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Introduzione
Piazza Ghiaia una piazza storica di importanza monumentale e commerciale di Parma. Sede di mercati n dai tempi di Maria Luigia, nel dopoguerra la piazza ha mantenuto questa sua caratteristica di mercato, paragonabile a Piazza delle Erbe a Verona o a Campo de' Fiori a Roma. Oltre che mercato, era punto di aggregazione, soprattutto, ma non solo, per molti anziani abituati ad andare in Ghiaia quotidianamente a fare spesa venendo da tutti i quartieri di Parma. Oggi la piazza non pi pubblica, ma stata concessa dal Comune in gestione ad un consorzio di privati che hanno riqualicato l'area e modicato architettonicamente la piazza, conferendole caratteristiche paragonabili ad un moderno centro commerciale con negozi, ma anche con attivit ricreative come ristoranti e ca ubicati all'aperto. Per controllare e mitigare le variazioni microclimatiche di un ambiente non connato, Piazza Ghiaia stata dotata di un sistema di copertura in vetro supportata da travature metalliche; questa struttura funge da riparo dall'ambiente esterno senza attenuare eccessivamente la luminosit naturale, rendendo utilizzabile l'area ad attivit commerciali, tipo mercatini a tema, manifestazioni di vario genere, per quasi tutto l'anno.
In sede di progettazione si stabilita una convenzione di ricerca tra Universit degli Studi di Parma e Progetto Ghiaia s.r.l. (consorzio di privati concessionari) per condurre un'analisi delle alterazioni ambientali e delle condizioni di comfort ambientale associate al nuovo sistema di copertura. In particolare il gruppo di lavoro del Dipartimento di Ingegneria
Industriale, coordinato dal Prof.Ing.G.Pagliarini, si occupato dell'implementazione di un modello numerico per la simulazione delle condizioni microclimatiche ai ni della verica delle condizioni di comfort termoigrometrico all'interno della zona della copertura, dell'analisi critica dei risultati ottenuti nelle diverse ore del giorno e nei diversi periodi dell'anno e dell'individuazione di eventuali strategie di mitigazione delle condizioni ambientali. Per la validazione del modello numerico e la verica delle assunzioni impiegate, stata condotta una campagna di misure in situ anche avvalendosi di strumentazioni speciche per la valutazione dei parametri microclimatici; per la denizione delle condizioni al contorno del modello, sono stati utilizzati dati climatici orari rilevati da ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'Emilia Romagna) e dati relativi alla radiazione solare rilevati in loco. La campagna di misure, la taratura dei parametri, parte della modellazione e la simulazione contestualizzata nei giorni e nelle ore delle prove sperimentali, il confronto tra le previsioni e i dati rilevati, e l'analisi critica dei risultati sono oggetto del presente lavoro di tesi.
Figura 1.1: Vista aerea del sistema di copertura di P.zza Ghiaia, Parma
Figura 1.1,
per un totale di
3500 m2 ,
sezione circolare ramicate che sostengono travi principali continue ad andamento curvo, sulle quali poggiano travi secondarie rettilinee. La pianta a forma di quadrilatero, con i lati maggiori, in direzione longitudinale, aventi lunghezza di circa circa
120 m,
11 m
35 m.
4
La supercie di copertura presenta pendenza variabile che determina una variazione di quota massima di circa
4 m.
dopo l'altro, in direzione longitudinale con un angolo di inclinazione di circa alla supercie orizzontale (
rispetto
Figura 1.2 ).
SEREX,
di dimensioni
1.45 m 1.45 m,
supercie continua adatta ad essere sorretta dalla struttura portante. Le lastre in vetro hanno uno spessore di sono riportate in
Tabella 1.1
EN 410 - 2001
della copertura sono state inserite, all'interno delle lastre di vetro, delle celle fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica. Inoltre altre lastre sono state arricchite da serigrae che richiamano la forma delle celle fotovoltaiche, sia per aumentare l'eetto di schermatura dell'energia solare entrante, sia per allegerire l'impatto visivo delle celle fotovoltaiche. Le serigrae presentano schermature diverse, in funzione del grado di oscuramento voluto: in due tipi di serigrae applicate sulle lastre di vetro. In
Figura 1.3
vi sono rappresentati
Tabella 1.2
riportato il grado di assorbimento per ogni tipo di lastra di vetro: sia per
quelle con le celle fotovoltaiche, sia per quelle con i diversi tipi di serigrae, sia per quelle prive di serigraa; inoltre vi specicato il numero di lastre che sono state montate in copertura per ogni diversa tipologia.
(te )
Riessione energetica esterna(re ) Riessione energetica interna(re ) Assorbimento energetico Fattore solare
(ae )
(g )
(a)
(b)
In
Figura 1.4
mento delle diverse tipologie delle lastre sopracitate: in bianco sono indicate le lastre in vetro non serigrafato, in blu le lastre con serigraa
tipo 2,
tipo 3
Inoltre, si pu notare che le celle fotovoltaiche sono posizionate nella zona centrale della copertura (grigio scuro).
N. lastre copertura Celle fotovoltaiche Serigraa tipo 1 Serigraa tipo 2 Serigraa tipo 3 Serigraa tipo 4 Vetro
Assorbimento addizionale
63 34 22 15 15 0
Il basamento sotto la copertura consta una soletta multi-strato di spessore complessivo pari a
91 cm (Figura 1.5),
transitorio termico indotto dalla radiazione solare che colpisce il pavimento: sono stati, in particolare, considerati solo i primi quattro strati del uno spessore complessivo di del
pacchetto
di pavimentazione, per
30 cm,
Tabella 1.3
sono riportate le propriet dei materiali che costituiscono il basamento secondo norma
[24].
(kg/m3 )
Calore specico
(J/kgK )
Cond. termica
(W/mK )
2 Modello di calcolo
Il modello di calcolo per l'ambiente semi-connato oggetto di indagine fa riferimento alla sezione trasversale della struttura evidenziata in riportata in
Figura 2.1
e schematicamente
Figura 2.2.
Figura 2.1: Pianta della copertura (da Building Project, www.buildingproject.it, 2009)
Lo schema consiste in uno strato di aria compreso tra la copertura in vetro, assunta come una lastra continua di spessore costante inclinata di un angolo
= 5
rispetto
l'orizzontale ed il basamento che costituisce una capacit termica distribuita comprendente anche l'eetto degli elementi strutturali. La larghezza
L = 36 m,
H 1 = 4.5 m
Figura 2.2,
innita, possibile arontare il problema nell' ipotesi di monodimensionalit. La radiazione solare incidente sulla copertura in parte riessa, in parte assorbita dal vetro ed in parte trasmessa nello spazio sottostante dove viene in parte assorbita ed in parte riessa dal basamento. Il conseguente riscaldamento del pavimento genera un usso convettivo naturale di aria attraverso le aperture laterali anche favorito dall'inclinazione della copertura. Il modello risolve le equazioni di bilancio dell'energia per la copertura, per il volume d'aria interno e per il basamento.
Il volume d'aria interno schematizzato a parametri concentrati, mentre sia per la copertura in vetro che per il basamento si provvede alla risoluzione del transitorio termico, tenendo conto della variazione della temperatura nei diversi strati. La procedura di calcolo richiede in ingresso informazioni climatiche in funzione del tempo:
To ; o ;
Va ; Tsky ; IT,b
e
Radiazione solare diretta e diusa incidente sulla copertura, Angolo di incidenza della radiazione solare diretta, Velocit dell'aria dell'ambiente semi-connato,
IT,d ;
W.
Inoltre necessario fornire le propriet del vetro emisferiche ed in funzione dell'angolo di incidenza e le propriet dei diversi strati che costituiscono il basamento. Al ne di ottenere la Temperatura media radiante occorre calcolare i fattori di forma delle superci rispetto alla persona in piedi al centro dello spazio e specicare le propriet radiative del corpo umano.
10
g cg T r g 2 T r q g,r = + x2 dg
dove
(2.1)
dg
ed il termine gene-
rativo
q g,r
(2.2)
Si osserva che non tutta la radiazione solare trasmessa attraverso il vetro viene assorbita dal basamento, ma una certa frazione viene riessa dallo stesso basamento e poi in parte assorbita dalla copertura. Il coeciente di riessione della radiazione solare per il basamento,
rm ,
assunto pari a
0.25
(2.3)
(2.4)
Il coeciente di convezione tra la supercie esterna della copertura e l'aria ambiente esterna,
hc,o ,
hc,i ,
di convezione forzata dovuta al vento e gli eetti dei ussi convettivi indotti dalle forze di galleggiamento. Questo metodo di calcolo aggiunge ai risultati ottenuti con le note
espressioni per convezione forzata su superci piane [11], il contributo della convezione
11
naturale pesato su un fattore che va a zero o ad uno per valori, rispettivamente, molto bassi o molto alti del rapporto convezione forzata,
Gr/Re2 .
L per la
scabrezza superciale. La velocit del vento nell'ambiente esterno e la velocit dell'aria nello spazio semi-connato, impiegate nel calcolo dei coecienti di convezione, sono ottenute, rispettivamente, da misurazioni eettuate da eettuate in loco. Il coeciente di scambio termico per irraggiamento tra la supercie esterna della copertura e la volta celeste,
hr,o ,
esprimibile come:
hr,o =
(2.5)
ed il coeciente di scambio termico per irraggiamento tra la supercie interna della copertura e la supercie del basamento,
hr,i :
hr,i =
(2.6)
Si considerano la copertura ed il basamento come corpi grigi con una emissivit emisferica di
0.9,
mentre la volta celeste si comporta come un corpo nero alla temperatura del cielo
all'innito. Denite le condizioni al contorno, la soluzione numerica dell'equazione di Fourier nel vetro arontata con il metodo esplicito alle dierenze nite suddividendo lo spessore in 3 nodi con passo di integrazione di 2 secondi.
12
a ca Hav
(2.7)
Con uno schema a parametri concentrati, il modello determina l'andamento della temperatura dell'aria interna
Ti
Il coeciente di convezione tra la supercie del basamento e l'aria interna, con lo stesso metodo impiegato per il calcolo di Il termine
hc,m , valutato
hc,o
hc,i .
Va
all'eetto combinato della dierenza di temperatura tra l'ambiente interno ed esterno ed il vento. Date le dicolt di modellazione per la determinazione di
Va ,
che richiederebbe,
oltretutto, la conoscenza dettagliata dell'arredamento urbano variabile in funzione dalla destinazione d'uso della piazza, si preferito impiegare il dato misurato sperimentalmente.
13
m cm T m m 2 T m q g,m = + x2 dm
dove
(2.8)
q g,m
qg,m =
(2.9)
assunto pari
0.75
(2.10)
Per completare le condizioni al contorno si individua un conne adiabatico in corrispondenza dello strato pi profondo in materiale alleggerito. Per il calcolo del transitorio termico si considerano i primi quattro strati di pavimentazione e le relative propriet dei materiali (pordo
10 cm,
sottofondo alleggerito
10 cm)
camente con il metodo esplicito alle dierenze nite. I quattro strati di pavimentazione sono suddivisi in: il calcestruzzo e secondi.
10
nodi per
10
14
ed i valori
2.4.1 Il Sole
Il Sole una sfera di materia gassosa molto calda con un diametro di ed una distanza media dalla Terra di
1, 39 109 m
1, 51011 m.
al suo asse con un periodo di circa quattro settimane. La supercie del Sole si trova a una temperatura eettiva di corpo nero di
5777 K .
Figura 2.3: Struttura del Sole (da: John A. Due, William A. Beckman,
Solar Engineering
15
Il Sole un reattore a fusione continua in cui i gas costituenti, trattenuti dalle forze gravitazionali, fungono da contenitore. Tra le numerose reazioni di fusione che forniscono energia irraggiata dal Sole, quella considerata pi importante coinvolge quattro nuclei di idrogeno (protoni) che si combinano per formare un nucleo di elio; la massa del nucleo di elio minore di quella dei quattro protoni, tale difetto di massa corrisponde, secondo la legge di Einstein, all'energia convertita. L' energia prodotta nella parte interna del Sole deve essere trasferita alla supercie e quindi irraggiata nello spazio. Ci avviene attraverso una successione di processi radiativi e convettivi, con successiva emissione, assorbimento e reirraggiamento. In
Figura 2.3
(dove
90%
dell'e-
nergia sia generata nella regione caratterizzata da una distanza radiale compresa fra
0.23 R
40%
appare composta da
granuli
pori
macchie solari.
Lo strato
fotosfera.
denito e risulta sostanzialmente opaco poich i gas di cui composto sono fortemente ionizzati e possono assorbire ed emettere uno spettro continuo di radiazione. Pertanto
la fotosfera sorgente della maggior parte della radiazione solare. Esternamente si trova un'atmosfera solare pi o meno trasparente, osservabile durante le eclissi di totali di Sole o mediante strumenti che occultino il disco solare. Sopra la fotosfera vi uno strato di gas metano caldo profondo diverse centinaia di chilometri detto mente a questo si trova la
strato di inversione.
Esterna-
cromosfera :
16
risultato di molti strati che emettono e assorbono radiazione di varia lunghezza d'onda. Tuttavia per molte applicazioni, considerare il Sole come un corpo nero a una temperatura di circa
6000 K ,
dipendenti dalla lunghezza d'onda, per i quali la distribuzione spettrale determinante (processi fotochimici e fotovoltaici), necessario analizzare lo spettro in maggiore dettaglio.
Figura 2.4
Terra: alla distanza di un'unit astronomica, pari alla distanza media Sole-Terra (1.495
1011 m),
32 .
Figura 2.4: Disposizione geometrica relativa Sole-Terra (da: John A. Due, William A. Beckman,
Solar Engineering Thermal Processor, John Wiley & Sons, Inc., 1980)
La radiazione emessa dal Sole e la sua disposizione rispetto alla Terra fanno s che l'intensit della radiazione solare al di fuori della atmosfera terrestre sia pressoch costante. Tale grandezza prende il nome di
veniente dal Sole nell'unit di tempo per unit di area di una supercie perpendicolare alla direzione di propagazione della radiazione, posta ad una distanza dal Sole pari alla distanza media Terra-Sole al di fuori dell'atmosfera. Prima dell'avvento di laboratori
17
spaziali, le valutazioni della Costante Solare venivano eettuate sulla base di misurazioni terrestri della radiazione solare trasmessa attraverso l'atmosfera, ovvero dopo aver subito un processo di parziale assorbimento e diusione da parte dell'atmosfera stessa. pionieristici in questo senso furono eseguti da Studi
C.G. Abbot
e collaboratori al
Smithsonian
1322 W/m2 ,
Institution.
prese da
Questi studi e susseguenti misure eettuate da laboratori spaziali furono riil valore della costante solare stimato da Abbot,
Johnson (1954) :
1395 W/m2 .
'80, la disponibilit di laboratori ad alta quota, palloni e veicoli spaziali, ha consentito di eseguire misure dirette dell'intensit solare al di fuori dell'atmosfera terrestre. In questa indagine si adotta il valore della Costante Solare
Gsc
ssato dal
World Radiation
Center (WRC)
pari a
1367 W/m2
o diusione da parte della atmosfera. somma della radiazione diretta e della radiazione diusa, comunemente
che relative alla posizione del Sole il tempo solare, che non coincide con l'ora locale. E' necessario pertanto convertire il tempo convenzionale nel tempo solare, il che comporta due tipi di correzioni. In primo luogo c' una correlazione costante per l'eventuale dierenza fra longitudine della localit in questione ed il meridiano della stazione su cui basata l'o-
18
ra convezionale . La seconda correlazione deriva dall'equazione del tempo che tiene conto delle varie perturbazioni nell'orbita della Terra e nella velocit di rotazione che si riettono in variazioni del tempo in cui il Sole appare attraversare il meridiano dell'osservatore. L'ora solare pu essere ricavata dall'ora convenzionale mediante la relazione:
(2.11)
LSt
LLoc
B = (n 1)
e
360 365
(2.13)
1 n 365.
Figura 2.5).
= latitudine, positiva se a nord; = declinazione: posizione angolare del Sole rispetto al piano dell'equatore a mezzogiorno, positiva verso nord; = angolo compreso tra il piano orizzontale ed il piano considerato (inclinazione della supercie);
1 Per
= angolo azimutale della supercie, cio deviazione della normale alla supercie dal meridiano locale, zero a sud, positivo verso est, negativo verso ovest; = angolo orario, preso zero a mezzogiorno solare, e pari a mattina e negativo nel pomeriggio (ad esempio, alle 14.30);
z s
= angolo di incidenza della radiazione diretta, misurato fra la direzione di propagazione della radiazione e la normale alla supercie; = angolo zenitale, cio l'angolo che la radiazione diretta forma con la verticale; = altitudine solare, cio l'angolo che la radiazione diretta forma con l'orizzontale (pari a 90 z ); scostamento angolare da sud della proiezione della radiazione diretta sul piano orizzontale.
s =
(a)
(b)
Figura 2.5: (a) Angolo zenitale, inclinazione, angolo azimutale della supercie e scostamento angolare da sud per una supercie inclinata. (b) Scostamento angolare da sud della proiezione della radiazione diretta sul piano orizzontale. (Da: John A. Due, William A. Beckman,
Solar Engineering Thermal Processor, John Wiley & Sons, Inc., 1980).
,
pu essere ricavata mediante la relazione approssimata di
La declinazione,
Cooper
(2.14)
(1969) :
= 23.45 sin 360
dove
284 + n 365
il giorno dell'anno
.
20
La relazione fra
cos = sin sin cos sin cos sin cos + cos cos cos cos + cos sin sin cos cos + cos sin sin sin
ovvero, (2.15)
(2.16)
z ,
si impiega la relazione:
(2.17)
(2.18)
Gsc
la Costante Solare e
il giorno dell'anno.
dove
I0
strumentali.
kt .
21
I0,d /I
in funzione di
kt
In
Figura 2.6
riportato un esempio di dati misurati a Cape Canaveral, FL Stati Uniti, si confrontano gli andamenti delle relazioni analitiche ottenute da
mentre in
Figura 2.7
diversi Autori che hanno usato dati di partenza provenienti da stazioni in punti diversi del Mondo.
I0,d /I
in funzione di
kt
Si osserva un sostanziale accordo dei risultati ottenuti, sebbene Orgill e Hollands (1977) abbiano impiegato dati provenienti da stazioni in Canada, Erbs et al. (1982) da stazioni negli Stati Uniti ed Australia e Reindl et al. (1990) da stazioni in Europa e Stati Uniti.
22
Per le valutazioni di questa indagine si sono utilizzate le correlazioni proposte da Erbs et al.:
1.0 0.09kt
rispetto l'orizzontale.
Sono disponibili relazioni puramente geometriche che permettono di calcolare il rapporto tra radiazione diretta su supercie inclinata
IT,b
e su supercie orizzontale
I0,b :
(2.21)
Rb =
e su supercie orizzontale
I0,d :
Rd =
(2.22)
ed il rapporto tra radiazione riessa dall'ambiente circostante sulla supercie inclinata e la radiazione totale su supercie orizzontale
IT,r
I0 :
(2.23)
Rr =
dove
IT,r 1 cos = g ( ) I0 2
Quindi la radiazione solare totale incidente su una generica supercie inclinata di un angolo
(2.24)
23
Paragrafo 2.4.3
Tabella 2.1
sono riportati i dati in ingresso per il giorno 30 luglio in P.zza La procedura di calcolo fornisce in uscita, in funzione del
Ghiaia a Parma (
Figura 2.8 ).
tempo, i valori assunti dall'angolo di incidenza della radiazione solare diretta, dell'intensit della radiazione solare diretta,
, ed i valori
IT,b ,
e diusa,
IT,d ,
Latitudine Longitudine Pendenza copertura Angolo azimutale Giorno dell'anno Costante solare Albedo delle superci circostanti Meridiano di riferimento Intervallo temporale Passo
44.80 10.32
n Gsc g LSt
Tabella 2.1: Esempio dati in ingresso per il giorno 30 Luglio 2012, P.zza Ghiaia Parma
24
presente sulla copertura (Adel A. Hegazy [8]), l'eetto della struttura portante metallica e la presenza delle aperture laterali (
Figura 2.9).
ratterizzazione sperimentale in loco dell'interna copertura per ottenere i valori eettivi di assorbimento, trasmissione e riessione emisferici ed in funzione dell'angolo di incidenza della radiazione solare diretta.
s1 ,
l'altro ,
s2 ,
Figura 1.1), si sono collezionati in funzione del tempo i valori di radiazione solare totale
I0,C ,
e fuori dalla copertura,
sotto,
I0 ,
Paragrafo 2.4.3
si
I0,b
e diusa
I0,d .
25
Detto
radiazione solare diretta e nell'ipotesi ragionevole che la radiazione diusa incidente sul solarimetro,
s2 ,
s1 ,
possibile scrivere:
(2.25)
I0,b + I0,d t
I0,d = kI0,b
sostituendo nella
(2.26)
(2.25) :
I0,C = I0,b t + kI0,b t = t(1 + k )I0,b I0 = I0,b + kI0,b t = (1 + kt)I0,b
(2.27)
chiamando
t =
I0,C , si ottiene: I0
t=
t 1 + k kt
26
(2.28)
Si ottiene cos il valore del coeciente di trasmissione del vetro in funzione del tempo ovvero in funzione dell'angolo di incidenza In
Figura 2.11
riportato l'andamento di
Tabella 2.2
mediati su
per
25
50
ottenuti dalle
11 : 00
14 : 45.
Angolo di incidenza
( C )
Coeciente di trasmissione
25 30 35 40 45 50
Tabella 2.2:
27
lare diretta e le caratteristiche energetiche emisferiche del singolo pannello in vetro fornite dal costruttore
(Tabella 1.1)
possibile caratterizzare completamente il comportamensono riportate le propriet emisferiche di trasmissione sono riportate le propriet in funzione dellangolo di
.
Assorbimento
Trasmissione
0.33
0.40
Figura 2.12: Coeciente di assorbimento e coeciente di trasmissione della radiazione solare diretta in funzione dell'angolo di incidenza
28
2.6 Calcolo della temperatura media radiante in caso di soggetto esposto alla radiazione solare
Lo spazio semiconnato oggetto di studio, oltre essere interessato dallo scambio termico radiativo a bassa frequenza tra le superci interne, caratterizzato dalla presenza della radiazione solare (diretta e diusa) ovvero da una sorgente irraggiante ad alta temperatura e con una forte componente direzionale. Come conseguenza si ha che per il calcolo della
Infatti secondo
gli studi di Fanger [7], per valutare il calore scambiato dal corpo umano con le superci in un ambiente, occorre conoscere tre grandezze geometriche fondamentali:
corpo vestito eettivamente interessata allo scambio radiativo (Aef f ) e la supercie totale del corpo vestito (Acl );
l'area proiettata, Ap :
il fattore di forma, FP A ,
Nel caso di un ambiente privo di una sorgente irraggiante ad alta intensit (come il Sole), lo scambio termico per irraggiamento tra il corpo umano e le superci circostanti si pu esprimere come:
(2.29)
dove:
4 Tmr =
1 (B1 FP 1 + B2 FP 2 + ... + BN FP N )
29
(2.30)
dove tivo,
Aef f
la costante di Stefan
- Boltzmann,
Tcl
Tmr
la
(2.30)
Tmr
per corpi grigi con emissivit uguale all'assorbimento e caratterizzati del fatto che
irraggiano (emissione e riessione) con radiazione diusa ed indipendente dalla direzione. I parametri
Bi
impiegati nell'equazione
B = T 4 + Is
dove
(2.31)
Is
sulla supercie. Per molti materiali da costruzione la supercie pu essere assunta come corpo nero ed possibile trascurare la componente di radiazione riessa. Questo il caso di ambienti connati in caso di assenza di fonti di radiazione ad alta intensit per i quali possibile calcolare la temperatura media radiante
Tmr
4 4 4 4 Tmr = T1 FP 1 + T2 FP 2 + ... + TN FP N
dove
(2.32)
Ti
i-esima
FP i
il fattore di forma tra il corpo del soggetto e l'i-esima supercie ricavabile dai graci [22] per superci inclinate ovvero, nel modello,
Aef f ,
impiegato nell'equazione
(2.30), denito:
Aef f Acl ADU Acl ADU
(2.33)
fcl
il fattore d'area dei vestiti cio il rapporto tra l'area della supercie del corpo
ADU
l'
area di Du-Bois
ovvero l'area della supercie del corpo priva di vestiti. Le indagini sperimentali di Fanger
30
hanno permesso di ssare il fattore d'area di radiazione eettiva, posizione seduta e pari a
fef f ,
pari a
0.696
per la
0.725
equazioni per il calcolo difcl in funzione della resistenza termica dei vestiti
Icl :
fcl =
(2.34)
Se presente una sorgente di radiazione ad alta intensit, come la radiazione solare trasmessa nell'ambiente semiconnato attraverso la copertura in vetro, per calcolare la temperatura media radiante [19]:
Tmr ,
4 p Aef f (Tcl
4 Tmr )=
4 p Aef f (Tcl
4 Tumr ) Ap r qr
(2.35)
dove
Tumr
alta intensit calcolabile con l'equazione ad onda breve incidente sul soggetto e
(2.30), qr
2500 K , 0.8
0.65
per il corpo umano con e senza vestiti, rispettivamente (Rapp e Gagge [17, 18]). Al ne di rendere indipendente la temperatura media radiante soggetto, si denisce il
Tmr
e sostituendo nella (
2.35 ) si ottiene:
Tmr =
4
4 Tumr + fp
r q r p
(2.37)
31
fp
per quattro
combinazioni di vestiti e posizioni diverse sia per soggetti maschili che femminili. I fattori d'area proiettata
fp
per
(Figura 2.13 ).
Figura 2.13: Grandezze interessate al calcolo dei fattori d'area proiettata ger, Technical Press, Copenhagen, 1970)
fp
Ap
ed essendo:
Aef f
4 =
=/2
Ap cos dd
=0 =0
(2.38)
dall'equazione (
possibile riassumere i
risultati, mediati rispetto sesso (maschile femminile) ed abbigliamento (con e senza vestiti), in due graci: il graco di
Figura 2.14
riporta
fp
in funzione di riporta
per il soggetto in
Figura 2.15
fp
in funzione di
per il
32
(a) Figura 2.14: Fattori d'area proiettata (b) (da P.O. Fanger,
(b)
fp
fp
poco pratico e soggetto ad errori di lettura. Rizzo et al. [19], sulla base dei dati sperimentali di Fanger, hanno sviluppato due algoritmi polinomiali per il calcolo della funzione
fp = f (, )
fp (, ) =
i=0
dove:
Ai ( ) i
(2.39)
Ai ( ) =
j =0
sia in piedi:
Ai,j j
(2.40)
fp (, ) =
i=0
dove:
Bi ( ) i
(2.41)
33
Bi ( ) =
j =0
i coecienti
Bi,j j
(2.42)
Ai,j
Bi,j
sono riportati in
Tabella 2.4.
i 0 1 2 3 4
Aij 0 1 2 3 Bij 0 1 2 3 +3.453 101 +6.930 104 7.319 105 +3.675 107 +1.945 103 +1.122 105 1.288 106 +1.030 108 1.023 104 1.502 107 +3.676 108 2.517 1010 +1.003 106 +4.040 1010 3.036 1010 +1.969 1012 2.747 109 +8.461 1013 +7.489 1013 4.715 1015 +2.884 101 +2.225 103 5.472 105 +1.802 107 +2.225 103 7.653 105 +7.286 107 1.457 109 9.292 105 +4.021 106 6.215 108 +3.152 1010 +9.027 107 4.623 108 +7.690 1010 4.015 1012 2.517 109 +1.380 1010 2.341 1012 +1.231 1014
2.40 ) e (2.42 ) (da G. Rizzo, G. Franzitta, G. Cannistraro, Algorithms for the calculation of the mean projected area factors of seated and standing persons, Energy and Buildings, vol. 17, pp. 221230, 1991)
Tabella 2.4: Coecienti
Ai,j
Bi,j
impiegati in (
fp
2.37 ),
ovvero nell'equazione (2.43) [12] che esplicita i contributi radiativi presenti nell'ambiente semiconnato oggetto di indagine (
Figura 2.15 ):
M 1/4
Tmr =
i=1
dove
r,d FP i Ti4 + p
FP j Id,j
j =1
r,b + fp Ib p
(2.43)
FP i/j
sono i fattori di forma tra il corpo del soggetto e l'i-esima supercie che
Ti ,
j -esima
supercie
34
Id,j ; r,d
il coeciente di assorbimento
0.7; r,b
il coeciente
di assorbimento della radiazione solare diretta per il corpo umano assunto pari a
0.7;
0.97.
Per lo spazio
Ib
Id,j
radiazione ad onda breve riessa dal pavimento e dalla supercie interna della copertura e la radiazione ad onda breve che entra dalle due aperture laterali e
Ti
la temperatura
assoluta che caratterizza lo scambio termico radiativo ad onda lunga con la superce interna della copertura, il basamento ed la porzione di cielo visto dalle aperture laterali.
35
2.7 Bilancio energetico del corpo umano ed indice di comfort termico PET
La formulazione di un indice di comfort termico deve essere basata sul bilancio energetico del corpo umano con l'ambiente circostante. Il modello di interazione termica tra il corpo umano e l'ambiente, pi semplice e noto, il cos detto
(Gagge
[4]) che considera il corpo umano come due compartimenti termici concentrici costituiti dai tessuti di pelle e dall'interno del corpo, rispettivamente.
Figura 2.16:
(da ASHRAE Handbook-Fundamentals, American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers, Inc., Atlanta, 2001)
M eW
compiuto;
Esk
Cres e Eres sono il calore perso attraverso la respirazione per convezione e per evaporazione,
rispettivamente . L'equazione di bilancio dell'energia include tutti i parametri riguardanti le condizioni climatiche e soggettive: attivit, abbigliamento e siologia. La soluzione
di tale equazione richiede il calcolo, oltre che degli scambi di calore ed il trasporto di
36
massa, di tutti i processi termoregolatori di base, come la costrizione e la dilatazione dei vasi sanguigni periferici, la sudorazione e la traspirazione. L'equazione di bilancio
dell'energia del corpo in condizioni di equilibrio stata risolta basandosi sul modello a due nodi
nel software
semiconnato. Per caratterizzare l'ambiente dal punto di vista termico si utilizzato l'indice di comfort termico nodi
MEMI
(assenza di vento e di radiazione solare) nel quale si ha il raggiungimento dell'equilibrio termico con temperatura dei tessuti interni e della pelle uguali a quelle che si hanno sotto le condizioni dell'ambiente termico reale oggetto di caratterizzazione. L'ambiente connato ttizio assunto con temperatura media radiante uguale alla temperatura dell'aria, velocit dell'aria pari a
0.1 m/s
12 hP a.
Il
PET
in-
dipendente da parametri soggettivi poich, nella sua denizione, sia l'attivit svolta dal soggetto che la resistenza termica dei vestiti indossati sono ssati ad un valore costante pari a
80 W
(attivit leggera) e
Tabella 2.6
si riporta la correlazione
ed indice
PET.
ed indice
PET
In
Tabella 2.6
PET.
Tmr C 21 40 5 60 30 W (m/s) pv (hP a) P ET C 0.1 0.5 5 1 1 12 2 2 21 21 21 10 13 43 29
Ambiente Conf inato Invernale, soleggiato Invernale, coperto Estativo, soleggiato Estativo, coperto
Ta C 21 5 5 30 30
PET
Il
PET,
una valutazione reale della sensazione termica percepita dai soggetti ed stato concepito prevalentemente per caratterizzare ambienti termici semiconnati ed aperti poich mette in evidenza gli eetti sia delle onde corte (in particolare la radiazione proveniente dal sole) che delle onde lunghe della radiazione termica. Occorre tuttavia precisare che il
PET
dizioni di comfort termico soprattutto nell'analisi di ambienti semiconnati ed aperti. A questo riguardo, Spagnolo e de Dear [21], studiando le condizioni di comfort termico per un elevato numero di ambienti esterni e semiconnati, conclusero che la fascia di comfort termico signicativamente pi ampia per ambienti esterni e semiconnati rispetto che per ambienti connati. Questo accade poich i soggetti posti in ambienti esterni e
semiconnati sentono una maggiore variabilit delle condizioni termiche ambientali nello spazio e nel tempo, rispetto quanto non avvenga in ambienti connati, e percepiscono assenza di controllo delle condizioni microclimatiche. Inoltre Hppe [9] ha evidenzato
che la valutazione del comfort termico in ambienti esterni e semiconnati richiederebbe un altro modello per lo studio delle condizioni di non equilibrio poich solitamente tali ambienti vengono occupati dalle persone per tempi brevi o comunque in condizioni tran-
38
sitorie, pertanto i modelli di termoregolazione corporea in condizioni d'equilibrio tendono a sovrastimare il discomfort per intervalli di tempo di esposizione ad ambienti esterni o semiconnati inferiori ad un'ora.
39
riportano alcune soluzioni tratte dalla letteratura tecnica ([1],[23]) per abbassare l'eetto della radiazione sulla sonda:
ridurre l'emissivit del sensore impiegando una sonda con supercie in metallo lucidato o ricoperta con vernice riettente;
realizzare un sensore di piccole dimensioni poich al diminuire delle dimensioni del sensore, il coeciente di scambio termico per convezione aumenta, mentre il coeciente di scambio termico per irraggiamento resta costante; inoltre un sensore di piccole dimensioni avr anche un'inerzia termica minore che consente tempi di risposta pi bassi;
40
schermare la sonda con lastre in metallo lucidato, ad esempio alluminio, di spessore sottile (0.1 0.2
lasciare un certo spazio tra sensore e parete dello schermo per permettere all'aria di circolare internamente per convezione naturale;
impiegare un sistema di ventilazione forzata (meglio se aspirante) per aumentare il coeciente di scambio termico per convezione.
In
Figura 3.1
si mostra, in funzione della velocit dell'aria e del diametro del sensore, come
varia l'inuenza relativa della termperatura dell'aria rispetto l'eetto della temperatura media radiante sulla misurazione eettuata con una sonda non schermata. La temperatura misurata dal sensore pu essere espressa come:
Tmisurata = x Ta + (1 x) Tmr
dove
(3.1)
Ta
Tmr
la temperatura media
Figura 3.1
0.95.
Figura 3.1:
dal sensore in funzione di velocit dell'aria e diametro della sonda (da EN ISO 7726, 2001)
Quando si eettuano misure di temperatura occorre tener conto anche dell'inerzia termica del sensore. Infatti un termometro posto in un certo ambiente non indica la temperatura istantanea dell'aria, ma richiede un certo periodo di tempo per raggiugere l'equilibrio termico. Una misura di temperatura risulta signicativa se registrata non prima che
1.5
termometro risponde tanto pi rapidamente quanto pi il sensore di temperatura piccolo e leggero e la sua capacit termica bassa ed alto il coeciente di scambio termico per convezione. Esistono varie tipologie di sensori: termometri ad espansione a liquido (es. mercurio)
o a solido; termometri elettrici a resistenza variabile (resistori, termistori) o basati sulla generazione di una forza elettromotrice (termocoppie); termomanometri che misurano la variazione della pressione di un liquido in funzione della temperatura.
Nella campagna di misure, per rilevare l'andamento della temperatura dell'aria al di sotto della copertura, stata impiegata la sonda combinata temperatura-umidit relativa DeltaOHM HP3217 collegata alla centralina di acquisizione dei parametri microclimatici DeltaOHM HD32.1. Il sensore una termoresistenza di tipo Pt100 a lm sottile al platino: le speciche sono riportate in
Tabella 3.1.
200 +650 C 0.01 C 0.01 C
nel campo nel campo
Range di misura Risoluzione Accuratezza Incertezza di misura Tempo di risposta Dimensioni Deriva in temperatura
199.99 C, 0.1 C
Classe
T95 2 mm 5 mm @20 C
15
(forma rettangolare)
0.003%/ C
Tabella 3.1: Speciche tecniche del sensore Pt100 della sonda DeltaOHM HP3217
42
Al ne limitare l'eetto della radiazione solare e ridurre il tempo di risposta, si provveduto a schermare il sensore ponendolo all'interno un tubo di diametro
6.5 cm
ricoperto da uno
strato di alluminio lucido e si installata una ventola aspirante, alimentata a batteria, sull'estremit superiore aperta del tubo (
Figura 3.2).
(b)
43
umidit relativa
presente nell'aria ambiente e la massima quantit che, alla medesima temperatura, sarebbe necessaria perch l'aria fosse satura. Si denisce quindi l'umidit relativa (
grado
nell'aria e
ps (T )
pv ps (T )
(3.2)
L'umidit relativa
RH
RH = 100
Per misurare l'umidit relativa dell'aria ambiente si impiegano strumenti chiamati
(3.3)
igro-
metri.
L'
igrometro a capello, ormai caduto in disuso, stato il primo tipo di igrometro ad essere
concepito. Si basa sulla deformazione di particolari materiali organici (tipo capelli) causata dalla tensione superciale dell'acqua nei pori di questi materiali. Il capello umano infatti presenta un allungamento di circa il
2.5 %
fra lo
ed il
100 %
di umidit relati-
va. La variazione di lunghezza non esattamente proporzionale in modo lineare rispetto all'umidit relativa e risulta necessario amplicare con un sistema di leve meccaniche il segnale in uscita. Lo strumento non risulta preciso e pu comportare errori del
5 10
in parte correggibili con opportune tabelle che rendono conto della non linearit della
variazione della lunghezza dei capelli. Inoltre l'errore dipende dalla temperatura a cui si opera ed al di sotto dei Lo
30
psicrometro,
igrometro di Assman,
44
ra (
wet-bulb temperature ) viene rilevata da un termometro a bulbo, detto a bulbo umido, bulbo asciutto,
che misura la temperatura dell' aria
posto a contatto con una garza bagnata e viene confrontata con la temperatura misurata con un analogo termometro, detto a ambiente (
dry-bulb temperature ) .
temperatura di bulbo asciutto quanto pi intensa la vaporizzazione ovvero quanto pi l'aria in ingresso secca. Entrando con questi due valori di temperatura nel diagramma psicrometrico (
Lo
igrometro elettronico
variare i propri parametri elettrici in funzione del valore di umidit relativa cui sono esposti. Questo strumento costituito da un trasduttore che pu essere di tipo resistivo o capacitivo e dal circuito di condizionamento che, in entrambi i casi, utilizza una congurazione a Ponte di Wheatstone convertendo la variazione resistiva o capacitiva in un segnale elettrico misurabile. L'igrometro elettronico preciso, compatto ed il segnale elettrico in uscita facile da trattare ed acquisire con una centralina elettronica.
Nella campagna di misure, per rilevare l'andamento dell'umidit relativa al di sotto della copertura, stata impiegata la sonda combinata temperatura-umidit relativa DeltaOHM HP3217 collegata alla centralina di acquisizione dei parametri microclimatici DeltaOHM HD32.1. La sonda include un sensore capacitivo le cui speciche sono riportate in
Tabella
3.2.
Range di misura Risoluzione Accuratezza Incertezza di misura Deriva in temperatura
@20 C
Tabella 3.2: Speciche tecniche del sensore capacitivo della sonda DeltaOHM HP3217
45
va
ovvero sensibile alla velocit qualunque sia la sua direzione oppure utilizzando tre sensori direzionali che permettono di misurare le componenti della velocit dell'aria lungo i tre assi coordinati. Chiamando
vx , vy
vz
Va
Va =
2 + v2 + v2 vx y z
(3.4)
anemometro a coppette :
misura la velocit dell'aria lungo un'unica direzione; sensibile alla velocit qualunque sia la direzione;
anemometro a lo caldo omnidirezionale : anemometro a lo pulsante : anemometro ad ultrasuoni : anemometro a laser-doppler :
Nella campagna di misure, per rilevare la velocit dell'aria al di sotto della copertura, stato impiegato l'anemometro a lo caldo omnidirezionale DeltaOHM AP3203 collegato alla centralina di acquisizione dei parametri microclimatici DeltaOHM HD32.1. Le speciche della sonda sono riportate in
Tabella 3.3.
N T C 10 kohm 0.05 5 m/s 0.02 m/s (0.05 1 m/s), 0.1 m/s (1 5 m/s)
Tabella 3.3: Speciche tecniche dell'anemometro a lo caldo omnidirezionale DeltaOHM AP3203
46
Il principio di funzionamento dell'anemometro a lo caldo si basa sullo scambio di calore che avviene tra il lamento in cui circola corrente ed il uido di cui si deve determinare la velocit. Nel lo conduttore viene fatta passare una corrente
ed utilizzando un voltmetro
e la corrente
I,
R:
(3.5)
R=
V I
E' noto anche che la resistenza elettrica di un conduttore ohmico dipende in modo lineare dalla temperatura (R Inoltre dal prodotto
V I
= h Sf ilo T PJoule = V I = Q
dove
(3.6)
Sf ilo
T h
Va .
negli strumeti elettronici di acquisizione possibile risalire direttamente al valore della velocit del uido
Va
in
m/s.
47
Il
globotermometro
della quale posto un sensore di temperatura (termocoppia o sensore a resistenza). Si pu impiegare, teoricamente, un globo con diametro qualsiasi, tuttavia nella norma EN ISO 7726 [23] si raccomanda un diametro di
0.15 m.
maggiore eetto della temperatura e della velocit dell'aria, il che provoca una riduzione dell'accuratezza della misurazione della temperatura media radiante. Il globotermometro, posto nell'ambiente in cui si vuole misurare la temperatura media radiante
Tmr ,
dovuti alla radiazione proveniente delle diverse sorgenti di calore dell'ambiente circostante e sotto l'eetto dello scambio termico per convezione. La temperatura di globo rilevata, in condizioni di equilibrio termico, dal sensore di temperatura posto all'interno permette di determinare
Tmr .
qr + qc = 0
dove
(3.7)
qr
qc
rappresenta lo scambio di
48
Tmr :
(3.8)
4 4 qr = g Tmr Tg
dove:
= 5, 67 108 W/m2 K 4 )
Tmr Tg
la temperatura di globo.
qc = hcg (Ta Tg )
dove
(3.9)
hcg
assume l'espressione:
hcg = 1.4
mentre in caso di convezione forzata:
T D
1/4
(3.10)
hcg = 6.3
dove
Va0.6 D0.4
(3.11)
Va
Sostituendo la
(3.8)
e la
(3.9)
nella
(3.7)
si ha :
(3.12)
da cui:
Tmr = 4
4+ Tg
hcg (Tg Ta ) g
(3.13)
tmr
|tg ta | D
1/4
1/4
(tg ta )
273
(3.14)
49
D = 0.15 m
g = 0.95
1/4
273
(3.15)
1/4
273
(3.16)
1/4
273
(3.17)
tmr .
convezione forzata. In
Figura 3.4
tg
di globo
Figura 3.4: Inuenza relativa della temperatura dell'aria sulla temperatura di globo funzione della velocit dell'aria e del diametro del globo (da EN ISO 7726,
Ergonomics of
tg
in
Dal momento che uno dei pi importanti fattori che concorrono alla caratterizzazione di un ambiente dal punto di vista termico la temperatura media radiante, una stima errata di quest'ultima pu condurre a grandi errori nella valutazione complessiva del comfort termico. Si dovrebbero considerare, quindi, le seguenti precauzioni tratte dalla norma EN ISO 7726:
In caso di radiazione fortemente eterogenea necessario usare tre globotermometri. Infatti quando la radiazione eterogenea la misurazione della temperatura di globotermometro eseguita in un solo punto non rappresentativa del campo radiativo complessivo ricevuto dal soggetto. E', dunque, necessario porre i tre globotermometri uno a livello della testa, uno dell'addome e uno delle caviglie e la temperatura media radiante si ricava dalla media pesata secondo opportuni coecienti.
20 30
minuti a seconda
delle caratteristiche siche del globo e delle condizioni ambientali. A causa della sua elevata inerzia termica, il globotermometro non pu essere impiegato in ambienti in cui le condizioni radiative variano rapidamente.
L'uso del globotermometro per la valutazione della temperatura media radiante solo un'approsimazione poich vi una notevole dierenza tra la forma del globo e la forma del corpo umano. In particolare, la radiazione proveniente dal sotto
e dal pavimento risulter sovrastimata dal globo rispetto quella ricevuta da una persona in piedi o seduta. In
Tabella 3.4
una persona, un'elissoide ed una sfera. Si osserva che l'elissoide approssima meglio la forma del corpo umano sia in posizione in piedi che seduta. Il fattore d'area
proiettato indica l'importanza relativa della radiazione dalle sei dierenti direzioni ed dato dal rapporto direzione ed
Apr /Ar
dove
Apr
Ar
51
Il globotermometro nero sovrastima l'inuenza della radiazione ad onda corta (per esempio la radiazione solare), pertanto risulta opportuno impiegare un globo ricoperto di vernice di colore grigio opaco che meglio approssima le caratterisctiche energetiche dei vestiti. In alternativa possibile usare il globotermometro nero e
calcolare la temperatura media radiante tenendo conto dell'assorbimento dei vestiti indossati.
Sinistra/Destra
Avanti/Dietro
52
Nella campagna di misure, per rilevare l'andamento della temperatura media radiante al di sotto della copertura, stata impiegata la sonda globotermometro nero standard DeltaOHM TP3275 (
Figura 3.5 )
tg
Va
nella formula (3.17) per il calcolo della temperatura media radiante tmr . Le caratteristiche del globo e le speciche del sensore di temperatura utilizzato sono riportate in
Tabella 3.5.
Diametro di globo
= 150 mm
Pt100
Tipo sensore
Range di misura
10 +100 C
Classe
Incertezza di misura
1/3 15
DIN
Tempo di risposta
T95
53
termocoppie
la memorizzazione dei dati. Le termocoppie sono sensori di temperatura largamente diusi ed ampiamente utilizzati perch economici, standardizzati e possono lavorare su ampi intervalli di temperatura. Il loro funzionamento basato su un fenomeno per il quale, se due dierenti metalli sono uniti assieme a formare una
dal tipo di metalli usati e dalla temperatura della giunzione. Quindi una termocoppia un circuito completo che implica due giunzioni tra due conduttori di natura diversa
3.6:
Termocoppia (da W. Bolton, Mechatronics -Electronic control systems in mechanical engineering, Addison Wesley Longman, New York 1999) Figura 3.6:
Se entrambe le giunzioni si trovano alla stessa temperatura non si manifesta alcuna forza elettromotrice, se al contrario vi una dierenza di temperatura, si instaura una f.e.m. non nulla ai capi del circuito. Il valore assoluto d questa f.e.m. dipende dalla natura
dei due metalli interessati e dalle temperature di entrambe le giunzioni. Solitamente una giunzione, detta
54
E = at + bt2
dove
(3.18)
Tabella 3.6,
tera di riferimento, i materiali impiegati nella giunzione, l'intervallo di temperatura di funzionamento e la sensibilt.
Riferimento B E J K N R S T Platino
Materiali
Intervallo
Sensibilit
V / C
30%
Rodio/Platino
6%
Rodio
3 63 53 41 28 6 6 43
13% 10%
Rodio Rodio
Rame/Costantana
Mechatronics -Electronic control systems in mechanical engineering, Addison Wesley Longman, New York 1999)
Tabella 3.6: Tipi di termocoppie (da W. Bolton, In
Figura 3.7
giunzione calda.
cavi conduttori di natura diversa rispetto ai due metalli che realizzano la giunzione, non inuisce sulla f.e.m. generata, infatti se le due giunzioni tra Metallo A e cavi si trovano alla stessa temperatura generano due f.e.m. uguali in valore assoluto ma di segno opposto tali che, applicando la Legge di Kirchho delle tensioni al circuito, si elidono. Una termocoppia pu essere usata con la giunzione di riferimento ad una temperatura
55
Figura 3.7: f.e.m. in funzione della temperatura per alcune tipologie di termocoppie (da W. Bolton, Wesley Longman, New York 1999)
quando la
Et,I
(valore di
EI,0
il quale, rilevata
con un termometro a resistenza la termperatura ambiente di lettura precaricata, genera la tensione Et,0 .
Et,I
per ottenere
56
Mechatronics -Electronic control systems in mechanical engineering, Addison Wesley Longman, New York 1999)
Figura 3.8: Circuito di compensazione (da W. Bolton, Le termocoppie in metallo vile, come E, J, K e T, sono abbastanza economiche, ma tendono a degradare nel tempo ed hanno un'accuratezza
13%.
come R, sono pi costose, ma sono pi stabili nel tempo ed hanno un'accuratezza minore di
1%.
Nella campagna di misure sperimentali si sono messe in opera due termocoppie tipo J: una termocoppia ssata alla copertura in vetro lato interno con nastro adesivo trasparente (
Figura 3.9 a ), l'altra a contatto con la supercie del pavimento in pordo al di sotto della Figura 3.9 b )
copertura (
(a)
(b)
57
Figura 3.10
1.
6000 K ,
0.3
2.
3 m
hanno temperatura prossima alla temperatura ambiente e che ha quindi lunghezza d'onda maggiore di
3 m.
P iranometro:
diusa) rappresentata da una energia per unit di tempo per unit di area con supercie di raccolta orizzontale. Qualora il rilevatore venga schermato dalla radiazione diretta
58
P ireliometro:
da una piccola porzione di cielo comprendente il Sole (radiazione diretta) ed incidente normalmente al rilevatore.
P ireliometro.
Questi strumenti convertono la radiazione solare in un'altra forma di energia e forniscono la misura del usso di energia prodotto dalla radiazione. Esistono diverse rassegne degli strumenti per la misura di radiazione solare: ad esempio Morikofer (1958), Drummond (1964) e Yellot (1967). I piranometri pi usati oggi sono basati sulla misura della dierenza di temperatura di due superci, una nera (che assorbe la maggior parte della radiazione solare) e una bianca (che riette la maggior parte della radiazione solare); la dierenza di temperatura viene rilevata mediante termocoppie. Opportunamente protette dal vento e compensate contro variazioni della temperatura ambiente, le termocoppie forniscono direttamente un segnale elettrico dell'ordine dei nel tempo. I piranometri comunemente usati negli Stati Uniti sono gli in Europa i
millivolt
M oll Gorczynski,
Il
in Russia i
Y anishevskiy
T hickett
N orris (Groiss).
di rilevamento metereologico. Esso usava un rivelatore a due anelli concentrici di argento di spessore di
0.25 mm,
ricoperto con ossido di magnesio che riette la radiazione solare, mentre l'anello interno con nero di
P arson
questi due anelli era rilevata con termopile e rappresentava la misura della radiazione solare assorbita. La simmetria circolare minimizzava gli eetti dell'angolo di azimuth sulla risposta dello strumento. Il rilevatore era posto in un bulbo di vetro quasi sferico, con una
59
trasmissione maggiore di
0.90
Eppley
% a
0.05
0.15%
per
(Coulson
1975).
Si proceduto ad
aggiungere una compensazione di temperatura al circuito esterno ed eliminare questo errore. Il piranometro
Eppley 180
1.5%
20
+40 C .
Figura 3.12 ) che utilizza una termopila come rilevatore, due coperture concentriche emi0.5%
per un range di temperatura
20
+40C.
Il solarimetro
zione calda esposta alla radiazione solare e la giunzione fredda schermata alla radiazione. Un altro tipo di piranometro, il
bimetalliche esposte alla radiazione solare; questo metodo ore il vantaggio di consentire, in zone non servite da una rete elettrica, l'operazione diretta di registratori meccanici
60
a molla. Radiometri a dilatazione termica sono comunemente usati in stazioni isolate e sebbene non siano molto precisi, sono la principale fonte dei dati sulla radiazione solare per i paesi al di fuori dell'Europa, dell'Australia, del Giappone e dell'America del Nord. Vi sono anche piranometri basati su rivelatori ad eetto fotovoltaico (celle solari al silicio): ad esempio il solarimetro di
and W hite 8 48
dei dati.
Come mostrato in
Figura 2.10
si posto un piranometro,
s1 ,
nell'ambiente
s2 ,
Tabella 3.7.
Sensibilit Impedenza Dipendenza dalla tempertura Linearit Tempo di risposta
20
+40 C W/m2
da 0 a 1400
3 o 4 secondi
Risposta direzionale
2% 0 70 C rispetto allo zenith, 5% 70 80 C rispetto allo zenith Eppley Black and W hite 8 48
61
DeltaOHM HD32.1
metro per la misura della velocit del vento, sensore capacitivo per la misura dell'umidit relativa e globotermometro, posizionata al di sotto della copertura equidistante dalle due aperture laterali e con le sonde poste ad un'altezza di
1.1 m
l'andamento della termperatura delle supercie interna della copertura e del basamento sono state installate due termocoppie
tipo J
misura della radiazione solare totale (diretta e diusa) nello spazio semiconnato al di sotto della copertura e nello spazio aperto all'esterno, si sono impiegati due solarimetri
na microclimatica acquisiva il dato dalle sonde ogni avevano una frequenza di campionamento di posizionamento delle sonde.
1 Hz .
Figura 4.1
si riporta lo schema di
rosso la centralina microclimantica, azzurro la termocoppia della copertura, in viola la termocoppia del pavimento ed in giallo ed in arancione i due solarimetri sotto ed all'esterno della copertura, rispettivamente
Figura 4.1: Schema di posizionamento delle sonde: in in (Google Earth 6.1, 9-11-2012)
62
Inoltre per la denizione delle condizioni al contorno del modello sono stati utilizzati anche i dati climatici medi orari rilevati da
dell'Emilia Romagna) presso la stazione metereologica urbana. Si riportano la caratterizzazione dell'ambiente termico al di sotto della copertura, i risultati delle simulazioni contestualizzate nei giorni ed negli intervalli orari delle rilevazioni, l'andamento dei parametri oggetto di misurazioni ed il confronto critico con i risultati del modello di calcolo per un giorno soleggiato tipicamente estivo (30 Luglio 2012) e per una giornata limpida primaverile (26 Marzo 2012).
63
30 Luglio 2012
11 : 00
e le ore
14 : 00
(ora solare).
In
Figura 4.2
si riporta l'andamento,
in funzione del tempo, della radiazione solare esterna misurata, elaborata e scomposta, applicando le equazioni mostrate nel paragrafo
componenti diretta e diusa, nello spazio aperto oerto dall'interruzione della struttura; inoltre in
Figura 4.2
totale al di sotto della copertura. I dati relativi alla radiazione solare esterna, elaborati per tener conto dell'inclinazione
calcolati dell'angolo di incidenza della radiazione solare, concorrono alla denizione delle condizioni al contorno del modello di calcolo. I valori di radiazione solare esterna e di
radiazione solare sotto la copertura sono stati impiegati per la caratterizzazione della copertura stessa secondo quanto riportato nel paragrafo
vetro.
Figura 4.2: Radiazione solare esterna diretta e diusa e radiazione totale sotto la copertura, 30 Luglio 2012
In
Figura 4.2
64
agli elementi della struttura portante ed alle serigrae sovrapposte ai pannelli in vetro. In
Figura 4.3
ta sotto la copertura, necessaria per il calcolo dei coecienti di scambio termico convettivo e per l'analisi delle condizioni di comfort termico nell'ambiente semiconnato.
In
Tabella 4.1
ARPA
presso la
stazione metereologica urbana che completano le condizioni al contorno del modello di calcolo: temperatura dell'aria esterna esterno
T e,
U R,
Va .
Inoltre sempre in
Tabella 4.1
all'innito
Tsky
Ora
11 12 13 14 15
Tabella 4.1: Dati climatici medi orari rilevati da all'innito da Meteonorm, 30 Luglio 2012
65
2.1 ),
2.7 ) e (2.8 ) con le relative condizioni al contorno, ed il calcolo, in funzione del tempo, dei Appendice
Tr,i
parametri microclimatici di interesse per la caratterizzazione dell'ambiente termico semiconnato, sono adati ad un codice di calcolo sviluppato in ambiente Matlab ( A). Le condizioni iniziali assunte, riportate in
Tabella 4.2,
Tm
Ti
.
Ti ( C ) 29.50 Tr,i ( C ) Tm ( C ) 45.56 37.29
In
Figura 4.4
nell'ambiente semiconnato
Ti ,
Tmr ,
della temperatura
Tm ,
Tr,i
Tg
66
Si procede quindi al confronto tra i risultati teorici oggetto della simulazione ed i valori ottenuti dalle misure strumentali. In
Figura 4.5
i valori misurati della temperatura della supercie interna del vetro e della
temperatura della superfcie del pavimento sono confrontati con gli analoghi valori simulati. Si osserva in entrambi i casi una buona concordanza; si hanno due lievi essioni del dato misurato, circa 15 minuti prima e 15 minuti dopo le ore 12:00, dovute alla intercettazione da parte della termocoppia installata sulla supercie del pavimento dell'ombreggiatura degli elementi della struttura portante. I dati sono mediati su un periodo di 5 minuti per rimuovere l'eetto delle variazioni a breve termine dei parametri climatici, ad esempio la velocit dell'aria fortemente variabile sotto la copertura (
4.2 ).
L'accordo degli andamenti nel tempo tra valori simulati e misurati delle tempera-
ture superciali del vetro e del pavimento, importante ai ni del calcolo corretto della temperatura media radiante (
bassa frequenza funzione della quarta potenza della temperatura assoluta delle superci irraggianti.
Figura 4.5: Confronto tra i valori misurati della temperatura della supercie interna del vetro e della temperatura della superfcie del pavimento con gli analoghi valori simulati, 30 Luglio 2012
67
In
Figura 4.6
dell'aria nello spazio semiconnato al di sotto della copertura ed i valori analoghi misurati e mediati su un intervallo di 5 minuti.
Figura 4.6: Confronto tra temperatura dell'aria simulata e l'analogo valore misurato, 30 Luglio 2012
In
Figura 4.7
2.43 )
3.17 )
Figure 4.3
4.4 ).
Figura 4.7: Confronto tra temperatura media radiante simulata e l'analogo misurato, 30 Luglio 2012
68
La temperatura media radiante simulata risulta in sostanziale accordo con i valori misurati. Per attenuare l'eetto della forte variabilit della velocit dell'aria e considerare l'inerzia termica del globotermometro i dati misurati sono stati mediati su intervalli di 5 minuti. Il risultato ottenuto soddisfacente anche considerando che l' uso del globotermometro un metodo comune e di semplice applicazione, ma costituisce solo un'approssimazione per la valutazione della temperatura media radiante (EN ISO 7726). Inne, per caratterizzare l'ambiente semiconnato dal punto di vista termico, si utilizzato l'indice di comfort termico ce
PET
termici semiconnati ed aperti poich mette in evidenza gli eetti dello scambio termico radiativo tra il corpo umano ed l'ambiente circostante. L'eetto dell'irraggiamento sia da sorgente di onde corte (in particolare dal Sole) che da sorgenti di onde lunghe (superci interne dell'ambiente semiconnato) sintetizzato nella temperatura media radiante dell'ambiente che rientra all'interno del calcolo dell'indice
PET
RayMan 1.2
In
[20].
Figura 4.8
si riportano l'indice
PET
tempo.
Figura 4.8:
PET
15 s,
30 Luglio 2012
69
Nel graco di
Figura 4.8
PET
sono calcolati a
15 s
DeltaOHM HD32.1,
questo permette di mettere in evidenza la forte dipendenza dell'indice di comfort termico dalla temperatura media radiante dell'ambiente. In
Tabella 4.3
orari dei parametri microclimatici rilevati dalla la centralina che concorrono alla caratterizzazione dell'ambiente termico semiconnato ed i corrispondenti valori dell'indice (in
PET
Tabella 2.5
PET ).
Ora
11 12 13 14
Tabella 4.3: Parametri microclimatici rilevati nell'ambiente semiconnato ed indice medie orarie, 30 Luglio 2012
PET,
70
In
Figura 4.9
del tempo, della radiazione solare esterna, elaborata e scomposta, applicando le equazioni mostrate nel paragrafo
diusa. Il dato iniziale di radiazione solare totale su piano orizzontale il valore medio orario rilevato da
copertura, unitamente ai valori calcolati dell'angolo di incidenza della radiazione solare, concorrono alla denizione delle condizioni al contorno del modello di calcolo.
In
Figura 4.10
surata sotto la copertura, necessaria per il calcolo dei coecienti di scambio termico convettivo e per l'analisi delle condizioni di comfort termico nell'ambiente semiconnato.
71
In
Tabella 4.4
ARPA
presso la
stazione metereologica urbana che completano le condizioni al contorno del modello di calcolo: temperatura dell'aria esterna esterno
T e,
U R,
Va .
Inoltre sempre in
Tabella 4.4
all'innito
Tsky
Ora 11 12 13 14 15
Tabella 4.4: Dati climatici medi orari rilevati da all'innito da Meteonorm, 26 Marzo 2012
2.7 )
e (
2.8 )
dei parametri microclimatici di interesse per la caratterizzazione dell'ambiente termico semiconnato, sono adati ad un codice di calcolo sviluppato in ambiente Matlab. condizioni iniziali assunte, riportate in Le
nello
e la tem-
72
Tm
In
Figura 4.11
Ti ,
Tmr ,
della tempera-
Tr,i
In
Figura 4.11
globotermometro
Tg
e
Tmr
negli intervalli
11 : 40 12 : 15,
12 : 40 13 : 15
13 : 40 14 : 00,
misurazioni della temperatura media radiante dell'ambiente esterno alla copertura spostando la centralina microclimatica. Tra le ore
13 : 00
e le ore
13 : 25
73
temperatura della supercie del pavimento stato acquisito per problemi tecnici.
Tm
Tr,i , non
Si procede quindi al confronto tra i risultati teorici oggetto della simulazione ed i valori ottenuti dalle misure strumentali. In
Figura 4.12
della supercie interna del vetro e della temperatura della superfcie del pavimento sono confrontati con gli analoghi valori simulati. Si osserva in entrambi i casi una suciente concordanza considerando che i dati relativi alla radiazione solare non sono stati misurati in loco, ma si tratta di valori medi orari forniti da
ARPA
ziato. Si osservano tre essioni del dato misurato, relativo alla temperatura del pavimento, rispetto al valore simulato, dovute all'intercettazione da parte della termocoppia installata sulla supercie del pavimento dell'ombreggiatura degli elementi della struttura portante. I dati sono mediati su un periodo di 5 minuti per rimuovere l'eetto delle variazioni a breve termine dei parametri climatici, ad esempio la velocit dell'aria fortemente variabile sotto la copertura (
Figura 4.10),
Figura 4.12: Confronto tra i valori misurati della temperatura della supercie interna del vetro e della temperatura della superfcie del pavimento con gli analoghi valori simulati, 26 Marzo 2012
74
In
Figura 4.13
dell'aria nello spazio semiconnato al di sotto della copertura ed i valori analoghi misurati e mediati su un intervallo di 5 minuti.
Figura 4.13: Confronto tra temperatura dell'aria simulata e l'analogo misurato, 26 Marzo 2012
In
Figura 4.14
2.43 ) e
4.11 ).
Figura 4.14:
75
La temperatura media radiante simulata risulta in sostanziale accordo con i valori misurati. Per attenuare l'eetto della forte variabilit della velocit dell'aria e considerare l'inerzia termica del globotermometro i dati misurati sono stati mediati su intervalli di 5 minuti. In
Figura 4.14
e
11 : 40 12 : 15, 12 : 40 13 : 15
13 : 40 14 : 00,
temperatura media radiante dell'ambiente esterno alla copertura come gi osservato. Inne, per caratterizzare l'ambiente semiconnato dal punto di vista termico, si utilizzato l'indice di comfort termico
si riportano l'indice
PET
e la temperatura
Figura 4.15:
PET
15 s,
26 Marzo 2012
Figura 4.16:
PET
15 s,
26 Marzo 2012
76
In riferimento alle misure eettuate all'esterno della copertura mediante lo spostamento della centralina microclimatica negli intervalli orari
11 : 40 12 : 15, 12 : 40 13 : 15
13 : 40 14 : 00
comfort termico
PET
Figura 4.16 ).
si nota un aumento dell'ordine di dieci
PET
poich la temperatura media radiante sensibilmente pi alta non essendovi l'eetto schermante della copertura. Secondo la scala dell'indice
PET,
riportata in
Tabella 2.5,
si osserva che la percezione dell'ambiente termico sotto la copertura rientra nella fascia
caldo.
77
5 Conclusioni
Nel presente lavoro di tesi si eettuata la verica sperimentale del modello di calcolo e delle assunzioni impiegate per la previsione del comportamento termico dell'ambiente semiconnato dalla nuova copertura in vetro realizzata in piazza Ghiaia a Parma. Inoltre si proceduto all'analisi delle condizioni di comfort termico impiegando l'indice
PET
Per la validazione del modello stata condotta una campagna di misure al di sotto ed all'esterno della copertura per valutare le grandezze che costituiscono le condizioni al contorno del modello stesso e per stimare i parametri microclimatici che concorrono alla caratterizzazione dell'ambiente termico. Il confronto tra i risultati delle simulazioni, contestualizzate nei giorni ed negli intervalli orari delle rilevazioni sperimentali, e l'andamento delle grandezze rilevate mostra che il modello in grado di prevedere con ottima approssimazione la temperatura della supercie interna del vetro, la temperatura della supercie del pavimento, la temperatura dell'aria e la temperatura media radiante percepita da una persona in piedi nell'ambiente semiconnato al di sotto della copertura. I risultati riportati riguardano due giornate soleggiate, una estiva ed una primaverile, caratterizzate da cielo limpido e permettono di osservare il comportamento della copertura in vetro in condizioni di elevata componente diretta della radiazione solare e gli eetti di questo sulle condizioni di comfort termico nell'ambiente semiconnato. L'indagine, applicando le medesime modalit operative, potrebbe essere estesa a giornate caratterizzate da cielo coperto o pioggia, anche con sprazzi di sole, considerando nella modellazione l'eetto del rareddamento evaporativo sulla temperatura della copertura in vetro.
78
Simbologia
Simbolo Grandezza
g cg Tr g x q g,r dg ar,b ar,d IT,b IT,d rm rr,d tr,b tr,d hc,o hc,i hr,o hr,i Tr,o Tr,i To Ti Tsky
Unit di misura SI
kg/m3 (J/kgK ) (K ) (s) (W/mK ) (m) W/m2 (m)
densit vetro calore specico vetro temperatura copertura tempo conduttivit termica vetro coordinata spaziale normale alla supercie del vetro radiazione solare assorbita dal vetro spessore della lastra in vetro coeciente di assorbimento del vetro della rad. solare diretta coeciente di assorbimento del vetro della rad. solare diusa radiazione solare diretta radiazione solare diusa coeciente di riessione del basamento rad. diretta e diusa coeciente di riessione del vetro della rad. solare diusa coeciente di trasmissione del vetro della rad. solare diretta coeciente di trasmissione del vetro della rad. solare diusa coeciente di convezione copertura - esterno coeciente di convezione copertura - interno coeciente di irraggiamento copertura - esterno coeciente di irraggiamento copertura - interno temperatura supercie esterna copertura temperatura supercie interna copertura temperatura aria ambiente esterno temperatura aria ambiente semi-connato interno temperatura della volta celeste
79
W/m2 W/m2
Simbolo Grandezza
Tm L Gr Re 0 r m sky a ca Hav Lr hc,m Va m cm m dm am Gsc
Unit di misura SI
(K ) (m)
temperatura della supercie del basamento lunghezza caratteristica dell'ambiente semi-connato numero di Grashof numero di Reynolds costante di Stefan-Boltzmann emissivit vetro emissivit basamento emissivit volta celeste densit aria calore specico aria altezza media della copertura lunghezza della copertura coeciente di convezione basamento velocit dell'aria nell'ambiente semi-connato densit singolo strato di basamento calore specico singolo strato di basamento conduttivit termica singolo strato di basamento spessore singolo strato di basamento coeciente di assorbimento del basamento della radiazione solare costante solare
(W/m2 K 4 )
kg/m3 (J/kgK ) (m) (m) W/m2 K (m/s) kg/m3 (J/kgK ) (W/mK ) (m)
W/m2
80
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1994
82