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IMPRESSIONISMO L'Impressionismo un movimento artistico (soprattutto pittorico) nato in Francia, a Parigi, nella seconda met dell'Ottocento e durato fino

o ai primi anni del Novecento. Fondamentali per la nascita dell'Impressionismo, nato intorno al 1860 a Parigi, furono: la negazione dell'importanza del soggetto, che portava sullo stesso piano il genere storico, quello religioso e quello profano; la riscoperta della pittura di paesaggio; il mito dell'artista ribelle alle convenzioni; l'interesse rivolto al colore piuttosto che al disegno; la prevalenza della soggettivit dell'artista, delle sue emozioni che non vanno nascoste e camuffate, rapidi colpi di spatola, creando un alternarsi di superfici uniformi e irregolari, divenne il punto di partenza per le ricerche successive degli impressionisti. Gli impressionisti dipingevano all'aperto con il cavalletto portatile, con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore. Essi volevano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunicava loro nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce, lo studio dal vero del cielo, dell'atmosfera, delle acque, elimin il lavoro al chiuso, in atelier, lo studio nel quale venivano completati i quadri pi grandi o eseguiti i ritratti; molti ritratti erano per anche realizzati all'aperto. Lo sfondo, il paesaggio, non qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure. Oggetti e persone sono trattati con la stessa pennellata ampia e decisa. La prima manifestazione ufficiale della nuova pittura si tenne il 15 aprile 1874, alla quale parteciparono Claude Monet, Edgar Degas, Alfred Sisley, Pierre-Auguste Renoir, Paul Czanne, Camille Pissarro, Felix Bracquemond, Jean-Baptiste Guillaumin, Berthe Morisot e Mary Cassatt. Il nome di battesimo del nuovo movimento si deve al critico d'arte Louis Leroy, che defin la mostra Exposition Impressioniste, prendendo spunto dal titolo di un quadro di Monet, Impression, soleil levant.

Claude Monet (1840-1942) Oscar Claude Monet, indiscutibilmente riconosciuto come il pi impressionista degli Impressionisti e principale ispiratore della prima esposizione allo studio di Nadar, nasce a Parigi il 14 novembre 1840 e muore il 16 dicembre 1926 a Giverny, un piccolo villaggio agricolo, nella valle della Senna.Di origini familiari assai modeste, trascorre la propria fanciullezza a Le Havre. Fin da giovanissimo si dimostra versato nel disegno e grazie allinteressamento di una ricca zia, ha la possibilit di trasferirsi a Parigi per frequentare una scuola darte. Nel 1859 giunge dunque nella capitale; nonostante le assicurazioni date in famiglia, egli non si iscrisse mai a regolari corsi accademici e le sue prime frequentazioni furono quelle degli ambienti artistici vicini al pi anziano Manet, gi alle prese fin da allora, con le bizzarre giurie dei Salons. Nel 1861 Monet presta il servizio militare ad Algeri, dove la luce e i colori dellAfrica contribuiscono a sviluppare in lui la passione per la natura e per le sensazioni. Un anno dopo nuovamente a Parigi dove conosce, Pissarro e Degas e dove allinsegnamento accademico, continua a preferire la pittura en plein air, e le stimolanti sperimentazioni sulla luce e sulla percezione dei colori. Lincontro con Manet e con gli altri frequentatori del Caf Guerbois arricch enormemente il suo bagaglio di esperienze, e quelli che seguono sono anni di lavoro accanitissimo, con poche soddisfazioni e molte amarezze, acuite anche da una forte depressione e da gravi problemi economici. Dopo il 1880, anno della sua ultima presenza al Salon, il successo sembra alfine arridere a Monet, ormai divenuto indiscutibilmente, luomo simbolo dellImpressionismo e il battagliero erede di quel ruolo guida che Manet, gi stanco e malato, non era pi in grado di svolgere compiutamente. Nel 1908 Monet dedica un intenso soggiorno a Venezia; la citt lagunare lo entusiasma incredibilmente. OPERA Il celebre dipinto intitolato Impressione il levar del sole del grande maestro francese Claude Monet stato realizzato en-plein-air come amavano fare gli impressionisti (ossia al momento e allaria aperta) nellanno 1872. Si tratta di un opera realizzata con la tecnica dei colori ad olio su una tela di piccole dimensioni, circa 48 per 63 cm e si trova a Parigi presso il Muse Marmottan Monet (leggete anche l'Impressionismo un viaggio tra i pittori dell'Ottocento).In questa opera Monet ci descrive il porto e la citt francese di Le Havre durante lalba. Qui vediamo un paesaggio marino appena accennato sotto il sole che si appena levato. Vi sono anche alcune barche e proprio sullo sfondo si intravede appena il porto della cittadina.Il vero soggetto di Monet per la scoperta delle sensazioni che ricevono i nostri occhi, quando la sottile bruma rende indefinito tutto ci che vediamo a una certa distanza e questa la felice invenzione di una tecnica pittorica capace di esprimerne la meraviglia.

Il linguaggio visivo dell'opera. Possiamo notare come la luce sembra non provenire da una sorgente ben definita, infatti tutto il paesaggio immerso in una luminosit diffusa. Non vi sono chiaroscuri che mettono in risalto i volumi delle forme ma possiamo percepire un effetto quasi di controluce, come quello che si ottiene in fotografia quando gli oggetti si stagliano su un fondo luminoso. Cio riusciamo a vederne le masse ma non riusciamo a distinguere bene i particolari. Per quanto riguarda i colori di quest'opera di Monet essi sono accostati con accordi tenui e molto delicati. Prevale soprattutto il colore azzurro del cielo e dellacqua che si mescola con il lieve rosato nell'aria. La tonalit principale che trionfa questo giallo-arancio del sole che tinge lacqua di una scia coloratissima. Il segno un segno rapido, quasi febbrile e veloce perch deve cogliere la luce che pu cambiare da un istante allaltro. Le pennellate brevi sono stesi in trattini e virgole e servono a comunicare un senso di dinamismo, perch ci danno la sensazione degli oggetti che riflettendo nellacqua sembrano disfarsi e ricostruirsi continuamente. Lo spazio si avverte dalle pennellate pi scure in primo piano e dal velo di bruma sullo sfondo che rende appena riconoscibili la costa, i pennoni delle barche o le varie attrezzature del porto. I valori espressivi dellopera Impressione il levar del sole. Iniziamo a dire che con questo importantissimo dipinto, si ha linizio ufficiale dellArte moderna, perch per la prima volta il protagonista del quadro non tanto il soggetto rappresentato ma il modo in cui stato osservato e dipinto. Dopo linvenzione della fotografia che riprende fedelmente la realt che ci circonda, agli artisti erano rimasti soltanto i colori, i pennelli e la libert di rendere sulla tela le loro emozioni e la loro fantasia. Monet, Renoir e gli altri grandi Impressionisti, scelsero la luce come motivo principale della loro ricerca pittorica. Cominciarono cos a dipingere allaperto, cercando di cogliere le impressioni, le vibrazioni luminose che locchio umano in grado di percepire. Le ombre di questi artisti erano colorate e le superfici degli oggetti raffigurati partecipavano allatmosfera e ai colori che li circondavano. Questo straordinario e importante quadro di Monet ci affascina e ci commuove nella sua apparente semplicit, in quanto il pittore ci restituisce il tremolio dellacqua, il riflesso splendente del sole, la citt e le barche i cui contorni cominciano soltanto ad apparire man mano, che il sole si leva pi in alto e tinge il cielo di rosa. Riusciamo quasi a percepire ogni emozione che il pittore ha provato di fronte a questo paesaggio durante un alba. Un quadro che trasmette poesia e amore.

Il POST-IMPRESSIONISMO Al post-impressionismo si rifanno tutti quegli orientamenti artistici che si svilupparono in Europa tra il 1886, anno dell'ultima mostra impressionista, e il 1905, anno di nascita delle prime Avanguardie storiche (ovviamente sempre intese come date convenzionali). Il Post-impressionismo una tendenza artistica che supera i concetti dell'Impressionismo, conservandone solo alcune caratteristiche, per andare a scavare pi a fondo dei precedenti studi. Questa corrente artistica cerca di recuperare il valore artistico di forme e volumi e di estrapolarne un processo di ricerca ancora pi personale. I pittori postimpressionisti, infatti, rifiutano la sola impressione visiva e la libert del colore per avventurarsi per strade non ancora percorse. Fra i pi celebri post-impressionisti vanno ricordati Paul Czanne, Edvard Munch, Paul Gauguin e Vincent van Gogh, che influenzeranno significativamente tutta l'arte pittorica del Novecento, ed il movimento divisionista italiano. Tra i post-impressionisti italiani si possono ricordare Dante Conte, Vincenzo Vela e Gino Paolo Gori. VAN GOGH Vincent Willem van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) stato un pittore olandese. Autore di ben 864 tele e di pi di mille disegni, tanto geniale quanto incompreso in vita, influenz profondamente l'arte del XX secolo. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali,[1][2] mor all'et di 37 anni per una ferita da arma da fuoco, molto probabilmente auto-inflitta.[3] In quel momento i suoi lavori erano molto poco conosciuti e apprezzati ancor meno. Van Gogh inizi a disegnare da bambino e continu a farlo finch non decise di diventare un artista. Inizi a dipingere a trent'anni e realizz molte delle sue opere pi note nel corso degli ultimi due anni della sua vita. I suoi soggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazione di campi di grano e girasoli. La sua formazione si deve all'esempio del realismo paesaggistico dei pittori di Barbizon e del messaggio etico e sociale di Jean-Franois Millet. Van Gogh trascorse la sua prima et adulta lavorando per una ditta di mercanti d'arte, viaggi tra L'Aia, Londra e Parigi. Per breve tempo si dedic anche all'insegnamento; una delle sue aspirazioni iniziali fu quella di diventare un pastore e dal 1879 lavor come missionario in una regione mineraria del Belgio, dove ritrasse persone della comunit locale. Nel 1885, dipinse la sua prima grande opera: I mangiatori di patate. La sua tavolozza, al momento costituita principalmente da cupi toni della terra, non mostra ancora alcun segno della colorazione viva che contraddistinguer le sue successive opere. Nel marzo del 1886, si trasfer a Parigi dove scopr gli impressionisti francesi. Pi tardi, spostatosi nella Francia del sud, i suoi lavori furono influenzati dalla forte luce del sole che vi trov. OPERA Notte Stellata (1889) Vincent van Gogh Olio su tela, Museum of Modern Art, New York. Notte Stellata uno dei dipinti pi famosi di Vincent van Gogh. E' interessante per notare che ben poco si conosce dei sentimenti che van Gogh stesso nutriva per il suo quadro. Ci e dovuto principalmente al fatto che egli lo menziona solo due volte nelle lettere al fratello Theo, e sempre di sfuggita. Anche questo concorre a creare una sorta di alone di mistero sull'opera, di certo tra le pi frequentemente discusse per quanto riguarda il suo significato e la sua importanza. "Spesso penso che la notte sia pi viva e pi riccamente colorata del giorno", scrive Vincent in una lettera al fratello. Nell'opera egli cerca di rappresentare quella vita, quell'angosciosa vita, che attribuisce alla notte. Soggetto della raffigurazione il paesaggio di un borgo, di notte e con dei colli sullo sfondo. E' importante notare il campanile della chiesa, che tipico dell'Olanda, nazione natale dell'artista. In effetti, diversamente da molte altre delle opere di van Gogh, Notte Stellata fu dipinta a memoria e non en plein air come egli era solito fare. Questo pu forse spiegare, in parte, perch l'impatto emotivo dell'opera sia assai pi forte che in altre opere di van Gogh dello stesso periodo. La composizione del quadro semplice: il cielo notturno occupa circa due terzi dello spazio della tela, mentre il terzo rimanente occupato dal borgo e dalle colline ad esso retrostanti. Vi un forte contrasto tra il caos del cielo e il tranquillo ordine del villaggio. Il cipresso a sinistra crea un fiammeggiante collegamento tra terra e cielo. Scrisse van Gogh: "...guardare il cielo mi fa sempre sognare... Perch, mi chiedo, i punti scintillanti del cielo non sono accessibili come in puntini neri sulla cartina della Francia? Proprio come prendiamo il treno per andare a Tarascon o a Rouen, cos prendiamo la morte per raggiungere una stella." Dall'opera, tuttavia, non traspare la quieta rassegnazione di queste parole. Dal punto di vista della tecnica egli usa colori puri, violenti, contrastanti tra loro, privi di gradazioni sfumate e passaggi tonali. Scie

vorticose dilatano astri giganteschi e si inseguono entro cieli dal blu intenso; la notte di van Gogh schiarita da bagliori argentei che sembrano tratteggiare le segrete geometrie dell'universo. Una magica energia sospinge il movimento delle stelle. I colori chiari sono rafforzati dall'accostamento di pennellate che vanno dall'azzurro al violetto, al blu pi intenso. Con tratti precisi di color giallo, arancio e bianco, van Gogh rende l'intensa luminosit di questo notturno. Le pennellate seguono con insistenza i contorni delle figure, dilatandoli a dismisura. Tra i vortici terrorizzanti del cielo notturno, solo gli astri si presentano come punti fermi e, dunque, come elementi attorno ai quali possono gravitare il colore ed il pensiero.

NEOCLASSICISMO Per neoclassicismo si intende un atteggiamento del gusto, diffusosi fra il 1700 ed il 1800, basato sulla riscoperta della opere classiche, non riprendendo pedissequamente larte propriamente detta classica (ovvero larte greca del V secolo a.C. , avente fra i suoi massimi esponenti lo scultore Fidia), ma rivalutando in generale larte greca ed ellenistica (come gi fatto in passato da Augusto). In letteratura vi sono dunque poesie e scritti ricchi di immagini tratte dal mondo classico e dalla mitologia. La pittura, la scultura, la decorazione di gemme e cammei riprendono larte greca; nelle case compaiono triclini, le donne indossano abiti simili a pepli. Questo si accompagna alla ricerca della bellezza e della perfezione delle forme. Questa nuova forma di arte esprime spesso contenuti opposti fra loro: esistono infatti un neoclassicismo giacobino. reazionario e napoleonico. a) Neoclassicismo giacobino: esprime i contenuti ed i valori della rivoluzione francese, esalta la coesione del popolo ribelle. Fra le opere pittoriche pi importanti il Giuramento degli Orazi di David. b) Neoclassicismo reazionario: esprime i contenuti dellancien regime, riaffermati nel 1814-1815 dal congresso di Vienna che restaur lo status coante. Ad esempio papa Pio VI, contrario alla rivoluzione, accoglie alla corte vaticana scrittori come Vincenzo Monti, traduttore dellIliade, che elogia contenuti reazionari. c) Neoclassicismo napoleonico: celebra le imprese e i fasti dellimpero napoleonico( tipico dei regimi autoritari ricercare un mezzo espressivo forte). Fra le opere pittoriche pi importanti Lincoronazione di Napoleone di David. JOHANN WINCKELMAN Nato in Prussia, nel 1717, mor a Trieste nel 1768. Di umili origini, segu studi filosofici e letterari nelle Universit di Halle e di Jena ed approfond in seguito lo studio della letteratura e dell'arte classica. Nel 1755 pubblic i Pensieri sull'imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura, opera con la quale fiss i canoni dellarte neoclassica. Grazie alla protezione del nunzio apostolico a Dresda, nel 1755 pot recarsi a Roma per studiare direttamente quei capolavori dell'arte classica di cui era entusiasta e in cui vedeva realizzato il suo ideale di una bellezza assoluta ed eterna, intesa come nitidezza armonica di forme e serena compostezza che supera il tumulto delle passioni. A Roma strinse amicizia con il pittore boemo Anton Raphal Mengs, che condivideva il suo amore per l'arte classica e che segu le sue teorie nella pratica pittorica. Fu al servizio del cardinale Albani, mecenate e collezionista d'arte antica, e pot cos studiare le grandi collezioni d'arte romane. Tra il 1757 e il 1758 visit Ercolano e Pompei, di cui era iniziata da pochi anni la riscoperta archeologica per ordine del re Carlo III di Borbone, e si spinse fino a Paestum, dei cui monumenti sottoline per primo l'importanza. Nel 1763 pubblic la Storia dell'arte nell'antichit, opera permeata dal pregiudizio secondo il quale ogni movimento artistico, alla stregua di un essere vivente, nasce, raggiunge il culmine e muore. Nel 1764 fu nominato sovrintendente alle antichit di Roma. Di ritorno da un viaggio in Germania e in Austria (dove era stato ricevuto con grandi onori dall'imperatrice Maria Teresa), fu pugnalato in una locanda di Trieste dallamante Arcangeli. Fu il massimo teorico del gusto neoclassico. Le sue teorie e le sue interpretazioni dell'arte classica ebbero vasta risonanza e grande influenza sulla cultura europea tra il Settecento e l'Ottocento.Per primo teorizzo il senso del bello paragonandolo al mare: la superficie marina piatta e liscia ma al di sotto di essa ribollono i flutti; allo stesso modo sotto la calma grandezza e nobile semplicit del bello si animano le passioni. Il bello dunque dominio delle passioni ed emblema di questa concezione la statua di Apollo del Belvedere di Leocrate. OPERA La statua di Apollo una copia in marmo del periodo adianeo (II secolo d.C.) delloriginale statua in bronzo di Leocrate che era stata fusa nel IV secolo a.C. per ricavarne armi. E rappresentato Apollo dopo aver ucciso il mostro Pitone, che infestava la Focide, che domina con la sua bellezza e superiorit, sereno e felice, ma non trionfante e sfolgorante. La figura bench molto maschile, alta snella, muscolosa, virile, graziosa, elegante. Secondo la sua iconografia viene rappresentato come un giovane dai lunghi capelli ricciuti. Domina lira e tutte le passioni dallalto della sua divinit. Nessuna immagine di Zeus cos bella e grande. La statua suggerisce oblio e adorazione, riempie di desiderio di venerazione, merita corone votive.

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