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Dal problema di Lambert alla pianicazione di

traiettorie interplanetarie
Astrodinamica A.A. 2011-2012, Prof. E. Lorenzini
21 novembre 2011
Argomenti della lezione

Teorema di Lambert

Problema di Lambert

Determinazione orbitale - scoperta di Cerere

Soluzione del problema di Lambert

Traiettorie interplanetarie dirette non-Hohmann

Traiettorie interplanetarie MGA

Strategia V-GA

Strategie con GA di Marte e Venere

Pianicazione di traiettorie MGA senza DSM

Pianicazione di traiettorie MGA con DSM

Esempi di traiettorie a Giove


Teorema di Lambert
Enunciato: il tempo di trasferimento t fra due punti P
1
e P
2
lungo
unorbita kepleriana dipende solo dalla somma r
1
+ r
2
dei moduli dei
raggi vettori dei due punti, il semiasse maggiore a dellorbita e la
lunghezza della corda c che collega i due punti

Equazione di Eulero (orbite paraboliche)


6

t = (r
1
+ r
2
+ c)
3/2
(r
1
+ r
2
c)
3/2

Equazione di Lagrange (orbite ellittiche)

t = a
3/2
[( sin ) ( sin )]
= + , = . Le quantit e sono funzioni di r
1
+ r
2
,
a e c
c = 2a sin sin
r
1
+ r
2
= 2a (1 cos cos )
Per orbite ellittiche
cos = e cos
_
E
2
+ E
1
2
_
=
E
2
E
1
2
Problema di Lambert
Conoscendo i due raggi vettori r
1
e r
2
(due osservazioni successive di un
satellite) e il tempo t intercorso fra di loro, risolvere il problema di
Lambert vuol dire trovare lorbita che passa per P
1
e P
2
nel tempo t
Formulazione matematica
_
r =

r
3
r
r (t
1
) = r
1
, r (t
2
) = r
2
Il problema con condizioni al
contorno (di Dirichlet) ammette
2 (1 + 2k) soluzioni, dove k il nu-
mero di rivoluzioni e dipende da
t
2
t
1
Ai tempi di Eulero e Lambert la soluzione del problema di Lambert era
essenziale per la determinazione delle orbite dei pianeti e delle comete a
partire da osservazioni astronomiche
Determinazione orbitale - scoperta di Cerere (1)
Il primo importante contributo alla determinazione orbitale da
osservazioni astronomiche si deve a Gauss (Theoria Matus, 1809)

Piazzi la notte del 1 gennaio 1801 scopre un nuovo corpo celeste


dallosservatorio di Palermo

19 osservazioni in 42 giorni, no al 12 febbraio 1801, per un angolo


di 9

spazzato sulla sfera celeste

Piazzi pens ad una cometa senza coda o ad un pianeta tra Marte e


Giove (n = 3 nella legge di Titius-Bode: a
n
= 0.4 + 0.3 2
n
[AU])

Lastronomo tedesco Franz von Zach pubblic una call for help
nella rivista mensile di corrispondenza scientica Monatliche
Correspondenz. Furono inoltre pubblicate le posizioni orbitali
ottenute dalle osservazioni di Piazzi

Gauss trov un metodo per determinare lorbita e calcolare le


eemeridi. Nel numero di settembre annunci la sua predizione che
Cerere sarebbe riapparso tra la ne del 1801 e linizio del 1802
Determinazione orbitale - scoperta di Cerere (2)

Von Zach osserv Cerere il 7 dicembre anche se losservazione


termin a causa del cattivo tempo

Il 31 dicembre 1801 von Zach e due giorni dopo lastronomo


dilettante Olbers osservarono di nuovo Cerere

Piazzi chiam il corpo celeste da lui scoperto Ceres Ferdinandea,


anche se poi gli fu dato il nome di Ceres (Cerere)

Cerere il primo asteroide scoperto della fascia di asteroidi


(diametro 974 km, a = 2.76 AU, e = 0.079, i = 10.58

). Nel 2006
stato classicato come pianeta nano
Soluzione del problema di Lambert (1)
Ipotesi semplicative:
1. Sappiamo se lorbita prograda o retrograda
2. Si considera il caso in cui k = 0
Segue che il problema di Lambert ammette 1 soluzione

Lorbita nota una volta determinato il vettore velocit in uno dei


due punti (v
1
in P
1
o v
2
in P
2
)

I coecienti di Lagrange permettono di ricavare la posizione e la


velocit di tutti i punti lungo lorbita dalla posizione e dalla velocit
di un punto (e.g., r
1
, v
1
o r
2
, v
2
)

Molte tecniche per risolvere il problema di Lambert sono state


prodotte diversicandosi per la forma dellequazione del tempo di
trasferimento e la variabile di iterazione utilizzata
Soluzione del problema di Lambert (2)

Si determina langolo spazzato tra r


1
e r
2
=
_
cos
1
(r
1
r
2
)
360

cos
1
(r
1
r
2
)
Lambiguit risolta valutando la componente di r
1
r
2
lungo

K

Le velocit in P
1
e P
2
sono funzioni di r
1
e r
2
v
1
=
1
g
(r
2
f r
1
) v
2
=
1
g
( gr
2
r
1
)
dove i coecienti di Lagrange f e g sono esprimibili in termini di
f = 1
r
2
h
2
(1 cos ) g =
r
1
r
2
h
sin
o in termini della variabile universale
f = 1

2
r
1
C (z) g = t

3

S (z)
Noti f , g e g il problema di Lambert risolto
Soluzione del problema di Lambert (3)
Procedura presentata da Bate, Mueller e White (1971) e Bond e Allman
(1996)

Si deriva lequazione del tempo di trasferimento da g () e g ()

t =
3
S (z) +
r
1
r
2
h
sin

Si sostituisce ad h lespressione trovata da f () e f ()

t =
3
S (z) + A
_
C (z)
dove A una costante determinata dalle quantit note r
1
, r
2
e

Si sfruttano le espressioni

f () e

f () per scrivere in funzione
di z
=

y (z)
C (z)
y (z) = r
1
+ r
2
+ A
zS (z) 1
_
C (z)
Si noti che > 0, infatti
=
_

_
h

_
tan

2
2
tan

1
2
_
parabola

a (E
2
E
1
) ellisse

a (F
2
F
1
) iperbole
Soluzione del problema di Lambert (4)

Si ottiene lequazione del tempo di trasferimento in funzione di z

t =
_
y (z)
C (z)
_
3
2
S (z) + A
_
y (z)

Si applica un metodo iterativo per trovare z, ad esempio il metodo


di Newton-Raphson
z
i +1
= z
i

F (z
i
)
F

(z
i
)
poich z =
2
e = 1/a il segno di z ci dice il tipo di orbita

Da z si determina e da z e si calcolano i coecienti di Lagrange

Si calcolano le velocit v
1
e v
2

Da r
1
e v
1
o da r
2
e v
2
si determinano gli elementi orbitali
Traiettorie interplanetarie dirette non-Hohmann (1)

Adottando lapproccio delle coniche raccordate, un trasferimento tra


due pianeti in 3D (in cui i pianeti giacciono su piani orbitali diversi),
con tempo di trasferimento orbitale t noto, pu essere arontato
per quanto riguarda la fase interplanetaria mediante la risoluzione di
un problema di Lambert

Avendo imposto un tempo di trasferimento t, lorbita risultante, in


generale, non di Hohmann

Si denisce il problema di Lambert per la fase di trasferimento dal


pianeta di partenza al pianeta di arrivo considerando i punti P
1
e P
2
alluscita e allingresso delle sfere di inuenza dei due pianeti ed il
tempo di trasferimento t
Traiettorie interplanetarie dirette non-Hohmann (2)
Analizziamo un caso 3D di trasferimento dalla Terra a Marte seguendo un
prolo di missione basato liberamente su quello del Mars Global Surveyor

Partenza dalla sfera dinuenza della Terra il 7 novembre 1996 (0 hr


UT)

Arrivo alla sfera dinuenza di Marte il 12 settembre 1997 (0 hr UT)


Procedura

usare coordinate eliocentriche

calcolare le epoche JD
1
e JD
2
(date Giuliane) di partenza e arrivo
(usare formula o routine disponibili in rete)

calcolare il tempo di trasferimento t = JD


2
JD
1

calcolare i vettori di partenza e arrivo r


1
e r
2
assumendo che
r
1
= R
Terra
e r
2
= R
Marte
(usare routine disponibili per calcolare le
eemeridi di pianeti in funzione della data Giuliana o della data di
calendario)

risolvere il problema di Lambert per ottenere lorbita di trasferimento


ed in particolare le velocit di partenza V
S
D
e arrivo V
S
A
in orbita
eliocentrica (lapice S = Sun indica che la velocit eliocentrica)
Traiettorie interplanetarie dirette non-Hohmann (3)
Epoche ed eemeridi (sistema J2000) della Terra il 7 novembre 1996 (0
hr UT) e di Marte il 12 settembre 1997 (0 hr UT)

Terra
JD
1
= 2450394.5
R
Terra
= 1.0500 10
8

I + 1.0466 10
8

J + 988.33

K (km)
V
Terra
= 21.516

I + 20.987

J + 1.3228 10
4

K (km/s)
R
Terra
= 1.482 10
8
km, V
Terra
= 30.06 km/s

Marte
JD
2
= 2450703.5
R
Marte
= 2.0833 10
7

I 2.1840 10
8

J 4.0629 10
6

K (km)
V
Marte
= 25.047

I 0.22029

J 0.62062

K (km/s)
R
Marte
= 2.194 10
8
km, V
Marte
= 25.05 km/s

Tempo di trasferimento
t = JD
2
JD
1
= 309 giorni
Traiettorie interplanetarie dirette non-Hohmann (4)
Dalla soluzione del problema di Lambert (funzione Matlab in appendice
D.11 del libro di H. D. Curtis) si ottengono le velocit di partenza e
arrivo sullorbita eliocentrica di trasferimento
V
S
D
= 24.427

I + 21.781

J + 0.94803

K (km/s)
V
S
A
= 22.158

I 0.19668

J 0.45785

K (km/s)
V
S
D
= 32.741 km/s, V
S
A
= 22.164 km/s
Passando in input i vettori r
1
= R
Terra
e V
S
D
alla routine in appendice D.8
del libro di H. D. Curtis si ottengono i parametri orbitali kepleriani
h = 4.8456 10
6
km
2
/s e = 0.2058 = 44.895

i = 1.6621

a = 1.8474 10
8
km = 19.969


1
= 340.04

Le velocit relative rispetto alla Terra e a Marte si calcolano come segue


v
D

= V
S
D
V
Terra
= 2.913

I + 0.7958

J + 0.9480

K (km/s)
v
A

= V
S
A
V
Marte
= 2.8804

I + 0.023976

J + 0.16277

K (km/s)
v
D

= 3.1651 km/s, v
A

= 2.8851 km/s
Traiettorie interplanetarie dirette non-Hohmann (5)
La gura mostra le posizioni della Terra e di Marte, e lorbita di
trasferimento in coordinate eliocentriche per la missione analizzata (le
linee tratteggiate indicano posizioni sotto quella delleclittica, presa come
riferimento)
Traiettorie interplanetarie MGA (1)
Tra il pianeta di partenza e il pianeta di arrivo si prevedono N y-bys,
generalmente di pianeti, che modicano di volta in volta la traiettoria
dello spacecraft

Scopo dei multi gravity assists (MGA) di ridurre il V totale


della missione, che, in generale, la somma dei seguenti contributi
V
tot
= v
D

+V
interplanetario
+V
cattura

La strategia MGA allunga il tempo di volo rispetto ad un


trasferimento diretto

MGA possono essere combinati a deep space maneuvers (DSM)


per ridurre ulteriormente il V totale

MGA e DSM sono pianicati per ottenere valori pi bassi di v


D

e di
V
cattura
rispetto ad un trasferimento diretto
Si pu impostare un problema di ottimizzazione per minimizzare il
delta-V totale selezionando sequenze di tentativo di y-bys per gravity
assists che saranno necessariamente funzioni delle epoche di partenza
dalla Terra e arrivo al pianeta di destinazione
Traiettorie interplanetarie MGA (2)
Introduciamo la velocit circolare V
C
=
_

pl
/R
pl
, con
pl
e R
pl
riferiti
al generico pianeta
Il delta-V fornito dal y-by e langolo di rotazione del vettore velocit
relativa allinnito sono funzioni di r
p
= r
p
/R
pl
e v

= v

/V
C
V =
2 v

1 + r
p
v
2

V
C
=2sin
1
_
1
1 + r
p
v
2

V > 0.7 V
C
per 0.42 < v

< 2.2 (per la Terra V > 5.5 km/s


per v

compreso tra 3.2 e 17.5 km/s)

Pi il modulo di v

elevato minore la sua rotazione, lo stesso


vale per r
p
Traiettorie interplanetarie MGA (3)

La massima variazione di velocit risulta (V)


max
= V
C
/
_
r
p
e si
ottiene per v

= V
C
/
_
r
p
Pianeta V
C
[km/s] z
min
[km] (V)
max
[km/s]
Mercurio 3.00 200 2.89
Venere 7.33 300 7.15
Terra 7.91 250 7.75
Marte 3.55 200 3.45
Giove 42.10 30000 35.33
Saturno 25.09 80000 16.44
z = r
p
R
pl
altezza al pericentro delliperbole di y-by
Traiettorie interplanetarie MGA (4)

Voyager 1 e 2 (lancio 5 settembre e 20 agosto 1977) sfruttarono il


y-by di Giove per ricevere lenergia suciente a raggiungere Saturno

Ulysses (lancio 6 ottobre 1990): il y-by di Giove ruot la velocit


relativa (15 km/s) no ad annullarne la componente lungo la
direzione della velocit del pianeta, producendo cos unorbita molto
inclinata come richiesto dalla missione
a) Orbita delle sonde Voyager no a Saturno - b) Orbita di Ulysses
Strategia V-GA (1)
La strategia V-GA combina lapplicazione di un delta-V (DSM), che
varia il modulo della v

, con lassist gravitazionale, che ne ruota


opportunamente la direzione
ESEMPIO: missione a Giove
Trasferimento diretto alla Hohmann

alta velocit relativa alla partenza, v


D

= 8.80 km/s (lancio pi


costoso)

basso tempo di trasferimento, t = 2.73 anni

bassa velocit relativa di arrivo a Giove, v


J

= 5.65 km/s (minor


consumo di propellente per la manovra di cattura)
Manovra V-GA con orbita risonante 2:1 Terra-Terra
Lo spacecraft lanciato in unorbita che completa 1 rivoluzione intorno al
Sole in 2 anni terrestri dopo i quali incontra nuovamente la Terra
Allafelio impartito un (V)
DSM
di frenata di 550 m/s

velocit relativa al lancio v


D

= 5.10 km/s

semiasse maggiore ed eccentricit a = 1.59 AU, e = 0.37

raggio e velocit allafelio


R
a
= (1 + e) / (1 e) = 2.17 AU v
a
= v
D
/R
a
= 16.05 km/s
Strategia V-GA (2)

variazione del momento angolare specico


h = R
a
(V)
DSM
= 1.19 km/s AU

variazione dellenergia kepleriana specica


E v
a
(V)
DSM
= 8.82 km
2
/s
2

variazione della componente trasversale della velocit al perielio


v
,p
= 1.19 km/s

componente trasversale della velocit relativa alla Terra


v
in
,
= v
D

+v
,p
= 3.91 km/s

componente radiale della velocit relativa alla Terra


E = v
D
v
p
+ 0.5
_
v
in
,r
_
2

v
in
,r

= 8.09 km/s

velocit relativa allincontro con la Terra v


in

= 9 km/s
Il modulo della velocit relativa v
in

lievitato di 3.9 km/s per eetto


della DSM (da 5.1 a 9 km/s), che 7.1 volte il delta-V della DSM
Si parla si v

-Leveraging, con un leverage factor uguale a 7.1


Il y-by della Terra allinea la direzione di v
in

con la velocit terrestre


Essendo v
in

non molto pi alto di V


C
, v
in

pu essere ruotato di 50 ad
unaltezza sicura di 320 km
Strategia V-GA (3)
Velocit relativa [km/s]
Evento Trasversale Radiale Totale
Lancio 5.1 0 5.1
Ingresso y-by 3.9 8.1 9.0
Uscita y-by 8.7 2.2 0.0
Lidea di base per ottenere leetto di leveraging di diminuire
leggermente lenergia kepleriana dellorbita e signicativamente il suo
momento angolare
E
h
=
v
a
R
a
=
(1 e)
2
(1 + e)
2
v
D
ci si ottiene aumentando leccentricit e dellorbita, e quindi, poich il
perielio ssato, aumentando il semiasse maggiore (R
a
, v
a
)
Rispetto alla manovra di Hohmann

il tempo di trasferimento aumentato di 2 anni terrestri

la v
D

diminuita da 8.80 a 5.10 km/s (lancio meno costoso)


Regola doro delle strategie MGA: la massa di propellente pu essere
scambiata con il tempo di volo
Strategia V-GA (4)
La strategia 2:1 Terra-Terra V-GA ha due opzioni (due opportunit per
la stessa data di lancio)

2: la Terra incontrata con una componente radiale negativa, che


punta verso il Sole (inbound)

2+: la Terra incontrata con una componente radiale positiva,


opposta alla direzione del Sole (outbound)
(2) (2+)
Esistono anche altre manovre con orbite risonanti del tipo p : q dove q
orbite dello spacecraft sono completate in p orbite del pianeta
Il periodo dellorbita risonante pu essere inferiore a quello della Terra, in
questo caso si accelera al perielio
Strategie con GA di Marte e Venere (1)
Assists gravitazionali
La DSM in una strategia V-GA pu essere sostituita da un assist
gravitazionale planetario

si evita di consumare propellente per la DSM

si diminuisce il delta-V da impartire al lancio (inferiore a 5.1


km/s con riferimento alla strategia 2:1 Terra-Terra V-GA)

minor numero di nestre di lancio


Due pianeti si prestano a tale scopo meglio di altri

Marte, orbita risonante Terra-Marte 3:2 GA

Venere, orbita risonante Terra-Venere 1:1 GA


Distinguiamo 3 tipi di archi orbitali da pianeta a pianeta
1. tipo I: langolo tra i due vettori posizione < 180

2. tipo II: langolo tra i due vettori posizione > 180

e < 360

3. tipo III: orbita di fasatura di 360

seguita da un arco di tipo I


Strategie con GA di Marte e Venere (2)
Terra-Marte 3:2 GA per ogni nestra di lancio (ogni 2.1 anni) ci sono 4
strategie: y-by inbound (v
r
< 0), y-by outbound (v
r
> 0), nella
prima o nella seconda orbita (la pi economica y-by inbound nella
seconda orbita pochi mesi prima di incontrare la Terra)

il periodo dellorbita di 1.5 anni

la v
D

di 3.4 km/s e la velocit relativa aumenta gratuitamente


no a 9 km/s (missione verso Giove o la famiglia di comete di Giove)
Strategie con GA di Marte e Venere (3)
ESEMPIO: missione Rosetta
Questa strategia fu scelta per la missione Rosetta alla cometa
67P/Churyumov Gerasimenko (inizialmente a 46 P/Wirtanen, poi
annullata a causa di problemi allAriane 5 nel dicembre 2002)
Strategia
V-EMEE-GA
a) 1:1 Terra-Terra
V-GA
b) 3:2 Terra-Marte
(y-by outbound nella
seconda orbita)
c) 2:1 Terra-Terra
V-GA
Strategie con GA di Marte e Venere (4)
Terra-Venere 1:1 GA (trasferimento tipo I) per ogni nestra di lancio
(ogni 1.6 anni) c 1 strategia

La Terra incontrata dopo un anno inbound con una v

uguale a
7.6 km/s, troppo bassa per andare verso pianeti esterni, troppo alta
per poter essere sucientemente ruotata e allineata alla velocit del
pianeta
Per missioni verso pianeti esterni
questa strategia seguita solitamente
da una manovra 2:1 Terra-Terra
V-GA che aumenta il modulo di v

se necessario e ne completa la
rotazione
ESEMPIO: missione Galileo a Giove
(sequenza VEE)
La Terra (primo y-by) incontrata
dopo 1.14 anni con una velocit
relativa allinnito di 8.9 km/s
Strategie con GA di Marte e Venere (5)
Altra soluzione interessante

Trasferimento di tipo II a Venere seguito da unorbita 2:1


Venere-Venere non risonante e poi da un trasferimento di tipo I alla
Terra, dove la velocit relativa allarrivo di 9.4 km/s outbound o
pi alta se una DSM posta nel tratto Venere-Venere
ESEMPIO: missione Cassini a Saturno e a Titano (sequenza VVEJ)
Pianicazione di traiettorie MGA senza DSM (1)
La pianicazione (preliminare) di una traiettoria MGA senza DSM viene
tradotta in un problema di ottimizzazione globale qui enunciato
Sia x il vettore contenente lepoca di partenza t
D
e i tempi di
trasferimento t
i
dal pianeta i al pianeta i + 1 (con i = 1, . . . , N + 1)
x = [t
D
, t
1
, . . . , t
N+1
]
e sia f (x) = V
tot
, f : R
N+2
R, la funzione obiettivo da ottimizzare
Fissati

la sequenza di pianeti per i y-bys

il dominio I R
N+2
di f (x)
I = I {t
D
} I {t
1
} . . . I {t
N+1
}
determinare il minimo globale x
min
di f (x)
f (x
min
) = min
_
f (x) : x I R
N+2
_
Pianicazione di traiettorie MGA senza DSM (2)
Calcolo del V
tot
per un certo vettore dei tempi x

Approccio delle coniche raccordate

Traiettorie eliocentriche: N + 1 tratti interplanetari sono soluzioni di


N + 1 problemi di Lambert. Si determinano v
D

, v
in

e v
out

per
ciascun pianeta di y-by, e v
A

Traiettoria planetocentrica del


generico y-by: v
in

e v
out

deniscono
il piano dellorbita e le direzioni degli
asintoti dei rami iperbolici di ingresso
e di uscita dalla sfera di inuenza del
pianeta

Powered y-by: i due rami iperbolici


si congiungono al pericentro dove
applicato un V per passare da un
ramo iperbolico allaltro
!!" !# " # !"
!!"
!$
!%
!&
!'
"
'
&
%
$
!"
I
O
SOI
(V)
p
P
!
in
!
out
"
v
out

F
V
pl
v
in

V
out
V
in
V
pl
O
I
Pianicazione di traiettorie MGA senza DSM (3)

Il raggio di pericentro r
p
determinato (con un metodo iterativo)
dallequazione
= sin
1
_

+ r
p
(v
in

)
2
_
+ sin
1
_

+ r
p
(v
out

)
2
_
dove langolo compreso tra v
in

e v
out

Le velocit al pericentro dei due rami iperbolici sono in generale


diverse in modulo
v
in
p
= v
out
p

(v
in

)
2
+
2
r
p
=

(v
out

)
2
+
2
r
p
Al pericentro si deve applicare un V per passare da v
in
p
a v
out
p
V
yby
=

v
in
p
v
out
p

Pianicazione di traiettorie MGA senza DSM (4)


V
tot
= v
D

+V
interplanetario
+V
cattura

Primo termine v
D

=
_
_
v
D

_
_

Secondo termine
V
interplanetario
=
N

i =1
_
V
i
yby
+V
i
penalty
_
dove V
i
penalty
un delta-V di penalizzazione applicato qualora r
i
p
sia minore di un valore minimo ssato

Terzo termine
V
cattura
=

v
A

2
+
2
A
r
A
p

A
r
A
p
(1 + e)
dove
A
e r
A
p
si riferiscono al pianeta di arrivo, ed e leccentricit
dellorbita chiusa di cattura
Pianicazione di traiettorie MGA con DSM (1)
Quando sono previste delle DSM in K ( N + 1) tratti interplanetari la
dimensione del dominio della funzione obiettivo f (x) = V
tot
aumenta
rispetto al caso senza DSM

N + 1 K tratti senza DSM sono soluzioni di altrettanti problemi di


Lambert

La DSM divide il tratto interplanetario in due archi della durata


temporale di t e di (1 ) t con (0, 1)

La frazione del tempo di trasferimento una nuova variabile di


ottimizzazione

Consideriamo il generico tratto i (i = 1, . . . , N + 1) compreso tra r


i
e r
i +1
in cui applicata una DSM. Larco che precede la DSM viene
propagato analiticamente per una durata t a partire da r
i
e v
i
.
Larco che segue la DSM soluzione del problema di Lambert con
condizioni al contorno r
0
= r
DSM
, r
1
= r
i +1
e tempo di
trasferimento (1
i
) t
i

Se la DSM applicata nel primo tratto (i = 1), sono introdotte 4


nuove variabili di ottimizzazione: v
D

, la direzione di v
D

(data da
due angoli ad esempio) e
D
Pianicazione di traiettorie MGA con DSM (2)

Se la DSM applicata nel generico tratto i > 1, il y-by precedente


alla DSM unpowered, di conseguenza v
in

= v
out

= v

. Si
introducono 3 nuove variabili di ottimizzazione: il raggio di
pericentro r
p
r
p
, v

e,
un angolo per denire univocamente la direzione di v
out

, e la
frazione del tempo di trasferimento

La dimensione del dominio di ricerca N + 3K + 2 (+1 se una DSM


nel primo tratto)

Delta-V totale
V
tot
= v
D

+V
interplanetario
+V
cattura

Cambia il secondo termine rispetto al caso senza DSM


V
interplanetario
=
NK(+1)

i =1
_
V
i
yby
+V
i
penalty
_
+
K

i =1
V
i
DSM
dove
V
DSM
=
_
_
_v
(+)
DSM
v
()
DSM
_
_
_
Esempi di traiettorie MGA a Giove (1)
Traiettorie classiche

V-E, VE, VEE, V


2
, V
3

alta frequenza delle


opportunit di lancio

la v

al primo y-by di
Venere piuttosto elevata,
servono ulteriori y-bys per
ruotare la velocit
Fly-by di Venere (missione Galileo)
Traiettorie non-classiche
1. sostituzione della manovra di v

-leveraging con un y-by: e.g.,


(VEE ) VEME e (V
2
) VMV
2. aggiunta di un y-by nale: e.g., (VE) VEM, (V
2
) V
2
E e
(V-E) V-EM
3. combinazione delle strategie 1) e 2): e.g., VMVE
4. ripetizione di sequenze classiche: e.g., VEVE
5. sostituzione di Venere con Marte: e.g., ME, MEE e M
2
Esempi di traiettorie MGA a Giove (2)
Si presentano le soluzioni con il (V)
totale
pi basso per le sequenze
classiche VEE, V-E e non-classica VEMEE nellintervallo 1 gennaio
2010 - 31 dicembre 2019. Il delta-V di cattura (V)
J
calcolato con
e = 0.97 e r
J
p
= 4R
J
(1R
J
un raggio gioviano)
Sequenza VEE/GA
lancio: 19/10/2013
(t)
EV
156.27
(t)
VE
289.35
(t)
EE
730.49
(t)
EJ
1484.86
TOF 7.29 anni
v
D

3369.65
(V)
V
10.78
(V)
E
7.33
(V)
E
24.97
(V)
J
1003.34
(V)
totale
4416.07
t in giorni, velocit in m/s
!! !" # " ! $
!%
!&
!$
!!
!"
#
"
X [AU]

Y


[
A
U
]

'
(
'
'
)
Esempi di traiettorie MGA a Giove (3)
Sequenza VEE/GA

Orbita risonante Terra-Terra 2:1 (si veda la traiettoria della missione


Galileo)
Fly-by Terra 1 (r
p
= 3250 km) Fly-by Terra 2 (r
p
= 300 km)
!30 !25 !20 !15 !10 !5 0
!20
!18
!16
!14
!12
!10
!8
!6
!4
!2
0
2
16.93
V
in
V
pl
V
out
v
in

39.22
v
out

v
in
E
= 30.41, v
out
E
= 35.81,
v
in
,E
= 8.98, v
out
,E
= 8.99 (km/s)
!35 !30 !25 !20 !15 !10 !5 0
!20
!18
!16
!14
!12
!10
!8
!6
!4
!2
0
2
2.01
V
pl
V
in
V
out
v
in

49.70
v
out

v
in
E
= 35.81, v
out
E
= 39.18,
v
in
,E
= 8.99, v
out
,E
= 9.03 (km/s)

Con un delta-V di 32 m/s la velocit eliocentrica aumenta da 30.41


a 39.18 km/s
Esempi di traiettorie MGA a Giove (4)
Sequenza V-E/GA
lancio: 29/01/2015
(t)
EE
683.52
(t)
EJ
1083.04
TOF 4.84 anni
v
D

5038.53
(V)
DSM
555.77
(V)
E
0
(V)
J
817.20
(V)
totale
6411.51
t in giorni, velocit in m/s
!! !" # " !
!$
!%
!&
!!
!"
#
"
X [AU]

Y


[
A
U
]

'
'
(
Traiettoria con lancio 8 dicembre 2015

La DSM introduce un arco di traiettoria di tipo III. Una DSM nel


primo tratto aumenta il numero di nestre di lancio
Esempi di traiettorie MGA a Giove (5)
Sequenza V-E/GA
Le due migliori sequenze E/GA senza DSM nel tratto Terra-Terra
Data di v
D

v
J

(V)
totale
TOF t
lancio [km/s] [km/s] [km/s] [anni] [giorni]
12/02/2015 5.89 5.79 8.70 5.02 688.94 1146.12
07/03/2016 5.87 5.91 8.71 4.43 689.69 929.35

Rispetto al trasferimento di Hohmann la v


D

diminuita di 2.9
km/s, tuttavia il powered y-by della Terra comporta un (V)
yby
di 2 km/s

Dal confronto con la strategia V-E, emerge che la DSM fa


diminuire ulteriormente v
D

da 5.9 a 5 km/s e produce un


v

-leveraging da 5.04 a 8.92 km/s (leverage factor 6.98). Di


conseguenza il y-by della Terra unpowered
Esempi di traiettorie MGA a Giove (6)
Sequenza VEMEE/GA
Data di v
D

v
J

(V)
J
(V)
totale
TOF
lancio [km/s] [km/s] [km/s] [km/s] [anni]
12/02/2015 2.72 5.77 0.83 3.55 11.69
!! !" !# !$ !% & %
!"
!#
!$
!%
&
%
X [AU]

Y


[
A
U
]

'
(
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'
*
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%
%#$
"
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E(2)
M(3)
E(4)
DSM
E(2)M(3)
DSM
M(3)E(4)

2 DSM nei tratti EM e ME

Le DSM, i cui delta-V sono trascurabili, generano delle multi-revolution orbits

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