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Numero 3 luglio 2007

Clavajas

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Associazione Culturale Clavajas

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il nesti pas

Numero Speciale Estate 2007

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Sommario Editoriale La storia di L.Raimondi Cominesi La festa di S. Lorenzo Pittori in soccorso di Clavais Sogno e realt L'arte dell'ingegno... per non Cari amici, siamo in ritardo! Ceravamo proposti di fare uscire questo numero a giugno, ma non ce labbiamo fatta. Questo numero comunque pi corposo degli altri e visto che la distribuzione coincide con la Sagra di S. Lorenzo speriamo abbia successo. Cos successo di nuovo a Clavais? La cosa pi importante che i giovani del paese hanno costituito lAssociazione Culturale Clavajas per dar vita ad un organismo che, speriamo, raccolga tutte le ormai poche energie del villaggio. Nelle pagine interne troverete lo Statuto. Per iscriversi necessario versare 10 annue. La prima attivit che metter alla prova la neonata Associazione sar lorganizzazione della parte gastronomica e musicale della tradizionale festa di S.Lorenzo che avr luogo l11 e il 12 agosto 2007. Un impegno piccolo ma non da poco e che richieder laiuto di tutti quanti saranno disposti a collaborare. La seconda sar il proseguire nella preparazione, redazione e stampa di questa piccola e modesta pubblicazione che, con questa edizione, giunta al 3 numero. Ai giovani vanno i miei pi cordiali auguri di buon lavoro! Giacomo

dimenticare (gli Artigiani FEDELE, dal "NORT" di Ovaro) Associazione Culturale Clavajas Il giro dItalia sullo Zoncolan Fatti invernali e primaverili Com stato il tempo a Clavais Langolo della poesia di

E.Giacometti e G.Tulisso Le soluzioni dei giochi Le ricette di Clara e Lisa Lavori in corso Enduro a Clavais Uninutile polemica

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Clemes, Mina e Gino

CLAVAIS: LA STORIA (2.a parte)


di Luigi Raimondi Cominesi
Non abbiamo informazioni o reperti che ci portino alla preistoria o alla storia antica di Clavais, tranne una tomba (longobarda?) scoperta durante scavi occasionali nel bearc" della Famiglia Giacometti, forse segno della presenza di altre sepolture, mai ricercate per quanto ne sappia. Una campagna di scavi di assaggio potrebbe interessare "CueL-Qual in quanto luogo dominante limbocco dei territorio, nonch Cjasaruelas per verificare la veridicit della memoria popolare che dice essere stato col il primo villaggio di Clavais. Non trascurerei La Val", se non altro per acquisire conferme pi geologiche che paletnologiche, anche se la morfologia del terreno potrebbe svelare insediamenti insospettati. Invece, per quanto riguarda l' attivit agro pastorale che ha avuto la preminenza sulle altre attivit lavorative degli abitanti, ho raccolto dati certi che risalgono al Medioevo. Infatti esistevano nell area del Cumun" diversi masi": i nomi dei pi antichi proprietari o gestori sono di origine perlomeno transalpina: "Voldorico di Clavais(1275)"; Pagino ... Federico figlio Walterii de Clavages et aliis (settembre 1269); mentre Filippo (1300) e Pietro et vidua de Prencis, pi tardi, rivelerebbero proprietari valligiani, locali. Fino ad oggi non ho trovato la esatta collocazione di questi masi : esiste una certezza per la Braida; ci sono dubbi attorno al nucleo di Praat, nonch al grande supposto "Prato Chiuso" che inglobava il bearc" dei Giacometti ed altri terreni adiacenti. A Clavais si allevavano animali bovini da latte, da carne, da tiro, ovini e caprini e pertanto erano di uso comune termini quali Veide", Malgari, Fedari, "Cjam, "Cjari" ora meno frequenti, cos come come Cjot, Cjalciumit, "Purcitar che interessavano lallevamento dei maiali praticato in quasi tutte le famiglie, insieme con quella di altri animali minuti. La produzione agricola che soprattutto La Taviela fomiva comprendeva coltivazioni estensive di mais, di grano saraceno,di patate,di fagioli, ma altres di canapa per la tessitura,nonch di piante eduli ed erbe medicamentose coltivate negli orti. A Clavais si allevavano api, per certo fino dal 1400;uno degli ultimi apicultori stato Antonio Del Missier"Toni di Moneana"- la cui famiglia era legata alle vicende della Braida ma anche di "Cleva. Fra i lavori non agricoli prevaleva il bracciantato degli immigrati, ma soprattutto la tradizione di fabbri ferrai da Nicolino fabbro (1348)", a Nicolinus Dolzan faber quondam Philipussi de CIavagis" 1395) ,facitori di carri e di ruote di carro, spentasi da quaiche decennio con levoluzione tecnica e teconologica. L'ultimo Maestro Fabbro pu essere considerato Piero Zarabara, dopo la migrazione dei Fedeli "fabbri" dallIstria a Clavais (seconda met deI 17 secolo) e da Clavais a Ovaro (inizi deI 20

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secolo). Un segno della "faria" si trovava nel toponimo indicante lantica osteria del paese che appunto era detta Dal Fari e chiusa da qualche anno. Altrettanto importante era la schiera dei falegnami e dei mobilieri, degli arredatori con i Puschiasis,i Giacometti,i Fedele di Livo; ho notizie di boscaiali, di scalpellini,di muratori,di pianellari, di pittori, il che dimostra che Clavais aveva un alto grado di autosufficienza nella gestione della propria vita economica. La Latteria e la Segheria anche se dismesse, ne sono una patente dimostrazione. Queste maestranze,quando momenti di crisi travagliavano il paese,emigravano all estero,e non solo in Europa,riportando sempre segni di lode e di riconfermata fiducia per l' abilit professionale e per lonest dei rapporti sociali nei Paesi di immigrazione. Fra le arti praticate la caccia, con buone doppiette in tempi recenti, da cacciatori con propria uniforme", quali Ermanno Giacometti e Silvio Solaro, vanto della Comunit Venatoria del Canal di Gorto. Gli uomini di Clavais parteciparono ad alcune guerre; si sa che un gruppo di loro combatt addirittura contro i Turchi nel 15 secolo sotto la Repubblica di Venezia, mentre altri furono coinvolti nelle guerre deI 20 secolo, come combattenti: ebbero dei feriti e perfino dei grandi invalidi. Clavais fu occupata neI 19171918 dalleTruppe austrotedesche e nel 19431945 dai Tedeschi deI 3 Reich e dai Cosacchi collaborazionisti. Alcuni abitanti ebbero contatti con il CLN, con la Resistenza e con i Georgiani disertori dei Tedeschi che combatterono ad Ovaro contro gli occupatori (1-2 maggio 1945.). Un cenno particolare va fatto per le donne di Clavais: avevano sulle spalle la famiglia, i lavori in stalla, nell orto, nei campi, in cucina; falciavano, rastrellavano; portavano letteralmente sulle spaile i bleons,, raccoglievano il fuet", facevano figli e li educavano;allorch il marito emigrava per lavorare "fuori di Clavais", si accollavano altre responsabilit, non ultima la presenza in Vicinia. Sapevano guidare buoi,cavalli,muli, sapevano cucire e arare. Le case si chiamano con il loro nome:"da Codema", da Tramontina: sono evidenti segni di un matriarcato rurale mai scomparso: io, per esempio, sono , a Clavajas, "Vigj di Paola", una propriet ormai

semisecolare... Erano donne coraggiose che dovevano affrontare crisi familiari, economiche , guerre, invasioni, oltraggi; andavano a piedi in Friuli, camminando con "i scarpez che avevano tagliato e cucito con le proprie mani, vi riportavano cos" carichi di ogni cosa:farina di mais, sale, specie in tempi di carestia. Pregavano, cantavano in chiesa, andavano fino nella Lesachtal in pellegrinaggio, mantenevano (e mantengono) curato e addobbato il sacro edificio. Erano e sono rispettose della religione e delle tradizioni degli avi. Una storia da scrivere tutta, la loro. Oggi Clavais sta vivendo una nuova stagione storica: molte vecchie abitazioni, ex staulirs o ex "stalis sono stati ristrutturati e, fortunatamente, in modo tale da non stravolgerne in modo irreparabile il primitivo aspetto architettonico; nuovi edifici sono stati eretti in Ronc", in "Plait", rompendo una consuetudine che durava dalla notte dei tempi; ma, in generale, si conservato limpianto urbanistico del paese che, anche per questa ragione, uno dei piu interessanti di tutto il Gorto. Un paese da amare e da difendere per quello che stato per ci che rappresenta per tutti noi e per un' attenta utilizzazione delle sue risorse ,non solo turistiche, in un prossimo futuro. Con la vendita di vecchi edifici e linsediamento permanente a temporaneo ("seconda casa) di cittadini provenienti da altri Comuni, da altre Regioni e persino dall' Estero, anche il tessuto umano si disgregato e s ricomposto mutando l essenza originaria.. Attualmente sono dieci le famiglie che mantengono una loro presenza plurisecolare a Clavais; sono il nocciolo che resiste dal 1600 e da prima ancora:gli altri sono relativamente pi giovani; gli ultimi sono in paese da un paio di decenni o da qualche anno appena. Un altra storia da scrivere. Errata corrige A pag. 2 del numero precedente di dicembre 2006 in Clavais: la storia colonna 1a, righe 3 e 4, va corretto in .. dal millequattrocento.. eliminando .. da pi di millequattrocento anni.

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La Festa di San Lorenzo: Testimonianza di Marco Brovedan a cura di Mirco


E una piovosa giornata dei primi giorni di luglio; sui monti una spolverata di neve fuori stagione. Il tempo fa i capricci. Approfitto di questa giornata per intervistare a casa sua Marco Brovedan, un veterano della Festa, che lha vista nascere e lha seguita passo passo fino ai giorni nostri. Lo trovo un po provato; ha appena trascorso un breve periodo di degenza in ospedale. Mi accoglie con un caloroso saluto e una disponibilit daltri tempi. Sempre sorridente e pronto alla battuta trascorre le sue giornate impegnandosi per il paese, tra la pulizia e la manutenzione, con cura quasi maniacale, delle sue propriet e la passione per lintaglio del legno; lavori che sono molto apprezzati nelle varie mostre locali. E stato per molti anni presidente della Consulta Frazionale, partecipando attivamente al progresso di Clavais. Marco, in che anno si svolta la prima edizione della Festa? E come nata?

tanta gente qui a Clavais. Era tutto pieno; perfino la terrazza di Ida che da sulla piazza era gremita di gente. Ma ricordo anche quando vennero i ballerini dello STAR DANCE di Colza e s, quelli sono stati anni significativi!

Se non mi sbaglio era lanno 1975; lorganizzatore fu Arduino Candido. Poich gi in quegli anni cera bisogno di fare varie domande burocratiche, e Arduino sera dimenticato di farle, tocc a me pensarci. Gli ho dato una mano e cos si potuta celebrare la prima edizione della Sagra.
E cosa cera, cosa si fece quella prima volta?

Agosto 1978 fervono i preparativi per la Festa di S.Lorenzo (nella foto di Marco si riconoscono Giancarlo Jack Fedele, Bruno Zarabara, Salve Zanier, Olivo Fedele, Lorenzo Brovedan, Luciano Zanier.

Quali sono le differenze tra la Sagra di una volta e quelle di adesso?

I miei ricordi sono vaghi, ma ricordo che si improvvisava i tempi erano duri, allora ma cera tanta genuinit da parte di tutti. Si facevano le polente nelle case, piatti unici con salsiccia. Cerano poi complessi musicali improvvisati e si ballava sopra la latteria. Che spaventi! In quegli anni il pavimento era un po precario, si aveva paura che tutti finissero di sotto!
Con gli anni la Sagra ha visto la partecipazione non soltanto degli abitanti della frazione ma anche di gente che veniva da fuori. Qual lanno che ricordi di pi e perch?

Una volta la Sagra si festeggiava anche durante la settimana; se cadeva per esempio il marted la festa si faceva quel giorno. Cera la Messa e la Processione e poi tutti a ballare al Fari, senza far tardi per perch la mattina seguente, alle prime luci dellalba si doveva andare in montagna a far fieno. Successivamente si pensato di farla nel fine settimana cos da portare un po di gente anche da fuori i complessi e le varie attivit erano sempre pi onerose e bisognava pagarle.
Lascio Marco, ma con la promessa di tornare a trovarlo per parlare un po anche del suo hobby lintaglio del legno. Il cielo su Clavais ha rasserenato.

Ricordo bene lanno in cui si fatto il Rodeo del Purct. A memoria non ricordo di aver visto mai

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La Festa di San Lorenzo: Testimonianza riportata da Patrick Heady


La testimonianza riportata nel cap. III, pag. 84 e 85 del libro : Il popolo duro. Rivalit, empatia e struttura sociale in una valle alpina di Patrick Heady. Storia raccontata nel 1990 da una donna di circa sessantanni ( gli eventi devono essersi perci svolti negli anni 40 del secolo scorso) Quando eravamo ragazze, a Clavaias, cera la festa di San Lurin. Cera la messa, la benedizione, venivano cantati dei salmi, la processione della statua del Santo attraversava il paese. Il giorno prima venivano due musicisti; si teneva un ballo in latteria. A quel tempo la gente non veniva da lontano. Arrivava da Vuezzas, Grac e Liarias. Ballavamo, era una bella fiesta . Il giorno seguente era San Lurin. Il prete veniva su da Liarias. Era arrabbiato perch avevamo ballato. Invece di partecipare allintera fiesta, disse soltanto una messa molto sbrigativa. Durante la predica ci critic duramente e fuori dalla chiesa si scagli contro i genitori che ci avevano dato il permesso di ballare. Cera un giovanotto che non aveva tanta paura, non era granch religioso e andava in chiesa solo per obbedire ai suoi genitori. A uno che gli aveva chiesto perch non vai a messa?, aveva risposto che sua sorella era suora e che pregava per tutti, lui compreso. Il prete si infuri di nuovo perch si era ballato anche la settimana successiva. Quel giovane allora disse al prete: sior plevan, i vin disbalt quel che abbiamo ballato laltro giorno e tutti si sono messi a ridere. In seguito i giovani scoprirono chi era la donna che aveva spifferato al prete che avevamo ballato. Uno di essi prepar un sacco di volantini, ben scritti in stampatello, e durante la notte li appesero in paese. Cera scritto in carnico:
Nel giorno di San Lurin il prete furioso invece di fare una bellissima fiesta ha detto solo la messa e ha distribuito liquore amaro a tutti i giovani. E la siora .. guardandoci storto come una badessa lo ha detto al sior plevan. Brutta donna pettegola, occupati di fare maglioni e scarpets e non farti gli affari dei giovani.

Dopodich questa donna prov vergogna. In seguito tutti vennero a sapere chi aveva scritto il volantino. Nessuno per le disse nulla, perch se lo avessero fatto, lei sarebbe andata dalla polizia, che ce lavrebbe fatta pagare. La domenica in cui abbiamo ballato per la seconda volta, ci fu un temporale una grandinata e allora una di queste vecchie, che pensavano che il prete fosse nel giusto quando diceva che ci sarebbero state punizioni divine, venne da mia madre ceravamo io e una mia amica e questa vecchia si mise a urlare che il temporale era colpa nostra perch eravamo andati a ballare. Allora mia madre mi diede una sberla. Avevo ventanni .
Nota dellautore: Traduzione mia. Basata su appunti presi mentre la donna mi ripeteva lentamente la storia.

Arcobaleno sui monti

.. alla ricerca delle persone immortalate nelle vecchie foto . (da sinistra: Elvira, Jack, Marco, Bruno, Clemes)

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Articoli dalla stampa.


Da La vita cattolica del 14 aprile 2007 DEDICATA AGLI ACQUARELLI LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO NOVE MUSE CHE HA LA FINALITA DI PROMUOVERE LA FRAZIONE DI OVARO.

Pittori in soccorso di Clavais


Entusiasti gli abitanti. Il parroco don Valentino Costante: E lunico mezzo per far conoscere le loro tradizioni e il loro territorio, destinati, altrimenti, a cadere nel dimenticatoio. Alla ricerca del tempo perduto. La Carnia si rivela luogo fertile per i giovani artisti alla ricerca di un passato ricco di tradizioni e del fascino del mondo antico. Ripropone anche questanno, infatti, lappuntamento con il concorso artistico Nove muse per Clavais, il cui scopo principale far conoscere al grande pubblico la bellezza e le tradizioni del piccolo abitato del comune di Ovaro. Adagiata sui fianchi del Monte Zoncolan (m. 1750), a 826 metri sul livello del mare, Clavais regala, infatti, ai suoi abitanti (una trentina) e visitatori una superba vista sulle maggiori cime delle Alpi Carniche (Coglians, Dolomiti Pesarine) e della Va Degano. Il soggetto degli artisti in concorso , dunque, una splendida cornice naturale, caratterizzata da un susseguirsi di boschi e di prati, punteggiati qua e l da vecchi stavoli ancora ben conservati, dove respirare il profumo del tempo andato, grazie anche alle tipiche abitazioni dallarchitettura spontanea, dai caratteristici tetti tegole Bieberschwanz, e alla chiesa di San Lorenzo, di origine medioevale. Locchi dellartista, nellarco delle diverse stagioni dellanno, sar chiamato a narrare la realt umana, sociale, ambientale e paesaggistica della borgata di Ovaro. Liniziativa, giunta alla seconda edizione, promossa dal comitato festeggiamenti di S.Lorenzo di Clavais e dalla parrocchia di S. Vito di Liariis, con il patrocinio del comune di Ovaro. Una giuria di esperti valuter le opere, individuando i tre vincitori, che saranno premiati nel corso dei festeggiamenti della tradizionale Sagra di S. Lorenzo, con lassegnazione di 300 euro al primo classificato, 200 euro al secondo e 100 euro al terzo. Una mostra delle opere pervenute sar allestita nel Centro socio-culturale del comune di Ovaro. Gabriella Gerin

Da I viaggi di Repubblica del 15 marzo 2007

Sogno e realt
Dante Spinotti, direttore della fotografia di numerosi successi hollywoodiani come L.A. Confidential e Heat, racconta le tradizioni, lambiente e la storia della sua terra, aspra e affascinante . Nella fiabesca Clavais, 40 case e 48 comodamente i piedi) permangono tracce di serene abitanti, altri cugini degli Spinotti stanziano fino meditazioni, anche se sotto il secchiamo in pietra allautunno inoltrato, per poi svernare in pianura, a del settecento stato ucciso centanni fa lultimo Udine. In casa Tavoschi in Fedel, tra la cucina e il lupo del paese. Ma quelle mura hanno nascosto nel fogolar (quello carnico diverso da quello maggio del 45 i georgiani disertori dei tedeschi friulano, pi basso, in modo da poterci appoggiare durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra,

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quando, a questa terra secolarmente invasa toccata anche una difficile convivenza con i cosacchi; e quando tedeschi e cosacchi si avvicinavano a Clavais le donne avvertivano il paese facendo ondeggiare las bleons, i lenzuoli per raccogliere il fieno. A raccontarci queste e altre storie, nel prato sul retro che guarda la Val Pesarina, Luigi Raimondi Cominesi, diventato a buon diritto lo storico ufficiale di Clavais, sebbene per i valligiani rimanga sempre un cuc, termine intraducibile con radici matriarcali che significa

qualcosa come luomo che si accasato. Il Vigj di Paola, il Luigi di Paola, venuto quass dopo avventurose vicende dalla natia Fiume per sposare Paola Tavoschi circa cinquantanni fa, ma ha pazientato alcuni decenni prima di entrare in osteria: laccoglienza carnica ha tempi lunghi. Gloria De Antoni

Dal sito Internet www.donneincarnia.it

L'arte dell'ingegno... per non dimenticare (gli Artigiani FEDELE, dal "NORT" di Ovaro)

Documenti e note di Maria Fedele

da sinistra: De Caneva O., Gino, Fedele Annibale

Fedele Fedele,

Mirai

Da vecchi documenti scritti, risulta che i Fedele abitassero a Clavais gi dal 1700, proprietari della Butega e quindi, oltre che contadini ed artigiani tuttofare, muratori e falegnami, furono anche commercianti. Da pi recenti testimonianze: una Maria Fedele, madre di Pietro Brovedan, stata comproprietaria della vecchia Osteria Dal Fari di Clavais, fino al 1900. Del ceppo Fedele, gli ultimi discendenti abitanti ancora oggi a Clavais, sono i figli e nipoti di: Pietro Brovedan e Vigia da Butula e di Luigi Brovedan e Alba.

Sesto ramo dei Tavoschi-Fedelli notai, il mio bisnonno Fedele Luigi (allora capomastro anche allestero in Germania), dopo avere costruito e rivenduto due case a Clavais, scende ad Ovaro gi nel 1900, con la moglie Giovanna Tinello e sei figli: Fedele Francesco Annibale Maria Letizia Lucia. E da: agricoltori, falegnami, muratori, fabbri e quantaltro, diventano abili e stimati Maestri Fabbriferrai e Falegnami. Anche la Carnia a quel tempo fu colpita dal grande problema dellemigrazione. Fortunatamente non fu il caso dei Fedele che, da Clavais si trasferirono ad Ovaro. Se fossero scesi pi vicino alla Provincia, probabilmente con il loro grande ingegno, avrebbero potuto fare grandi cose. Nonno Luigi, sul terreno acquistato, inizi a costruire la prima parte di abitazione che poi divenne Osteria/Locanda ed Albergo al Nord. Allo sviluppo dellalbergo, con il tempo, rimase il figlio pi giovane, Annibale a cui poi subentr la moglie Giovanna. . . . . Attualmente ancora in funzione come Caff, gestito da Aldo, -figlio del nipote Celso -. Nonno Luigi con tutta la famiglia, quando ci fu esodo dalla Carnia nella guerra 15 18, part con poche cose su un carro e giunse adad Avellino, dove mor e fu sepolto.

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Nel frattempo lalbergo fu custodito da unapredisporre l un loro ospedale. Pertanto, tutto il cugina di Luint ed al al loro rientro, i Fedelemateriale musicale e di officina e falegnameria, poterono riprendere le loro attivit, anche seera stato depositato nella casa di una zia, -che abitava proprio di fronte alle scuole, - distrutta alleggeriti di molti beni . . . . . Con successive modificazioni ed dal fuoco). Sono rimasti solo gli strumenti che venivano ampliamenti il fabbricato ha dato anche ricezione all'ufficio Postale di Ovaro. E cos pure fu dato usati dai singoli e che li avevano custoditi in uso ai Dirigenti della Miniera , un garage poi personalmente: 1922 Renato costruito al limitare del fabbricato. Violino premiato nel 1923 Cipriano Lalbergo funzionava e quindi fu creata una sala Violino 1925 Cipriano da ballo in quanto sia lui che i figli suonavano vari Fisarmonica 1924 Celso strumenti e conoscevano bene la musica. Violino 73/74 - fatte da Cipriano ( Da qui la passione per gli strumenti musicali e Chitarre Chitarre e mandolini 97/98 - fatte da Sergio, linizio della LIUTERIA.) figlio di Cipriano Parte di questi strumenti sono stati donati PREMIATA FABBRICA STRUMENTI al Museo Carnico, dove possono essere visti dagli MUSICALI "FEDELE FEDELE & FIGLI". estimatori. Finita la guerra, era tanta la voglia di ripartire e di dimenticare, ed in cartiera, in un prefabbricato, viene istituito il DOPOLAVORO Cartiera di Ovaro, ( TAKAZE) , e si ricompone una orchestrina che d modo di allietare feste da ballo molto frequentate giungevano anche da Tolmezzo in bicicletta FALEGNAMERIA Il bisnonno Luigi con i figli, ha sviluppato una Falegnameria, dove ha imparato il mestiere anche il nipote Celso (figlio di Fedele) e ha dato lustro sia a mobili ad intarsio che da intaglio. (Tale falegnameria stata portata avanti da Francesco e successivamente da suo figlio Luigi Vigi dal Nort fino al terremoto del 76. Da qui uscivano anche gerle, ceste, gabbie per uccelli, rastrelli e manici per utensili vari

Fisarmonica 1925 Cipriano Fedele Per gli strumenti che costruiva, usava legni di alberi da frutta, usati anche dai grandi maestri cremonesi. In quel periodo non vi era nessuna commercializzazione di legnami pregiati come acero marezzato proveniente dai Balcani, o abete rosso. In liuteria questi legni sono i migliori in assoluto. Si sposano perfettamente fra di loro. Premiati gi nel 1922 ad Udine, tutti gli strumenti musicali della Famiglia, compresi vari ottoni, sono stati distrutti dallincendio delle scuole e del vecchio municipio, nel maggio del 1945. (Il fabbricato Al Nord era stato fatto sgomberare dai cosacchi che dovevano

Famiglia Fedele Fedele e Valle Maria

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Associazione culturale Clavajas


ATTO COSTITUTIVO L'anno duemilasette, add 12 del mese di maggio, a Ovaro, in Via Clavais n. 6, su iniziativa dei Signori: DA POZZO CLARA, NOT EMIL , NOT DENIS, PUSCHIASIS DARIO, ZANIER ERWIN, ZANIER MIRCO, DE FRANCESCHI FABIO costituita l'associazione culturale denominata: "CLAVAJAS". L attivit e la vita dell Associazione vengono regolate dal seguente STATUTO: ART. 1. COSTITUZIONE. Si costituita con sede in via Clavais, 6 , 33025 OVARO (UD) un'associazione che assume la denominazione di :CLAVAJAS. Essa una libera Associazione di fatto, apartitica e apolitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, regolata a norma del Titolo I Cap. III, art. 36 e segg. del codice civile, nonch del presente Statuto. ART. 2. COMPITI DELL'ASSOCIAZIONE. Sono compiti dell'Associazione: proporsi come luogo di incontro e di aggregazione nel nome di interessi sociali e culturali assolvendo alla funzione di maturazione e crescita umana e civile; diffondere e promuovere la cultura, le arti e le tradizioni popolari locali; ampliare la conoscenza di tale cultura attraverso contatti fra persone, enti ed associazioni; porsi come punto di riferimento per quanti, soprattutto giovani, vogliano accrescere la propria conoscenza storico-culturale. ART. 3. ATTIVIT DELL'ASSOCIAZIONE. LAssociazione intende promuovere varie attivit, in particolare: attivit culturali: convegni, conferenze, concerti, dibattiti, seminari, proiezioni di film e documentari. attivit editoriale: pubblicazione di un giornalino, pubblicazione di atti di convegni e seminari, nonch degli studi e delle ricerche compiute. attivit sportive: promozione e organizzazione di iniziative sportive, con particolare riguardo allambiente, attivit sociali: organizzazione di feste e manifestazioni culturali e sportive

ART. 4. ASSOCIATI. Il numero dei soci illimitato; all'Associazione possono aderire tutti i cittadini di ambo i sessi che abbiano compiuto il 14 anno di et. ART. 5. DOMANDA DI AMMISSIONE. Per essere ammesso a socio necessario presentare domanda al Consiglio Direttivo con losservanza delle seguenti modalit ed indicazioni: 1) indicare nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza; 2) dichiarare di attenersi al presente statuto ed alle deliberazioni degli organi sociali. ART. 6. AMMISSIONE E DIMISSIONE DEI SOCI. La presentazione della domanda di ammissione da diritto immediato a ricevere la tessera sociale. E' compito del Consiglio Direttivo ratificare tale ammissione entro trenta giorni. Nel caso che la domanda venga respinta l'interessato potr presentare ricorso sul quale si pronuncia in via definitiva la prima assemblea ordinaria. Le dimissioni da socio vanno presentate per scritto al Consiglio Direttivo. ART. 7. SERVIZI AI SOCI. I soci hanno diritto di usufruire dei servizi dell'Associazione e di partecipare a tutte le manifestazioni indette dall'Associazione stessa. ART. 8. DOVERI DEI SOCI. I soci sono tenuti: 1) al pagamento della tessera sociale; 2) allosservanza dello statuto, degli eventuali regolamenti interni e delle deliberazioni prese dagli organi sociali. ART. 9. RIMOZIONI DEI SOCI.

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I soci sono espulsi o radiati per i seguenti motivi: 1) quando non ottemperino alle disposizioni del presente statuto, ai regolamenti interni o alle deliberazioni prese dagli organi sociali; 2) quando si rendano morosi nel pagamento della tessera e delle quote sociali senza giustificato motivo; 3) quando in qualunque modo arrechino danni morali o materiali all'associazione. Le espulsioni e le radiazioni saranno decise dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei suoi membri. I soci radiati per morosit potranno, dietro domanda, essere riammessi pagando una nuova quota di iscrizione, senza altre formalit, se non quelle previste per le iscrizioni. I soci espulsi potranno ricorrere contro il provvedimento nella prima assemblea ordinaria. ART. 10. PATRIMONIO. Il patrimonio sociale indivisibile ed costituito: 1) dal patrimonio mobiliare ed immobiliare di propriet dell'Associazione; 2) dai contributi, erogazioni e lasciti diversi; 3) dal fondo di riserva. ART. 11. SOMME VERSATE. Le somme versate per la tessera e per le altre eventuali quote sociali non sono rimborsabili in ogni caso. ART. 12. BILANCIO. Il bilancio comprende l'esercizio sociale dal primo gennaio al trentuno dicembre di ogni anno e dev'essere presentato all'Assemblea entro il trentuno di marzo dell'anno successivo. ART. 13. RESIDUO BILANCIO. Il residuo attivo del bilancio sar devoluto come segue: il 10% al fondo di riserva; il rimanente a disposizione per le iniziative citate negli articoli 2 e 3. ART. 14. ASSEMBLEE DEI SOCI. Le assemblee dei soci possono essere ordinarie e straordinarie. Esse sono convocate con annuncio scritto ad ogni socio. ART. 15. ASSEMBLEA ORDINARIA.

L'assemblea ordinaria viene convocata ogni anno nel periodo che va dal primo gennaio al trentuno marzo successivo. Essa : 1) approva le linee generali del programma di attivit per l'anno sociale; 2) procede alla nomina a maggioranza semplice delle cariche sociali alla scadenza del loro mandato. 3) elegge la commissione elettorale composta da almeno tre membri che controlla lo svolgimento delle elezioni; 4) approva il bilancio consuntivo e preventivo; 5) approva gli stanziamenti per iniziative previste dall'articolo 3 del presente statuto; 6) delibera su tutte le questioni attinenti alla gestione sociale. ART. 16. ASSEMBLEA STRAORDINARIA. L'assemblea straordinaria convocata: 1) tutte le volte che il Consiglio Direttivo lo reputi necessario; 2) ogniqualvolta ne facciano richiesta motivata almeno 2/5 dei soci. Essa dovr avere luogo entro trenta giorni dalla data in cui viene richiesta. ART. 17. REGOLAMENTO DELL'ASSEMBLEA. In prima convocazione l'assemblea, sia ordinaria che straordinaria, regolarmente costituita con la presenza di met pi uno dei soci. In seconda convocazione, sia ordinaria che straordinaria, regolarmente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei voti dei soci presenti su tutte le questioni poste all'ordine del giorno; la seconda convocazione pu aver luogo mezz'ora dopo la prima. In caso di scioglimento o di modifica dello statuto essa deve deliberare comunque con lapprovazione di almeno 2/3 dei soci. ART. 18. VOTAZIONI DELL'ASSEMBLEA. Le votazioni possono avvenire per alzata di mano o a scrutinio segreto. Alla votazione partecipano tutti i soci presenti. ART. 19. STRUTTURA DELL'ASSEMBLEA. L'assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, presieduta da un presidente nominato dall'assemblea stessa; le deliberazioni apportate dovranno essere riportate su apposito libro dei verbali.

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ART. 20. COMPOSIZIONE E DURATA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. Il Consiglio Direttivo composto da un minimo di tre consiglieri (due pi il Presidente) eletti tra i soci che si candidano durante lassemblea e restano in carica due anni. ART. 21. ELEZIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. Ogni due anni l'Assemblea Ordinaria elegge il Presidente e gli altri componenti del Consiglio Direttivo. ART. 22. STRUTTURA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. Il Consiglio Direttivo elegge nel suo seno il Segretario amministrativo e fissa eventualmente le responsabilit degli altri consiglieri in ordine all'attivit svolta dall'Associazione per il conseguimento dei suoi fini sociali. ART. 23. RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. Il Consiglio Direttivo si riunisce convocato dal Presidente o dai 2/3 dei suoi membri o, secondo regolamento interno del Consiglio stesso, in date periodiche prefissate. ART. 24. DELIBERE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono prese a maggioranza assoluta dei presenti alla riunione. Sono ammesse deleghe scritte tra i suoi membri ed in caso di parit il voto del Presidente vale due. ART. 25. DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. Il Consiglio Direttivo deve: 1) redigere i programmi di attivit sociale previsti dallo statuto sulla base delle linee approvate dall'assemblea dei soci; 2) curare l'esecuzione delle deliberazioni dell'assemblea; 3) redigere i bilanci; 4) compilare i progetti per l'impiego del residuo del bilancio da sottoporre all'assemblea; 5) stipulare tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all'attivit sociale; 6) formulare il regolamento interno dell'Associazione;

7) deliberare circa l'ammissione, la sospensione, la radiazione e l'espulsione dei soci; 8) favorire la partecipazione dei soci all'attivit dell'associazione. ART. 26. MANSIONI DEL PRESIDENTE. Il Presidente ha la rappresentanza e la firma sociale, valide per qualsiasi operazione bancaria, di compravendita o di qualsiasi altra natura a nome dell'Associazione. In caso di assenza o impedimento del Presidente, tutte le sue mansioni spettano ad un componente nominato dal Consiglio Direttivo. ART. 27 SCIOGLIMENTO DELL ASSOCIAZIO NE Lo scioglimento dellAssociazione deliberato dallassemblea straordinaria. Essa delibera a maggioranza assoluta sulla destinazione del patrimonio residuo. ART. 28. DECISIONI ASSEMBLEARI. Per quanto non compreso nel presente statuto decide l'assemblea a maggioranza assoluta dei partecipanti. ART. 29. CARICHE SOCIALI. Le cariche sociali non sono retribuite. Art. 30. LEGISLAZIONE NAZIONALE Per quanto non previsto dal presente statuto valgono le norme di legge vigente in materia. I presenti nominano inoltre i seguenti signori a componenti Comitato Direttivo provvisorio, che sar modificato o ratificato in successive apposite elezioni: Clara Da Pozzo, Presidente;

Denis Not, Consigliere.

Segretario;

Mirco

Zanier,

La prima tessera dellAssociazione

ASSOCIAZIONE CULTURALE

CLAVAJAS
2007

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Il Giro dItalia sullo Zoncolan (a cura di Mattia)

Il chiosco a Clavais per il Giro dItalia Da sinistra: Nicola, Arianna, Mirco, Mattia, Federico, Clara Il Giro dItalia visto da Nicola Il 30 maggio 2007 passata nel comune di Ovaro la 17 tappa del 90 giro d Italia. Con essa arrivata anche unondata di gente come non si era mai vista nei nostri paesi. Sulla strada dello Zoncolan non c era un metro che non fosse occupato dai tifosi. La tappa con partenza in Austria, a Lienz, arrivava in Italia attraverso il Trentino Alto Adige, per poi attraversare il Cadore e giungere cos in Carnia; e dopo essere passata per Forni Avoltri, Rigolato, Tualis, Ravascletto e Comeglians arrivava finalmente a Ovaro, saliva a Liariis e poi su, sul temuto Monte Zoncolan. Per un totale di 146 Km, stata una delle poche tappe con arrivo in salita, e soprattutto con arrivo sullo Zoncolan, a 1.700 m di quota, considerata dagli esperti la salita pi dura d Europa. Con questi attributi la tappa si preannunciava molto interessante e come se non bastasse sarebbe stata decisiva per la classifica e la maglia rosa. Alla fine, forse inaspettatamente, ha vinto Gilberto Simoni com era successo pochi anni prima; solo che allora lo Zoncolan venne scalato da un altro versante, quello di Sutrio. Per loccasione Ovaro e Liariis erano stati completamente addobbati con striscioni, cartelli, bandierine Molti erano i chioschi allestiti lungo la strada da Ovaro al Monte Zoncolan; e anche noi a Clavais nel nostro piccolo avevamo un chiosco, dove la gente venuta ad assistere al giro poteva assaggiare alcune delle specialit locali. Lincasso stato devoluto all A.G.M.E.N. di Trieste unassociazione di genitori che aiuta i bambini malati di cancro. Anche se c stato qualche problema organizzativo, tutto filato liscio e senza incidenti. Sono stati due giorni indimenticabili!

Giovanni e Mirco sullo Zoncolan alle prove generali del 30 aprile

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fatti invernali e primaverili


6 gennaio 2007: la cena dei coscritti nellex-latteria. Coloro che sono nati nello stesso anno si considerano reciprocamente come coscrits. Questo vocabolo include anche le donne, quantunque esse non siano soggette alla coscrizione. I coscrits talvolta si salutano in modo scherzoso col termine classe, intendendo con questo che appartengono alla medesima classe det.
da Il popolo duro di Patrick Heady

13 maggio 2007: Festa della Madonna di Fatima: il 2 quadro Sotto un cielo che minacciava pioggia si svolta la tradizionale e suggestiva processione per la festa della Madonna di Fatima. 4 i quadri preparati dai parrocchiani indicanti gli episodi pi significativi del miracolo. Ve ne presentiamo alcuni.

13 maggio 2007 Festa della Madonna di Fatima il 4 quadro

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Com stato il tempo a Clavais(a cura di Arianna)

MEDIA MENSILE
temperatura pressione umidit C hPa % dicembre 4,7 1025,4 62,3 gennaio 4,8 1011,6 62,9 febbraio 7 1011,9 61,4 marzo 8,8 1011,8 59,4 aprile 15,8 1010,8 58,3 maggio 16,8 1004,1 62,7 temperatura in gradi Celsius ( pressione in ettopascal (hPa), umidit aria in %, C); condizione cielo in ottavi (esempi: coperto = 8/8, sereno = 0/8) mese cond.cielo ottavi 2,5 3,6 3,3 3,8 2,4 4,7

DICEMBRE
temperatura massima( C) temperatura minima( C) pressione massima(hPa) pressione minima(hPa) umidit massima(%) umidit minima(%) n giorni pioggia/neve valore 13 -3 1.036 1.006 76 43 6 giorni 1,23,25 29 22,23,31 5 8,0 21

GENNAIO
valore 16 -6 1.036 994 71 38 5 giorni 14,00 27 15 24
18,22,23,24

FEBBRAIO
valore 18 -3 1.028 999 74 42 4 giorni 20 6 2 13
7,8,9,22,25

4,27

MARZO
temperatura massima( C) temperatura minima( C) pressione massima(hPa) pressione minima(hPa) umidit massima(%) umidit minima(%) n giorni pioggia/neve valore 21 -3 1030 990 82 42 6 giorni 14 22 12 20 19 22

APRILE
valore 25 5 1027 999 73 48 5 giorni 14,16,25 3
2

MAGGIO
valore 27 9 1014 990 78 54 12 giorni 22,25 16,17,19 16,00 28 17,27
10,11,18,19

29 1 5

andamento delle temperature da dicembre a maggio


25 20 temperatura ( C) 15 10 5 0 -5 0 50 100 150 200

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LANGOLO DELLA POESIA


PA

Cuant che lalba a i vea e cul bon timp a para fr tal cl il so colr, devr ogni rama plan plan al cre il clr fin chal impia ta l il mont intr e dut indora, dut i riqlda dut i vea e a i mf e il son dal timp al cre a inond il cr. Ris di sorli cuiets tai vi ai parnia il seren tra il boc e i prts e lanima a sopira e a i ritora fra i rs das monts cha cjlin e las rsas dal ort chas rit al cl. Pa poit tal biel e ta serenitt vitt cul clr dai mrs e cu viets scrs e tanc balcons ierts tal vert dismentet dul chal cor ator bessl il gno pensr. Pa perla damr supr da m fadia dul che incjm i torni a cer libertt in mt che la m anima a torni a cjap flt.
Ennio Giacometti 14/06/20

Panorama sul Col Gentile

LA MIA TOMBA

La mia tomba sar nel prato, nascosta sotto lerba. I fiori non servir portarli, lacqua scorrer attraverso me e dinverno attender labbraccio della neve. Sentir sul capo passi svelti di bambini felici e di un nuovo cane, e la notte non mi far paura. Aspetter, ogni giorno, che a rischiarare il buio tu venga a parlarmi.
Gianni Tulisso Clavais, 10 dicembre 2005 Una rosa di Clavais

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Le soluzioni dei giochi del numero precedente dicembre 2006


Il cruciverba
1 2

c i n g h i
3

l a t

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6

p a t

b o s
10 9

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12

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11

c a o

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16 14

13

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b i d u
15

t a u i

CHI SONO?
Da sinistra: Aurora Misdaris di Begheron, Luza di Begheron, Cesira Del Missier (da Braida), Maria Del Missier (da Braida), Ines Vidale (di Bataia), Corinna Zuliani, Giacomina Gonano (Minuta di Seloni), Rosina Polzt (da Gnsa)

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Le ricette (di Clara e Lisa)


Primi piatti
Gnocchetti verdi alla ricotta (Clara) Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di zucchine, 250 gr. di farina (aggiungerne di pi, se necessario), 250 gr. di ricotta fresca, 1 uovo, 1 cucchiaio dolio, Sale, pepe, per il condimento: burro fuso aromatizzato allerba cipollina, formaggio grattugiato. Lavare le zucchine, tagliarle a pezzi e cuocerle al vapore per circa 15 minuti. Schiacciarle con lo schiacciapatate in una terrina e aggiungere la farina, il sale, lolio e luovo. Amalgamare bene. Mettere sul fuoco una pentola piena dacqua e portarla a bollore, salarla e provare a gettarvi un cucchiaino di impasto per vedere se ha la giusta consistenza affinch gli gnocchi non si sfaldino, altrimenti aggiungere altra farina. Questo procedimento necessario perch la quantit di farina dipende dallacquosit delle zucchine. A questo punto si pu procedere alla cottura di tutti gli gnocchi: prendere un cucchiaino dimpasto alla volta e gettare acqua salata facendo cuocere fino a che gli gnocchi non vengono a galla, quindi versare in una pirofila e condire con il burro fuso aromatizzato allerba cipollina e formaggio grattugiato. Minestra di piselli freschi (Clara) Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di piselli freschi 1 cipolla intera 1 mazzetto di prezzemolo 3-4 chiodi di garofano 1 stecca di cannella Acqua quanto basta 2 cucchiai dolio Riso Sale. In una pentola far rosolare i piselli nei due cucchiai dolio, aggiungendo il prezzemolo tritato e la cipolla in cui avremo infilzato i chiodi di garofano e la stecca di cannella. Far cuocere i piselli lentamente, aggiungendo un po dacqua se necessario. Quando i piselli saranno cotti aggiungere tanta acqua bollente quanta ne servir per ottenere una minestra per 4 persone (circa 2 litri), versare 4 pugnetti di riso e far cuocere fino a cottura di questultimo. Regolare di sale e servire aggiungendo a piacere del formaggio grattugiato.

Secondi piatti
Fettine stufate della nonna Antonietta (Lisa) Ingredienti per 4 persone: 500 g di fettine di vitello tagliate molto sottili (con laffettatrice), 1 spicchio daglio, 1 pugno di prezzemolo tritato, 1 pugno di parmigiano grattugiato, sale, pepe, burro. Strofinare le fettine con il sale e il pepe, mescolare il prezzemolo con il parmigiano. Soffriggere in un pentolino stretto laglio in un cucchiaio dolio (poi toglierlo), adagiare le fettine a strati, versando sopra nel mezzo il battuto e pezzi di burro. Cuocere ben coperto e a fuoco molto basso per almeno unora.

Contorni
Cavoin (Clara) Ingredienti per 6 persone: 1 zucca normale e di medie dimensioni, 1 piccolo mazzetto di prezzemolo, 1 mazzetto di sedano, 6 chiodi di garofano, Cannella in stecca, Sale, pepe. Pulire la zucca, privarla dei semi e della scorza e quindi tagliarla a pezzetti. Scaldare in una padella 2 cucchiai dolio e aggiungere la zucca e il sedano e prezzemolo tritati. Aggiungere la stecca di cannella e i chiodi di garofano, salare, pepare e far cuocere coperto a fuoco lento fino a che la zucca non risulter ben cotta. Schiacciare con la forchetta per ottenere una specie di purea. Quindi servire.

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Dolci
Vlaflip (Lisa) Tipico dolce olandese per bambini, semplice da fare e sano. Si riempie un bicchiere alto e trasparente con dello yogurt bianco fino poco sotto la met, poi si versa prima lentamente un cucchiaio di sciroppo da frutta (o pezzi di frutta), si conclude con il vla, una specie di crema. Ai bambini il compito di mescolare con un cucchiaino con il manico lungo. Si pu decorare a piacere. Ingredienti per il vla: lt. di latte, bustina di vanillina, 1 o 2 uova, 40 gr. di zucchero, 25 gr. di maizena, un pizzico di sale. Riscaldare il latte con la vanillina, nel frattempo sbattere le uova, aggiungere il sale, lo zucchero e la maizena. Versare molto lentamente il latte caldo sulle uova, sempre mescolando. Riversare il composto nella pentola e far bollire, sempre mescolando, per 3 o 4 minuti. Far raffreddare, girando ogni tanto la crema per evitare la formazione di pellicola. Dolce rustico alle pere (Clara) Ingredienti per una tortiera di 24 cm. di diametro: 250 gr. di farina, 100 gr. di zucchero, Una presa di sale, 125 gr. di burro, 1 uovo, 1 cucchiaino da t raso di lievito in polvere, 600 gr. di pere (anche sciroppate), 50 gr. di zucchero, 2 cucchiai di cognac, 1 cucchiaino di cannella in polvere. Impastare sulla spianatoia il burro freddo a pezzetti con lo zucchero, la farina, il lievito e luovo aggiungendo un pizzico di sale e il lievito. Far riposare la pasta in frigorifero. Nel frattempo preparare il ripieno mettendo le pere sbucciate e tagliate a fettine in una terrina aggiungendo il cognac, lo zucchero e la cannella in polvere. Con i matterello tirare met della pasta ad uno spessore di 1 cm., quindi rivestire una tortiera imburrata con la pasta facendo attenzione di avere un bordo di almeno 2 cm. per contenere il ripieno di pere. Versare il ripieno e coprire con laltro disco di pasta ottenuto con la met della frolla lasciata in parte. Infornare la

torta a 180 per circa 40 minuti. Servire tiepida spolverizzata di zucchero a velo.

Conserve
Lagrodolce (chutney) di prugne (Lisa) Clavais produce prugne in abbondanza e dopo averne mangiate fino ad avere mal di pancia e dopo averne riempita la dispensa con le marmellate, non si sa pi cosa farne. Ecco un suggerimento, anche se so che la combinazione carne + frutta non molto usuale in Italia. Si tratta di una salsa che si accompagna bene con la carne grigliata o con la selvaggina. I miei amici italiani, dopo un momento di diffidenza, la apprezzano molto. Ingredienti: 1 chilo di prugne, 3 tazze di aceto, 600 g di zucchero, 1 cipolla grande, 1 spicchio daglio, 1 cucchiaino di sale, 1cucchiaino di pepe, 1 cucchiaino di senape. Affettare la cipolla e laglio e farli bollire per 10 minuti nellaceto. Aggiungere il sale e le spezie e per ultimo le prugne lavate e snocciolate. Lasciare bollire per mezzora. Versare ancora caldo nei barattoli. Una volta aperta si conserva in frigorifero. PS: Le prugne possono essere sostituite con le albicocche.

Il 3 quadro della Festa della Madonna di Fatima 13 maggio 2007

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Lavori in corso (di Giacomo)


Molti sono i lavori in corso di costruzione e ristrutturazione: alcuni sono iniziati lo scorso anno e sono gi a buon punto, altri marciano con una tabella di marcia .. allitaliana e rischiano di superare ogni record di durata!

Ancora lavori in corso in casa Bacchetta Plozer Nella prima settimana di luglio il prato antistante la ex-latteria stato recintato e sono apparsi alcuni attrezzi di lavoro. Che sia la volta buona per iniziare i famosi lavori di ristrutturazione? No. Si trattava di lavori di sistemazione nel torrente Trav. Ma si dice che ad agosto anche nellex-latteria qualcosa si muover..

La ristrutturazione di casa De Franceschi

La nuova casa di Francesco (a proposito: benvenuto tra noi!)

Nel frattempo peggiora notevolmente lo stato delle strade nellabitato e in quelle per Tauz e Braida. Le buche si moltiplicano: cosa aspetta il Comune per intervenire?

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Le moto nei boschi: due modi di vedere le cose (di Giacomo)


Cronache da alcuni siti Internet:

Tutti insieme appassionatamente. Ovvero, nella splendida cornice di Ovaro si sono svolti lo scorso fine settimana i campionati regionali, triveneti e sloveni di enduro. Con un contorno fantastico di pubblico, i centauri si sono sfidati sul magnifico tracciato di Ovaro, impegnativo e duro, al punto che sono state anche numerose le cadute, per fortuna senza gravi conseguenze. Un bel contesto di gara in grado di mettere daccordo gli oltre 340 partenti radunatisi nellospitale cittadina udinese di Ovaro gradito sia dai piloti pi navigati che dai semplici appassionati. Due le speciali altrettanto piacevoli e tecniche, un cross-test posto subito dopo il via caratterizzato da veloci contropendenze e salti naturali ed un enduro-test con settore iniziale disposto su prato in salita, seguito da un sottobosco dalle sembianze finniche con la fitta presenza di radici con rush finale in un insidiosa discesa.

Legge Regionale 23/4/2007 n 9 Norme in materia di risorse forestali Sezione III Disciplina del transito con veicoli a motore Articolo 71 (Divieti) 1. . sono vietate la circolazione e la sosta dei veicoli a motore sui percorsi fuoristrada, compresi sentieri, mulattiere e percorsi agro-pastorali. 2. I divieti di cui al comma 1 si applicano nei boschi..e, in particolare, sulle aree alto nivali e praterie al di sopra del limite boschivo. Articolo 74 (Sanzioni) La violazione del divieto di circolazione e sosta stabilito dallart. 71, comma 1, comporta il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 40 euro a 250 euro.

Il troi che sovrasta Clavais due giorni dopo la prova speciale. Prima della gara esisteva soltanto un sentiero che fiancheggiava, a destra, il tronco a terra. Gli enduristi ne hanno aperti altri, sempre nel rispetto della natura e delle norme vigenti . Che dire? Ci auguriamo che le Istituzioni svolgano innanzitutto attivit di informazione, ma anche di controllo e di vigilanza e facciano rispettare le leggi della propria regione !!!! Certo che dopo lautorizzazione data alla gara del 1 luglio, per la quale Comunit Montana e Comune hanno fatto a gara in ogni sorta di violazioni e deroghe alle leggi gi vigenti, non ci si aspetta granch.

Un concorrente durante la prova speciale a Liariis Dal programma ufficiale della gara: Le gare di Enduro vengono sempre organizzate nel pieno rispetto della natura che ci circonda e nel pieno rispetto delle regole e delle norme vigenti.

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Una risposta doverosa


Nel verbale prot. 238 del 24 luglio 2007, a proposito di una riunione tenutasi per lorganizzazione della 10 staffetta di S. Lorenzo dell11 agosto p.v. riportato che lAssessore Sopracase: plaude alliniziativa del giornalino edito dallAssociazione, strumento valido di comunicazione e informazione. Osserva tuttavia che neppure un cenno stato dedicato a due iniziative che hanno reso lustro a Clavais: la Staffetta di S. Lorenzo e il concorso Le nove Muse, organizzate rispettivamente dall U.S. Ovaro e dalla Parrocchia. Aggiunge che se si trattato di una disattenzione o dimenticanza vi la massima indulgenza e comprensione; se al contrario lomissione stata voluta o scelta, si tratta di un imperdonabile segno di ostilit e di chiusura verso i promotori delle suddette iniziative. Ringrazio per le parole di plauso dellAssessore Sopracase e gli confermo che il giornalino nato come strumento per unire la piccola comunit di Clavais e spero che continui su questa strada, senza pregiudizi e con la massima apertura a tutte le opinioni. Daltronde la piccola festa con il pranzo dello scorso giugno 2006 per la distribuzione del 1 numero ne la riprova. E prendiamo atto che il Comune assicura la massima attenzione alla neonata Associazione Culturale Clavajas. Forse lAssessore Sopracase non sa, quindi meglio rammentarglielo, che fino a questo numero il giornalino non ha avuto nulla a che fare con lAssociazione Culturale Clavajas. E daltronde come poteva essere altrimenti, visto che lAssociazione ha visto la sua nascita solo nella primavera del 2007? Mi sono preso la responsabilit di ideare ed editare questa modesta pubblicazione, coordinando, con quel poco di esperienza che i miei 62 anni mi consentono, il lavoro e le idee di giovani e non che a Clavais vivono o soggiornano. E gli ricordo che gi dal 1 numero (numero 0) del giugno 2006 in prima pagina avevo scritto: Speriamo che la lettura susciti in voi interesse e la voglia di partecipare in prima persona a questa piccola avventura. Chi volesse partecipare pregato di mettersi in contatto o telefonando ai numeri di Mirco o Giacomo (seguono numeri) o inviando una lettera allindirizzo: Mirco Zanier (segue indirizzo). Abbiamo cos ricevuto e pubblicato contributi volontari importanti di Luigi Raimondi Cominesi, di Ermanno Giacometti, di Gianni Tulisso, di Elio Zuliani, di Gigi Reggi. Abbiamo ricevuto e pubblicato il contributo di Don Valentino Costante. Mirco ha intervistato alcuni degli abitanti di Clavais. E tutto stato riportato integralmente, cos come ci giunto. Certo lAssessore non poteva sapere che in questo numero cera anche riportato, gi dalla prima bozza del maggio scorso, anche un articolo tratto da La Vita Cattolica relativo al concorso Nove Muse per Clavais. Per questo quindi ci autoassolviamo e meritiamo la sua indulgenza e comprensione. Non abbiamo invece parlato della Staffetta di S. Lorenzo, che ha reso lustro a Clavais. Colpa grave sembra; tale da portare lAssessore a formulare due ipotesi di giudizio nei nostri confronti: indulgenza e comprensione o rimprovero e gogna pubblica! Ma a questo punto mi domando: perch nessuno, almeno dei collaboratori allorganizzazione di Clavais, si fatto avanti per proporre un articolo della storia, della tradizione di questa gara sportiva, se ritenuta cos importante una sua dimenticanza anche nel nostro piccolo giornalino? E bene ribadire che un politico, grande o piccolo che sia, pu legittimamente criticare fino in fondo il lavoro dei giornali per inesattezze, impropriet, e tanto pi per notizie false o artificiose, com ben evidente. Ma se una notizia degna di essere pubblicata, e quanto, lo decidono i giornalisti in base alle regole del loro mestiere e nessun altro. Non possiamo certo essere definiti neppure lontani parenti di giornalisti, ma quanto scritto sopra vale comunque per i grandi quotidiani come per i piccolissimi tentativi come questo. Senza che questo rappresenti un segno di ostilit e di chiusura.

Gian Giacomo Biadene

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