Professional Documents
Culture Documents
TOMMASO VALLE1 LIMPIEGO DELLACCIAIO TRA ESSENZIALITA E COMPLESSITA Limpiego dellacciaio, dapprima nel XIX e, definitivamente, nel XX sec., ha determinato in maniera sempre pi decisiva una brusca variazione dei canoni estetici tendenti sempre pi ad immagini architettoniche che privilegino la leggerezza alla gravit, il vuoto al pieno, la verticalit allorizzontalit. La conquista del verticale stato un lungo processo di cui la storia dellarchitettura si lentamente appropriata gi attraverso linvenzione gotica degli archi a sesto acuto che, consentendo un alleggerimento strutturale e la confluenza puntuale delle sollecitazioni, liberavano progressivamente lo spazio dalla gravit della materia. La notevole flessibilit e leggerezza dellacciaio, sostituendosi alla minore potenzialit della muratura ha consentito il salto di scala, dalle cattedrali gotiche ai grattacieli moderni. La straordinaria versatilit che la struttura in acciaio consentiva grazie alla propria leggerezza e ad un incremento delle luci a parit di sezione strutturale, ha definitivamente spalancato gli orizzonti allhigh tech, un linguaggio architettonico che si avvale di acciaio e vetro come strumenti di espressivit formale dove il minimo apporto di materiale, ad un costo superiore rispetto allequivalente tradizionale, rispondeva alle esigenze statiche del manufatto. Un recente soggiorno asiatico di approfondimento professionale ha accentuato la mie riflessioni sulla problematicit dellesattezza dimensionale della struttura, degli intrinseci rapporti proporzionali tra i suoi componenti, dellesternazione della verit statica. LOlympic Arena di Kenzo Tange, del 1964, rappresenta, in questo senso, una lezione sullessenzialit formale non immemore della tradizione locale, sullesatta corrispondenza forma-struttura, sulla modularit e ripetitivit strutturale dei sistemi complessi. Verit strutturale e riscontro formale non appaiono altrettanto manifesti in odierni episodi architettonici finalizzati allo stordimento percettivo, il Watercube e lOlympic Stadium di Pechino, dove limmagine architettonica configura, attraverso lavanguardia tecnologica, forme disorganicamente impensabili. Il Watercube si avvale di una doppia membrana di etfe, scenografico involucro finalizzato a catturare il 90% dellenergia solare per il riscaldamento degli interni; lOlympic Stadium di Pechino presenta una matrice anti-geometrica che denuncia definitivamente come unesasperante casualit determini univocamente la forma. Questi esempi recentissimi sono espressione di una tendenza, sempre pi diffusa, quasi senza distinzione tra le tipologie edilizie, di affidare allenigmaticit formale la seduzione del linguaggio architettonico. Lo Studio Valle ha attinto diffusamente allaffinamento della tecnologia dellacciaio come strumento di espressivit formale mirante alla trasparenza e leggerezza come connotati espliciti di una ricerca che, condotta dagli anni 70 fino ad oggi, rapporta costantemente linvenzione tecnologica ad una dimensione scalare proporzionale dello spazio e della forma. Dal Padiglione italiano Expo 70 di Osaka al recentissimo progetto di concorso per il Padiglione italiano per lExpo universale di Shanghai 2010 si sono perseguite molteplici declinazioni della versatilit di impiego dellacciaio. Ad Osaka, la componente strutturale diviene, per la prima volta elemento segnico che, attraverso un processo di distillazione archetipica, investe la matrice geometrico compositiva di una valenza figurativa. La maglia strutturale tridimensionale, subisce una deformazione lineare, delimitando cos lo spazio interno attraverso le direttrici inclinate dei propri componenti strutturali. Il progetto per il Padiglione italiano Expo 70 rappresenta, dunque, il primo passo verso unevoluzione della concezione
1
spaziale e strutturale cartesiana, rigidamente vincolata alla struttura trilitica e alla trasmissione verticale delle sollecitazioni, ad uno spazio complesso, in cui la matrice geometrico - strutturale, qui costituita da una griglia inclinata di 30, diverr elemento organico.
Un concorso internazionale del 1995 segna il definitivo sovvertimento della concezione cartesiana dello spazio e trilitica della struttura. Nel Terminal portuale di Yokohama la struttura si disarticola nello spazio in una discronia di sinusoidi, scardinando definitivamente la differenziazione trilitica trave-pilastro e determinando un macro spazio dal carattere fortemente unitario. Alla struttura non viene pi affidato un ruolo esclusivamente statico, ma diviene elemento segnico. Gli appoggi delle sinusoidi di Yokohama, distano tra loro 150 metri e si innalzano per 20 metri. Ancora oggi, sia pure con limpiego di acciai speciali, questa dimensione sarebbe eccessiva, tuttavia combinando le strutture e trasformandole in sistemi complessi attraverso il raccordo delle onde in diversi punti dello spazio, stato possibile limitare gli attacchi a terra.
La matrice organica del Terminal portuale indubbiamente il diretto referente delle prime proposte elaborate per la copertura del percorso pedonale della nuova Fiera di Roma, che si avvale certamente di una tecnologia pi sofisticata ma che non si discosta troppo dalla concezione dinamica ed eterea dello spazio di Yokohama.
I ll complesso concepito secondo ununica e ben riconoscibile norma compositiva, definita dalla maglia modulare e sottolineata da geometrie nette. La passerella pedonale, sviluppata in stretta collaborazione con lo studio dellingegnere Massimo Majowiecki, coperta da una complessa quanto suggestiva tensostruttura, elemento caratteristico della sua immagine architettonica, costituita da sette strisce parallele in coil di acciaio inox sospese con funi a una sequenza di cavalletti cilindrici in acciaio bianco.
Nel progetto del Padiglione italiano per lEsposizione Universale di Shanghai 2010, la complessit strutturale del precedente giapponese viene amplificata: la geometrica sinusoide di Yokohama si scompone e ricompone in segni non pi puri ma complessi. Varcato laccesso si sorprendentemente immersi in uno spazio inatteso, in cui lunitariet e la rigorosit geometrica del fronte strada si sostituiscono alla complessit e dinamicit di uno spazio disegnato da una doppia maglia strutturale dallandamento sinuoso, le cui tessiture sovrapposte si propagano in direzioni tra loro ortogonali. Una matrice strutturale non pi soggiogata dalla geometria esatta si contamina di suggestioni naturalistiche assumendo profili liberamente e imprevedibilmente articolati.
Il progetto della Nuova area imbarchi dellAeroporto internazionale Leonardo da Vinci sintetizza il dinamismo spaziale del Terminal portuale di Yokohama in un involucro delimitato da una copertura dallandamento sinusoidale. La soluzione progettuale concepita sulla ripetitivit della macro-campata delimitata da quattro elementi fortemente caratterizzanti: tralicci metallici che determinano un punto nodale di convergenza delle grandi travi reticolari di copertura, del pontile fisso di imbarco, delle scale di sicurezza, dei locali di servizio al fianco dei gates. La trave reticolare di bordo, elemento determinante limmagine architettonica, presenta una sezione a X, dallandamento anchesso sinusoidale, derivante dalla razionalizzazione della trasmissione delle sollecitazioni e, dallottimizzazione, tanto in pianta che in alzato dellimpiego dellacciaio.
Il ponte elaborato in occasione del concorso di progettazione Citt delle due rive, a doppia catena a via inferiore, recupera, attraverso ladozione dellarco, le componenti organiche del contesto, restituendone il carattere costantemente mutevole attraverso la complessa interazione delle sue parti e determinando un dinamismo formale che rifletta una logica progettuale concepita La sulla percettibilit dellattraversamento. temporale percorribilit,
carrabile e ciclabile, scandita da una sequenza ritmica complessa, determinata dalla continuit degli archi che si innalzano, intersecandosi, nello spazio, e
dalla discontinuit dei tiranti, elementi filiformi di interruzione del vuoto paesaggistico. Alle alternanze percettive si contrappone la scelta di adozione di un cromatismo uniforme, una colorazione bianca atta a definire un contrasto nitido tra luci ed ombre e ad incrementare, attraverso ladozione di un non colore, la valenza astratta della soluzione architettonica. Il dinamismo della proposta progettuale si risolve, quindi, in una figurativit fortemente scandita dalla linearit segnica dei propri componenti strutturali. La predilezione per unestetica della leggerezza, disegnata dallimpiego dellalta tecnologia, attribuisce allinfrastruttura la valenza formale di scultura ibrida, sovrascrittura antropica riverberante il contesto paesaggistico, sintesi della molteplicit e complessit delle relazioni con il territorio.
I progetti esaminati non rappresentano esclusivamente unevoluzione segnica del linguaggio architettonico dello Studio Valle ma una maturazione spaziale conseguente lindagine strutturale. La forma architettonica, anche negli esempi di maggiore complessit, viene sempre scarnificata della propria ostentazione scenografica in osservanza ad un principio di essenzialit fondativa sempre derivante da una ragione strutturale ancor prima che estetica. Alla struttura non viene pi affidato un ruolo esclusivamente statico, a sostegno dellinvolucro architettonico, ma diviene elemento generatore di spazio. Non pertanto un principio inventivo a s stesso finalizzato, bens una risultante di equilibri multipli, figurativit dellimmagine, essenzialit e non casualit del rapporto forma-struttura. Durante la presentazione, verranno illustrati, tra gli altri, ulteriori progetti, anchessi selezionati nellambito della ricerca architettonica condotta da me, Cesare, Gianluca e Gianluigi Valle: il Policlinico e la Chiesa di Tor Vergata (Roma), la nuova Porta del Mediterraneo (Montecarlo), la sede del Consiglio della Regione Puglia (Bari), la sede del Consiglio Europeo (Bruxelles), il Ghantoot Resort & Polo Club (Abu Dhabi). Tommaso Valle
Terminal portuale
Yokohama, Giappone (1995) Concorso Internazionale Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle Con G. Nappa, M. Bolla In associazione con: Studio 3C+T: Fr. Capolei, G. Capolei, M. Cavalli, Fa. Capolei, M. Ceribelli, G. Berardi, P. Capolei, E. Noli, V. Cavalli, N. Garroni, A. DAddio Strutture: G. Caloisi, A. Giovanardi Trattamento bagagli: F. Giovannoni
Roma, Italia (2000-2006) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Gilberto Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con G. De Rosa, M. Guidi, G. Mura, S. Rosa, B. Toma, P. Vacatello, M. M. Cupelloni, C. Carletti, F. Di Giovanni Strutture: Ufficio tecnico Lamaro, E. Clementoni Consulenza strutturale: M. Majowiecki Coordinamento progettazione: Studio Valle
Shanghai, Cina (2008) Concorso Internazionale, II premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle In associazione con: Amedeo ed Andrea Schiattarella Architetti Associati; Workshop7 Architettura; Studio tecnico Majowiecki; Studio de Santoli; Studio Di Bartolomeo; A.M.A. Group
Fiumicino (RM), Italia (2008-in corso) Credits Progettazione: ADR Engineering Architettura e strutture (Area imbarco A ): Studio Valle: Tommaso Valle, Gianluca Valle con G. Mura, S. Rosa
Firenze, Italia (FI), (2008) Concorso Internazionale, II premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Gianluigi Valle In associazione con: L. Domenichini; F. Luccichenti
1995
CHIESA DI TOR VERGATA - ROMA - ITALIA Appalto in concessione per servizi ed opere 1 premio
10
11
12
1992 -2001 NUOVA SEDE DELLA BANCA DITALIA ROMA Concorso internazionale 1 PREMIO
13
14
15
16
2002
MEMORIAL PER LE VITTIME DEL VOLO LIBYAN AIRLINES 114 BENGASI - LIBIA
17
18
2003
SEDE DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE PUGLIA - BARI - ITALIA
19
20
21
22
2005 - in corso SEDE DEL CONSIGLIO EUROPEO - BRUXELLES BELGIO Concorso Internazionale 1 premio
23
24
25
26
27
28
2008 CENTRO COMMERCIALE METAL CENTER ABU DHABI - E.A.U. Concorso Internazionale 1 premio
29
30
31
32
2009 in corso COMPLESSO PER GHANTOTO RESORT & POLO CLUB ABU DHABI - E.A.U.
33
34
35
36
CREDITS
Diapositive 1-2
Milano, Italia (1969 - 1975) Appalto Concorso ad inviti, I premio Premio CECM (Prix Europen de la costruction metallique) Credits Tommaso Valle, Gilberto Valle con O. Accostano, M. Cascarano
Diapositive 3-6
Diapositive 7-8
Credits Progetto architettonico: Studio Valle Strutture: In.Ge.So. S.r.l., Michetti A. S.r.l. Carpenteria: Cardioli & C S.p.a.
Diapositive 9-12
Roma, Italia (1995) Appalto in concessione per servizi ed opere, I premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle con S. Rosa Consulenza parte teorica: C. Chenis
Diapositive 13-16
Diapositive 17-18
Diapositive 19-22
Bari, Italia (2003-in corso) Concorso Europeo, I premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con C. Marani, G. Mura, S. Rosa, B. Toma, P. Vacatello, A. Amoroso In associazione con: Studio Sylos Labini Ingegneri Associati, Mirizzi Architetti Associati,Pro.Sal. S.r.l. Strutture: Studio Sylos Labini Ingegneri Associati
Diapositive 23-28
Bruxelles, Belgio (2005-in corso) Concorso Internazionale, I premio Credits of the winning team for the competition New headquarters of the Council of the European Union Team: Studio Valle (Team Leader), Philippe Samyn & Partners architects - Buro Happold Ltd engineers Principal team members: Piera Bisignani (director), Alessandro Amoroso, Massimiliano Celani, Marco Garofalo, Carlo Marani, Marta Scuncio, Paolo Vacatello, (STUDIO VALLE). Benedetto Calcagno (partner in charge), Federica de Costanzo, Ronny Fichant, Hayriye ztrk, Anne Remue, Ruben Van Colenberghe, Kay Verkaik, (SAMYN and PARTNERS). Bo Ascot (project leader), Hazel Dalton, Neil Fletcher, Neil Francis, Mick Green, Bob Holmwood, Gavin Jones, (BURO HAPPOLD) Progetto esecutivo: Philippe Samyn & Partners (Team Leader), Studio Valle architects; Buro Happold Ltd engineers
Diapositive 29-32
Dubai, Emirati Arabi Uniti (2008) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con M. Garofalo, M. Scuncio, M. Celani
Metal Center
Diapositive 33-36
Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti (2009-in corso) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con M. Garofalo, M. Scuncio, M. Celani