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SANITA PUBBLICA (Igiene-Med del lavoro-Managment sanitario)

HYPERLINK "mailto:matteo.vitali@uniroma1.it: igiene" matteo.vitali@uniroma1.it: igiene citoni: managment tomei: med del lavoro (coordinatore), casale esame:igiene:orale, med lavoro: si basa sulla numerosit degli iscritti, economia:scritto a quiz

Igiene vitali 7\10\10


La salute si ottiene mediante una serie di componenti sociali, economici, sanitari (educazione,alimenti, acqua,lavori pubblici, alloggi ecc.) Determinanti della slaute fattori che possano determinare lo stato di salute delle popolazioni (modificabili e non) Individuali: sesso et genetica Stile di vita e comportamento: alimentazione,attivit fisica, fumo,droga alcool Ambienti di lavoro e di vita: inquinamento,clima,fattori di rischio chimicofisico,ergonomico(postura),sociale Paese in cui si vive: scelte politiche Politica glibale PROGRAMMAZIONE SANITARIA Analisi di situazionedefinizione prioritscelta dei materialiprogrammazionecontrollo e correzione in corso di un operavalutazione efficacia

Igiene vitali 20\10\10


PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI OSPEDALIERI INFEZIONI OSPEDALIERE Sistemi di distribuzione dellacqua e dellaria(sistemi di filtrazione) bagni, mense,strumenti DISINFEZIONE:portare la carica batterica infettiva a valori inferiori alla carica di rischio Polifenoli e cloro sono le categorie maggiormente utilizzate per la disinfezione Gli strumenti si distinguono in : Non critici:che vengono a contatto con la cute integra Semicritici: mucose Critici: superano la barriera cutanea 3 diversi meccanismi di disinfezione: Non criticidisinfezione di medio livello

Semicriticidisinfezione di medio\alto livello Criticisterilizzazione (agisce anche sulle spore)


-6

SAL= <10 LIVELLO DI STERILITA INTERNAZIONALE La probabilit che una siringa monouso non sia sterile 1 su un milione per ciascuna siringa MODALITA DI STERILIZZAZIONE: 1)radiazioni ionizzanti gamma: per sterilizzare una siringa (materiale duro) 2)filtrazione: sterilizzazione colliri. Per non denaturare la natura chimica del prodotto con radiazioni o temperature 3)chimica: non danneggia o altera le caratteristiche del flacone (plastica morbida) es.disinfettante riduzione della popolazione microbica su ferite,cute che deve essere esposta a soluzioni di continuo (punture,flebo,operazioni ecc) e sulle mani degli operatori sanitari. Riassumendo le finalit della disinfezione sono: Ferite ustioni piaghe Interventiva e post-chirurgica Mani operatore Il prodotto deve essere legato alla compatibilit del materiale disinfettato sia organico che inorganico. (ad es. anche se diminuiamo la carica microbica non possiamo gettare della varechina su una ferita) e deve essere adeguato a quello che si deve fare.(es: puntura:alcoolsgrassante togli i batteri ma non disinfettante. Flebo: deve avere un effetto residuo perch rimane li a lungo quindi disinfettante Intervento chirurgico: tintura di iodio (betadine) disinfettante e continua nel tempo:alto effetto residuo. Ferita gi avvenuta:disinfettarepulireeliminare lo sporco: acqua ossigenata) Antisepsi mani: chirurgo: procedura particolare fino ai gomiti Operatore sanitario: frequenti lavate di mani Sangue sul pavimento: nb:il sangue diluisce il disinfettante quindi meglio un disinfettante in granuli che lo assorbe DECONTAMINAZIONE: operazione di disinfezione mirata contro una specifico microrganismo.

Igiene 25\11 vitali


TLV:valore limite soglia Il limite di valore degli ambienti di lavoro molto pi alto rispetto agli ambienti pubblici Perch: tempi di esposizione differenti popolazioni differenti i tlv sono di tutela della > parte dei lavoratori nei quali si ritiene che non avvengano danni in seguito ad esposizione di quella sostanza nellarco di tempo MICROCLIMA ESPOSIZIONE AL RUMORE ILLUMINAMENTO MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE IGIENE:Ottenere dei fatori chimici ambientali il pi bassi possibili in modo da cercare di eliminare il problema LAVORO:raggiungere la concentrazione massima tollerata dalla > parte dei lavoratori MICROCLIMA: clima che si viene a generare nellambito di ambiente confinato (chiuso) quindi subisce leffetto dellambiente esterno attraverso varo filtri (finestre, riscaldamento, n. persone) Il microclima determinato da: PARAMETRI OGGETTIVI: T aria Umidit in % di saturazione Ventilazione Calore radiante (emesso da superfici che emettono calore) PARAMETRO SOGGETTIVI: (fisiologico- comportamentali) Le persone che si trovano in quel microclima disperdono calore (calore metabolico) 3 CONDIZIONI DI MICROCLIMI: E 2. AMBIENTI SEVERI FREDDI\CALDI: luomo da solo non in grado di mantenere la temperatura a 37. Mantenere misure di tutela per eviate il congelamento\surriscaldamento 3. AMBIENTI MODERATI: lindividuo in grado di mantenere con + o sforzo in condizioni ottimali di temperatura. Si parler di BENESSERE TERMICO (con o senza sforzo)

EQUAZIONE DI BLIANCIO TERMICO: BT= M+\- C +\- R +\- R E M= calore metabolico (metabolismo basale + att. Muscolare) a riposo = 80 kcal/ h sotto sforzo= fino a 600 kcal/h C= convezione (dipende dai movimenti dellaria) / conduzione (contatto con corpi caldi o freddi) R= irraggiamento E= evaporazione BT=0 omeotermia BT<0 deficit di calore nellorganismo BT>0 eccesso di calore nellorganismo Abbigliamento Stato pscichico e fisico Attivit fisica Acclimatamento: adattamento dellindividuo a condizioni climatiche variata

INDICI DI FANGET: il giudizio sullambiente termico influenzato dai fattori cognitivicomportamentali dei soggetti (va da -3 tanto freddo a +3 tanto caldo) PMV= voto medio previsto. Valore che esprimerebbero i soggetti presenti nellambiente considerato i parametri oggettivi determinano il microclima ma luomo individualmente esprime la sua soddisfazione termica resistenza termica del vestiario espressa in CLO nudo= 0,0 clo polare= 4,0 clo MET= unit di misura del lavoro prodotto dal metabolismo in seguito a varie attivit. Dormire 0,7 met basket 5,0-7,0 met Calcolato con apposito strumentazione, dopo aver misurato parametri e inserito CLO e MET, avremo: nella norma: lambiente consente un benessere termico quando non pi del 10% delle persone sono insoddisfatte percentuale di insoddisfatti (ppd) in funzione del voto medio previsto (pmv) la norma di riferimento indica come valori accettabili quelli compresi fra PMV 0,5 e + 0,5 8sforzi ridotti per termoregolazione).

MEDICINA DEL LAVORO Casale 28\10\10


Medicina del lavoro = medicina preventiva , tutela della salute e sicurezza dei

lavoratori Si pens intorno al 1700 che Il lavoro potesse essere legato ad una patologia. UOMO LAVORO SALUTE INFORTUNI | | BENESSERE CONDIZIONI PSICOFINICO MALATTIE PROFESSIONALI AMBIENTE DI LAVORO Prima Si cercava di intervenire per non provocare morti, poi di non farli ammalare,ora si cerca un benessere psicofisico con il discorso di PREVENZIONE.(primaria-secondaria-terziaria) 1fase: eliminare il rischio 2fase: prevenzione:ridurre al minimo possibile il rischio lavorativo 3 fase:mantenerlo allo stesso livello ci sono molti aspetti nellambito della med.del lavoro,la tossicologia industriale la pi importante. MALATTIA PROFESSIONALE: c un elenco di alcune malattie. La presenza di una di queste malattie ci fa fare diagnosi. MALATTIA CORRELATA AL LAVORO: dobbiamo dimostrare che ci sia una correlazione MONITORAGGIO AMBIENTALE: valutazione della presenza di sostanze tossiche o nocive nell ambiente lavorativo che devono entrare entro certi limiti standard.(per ogni sostanza)o cmq di rischi lavorativi in generale(es vibrazioni ecc). lobbligo principale del datore di lavoro IDENTIFICARE e VALUTARE i rischi lavorativi!!! MONITORAGGIO BIOLOGICO: valutazione di elementi nocivi nei liquidi biologici dei lavoratori che devono rientrare entro certi limiti. SORVEGLIANZA SANITARIA: vi provvede il medico competente. Consiste in una serie di atti medici (visite ,indagini strumentali ecc)ai dipendenti in base al rischio lavorativo. Tvl=valori limite di soglia Indicano per ogni agente le concentrazioni atmosferiche alle quali la maggior parte dei lavoratori pu rimanere esposta giorno dopo giorno senza effetti negativi sulla salute. Esistono vari tipi: TLV-TWA calcolo fatto in un lasso di tempo TLV-STEL:valore limite di soglia-limite per breve tempo di esposizione. Max 4 volte al giorno per 15 min intervallate da 60 min. TLV-C:picco max di soglia che non deve essere superato nemmeno per

unistante. Decreto legislativo 626 del 1994 Riportato nell81 del 2008 Figure Obblighi sanzioni qualora non rispettati gli adempimenti NEW!! Presi i singoli rschi lavorativi (rumore,vibrazioni,chimico,biologico,ecc) Soggetti della prevenzione: datore di lavoro (art 17) 2 obblighi non delegabili: VALUTAZIONE DEI RISCHI E SUCCESSIVA RELAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR) Nelle piccole aziende fino a 10 dipendenti pu non fare il dvr ma basta una semplice autocertificazione senza entrare troppo nello specifico. ALTRI OBBLIGHI: DESIGNARE IL RESPONSABILE DI SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE(RSPP). Fino a 200 dipendenti il datore di lavoro ha facolt di ricoprire lui stesso questo ruolo. Il medico competente sempre presente nellazienda? No Se nn ci sono rischi non c lobbligo di nominarlo. Viene nominato solo quando la legge lo prevede. RLS:rappresentante dei lavoratori per la sicurezza FORNIRE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) PREPOSTO:caposquadra-capocantiere-capoufficio-eccDeve controllare che le misure di sicurezza vengano rispettate METTERE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI CORSI DI FORMAZIONE,INFORMAZIONE,ADDESTRAMENTO (simulazione sul posto di lavoro). Quando viene fatto? Prima che il lavoratore venga adibito allo svolgimento della mansione. Chi che pu fare il medico competente? Ci sono titoli e requisiti che il medico deve avere per svolgere lattivit di medico competente: Med. Del lavoro Med. Perventiva del lavoro e psicotecnica Igiene e med.preventiva o med. Legale (frequentando appositi persorsi) Docenza in med del lavoro Dopo il 1991 stato introdotto il termine di medico competente quindi anche chi lo aveva fatto prima del 91 come medico di azienda OBBLIGHI

VISITE. Istituiscono un protocollo sanitario che consiste in una tipologia di visita legata al rischio della mansione che un determinato datore di lavoro prevede. Il medico competente alla fine della visita esprima un giudizio di idoneit alla mansione specifica. Per ogni lavoratore il medico istituisce una cartella sanitaria e di rischio che va in archivio ed il datore di lavoro non la pu vedere. Visitare almeno una volta lanno gli ambienti di lavoro Riunione periodica annuale (della sicurezza). Di solito si fa a dicembre come riassunto dellanno precedente ed il medico deve scrivere i RAC (risultati anonimi collettivi)su base statistica. Servono a capire la situazione ed organizzare le trategie terapeutiche per il futuro. Esistono vari tipi di giudizio di idoneit: Idoneit normale i. parziale : uno rimane idoneo ma pu avere una PRESCRIZIONE (consiglio,indicazione per far si che si possa essere maggiormente tutelati. Es chi utilizza il videoterminale ogni 2 ore pu allontanarsi dalla postazione per 15 min per ridurre il tempo di esposizione. Oppure una LIMITAZIONE es. magazziniere non pu sollevare pi di un tot di kg non idoneit: PERMENENTE O TEMPORANEA. IL datore di lavoro ove possibile, adibisce il lavoratore in unaltra mansione.altrimenti viene licenziato. Tipologia di visita che effettua il medico competente: v. preventiva: prima di essere adibito allo svolgimento della mansione v. periodica: stabilita dalla legge per i singoli rischi.il medico pu cambiare la periodicit ma motivandola v. a richiesta: del lavoratore. Il medico deve valutare se correlata al rischio ed accettare o meno. Visite preassuntive: alcune paziente lo fanno!

Medicina del lavoro 11\11\2010 casale


POSTO DI LAVORO: linsieme che comprende le attrezzature munita di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, ovvero software per linterfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali,le apparecchiature connesse comprendenti linsieme di rischi,telefoni,stampanti modem nonch lambiente di lavoro immediatament circostante. SORVEGLIANZA SANITARIA: esercitata dal medico competente Obbligatoria

Preventive Periodiche. Fino a 50 aa ogni 5 anni, dopo i 50 aa ogni 2 anni, <50 aa idoneo con prescrizione ogni 3 anni, poi a sua discrezione pu decidere una periodicit diversa (inferiore ovviamente) motivandolo I lavoratori sono sottoposti a controllo oftalmologico ASTENOPIA OCCUPAZIONALE: lattivit lavorativa al VDT si caratterizza per lelevato impegno visivo e pertanto pu provocare linsorgenza di disturbi prevalentemente a carico dellapparato oculare che caratterizzano la fatica visiva o astenopia occupazionale Disturbi visivi: fastidio alla luce,visione sfuocata,sdoppiata, aloni colorati, riduzione acuit visiva,allontanamento del punto di accomodazione. Disturbi oculari: prurito occhi Disturbi di carattere generale : cefalea, nausea, vertigini tensione ecc..) Disturbi muscolo scheletrici Stress Consigli sulla posizione da ottenere nellambiente di lavoro. Posizioni corrette: braccia Occhi (distanza dal monitor 50-70 cm) Piano di lavoro. Sedile di lavoro. Monitor. Illuminazione: valori condizionali ottimali 200 e 400 lux perpendicolari al monitor (di lato) Tende (veneziane) Pareti, soffitti, ecc.. devono essere chiari Plafoniere anti abbagliamento INDICE DI ESPOSIZIONE MAPO: (MOVIMENTO E ASSISTENZA PZ. OSPEDALIZZATI) Valuta in modo integrato il contributo dei principali fattori di rischio e movimentazione. Questo indice serve a scopi preventivi per rotazione del personale Es.: alcune mansioni sono pi faticose rispetto ad altre; per non gravare sempre sugli stessi,per determinati lavori si fa ruotare il personale in modo che cos tutti fanno tutto in modo equo.

Managment sanitario 2\12 citoni


CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI SANITARI (sta tutto pari e patto sulle slide di accento!)

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