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N 11 agosto 2011

Clavajas il neti pai

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CLAVAIS 1937: LA VECCHIA FONTANA

SOMMARIO
Editoriale La vecchia fontana Lettera della consulta Las piras di m agna L angolo della poesia Clavais sul giornale Per Novella Cantarutti 10 agosto 1986 Le ricette Cronache Carniacque Cruciverba pag. 1 pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 13 pag. 14

Un ben ritrovati a tutti i nostri lettori! Vorrei approfittare di questo spazio per informare i nostri soci, amici e simpatizzanti che il pranzo paesano, normalmente in programma per il mese di Giugno, per motivi organizzativi, stato posticipato al mese di Settembre, a data da destinarsi. Vi invitiamo a partecipare numerosi ad un appuntamento a noi gradito per passare una bella giornata in compagnia. Ringraziamo tutti quanti hanno collaborato con foto, articoli e tempo alledizione del giornalino, e, come al solito rinnoviamo linvito, per far in modo che le prossime edizioni risultino sempre interessanti, con la collaborazione di quanti lo desiderino. Un saluto a tutti e buona lettura Clara

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LA VECCHIA FONTANA
In copertina potete ammirare una vecchia foto concessaci da Franco Fedele che a sua volta l ha ricevuta dalla famiglia Bussone: 15 agosto 1937 la vecchia fontana di Clavais, si riconoscono adulti da sinistra: Jean Bussone, la Signora Lina moglie di Nuti, Aldo Fedele con Ilario bambino in braccio, Nuti Fedele, Vilma Zuliani (dietro), e Gisella Fedele con il piccolo Sergio. Il secondo ragazzo da sinistra Franco Fedele, al centro sua sorella Franca Fedele. Fuori dal gruppo a destra Maria di Carli.

Alcuni anni dopo stata ricostruita, sui resti della precedente, la vasca di cemento; che venne tolta a sua volta quando stata fatta la piazza nel 1986.

la fontana ricostruita

L Associazione Culturale Clavajas si proposta per un prossimo futuro di ricostruire la fontana in piazza a Clavais identica a quella di un tempo sperando magari di avere lappoggio dellAmministrazione Comunale e di tanti volenterosi Clavajani.

in questa foto di Paola Tavoschi si pu notare che il tetto della fontana era gi mal ridotto

La fontana di Clavais non ha resistito al deterioramento del tempo e quando crollato il tetto stato poi demolita completamente come si pu vedere nella foto di Mario Soravito sotto.

oggi al posto della fontana abbiamo un piazzale di cemento, che sarebbe un parcheggio (a 2 posti) e il semplice rubinetto nella foto Mario soravito bambino con suo padre Onorio

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LETTERA ALL AMMINISTRAZIONE COMUNALE


Riportiamo integralmente il contenuto della lettera che la Consulta Frazionale di Clavais ha inviato all Amministrazione Comunale il 20 luglio scorso. Oggetto: antenna situata in localit Sompvoras Vorremmo chiedere dei chiarimenti riguardo alla presenza del PALO metallico (o antenna di ricezione che sia) situato appena fuori dal paese all inizio della strada comunale Clavais Braida. La provenienza di tale palo ancora ignota a noi membri della consulta frazionale ma, a quanto sembra dalle nostre precedenti domande, anche a Voi membri dell Amministrazione Comunale; visto che per tutta risposta ci avete dato solo confusi accenni all associazione dei comuni della Val Degano e in particolare al Comune di Prato Carnico. Ecco cosa ne pensano gli abitanti di Clavais: - Questantenna principalmente una bruttura posta a rovinare una delle pi belle vedute panoramiche della Carnia. - un pericolo pubblico per ci che riguarda la sicurezza stradale, perch posto non a lato della strada ma proprio sul margine dasfalto, andando a restringere la carreggiata gia di per se stretta. Questo per, viste le condizioni del resto della strada, non sarebbe un problema grave (impossibile per qualsiasi automobilista non vedere un obbrobrio di queste dimensioni e adeguarsi per superarlo anche contemporaneamente ad un altro veicolo proveniente dalla direzione opposta) almeno di giorno; ma di notte il palo quasi invisibile diventando, specie per chi arriva dalla Braida un grave pericolo.

- Provoca delle strane interferenze sulle comunicazioni e sulla ricezione dei cellulari specie in alcuni punti del paese. Questi sono i lati negativi della faccenda ma ci che infastidisce di pi noi di Clavais sono gli aspetti positivi: perch non c ne sono! Saremmo disposti ad accettare di avere sul nostro territorio qualcosa che rovini il paesaggio (magari non in modo cos esagerato), una tecnologia non bella da vedere ma che comporti dei benefici, dei vantaggi per la vita di tutti. Quali vantaggi offre questantenna agli abitanti di Clavais? Noi non ne abbiamo notati. A nostro parere le possibilit sono due: Eliminarlo definitivamente. O almeno, se possibile, spostarlo (poich cinquanta metri pi avanti verso la Braida o cinquanta metri pi su verso la chiesa darebbe gi molto meno fastidio). Inutile dire che tutti a Clavais preferirebbero applicare la prima soluzione, ma dubitiamo che ci sia possibile dopo tutti i lavori, gli scavi che sono stati fatti (senza tralasciare i soldi) per istallarlo. In attesa di Vostro sollecito riscontro porgiamo cordiali saluti. I membri della Consulta Frazionale: Dario Puschiasis Mirko Zanier Tiziana Puschiasis

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LAS PIRAS DI M AGNA


M agna Elvira a veva ds piras e la paion di filai la lana. Ogni not dopo cena, intant che inieme i faeva la fila a conti las storias e i fats da zornada sentts su pas bancjas dal so fogolr tal cjaldin da cuina, tirada in banda da pt dal taulin cul cul gjat pardongja e la lana tal grimp e dant di vra al gir da corleta m agna Elvira a filava, filava, filava e menant cena sota il pt sul pedl a contava cun paion e alegria i fats plui curi dal trascori dal timp e n i e gjoldevin a st in compagnia. Veramenti a m agna i volevin tant bon che cuant ch a vegniva di corsa a corsanus pareche i montavin cui p su pa bancja par iodi la strada cjalant dal balcon, tant io che me sr, anzich impreionai, i finivin cul ridi tar cualchi cjanton. Ogni d a buinora ta tagjon dal paon Al son dal cuar i puartavin las piras A unii cul rodul ta plaa da Grac e al era gno compit di l cun me sr a viergi las talas e molalas difr: la neta Feltrina, l agnela teleta e chs di m agna a glonfas di lana. Ma una buinora pardongja l atomp las piras di agna, virgint i burets i son preentadas dal dut divitidas la piel duta clara, tosada a cjalins la chena plui mgra la panza plui trenta dal dut sitemadas cemt cha coventa e forsi par segno o cuai par moda un uful di lana insomp su la coda. A no ndera in pa n vecjos n vras Cha noj ves conouda la muda das piras E il biel di ch moda dal uf su pa coda. Cjalant chs ds piras ca lavin saltant i fruz ai rideva e i grancj? Altretant. Ma al era un bon segno la int ch a i gira Par gjoldi das piras di m agna Elvira.

LE PECORE DI MIA ZIA


Mia zia Elvira aveva due pecore e la passione di filare la lana. Ogni sere dopo cena, mentre insieme si rimaneva raccolti a raccontare le storie ed i fatti del giorno seduti sulle panche del suo focolare al caldo della cucina, raccolta da una parte del tavolo col gatto in parte e la lana nel grembo dando forza al giro dellarcolaio mia zia Elvira filava, filava, filava, e premendo senza sosta il piede sul pedale, raccontava con passione e allegria i fatti pi curiosi del trascorrere del tempo e noi godevamo della sua compagnia. Veramente a mia zia volevamo tanto bene e allorch ci faceva correre perch salivamo coi piedi sulla panca per vedere la strada dalla finestra, io e mia sorella anzich impressionarsi finivamo col ridere in qualche angolo. Ogni mattino nella stagione del pascolo al suono del corno portavamo le pecore a unirsi al gregge nella piazza del Grac ed era mio compito di andare con mia sorella ad aprire le stalle e liberarle: la nostra Feltrina, l agnella teleta e quelle di mia zia gi gonfie di lana. ma un mattino verso l autunno aprendo gli ovili, le pecore di mia zia si sono presentate completamente svestite con la pelle chiara e la tosatura a gradini la schiena pi magra, la pancia pi stretta del tutto acconciate comera necessario e forse per segno o quasi per moda con un batuffolo di lana in fondo alla coda. Non cerano in paese ne vecchi ne lavoranti che non avessero conosciuto quella mutazione e la bellezza della moda col ciuffo sulla coda Guardando le due pecore che saltellavano Ridevano grandi e bambini ma era un bel segno il volgersi della gente a godere per le pecore di mia zia Elvira

Ennio Giacometti

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L ANGOLO DELLA POESIA Cjargna


cnas sui tis Soteradas di telarinas; falz inrusinidas tai cjts bandonts; puortns chai si clostrant devour di ogni funerl; pez chai cre tai orts dai pas; il non di Diu bomplan bomplan sotert. Biats pas! Biada Cjargna! A tu as resitt a fan, a gueras cena fin, migrasions, teremots Signr, uda la neta int a continu la so toria par colp, tas msas di frecjas generazions, il gut di vivi, di lavor, di rest.

Carnia
Sui solai culle sepolte da ragnatele; falci arrugginite nelle stalle abbandonate; portoni che si chiudono per sempre dopo ogni funerale; abeti che crescono fin negli orti dei paesi; il nome di dio un po alla volta sepolto. Oh paesi! Oh Carnia! Hai resistito Alla fame, a guerre senza fine, emigrazioni, terremoti Signore, aiuta la nostra gente A continuare la sua storia Per scolpire, nei volti di nuove generazioni, la gioia di vivere, di lavorare, di restare.

Sandro Naiaretti - Vors ingenoglami 1986

il prin soreli
Lsicji buss Dal prin sorli Che in primavera al bria via, gjntl, gjntl, su la t msa inmarmalida dal lunc frt da linvir. Al como la prisina di un amc ch al cjalda il cour cu la s peraula:

Clavais e i monti della Carnia

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biel ce chal ds, cjr ce chal puarta, calors il so t Sorli, cjr sorli di primavera, cjlda dut di me: dmi fuara, nova vita, tanta salt Rinfuara ce che linvir al indurmidt e fmi sint como una sisila: bon di tac, ogni vlta, cena tufi a rif la cova da passiensa, da lamr, da feconditt. Sorli, cjr sorli di primavera: entra cul to calr no dipets, ma tenarn tenarn, a scjaldchest cour che da un pc di timp al bat cun fada e al i freida dips, massa dips

il primo sole
lascati baciare dal primo sole che a primavera scivola, leggero e delicato, sul tuo volto pietrificato dal lungo freddo invernale. come la presenza di un amico che riscalda il cuore con la sua parola: bello ogni cosa che dice, caro ci che porta, caloroso il suo stare Oh sole, caro sole di primavera, riscaldami: dammi forza, vitalit salute Rid vita A ci che l inverno ha fiacchito e fammi sentire come un arondine: capace di iniziare, ogni anno, senza mai stancarsi, il nido della pazienza, dell amore, della fecondit. Oh sole, caro sole di primavera penetra e riscalda col tuo calore, leggero e delicato, questo mio cuore che da un po di tempo pulsa con fatica e spesso si raffredda, troppo spesso Sandro Naiaretti - Cjamin 1990

le dolomiti Pesarine innevate

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SANDRO NAIARETTI nasce a Prato Carnico il 9 giugno 1950, ha lavorato sette anni nella fabbrica di orologi Fratelli Solari di Pesariis prima come operaio poi come impiegato. Ordinato sacerdote il 1 maggio 1986 a Cividale del Friuli in cui rimarr come cooperatore parrocchiale fino al 1989. Amministratore parrocchiale della parrocchia di Pesariis Osais Truia dal 2004, deceduto il 1 novembre 2006 sepolto nel cimitero di Prato Carnico.

di montagna. Ai brindisi che fioriranno nel giorno in cui i coniugi Fedele festeggeranno la lieta ricorrenza, si aggiunge cordiale quello del Gazzettino

CLAVAIS SUL GIORNALE


In queste pagine ecco alcuni articoli di giornale riguardanti Clavais apparsi in vecchi numeri del Gazzettino conservati da Clemes Solaro. Purtroppo non siamo riusciti a risalire alle date ma possiamo dire che questi articoli non sono pi vecchi del 1950.

Antonio Bussone di 76 anni e Maria Fedele di 77, hanno festeggiato le nozze doro. Hanno assistito alla santa messa celebrata nellantica chiesetta di San Lorenzo di Clavais, paese natale della sposa, assieme alla figlia Lorenza, al genero Gino Mecchia, alla nipote Paola, ai parenti e a numerosi compaesani. Il pranzo nuziale stato consumato allalbergo Alla Posta di Ovaro, in un atmosfera di schietta allegria. Agli anziani sposi che hanno trascorso gran parte della loro vita in Francia felicitazioni e auguri.

Luigi Fedele e Anna Valmassoni, due coniugi che contano ambedue 82 anni, in ottima salute si accingono a festeggiare nella loro chiesa di San Lorenzo di Clavais (Ovaro) le nozze di diamante. La ricorrenza sar allietata dalla presenza dei figli, dei numerosi nipoti, dei parenti e di un folto stuolo di amici. I due arzilli vecchietti conosciuti ed apprezzati da tutti i valligiani della conca di Ovaro hanno dedicato le loro 82 primavere al lavoro e alla famiglia. Un esempio che va additato e che conferma le virt delle genti

Anna Valmassoni Fedele di ottantanove anni, a sinistra si complimenta con Anna Brovedan ved. Fedele che il 9 marzo ha compiuto 90 anni. Alle due arzille nonnine di Clavais i nostri rallegramenti ed auguri. (Foto Gardel)

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ANCHE SU FAMIGLIA CRISTIANA

Questa foto che ritrae i fratelli Covassi a Clavais apparsa su un numero di Famiglia Cristiana degli anni 70 a corredare un articolo sull emigrazione in Carnia.

PER NOVELLA CANTARUTTI un ricordo cena sunsur O FORSE NON VERO


Di Luigi Raimondi Cominesi
Adesso che ci bagna anche i pensieri questo ottobre che scorda la pazienza ti abbiamo visto (o forse non vero) leggera piuma di angelica purezza vestita di un colore isabellito scendere lungo i Prati della Chiesa fino allo slargo che mangia la palude. Nellora in cui si muove il basilisco per antica promessa fatta un tempo per ultimi ci salutasti con le mani aperte in lenti gesti di fatica. Ma subito incontrasti il Vecchio ignoto che raccoglie in Pals i morti di Clavajas. Ti prese, ti condusse dentro lo spiraglio nascosto dove dormono i cavalli vicino al quale passano i bambini con grande paura dessere inghiottiti. E l la molto amata madre ti attendeva per generarti in Oltre, ad altra vita. Accanto a noi guaiva la cagna labradora. Udine, 18 novembre 2009

Questa una poesia sulla nostra amica Novella Cantarutti. Contiene elementi magici in una Clavais che Novella conosceva e amava. Mi piacerebbe che questo ultimo viaggio suo entrasse nelle storie di Clavais, diventasse una delle leggende cui ella aveva dedicato anni di ricerche, di studi. I pascoli, meglio i campi dietro la chiesa preludono ai pascoli del Cielo; il cenno ai morti nostri, raccolti in Pals, nasce dalla mia sensazione di vederli l raccolti, seduti lungo la strada fiancheggiata da faggi che porta in Tauz. Da l ci osservano, ci giudicano, ci aspettano e scendono la notte dei Morti a bere l acqua nel fogolr di Fedl. L ultimo viaggio della poetessa finisce a Clavais e da l entra nel Regno dei Morti, rigenerata dalla madre cui il vecchio ignoto laffida. La madre leternit; il vecchio il tempo. Lo spiraglio lapertura per la quale Enea discese agli inferi. Reminiscenze, impressioni, realt. Accosta il colore isabella dello zendado a quello di Peggotty che spaventata, guaisce. O forse non vero.

la strada per Tauz che percorre il bosco Pals

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10 agosto 1986 La vendetta del Santo


San Lorenzo, il buon Patrono, sta seduto sul suo trono. Tra una nube e laltra appare E comincia a declamare: han la pista, hanno la piazza: un paese di gran stazza! Or Clavais si posto in testa e mi aspetto una gran festa. Viceversa i Clavajani Se ne lavano le mani. Niente messa ne funzione E neppur la processione! Ed infin ste genti brute Le campane lascian mute Or mi alzo in tutta fretta E preparo la vendetta. Il gran santo dolce e pio Si dirige dal buon Dio E gli dice: Padre Eterno, su, scatenagli linferno! Io per tutti ho riverenza, ma ho finito la pazienza! Il Signor glielo promette e al lavor tosto si mette. Alle quattro attacca il coro e Dio inizia il suo lavoro. Tuoni, fulmini e saette Fan tremare culi e tette e ventate assai profane alzan tutte le sottane. gi pronta anche la griglia, ma non cessa il parapiglia. Fuggi qui, fuggi di l e la gente se ne va. E c pure un ottimista che si lancia sulla pista Speranzoso il comitato una corsa ha organizzato. (Non han messo in preventivo il Patron vendicativo) Un diluvio immane scende e ogni atleta, ahim, sarrende.

Questa festa solo mia: io punisco chicchessia! ghigna in cielo il Santo arcigno con un tono un po maligno. Ora il cielo si rischiara: lultim atto si prepara e alla gran festa danzante di persone ce n tante. Cos esulta il comitato: San Lorenzo abbiam fregato! Ed in gran fretta e furia fan servire anche l anguria. Un orchestra raffinata fa la danza scatenata; ma di nuovo ecco la pioggia che trasforma tutto in roggia. Il gran giorno rovinato: San Lorenzo vendicato! Resta solo lottimista saldo, in piedi, sulla pista. Gli faranno un monumento (anche quello di cemento). Questo scritto (il cui autore rimasto anonimo) era stato affisso nella bacheca in piazza a Clavais il luned mattina dopo la sagra di San Lorenzo del 1986.

Clavais, processione di San Lorenzo 10 agosto 1940. foto di Franco Fedele

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Ecco alcune foto storiche della Sagra di San Lorenzo

1 kg di carote Due spicchi daglio, cinque foglie di basilico, un mazzetto di prezzemolo, sale, pepe Per la besciamella: - due cucchiai di farina 00 - una noce di burro - mezzo litro di latte bollente, sale
Per le crespelle: mescolare la farina, le uova, il sale, il burro fuso, diluite con il latte, aggiungendone gradatamente la quantit necessaria per ottenere una pastella abbastanza liquida. Far riposare per unora. Scaldare una padella antiaderente,ungere con un filo di burro,versare un mestolo di composto, agitare in modo che si distribuisca uniformemente sul fondo. Lasciar cuocere qualche secondo, girare e far cuocere dallaltra parte. Continuare fino ad esaurimento della pastella. Lavare le verdure pulirle e tagliarle a cubetti. Soffriggere uno spicchio daglio in tegame, con un filo dolio. Aggiungere le verdure un po alla volta, a fuoco vivo, in modo che buttino fuori tutta lacqua in eccesso, far cuocere una decina di minuti regolando di sale e aggiungendo un trito di prezzemolo e quattro cinque foglie di basilico. Preparare la besciamella: far sciogliere una noce di burro in un tegame,aggiungere due cucchiai di farina, mescolare ed aggiungere gradatamente latte bollente quanto basta per far risultare una besciamella abbastanza liquida, far cuocere sempre mescolando per cinque minuti circa, finch la besciamella si addensa. In una pirofila imburrata mettere uno strato di verdure, un mestolo di besciamella ed uno strato di crespelle, via via fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con lo strato di verdure e besciamella e cospargendo di parmigiano grattugiato. Infornare a 180 per 30 minuti circa, spegnere e far riposare 10 minuti prima di servire.

Preparativi per la sagra del 1984

San Lorenzo 1986

LE RICETTE di Clara
PASTICCIO DI CRESPELLE ALLE VERDURE

Ingredienti: per le crespelle: - 100 gr di farina - 30 gr di burro fuso - 4 uova - 300 ml di latte o pi se necessario,sale per le verdure: - 1 kg di zucchine - 2 peperoni

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TORTINE CON PINOLI E AMARETTI

Ingredienti: - 130 gr di farina - 70 gr di zucchero - 100 gr di burro - 20 gr di cacao in polvere - 130 gr di cioccolato fondente - 20 gr di pinoli - limone non trattato - 1 tuorlo - Gelatina di frutta Per la farcia: - 70 gr di pinoli - 3 amaretti - 40 gr di fecola di patate - 130 gr di zucchero - 1 uovo pi 2 tuorli - 30 gr di burro - Una bustina di vanillina
Setacciare la farina insieme al cacao in polvere, quindi impastarla con lo zucchero, il tuorlo, il burro e la scorza grattugiata del limone; amalgamare bene gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e lasciar riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo preparare la farcia: sbattere i tuorli con lo zucchero e la vanillina, quindi aggiungere i pinoli, gli amaretti tritati, la fecola di patate e il burro fuso raffreddato. Unite poi lalbume montato a neve fermissima, mettere in frigo a riposare. Stendere la pasta dello spessore di 3 mm circa tagliare dei cerchi con cui rivestire gli stampini monodose da crostata, spennellare con la gelatina di frutta e farcire con il composto ai pinoli. Far passare in forno a 160 per 30 minuti circa; quando sono raffreddate, sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, distribuirlo sulla superficie dei dolcetti e decorare a piacere con qualche pinolo.

CRONACHE Di Mattia e Mirco


Sagra da nf e dal purit
Domenica 27 febbraio 2011 si tenuta a Clavais la festa della neve, con la classica discesa dal monte Zoncolan con sci e olgias. Neve in quota ce nera in abbondanza, e con qualche modifica nel percorso, larrivo per i numerosi concorrenti stato piazzato nel Plan di Val proprio sotto la sede Villa Ines. La giornata era piuttosto fredda ma tutto filato liscio tranne per un olgia e il suo equipaggio, dati inizialmente per dispersi, ma giunti poi all arrivo seppur con un ritardo abissale, dovuto a quanto pare ad un problema meccanico sul loro veicolo.

Arrivo al fotofinish

Torneo das frazions


Dopo il secondo posto ottenuto lo scorso anno il Clavajas Lenzon ha disputato un torneo piuttosto deludente i pochi cambi a disposizione ci hanno fatto perdere la prima partita contro il Luvinas Dentramp per 4-2, ma ci siamo subito rifatti ottenendo un buon pareggio 3-3 con l Ovaro e andando in goleada con il Cjalina (11-4). Purtroppo per dopo questi risultati avevamo pochissime possibilit di passare il turno, sar per questo che abbiamo perso lultima partita 7-6 contro il Cludinico.

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Corz, Cjanivas e Formadis


PRIMA EDIZIONE SOTTO LA PIOGGIA Sperando che per il futuro valga il detto: prima edizione bagnata, edizione fortunata, vi racconto come la prima edizione di Corz, Cjanivas e Formadis ha avuto luogo, seppur con un tempo da inferno dantesco. Dopo mesi di preparativi, tra cui: reperire i vari formaggi dei casari e portarli nelle cantine del paese, organizzare le corti dove si sarebbero svolte le varie dimostrazioni, i punti ristoro, i parcheggi ecc. siamo arrivati alla data del 15 maggio 2011 in cui si sarebbe svolta la manifestazione; ma aim, come succede spesso nelle localit montane, il tempo la fa da padrone. Gi dalla sera prima, e per tutta la giornata la pioggia caduta incessantemente senza alcuna tregua sulla festa.

Dopo una breve cernita la classifica ha visto vincitore unico Ivan Novelli (Artegna), su dieci casari partecipanti. Senza dimenticare che questa festa aveva lo scopo, oltre che far assaggiare i prodotti tipici e in questo senso il formaggio, di far conoscere alla gente il mestiere del casaro cio colui che lo produce, lo mantiene e lo cura prima di essere venduto. Infine colgo l occasione, essendo stato promotore della manifestazione, per ringraziare quanti hanno collaborato affinch la festa abbia potuto svolgersi nonostante il brutto tempo, per nome: Mattia, Erwin, Dario, Clara, Tiziana, Emil, Denis, Ezio, Pierino, Arianna, Lorenzo, Francesco, Paolo, Ranieri, Mario, Boris, Michele, Marzia, Eugenio, Alba, Simone ecc grazie di cuore!!!

Mirco

AVVISO A TUTTI I SOCI! Ricordiamo che l Assemblea ordinaria dei soci dell Associazione Culturale Clavajas di questanno si terr mercoled 10 agosto 2011 alle 18.30. In questa occasione ci sar anche il rinnovo del tesseramento.
I casari al lavoro riparati dalla pioggia sotto un instabile tettoia

NOTIZIE TRISTI Il 24 giugno scorso all et di 97 anni mancata Augusta Soravito. Da un po di anni viveva a Liariis con la figlia Rina, ma il suo pensiero era sempre quello di tornare nella sua casa di Clavais. Il 12 luglio ci ha lasciato Vico Soravito. Nato nel 1936, sposato con Cecilia da tempo viveva a Remugnano di Reana.

In un primo momento volevamo annullarla, ma l arrivo della gente (o per curiosit, o per solidariet) ci ha rincuorato a svolgere comunque la manifestazione. Dire che nell arco della giornata abbiamo avuto comunque una cinquantina di assaggiatori che hanno dato il loro giudizio ai formaggi e poi hanno pranzato con i nostri piatti tipici, ci ha reso felici e ci ha fatto ben sperare per una prossima edizione magari confidando nella clemenza del tempo.

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CARNIACQUE: UN AMORE A PRIMA VISTA


Breve analisi sulla situazione delle bollette dellacqua con la gestione di Carniacque

Di Paolo Querini
A volte uno si dice: Ma non sar che sei prevenuto per via di quella faccenda degli astucci ai bambini di scuola? Il fatto fastidioso che alla fine si paga sempre noi Mi arrivano le utenze del 2010 414 euro: - 212 per casa mia - 116 per un altra casa dove tiro l acqua forse sei volte l anno per motivi sentimentali - 87 lo studio ma Non il corrispettivo del 2010! E la punizione per aver richiesto di poter pagare a contatore (gi presente all origine) L utenza a forfait viene chiusa. Ne viene aperta un altra a contatore. Con la quota fissa, che tanto la decidono loro all atto pratico mi conveniva stare zitto.

Non importa. Con l anno che viene contatori per tutti. Un milione di euro pagati da noi per cosa? Per due furbetti che lasciano correre l acqua? Quanto dovrebbero lasciarla correre per fare un milione di euro? Per me, rinuncio al contatore e chiudo un occhio sui furbetti. Mi costa di meno, visto poi che quass i contatori spesso gelano e cos tocca sostituirli (851 lo scorso anno) sottinteso a spese nostre. Ma Forzacque inflessibile. I furbetti vanno pizzicati dovesse costare TRE milioni di euro. Poi un milione al Comune di Ravascletto che non ha il depuratore, Centro turistico di interesse primario nel Piano Urbanistico Regionale dal 1978. Incassa dal 1977 gli oneri Bucalossi di centinaia di seconde case (da destinare all urbanizzazione primaria cio ad acquedotti e fognature) e il depuratore, al posto che farlo pagare alle imprese che hanno costruito, venduto e incassato, lo dobbiamo pagare noi? Almeno lo skipass gratis, altro che astucci Insomma, non so se ci siamo con questo buon padre di famiglia e credo che di queste cose, nel silenzio tombale dei Sindaci, bisognerebbe discutere in un assemblea di persone rappresentative di chi utilizza e paga il servizio. Altro che commissari o Presidenti in carico al Pdl !!! RICORDIAMO CHE QUANTI VOLESSERO COLLABORARE ALTRO ALLA CREAZIONE CLAVAIS DEL PUO GIORNALINO CON ARTICOLI, FOTO O RIGUARDANTE CONSEGNARE IL MATERIALE A CLARA O

Il rio Navas principale corso dacqua nel territorio di Clavais

MATTIA. OPPURE ALL INDIRIZZO E-MAIL

associazioneculturaleclavajas@gmail.com
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FIUMI, TORRENTI E MONTI DELLA CARNIA a cura di Lisa

ORIZZONTALI

VERTICALI 2. montagna appuntita vicino a Tolmezzo 3. la montagna della nuova pista di sci. 8. il Col che non fa sempre onore al suo nome. 10. il rio di Clavais. 13. questo monte raggiungibile con la funivia ATTENZIONE: immettere soltanto il nome, senza indicare prima rio, monte, torrente ecc. Gli accenti non sono considerati

1. 4. 5. 6.

il fiume che scorre vicino a Invillino. la montagna della tappa mancata. la montagna con la campana. in questo monte si trova un allevamento di cervi. 7. il rio che passa per Ravascletto. 9. il torrente che scorre ad Arta Terme. 11. il rio vicino a Mione. 12. il monte della famosa gara automobilistica in salita. 14. il torrente di Ovaro. 15. la montagna pi alta. 16. il torrente che scorre a Prato Carnico.

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