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Micrometeoriti e detriti spaziali

Testi di riferimento: Tribble A.C., The Space Environment Princeton University Press, 2003 Materiale dal seminario CISAS (Ing. R. Destefanis, TAS-I), 2010 Materiale dalla presentazione del laboratorio di ipervelocit del CISAS (Dr. A. Francesoni, UniPD)

Micrometeoriti e detriti spaziali


Il progetto di una missione spaziale deve tenere conto della presenza di micrometeoriti (naturali) e detriti spaziali (fatti dall uomo) i detriti spaziali si differenziano dai micrometeoriti perch si trovano permanentemente in orbita terrestre mentre i micrometeoriti sono in orbita eliocentrica i detriti sono generati da esplosioni (di solito involontarie) oppure da pratiche di lasciare oggetti in orbita la loro presenza pu generare collisioni e quindi ulteriori detriti

Astrodinamica

Micrometeoriti e detriti orbitali (M/ODs)


Micrometeoriti (origine naturale):
massa: 20000 tons all anno entrano nell atmosfera terrestre velocit media: 20 km/s densit media: 1-2 gr/cm3 dimensioni: < 10 cm

Detriti spaziali (prodotti dall uomo):


quantit: ~15000 oggetti in orbita con dia. > 10 cm molti pi oggetti < 10 cm (da stime) velocit media: 8 km/s in LEO densit media: 2-4 gr/cm3 dimensioni medie: 1 m
Astrodinamica 3

Micrometeoriti (MM)
MM sono in orbita intorno al sole e attraversano continuamente lorbita terrestre talvolta con densit di flusso maggiore dando origine alle meteor showers (e.g., Perseids nel periodo 27 lug 17 ago)

da Destefanis, TAS-I

Modello di flusso di Grn


Modello di intensit di flusso di MM per il valore del background interplanetario (niente meteor showers)
FMMI (m "2 year "1 ) = 3.156x10 "7 (A "4.38 + B + C) con A = 15 + 2.2x10 3 m 0.306 B = 1.3x10 "9 (m +1011 m 2 +10 27 m 4 ) "0.306 C = 1.3x10 "16 (m +10 6 m 2 ) "0.85 e la massa m in grammi (g)

Per tradurre la massa in dimensioni, la densit da usare 2 g/cm3 per m < 10-6 g e 1 g/cm3 10-6 g < m < 0.01 g e 0.5 g/cm3 per m > 0.01 g.
Astrodinamica 5

Flusso interplanetario di MM

Astrodinamica

Fattori di correzione del flusso


Il flusso interplanetario aumentato dal campo gravitazionale del pianeta (focusing) e diminuito (in media lungo un orbita) dalla presenza del pianeta (shielding) Focusing factor
RE +100km RE + h con RE = raggio equatoriale terrestre h = altezza orbitale Fgrav = 1+

Shielding factor
!
Fshield $ ' 1+ cos " #1 RE +100km = e " = sin & ) 2 RE + h ( %

Flusso di MM vicino al pianeta


!

FMM = Fshield Fgrav FMMI


Astrodinamica 7

Detriti orbitali
Oggetti originati dalluomo e che si stanno accumulando in orbita dallinizio dellattivit spaziale nel 1957 (Sputnik)

Detriti orbitali in orbita tracked

size > 10 cm

Detriti con size > 1 cm sono stimati essere >500000


da Destefanis, TAS-I 9

Crescita dei detriti orbitali

Astrodinamica

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Crescita dei detriti orbitali

Astrodinamica

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Crescita dei detriti orbitali

Da Destefanis, TAS-I

Astrodinamica

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Crescita dei detriti orbitali


Aumento notevole del numero dei detriti spaziali nel gennaio 2007 con la distruzione del Feng Yun C1 (a 850 km di quota) da parte del missile cinese Dong Feng in un test anti-satellite: furono creati 2378 frammenti (> 5 cm) Esplosione in orbita dellauxialiary propulsion system di un razzo Pegasus (nel 1996) cre 713 detriti Esplosione in orbita del Brix-M nel 2007 cre >1000 detriti (valore stimato) Quattro esplosioni di secondi stadi (rimasti in orbita) di razzi Delta che hanno aumentato significativamente la popolazione di OD negli anni Altre esplosioni e frammentazioni in orbita
Astrodinamica 13

Scontri in orbita
Esempi di impatti/incidenti orbitali rilevanti: - durante le prime 30 missioni dello Space Shuttle vi sono stati danni (piccoli) a 27 finestre in 18 voli - nel febbraio 2009 ha avuto luogo il primo scontro in orbita fra due satelliti interi Cosmos 2251 e Iridium 33 (allora funzionante) - nel luglio 1996 il satellite francese CERISE ha avuto una collisione con un frammento di un Arianne-1 che era esploso 10 anni prima - nel 1991 il Cosmos 1934 ha avuto una collisione con un frammento originato dal Cosmos 21
Astrodinamica 14

Detriti orbitali
I detriti orbitali (OD) in orbita bassa vengono eliminati dalla resistenza aerodinamica e finiscono per bruciare nellalta atmosfera e alcuni a rientrare Lattivit solare, variando la densit atmosferica, ha un influenza molto importante sulla diminuizione degli OD in orbite basse

Serbatoio del Delta-II, Texas, 1999


Da Destefanis, TAS-I

Serbatoio del PAM-D, Arabia Saudita, 2001

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Composizione dei detriti orbitali

Da Destefanis, TAS-I

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Composizione degli OD (contd)

Active satellites <7%

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Detriti spaziali
La Confederazione Russa (CIS), USA e Cina sono i produttori principali, con il ruolo della Cina aumentato molto negli ultimi anni

Astrodinamica

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Distribuzione al variare dellaltezza

da Destefanis, TAS-I

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Tracking dei detriti


Tracking fatto con mezzi ottici al di sopra di 5000 km di altezza e con radar al di sotto Oggetti al di sopra di 5-10 cm sono rilevati e catalogati

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Flusso dei M/ODs in LEO

Il flusso degli OD supera quello dei MM per dimensioni > 0.01 cm


da Destefanis, TAS-I 21

Modelli di flusso degli OD


Modello semplificato
FOD (m "2 yr "1 ) = H(d)# (h,S)$(i) % [ F1 (d)g1 (t) + F2 (d)g2 (t)] 2 exp, "& log d "0.78 ) 2 / 61/ 2 . ( + 14 4 . 1 - ' 0.637 * 0 7 H(d) = 310 4 4 5 8
exp. " "1.51 #1 (h,S) - 200 140 0 # (h,S) = e #1 (h,S) = 10 #1 (h,S) +1 , h S /

i(deg) 28.5 30 40 50 60 70 80 90

(i)
0.91 0.92 0.96 1.02 1.09 1.26 1.71 1.37

F1 (d) = (1.22x10

"5

)d

"2.5

e F2 (d) = (8.1x10

10

)(d + 700)

"6

g1 (t) = (1+ q)( t "1988) e g2 (t) = 1+ p(t "1988)

con d = particle diameter (cm), h = altezza orbitale (km), S = F10.7 (sfu), i = inclinazione orbitale (deg), t = anno considerato (year < 2011), p 0.05, q 0.02
Astrodinamica 22

Vari Modelli

da Destefanis, TAS-I

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Probabilit d impatto
Probabilit d impatto ottenuta dalla statistica di Poisson (statistica dei pochi eventi)
N n !N Pn = e n!
N = numero degli eventi sull area considerata A per un certo intervallo di tempo T, N = AT con il flusso degli impatti n = numero degli impatti che possono avvenire sull area in quel tempo Per esempio se vogliamo stimare la probabilit di avere zero impatti, poniamo n = 0 ed otteniamo

P0 = e ! N
e la probabilit che avvenga almeno un impatto :
Astrodinamica

P = 1 ! e! N
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Impact Risk/Mean time between impacts

da Destefanis, TAS-I

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Effetti degli impatti


Velocit medie dimpatto diverse per MM e OD - velocit medie dimpatto per satelliti in LEO: per OD ~10-11 km/s per MM ~19-20 km/s Energia cinetica di MM ~4x quella di OD con pari massa

da Destefanis, TAS-I

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Effetti degli impatti (contd)

da Destefanis, TAS-I

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Effetti degli impatti (contd)

da Destefanis, TAS-I

Astrodinamica

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Effetti degli impatti (contd)


Modelli empirici per danni da impatto (ballistic limit equations) - spessore s(cm) penetrato dalla particella impattante

s " m# / 3 $ t% / 3v&' / 3 p
con mp = massa della particella (g), t = densit del materiale del target (g/cm3), v" = componente perpendicolare al target della velocit dimpatto (km/s). Le costanti empiriche sono: 1, 0.5, 2
!

- la dimensione del cratere p(cm) si approssima con: p = 0.42m 0.352 "1/ 6v#2 / 3 p t
Astrodinamica 29

Il laboratorio di ipervelocit del CISAS

" Acceleratore bistadio a gas leggero (LGG) - 200 mg (sabot 50 mg) @ 6 km/s " DiagnosIca ad alta velocit - No.4 shadowgraphs frame rate <1 MHz - Sistemi condizionamento < 500 kHz " SoJware - SPH per fenomeni di impaDo - ESABASE/Debris per Risk Assessment " Nuovo LGG in fase di assemblaggio - 1.5 g (sabot 200 mg) @ 5 km/s - 200 mg @ 7 km/s
Francesconi, UniPD 30

ALvit in corso Materiali composiI


" RESISTENZA BALISTICA E DANNO INTERNO SU COMPOSITI

ALvit: test HVI, analisi post-impaDo, caraDerizzazione balisUca Front Rear

Francesconi, UniPD

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ALvit recenI Ricerca tecnologica

Moduli inatable per la ISS e per basi lunari e marziane FLECS Demonstrator for the ISS

Spacecra\ Disturbances from HVI Disturbi transitori su GOCE

Francesconi, UniPD

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Protezione dai detriti


passiva
schermi protettivi multipli (anni 60) schermo in alluminio (0.16 mm) + 30 strati di Mylar per l isolamento termico + parete strutturale ricerche sui materiali (leghe alluminio e materiali compositi) e volte a minimizzare la massa degli schermi

attiva
schermi mobili in grado di coprire le superfici sensibili come i pannelli solari e sensori ottici

Astrodinamica

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Protezione dai (piccoli) impatti

Da Destefanis, TAS-I

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Schermi protettivi
Schermi protettivi del modulo Columbus per la ISS

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Manovre evasive

Da Destefanis, TAS-I

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Manovre evasive
con detriti di dimensioni superiori a 1 cm necessario cambiare l orbita del satellite operazioni:
conjunction analysis dei detriti catalogati e del satellite per valutare possibili impatti con gli oggetti analizzati preparazione del satellite per la manovra esecuzione della manovra ritorno all orbita iniziale

Astrodinamica

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Abbattimento del rischio / mitigazione


La rimozione di detriti orbitali non-coperativi estremamente difficile e costosa. Le tecniche proposte soffrono della mancanza di maturit tecnologica e/o ragionevolezza economica - Ground-based laser cleansing - Active debris removal La strada percorribile per adesso la mitigazione della proliferazione dei detriti - evitare esplosioni in orbita (venting of propellent tanks) - limitare la perdita di frammenti in orbita (e.g., bulloni) - posizionare i satelliti GEO in graveyard orbit (GEO + 200 km) alla fine della vita operativa - far rientrare satelliti ed upper stages entro tempi stabiliti
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Mitigazione e linee guida


Nel 1993 fu stabilito l Inter Agency Debris Coordination Committee (IADC) di cui ora fanno parte le space agencies di 11 nazioni Lo IADC ha pubblicato nel 2002 le Space Debris Mitigation Guidelines che hanno costituito la base delle guidelines emesse dalle Nazioni Unite qualche anno dopo (le guidelines sono applicate su base volontaria) La NASA fa applicare ai suoi progetti delle regole di mitigazione (NASA Technical Standard 8719.14 (2007) per ridurre il rischio di impatti e limitare la permanenza in orbita dei suoi satelliti Altre agenzie nazionali hanno seguito lesempio della NASA: in Europa si usa lo European Code of Conduct approvato da ASI, DLR, CNES e ESA nel 2006 Regole internazionali sono in preparazione da parte del comitato ISO (i.e., ISO 24113 Space Debris Mitigation) per tradurre in requisiti operativi le guidelines dello IADC e delle Nazioni Unite
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Proliferazione (se non si interviene)

Size > 10 cm

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