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ALLEGATO A

l) Relazione certificativa in data 16/5/2011 della ASL RM E Prof. Boldrini, dalla quale si
evince che il Dott. Ferraro non solo ha perfettamente integra capacit critica e capacit di
reazione adeguata agli stimoli stressanti, ma altresl capacit valutative e cognitive non solo
adeguate alla specificit della sua posizione e funzione esercitata, ma accompagnate da
quoziente intellettivo superiore alla norma, il tutto ovviamente in radicale assenza di
qualsiasi alterazione patologica sia del pensiero che del comportamento "nonostante le
vicende attraversate";
2) Relazione clinica certificativa del Dott. Massimo Marinelli, in data 06.09.2011 dalla quale si
evince che non sussistono psicopatologie n sul piano ideativo n su quello emozionale
apparendo la sfera affettiva ben strutturata e quella socio-relazionale perfettamente integrata.
Mediante approccio di vista transpersonale analitico junghiano viene attestato stato di
coscienza altamente ispirato ad idealit che distingue uno stile di vita quotidiano ben
integrato nel presente da una progettualit nell'azione che rende il Dott. Ferraro individuo
responsabile ma altres capace di percorrere sentieri innovativi nel campo della sua
professionalit. La relazione indica altres che vi perfetto equilibrio tra pensiero,
sentimento ed azione, con ottima articolazione dell'elemento motivazionale, mentre una
particolare sensibilit lo rende sicuramente testimone attivo del nostro tempo.
3) Relazione clinica del Dott. Massimo Buttarini in data 17.08.2011, dalla quale si evince la
esclusione di elementi disfunzionali e sintomatologici escludendosi psicopatologie o
disturbi di personalit di un qualche significato, sottolineandosi equlibrio del Dott. Ferraro
nelle relazioni effettive e in quelle in senso pi allargato sociali.

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Dottor Massimo Marinelli
Membro ordinario deli'AcCBdcmia Tiberina
Psicologo (Albo degli Psicologi Regione Lazio n598)
Psicotcrapcui.Q (Art. 35 L 56/1989)
Chimico
Biologo
Trainer Counselor Olisliw (SIAF: U.061T-CO)
lndiri:uo: Via SBn FrBilcesco D'Assisi, l S Bassano Romano (VT)
T cl: 0761/635029 ; 340839203 l
Email: massimomarinelli48@alicc.it
Codice fiscale: MRNMSM48MIID870B
Bassano Romano, li 06/0912011
Oggetto: Relazione clinica sul Dottor Paolo Ferraro
RICHIESTA DI CONSULENZA
Il Dottor Paolo Ferraro mi contatta telefonicamente per un appuntamento, finalizzato
alla stesura di una relazione clinica, atta a stabilire il suo stato di salute mentale.
Precisa che lo scopo della consulenza serve a confermare o smentire precedenti
diagnosi psichiatriche e psicologiche, aventi carattere giuridico legale.
Dopo avermi fornito, tramite posta elettronica, del materiale delucidativo che
prefigura il contesto ambientale in cui maturata la vicenda che lo vede coinvolto, ci
incontriamo nel mio studio in due incontri di circa quattro ore ciascuno, in cui
vengono raccolti tutti i dati anamnestici e vengono valutate le aree deJia personalit,
gli elementi familiari e le motivazioni inerenti il suo stile di vita.
Si decide di procedere per un'analisi psicodinamica di tipo junghiano, che abbracci,
oltre agli elementi quantitativi di valenza riduttiva, il senso finalistico della sua storia
personale, che appare ad occhio esperto come frutto di una coscienza fortemente
ispirata e guidata a un aito ideale noetico, la cui traduzione ne Il 'esperienza
quotidiana si dimostra difficile e complessa.
Gli elementi entropici che caratterizzano la psicologia tradizionale saranno pertanto
collegati a quelli sintropici di una pi moderna psicologia transpersonale.
ANAMNESI
Tralasceremo in questa sede alcuni dettagli della sua storia personale, perch gi
ampiamente esposti in precedenti perizie.
Paolo Ferraro un uomo di 56 anni, perfettamente autonomo ed in grado di gestire la
sua vita. Durante il dialogo ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un personaggio
carismatico, dotato di intelligenza brillante ed intuiti va, che sa cogliere secondo una
forma mentis logico-deduttiva, le situazioni reali dell'habitat che lo circonda. In
possesso di una profonda cultura e di un linguaggio articolato, manifesta subito una
sincera collaborazione con l' interlocutore.
La sua infanzia stata felice e serena, avvalorata da una stima profonda da parte
genitoriale, che ne ha maturato una struttura psicologica ben centrata sul!' Io
personale, in un buon equilibrio tra pensiero, sentimento ed azione. La figura paterna
assume una valenza particolarmente significativa, da cui si sviluppa un rapporto
dialogico che perdura nel tempo. La figura materna appare rassicurante verso i
comportamenti del ragazzo. Il fratello minore assume comportamenti conflittuali
verso Paolo, visto come personaggio inarrivabile e verso cui nasceranno in seguito
sentimenti di rancore, che lo porteranno a svolgere nella vita un ruolo antagonista a
quello del fratello.
Paolo intraprende un curriculum scolastico eccellente, grazie alla sua versatilit e alla
sua capacit di progettare il futuro.
Impiegato a! degli Interni, esercita attivit politica, di giornalismo e
sindacale. Successivamente impiegato nella Prefettura di Roma e poi ispettore nelle
Ferrovie dello Stato, diviene assistente di diritto privato. Entra in Magistratura e
assume il ruolo di Pretore a Temi per entrare nel Ministero di Grazia e Giustizia nella
Procura Circondariale di Roma.
Si sposa e dal matrimonio nascono tre figli. La sua natura esuberante lo porta a
diverbi dalla moglie, da cui si separa successivamente.
Interviene un periodo di profonda crisi emotiva, in cui il suo ruolo familiare e la sua
identit personale vengono minacciate nella struttura della sua dinamica esistenziale.
Solo la madre lo sostiene nel suo percorso evolutivo.
Paolo va a vivere da solo fino a che conosce la donna che diventer la sua seconda
moglie, dalla quale nasceranno due figlie. Ma anche questo rapporto finisce dopo che
Paolo scopre una relazione della moglie con un attore pomo.
Paolo intraprende poi una relazione con Sabrina, figura chiave nella sua vita, dalle cui
azioni a dir poco ambigue nascera1mo i sospetti che introdurranno Paolo nelle
vicende legate alle indagini sui rituali segreti che alcuni personaggi praticano per fini
legati alle deviazioni della sessualit, del potere ed uso di sostanze psicotrope usate a
scopo di manipolazione mentale. Anche se le vicende narrate da Paolo appaiono
straordinarie e fuori dal contesto sociale comune, la sua descrizione appare veritiera,
anche se fortemente inquietante.
Mi sovviene il racconto di Cathy O'Brien e Mark Phillips, pubblicato con il titolo
"Trance Fonnation of America", in cui vengono narrate le tecniche di manipolazione
mentale dove i servizi segreti americani sono coinvolti per fini politici, anche con
l'uso di omicidi rituali. Non mi stupisco pertanto se una situazione del genere fosse
presente anche in Italia. Tuttavia la veridicit delle affermazioni del Dottor Ferraro
sar valutata nelle sedi opportune.
APPROCCIO CLINICO
l colloqui sono stati condotti sulla base dell'ascolto empatico-intuitivo, secondo il
metodo di Cari Rogers, ricostruendo l'intera storia personale e familiare, con
particolare attenzione agli aspetti motivazionali. Gli elementi di tipo psichiatrico,
secondo la nomenclatura riportata nel DSM IV, sono stati tenuti presenti, allo scopo
di escludere eventuali psicopatologie di ordine causalistico.
La valutazione di modalit relazionali e cognitive stata integrata con un
approfondito esame della struttura del pensiero.
Il Dottor Ferraro, durante i colloqui, si sempre mostrato collaborativo ed
esplicativo, con assoluta dovizia di particolari. Non ha mai manifestato alterazioni
dell'equilibrio emozionale n ha mai evidenziato turbe che lasciassero intendere stati
di carattere psicotico o border-line. Gli elementi ideativi del pensiero appaiono
strutturati e centrati in una sequenzialit lineare, secondo una logica assertiva e
stringente.
Sono assenti elementi allucinatori o deliranti, anche se le !ematiche riportate
descrivono una realt non ascrivibile ai canoni nonna li d eli, interpretazione.
Le funzioni inerenti il discernimento e la critica sono ben orientate nel tempo e nello
spaziO.
Il tono dell'umore non sembra registrare alterazioni di tipo ciclotimico.
Lo stile di vita del Dottor Ferraro appare ben integrato nella societ. Il rapporto con i
figli buono ed il ruolo paterno esercitato in piena consapevolezza. Egli ben
consapevole delle dinamiche intrapsichiche e del suo vissuto personale e ricava dalla
sua esperienza pregressa la giusta motivazione per una progettualit per le azioni da
svolgere. Non si riscontrano nelle affermazioni di Ferraro elementi di giudizio su
terzi, se non motivati da un atteggiamento motivato ed obiettivo. Il senso di autostima
e di auto gratificazione sicuramente eccellente, legato alla realizzazione di tutte le
attivit che ha intrapreso.
Il suo senso di autonomia lo ha portato a delle profonde divergenze dalle partners con
le quali ha condiviso i momenti della sua vita. Per questo, quando le relazioni
affettive diventavano incongruenti alla sua natura autonoma, se ne distaccato per
intraprendere nuovi percorsi e relazioni. Tuttavia sempre stato in grado di amare
pienamente le partners con le quali ha vissuto e che ha aiutato nel momento del
bisogno.
ESAME DELLA PERSONALITA' SECONDO LA PSICOLOGIA
ANALITICA
Ho voluto indagare la struttura di personalit del Dottor Paolo Ferraro secondo i
canoni della psicologia analitica junghiana, che a tal uni possono sembrare obsoleti e
superati dalla nomenclatura della psichiatria ufficiale ma che a me sembrano,in tutta
onest, veritieri ed in grado di spiegare meglio lo stato psichico del Dottor Ferraro pi
delle classificazioni quantitative e riduttive del DSM IV.
Gli elementi meccanicistici che inficiano la struttura del DSM IV sono riconducibili
ad una forma del pensiero lineare che utilizza l'emisfero sinistro del cervello.
Potremmo chiamare questi elementi entropici, gli stessi che hanno guidato il pensiero
della psicanalisi di Sigmund Freud. Nel caso del pensiero di Cari Gustav Jung,
discepolo di Freud e fondatore della psicologia analitica, potremmo dire che la
funzione prevalente utilizzata quella dell'emisfero destro del cervello, che
potremmo chiamare sintropica, relativa alla sfera intuitiva e simbolica, non legata a
parcellizzazioni della sfera psichi ca e agli elementi quantitativi diagnostici.
Ne emerge una profonda conflittualit degli approcci metodologici, cos come era
esistita a suo tempo tra Freud e Jung.
La psichiatria ufficiale si avvale della misura quantitativa di origine neurologica
mentre io mi avvalgo nel caso in questione di un approccio transpersonale sintropico.
Ci non toglie la validit di una tesi sistemica che si sta sempre pi diffondendo nel
mondo, con un espandersi della fisica quantistica e delle applicazioni filosofiche ad
essa connesse, anche nel campo della psicologia.
La psicologia analitica si avvale di alcuni strumenti simbolici, definiti archetipi da
Jung, sul modello di Platone.
Gli elementi che brevemente analizziamo sono:
lo,
Io
inconscio collettivo,
tipologia psicologica,
alcuni archetipi (S inferiore, S superiore, Ombra, Eroe solare, Logos, Anima,
emettendone altri meno significativi).
Rappresenta la capacit di individuazione del soggetto e la consapevolezza
dell'unione tra pensiero, sentimento ed azione.
Il Dottor Ferraro dispone di un Io forte e ben integrato, cosciente e responsabile delle
sue finalit.
Inconscio personale
Rappresenta il sistema di valori, introiettato dall'infanzia, quello che Freud chiama
Es. L'individuo maturo elabora il sistema assorbito e lo reinterpreta in chiave
propositiva.
II Dottor Ferraro dispone di un meccanismo di elaborazione di tipo resiliente che lo
rende capace di utilizzare le esperienze, anche traumatiche, come strumento
propositivo.
Inconscio collettivo
Jung definiva con questo tennine il patrimonio collettivo dell'umanit, presente in
ogni essere umano. L'individuo pu accedere all'inconscio collettivo attraverso il
simbolismo, sia esso espresso in rappresentazioni numinose di tipo medianico (da
non confondere con le allucinazioni, che sono alterazioni del sistema metabolico e
neurovegetativo) o in modalit introspettive, che danno luogo ad elaborazioni
concettuali di tipo filosofico.
Il Dottor Ferraro dispone di un sistema concettuale e filosofico, tale da rendere
presente in chiave interpretati va il suo contatto con l'inconscio collettivo.
Tipologia psicologica
Jung divideva i tipi psicologici in due grandi categorie: l'estroverso, in cui la
rappresentazione del mondo rivolta verso l'esterno, secondo la percezione
sensoriale; l'introverso, in cui prevale l'introspezione e l'autoanalisi.
Le funzioni psichi che sono: intuitive, non legate a rappresentazioni spazio-temporali
di tipo trascendente e trans personale; razionali, legate alla Iinearit del pensiero,
secondo modelli culturali accettati e confermati dalla filosofia culturale dominante,
espressi in forma logica, dimostrabile quantitativamente; sentimentali, legate alla
sfera emotiva passionale, in cui il sistema dei valori viene vissuto istintivamente,
senza il filtro della ragione; sensoriali, in cui la capacit adattiva ali' ambiente prevale
sulle altre funzioni, spesso connessa alla percezione del mondo naturale, inteso come
vita allo stato puro.
L'integrazione delle due tipologie psicologiche con le quattro funzioni viene
rappresentato in un modello di otto tipi psicologici.
Il Dottor Ferraro un introverso-razionale tale da sviluppare al massimo grado la
capacit introspettiva, abbinata ad una elaborazione logico-deduttiva del pensiero
talmente perspicace e consequenziale da rendere la sua tipologia "geniale" e
sicuramente fuori dagli schemi comuni (ricordiamo che il tennine "introverso", cio
rivolto all'interno, non da confondere con la comune accezione della parola, che ha
assunto nel tempo una espressione negativa).
S inferiore
Indica l'integrazione di tutte le funzioni di tipo inferiore, legate alla materialit,
espresse simbolicamente nel numero 4 o nel quadrato.
Il Dottor Ferraro dispone di un'ottima padronanza di questo archetipo.
S superiore
Indica la sfera spirituale ed rappresentato dal numero 3 o dal triangolo.
Il Dottor Ferraro si avvale di un'alta motivazione esistenziale, tale da rendere questo
archetipo il senso della sua vita.
Ricordiamo che l'unione del 4 e del 3 rappresentata dal cerchio o mandala e rende
l'uomo individuato uno, unico ed irripetibile.
Personalmente credo che tale archetipo sia associabile solo ai grandi maestri
dell'umanit e non pertanto analizzabile secondo i normali canoni.
Ombra
E' l'elemento oscuro presente in ogni uomo. Si dice che pi forte sia la luce, pi forte
sar l'ombra. Nella cultura popolare viene rappresentato dal demonio e nella
psicologia esistenziale dall'ego, che ricerca esclusivamente obiettivi di natura
egoistica, anche a costo di prevaricare le altrui necessit.
Il Dottor Ferraro ha dedicato questi ultimi anni nella ricerca di come l'ombra muove i
suoi passi nel mondo. Presente in ogni individuo, allo stato puro essa si manifesta
nelle aberrazioni inerenti la sessualit, l'uso del potere e del denaro, il controllo
mentale anche attraverso l'uso programmato di droghe, fino a trame energie persino
da omicidi rituali, come nel caso delle sette sataniche.
Questo ben conosciuto dagli esperti della criminologia e dagli spiritualisti esoterici.
Il Dottor Ferraro, uomo di esperienza e ricercatore di verit, ha percorso il suo
sentiero di conoscenza, imbattendosi in una esperienza indagativa estrema che forse
mette il dito su una piaga che nessun individuo normale vorrebbe mai ammettere.
Eroe solare
Jung riconosce in questo archetipo l'eroe che sconfigge le tenebre, la luce del sole
che vince il buio della notte, l'angelo che tiene a bada il dragone.
Il Dottor Ferraro interpreta questo archetipo, forse non in maniera totalmente
consapevole ma sicuramente con forte energia ed alto ideale.
Ogni volta che una nuova verit viene asserita sia in campo scientifico che
umanistico ed ogni volta che la maschera dell'ipocrisia viene tolta dal velo
d eli' ignoranza, che protegge gli uomini dalla propria malvagit, il "mostro" reagisce
attraverso gli uomini e le istituzioni, che proteggono se stesse e spesso il proprio
tornaconto. E' una legge del processo evolutivo. Spesso drammi, fratture emotive ed
incomprensioni costellano il cammino degli individui che incarnano tale archetipo.
Logos
Nella forma di Jung rappresenta il pensiero, manifesto in forma conscia dell'uomo ed
in quella subordinata della donna.
Il Dottor Ferraro dispone di un ogos coerente ed articolato.
Anima
Definita altdmenti "eterno femminino", subordinata nell'uomo e cosciente nella
donna. Indica la parte femminile e la capacit di amare.
La vita del Dottor Ferraro ben accompagnata da figure femminili a cui ha donato
attenzione.
La sfera sessuale riconducibile a questo archetipo e va vissuta in maniera
consapevole, rendendo armonica ogni relazione.
Il Dottor Ferraro, fino a che il bisogno di autonomia non fosse prevalso, ha sempre
vissuto un amore consapevole.
L'innamoramento maschile una proiezione della propria anima, intesa come
archetipo junghiano, sulla figura femminile. L'innamoramento femminile la
proiezione del proprio animus, inteso come archetipo junghiano, sulla figura
maschile. L'unione di uomo e donna rappresenta l'unione degli opposti che Jung
chiama sigizia.
CONSIDERAZIONI SULLA PSICHIATRIA
Jung era uno psichiatra e discepolo di Freud. Si era avvaiso degii strumenti allora
conosciuti della psichiatria che non faceva ancora uso di psicofarmaci. Aveva
contestato i metodi usati dalla scienza psichiatrica ufficiale e al termine della sua vita
li aveva rifiutati, abbracciando un filosofia curativa pi aperta e umana, che seguiva i
dettami della sincronicit. L'apporto che Jung ha dato alla conoscenza assai
rilevante ma la filosofia materialista e meccanicistica che identifica l'uomo con il suo
cervello ha ostacolato il processo della vera conoscenza.
La psichiatria ha seguito il sentiero meccanicista, giungendo ad una concezione
dell'uomo a dir poco limitante. Il DSM IV ne una testimonianza. Da pochi casi di
diagnosi di malattie mentali si giunti a centinaia, la cui classificazione sfugge agli
stessi psichiatri. Per ogni farmaco che viene scoperto si trova una nuova malattia
mentale ed il paziente, pi che un essere umano, somiglia ad una cavia di laboratorio,
deprivata della sua identit e del suo stato di essere vivente.
La psichiatria assume sempre pi spesso il ruolo di supervisore del controllo
mentale,forse inconsapevolmente asservita ad un potere, di cui non si conoscono le
finalit.
L'uomo parcellizzato, robotizzato, schiavizzato. Pi che una funzione di aiuto la
psichiatria sembra una falsa panacea di una umanit volta all'auto distruzione.
Quando il DSM viene aggiornato nelle nuove edizioni, le case farmaceutiche
impongono i loro prodotti e le miriadi di "ignari" psichiatri si allineano a quelli che
sembrano i protocolli di un incubo collettivo.
Non forse giusto il tempo di ripensare modelli di cura che pi che curare tolgono
invece le residue potenzialit ad individui a cui la societ hanegato il diritto di essere
uomini?
CONCLUSIONI
Nella stesura dell'esame clinico sulla persona dei Dottor Paolo Ferraro sono state
adottate due diverse metodologie. L'una , riconducibile alla sfera quantitativa
ufficialmente riconosciuta, e l'altra, imperniata su un approccio transpersonale.
Secondo l'esame metodologico tradizionale, non traspaiono elementi inerenti a gravi
disturbi di personalit o a stati border-line o psicotici.
Non sussistono psicopatologie n sul piano ideativo n su quello emozionale.
La sfera affettiva appare ben strutturata e quella socio-relazionale perfettamente
integrata.
Dal punto di vista transpersonale dell'approccio analitico junghiano, emerge uno
stato di coscienza altamente ispirato ad una idealit che distingue uno stile di vita
quotidiano ben integrato nel presente da una progettualit nell'azione che rende il
Dottor Ferraro un individuo responsabile e capace di percorrere sentieri innovati vi nel
campo della sua professionalit.
L'elemento motivazionale ben articolato, tale da garantire un buon equilibrio tra
pensiero, sentimento ed azione.
La sua particolare sensibilit lo rende sicuramente un testimone attivo del nostro
tempo.
Dottor Massimo Marinelli
La psichiatria assume sempre pi spesso il ruolo di supervisore del controllo
mentale,forse inconsapevolmente asservita ad un potere, di cui non si conoscono le
finalit.
L'uomo parcellizzato, robotizzato, schiavizzato. Pi che una funzione di aiuto la
psichiatria sembra una falsa panacea di una umanit volta all'auto distruzione.
Quando il DSM viene aggiornato nelle nuove edizioni, le case fannaceutiche
impongono i loro prodotti e le miriadi di "ignari" psichiatri si allineano a quelli che
sembrano i protocolli di un incubo collettivo.
Non forse giusto il tempo di ripensare modelli di cura che pi che curare tolgono
invece le residue potenzialit ad individui a cui la societ hanegato il diritto di essere
uomini?
CONCLUSIONI
Nella stesura de!!'esame clinico sulla persona dej Dottor Paolo Ferraro sono state
adottate due diverse metodologie. L'una, riconducibile alla sfera quantitativa
ufficialmente riconosciuta. e l'altra, imperniata su un approccio transpersonale.
Secondo l'esame metodologico tradizionale, non traspaiono elementi inerenti a gravi
disturbi di personalit o a stati border-line o psicotici.
Non sussistono psicopatologie n sul piano ideativo n su quello emozionale.
La sfera affettiva appare ben strutturata e quella socio-relazionale perfettamente
integrata.
Dal punto di vista transpersonale dell'approccio analitico junghiano, emerge uno
stato di coscienza altamente ispirato ad una idealit che distingue uno stile di vita
quotidiano ben integrato nel presente da una progettualit nell'azione che rende il
Dottor Ferraro un individuo responsabile e capace di percorrere sentieri innovativi nel
campo della sua professionalit.
L'elemento motivazionale ben articolato, tale da garantire un buon equilibrio tra
pensiero, sentimento ed azione.
La sua particolare sensibilit lo rende sicuramente un testimone attivo del nostro
tempo.
Dottor Massimo Marinelli
CONCLUSIONI
Nella stesura dell'esame clinico sulla persona del Dottor Paolo Ferraro sono state
adottate due diverse metodologle. l'una, rlcondutibile alla sfera quantitativa
ufficialmente riconosciuta, e l'altra, imperniata su un approcdo transpersona/e_
Secondo l'esame melodoiogico tradizionale, non traspaiono eiementl inerenti a
s:ravi disturbi di personalit o a stati border-line o psicotici.
Non sussistono p.s.icopatologie n sul piano ideativo ne su quello emozionale.
la sfera affettiva appare ben strutturata e quella perfettamente
integrata.
Dal punto di vista transpersonale dell'approccio analitico junghiano, emerge uno
stato di coscienza altamente ispirato ad una idealit che distingue uno stile di vtta
quotidiano ben integrato nel presente da una progettualit nell'azione che rende il
Dottor Ferraro un 1nd1v1duo responsabile e c.apace di percorr-ere sentreri innovativi
nel campo della sua professionalit.
l'elemento motivazionate ben articolata. tale da gc11antire un buon equilibrio tra
pensiero, s.enlimento ed a1ione.
la sua panicolare sensibilit lo r-ende skuramente un testimone .attivo del nostro
tempo.
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L'INCARICO.
STUDIO DI PSICOTEAAPIA E PSICOLOG!.6.APPUCATA
Dott. Massimo Buttarini
psicologo - psicoterapeuta
iscrizione Ordine degli Psicologi della Regione Umbria
in data 16/12/2000 n. 491
Corso Vittorio Emanuele n. 16- Citt di Castello (PG)
T el. 075/8522946- celi. 368/3019758 Fax: 075/8527092-
info@dottbuttarini.it
www .dottbuttarini. i t
CONSULENZA TECNICA DI PARTE SU PAOLO FERRARO
Venerd 29 luglio 2011 vengo contattato telefonicamente dal dott. Paolo Ferraro che si
presenta come pubblico ministero e mi fa richiesta di una consulenza tecnica di parte che
valuti le sue condizioni mentali a seguito di un provvedimento del CSM che lo ha
dispensato dalle sue mansioni per motivi di salute. Mi informa sul contesto che ha portato
a questo prowedimento e mi dice che mi invier tramite posta elettronica del materiale
con cui io possa farmi un'idea pi precisa della situazione di cui comunque gi mi delucida
telefonicamente. Gli propongo di incentrarci l'indomani e lui accetta.
La consulenza tecnica in questione si concentrata sulla persona del dott. Paolo Ferraro
ed stata finalizzata. in scienza e coscienza, a valutare lo stato psichico del cliente e la
presenza di eventuali psicopatologie pur tenendo anche conto del materiale e del contesto
specifico che hanno portato alla richiesta della consulenza tecnica stessa.
Il calendario dei lavori stato il seguente:
sabato 30 luglio 2011 dalle 17.00 alle 20.00
mercoledi 03/08/2011 dalle 14.00 alle 18.00
La metodologia clinica ha previsto l'osservazione diretta del soggetto e colloqui clinici liberi
tematici e a contestazione.
Il lavoro iniziato con la raccolta psicobiografica e anamnestica e successivamente
attraverso i colloqui clinici sono state esplorate aree particolari e sono state testate anche
le reazioni emotive del soggetto, le funzioni cognitive del soggetto e la struttura di
personalit in un'ottica pi prettamente psicodinamica.
ANAMNESI E STORIA DI VITA.
Paolo Ferraro nasce a Roma il 23 luglio 1955 con parto naturale del quale non viene
riferita nessuna particolare difficolt e nessuna particolare malattia nel corso della crescita.
l vari passaggi evolutivi che riguardano lo svezzamento, la locomozione e l'acquisizione
delle competenze relative al linguaggio sono del tutto adeguate.
FigHo unico fino a ii' eta di sei anni mi riferisce di una crescita felice e sana e, mi sottolinea,
senza una minima situazione di infelicit e sofferenza.
Abita nel quartiere romano di Monte Sacro con i genitori fino all'et di 23 anni.
Mi riferisce di un rapporto abbastanza conflittuale con la figura paterna con cui comunque
ha mantenuto un rapporto dialettico e di sf1ma reciproca.
Non viene riferito nessun particolare aspetto problematico in relazione alla figura materna
che viene anzi descritta come una figura supportiva estremamente positiva che gli ha
sempre dato molta libert. La madre faceva la casalinga.
2
Il padre lavorava come impiegato pubblico al Ministero degli Interni.
Nel 1961 nasce suo fratello che mi riferisce poi diventato un awocato di successo.
Paolo Ferraro riferisce di un curriculum scolastico brillante: scuole elementari e scuole
medie attraversate senza particolari problemi si diploma a/liceo classico con 60 e lode e si
laurea successivamente in giurisprudenza con 110 e lode ne/1978 all'et di 23 anni.
Alla fine del primo anno di universit avendo vinto un concorso entra come impiegato
pubblico nel Ministero degli Interni.
Mi riferisce inoltre che durante il periodo universitario si occupa di giornalismo e di politica
e di un'attivit come sindacalista.
A 18 anni ha i suoi primi rapporti sessuali con la prima fidanzata con cui si sposer all'et
di 23 anni pur riferendomi di altre esperienze sessuali avvenute nel frattempo.
All'et di 25 anni diventa impiegato pubblico della Prefettura di Roma.
Nel 1982 entra come ispettore nelle Ferrovie dello Stato vincendo un concorso di un solo
posto.
Nel frattempo, nel 1980. era diventato assistente di Diritto Privato con il Prof. lipari.
All'et di 27 anni vince il Concorso in Magistratura e su 180 posti disponibili arriva terzo
mettendo, a quanto mi riferisce, in crisi la commissione valutatrice per la competenza e la
brillantezza delle prove superate.
Lavora come Pretore o Terni e poi entra nel Ministero di Grazia e Giustizia dove si occupa
dell'edilizia carceraria.
Nel1989 mi riferisce del suo ingresso nella Procura Circondariale di Roma.
Dal suo primo matrimonio nascono tre figli: Francesco nel 1983, Fabrizio nel 1986 e
Federico nel 1990.
Dopo la n3scita del figlio Fabrizio la relazione con la prima moglie subisce una prima crisi
che si acu,sce nel 1992 quando mi riferisce di un completo distacco emotivo della moglie.
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Entra in profonda crisi anche il suo rapporto con i familiari e soprattutto con suo fratello e
suo padre che addebitano a lui e alla sua gelosia la responsabilit della crisi con la moglie
e cercano in tutti i modi di far fronte comune per impedire la fine di questo matrimonio
mentre la madre anche in questa occasione dar fiducia a suo figlio e rispetter le sue
scelte.
Paolo Ferraro si presenta come uno spirito libero che non accetta costrizioni di sorta e che
a quel punto non trovando pi una ragione che lo legasse ancora a sua moglie decide di
prendere in mano la situazione e di andare a vivere da solo provocando cosi una rottura
definitiva anche dei rapporti con il fratello minore.
Mi riferisce che per due anni e mezzo condurr una vita da single fino a che conoscer la
donna che poi diventer la sua seconda moglie e con la quale andr a convivere ne/1996
e si sposera nel 2006.
Da questa relazione nasceranno due figlie: Elena nel1999 e Gaia nel2002.
il rapporto gi entrato in crisi una prima volta nel 2005 terminer definitivamente con la
separazione legale avvenuta nel 2007.
Il dottor Ferraro mi riferisce di aver scoperto una relazione che la moglie avrebbe
intrattenuto con un giovane uomo rumeno di 26 anni che, a quanto riferisce sempre il
Ferraro, comparirebbe in un sito perno nella rete offrendo le sue prestazioni sessuali a
pagamento.
E' la relazione con una donna di nome Sabrina con cui andr successivamente a
convivere che, a quanto mi riferisce, lo porter al centro di una situazione ambientale che
lui insospettito investigher e che lo porter a denunciare l'attivit di una setta che
secondo lui praticherebbe il controllo mentale distruttivo.
Attualmen:e il Dott. Ferraro impegnato su molti fronti per dimostrare la veridicit delle
sue affermazioni producendo i risultati del suo lavoro investigativo e di ricerca e cercando
anche attraverso questa relazione ct: consulenza tecnica, a cui ne sono precedute anche
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altre, di dimostrare oltre alla sua buona fede e alla seriet delle sue affenmazioni anche la
certificazione in scienza e coscienza delle sue condizioni mentali per dimostrare altres di
non essere affetto da nessun delirio di persecuzione o da qualsiasi altra psicopatologia
che lo avrebbe portato a deformare la realt di certi avvenimenti che lui con fermezza
definisce criminali.
Come sottoscritto in precedenza la presente relazione di consulenza tecnica di parte
stata finalizzata, in scienza e coscienza, a valutare le condizioni mentali del soggetto non
pronunciandosi in alcun modo sulla vicenda giudiziaria che dovr essere valutata
eventualmente in altra sede.
METODO<-OGIA CLINICA.
La metodologia di indagine alla base dei colloqui clinici e anamnestici sulla persona del
dott. Paolo Ferraro il risultato dell'integrazione degli approcci teorico - applicativi
nosografico- descrittivi , clinico- dinamici con un'attenzione anche agli aspetti cognitivi e
re/azionali.
Per i prim si intendono quelle conoscenze teorico - tecniche che hanno come obiettivo
!'individuazione di una sindrome codificata nel DSM IV - TR che si basa nel
raggruppa;nento di determinati sintomi e nell'esclusione di altri.
L'approccio clinico - dinamico si caratterizza per l'analisi e l'esplorazione del
funzionamento psicologico ed eventualmente psicopatologico del soggetto in questione
avendo come fulcro d'indagine le componenti cognitive, emotive e comportamentali sia
intrasogge:tive che intersoggettive e sociali.
Per l'anaLsi di tali componenti ci si e avvalsi di colloqui clinici, liberi, tematici e a
contestazione.
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La cornice teorico- clinica alla quale si fa riferimento quella psicodinamica che esamina
e studia il comportamento umano alla luce delle interazioni e dei conflitti intrapsichici e
socio- relazionali che influenzano gli aspetti emotivi, cognitivi e motivazionali dell'essere
umano. Accanto all'approccio psicodinamico si integra un'analisi accurata anche della
sfera cognitiva e re/azionale aspetti questi ultimi di fondamentale importanza per cogliere
nella loro interezza la complessit fenomenologica delle varie situazioni sia intrapsichiche
che interpersonali che si vanno ad analizzare.
ESAME PSICOLOGICO- CLINICO
Il dott. Plolo Ferraro ha partecipato ai colloqui clinici mostrando un atteggiamento
improntato alla disponibilit dimostrandosi collaborativo e motivato.
Si all'osservazione clinica come molto curato nella persona e la pastura e la
gestualit rivelano uno stato di rilassatezza. il soggetto sembra sentirsi a suo agio nella
situazione che sta vivendo e l'espressione mimica facciale espressiva e comunicativa.
Il dott. Fe;raro s: presenta lucido ed orientato rispetto ai comuni parametri di riferimento
spazio - temporali, l'attenzione e la concentrazione sono attive e rimangono tali per tutta
la durata del lavoro.
Non si registrano alterazioni o patologie a carico della senso - percezione; appaiono
assenti fenomeni illusionali o allucinatori.
L'eloquio risulta molto ricco nei vari contenuti che si vanno via via ad esplorare e dotato di
ottime ca;Jacit J:ngu:stiche. Non si eccessive focalizzazioni su contenuti
particolari che determinino un restringimento delle funzioni attentive e non si evidenziano
disturbi de linguaggio
A livello qca:itativo l'e:oquio appare ricco di aspetti descrittivi ed emotivo- affettivi.
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L'ideazione appare chiara nei nessi logico - formali a livello di struttura del discorso e
corretta a livello sintattico e grammaticale e a livello qualitativo ricca di contenuti affettivi
che non vengono minimizzati n tanto meno negati ma adeguatamente espressi quando il
discorso verte su contenuti ad alto impatto emotivo data la drammaticit di alcuni eventi
che il soggetto riferisce nella sua narrazione.
Non si segnalano disturbi formali del pensiero e le capacit di astrazione e di sintesi
appaiono buone evidenziando una struttura cognitiva capace di flessibilit adattativa
rispetto a situazioni nuove che impongono soluzioni nuove e nuovi apprendimenti.
Non sono state riscontrate lacune o deficit a livello della memoria a breve e a lungo
termine.
Le funzion: di critica e giudizio appaiono buone in riferimento ai vari aspetti che H soggetto
riferisce.
Il tono dell'umore appare nella norma.
Il dott. Ferraro appare dotate di una buona autostima: la struttura dell'io appare dotata di
meccanismi di difesa adeguati che gli hanno permesso di ben adattarsi alla realt e a
cambiamenti a quanto riferisce anche traumatici e fortemente stressogeni.
Allo stato attuale i livelli di ansia appaiono nella norma e le reazioni emotive e affettive
adeguate e si rileva una buona capacit di far fronte allo stress a cui lo hanno sottoposto
soprattutto i coHoqui a coniesiazione.
A tal proposito non si sono evidenziati acting- aut o reazioni comportamentali inadeguate.
A livello di struttura di personalit l'esame clinico non ha evidenziato a livello quantitativo
indicatori sintomatologici tali da far pensare a disturbi strutturati in senso patologico.
Da un pur.:o di v:sta re razionale e sociale il dott. Ferraro appare allo stato attuale dotato di
buone capacit re/azionali e affettive: conduce una vita sentimentale gratificante, ha una
buona con suoi figli, con eu: mi riferisce ha un buon rapporto e appare ben
adeguato ed eq;Ji:ibrlto nello svolg.mento della sua funzione paterna dove, mi riferisce
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ancora, ha stabilito uno stile e un conseguente legame di attaccamento basato
sull'autonomia psicologica.
Da un punto di vista sociale riferisce di una rete di relazioni gratificante e stimolante. In
questo senso si evidenziano buone capacit di intessere relazioni sociali e il soggetto
manifesta nel complesso una buona capacit di gestire con equilibrio le dinamiche
affettive in senso lato nel rispetto della propria e dell'altrui autonomia psicologica.
A livello intrapsichico si evidenziano delle dinamiche conflittuali legate soprattutto alla
figura paterna e a ila dimensione psicologica maschile che lo portano ad entrare spesso in
competizione ma il soggetto consapevole di questi aspetti e il suo desiderio di
affennazione non mai legato alla prevaricazione dell'altro bens a stabilire delle relazioni
dialettiche dove sebbene il Ferraro sia portato all'autoaffermazione consapevole delle sue
notevoli qL.;alit intellettuali non si evidenziano elementi pregiudizievoli e il giudizio dell'altro
da s viene comunque sempre tenuto in considerazione.
11 buon legame d attaccamento con la figura materna ha permesso l'introiezione di una
buona fidr.;c:a d base che gli ha permesso di stabilire nei legami affettivi uno stile di
attaccamento sicuro.
"Gli studi di Bowlby e dei suoi collaboratori hanno evidenziato come il legame iniziale che
ogni bambino instaura con la propria madre dipenda da un bisogno innato di entrare in
contatto con gfi appartenenti aila propria specie, Il comportamento di attaccamento quel
comportamento che il bambino manifesta verso un adulto di riferimento, che ritiene in
grado di a::rontare il mondo in modo adeguato.
Questo comportamento diviene evidente ogni volta che il bambino spaventato, stanco,
malato, e si attenua quando riceve conforto e cure.
Se l'obiett .,,o esterno del sistema di attaccamento quello di garantire la vicinanza con il
caregiver. quello interno di motivare il bambino alla ricerca di una sicurezza interna.
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Il compito biologico e psicosociale dell'adulto caregiver quello di essere una base sicura ''l
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per il bambino, da cui il bambino si possa affacciare verso il mondo esterno e a cui possa
ritornare sapendo che sar accolto, nutrito, rassicurato, confortato.
Quindi il ruolo del caregiver quello di essere disponibile e responsivo quando chiamato
in causa, intervenendo solo quando necessario.
Quindi l'attaccamento originario svolge la funzione di prototipo della sicurezza interiore per
l'intera vita della persona, del bisogno che persiste nel tempo di una base sicura dalla
qua!e !a persona parte per vivere con fiducia la vita in modo psicologicamente autonomo.
La bidirezionalit di questo primo scambio consente al bambino lo sviluppo di un senso di
sicurezza e di fiducia in s accanto al rafforzamento della relazione con l'adulto.
Se l'adulto sar responsivo e competente, il bambino si sentir parte della famiglia, anche
nei momenti pi critici del suo ciclo di vita.
Si instaura cosi un circolo virtuoso in cui il bambino accrescer la sua autostima e la
capacit di gestione delle situazioni con cui dovr confrontarsi.
Se qualcosa non funziona in questo primo e preziosissimo scambio relaziona/e, il bambino
potr mettere in atto comportamenti che possono aiutarlo a difendersi, anche se in modo
disfunzionale per la sua crescita e il suo benessere futuro.
L'indisponibilit dell'adulto di riferimento, da cui il bambino dipende per la sua protezione e
sopravvivenza, creer nel bambino una vulnerabilit verso la paura della perdita dell'altro.
Questo primo scambio relazionare e la conseguente sicurezza o insicurezza interiore che il
bambino sviluppa sono connessi alla futura capacit di autorealizzazione.
La capacit di affrontare gli eventi in momenti critici o di cambiamento, dipender proprio
dal senso di s che si potuto sviluppare in questa fase della vita.
Il senso di s e l'autostima si forma e si costruisce in funzione di tale relazione primaria.
Inoltre il legame che il bambino sperimenta in questa relazione con il caregiver modeller i
successivi legami. poich l'individuo, nel momento del contatto con l'altro, porta con s
tutto il bagaglio delle esperienze precedenti.
L'immagine di s che sviluppa un individuo che ha avuto un attaccamento sicuro di
essere una persona amabile, degna di essere amata, con buona autostima, che ha fiducia
negli altri anche se non in modo indiscriminato.
Sar un individuo amabile con le persone amichevoli, difeso con chi percepisce come
ostile, si prender cura di s e delle persone che ama. non si affider alle persone che non
conosce, sar selettivo nei comportamenti empatici e nel rivelare se stesso, sapr
appoggiarsi agli altri.
La sicurezza interiore e il senso di autostima richiedono la capacit di integrare due
bisogni: il ;:,isogno di autorealizzazione (essere se stessi) e il bisogno di appartenere.
Il modo in cui !'individuo coniugher questi bisogni dipender anche dalle relazioni
primarie che ha vissuto.
L'essere ClJtonomo nella relazione, il divenire in grado di allontanarsi dalla famiglia sono
strettamente connessi al senso di fiducia in s, e ci pi facile se si ha avuto una madre
responsiva e.non invasiva o invischiante.
Nell'attaccamento sicuro, la sicurezza dell'accessibilit materna rende il bambino tranquillo
nello spingersi ad esplorare le novit.
Le persone con attaccamento sicuro sono ragionevolmente sicure delle proprie capacit di
risolvere i problemi e per questo tendono a testare le proprie ipotesi per eliminare quelle
errate.
Lo stile c;uindi quello della ricerca attiva: la persona cerca di ottenere nuove informazioni
e quindi di sottoporre costantemente alla prova le proprie ipotesi.
L'atteggiamento tipicamente esplorativo.
IO
E' come se il bambino dentro di se introietti la consapevolezza di essere una persona
capace e attiva e che viva l'ambiente come accogliente e accessibile all'esplorazione."
(Fonte: www.human trainer.com, dr.ssa Monica Vivona, Attaccamento e configurazione
del S)
Questa mi sembra una buona fotografia che mette a fuoco quello che mi sembra
emergere all'esame clinico essere lo stile personale e direi anche professionale del Dott.
Ferraro, una persona non megalomanicamente e onnipotentemente sicura di s ma con
una equilibrata sicurezza in s e un'altrettanto buona autostima, che gli permettono di
agire e di comportarsi con la possibilit anche di mettersi costantemente in discussione.
Una persona con un buon senso di sicurezza e di fiducia in s e una buona autostima che
gli hanno permesso di gestire situazioni che lui riferisce come stressanti e traumatizzanti
riuscendo a non scompensarsi ma trovando in s la resilienza necessaria ad affrontarle,
superar/e e farne un bagaglio esperienziale dal quale mi dice si sentito anche arricchito
e stimolato ad esplorare in un'atteggiamento di ricerca attiva e di esplorazione tutto ci
che fino a quel momento era per lui qualcosa di assolutamente sconosciuto.
E' altres evidente da quanto emerge nel lavoro clinico con il Dott. Ferraro come lo stesso
sia una persona che stata in grado nel corso della sua vita di auto realizzarsi in maniera
pi che soddisfacente e con ottimi risultati e come sia stato altres in grado di integrare
questo bisogno con il bisogno di appartenere essendosi sempre molto bene integrato in
tutte le attivit che ha svolto e in tutti i contesti nei quali si trovato.
Emerge inoltre la sua capacit di essere autonomo nelle relazioni sia affettive che
professionali e che stato in grado di allontanarsi dalla sua famiglia di origine e di stabilire
nel tempo altre relazioni affettive caratterizzate dall'equilibrio e dalle quali si riuscito a
distaccare quando diventando disfunzionali potevano ledere la sua persona ma anche
l'altro. Si r':eva inoltre la sua capacita di prendersi cura di s e delle persone che ama, che
Il
sente di essere degna di essere amata ed capace di amare e anche al bisogno di
appoggiarsi e di chiedere aiuto.
CONCLUSIONI CLINICHE.
Da quanto emerge dall'esame clinico sulla persona del Dott. Ferraro sembra di poter
escludere elementi disfunzionali e sintomatologici tali da far propendere per la presenza di
disturbi di personalit gravi o addirittura per psicopatologie che sconfinino nell'area delle
psicosi.
Il Dott. Paolo Ferraro una persona sufficientemente equilibrata e anche nell'area
anch'essa esplorata delle relazioni affettive e in senso pi allargato sociali non sembrano
emergere allo stato attuale elementi disfunzionali o clinicamente rilevanti in senso
psicopatologico.
Citt di Castello, li 17/08/2011
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