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SOMMARIO.......................................................................................................................................................................1 IL REDDITO NAZIONALE.............................................................................................................................................1 CONTABILIT ECONOMICA NAZIONALE..............................................................................................................1 LA RIVOLUZIONE KEYNESIANA...............................................................................................................................3 LA CRISI DEL LIBERISMO E LA GRANDE DEPRESSIONE.................................................................................3 LA TEORIA ECONOMICA DI KEYNES......................................................................................................................3 IL CONSUMO ..................................................................................................................................................................4 LA DISTRIBUZIONE FUNZIONALE DEL REDDITO...............................................................................................4 IL MERCATO DEL LAVORO........................................................................................................................................4 LA DISOCCUPAZIONE...................................................................................................................................................5 LA RENDITA ....................................................................................................................................................................6 LINTERESSE....................................................................................................................................................................6
IL reddito nazionale
Contabilit economica nazionale
La contabilit economica nazionale si basa sui dati forniti dallequilibrio macroeconomico fra:
Domanda Aggregata, ossia la quantit di beni e servizi richiesta dalla collettivit in un dato periodo. Offerta aggregata, ossia la quantit di beni e servizi che le imprese producono in un dato periodo. I dati presenti nella contabilit economica nazionale sono detti indicatori macroeconomici. I due indicatori pi importanti sono il PIL e il Reddito Nazionale.
IL Reddito Nazionale
Il PIL misura fa riferimento solo alleconomia nazionale non considerando i rapporti economici che nascono con il resto del mondo. E il Reddito Nazionale che contabilizza questi rapporti. Il Reddito Nazionale misura: Il valore monetario di beni e servizi disponibili nel paese nel corso di un anno. 2
Il flusso dei redditi percepiti dai soggetti di un paese in un anno. Il Reddito Nazionale si distingue in: Reddito nazionale potenziale, che misura la quantit di beni e servizi di cui potrebbe disporre un paese se utilizzasse al pieno la sua capacit produttiva. Reddito nazionale effettivo, che misura la quantit di beni e servizi realmente disponibili nel corso di un anno. Il Reddito Nazionale effettivo sempre inferiore, o al massimo uguale, a quello potenziale. Quando il sistema raggiunge la produzione potenziale senza occupare tutti i fattori produttivi si ha una strozzatura, causa per la quale aumentano i disoccupati o si hanno attrezzature inattive. Il Reddito Nazionale costituito dal consumo, dagli investimenti, dalla spesa pubblica e dalle esportazioni nette.
La Rivoluzione keynesiana
La crisi del liberismo e la Grande Depressione
Partendo dalla legge di Say, molti economisti elaborarono una teoria economica liberista detta laissez faire, un principio favorevole al non intervento dello stato, poich le forze di mercato sono sufficienti al perfetto funzionamento del sistema economico. Lo stato deve solo garantire una solida struttura istituzionale (ordine pubblico, giustizia, difesa dallesterno etc.). La legge di Say e la concezione liberista entrarono in crisi quando esplose la Grande Depressione che ebbe inizio col cosiddetto marted nero ( 29 ottobre 1929), giorno in cui croll la borsa di Wall Street. La Grande Depressione coinvolse sia le citt che le campagne, e dimostr che il laissez faire non riusciva a garantire un sistema economico stabile ed efficiente.
Y = D = C + I + G + (X M)
Il consumo
In macroeconomia si parla di consumo aggregato, ossia di tutti i beni e servizi che vengono domandati dagli operatori famiglia per trarne un godimento immediato. Il consumo determinato dal reddito, tuttavia a prescindere dal reddito c sempre un livello minimo di consumo che non pu essere soppresso, questo detto consumo di sussistenza . Inoltre per quantificare il rapporto tra consumo e Reddito Nazionale bisogna introdurre il concetto di propensione media al consumo che misura quella parte di Reddito Nazionale che gli operatori famiglia destinano al consumo. Dati Y (Reddito Nazionale), C (consumo) e Pmc (propensione media al consumo) avremo: Pmc = C / Y La propensione marginale al consumo invece indica quanto varia il consumo delle famiglie al variare del Reddito Nazionale. Dati C (variazione del consumo), Y (variazione del Reddito Nazionale) e b (propensione marginale al consumo) avremo: b = C / Y E bene notare che 0 < b < 1.
Domanda gestita dalle organizzazioni sindacali degli imprenditori, mentre lOfferta di lavoro controllata dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Il livello dei salari determinato dalla contrattazione sindacale. Nel momento in cui contrattano sui livelli salariali, i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro decidono su come il Reddito Nazionale debba essere distribuito fra salari e profitti, in modo da mantenere le richiste delle due parti compatibili tra di loro. Il salario fissato con la contrattazione sindacale il salario minimo consentito (salario contrattuale), e nessun lavoratore dovrebbe essere pagato di meno; nello stesso tempo nessun imprenditore tenuto a pagare salari superiori a quello contrattuale. Tuttavia nella realt la situazione diversa poich accade spesso che il salario percepito (salario di fatto) sia diverso da quello contrattuale.
Lavoro nero
Per lavoro nero si intende lattivit di quei lavoratori che prestano la loro manodopera senza essere regolarmente assunti dalle imprese. Questi lavoratori nono sono tutelati e i salari che percepiscono sono solitamente inferiori a quelli contrattuali, poich vengono stabiliti in maniera unilaterale dallimprenditore.
La disoccupazione
Si ha il fenomeno della disoccupazione quando lOfferta di lavoro maggiore della domando di lavoro Disoccupazione > Diminuiscono i redditi > Diminuiscono i consumi > Diminuisce la domanda > Effetto negativo amplificato sul Reddito Nazionale Una causa di disoccupazione il progresso tecnologico, che permette alle imprese di ridurre la manodopera occupata. La disoccupazione misurata dal tasso di disoccupazione: Tasso di disoccupazione = Disoccupati / Popolazione attiva I disoccupati secondo lIstat si possono suddividere in tre categorie: I disoccupati in senso stretto, ossia coloro che avevano unoccupazione e lhanno persa. Le persone in cerca di una prima occupazione , come per esempio i giovani in cerca di un lavoro. Le altre persone in cerca di lavoro, ossia quei soggetti che dichiarano disponibili a lavorare sono in determinate condizioni. 5
La curva di Phillips
Esiste una relazione inversa fra la disoccupazione e il livello dei salari. Domanda di lavoro > Offerta di lavoro > Aumento dei salari Domanda di lavoro < Offerta di lavoro > Diminuzione dei salari
La rendita di posizione
La rendita di posizione quella rendita percepita dai proprietari dei suoli, che sono uguali agli altri per la natura fisica, ma si differenziano per la posizione.
La rendita edilizia
Lurbanizzazione ha provocato un aumento della Domanda di suoli urbani, poich questi suoli sono limitati laumento della Domanda ha provocato un rialzo dei prezzi. Nellambito della rendita edilizia sono possibile identificare ulteriori rendite potenziali.
Linteresse
Linteresse il rendimento fornito dalle risorse finanziarie date in prestito. I soggetti risparmiano denaro, che viene poi indirizzato verso attivit di deposito. Riportiamo un esempio: il risparmiatore Caputo percepisce un interesse dalla Banca di Sicilia (attivit di deposito) per il denaro versato e la Banca di Sicilia a sua volta percepisce un interesse dallimprenditore Di Fiore per il prestito concesso. Va precisato che potremmo analizzare
linteresse anche come il prezzo che un soggetto paga a un altro in cambio della possibilit di usare il denaro per un certo periodo. Linteresse si misura col tasso di interesse, che il rendimento percentuale del prestito calcolato su base annua. Il tasso di interesse si forma sul mercato dallequilibrio fra Domanda di denaro degli imprenditori (in relazione inversa col tasso di interesse) e lOfferta dei risparmiatori (in relazione diretta col tasso di interesse). bene distinguere il tasso di interesse in: Tasso di interesse nominale, ossia quello che si applica nel momento in cui si presta una determinata quantit di denaro. Tasso d'interesse reale, ossia quello che si ottiene prendendo in considerazione anche le aspettative sull'inflazione. In presenza di inflazione si possono avere alti tassi di interesse nominale seguiti da tassi di interesse reale negativi. In questi casi le banche possono tutelarsi, indicizzando il tasso di interesse al tasso di inflazione. Un prestito pu essere: A breve termine (entro i 18 mesi). A medio termine (fra i 18 mesi e i 5 anni). A lungo termine (oltre i 5 anni). A tale proposito si distingue fra mercato monetario, che si basa sulla Domanda e Offerta di prestiti a breve termine, e il mercato finanziario, che si basa sulla Domanda e Offerta di prestiti a medio e a lungo termine.