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I Materiali metallici di uso aerospaziale: Struttura, Nomenclatura ed Utilizzo

Tecnologie della Produzione Aeronautica Prof. Livan Fratini


I materiali ingegneristici di uso aerospaziale: Struttura, Nomenclatura ed Utilizzo 1

INTRODUZIONE
Perch le leghe Fe C? Fibre di carbonio: duplice propriet di elevata resistenza e notevole leggerezza (problema economico!!)

I materiali ingegneristici di uso aerospaziale: Struttura, Nomenclatura ed Utilizzo

INTRODUZIONE
Perch le leghe Fe C? Materiali polimerici: leggerezza, inerzia chimica e facilit di lavorazione
Svantaggi: basse propriet meccaniche tranne casi particolari: quali polimeri cristallini e polimeri rinforzati con fibre di vetro o carbonio che, tuttavia, presentano dei costi di produzione elevati Inoltre, un limite per il loro impiego costituito dalla temperatura di esercizio che non pu superare di solito i 100 200 C

I materiali ingegneristici di uso aerospaziale: Struttura, Nomenclatura ed Utilizzo

INTRODUZIONE
Un buon compromesso tra le diverse propriet come leggerezza, buone caratteristiche meccaniche e resistenza alla temperatura si ottiene utilizzando particolari leghe non ferrose quali leghe di titanio o leghe di alluminio
Leghe di titanio: elevate caratteristiche meccaniche in termini di resistenza ed elasticit, oltre ad una buona leggerezza e duttilit. (Svantaggio: reattivit chimica con altri materiali ad alte temperature)

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INTRODUZIONE
Leghe di alluminio: bassa densit, resistenza alla corrosione ed elevata duttilit, oltre che migliori caratteristiche meccaniche a seguito di trattamenti termici (Svantaggi: basso punto di fusione, non elevate propriet meccaniche se paragonabili con quelle delle leghe ferrose o di altri materiali speciali che ne limitano limpiego

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INTRODUZIONE
Le leghe ferrose e lacciaio in particolare restano protagonisti di tutta lindustria manifatturiera rispetto ad ogni altro tipo di materiale perfetto connubio tra le elevate propriet meccaniche e facilit ed economicit di fabbricazione possibilit graduare le caratteristiche meccaniche opportuni trattamenti termici e termochimici con

migliorare le caratteristiche fisiche e chimiche tramite laggiunta in lega di altri elementi chimici Risultato: lacciaio un materiale a basso costo rispetto ad altri materiali caratterizzati da medesime prestazioni
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INTRODUZIONE

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GLI ACCIAI
Livello Macrostrutturale Livello Atomico o Molecolare

Livello Microstrutturale

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GLI ACCIAI
La dimensione dei grani, il loro orientamento e quindi la struttura di separazione fra grani contigui determinano alcune propriet meccaniche del materiale
Per una Temperatura pari a quella ambiente si ha che i bordi del grano sono pi resistenti del cuore del grano stesso; pertanto sotto carichi elevati il materiale tende a fratturarsi attraverso i grani e non lungo i bordi (frattura TRANSCRISTALLINA) Per Temperature elevate risulta che il bordo del grano pi debole del cuore, per cui la frattura si propaga lungo le superfici di separazione dei grani (frattura INTERSCRISTALLINA)

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TRASFORMAZIONI ALLOTROPICHE DEL FERRO

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DIAGRAMMA Fe-C

EUTETTICO EUTETTOIDE Acciaio Extradolce %C<0.015

IPO

IPER

IPO

IPER

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DIAGRAMMA Fe-C
Acciaio Eutettoide: %C=0.8

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DIAGRAMMA Fe-C
Acciaio Ipoeutettoide: %C<0.8

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DIAGRAMMA Fe-C
Acciaio Ipereutettoide: %C>0.8

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COME VARIARE LE CARATTERISTICHE DEGLI ACCIAI

Esistono due modi per mutare le caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche di un acciaio:

Eseguire dei trattamenti termici Aggiungere degli elementi in lega

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TRATTAMENTI TERMICI
Ricottura
omogeneizzare la composizione dei materiali grezzi di colata, di ottenere una determinata microstruttura con specifiche propriet fisiche e meccaniche e, nel caso di acciai temprati, di annullare gli effetti della tempra martensitica e dellincrudimento causato da processi di deformazione plastica

Tempra
raffreddamento velocissimo (Acqua o Olio) cos da avere a temperatura ambiente una struttura martensitica
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RINVENIMENTO
Il Rinvenimento lunico Trattamento Termico in cui il riscaldamento avviene sotto la linea A1 (non si porta pi in campo austenitico): Riscaldamento a 400-600C Si ottiene una struttura formata da sferoidi di cementite in una matrice ferritica (SORBITE). E la struttura migliore perch il migliore compromesso tra durezza e tenacit

TEMPRA+RINVENIMENTO = BONIFICA
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COME VARIARE LE CARATTERISTICHE DEGLI ACCIAI

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DIVERSE TIPOLOGIE DI ACCIAI

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..METALLURGIA E METALLOGRAFIA
La metallografia ha lo scopo specifico di approfondire le conoscenze sulla costituzione ed intima struttura dei metalli e delle loro leghe, e sulla influenza che queste hanno nei riguardi delle propriet fisiche e meccaniche Pu essere condotta a vari livelli di ingrandimento che vanno da quello macroscopico, eseguito ad occhio nudo o a debole ingrandimento, al microscopio ottico fino a quello elettronico che ha un potere risolutivo notevolmente pi elevato Il metodo principale per lo studio della struttura delle leghe losservazione di campioni, accuratamente spianati, lucidati ed attaccati chimicamente con il microscopio ottico metallografico
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SCOPI DELLA MICROGRAFIA


Per struttura si intende linsieme dei cristalli e costituenti che formano i metalli In modo particolare, la metallografia si riferisce allimmagine che compare al microscopio esaminando una superficie del metallo opportunamente preparata Lo sviluppo della metallografia, legata l microscopio ottico, stato soprattutto incrementato dalla necessit di conoscere linfluenza dei trattamenti termici e dei processi metallurgici sulle propriet delle leghe ferrose Lesame al microscopio consente di determinare la natura, la morfologia, le dimensioni, la quantit e la distribuzione dei grani ed altri costituenti eventualmente presenti, dando al metallurgista i dati indispensabili per prevedere le prestazioni di un organo meccanico
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PREPARAZIONE DEI PROVINI

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FASE 1. INGLOBAMENTO DEI PROVINI

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FASE 1. INGLOBAMENTO DEI PROVINI

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FASE 2. LUCIDATURA DEI PROVINI

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FASE 2. LUCIDATURA DEI PROVINI

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FASE 3. LAPPATURA DEI PROVINI

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FASE 4. ATTACCO NITAL

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FASE 5. ANALISI METALLOGRAFICA-ACCIAO TEMPRATO

Cementite e Ferrite

Aghetti di Mertensite

Resina Polimerica
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FASE 5. ANALISI METALLOGRAFICA-ACCIAO TEMPRATO

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FASE 5. ANALISI METALLOGRAFICA-ACCIAO TEMPRATO

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FASE 5. ANALISI METALLOGRAFICA-AISI 1045

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FASE 5. ANALISI METALLOGRAFICA-AISI 1045

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DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI


Gli acciai si suddividono in due gruppi fondamentali:
acciai designati in base alle loro caratteristiche meccaniche o di impiego acciai designati in base alla loro composizione chimica

alla simbologia di designazione possono essere aggiunti:


il simbolo dellelemento chimico la cui presenza conferisce allacciaio propriet particolari una o pi sigle convenzionali di riferimento indicanti il trattamento termico subito
TA = ricottura di distensione TB = ricottura di coalescenza TC = ricottura completa TD = normalizzazione TE = normalizzazione e rinvenimento di distensione TF = bonifica TG = austenizzazione
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DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI


oppure un requisito particolare (lettera K):
KD = acciaio adatto alla deformazione plastica a freddo KQ = acciaio adatto alla bordatura KR = acciaio adatto alla produzione di tubi saldati KU = acciaio adatto alla costruzione di utensili KW = acciaio adatto allimpiego ad alte temperature

Acciai Designati in base alle loro Caratteristiche Meccaniche Acciai designati in base alla loro utilizzazione
Fe G 500 = acciaio in getti (G) avente carico di rottura a trazione R 500 MPa; Fe G 480TD = acciaio in getti (G) avente carico di rottura a trazione R 500 MPa, allo stato normalizzato (TD)

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DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI


Acciai designati in base al valore minimo del carico di rottura a trazione
Fe 700 = acciaio avente carico di rottura a trazione R 700 MPa Fe 520P b = acciaio al piombo (Pb) avente carico di rottura a trazione R 520 MPa Fe 600TD = acciaio avente carico di rottura a trazione R 600 MPa allo stato normalizzato (TD)

Acciai designati in base al valore minimo del carico unitario di

snervamento
Fe E 320 = acciaio avente carico unitario di snervamento (E) 0 320 MPa Fe E 370Cr = acciaio al cromo (Cr) avente carico unitario di snervamento 0 370 MPa Fe E 350M nTD = acciaio al manganese (Mn) avente carico unitario di snervamento 0 350 MPa allo stato normalizzato (TD)
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DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI


Acciai Designati in base alla loro Composizione Chimica
Questi acciai si suddividono in tre sottogruppi fondamentali:
acciai non legati acciai debolmente legati acciai legati

Acciai non legati designati in base alla percentuale di carbonio


C 40 = acciaio non legato avente percentuale media di carbonio C = 0.4% C G 50 = acciaio non legato per getti (G) avente percentuale media di carbonio C = 0.5% C 10 TE = acciaio non legato avente percentuale media di carbonio C = 0.1% allo stato di trattamento termico TE: normalizzazione e rinvenimento di distensione C 110 KU = acciaio non legato per utensili (KU) avente percentuale media di carbonio C = 1.1%
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DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI


Acciai debolmente legati
In questi acciai il tenore di ogni elemento in lega minore del 5% La designazione obbligatoria comprende: %C x 100, seguita dai simboli degli elementi in lega che caratterizzano lacciaio e da % degli elementi in lega, che superano una certa percentuale minima, moltiplicata per un coefficiente moltiplicativo

30 Cr Al Mo 5 10 = acciaio debolmente legato avente percentuale media di C = 0.3%, di Cr = 1.25%, e di Al = 1%; percentuale di Mo non precisata 100 W Cr 4 KU TE = acciaio debolmente legato per utensili (KU) avente percentuale media di carbonio C = 1%, di W = 1%; percentuale di Cr non precisata, allo stato di trattamento termico TE: normalizzazione e rinvenimento di distensione
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DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI


Acciai legati
In questi acciai il tenore di almeno un elemento di lega uguale o maggiore del 5% La designazione obbligatoria comprende nellordine: il simbolo iniziale X, seguito dalla lettera G nel caso di acciaio per getti la percentuale media di carbonio x 100 i simboli degli elementi chimici o in lega che caratterizzano lacciaio la percentuale media degli elementi chimici fondamentali presenti nellacciaio X 80 W Co 1810 KU TE = acciaio legato da utensili avente percentuale media di C = 0.8%, di W = 18% e di cobalto, Co = 10%; allo stato di trattamento termico TE: normalizzazione e rinvenimento di distensione X 150 W Co V 130505 = acciaio legato avente percentuale media di C = 1.5%, di W = 13%,di Co = 5% e di vanadio, V = 5%
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LEGHE DI ALLUMINIO

Lalluminio e le sue leghe sono caratterizzati da una bassa densit (2.7 Mg/m3 in confronto ai 7.9 Mg/m3 dellacciaio), elevate conduttivit elettrica e termica e resistenza alla corrosione in alcuni ambienti comuni tra cui quello atmosferico

La maggior parte di queste leghe vengono stampate facilmente per effetto della loro elevata duttilit Dato che lalluminio presenta una struttura cristallina cfc, la sua duttilit non viene meno neanche a basse temperature

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LEGHE DI ALLUMINIO

La resistenza meccanica dellalluminio pu essere aumentata attraverso la lavorazione a freddo o attraverso laggiunta di elementi di lega Il principale limite dellalluminio il suo basso punto di fusione (660 C) che limita la massima temperatura a cui pu essere impiegato I principali elementi alliganti sono il rame, il magnesio, il silicio, il manganese e lo zinco

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LEGHE DI ALLUMINIO

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LEGHE DI ALLUMINIO

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LEGHE DI ALLUMINIO

Come si lavora

Fusione in conchiglia http://www.nuovafondal.it/NF015it.html


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LEGHE DI ALLUMINIO Estrusione di Profilati

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LEGHE DI ALLUMINIO Alle macchine utensili

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LEGHE DI ALLUMINIO Non solo per tappare unapertura

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LEGHE DI ALLUMINIO

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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LEGHE DI ALLUMINIO Trattamenti termici

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TITANIO - Introduzione
Il titanio il nono elemento in ordine di utilizzazione industriale ed il quarto tra i metalli per abbondanza, preceduto solo da Al, Fe e Mg.

Il titanio allo stato puro e le sue leghe hanno importanti propriet: bassa densit alta resistenza basso modulo di elasticit bassa conducibilit termica alta temperatura di fusione alta resistenza alla corrosione alta resistenza allerosione biocompatibilt

TITANIO - Introduzione
Il titanio in natura, non si trova allo stato puro ma va estratto da alcuni minerali (ilmelite, rutilo, leucoxene, anatase). Lestrazione alquanto complessa a causa della elevata affinit del Ti con elementi come H, O, N molto diffusi nellaria, quindi va fatta in ambienti con atmosfera controllata o nel vuoto. Lo sviluppo di processi di produzione ad elevata purezza si hanno soltanto nella seconda met del 1900.

TITANIO Processi produttivi


Minerale TiCl4
SPUGNA DI TITANIO METALLO FUSO

Il TiCl4 ottenuto dalla clorazione del pigmento TiO2, presente con percentuali del 90-97% nel rutilio, o con percentuali pi basse in altri minerali Il processo Kroll, di magnesio-riduzione del TiCl4, ancor oggi il metodo principale per estrarre titanio dai sui minerali. Dal processo si ottiene un materiale poroso (spugna di titanio), che viene tagliata e convertita in metallo con sequenze di operazioni di fusione. Altri metodi sono il processo Hunter, di sodio-riduzione del TiCl4 , o i pi moderni processi per elettrolisi. Sempre pi comune lutilizzo dei rottami di leghe di titanio, in aggiunta o sostituzione alle spugne di titanio.

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Il titanio presenta due forme cristallografiche: e

A temperatura ambiente, il titanio puro presenta una struttura esagonale compatta (hcp) chiamata , che sopra la temperatura di 882,5 C, subisce una modificazione allotropica presentando un sistema cubico a corpocentrato (bcc) conosciuto come fase , che rimane stabile fino al punto di fusione, a 1668 50 C.

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Per migliorare le propriet meccaniche e fisiche del titanio puro si realizzano leghe. Gli elementi alliganti sono comunemente distinti tra:
stabilizzanti: sostanze alliganti che entrano in soluzione preferibilmente nella fase e ne aumentano la temperatura di trasformazione rendendo la fase stabile a temperature pi alte. stabilizzanti: sostanze alliganti che entrano in soluzione preferibilmente nella fase e ne abbassano la temperatura di trasformazione rendendo la fase stabile alle basse temperature.

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Le leghe si suddividono, in base alla percentuale di alliganti ed alla loro tipologia. Le leghe ASTM possono suddividersi in differenti: La normaal titanioB 265 definisce 31 gradi quattro categorie differenti:
Titanio commerciale puro (CP) Leghe alfa () Leghe beta () Leghe alfa-beta (+)

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Titanio commercialmente puro (CP)
Esistono sei diversi tipi di titanio CP, classificati rispetto al grado di purezza. Il titanio CP Grade 1 quello che presenta il livello minimo di impurit. Il grado di ossigeno interstiziale ne aumenta la resistenza. Il titanio non legato utilizzato quando richiesta elevata resistenza alla corrosione, ottima formabilit e saldabilit. Ottime anche le caratteristiche a temperature criogeniche (~-200 C) Viene ottenuto da lavorazioni al laminatoio, per colata o per metallurgia delle polveri.

Principali applicazioni: -Rivestimenti degli aerei -Elementi di rinforzo -Scambiatori di calore -Valvole -Attrezzature per lavorazioni e componenti marini

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Leghe alfa ()
Le leghe sono un p meno resistenti a corrosione rispetto al titanio non legato; inoltre, resistono allossidazione ad alte temperature (300 C - 540 C) e presentano una migliore saldabilit rispetto ai vari tipi di titanio CP ed ottima duttilit. I livelli di resistenza a temperatura ambiente, comunque, sono i pi bassi tra le leghe di titanio, inoltre queste composizioni non rispondono a trattamento termico. Tra le leghe ci sono tipologie ad alto contenuto di alluminio, con cos poca quantit di stabilizzanti da essere identificate come super-. Le leghe pi comuni sono la lega Ti-5Al-2,5Sn . Altre leghe contengono piccole quantit di elementi stabilizzanti, queste leghe sono dette quasi . Questultime hanno un elevata resistenza al creep e tenacit alla frattura.

Principali applicazioni: -Applicazioni aerospaziali -Serbatoi a operanti ad elevata pressione ed basse temperature (-200 C)

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Leghe alfa-b (+)
Le leghe + contengono sia elementi stabilizzanti che stabilizzanti; queste leghe possono essere rinforzate con trattamento termico o con lavorazioni termo-meccaniche. Questa classe di leghe di titanio incide su oltre il 70% di tutto il titanio impiegato commercialmente. Le leghe + presentano composizioni diverse tra loro e, quindi, le loro caratteristiche generali sono piuttosto variabili. La lega Ti-6Al-4V la lega di titanio maggiormente utilizzata, rappresenta infatti circa il 45% della produzione globale. Questa, a causa dellalto contenuto di alluminio, possiede uneccellente resistenza ed ottime propriet ad elevate temperature; inoltre alterando i livelli interstiziali o con trattamento termico appropriato si possono aumentare le caratteristiche meccaniche.

TITANIO Il titanio e le sue leghe


Leghe beta ().
Le leghe sono abbastanza ricche di stabilizzanti (e povere di stabilizzanti), in modo che possa essere ottenuta, con velocit di raffreddamento appropriate, una microstruttura in cui sia presente fase stabile a temperatura ambiente (fase metastabile). Proprio a causa del loro alto contenuto di elementi in lega, le leghe hanno densit maggiore (4,84 - 5,06 g/cm3) rispetto alle leghe +. Le leghe sono instabili e la precipitazione di fase nella fase metastabile un metodo usato per rinforzarle; sono, quindi, leghe in grado di acquisire una buona durezza, hanno buona lavorabilit a freddo, grazie alla struttura ccc con pi piani di scorrimento della struttura hcb, presentano alta resistenza quando sono invecchiate. Le leghe possono essere formate prontamente a temperatura ambiente ed a temperature un po pi alte. In generale, componenti prodotti in lega non possono essere ottenuti per colata. Principali applicazioni: -Elementi di fissaggio da utilizzarsi in condizioni difficili; -In missilistica e strutture aeronautiche.

TITANIO Compositi in Titanio


Per migliorare le propriet fisiche del titanio CP o delle sue leghe sempre pi comune la realizzazione di compositi il titanio. La realizzazione dei composito permette di migliorare le caratteristiche meccaniche del materiale, soprattutto resistenza e rigidit, ma anche di realizzare dei materiali con propriet variabili al suo interno. Inoltre questi compositi hanno ottime propriet ad elevate temperature I compositi in titanio possono essere di varie tipo: Compositi MMC, rinforzate con fibre o particelle Compositi PMC, rinforzate con fibre o particelle Compositi HTLC (Hybrid Titanium Composit Laminates), ottenuti dallunione di compositi in PMC e MMC Questa classe di materiale hanno una rilevante importanza come materiali strutturali per applicazioni aeronautiche.

TITANIO Compositi in Titanio


I Ti-MMCs sono materiali che presentano una matrice in titanio CP o in una sua lega, e rinforzo in fibra o con particelle.
La lega pi utilizzata Ti-6Al-4V, anche se per aumentare la deformazione a basse temperature si usano leghe , mentre per uso ad elevate temperature leghe near-. Molto comune lutilizzo di fibre in carbonio, in particolare delle fibre in SiC, ottenute depositando vapori di silicio su monofilamenti di largo diametro in carbonio

TITANIO Compositi in Titanio


In MMCs si pure utilizzato il titanio come rinforzo di metalli duttili come il magnesio, in modo da migliorarne le caratteristiche meccaniche, in particolare, ad elevate temperature. Particolarmente interessante anche la possibilit di realizzare giunti tra materiale composito e lega di titanio. Questi giunti permettono di avere buone finiture garantendo comunque resistenza a fatica superiori di quelle della lega semplice

Ti-MMC

Ti-alloy

La ricerca si pure concentrata sulla realizzazione di MMCs con rinforzo rappresentato da particelle, ad esempio di TiC

TITANIO Compositi in Titanio


I HTLCs (Hybrid Titanium Composit Laminates), sono dei compositi sviluppati negli ultimi anni dallunione di compositi in PMC con delle lamine in MMC o in lega. Questi materiali mostrano una elevata resistenza a fatica, rispetto al metallo semplice o al composito semplice, soprattutto ad elevate temperature. Inoltre la configurazione realizzata permette di ridurre il danneggiameto per delaminazione.

TITANIO Lavorabilit
Deformazione plastica

Fucinatura
Le prescrizioni delle lavorazioni massive a caldo sono molto simili a quelle realizzate con gli acciai basso legati. Si hanno problemi legati alla contaminazione a caldo del metallo con elementi presenti nellaria come lidrogeno che ne riducono le resistenze statiche e dinamiche. Nel caso di attivit in aria con temperature superiori a 600 C lossido superficiale ottenuto va rimosso meccanicamente o chimicamente. Si ottengono deformazioni migliori inprimendo la deformzione lentamente, eventualmente in pi step. Comunque bisogna evitare di avere tempi di deformazione troppo lunghe perch le alte temperature porterebbero un aumento delle dimensioni del grano e conseguente diminuzione delle caratteristiche meccaniche.

TITANIO Lavorabilit
Deformazione plastica
Formatura
Fogli ricotti o trattati in soluzione possono essere stampati a freddo con le pi convenzionali tecniche di lavorazione per fogli metallici. conveniente effettuare il lavoro abbastanza lentamente. Lo stampaggio a basse temperature caratterizzato da un elevato ritorno elastico. Per aumentare la duttilit del materiale e ridurre gli effetti dello springback si usa riscaldare il metallo. Per titanio non legato il range di temperatura 204 -316 C, per le leghe il range il 482 650 C. A queste temperature si deve fare attenzione ad evitare la contaminazione del metallo. Nelle corrette condizioni di microstruttura, temperatura e pressione, alcune leghe di titanio possono diventare superplastiche esibendo un allungamento del 1000% o pi senza presentare strizione; permettendo di realizzare delle formature profonde. Negli ultimi anni la ricerca si pure concentrata sullutilizzo della tecnologia laser forming per la formatura di lamiera o per la riparazione di componenti in esercizio (palette rotote)

TITANIO Saldabilit

Il titanio non un materiale difficile da saldare ma devono essere prese difeso dalla contaminazione ad alte temperature Saldatura in argon, elio o vuoto pulizia delle superfici da saldare La maggior parte delle leghe di titanio possono essere saldate per fusione e tutte le leghe possono essere unite per processi nello stato solido. Gradi ASTM 1,2,3,4,7,11,12,13, 14,15,16,17,26,27 9,18,28 5,23,24,29 Saldabilit Eccellente Commenti Titanio commercialmente puro e bassi gradi di lega con minori addizioni di Pd, Ru, Mo Gradi delle leghe Ti-3Al-2.5V Gradi delle leghe Ti-6Al-4V

Eccellente Buono

TITANIO Saldabilit
I metodi di saldatura e di giunzione adatti al titanio comprendono: Processi di Saldatura ad arco, Gas Tungsteno Inerte (TIG), Gas Inerte Metallo (MIG), Arco-plasma (PAW). Processi Power Beam, microsaldature con fascio Laser e fascio Elettronico Saldature per Resistenza, spot, saldatura continua e processo di rivestimento ResistaCladTM Saldatura per Frizione, rotatoria, radiale, lineare, orbitale, di bulloni e altre tecniche di unione specifiche. Saldatura a Diffusione Saldatura per Forgiatura Saldatura per Esplosione Brasatura Brasatura dolce (soldering) Legame adesivo

TITANIO Applicazioni
Principali settori di applicazione
Aeronautica, aerospaziale, militare Turbine, strutture , veicoli spaziali, rotori per elicottero, corazze Industrie di processo, petrolchimico, produzione di energia Turbine a gas, a vapore, sistemi di desolforazione dei combustibili, reattori e recipienti in pressione, scambiatori di calore, pompe, condensatori, valvole, filtri, agitatori, sistemi di condutture (tubing, liners, risers) valvole e molle Ambiente marino scafi esterni, sommergibili per alta profondit, componenti vari (pompe antincendio, sistema idraulico, serbatoi, condutture) - sistemi di desalinizzazione Settore automobilistico Pannelli, basamenti, valvole, molle Applicazioni della bioingeneria Protesi danca e ginocchio, chiodi intramidollari, valvole cardiache, pacemakers, impianti dentali, strumenti chirurgici, Sport, produzioni ad alto valore aggiunto, architettura Mazze da golf, telai per biciclette, cambi, volanti, racchette, bombole da immersione, sci, utensili - occhiali, orologi, gioielleria, utensili - tetti, telai finestre, ventilatori

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