You are on page 1of 6

Crisi europea e biennio rosso

I. CRISI EUROPEA E AFFERMAZIONE DI NUOVI ASSETTI NEL SISTEMA MONDIALE DECLINO DELL'EUROPA 1. Crisi Europa 1.1. Guerra > decadenza politico - economica Europa 1.2. centro direttivo mondo da Europa a potenze extraeuropee 2. Cronologia e tipologia crisi economica 2.1. riconversione dal 1919 al 1922; recessione fino al 1925; breve ripresa dal 1925; grande Crisi 1929 ; 2.2. Principali problemi economici: 2.2.1. riconversione produttiva da economia di guerra a produzione di beni di consumo 2.2.2. scarsit capitali; 2.2.3. eccesso di cartamoneta stampata per esigenze belliche 2.2.4. inflazione e disoccupazione > calo domanda 2.2.5. recessione e/o stagnazione 2.2.6. Stati gravati da pesanti debiti di guerra con gli Usa 2.2.7. commercio internazionale: bloccato da protezionismo (alti dazi doganali) DIPENDENZA ECONOMICA EUROPEA 1. Europa: costo guerra 1.1. Francia e Gran Bretagna: 30% della loro ricchezza 1.2. altri paesi, Russia, Germania, Italia: situazione ancora peggiore 2. Crescita Usa 2.1. costo guerra solo 9% della ricchezza nazionale 2.2. crescita economica: 2.2.1. produzione acciaio: raddoppia 2.2.2. flotta mercantile: raggiunge quasi quella inglese 2.2.3. possiedono met delle riserve aurifere mondiali 2.2.4. esportano capitali: 10 MLD di $ in prestiti di guerra 3. Emergere nuovi attori nella scena economica internazionale 3.1. Sud America > passa dall'orbita europea a quella Usa 3.2. Giappone > quintuplica la sua produzione > Asia, oceano Pacifico, Cina NUOVI MODELLI IDEOLOGICI 1. Conflittualit sociale: 1.1. radicale ed estesa a tutti i ceti: distribuzione ricchezza, difesa lavoro, lotta inflazione 1.2. contestazione anche rivoluzionaria ordine socio - politico esistente 1.3. Stato: accentramento potere, autoritarismo e centralizzazione economica: 1.3.1. controllo economia: spesa pubblica, regolazione produzione, politica monetaria, soggetto di domanda economica interna 1.3.2. controllo societ: militarizzazione, autoritarismo 2. Corporativismo: nuovo teoria economica e sociale 2.1. rifiuto mercato e iniziativa privata (liberismo) e lotta di classe (comunismo) 2.2. stato: entit assoluta cui subordinare l'intera vita economica 2.3. corporazioni: istituzioni statali per ogni settore economico 2.3.1. rappresentanza delle varie categorie (imprenditori, operai, tecnici, ecc.) 2.3.2. coordinano e guidano produzione 2.3.3. eliminazione: concorrenza e conflitto capitale lavoro 2.3.4. tipiche movimenti di destra: fascismo, nazismo

2.3.5. primo posto: interesse della patria > non di una classe o degli individui 3. Figura del capo carismatico 3.1. crisi liberalismo e parlamentarismo: incapaci di affrontare i problemi del dopoguerra e la crisi, e dare rappresentanza alle richieste della popolazione 3.2. rifondazione sistema politico attorno a un capo carismatico 3.3. Spengler, Tramonto dell'Occidente (1918-22): decadenza civilt occidentale 3.3.1. nuovo paradigma politico - culturale 3.3.2. cause: 3.3.2.1. modernizzazione, massificazione, democrazia, industrializzazione 3.3.2.2. democrazia e capitale hanno distrutto il sistema di valori tradizionale 3.3.3. cesarismo: necessit di un individuo eccezionale per fermare la crisi 3.3.3.1. legittimato non tramite suffragio 3.3.3.2. ma dalla sua capacit di guidare le masse che si identificano in esso 3.3.4. creazione di uno stato totalitario e autoritario retto con la forza La Mobilitazione delle Masse 1. richiesta partecipazione cittadini ignorata dallo stato liberale 1.1. esperienza della guerra ha ricadute sulla vita politica e sociale 1.2. problema dei reduci 1.2.1. enormi sacrifici per la patria 1.2.2. spirito di corpo e solidariet 1.3. reinserimento vita civile 1.3.1. disoccupazione e inflazione ne minano il benessere 1.3.2. si sviluppa il cameratismo tra ex combattenti organizzati in associazioni 2. mobilitazione delle masse 2.1. ricerca di nuove forma di partecipazione e organizzazione 2.1.1. sviluppo sindacati, partiti politici, femminismo 2.1.2. richieste di nuovi diritti dopo i sacrifici compiuti 2.1.3. lotte sociali e tendenze rivoluzionarie 3. Sviluppo movimenti reazionari 3.1. tra la piccola e media borghesia 3.2. soluzioni autoritarie contro il caos e la crisi 3.2.1. societ rigidamente gerarchica 3.2.2. subordinazione individuo e sua libert allo stato 3.3. rifiuto democrazia e parlamento visti come cause crisi 3.4. capo carismatico: 3.4.1. interprete diretto delle masse 3.4.2. incarna la volont popolare e il bene della nazione

II. CRISI NEGLI STATI DEMOCRATICI Democrazia alla prova: scontro e riorganizzazione sociale Processo di riorganizzazione della societ ridefinizione assetti politici e sociali 1919/1920 - biennio rosso attraversa tutti i principali paesi europei tre attori in campo: mobilitazione operai e contadini movimenti reazionari nazionalisti e militaristi stato liberale diversi esiti nei diversi paesi Francia e Gran Bretagna conflitto sociale rimane non abbatte le istituzioni liberal - democratiche Germania radicalizzazione dei conflitti crisi della repubblica di Weimar succeduta alla democrazia Italia radicalizzazione conflitto scontro tra tendenza rivoluzionaria e controrivoluzionaria incapacit stato liberale di controllare il conflitto crollo stato liberale e ascesa fascismo Cause Gran Bretagna e Francia: paesi con tradizione democratica pi antica e solida le istituzioni liberal - democratiche sopravvivono alla crisi Italia e Germania: sistema democratico pi recente e fragile presenza di movimenti nazionalisti, militaristi e autoritari crollo stato libera - democratico e instaurarsi di regimi autoritari

GRAN BRETAGNA Crisi economica, politica e sociale Crisi impero coloniale 1922 perdita controllo diretto Egitto India: movimento anticolonialista questione irlandese 1916: rivolta antibritannica 1919: IRA (Irsih republican Army): proclama indipendenza Irlanda guerra civile cattolici indipendentisti contro protestanti unionisti fallimento mediazione Lloyd George 1921, 6 dicembre: proclamazione Stato libero di Irlanda divisione isola in due nord Ulster, 6 province, rimane territorio britannico elezioni 1922: vittoria conservatori liberale Lloyd George da le dimissioni fino al 1932 i conservatori sono al potere Politica economica deflazionista tentativo di rivalutazione della sterlina scopo prestigio internazionale difesa ruolo di moneta scambi internazionali della sterlina difesa importanza borsa di Londra strumenti aumento costo denaro pareggio bilancio statale blocco salari imposizione fiscale progressiva Gold standard exchange riserve banche nazionali dei vari paesi costituite da valute direttamente convertibili in oro (dollaro, sterlina, franco) costi politica deflazionistica diminuzioni esportazioni scarsit capitali e riduzione produzione arretratezza tecnologica apparato produttivo inglese perdita importanza del carbone di cui GB era ricca Lotte sociali e Great Strike crisi e malessere lavoratori culminano nello sciopero dei minatori e nel successivo sciopero generale - Great Strike del maggio del 1926 laburisti e Trade Unions sono riformisti non mirano quindi alla rivoluzione governo conservatore adotta misure repressive sciopero fallisce e sindacati perdono potere in politica si ha la scomparsa dei liberali nascita sistema politico bipolare: conservatori e laburisti

FRANCIA Coesione antigermanica, superamento crisi e ripresa economica crisi economica: inflazione e disoccupazione prestigio Clemenceau punto riferimento mondo politico risorse risarcimento tedesco contenimento crisi Lotte sociali e sinistra rafforzamento sindacati giornata lavorativa 8 ore fallimento prospettive politiche rivoluzionarie 1920: indebolimento sinistra spaccatura spartito socialista nascita PCF che aderisce alla terza internazionale fallimento sciopero ferrovieri repressione governo Millerand scioglimento CGT superamento fase acuta tensioni Ripresa economica potenziamento e modernizzazione apparato industriale ruolo Alsazia e Lorena recuperate alla Germania disponibilit capitali: risarcimento tedesco sviluppo economico industria automobilistica francese prima in Europa piena occupazione Revanscismo antigermanico sistema politico instabile: alternarsi governi moderati: Clemenceau, Millerand, Poincar radicali coesione politica data dalla politica estera caratterizzata dal revanscismo Germania nemico comune e volont di annientarla impedendole ripresa economica Nuova fase rapporti franco - tedeschi 1925: Trattato di Locarno dialogo e accordo diplomatico 1926: fase critica superata ripresa economica mondiale

USA tendenze conservatrici e isolazionismo in politica estera economia rapido superamento crisi postbellica crescita industriale ampia disponibilit capitali debiti di guerra politica prevalere repubblicani dal 1920 - 1932 conservatorismo e isolazionismo opposizione Wilson e Societ delle nazioni Politica Interna liberismo economico assenza di ogni controllo sulle grandi Corporation industriali e finanziarie dominio monopolio e corruzione prevalere Big Business su difesa consumatori e concorrenza ruggenti anni venti prosperit e ottimismo grandi squilibri sociali Repressione sociale e politica proibizionismo: divieto fabbricazione e vendita bevande alcoliche 1920: 18 emendamento costituzione sviluppo malavita organizzata e mafie anticomunismo: paura diffusione bolscevismo restrizioni immigrazione intolleranza condanna a morte di Sacco e Vanzetti razzismo e fanatismo religioso Ku Kux Klan terrore e violenze contro popolazione di colore prevale nel Sud American Dream 1920 - 1929 ascesa economica diffusione benessere mito di massa self made man american way of life

You might also like