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Aprite gli armadi

Continueremo con le politiche di buon governo portate avanti dal mio predecessore, ha detto Roberto Maroni luned raccogliendo il testimone da Roberto Formigoni. Il che non fa ben sperare pensando che proprio la Lega ha interrotto quel buon governo portando la Regione a elezioni anticipate Eppure, nella legislatura appena avviata, si nota qualche segnale di discontinuit. Maroni ha garantito in giunta la parit di genere e ha mantenuto limpegno a non inserire indagati nel suo governo. Il tutto per dopo una lunga e accidentata trattativa che ha coinvolto a pi riprese Silvio Berlusconi con il risultato di pareggiare il numero degli assessori per Carroccio e Pdl, garantire a questultimo due portafogli di peso come la Sanit per il berlusconiano Mantovani e le Attivit produttive al ciellino Melazzini, affidando per al leghista Garavaglia il Bilancio, mentre Fava allAgricoltura e Cant alla Famiglia vengono a tutelare gli interessi padani. Operazione delicata, condotta nella migliore tradizione della spartizione riuscendo perfino a tener conto della sponsorship di Daniela Santanch prima per la Ferrari e poi per la Bulbarelli. Per vedere allopera la nuova Giunta bisogner attendere la prima riunione del Consiglio, la prossima settimana. Ma gi da ora si potr apprezzare quanto degli impegni di Maroni, allindomani della sofferta vittoria, possa essere mantenuto. Al primo punto nellagenda del neo-governatore c, giustamente, il lavoro. E, con esso, la prima emergenza: reperire i fondi necessari al finanziamento della cassa integrazione in deroga. Il ministro del Welfare, Fornero stata chiara nel rinviare al nuovo esecutivo lerogazione di quei fondi. Egualmente, sul fronte delle aziende, i sospirati pagamenti dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, anche se approvati in sede europea, dovranno attendere un decreto, anchesso fuori dallorizzonte della gestione della normale amministrazione. E facile previsione che la Regione, suo malgrado, dovr esercitare unattivit di supplenza e trovare dei soldi, tanti soldi. Sar allora il caso di inventarsi qualcosa, magari consultandosi anche con le opposizioni. Mettendo anche le mani nella confusa gestione dellAgenzia per lIstruzione la Formazione e il Lavoro dove troppo spesso , si sono favoriti i formatori a danno di chi di un lavoro era in cerca. Nel 2010 erano state impegnate risorse per 46 milioni di euro, ne avevano beneficiato in 64mila, ma la met dei fondi era stata gestita da una decina di operatori per la gran parte gravitanti nellarea che, dal suo assessorato alle Attivit produttive, rappresenta proprio Melazzini. Doveroso verificarne loperato e lefficacia passata per proiettarne

le strutture e le disponibilit nel futuro prossimo, visto che Maroni ha tenuto per s la delega alla Legalit. Dalla quale dipende anche un altro impegno che il neogovernatore dovrebbe assumersi pubblicamente: quello di aprire gli armadi della Sanit lombarda che nascondono gli scheletri che, con frequenza ormai settimanale, la Magistratura costretta a riesumare a testimonianza di una gestione al minimo opaca. Interventi da eseguire col bisturi della cui efficacia lopposizione dovrebbe essere messa in grado di poter verificare. Ma c anche un segnale pi semplice e diretto che Maroni potrebbe lanciare in apertura di legislatura: il taglio drastico delle spese per la comunicazione. Sono poco meno di 3 milioni di euro destinati al quotidiano omaggio in puro stile sovietico del Presidente-Governatore. Ne ha davvero bisogno anche Roberto Maroni? (la Repubblica Milano, 20 marzo 2013)

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