questo ancor pi accentuato quando nasce la divisione tecnica del Iavoro. La sola specializzazione dei lavoratori produce un rendimento del lavoro molto maggiore. L'aumento della produttivit del lavoro dipende in questo caso dal modo in cui viene organizzala tecnicamente Ia produzione, cio dal tipo di rapporto che il lavoratore o I'insieme dei lavoratori stabilisce con i mezzi di produzione. Ma chi stimola la creazione di questo tipo di rapporti che noi chiameremo rapporti tecnici di produzione? Nel caso del sistema capitalista chiaro che ci dipende dai rapporti sociali di produzione capitalista e alle leggi che, sulla loro base si stabiliscono. ln un primo tempo la propriet privata dei mezzi di produzione e la necessit di guadagnare sempre di pi da parte di questi proprietari, cio che stimola la crescente specializzazione del lavoro nella fabbrica manifatturiera e, poi, I'introduzione della meccanizzazione nella grande industria. Ora, se chiamiamo rapporti di produzione I'insieme
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Ma questo processo di socializzazione delle forze produttive non riconducibile soltanto alla socializzazione del lavoro all'interno della fabbrica. La socializzazione delle forze produttive va molto al di l della soglia della fabbrica: abbraccia tutta la societ. Essa dipende fondamentalmente da due fatti: I'origine sempre pi sociale dei mezzi di produzione e la destinazione sempre pi sociale del prodotto. Origine sempre pi sociale dei mezzi di produzione.

Per origine sempre pi sociale dei mezzi di produzione si intende che questi mezzi di produzione provengono da un numero ogni volta maggiore di settori delta produzione eeonomica. Cos I'agricoltura primitiva, per esempio, bastava a se stessa perch il contadino, solo, si fabbricava i suoi strumenti di lavoro, preparava le sementi, ecc. ln questo caso il numero dei mezz di produzione di origine non agricola era molto piccolo o non esisteva affatto. Ma, nella misura in cui si perfezionano le tecniche agricole, l'agricoltura ha sempre pi bisog.no di mezzi di produzione che provengono da altri settori economici; utensili sempre pi complessi, trattori, trebbiatrici, fertilizzanti, disinfettanti, energia elettrica, combustibile, ecc. Lo stesso avviene in altri settori dell'industria. La crescente socializzazione delle forze produttive si manifesta, quindi, nel fatto che ogni seitore della produzlone ha bisogno di mezzi di produzlone che proyengono da altri settori. L'agricoltura dipende dal: I'industria chimica, estrattiva, metallurgica, ecc. Destinazlone sempre pi soclale del prodotto. - Per destinazione sempre pi sociale del prodotto si intende che i prodotti derivati da un processo produttivo sono destinati, in generale, a un numero crescente di utenti o consumatori, sia direttamente che
indirettamente. Ogni settore della produzione lavora direttamente
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dei rapporti tecnici e sociali di produzione, possiamo definire le torze produttive nel seguente modo:

3.

LA SOCIALIZZAZIONE DELLE FORZE


TIVE.

PRODUT-

Le FORZE PRODUTTIVE sono quelle forze che risultano dalla combinazione degli elementi del processo lavorativo all'interno di determinati rapporti di produzione. ll suo risultato una determinata produttivit del lavoro.
Abbiamo gia visto come il lavoro umano si vada perfezionandb nel corso della storia, cio come si vadano sviluppando le forze produttive della societ. Per esempio, la produzione artigianale, in cui la tessitrice svolgeva il lavoro nella sua casa, sostituito dalla produzione industriale, in cui un gran numero di tessitrici si riuniscono insieme e utilizzano dei telai molto pi complessi, fino a giungere al telaio meccanico moderno. ln questa produzione industriale il lavoro assume un carattere ogni volta pi sociale. All'interno dell'industria esistono differenti sezioni: filatura, tessitura, bobinatura, tintoria, ecc' ln ogni sezione lavora un determinato numero di operai si arriva a produrre il tessuto soltanto con la partecipazione dell'insieme dei lavoratori dei diversi settori. La produzione smette di essere, in questo caso, un processo di produzione individuale per trasformarsi in un processo produttivo in cui intervengono molti lavoratori, cio in un processo produttivo sociale. ll prodotto smette di essere il risultato del lavoro di un individuo per essere il risultato del lavoro dei lavoratori dei diversi settori. Ormai nessuno pu dire ( questo prodotto I'ho fatto io' ,. questo prodotto mio ". Questo carattere ogni volta pi sociale che le forze produttive assuhono nel loro sviluppo ci che tato chiamato processo dl socializzazlone delle forze produttive. 9

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I'industria chimica, quando appare per la prima volta come settore indipendente della produzione, lavora soltanto per un numero molto ridotto di industrie; ma, nella misura in cui si sviluppa il sistema capitalista, si moltiplica anche il campo di ulilizzazione dei suoi prodotti. Attualmente cio avviene a livello generale. Ci si riferisce alle industrie estrattive, metallurgiche (specialmente per il trattamento dei metalli),
ecc.

o indirettamente con altri settori. Gos, per esempio,

4.

LA CONTRADDIZIONE FONDAMENTALE DEL CA.


PITALISMO.

Se si tien conto delle utilizzazloni indirette dei prodotti, si pu vedere che attualmente ogni settore della produzione lavora per tutti gli altri settori ed soggetto, quindi, anche alle variazioni che possono avvenire in ogni altro settore dell'economia. Cosi, per esempio, la paralisi dell'industria metallurgica interessa le pi svariante industrie: automobilistiche, edili, ecc. Per riassumere, la socializzazione delle forze produttive non si limita soltanto a ci che awiene all'interno della fabbrica ma si riferisce fondamentalmente alla crescente lnterdipendenza dei diversi settorl dell'economia. Questa interdipendenza non si esplica solo a livello nazionale ma anche a livello mondiale.to

I piccoli produttori precapitalisti - per esempio, un piccolo contadino, un falegname, ecc. - sono delle persone che lavorano con propri mezzi di produzione (sono padroni dei loro strumenti di lavoro e

chiama SOCIALIZZAZTONE DELLE FORZE il carattere sempre pl socializzato del processo lavorativo e I'interdipendenza sempre maggiore dei differenti settori della proPRODUTTIVE duzione.

Si

Questa socializzazione fa s che sia sempre pi difficile far funzionare queste forze in modo isolato.
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Dlpendenza.

Questo fatto stato analizzato nel QEp n. 6: lmperlallgmo e

comperano, se necessario, la materia prima) e vendono i loro prodotti sul mercato. ln quest casi nessuno dubita che il frutto ottenuto dalla vendita dei suoi prodotti gli appartenga: si tratta del frutto del suo lavoro personale. Ma in seguito nasce la concentrazione dei mezzi di produzione nelle grandi fabbriche e officine. Questi non possono essere azionati da un individuo isolato ma richiedono la partecipazione di un gran numero di lavoratori e il prodotto ottenuto il frutto del lavoro collettivo di tutti loro. Tuttavia, chi si appropria della maggior parte di questo frutto non sono i lavoratori che lo hanno prodotto, come abbiamo visto recentemente, ma il proprietario dei mezzi di produzione: il capitalista. I prodotti ora creati socialmente non diventano propriet di coloro che realmente azionano i mezzi di produzione, cio dei reali produttori, ma passano nelle mani del padrone del mezzi di produzione. Con lo sviluppo e I'espansione del capitalismo questa contraddizione fra il carattere sociale della produzione e la forma privata dell'appropriazione capitalistica va sempre pi acutizzandosi. Diciamo che entra in contraddizione sempre pi profonda, dato che, come abbiamo visto, fin dall'ini23

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il

lavoro, contraddizione che non esisteva nella produzione artigianale. E' stata appunto questa contraddizione che servita di maggior impulso allo sviluppo delle forze produttive nelle prime fasi dello sviluppo capitalistico. ll capitalista, mosso dall'ansia del profitto, riunendo sotto il suo comando un certo
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zio del modo di produzione capitalistico esistita una contraddizione fra il carattere privato della propriet capitalista dei mezzi di produzione e il carattere sociale che fin dalle origini ha assunto la torza

numero di lavoratori, ha stimolato enormemente lo sviluppo delle forze produttive; in un primo tempo specializzando al massimo i lavoratori e, successivamente, introducendo le macchine. Questo sviluppo, stimolato dalla concorrenza capitalistica, implica, in una prima fase, la sparizione dei piccoli produttori indipendenti e poi la sparizione dei capitalisti pi deboli, mentre la produzione si concentra in un numero sempre pi ristretto di persone che, essendo proprietarie dei mezzi di produzione, dispongono anche della maggior parte della ricchezza sociale ottenuta con questi' mezzi. ln un determinato momento dello sviluppo del capitalismo ci viene a scontrarsi con il modo sempre pi sociale in cui viene prodotta questa ricchezza e la necessit che essa venga ripartita a vantaggio di tutta la societ. Posgiamo ora capire perch Marx afferm che la contraddizlone fondamentate del capitalismo la contraddizione fra il carattere sempre pi sociale delle forze produttive e la proprieta privata capitallsta, sempre pi concentrata, dei mezzi di produzione.ll E' questa contraddizione quella che spiega la dinamica con cui si sviluppa il sistema. Tuttavia, da reale motore dello sviluppo capitalista, arriva a trasformarsi, in un determinato momento della sua esistenza, in un lreno per il suo sviluppo. La propriet privata dei mezzi di produzione nel capitalismo, che all'inizio era una veste adeguata al grado di sviluppo delle forze produttive, passa a tra-

ll E' importante segnalare che la preprieta privata capitalistica dei mezzi di produzione non h'a sempre il carattere di' proprieta privata Indlvlduale. Pu esistere una propriet privata di tipo collettlvo: questo il caso delle cooperative di produzione nel regimi capitalistici. ,Pu anche esistere una propriet privata di tipo soclale quandp, per esempio, lo Stato capitalista diventa
padrone dei mezzi di produzione fondamentali. Ma 'in tutti questi casi continuano a essere de gruppl o clasrl minorilarlc quelli che si ,impossessano del lavoro degli altri.

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sformarsi in una veste troppo stretta della quale necessario disfarsi per poter permettere la libert di movimenti che richiede la pianificazione della produzione al servizio della societ. Sviluppandosi la contraddizione fondamentale del sistema capitalista, si creano a loro volta le condizioni materiali e sociali che permettono il suo superamento.

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Seconda Parte

lL CAPITALISMO: UN SISTEMA CHE DEVE SPARIRE

ln questa seconda parte del Quaderno vedremo in quale maniera la contraddizione fondamentale del capitalismo dia origine a una serie di altre contraddizlonl. Queste contraddizioni tendono a diventare pi acute via via che si sviluppa il capitalismo, creando le condizioni materiali e sociali che rendono possibile la distruzione di questo sistema di produzione.
1. CONTRADDIZIONE FRA L'ORG ANIZZAZIONE DEL.

LA PRODUZIONE ALL'INTERNO DELLA FABBRI. CA E L'ANARCHIA DELLA PRODUZIONE NELLA soctETA'.

Nella prima parte abbiamo visto in quale modo la interdipendenza sempre maggiore tra i distinti settori della produzione renda necessaria la'pianificazione sociale perch questa possa rispondere alle necessit della societ. Tuttavia questa pianificazione e questa destinazione sociale della produzione non postono essere reallzzate perch si scontrano con la propriet privata capitalistica dei mezzi di produzione. Essa, creando delle unit produttive indipendenti, le obbliga a relazionarsi fra loro attraverso il mercato, cio attraverso le cieche leggi della domanda e dell'offerta. Facciamo un esempio: un fabbricante di tela in rapporto, tramite la compravendita della tela sul mercato, con gli industriali che hanno bisogno di tela come materia prima per le loro industrie (confezioni di tessuto, fabbriche di lenzuola, tappezzerie, ecc.) Non esiste un pi"ano che permetta all'industrial tessile di sapere quanto deve produrre e quanto deve dare a cibcun cliente, dato che esistono altri indu29

striali tessili che lottano fra loro per vendere agli stessi clienti. Si verifica cos una profonda anarchia nella produzione a livello sociale, cosa che contrasta con la sempre maggiore organizzazione della produzione all'interno di ogni impresa. All'interno delle fabbriche, certi capitalisti, mossi dalla concorrenza, introducono ogni sorta di mezzi e di miglioramenti tecnici che permettano di utilizzare completamente le materie prime e di spremere agli operai la maggior quantit di lavoro nel minor lempo possibile. Questi capitalisti raggiungono cos il loro obiettivo di ottenere profitti mggior dei loro concorrenti, producendo a costi minori e pagando salari eguali o minori dei loro. ll risultato sociale di questa organizzazione e di questo stretto controllo all'interno della fabbrica un aumento generatizzato della produzione dato che tutti i capitalisti finiscono per introdurre queste innovazioni. Tuttavia, dato che a livello sociale non esiste nessun controllo n organizzazione della produzione, vige la cieca legge della domanda e dell'offerta. Essa fa variare i przzi dei prodotti sul spalle dei capitalsti e pu far sfumare, in qualsiasi momento, i guadagni che i singoli capitalisti si sono impegnati tanto per ottenere. bos, ier la legge dell'azzardo, che non controllata da nessuno, soltanto pochi capitalisti possono ottenere grandi guadagni mentre gli altri vanno in rovina. La necessit di pianificare la produzione sociale si manifesta, quindi, come una necessit per la stessa classe capitalista, che si vede obbligata a considerare questo carattere sociale delle iorze produttive. I capitalsti cercano di affrontare I'anarchia della produzione sociale nel modo in cui possibile, all'interno dei limiti del sstema capitalista. I grandi produttori d uno stesso ramo si uniscono a formare un trust, cio un raggruppamento che determini la quantit totale che si deve produrre, la
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quota corrispondente a ciascun membro e il prezzo comune di vendita dei prodotti. ln questo modo, i capitalisti raggiungono un certo ordine produttivo; ma, dato che ognuno di loro cura principalmente il proprio guadagno, questi trust si sgretolano al primo rovescio negli affari. I capitalisti si vedono quindi costretti a fare un uJteriore passo in avanti nella socializzazione di ogni ramo: ogni ramo industriale tende a trasformarsi in una grande societ a19n!ma. Cio significa che non solo i grandi capitalisti si associano, ma che in questa situazione la maggior parte dei capitalisti del settore si raggruppano, cosa che facilita la pianificazione della produzione al suo interno. !nfine, il sistema obbliga lo Stato, che rappresenta gli interessi della classe capitalista dominnte, ad occuparsi di quelle imprese che, per la loro scarsa redditivit o per la loro importanza strategica per il resto della produzione, conveniente che smettano di appartenere a un privato capitalista e che passino di propriet allo Stato. Cos, lo Stato capitalista comincia a ( orientare " I'insieme dell'economia. Tuttavia questa risposta all'esigenza di organizzazione e di pianificazione della economia fallice puntualmente perch essa pu avere un carattere soltanto indicativo cio un carattere di orientamento. La pro; priet privata fa s che ogni capitalista decida in uttima istanza secondo i propri interessi, passando sopra alla politica economica di orientamento. ln ogni caso, nonostante questi limiti e nonostante, il fatto che chi si awantaggia la minoranza capitalistica, ci permette alla maggioranza di intrawedere la vera soluzione: che I'intera societ prenda possesso dei mezzi di produzione attraverso lo Stato per farll produrre secondo una pianificazione e una organizzazione della produzione che vada a beneficio delt'lnlera socleta.
32

2. CONTRADDIZIONE

FRA LA PRODUZTONE

IL

CONSUMO.

Questa contraddizione assume due aspetti: a) La contraddizione fra la quantita della produzione e le possibilita diconsumo della popolazione.

Nel regime capitalista la produzione cresce con un'enorme rapidit, mentre il consumo,'sebbene cresca anche lui, lo fa molto pi lentamente: la situazione di povert nella quale vivono le grandi masse della popolazione non permette che il consumo individuale aumenti con napidit. ll capitalismo tende a produrre sempre pi beni, ma pei soprawivere deve pagare dei bassi salari.r2 E questi bassi salari creano una domanda limitata di prodotti. Questa una contraddizione che non ha vie d'uscita all'interno del sistema capitalista, e tende a provocare delle crisi periodiche di sovraproduzione' Nella societ si verifica un eccesso di prodotti che non vengono consumati perch hanno oltrepassato la capacit di acquisto della popolazione. I prodotti si accumulano, il loro prezzo si abbassa per la minor domanda fino al punto che molti capitalisti si trovano a non poter recuperare il denaro investito nella produzione. Per evitare che i prezzi di tutte le merci crollino, i capitalisti incominciano a distruggere
vi dubbio che nella misura in cui si sviluppa il capi' e in particolare la lotta di classe dei lavoratori, i salari vanno aumeitando; ma comparativamente questo aumento
12

Non

talismo

molto inferiore all'aumento della ricchezza sociale ottenuto grazie allo sforzo dei lavoratori.

33

disperatamente le merci prodotte, a paralizzare la produzione, a chiudere le fabbriche, a distruggere cio le forze produttive. Che ripercussione ha tutto ci sui lavoratorl? Si produce la disoccupazione, la fame, la miseria. E tutto ci non dovuto alla scarsit di merci, ma al contrario perch se ne sono prodotte in eccesso, senza una pianificazione. Ma, dato che il capitalismo non pu sopportare queste crisi periodiche, perch queste lo indeboliscono sempre pi, cerca diversi sistemi per superarle.

Uno di questi la ricerca di mercati esterni che permettano ai capitalisti di un paese di vendere in altri paesi la produzione eccedente che non pu circolare sul mercato interno del proprio paese. Un altro sistema lo sviluppo dell'industria bellica. Essa permette, da una parte, d assorbire una gran quantit di mano d'opera e di eccedenza e, dall'altra, crea le condizioni materiali che permettono ai capitalisti di assicurarsi con la orza i mercati esteri.l3

b) La contraddizione fra il tipo di prodotti labbricatl e le necessit dei consumatorl. La produzione si sviluppa non in quei settori i cul prodotti sono pi necessari e urgenti per la grande maggioranza della popolazione, ma in quelli in cul i capitalisti possono ottenere pi guadagni. Cos si investe molto di pi in prodotti come cosmetici, bibite alcoliche, automobili di grandi dimensioni. ecc.,

piuttosto che in stoffe a buon mercato, generi alimen' tari, trasporti pubblici, ecc. ln questo modo, si altera la produzione: vengono prodotti articoli di lusso che possono comprare solo gl strati pi agiati della popolazione, mentre il resto privo dei prodotti pi necessari.
13

cRrsl Dl

Vedere QEP n. 6: tmpcrlallrmo o Dlpendenza. 35

Svlvo,ppoDuzrNE.

capitalisti, fra monopoli. Cos, per esempio, per poter competere col suo concorrente, un'industria di tagliatelle deve produrre circa quaranta tipi diversi delJa stessa pasta, cosa che implica una serie di spese in .macchine speciali che pioducano questi diversi tipi.di pasta, scatole diverse, ecc. Sarebbe molto pi razionale avere una minor varet, ma a un prczzo pi conveniente per la popolazione.

so, ma anche per la necessit di concrrenza lra

Ma la produzione non si altera solo in questo sen-

3. CONTRADDIZIONE

FRA PROLETARIATO E BOR.

GHESIA.

ll progresso tecnologico, la divisone del lavoro, la massa di strumenti produttivi azionati dalla classe lavoratrice producono un tale grado di sviluppo delle forze produttive da generare un'eccedenza economica in grado di rispondere alle necessit di tulta la societa. Per la prima volta nella storia si apre la possibilit di un pieno sviluppo dell'uomo libeiandolo dalle sue necessita pi elementari. Nonostante ci, I'aumento della produttivit del lavoro' I'aumento della ricchezza accumulata non hanno dato luogo a un aumento del benessere generale n a un aumento del tempo libero per i produttori diretti dl questa ricchezza, nel sistema capitalista. L'introduzione delle macchine nell'industria non ha avuto come fine la liberazione del lavoratore, ma I'aumento del suo fruttamento: invece di diminuire, la giornata lavorativa aumentata. Soltanto la lotta organizzata dei lavoratori riuscita a ridurla alla giornata di otto ore tutt'oggi esistente. D'altra parte, la massiccia introduzione delle macchine getta sul mercato del lavoro un numero crescente di mano d'opera salarata. Questi operai disoccupati formano il cosidetto " eserclto dl riserva " del capitalismo, dato che costituiscono una forza lavoro sempre disponibile a essere impiegata nelle nuove industrie che sorgono o per sostituire gli operai pi combattivi licen2at dai loro padroni. ln questo modo, via via che si sviluppa la contraddizione lra la socializzazione delle forze produttive
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duzione, si sviluppa anche la contraddizione fra il proletariato e la borghesia, cio fra i protagonisti ciella produzione sociale e gli accaparratori dei suoi frutti, grazie al fatto che sono, proprietari dei mezzi di produzione. lnoltre, questa contraddizione fra il proletariato e la borghesia diventa pi acuta perch i produttori diretti non controllano I'organizzazione del processo produttivo. Sono sottomessi ai rapporli tecnici di produzione che il capitalista (o i suoi rappresentanti) impone per aumentare lo itruttament'dei lavoratori. ln questo modo i lavoratori non possono impedire che i progressi tecnici, che potrebbero liberarli, servano invece per renderli scliiavi di un processo meccanico ed estenuante che non permette loro di realizzarsi come individui.

e la propriet privata capitalistica, dei mezzi di pro-

Ma, con lo sviluppo del sistema, la classe operaia non solo cresce, ma 3i concentra in zone industriali, cosa che facilita I'identiflcazione degli operai come una classe sociale sfruttata dal sistema: sottomessa al controllo capitalista all'interno della fabbrica e creatrice di ricchezze che vanno a finire nelle mani dei capitalisti. D'altra parte, la socializzazione del lavoro dentro la fabbrica crea un'abitudine all'organizzazione, alla disciplina e alla solidarieta che aiutano questa classe a darsi un'organizzazione che gli permetta di distruggere il sistema al quale sottomessa. Lo sviluppo della grande industria toglie dunque di "sotto ai piedi della borghesia il terreno stesso sul quale essa produce e si appropria dei prodotti. ll suo tramonto e la vittoria del proletariato sono ugualmente inevitabili ".ra

La , crescente concentrazione e centralizzazione della produzione in un numero sempre pi ridotto di capitalisti aumenta inoltre la massa degli espropriatl che sono costretti a vendere la loro forza-lavoro per soprawivere, sottomettendosi alle condizioni di lavoro che impone il capitalista.
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la

lanllerlo del P.nlto Comunlrta.

Marx-Engels.

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CONCLUSIONE

lL

SOCIALISMO: UNICA VIA Dl USCITA

Nella misura in cui si sviluppano le forze produttive, I'uomo si libera sempre pi dai condizionamenti della natura. lncomincia a conoscere il suo ambiente naturale e riesce a trasformarlo secondo le sue necessit. Cominciano eos i progressi della scienza e della tecnica che potrebbero trasformare l'uomo in padrone e signore della natura e dell'universo.

Ma I'uomo paga un prezzo elevato per questa sua prima emancipazione. ll passaggio da una societ primitiva di autosussistenza a una societ in cui esiste un'eccedenza di produzione, significa anche passare da una societ armonicamente unita a una societ divisa in classi. Nella misura in cui I'uomo si libera dai condizionamenti delle forze della natura, cade sempre pi sotto i condizionamenti delle forze sociali che non controlla: la tirannide diretta di altri uomini, come accade nel feudalesimo e nello schiavismo, o la tirannide nascosta sotto I'apparenza di libert e di democraza nel sistema capitalista.

Ma gli uomini non hanno mai accettato passivamente questa situazione di sfruttamento. La storia dimostra in quale modo essi si siano ribellati contro le lorze oppressive. La storia dell'umanit la storia della lotta fra sfruttati e sfruttatori.
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Nel passato, perch le condizioni non erano mature per poter porre termine per sempre allo sfruttamento e alla diseguaglianza sociale. Ora, soltanto lo straordinario sviluppo delle forze produttive originate dal sistema capitalista crea, per la prima volta nella storia, le condizioni materiali necessarie a porre fine defintivamente allo sfruttamento di urta classe da parte di un'altra. L'eccedenza prodotta in grado di assicurare a tutta la societ la soddisfazioe delle sue necessit di almentazione, vestiario, abitazione, educazione e cultura. Tutti i membri della societ potrebbero godere di maggior iempo libero. ln questo modo tutta la societ potrebbe partecpare all'organizzazione e alla direzione delI'attivit produttiVa e della societ. Ma il sistema capitalista non solo crea le condizioni materiali del suo superamento, crea anche contem41

lo sfruttamento, la diseguaglianza sociale?

Ma perch queste lotte non sono riuscite ad abolire

poraneamente le condizaoni sociali che permetteranno una nuova societ pi giusta e fraterna. All'interno del sistema si sviluppa una classe totalmente esproprata dei mezzi di produzione, sfruttata ed esclusa dai benefici che essa rende possibili. Concentrandosi nei grandi centri industriali acquista coscienza di classe e si d delle forme di organizzazione che le permettono di distruggere il -sistema di sfruttamento al quale sottomessa e di creare una nuova societ. Ma dire che il sistema crea le condizioni materiali e sociali per il suo superamento non significa dire che esse portano da sole alla distruzione del sistema. E, soprattutto, non basta che esista una classe operaia organizzata perch si produca in modo spontaneo una rivoluzione sociale. Perch ci accada si richiede una ferma volonta di lotta di questa classe e un'abilit sufficiente per riunire intorno a s il massimo delle forze soiali contro il nemico che necesario distruggere per poter andare avanti fino alla conquista degli obiettivi finali. Per poter superare la contraddizione fondamentale del sistema capitalista e le sue nefande conseguenze 'necessario distruggere la propriet privata capitalistica dei mezzi di produzione. Questi devono passare nelle mani della societ perch essa possa pianificare l'economia a beneficio di tutta la popolazione. I rapporti di produzione capitalistici devono essere sostituiti dai rapporti di produzione socialisti. Assumendo nelle proprie mani I'economia, gli uomini smettono di essere dominati da leggi cieche e passano invece a controllare la base di tutta I'organizzazione sociale. La conoscenza scientifica della societ e delle sue leggi di sviluppo e I'effettivo potere sociale permettono agli uomini di applicare queste conoscenze a beneficio di tutta la societ. Per la prima volta nella storia si pu costruire una societ che non sfugga al dominio degli uomini stessi.
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E' solo a partire da questo momento che gli uomini cominciano a fare la loro storia. E' solo da questo momento che le forze produttive e sociali, azionate da loro stesse, produrranno ogni volta in maggior misura quello che gli uomini desiderano ottenere. L'umanit comincia cos la transizione dal regno della necessit al regno della libert.
...

e non ci saranno difficolt per nascere

49

RIASSUNTO

Nella prima parte di questo Quaderno abbiamo visto come lungo la storia si vadano perfezionando gli strumenti di lavoro e I'organizzazione del lavoro e come, di conseguenza, cambi la produttivit del lavoro e cambino i rapporti che gli uomini stabiliscono fra loro nella produzione. Cio, abbiamo visto come si sviluppano le lorze produttive e come si scontrino con i rapporti di produzione che quindi cambiano per dare il passo a una nuova organizza' zione sociale. ln seguito abbiamo analizzalo qual' il grado di sviluppo che queste forze raggiungono nel sistema di produzione capitalistico e come la loro crescente socializzazione renda necessaria una pianificazione della produzione sociale. Ma abbiamo visto subito in quale modo ci si scontri con i rapporti di produzione capitalistici. Abbiamo concluso stabilendo che la contraddizione fondamentale di questo sistema si produce fra il carattere sempre pi socale delle forze produttive e la propriet privata capitalistica dei mezz di produzione. Nella seconda parte del Quaderno abbiamo visto come, con lo sviluppo del sistema capitalistico, guesta contraddizione fondamentale dia origne ad altre contraddizioni. La contraddizione fra l' organizzazione all'interno della fabbrca e l'anarchia della produzone
a livello sociale, rende necessaria, da parte della stessa classe capitalista, una pianificazione dell'economia ma, allo stesso tempo, permette di intravedere la soluzone definitiva di questa contraddizione. La contraddizione fra la produzione e il consumo d ori45

gine alle crisi di sovraproduzione e alla distorsione della produzione. La contraddizione fra il proletariato e la borghesia si manifesta nella crescita sia numerica che organizzativa della classe operaia. ln base a tutto ci, abbiamo sottolineato come, in questo sistema, si creano le condizioni materiali e sociali per superarlo. Abbiamo fatto notare che queste condizioni non bastano da sole, ma che c' bisogno della volont di lotta det proletariato organizzat per distruggere la propriet privata capitalistica dei mezzi di produzione e per porre le basi alla loro propriet sociale; che permetta di pianificare la produzione a beneficio di tutta la societ. lnfine abbiamo affermato che solo in questa nuova situazione gli uomini possono liberarsi, per la prima volta nella storia, da quelle forze della natura e della societ che li hanno dominati finora.

QUESTIONARIO

lavoro - Che conseguenza ha sullavoro? dell'uomo, il perfezionamento degli strumenti di 2 esempio strumenli 'mutamenii - Fai undetermina di come lo sviluppo degli lavorare. di lavoro dei nel inodo di 3 Cos' che distingue le diverse epoche economiche fra loro? 4 - Cos'e l'eccedenza economica? - Come nasce la propriet privata dei mezzi di produzione? 5 6 - Spiega come i rapporti che gli uomini hanno fra loro nel - processo produttivo dipendono dallo sviluppo degli stru1

Che cambiamento si verilica nel rapporto degli uomini con gli strumenti di lavoro, nel passaggio dalla manifattura
alla grande industria? Che cosa perde l'operaio? Che cosa
guadagna

menti di lavoro?

10 11 12 13
14 15

8 9

16 17 18

- che permettono di distruggerlo? E' sufficiente I'esistenza queste - sociali perch sparisca di sistema condizioni materiali e il capitalista? Dai una
spiegazione.

Che cosa sono i rapporti di produzione? Che cosa sono le forze produttive? ln che cosa consiste la socializzazione delle forze produttive? Come si manifesta a liveflo della societ? Qual' la contraddizione fondamentale del sistema capitalista di produzione? Perch questa contraddizione all'inizio un incentivo allo sviluppo del sistema e poi si trasforma in un freno del suo sviluppo? Perch necessaria la pianificazione della produzione a livello della sociei? non basta I'organizzazione della produzione all'interno della fabbrica? Perch nasce la contraddizione fra produzione e consumo? Che conseguenze ha per la classe operaia lo sviluppo della contraddizione fondamentale del sistema capitalisia? Quali sono le condizioni materiali create dal sistema capitalista che permettono di porre fine per sempre allo sfrlttamento di una classe su un'altra? Quali sono le condizioni sociali create da questo istema

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