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Stele

Gnosi e Gnosticismo

Sul Tipo di Conoscenza


Gnostica

Sul Tipo Gnostico

Le Oscillazioni del Tempo

Abraxas

Il Peccato Originale

Abraxas il Simbolo

Il Caino Gnostico

La Nostalgia Gnostica

La Camera Nuziale Celeste

Il Ritorno al Pleroma

ABRAXAS
.:. Rivista di diffusione del pensiero gnostico .:.

26 Ottobre 2006 – Numero 0


Rivista digitale gratuita, in supplemento trimestrale a Lex Aurea, registrazione
presso il tribunale di Prato 2\2006. Ogni diritto riservato, ogni riproduzione
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1
reale depositario della tradizione cristiana,
STELE che nei fatti altro non è che “una specie”
dello stesso.
Rispetto alla tradizione ermetica lo
gnosticismo si differenzia soprattutto per
quanto riguarda l'idea di Creazione e
Creatore, ritenendo la creazione e il male in
26 Ottobre 2006, essa radicato, come espressione di una
divinità inferiore, cieca ed ignorante,
rompendo quindi tutto il sistema analogico
Questa nuova iniziativa trova fondamento
che regge i presupposti ermetici, e che
nella necessità assoluta di rendere giustizia,
tanto condizionano l’esoterismo moderno, o
attraverso la divulgazione, di ciò che era ed
al più relegandoli alla mera sfera
è l’essenza del pensiero gnostico, e della
fenomenica, e non relazionabili a quella
sua fondamentale irriducibilità, ed
spirituale, che rappresenta l' Assolutamente
irriconducibilità, ad ogni sfera religiosa,
Altro.
esoterica, filosofica, che lo ha preceduto, o
seguito. Stagliandosi così solitario, Lo gnosticismo che qui si propone
immutato ed immutabile, lo gnosticismo è costituisce una tradizione occulta cristiana,
al contempo refrattario ed impermeabile quella più genuina e quindi non legata o
all’azione profanatrice del tempo e contaminata dal patrimonio spirituale
dell’uomo stesso. giudaico, così intriso da una carnalità
emozionale possessiva e nevrotica fra Dio
Il bollettino Abraxas avrà cadenza
ed Uomo al punto tale da forgiare una
trimestrale, e i contenuti ( i temi) saranno
divinità totemica alimentata nel corso dei
esclusivamente orientati verso lo
millenni dalla riproposizione del sacrificio di
gnosticismo storico. Anche qualora vi
Isacco.
fossero inserimenti neognostici, o volti ad
approfondimento di altre correnti del Gesù Cristo, lo Gnostico Perfetto abiura
pensiero esoterico, ciò avverrà per l’ethos ebraico, talmudico e ortodosso,
mostrare la sola apparenza dei primi, e il ponendosi quindi fuori dall’influenza
debito delle seconde; rispetto al cuore magica-spirituale-carnale dell’eggregorio
pulsante ed occulto: lo Gnosticismo. rappresentato da tale religione terrena.
Le moderne espressioni esoteriche che Questo numero zero, a cui segue
includono elementi di gnosticismo, senza immediatamente il numero uno, è formato
comprenderne l’intima radice, altro non da una raccolta significativa di miei scritti (
rappresentano che dei puzzle simbolici e riveduti ) attorno all’essere gnostico, nella
docetici, dove per moda, capriccio ed speranza che siano in grado di fornire una
ignoranza si è tentato di coniugare ciò che visione profonda e non lineare del modo di
non era coniugabile, sovvertendo il flusso sentire dello gnostico, e del panorama
tradizionale e spirituale. Risulta forse concettuale ed immaginifico in cui si
difficile all’uomo moderno, anche se muoveva e si muove: per colui che ha occhi
studioso di scienze occulte, comprendere per vedere.
che non tutto può essere apparentato,
ridotto ad una mera conferma di ciò che
presupponiamo essere la sfera ontologica
dell’Essere. Così lo gnosticismo che
rappresenta in verità una via autonoma e
diversa, riservata a pochi, fra uomo, mente,
anima e spirito, con propri rapporti fra
creatore, creazione e creatura, è oggi per
molti una cava simbolica, da dove attingere
frasi, parole, concetti per impreziosire
scuole e docetiche altrimenti povere.
E’ nostra volontà presentare lo gnosticismo
per ciò che in realtà rappresenta: un
momento di rottura e di estraneità con la
tradizione ermetica e il teismo agreste, il

2
Gnosi e Gnosticismo prospettiva rispetto al mistero divino.
Ortodossia (ορδοζ) significa retto, quindi in
Tentativo di Delimitazione ultima analisi abbiamo la contrapposizione
fra chi pretende di incarnare l’unica
espressione e viatico verso il divino, e la
totalità dei sistemi ( seppur espressione di
Viviamo in un tempo caratterizzato dalla identica radice ) che ad essa oppongono o
perdita di significante della parola, di propongono una “verità” alternativa. In tale
degenerescenza della stessa. Dove al segno ambito di fervente sensibilità spirituale, di
non corrisponde contenuto. Le parole sono incontro fra pensiero ellenico, misteri egizi,
oggi come spettri evanescenti che tradizioni pregiudaiche, trova espressione
assiepano la mente e il cuore delle persone. questo Dio bifronte, chiamato cristianesimo
Tale evanescenza non è destino riservato da alcuni e gnosticismo da altri, ma
alle parole di uso comune, ma è anche espressione di una radice comune. Se
condanna e strazio patito da i termini che proprio desideriamo tracciare, alcuni
tratteggiano la tradizione, e che dovrebbero elementi caratterizzanti i sistemi gnostici,
sollecitare la sfera intellettiva dell'umana essi possono essere così indicati:
azione e reazione. Queste parole sono
soggette a drammatiche forzature che 1. Dualismo marcato fra un mondo perfetto
gettano confusione e sinistri bagliori superiore, e un mondo imperfetto inferiore.
accecanti verso colui che è animato da Quindi un dualismo orizzontale, una linea
sincero anelito di ricerca. che separa la luce della conoscenza, dalle
tenebre dell'ignoranza.
Gnosi e Gnosticismo, a causa dell'abuso di
molti ambienti esoterici e culturali, sono 2. L'esistenza di un Pleroma, mondo
ormai divenute parole similari, con cui dare perfetto, rappresentato dagli Eoni Superiori,
lustro ed interesse ad iniziative a dir poco germinazioni del pensiero della Fonte
pittoresche: la storia della molteplicità delle Eterna ed In conoscibile. Eoni superiori che
Chiese Gnostiche moderne, e delle varie a causa di un dramma, hanno dato luogo al
inclusioni di elementi gnostici, in realtà che mondo inferiore.
gnostiche non sono può essere di
tragicomico esempio . 3. L'esistenza di un Demiurgo: eone
Proprio per ovviare, e in parte rimediare a inferiore che ha creato il mondo dei
questa dissennatezza moderna, è bene dare fenomeni sensibili e astrali, in cui l’uomo è
un valore restrittivo a questi due termini, precipitato. Il Demiurgo gnostico si
spesso usati l’uno in sostituzione dell’altro. differenzia dal Demiurgo platonico a causa
della sua ignoranza, e della separazione con
Per gnosticismo è da intendersi un sistema la fonte primaria di vita spirituale.
di pensiero, che ha avuto il suo massimo
splendore nei primi due secoli seguenti la 4. L'uomo, Adamo terreste, come frutto
morte di Gesù Cristo, ritenuto da molti lo creativo del Demiurgo, ma riflesso
Gnostico Perfetto. Quindi quando parliamo dell'Adamo di Luce: immagine conoscibile
di gnosticismo, ometterò il termine storico, del Pleroma.
si devono intendere le scuole che si
svilupparono frail 40-50 e il 200 d.c. E’ utile 5. Lo Spirito donato all'uomo.
sottolineare che è impresa sicuramente Successivamente alla sua creazione, da un
ardua ed arbitraria separare il cristianesimo eone superiore, dopo che il Pleroma si è
delle origini, dallo gnosticismo, e ciò mosso a pietà per la condizione della sua
avviene solamente ponendo dei punti di immagine terreste.
riferimento rispetto all’ortodossia
sviluppatasi in seno alle comunità cristiane 6. La lotta da parte del Demiurgo, e dei
elleniche e romane. Da quel momento ( suoi servitori, affinchè l'Adamo terreste (
secondo e terzo secolo dopo cristo ), uomo ) rimanga avvolto dalle tenebre della
assurge, nelle diatribe teologiche che non conoscenza. In quanto l'ascesa
contrapponevano le Chiese ortodosse al dell'uomo, e il ricongiungimento con il
resto della cristianità il termine eresia. Padre segnerà la fine del tempo del regno
Eresia (αιρεσιζ) è una parola greca che del Demiurgo.
significa scelta, quindi molteplicità di

3
A questo schema generale, e quindi E’ solo attraverso la Gnosi che l'uomo
necessariamente riassuntivo e parziale, perviene al divino, celato all'uomo stesso,
devono essere apportate le peculiari in quanto in esso nascosto. La Gnosi
differenze che caratterizzano la molteplicità presuppone quindi una ricerca, è una
delle espressioni gnostiche. Anche se una ricerca è un fine al contempo, un tendere
rigida separazione, ad esempio fra lo continuo, un'approssimarsi fecondo verso
gnosticismo alessandrino e quello iranico, è l'ultima illuminazione che donerà la
comunque un’approssimazione a scopo consapevolezza continua e perenne, che
didattico. annullerà ogni dualismo, ogni momento
inerziale, ogni interstizio di vuoto. Una luce
Lo gnosticismo, fu insieme di dottrine e di vivificante, che romperà il velo delle
credenze, che si svilupparono nel bacino del tenebre, assumendo quindi il carattere di
mediterraneo, formato dall'incontro di una rivelazione, che diviene salvazione,
alcuni scuole esoteriche, con la filosofia attraverso la trasmutazione della
ellenica, impianti dottrinali egiziani e iranici, materialità dell’uomo gnostico, in pura
e il nascente cristianesimo. Fu diamante essenza spirituale.
unico e fecondo, per la luce che irradiava, e
il messaggio di conoscenza salvifica, dove La vita dello gnostico è quindi una continua
tutto veniva riposto nella mani dell'uomo, ricerca, la vita come lavoro intimo, una
reso libero da illusioni attorno alla conoscenza che non è mentale, che non è
Creazione e al Creatore stesso. logica, che non è discorsiva, ma intuitiva e
irrazionale, come la via del Matto, in quanto
Lo gnosticismo si esprimeva in pratiche che colui che si addentrà in tale luce, sarà
procedevano dall’ascetismo, alla teurgia, diverso dagli altri non solo per natura e
all’operatività sessuale, ma sempre manifestazione intellettiva e volitiva, ma
indirizzate alla ricerca di un momento di anche per essenza stessa, fino a portarlo ad
rottura dell’ordinario fluire del pensiero, in essere diverso, alieno e teso ormai ad altro
modo tale che irrompesse il momento di mondo. Chi cerca la gnosi ha radici piantate
conoscenza. in questo regno, e rami protesi con violenza
verso l'infinito.
Prima di dare rapido esame del termine di Gnosi e fede, si sono sempre contrapposte,
Gnosi, è bene subito fugare ogni riserva spesso in modo feroce. Elitaria la prima,
mentale ricordando che ogni scuola o universale la seconda, in quanto la prima è
movimento a carattere esoterico propugna ricerca attiva e personale della salvezza, la
una propria gnosi, intesa come processo di seconda è aspettativa passiva di un
“risveglio” della latente divinità o salvezza esterna all'uomo stesso. La prima
espressione superiore dei propri membri. non mediata da uomo, la seconda
amministrata da uomini.
La Gnosis era componente non unica dello
gnosticismo, in quanto essa si inseriva in Dov'è Dio e dov'è l'uomo ( rispetto a Dio ) ?
una complessa cosmogonia, in una raffinata In base alla risposta a questa domanda si
teologia e teurgia, e se solo una di queste traccia il cerchio che qualifica il cercatore
parti aveva a mancare, certo non si può gnostico, rispetto a colui che vive della
parlare di gnosticismo. fede.

Gnosi (γνοσιζ) è un termine di origine Da quanto enunciato discende una semplice


greca, e indica la conoscenza mistica e constatazione: ogni movimento esoterico
salvifica. Una conoscenza quindi non pone il raggiungimento della gnosi come
dialettica, non logica, non esterna rispetto ragion d'essere della propria esistenza: ogni
all’oggetto di conoscenza, ma intima, Maestro, o presunto tale, dispensa ai suoi
comprensiva non solo dello stesso, ma adepti la "propria via" per il conseguimento
anche della funzione di conoscenza della Gnosi, e di conseguenza della
(relazione) stessa. Soggetto ( chi conosce ), salvezza. Quindi di per se è errato
oggetto (di conoscenza) e processo di aggettivare come gnostico, un sistema che
conoscenza (funzione), rese uniche ed pone la Gnosi come superiore alla Fede, in
unitarie, senza possibilità di separazione quanto tutti i sistemi esoterici, e sottolineo
alcuna. tutti, hanno ragione di essere proprio in
virtù della ricerca dell'illuminazione. La

4
gnosi è condizione prima ed indispensabile
affinchè un sistema esoterico, sia tale.
Ogni movimento ha la propria ricetta per il
raggiungimento della Gnosi, ma questo non
significa che essa sarà necessariamente
raggiunta, o che basti ciò per dichiararsi in
presenza di un sistema gnostico
storicamente inteso.

Comprendiamo bene adesso la differenza


fra Gnosi e Gnosticismo storico. Mentre il
secondo è un sistema etico, cosmogonico,
mitologico, filosofico, che comprende anche
la Gnosi, la prima nella sua mera accezione
indica solamente che la salvezza dell'uomo
passa da un ricerca individuale della
conoscenza mistica dell'immanifesto.

5
SUL TIPO DI CONOSCENZA sepolto nell'intimo sottraendosi così al
potere delle forze di questo mondo
GNOSTICA (Arconti), e conducendo l'anima dello
gnostico al Pleroma.
La salvezza perfetta è la conoscenza stessa
dell'Ineffabile grandezza: perchè essendo
Tu sei l'albero della gnosi, venuti attraverso l'Ignoranza, Il Difetto, e la
quello che è nel paradiso, Passione, tutto il sistema generato
quello dal quale ha mangiato il primo uomo. dall'Ignoranza è dissolto dalla conoscenza.
Esso aprì la sua intelligenza, Perciò la conoscenza è la salvezza
esso amo la sua co-immagine, dell'uomo interiore; e non è corporea ,
condannò le altre immagini estranee, perchè il corpo è corruttibile; non è
e ne ebbe ripugnanza. psichica, perchè anche l'anima è un
( La gnosi e il mondo, edizioni Tea ) prodotto del difetto ed è come un abitacolo
per lo spiritito: spirituale deve essere perciò
Gnosi e gnosticismo sono termini spesso anche la forma della salvezza. Per mezzo
oggi usati come sinonimo, niente di più della conoscenza l'uomo interiore, sprituale,
sbagliato. Sicuramente possiamo affermare è salvato; perciò a noi è sufficiente la
che ogni comunità spirituale, o scientifica, conoscenza dell'essere universale: questa è
propugna una propria gnosi, ma non tutta la vera salvezza
la gnosi è oggetto di interesse dello In base a quanto sopra riportato possiamo
gnosticismo. proporre due riflessioni.
Cercando quindi di dare un senso a cosa La prima che lo gnostico ricerca una propria
era lo gnosticismo, e di riflesso al tipo di via individuale, non trasmissibile e non
gnosi che è pregante per esso, possiamo universale, al perchè della propria
affermare: condizione, attraverso il rifiuto delle
Lo gnosticismo è un movimento, convenzioni psicologiche, religiose, e sociali
apparentemente eterogeneo, che trova la in quanto corrotte e corruttrici.
propria ragion d'essere nella conoscenza La seconda è che il tipo di conoscenza
(gnosi), apparso (termine non casuale, ma gnostica (Gnosi) non è tanto un apporto,
causale ) in seno all'Impero Romano nei una conquista, una proprietà o un
primi tre secoli della nuova era. La gnosi possesso, da conseguire o conseguito, ma
gnostica, è la conoscenza dell'uomo, delle una vera e propria forza, che dissolve
sue radici, e della salvezza da questo l'uomo duale, frutto della materia e della
mondo, che è ritenuto ontologicamente mente, che come fango ricopre e opprime
altro e ostile. Questa gnosi è la conoscenza l'uomo interiore promanazione diretta della
diretta della propria radice divina, senza radice ontologica di ogni manifestazione.
mediatori, attraverso quella parte delle Nel Vangelo di Maria:
facoltà intellettuali, chiamate Logos. (7)...la materia sarà distrutta, oppure no? Il
Il Logos permette di accedere alla Sophia, Salvatore disse: “ Tutte le nature, tutte le
che impersona la sapienza divina(1), formazioni, tutte le creazioni sussistono
occultata attivamente e passivamente, dalle l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno
cose di questo mondo. Nei sistemi nuovamente dissolte nelle proprie radici.
barbelotiani, e alessandrini in genere, la Poiché la natura della materia si dissolve
Sophia è rappresentata come un Eone ( soltanto nelle (radici) della sua natura. Chi
spirito puro ) precipitato dal Pleroma ( il ha orecchie da intendere, intenda ”.
mondo divino ), mettendo in moto la Si apre adesso un quesito dovuto alla
creazione, e formando con le sue coincidenza fra lo gnosticismo e il
successive ipostasi questo piano della cristianesimo, attorno all'utilizzo di identici
manifestazione. Nell'immaginario simbolico simboli, e simili miti, che assumono però
gnostico la Sophia e il Logos se pur valenza diversa.
presentano una radice ontologica che Apparentemente quale differenza può
attiene la mondo divino, essi si manifestano ascriversi al credere dell’uomo di religione,
sia come entità che si insinuano in questo in simboli, liturgia, riti, e gerarchia, dal
mondo per guidare lo gnostico, sia come credere dell’uomo gnostico in un
elementi qualitativi dello stesso gnostico. immaginario che spesso si traveste degli
Ritiene lo gnostico di essere portatore del identici segni religiosi ?
Pneuma, dello spirito del soffio divino, che è

6
Vi è coincidenza, siamo in presenza in una stessa, ma anche l'oggetto della stessa, in
sofisticazione intellettuale o dialettica, quanto coincidenti e coesistente seppur su
oppure innanzi ad uno schermo che rivela, due piani ontologici diversi. Risulta quindi
e quindi vela due volte, qualcosa di Altro ? che l'attuale condizione umana, transitoria
Anche se la forma del simbolo può essere e caduca, altro non è che l'effetto di una
simile, sono diversi sia il contenuto, che privazione di conoscenza, e quindi di
l'approccio al medesimo da parte dello coscienza- consapevolezza, e solo
gnostico, rispetto al fedele. Va ricordato che attraverso la reintegrazione della medesima
il cristianesimo delle origini ancora non era si potrà nuovamente assurgere allo stato
stato infranto, nella sua spiritualità, dalla originario perduto, determinando al
sgorbia dell'ortodossia, una varietà di contempo un collassamento di questo
riflessioni ed inflessione cristiane manifestazione, che si regge
convivevano, o si tolleravano a vicenda, sull'occultamento della gnosi. (2)
nella ragione in cui il messaggio portato (1) Ma è anche la sostanza divina, puro
dagli apostoli e dai discepoli, si era Logos, intelletto superiore senza necessità
implementato con la cultura locale. di forma.
Assumendo tratti peculiari, a guisa del (2) Hans Jonas LO GNOSTICISMO: "
luogo dove trovava il giusto humus per l'evento umano individuale della
svilupparsi. conoscenza pneumatica è l'in-verso
Se quanto sopra risulta essere una logica e equivalente dell'evento precosmico
storica spiegazione, che considera la varietà universale dell'ignoranza di-vina, e nel suo
cristiana come condizione primitiva della effetto redentivo è dello stesso ordine
forma spirituale, poi crudelmente repressa ontologico. L'attualizzazione della
dalla forma religiosa, non possiamo conoscenza nella persona è nello stesso
esimerci da un ulteriore approfondimento tempo un atto che si ripercuote nel
sul credere gnostico. fondamento generale dell'essere."
Il credere ( avente per oggetto il fenomeno (3) E’ attraverso il Logos, che il fenomeno
divino ) può essere doveroso presupposto, divino viene percepito e reso parte
al conoscere ( avente per oggetto la radice integrante dello gnostico, e la gnosi è
divina ), e il conoscere ( avente per oggetto quindi sia la comprensione ed
l'indagine del fenomeno divino ), è implementazione del fenomeno divino, sia
necessaria condizione al credere ( in un l’inflessione con cui lo gnostico si avvicina al
ente divino ). fenomeno stesso.
La differenza fra questo tipo ( nel senso di
categoria ) di credere e il fiedismo, si
estrinseca nel non essere riconducibile e
riducibile al dogmatismo, e quindi alla non
dissoluzione della fede né nell’ intelletto, né
nell’esperienziale e neppure nell'intuibile.

La gnosi, propria dello gnostico cristiano,


riduce l'essere cristiano a mero punto di
inizio, o strumento, per una comunione con
un divino si extramondano, ma non
extraumano, si altro rispetto alla Natura,
ma non altro rispetto alla natura dello
gnostico.

E' attraverso la gnosi, questa qualità


superiore del pensiero, che lo gnostico
attraverso il fenomeno e le fenomenologie
del divino, si ricongiunge all'ente divino
stesso. (3)
Con la conoscenza che si trova quindi ad
essere grande strumento, per il
compimento della comunione Dio-Uomo
Gnostico - Uomo Dio. Una conoscenza che
influenza e determina non solo l'attore della

7
SUL TIPO GNOSTICO la scintilla superiore, ma non hanno la
possibilità o gli strumenti per accedervi, e
quindi sono ridotto alla sfera della fede o
dialettica.

Come visto in precedenza la creazione Pneumatici: Gli gnostici nella loro più
dell’uomo, all’interno del mito gnostico, completa espressione, che non solo
avviene attraverso una molteplicità di possiedono la scintilla superiore, ma che ne
soggetti, animati da diverse volontà e sono consapevoli, e quindi ormai posti oltre
finalità. L’involucro materiale, e l’anima al perpetuarsi dell’illusione.
stessa, sono frutto delle potenze
arcontiche, che plasmano con abilità gli La suddivisione sopra esposta, seppur in
elementi cosmici, per dare vita all’immagine modo e in termini diversi, è comune a tutto
terreste dell’ADAM celeste, ed imprigionare il movimento gnostico, ed è dettata dalla
in questo “vaso” lo spirito stesso possibilità o meno degli uomini di entrare in
espressione del mondo superiore. Sarà poi comunione con la propria natura superiore,
un eone del mondo del Pleroma ( Zoe in ecco come la gnosi assume un valore sia di
alcuni sistemi ) a risvegliare nell’uomo la salvezza che forma di salvezza, in quanto
rimembranza di ciò che era. portatrice di intrinseco mutamento
nell'uomo.
La questione che viene ad aprirsi si incarna Lo gnosticismo storico presupponendo una
su di una domanda:” lo gnostico è un uomo separazione ontologica fra la Creazione,
come gli altri, oppure è di un tipo diverso ?” espressione di una potenza inferiore, e il
Le capacità, le qualità, le abilità, l’essere mondo del Pleroma, pone la questione se
nella sua interezza dello gnostico sono dello tutti gli uomini sono nei fatti “fratelli” o
stesso genere e tipo rispetto a quelle espressione di identica radice. Uscendo dal
dell’uomo comune ? campo della correttezza formale, non
possiamo esimerci come ogni uomo sia
Sappiamo che per gli gnostici il loro vivere mosso in prevalenza da pulsioni diverse. Vi
in comunità, il loro chiamarsi fratelli o in sarà sempre colui teso al soddisfacimento di
modi similari, non aveva solamente bisogni materiali, teso a considerare la
significato di qualificarsi in un conoscere, propria vita come forma irripetibile di
ma proprio in virtù della Gnosi essi si soddisfacimento sensoriale e fisico, come
ritenevano intimamente diversi, del resto vi sarà chi è mosso da ideali
trasformati, posti su di un diverso fluire superiori, ma pur sempre ancorati al mondo
dell’umana percezione e cognizione. La ideale, dialettico, e quindi racchiuso in una
gnosi cambia radicalmente l’uomo, prospettiva umana, e generazionale. Altri
rendendolo diverso dagli altri uomini. Tale invece saranno portati ad indagare attorno
concetto è ben evidenziato in quella che al mistero dell’uomo, e a considerare il
possiamo definire l’antropologia della scuola mondo dei sensi e delle idee, come parziale
valentiniana (gnosticismo alessandrino). rispetto ad una verità da comprendere.
Se quanto espresso può soddisfare una
determinata lettura simbolica delle tre
Nella visione della scuola valentiniana, tipologie umane valentiniane, mi permetto
l'umanità intera era suddivisa in tre classi di spingermi oltre sostenendo che
nettamente distinte e distinguibili nella loro determinate operatività tendono non solo a
fenomenologia e nelle loro più intime mutare in modo radicale la sfera mentale
qualità. ed animica, ma anche a plasmare la fisicità.

Materiali: gli uomini privi della possibilità di “L’Alchimia genera mostri”


accedere alla conoscenza salvifica,
espressione totale delle forze arcontiche
che hanno plasmato la materia bruta.
Uomini che in loro non alberga nessuna
scintilla superiore, condannati al ciclo
naturale dell’esistenza.

Psichici: termine solitamente riservato agli


altri cristiani, alle persone che hanno in se

8
Le Oscillazioni del Tempo, meglio l'io contingenze al centro
dell'universo, dando esclusiva importanza a
fra cristianesimo ciò che è, e ciò che dovrebbe essere, senza
gnosticismo e ellenismo minimamente cogliere la natura illusoria di
questa collocazione. L'io contingente ha un
inizio e una fine, ma tale verità viene
rimossa, occulta da una canzone psicologica
di eterna vita, di eterno mondo di
promesse, e di risultati da conseguire.
Possiamo definire questa novella filosofia
1. INTRODUZIONE
del tempo, come persistenza dell'illusione
dell'io, e disconoscimento della morte. In
L'uomo moderno tributa un'enorme
un bizzarro quanto interessante dualismo
importanza al tempo, anche se raramente
fra l'inesorabilità del tempo, e negazione
riesce a cogliere l'essenza di tale concetto,
della morte, quale fine del tempo; il quale
e come ogni rapporto su di esso trovi
si dilata in un'eterna e infinita attesa, nella
misura.. Senza timore di smentita possiamo
quale l'uomo moderno perde se stesso.
affermare che la nostra società è immersa
La domanda che ci poniamo è se tale
nel tempo, e la vita dell'uomo è cadenzata
visione è sempre stata identica a se stessa,
da questo invisibile burattinaio. I minuti si
e se vi sono state e vi sono ancora oggi
trasformano in ore, i giorni in settimane, e
altre prospettive, che non siano legate alla
queste in mesi, gli anni si ricorrono
decadenza della modernità ? Avendo come
implacabile, e ogni tappa, successo, ed
punto di riferimento il bacino del
insuccesso della nostra vita trova
mediterraneo, daremo, senza volontà di
espressione nel meccanico tempo. Esso è
essere esaustivi ma invitando a successivi
come il selciato su cui noi
approfondimenti, indicazione di come gli
inconsapevolmente camminiamo.
antichi hanno sviluppato il concetto del
Astraendoci dal flusso delle cose, degli
tempo.
impegni, possiamo osservarci come un
punto posato su di una retta, un passato e
2. IL TEMPO NEL CRISTIANESIMO
un presente si aprono alle spalle o innanzi
alla nostra sosta, e i ricordi o le aspettative
Nel cristianesimo il tempo ha inizio con
trovano esatta collocazione su questo
l'abbandono forzato di Adamo ed Eva del
impalpabile metro. Indubbiamente
Paradiso Terreste, in virtù del loro peccato
ordiniamo la nostra vita in virtù di ciò che è
contro il volere di Dio. L'uscita dall'Eden
stato conseguito, e misurato, e ciò che sarà
coincide da un lato con l'allontanamento da
conseguito e misurato: la data di nascita, il
Dio (caduta), e dall'altro dall'inserimento
primo giorno di scuola, la maturità, la
dell'uomo a pieno titolo nel regno naturale,
laurea, l'ingresso nel mondo del lavoro, le
e nel suo completo assoggettamento alle
nozze, il primo figlio, le rate del mutuo,
leggi che governano.
ecc.ecc.. Ad ogni accadimento una data, ad
E' detto:
ogni data un accadimento, passato,
Genesi 3:16 Alla donna disse:
presente e futuro sono scadenzati, in una
«Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue
tranquillizzante processione di giorni, mesi,
gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso
anni.
tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti
Nella visione moderna il tempo è una
dominerà».
freccia scagliata nello spazio, che disegna
Genesi 3:17 All'uomo disse: «Poiché hai
una linea retta, attraverso il cui transito
ascoltato la voce di tua moglie e hai
nello spazio ordina e preordina le movenze
mangiato dell'albero, di cui ti avevo
della vita umana. Oramai siamo così
comandato: Non ne devi mangiare,
assuefatti da questa idea del tempo e della
maledetto sia il suolo per causa tua! Con
vita, che su esso si plasma, che neppure ci
dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni
interroghiamo sull'esatto meccanismo che
della tua vita.>>
regola tutto ciò, e se sempre è stato così.
Ecco quindi il ciclo della vita, tramite la
La perdita di valori tradizionali, di
donna, e il ciclo delle stagioni legate al
riflessione, di vicinanza all'idea divina,
lavoro, tramite l'uomo, che si fondono nella
hanno però condotto l'uomo, il singolo a
dimensione terrestre della Creazione. Non
perdere la prospettiva del tempo, della
più immortalità ignava, non più beato
missione del tempo, e a porre l'uomo, o

9
accoglimento dei doni della terra, l'età Matteo 13:43 Allora i giusti splenderanno
dell'oro è terminata, e l'uomo perduta la come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha
condizione di essere divino, di dominatore orecchi, intenda!
spirituale della natura, viene relegato in La Venuta del Cristo ordina quindi il tempo
una dimensione di elemento dell'insieme in un prima e un dopo, e offre una
della creazione, peso e misura, a sua volta, prospettiva di salvezza per gli uomini, e una
governato egli stesso da pesi e da misure. promessa: Il Tempo avrà una fine, e con
Ha così inizio il tempo dell'uomo, fra essa questa Creazione. La vita, la passione,
passioni, guerre, carestie, drammi e gioie, e la morte del Cristo è un evento unico ed
lontano da Dio che si manifesta solo irripetibile, un mito che coincide con una
eccezionalmente attraverso la voce, spesso vita e una missione, un esempio, un
inascoltata, dei profeti. Assistiamo così alla simbolo che deve essere vissuto, seppur in
repentina discesa dalle sommità spirituali, scala ridotta, da ogni cristiano se non nella
ed ad un lento cammino in una pianura concreta sofferenza, nella fede di una
oscura, raramente rischiarata dal verbo risurrezione e di una salvezza dopo la
divino, da altri udito. Il peccato originale ha morte. Da tale accidente storico, ne
allontanato in modo definitivo l'uomo da discende che niente si ripete eguale, in
Dio, e come prezzo di tale colpa egli è quanto tutto è posto prima o dopo di esso,
costretto all'esilio perpetuo in una natura e da esso illuminato in modo difforme, ed
ostile, in un universo di dolore, dove egli ad esso congruo o incongruo, giusto o
stesso ha introdotto il male. errato. Egli è la pietra di paragone e di
Vi è un accadimento irripetibile che scandalo. Egli porta la Legge. Egli tornerà
interrompe questo stato di cose, un ad amministrare la Legge, e rispetto a tutto
avvenimento che dona un nuovo corso al ciò è possibile solamente sedere fra i giusti
tempo, e una prospettiva di salvezza agli o gli empi, ognuno portando a
uomini. Questo evento è la venuta di Gesù testimonianza la propria esperienza di vita.
Cristo, l'unico mediatore, il Dio fattosi
uomo, testimone del Verbo di Dio, in 3. IL TEMPO NELL'ELLENISMO
quanto Verbo reso carne, e portatore della
nuova legge. Tale avvento libera il mondo Attorno alla prospettiva del mondo ellenico
dall'immane fardello del peccato originale, verso il Tempo, merita riportare il pensiero
egli è l'olocausto necessario a ristabilire di Aristotele.
l'alleanza perduta. Ecco le parole di Egli ebbe a dire che al punto di rotazione
Giovanni Battista, così come riportate dal del circolo in cui ci troviamo possiamo dirci
Vangelo di Giovanni: posteriori alla guerra di Troia; ma basta che
Giovanni 1:29 Il giorno dopo, Giovanni il circolo continui a girare e riporterà
vedendo Gesù venire verso di lui disse: nuovamente dopo di noi quella stessa
«Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie guerra di Toria; in tal senso, possiamo
il peccato del mondo! altrettanto giustamente dire di essere
Liberato l'uomo dal peccato originale, dalla anteriori a un simile evento.
colpa della trasgressione della divina Per il greco questo mondo è necessaria e
volontà, che ancora turba come una nevrosi fedele immagine del divino, il Demiurgo,
l'ebreo che cerca di esorcizzarla l'artigiano che con perizia ha dato vita alla
autoproclamandosi appartenente al popolo manifestazione, ha in essa trasfuso le
eletto, niente più è vano. L'uomo libero verità, e le idee superiori, cesellando a loro
dalla catena può disporre del proprio libero immagine e somiglianza ogni aspetto della
arbitrio, ponendolo al servizio di una vita umana e della Natura. Ecco che quindi
volontà di riscatto attraverso le opere, come al greco venga richiesto di incarnare a
oppure di nuova dannazione, non generata sua volta il concetto di divinità, nei suoi
però da colpe ancestrali, ma da atti e fatti a molteplici aspetti ( l'arte guerriera, la
lui solo riconducibili. Dal tempo della bellezza, la sapienza ) in modo da eccellere
disperazione o della Natura, vissuta come ed essere riscattato da una misera e
separazione ed esilio perpetuo, passiamo al tenebrosa non vita dopo la morte, ma di
tempo degli uomini e della loro fattiva sedere come eroe alla tavola divina.
attesa, tramite le opere, della seconda L'Universo greco è eterno ed immutabile,
venuta. dato, senza possibilità alcune di
E' detto dal Vangelo secondo Matteo: modificazione da parte dell'uomo, che può
però renderlo palcoscenico delle proprie

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imprese, nobilitandosi da semplice rimpianto, del dolore, della Sophia stessa,
comparsa della storia, al ruolo di si cristallizza in Jaldabaoth, nel Demiurgo, il
protagonista della propria e dell'altrui vita, quale a sua volta ordina lo spazio
facendo così riecheggiare le proprie gesta sottostante all'azione della Sophia ( ipostasi
nell'eternità. L'eterna scelta di Achille si ), in ricordo, permutato dalla madre, delle
propone continuamente: Una vita amato, gerarchie spirituali disposte attorno alla
immerso nei piaceri della famiglia e del fonte di Luce e di Vita. Essendo
lavoro, e morire dimenticato, oppure una un'approssimazione, frutto di un ricordo, il
vita intensa, eroica, che sia ricordata dagli mondo così creato è imperfetto, è frutto di
uomini e dagli dei ? un errore e delle tragiche conseguenze di
La via eroica e la via filosofica sono due questo errore.
prospettive, per sfuggire all'atemporalità Jaldabaoth e le potenze a cui ha dato vita
del Cosmo. Siamo innanzi all'esemplarismo (Arconti), e poste a governare la Creazione,
( rapporto fra azione e modello ideale) imprigionano lo Spirito caduto costruendo
ellenico, dominato da un'Idea Superiore anfore di materia ( i corpi ), e inebriandolo
incorruttibile, immutabile ed immune al attraverso le passioni, gli istinti, le
ciclico ripetersi del tempo, grado e emozioni, e la razionalità. Il Destino, la
meccanismo inferiore. volontà degli Arconti, è il poderoso
Platone ebbe a definire il tempo, come meccanismo eretto a mantenere lo Spirito
determinato e misurato dalla rivoluzione prigioniero, indebito e irretito. Lo gnostico,
delle sfere celesti, è l'immagine mobile della colui che "ricorda" intuisce in virtù della
immobile eternità, che esso imita divina rivelazione, cercata e amata, che vi è
svolgendosi circolarmente. il Mondo oltre al mondo, che tutto è irreale,
Ecco quindi il mondo divino o delle Idea caduco, e al contempo una catena a cui è
incorruttibili posto al centro, e la creazione, imprigionato. Si aggira come straniero in
e le sue movenze, scorrere lungo un anello terra straniera, anelando il ritorno alla
fattosi come specchio, riflettendo tale Dimora paterna ( Il Pleroma ),
realtà. Mantenendone l'unità, seppur reintegrandosi con la fonte originaria, e
frammentandola in cicli, dove niente è ristabilendo l'antico ordine interrotto
unico ma tutto si ripete, in una dall'errore della Sophia.
compenetrazione del fenomeno da parte del Traspare quindi un'inflessione oscillante fra
mito. la differenza e il rifiuto da parte dello
Lucrezio sentenziò:< eadem sunt omnia gnostico, colui che ricerca la salvezza
semper nec magis id nunc est neque erit attraverso la "conoscenza dello Spirito",
mox quam fuit ante. > dello spazio e del tempo, in cui
Pitagorici, Platonici e Stoici sostenevano la accidentalmente e per malvagia volontà di
presenza di più cicli che poi si potenze si trova a vagare, e di cui osserva
ricomponevano ognuno nell'altro nell'unità l'inutile ripetizione. Il ciclo delle nascite,
immutabile. Ogni accadimento non è mai delle morti, delle passioni che trafiggono
unico e irripetibile, ma una tragedia come sette lame il cuore non circonciso, i
dall'eterna riproposizione, in un'eterna giorni, e il moto degli astri, altro non sono
ripetizione, in un eterno ritorno. che specchietti, che giochi di prestigio per
distrarlo, e defraudarlo della volontà al
4. LA VISIONE GNOSTICA DEL TEMPO ritorno al Pleroma. Una forza contro cui lo
gnostico "lotta" attraverso il distacco
Innanzi al tempo, quale la posizione dello donato dalla propria comprensione
gnostico ? Similare al movimento rettilineo dell'inganno ordito.
cristiano, oppure identico alla ciclicità degli L'iniziale presa di coscienza dell'illusione
antichi greci ? Inizio del tempo, e fine del della manifestazione, porta a riecheggiare
tempo racchiusi nella prima e seconda in questo mondo, a rivivere in dimensione
venuta del Cristo, oppure spirale infinita da umana, il mito della caduta e della nuova
cui niente si libera, e tutto si confonde ? ascesa della Sophia, attraverso la
La Cosmogonia gnostica indica che il tempo comprensione dell'errore, il pentimento
e lo spazio gnostico hanno vita nello stesso dell'errore commesso, la riparazione dello
istante in cui la Sophia, in virtù del proprio stesso, e il ricevimento della Grazia
errore, precipita dal Pleroma, o ne viene reintegratrice. Abbiamo quindi la
allontanata, in altre versioni del Mito, compenetrazione della dimensione
dall'eone Limite. Questo errore, in virtù del trascendentale sul piano della

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manifestazione, la internalizzazione del risiede la differenza di prospettiva fra
mito da parte dello gnostico, che ad esso da gnosticismo e cristianesimo. Se nell'ultimo il
vita attraverso ogni aspetto del proprio Salvatore ha valore universale, per ogni
essere, in una chiave escatologica. Il uomo, tale da donare una prospettiva
compimento del Mito Gnostico, equivale alla unica, un movimento rettilineo, per lo
fine del tempo e dello spazio con gnostico l'unione è verso il Cristo Intimo,
conseguente ritorno alla Dimora di Luce e di metafisico e metapsichico. E' solo con la
Vita. gnosi che si spezza il ciclo del tempo, visto
Appare quindi evidente come nella visione e vissuto come una corona di ferro, che
gnostica abbiamo una sorta di duplicazione giunge il cuore. Donando allo gnostico una
del Tempo. L'indifferenziato e ciclico posizione diversa rispetta all'atemporalità
scorrere delle cadenze della manifestazione del mito dell'ellenico, e alla temporalità del
tutta, e il ciclo della conoscenza Messia dei cristiani.
(constatazione-comprensione- L'uomo gnostico non attende passivamente
reintegrazione-coscienza-consapevolezza) la seconda venuta del Cristo, ma
esperita a livello umano. Ne consegue come attivamente si prodiga affinchè in esso vi
lo scorrere del Tempo è interrotto, sia l'incontro fra il Cristo e l'uomo, vivendo
frammentato, dalla rivelazione divina, in chiave estremamente individuale questa
extramondana, che irrompe nello gnostico e tragedia cosmica. Quando il tempo avrà
dallo gnostico, traslando ogni accadimento fine ? Quando avrà fine la materia, in
materico e psicologico, in sostanza psichica. quanto deprivata della propria componente
Ecco quindi, in chiave intima, la pneumatica, o secondo altre scuole
disorganicità del tempo per lo gnostico. spiritualizzata dalla forza della Gnosi, che
tutto cambia nell'uomo che la riceve.
5. CONCLUSIONI E' interessante notare come in ultima
analisi il peculiare rapporto che lo gnostico
Nel cristianesimo la venuta extramondana ha con il tempo e lo spazio, lo porta ad
del Cristo nella manifestazione, interrompe operare una scissione in se stesso. A creare
a livello universale il ciclico ripercorrersi del un meccanismo evolitvo-sensoriale, che si
tempo, donando ad esso una prospettiva di contraddistingue in una impermeabilità al
fine, di un secondo avvento che porrà mondo esterno, che viene attentamente
termine al tempo degli uomini, come questo studiato ed analizzato, ed una continua
ha posto termine al tempo della natura, e alimentazione intellettuale e spiritual, che si
coinciderà con il tempo di Dio. Se nel concretizza in una trascendenza di quanto
mondo greco questa ripetizione ruotava raccolto nel mondo e nel tempo esterno. Lo
attorno ad un fulcro di perfezione, nel gnostico quindi ha il proprio spazio, e il
mondo cristiano, prima della venuta del proprio tempo intimi. Ecco quindi da un lato
Salvatore, esso ruotava attorno al peccato, il doppio mondo in cui è immerso, e da cui
e in seguito attorno al Cristo e alla cerca di liberarsi distaccandosi dalla sfera
possibilità di scelta. Alla perenne grossolana, dalla creazione demiurgica, e
immutabilità del mondo ellenico, si pone dall'altra come la storia, il creato, la
adesso la certezza che tutto è irripetibile e coscienza sia continuamente squarciata,
che tutto avrà un termine. come un velo, dalla potenza della visione
La visione gnostica offre una propria gnostica redentrice.
originale speculazione che si distingue da
entrambe, mostrando quindi un'originalità
che non può essere tacciata di sintesi, ma
casomai mostra la parzialità delle
precedenti.
Il tempo è ciclico per l'umanità non gnostica
( illica o psichica ), che è vittima
dell'inganno, ma mentre nella visione
ellenica tale ciclo è conforme all'immagine
della fonte, al volere divino, qui è una
caricatura, una fotocopia sbiadita, che
necessità di un'attenta interpretazione che
non può prescindere dall'unione con il
divino. Nel rapporto fra uomo e divinità,

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ABRAXAS gnostico, suggerendo quanto meno la
compresenza di almeno due o tre radici
cristiane ), la cui scuola, a carattere
iniziatico, ebbe un'ampia diffusione in tutto
il bacino del mediterraneo.
Alcuni brevi cenni alla gnosi basilidiana,
"l'uccello combatte per uscire dall'uovo. rimando ad altre trattazioni più specifiche in
L'uovo è il mondo. Chi vuole nascere deve materia, sono il dualismo fra spirito e
distruggere il mondo. L'uccello vola a dio. Il materia, la creazione di questo mondo da
nome del dio è Abraxas " - parte di un Demiurgo coincidente con il Dio
Herman Hesse, Demian ebraico, la presenza di 365 cieli che
sovrastano questo nostro mondo, e che
Introduzione devono essere risaliti, attraverso adeguate
parole di passo, per poter giungere alla
Come un fiume carsico che emerge più liberazione.
volte durante il suo corso verso il mare, Sul Trono del cielo più alto siede Abraxas,
affiorando agli occhi di ignari, occasionali, o associando ad ogni lettera ( in greco ), un
ignoranti osservatori, così Abraxas da quasi numero ( A=1, B=2,
duemila anni emerge continuamente nello R=100,A=1,X=60,A=1,S=200 ) otteniamo
spazio esoterico, da un lato irridendo coloro 365. Ovviamente ci riferiamo quindi ai
che hanno cercato di sopprimerlo attraverso giorni dell'anno solare, in un ciclo di vita-
il rogo e l'ostracismo, e dall'altro lasciando crescita-morte-rinascita nel quale
stupiti o istupiditi coloro che sono avvezzi a l'influenza divina si dispiega, e dal quale
considerare i simboli esoterici come pezzi l'uomo gnostico si deve sottrarre. Abraxas è
intercambiabili di un unico puzzle. quindi colui che regge l'ultimo dei cieli,
Troviamo l'incisione della parola Abraxas e quello più alto, dove lo spirito è oramai
della fantastica figura che lo rappresenta su liberato dall'influenza della materia, e si
pietre, gemme, manoscritti e sigilli. connatura come Divinità Solare ( è il
Gnostici, Vescovi, Priori Templari, simbolo del Sole che contraddistingue
cabbalisti, massoni e occultisti si sono l'ultimo cielo), al pari di Mitrha ed Horus, in
fregiati di tale sigillo, o strumento: chi per il un ciclo di compimento che vede l'uomo
riconoscimento, chi per l'operatività, e chi unico protagonista, e la meccanica natura
per entrambe. come antagonista. Si vuole che le lettere
Giova sempre ricordare come in alcune che compongono il nome di Abraxas siano
messe che traggono libera ispirazione dallo la radice del nome dei sette angeli che
gnosticismo alessandrino, spesso Abraxas hanno creato il mondo, oppure che il nome
viene invocato affinchè offra conoscenza e di questa divinità gnostica altro non sia che
grazia ai fedeli. quello divino dispiegato. Sono invece
Ancora alcuni vogliono che la parola magica sicuramente fantasiosi, o frutto di pochezza
ABRACADRABA, altro non sia che una culturale, i tentativi cabbalistici di associare
particolare trascrizione di Abraxas. La Abraxas ad Abramo (Abraham ), purtroppo,
rinveniamo per la prima volta nel Liber per loro, la natura fortemente antiebraica
medicinalis ( secondo terzo secolo ), ad della gnosi
opera di Sereno Damonico, medico gnostico Basilidiana, la
discepolo di Basilide. Suggerendo quindi connaturazione solare
una etimologia non ebraica della parola e spirituale di
magica in oggetto, vista l'ostilità verso il Abraxas, mal si
patrimonio spirituale e religioso ebraico, conciliano con l'ibrido
considerati espressione demiurgica, di spirituale Abramo,
Basilide. legato alla terra, al
desidero e alla dualità
Inquadramento gnostico conflittuale ( Isacco
ed Ismael ), ma come ben sappiamo di
Come anticipato l'ambito gnostico da cui è forzatura in forzatura tutto può essere
emerso Abraxas è riconducibile a Basilide, piegato a piacimento.
maestro alessandrino del primo secolo dopo Sempre in ambito cabbalistico, e ancora ciò
cristo ( ancora una volta è da notare la va preso con estremo beneficio di
coincidenza temporale assoluta fra inventario in quanto non si accorda alla
cristianesimo religioso e cristianesimo

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radice gnostica basilidiana, si vuole che le mattino, e al Sole. Esso rappresenta la
prime tre iniziali di ABRAXAS, indicassero le vigilanza, l'attenzione, e nel cristianesimo
tre parole ebraiche Ab (Padre), Ben (Figlio) esoterico la resurrezione. Il gallo è quindi
Ruach (Spirito), raccogliendo quindi in tale colui che saluta il Primo Sole, che emerge
divinità l'origine della trina manifestazione dalle tenebre, ad indicare quindi la volontà
divina. Per i lettori che non si lasciano protesa verso lo Spirito occultato, ma
trascinare dalle infatuazioni sincretistiche, possiamo anche leggervi l'annuncio della
apparirà macchinosa come per giungere a venuta del Cristo, e del cambiamento fra
tale convergenza, sia necessario una fase di ignoranza (notte), ad una fase
traslitterare le lettere ebraiche in greco, di conoscenza (giorno). Al canto del gallo
addentrandosi in un gioco intellettuale da non sta bene farsi trovare ancora immersi
cui è possibile trarre ogni risultanza. nel sonno della ragione, per non rischiare
Quello che sicuramente possiamo come San Pietro, che il torpore e
affermare, è come il supremo sette (uno l'inebriamento delle emozioni ci conducano
degli attributi di Abraxas, in relazione ai a testimoniare il falso, su ciò che in realtà
sette angeli/eoni emanati, il quali hanno siamo, o dovremmo essere.
formato il mondo e i cieli ), può essere
considerato la suprema Mente, da cui è Le gambe rappresentano l'elevazione e la
scaturita ogni creazione. La mente dove per possanza: il fondamento su cui si regge
immota casualità, o per mota causalità, ha tutta l'opera umana. Esse sono, per ovvia
preso forma un'idea, trovando in essa constatazione, il basamento o piedistallo
germe di sostanza ogni duale attributo, in necessario, per elevarsi e tendere al cielo,
quanto separata dall'oceano quintessenziale se salde a terra permettono all'uomo di
in cui si trovava indistintamente immersa. protendersi verso l'alto, è attraverso di esse
che traiamo forza dall'elemento terra, ma
Il profilo simbolico di Abraxas che subiamo anche la forza dell'elemento
aria.
Abraxas appare come una In Abraxas le game sono sostituite da due
figura fantastica dalla testa di corpi di serpente. Un simbolo questo che
gallo, il tronco di uomo, e due ritroviamo in innumerevoli culture
serpenti come gambe. In iniziatiche, rappresentante sia l'energia
alcuni sigilli lo ritroviamo nella sua forma pura, senza
armato di frusta, in altri di condizionamenti ne indirizzo, nella
arco, e quasi sempre bivalenza di cura e di morte, ma anche una
provvisto di scudo. Un essere quindi conoscenza arcana, profonda ed abissale. E'
fantastico, frutto di un'ardita composizione utile ricordare come nell'immaginario
simbolica, che ricorda altri esseri legati al gnostico il serpente rappresenti oltre alla
sacro e al mondo mitologico ( Melusina, primitiva e superiore conoscenza sul bene e
Ippogrifo, Chimera, ecc... ) sul male, capace di liberare l'uomo dalla
Tali rappresentazione altro non sono che la d'orata prigionia demiurgica nel Paradiso
traslazione su di un piano immaginifico di Terreste, anche la potenza sessuale al suo
un vettore, o veicolo, che unisce il mondo stato primordiale. E’ infatti attraverso il
dei fenomeni umano al mondo spirituale, in bionomio sesso-conoscenza, che lo gnostico
altri termini una raffigurazione dinamica di comprende la genesi, e fonda la propria
un concetto non afferrabile nella sua opera.
interezza, attraverso il pensiero dialettico
razionale. Vi è un termine psicopombo che La frusta è antico simbolo egizio di potere,
forse può aiutarci a comprendere il di dominazione, di punizione, legato a
significato di questo Immaginario, un divinità del tempo, nell'Antica Roma la
termine che indica degli animali in grado di frusta era appesa ai carri di trionfo, mentre
traghettare l'uomo conscio, verso le il Grecia era simbolo dei Dioscuri. La frusta
profondità dell'uomo inconscio, a tale riassume in se lo scettro ( potere ) e il
genere di rappresentazione afferisce cappio ( punizione ). L'associazione scudo
Abraxas ? Oppure è egli stesso l’inconscio frusta, indica la completezza di Abraxas in
manifesto ? grado di dispiegare il proprio supremo
potere, ed immune ad ogni altro potere.
La testa di Abraxas è quella di un gallo,
simbolicamente questo animale è legato al

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Il sette, come le lettere che ne compongono stesso studioso narra come tale opera è
il nome, è il numero fondamentale che nata di getto, attraverso la scrittura
regola la manifestazione ( sette i colori, automatica, in uno stato di trance dove
sette le note, sette i giorni della settimana, Jung si identifica con Basilide. Questo stato
sette i vizi, sette le doti, le direzioni, ecc... di possessione è preceduto da fenomeni
). Il sette è l'incontro fra il 4 ( gli elementi paranormali che investano la casa e i figli
), e il 3 ( numero delle tre forze: positiva, dell'analista: presenze spiritiche, trilli di
negativa, e neutra, ma anche del divino ), campanello, sogni inquietanti, che hanno
la geometria esoterica ci suggerisce che la esatto termine, nel momento in cui
comunione fra il quadrato e il triangolo, Basilide-Jung inizia a scrivere. Facile
frutta il pentagono ( l'uomo realizzato ). intravedere in questi fenomeni
un'incursione ( evocazione ) nella nostra
Possiamo vedere anche i tre elementi dimensione, di istanze ataviche o di vere e
zoologici che compongono Abraxas ( propri fenomeni psichici, o forse più
serpenti, tronco umano, e testa di gallo ), semplicemente, ma non meno inquietante
come la necessaria cooperazione fra per l'uomo razionale, dell'affioramento
l'elemento inconscio-atavico ( la forza dell'inconscio, o porzioni inconscie, sul
sessuale del serpente nella sua duplice piano manifesto.
natura di elevazione ed abbattimento ),
l'elemento conscio-razionale ( il corpo Senza volere commentare i sette sermoni,
umano e l'ordine con cui sostiene gli che già varrebbe un lungo lavoro, propongo
strumenti di dominio e difesa ), e l'istanza i passi dove si parla di Abraxas, in modo da
divina solare che armonizza, trasmuta ed meglio chiarire la collocazione di questa
eleva gli elementi inferiori, ma necessari. chimera nel pensiero di Jung-Basilide.

L'effettività li unisce. Quindi l'effettività è al


Abraxas e C.G. Jung di sopra di loro ed è un Dio sopra Dio,
poiché nel suo effetto unisce pienezza e
Uno degli aspetti meno vuotezza.
conosciuto del Questo è un Dio che voi non avete
pensatore C.G.Jung è la conosciuto, perché gli uomini lo hanno
sua passione innata per dimenticato. Noi lo chiamiamo col nome suo
il simbolismo e ABRAXAS. Esso è più indistinto ancora di
l'immaginifico, che Dio e del demonio.
spesso si estrinsecava Per distinguere Dio da lui, chiamiamo Dio
attraverso il Helios o sole.
perseguimento di Abraxas è effetto. Niente gli sta opposto se
pratiche sicuramente poco ortodosse per il non l'ineffettivo; perciò la sua natura
mondo scientifico ed accademico di allora, effettiva si
come di oggi. dispiega liberamente. L'inefettivo non è, e
non resiste. Abraxas sta al di sopra del sole
Pratiche che potremmo definire oscillanti fra e al dì sopra del demonio. E' probabilità
la medianicità, il sogno lucido, e improbabile, realtà irreale. Se il pleroma
l'evocazione, e che nel 1916 diedero frutto avesse un essere, Abraxas sarebbe la sua
nel libro i Septem Sermones ad Mortuos, manifestazione.
stampato e diffuso privatamente da Jung,
alla cerchia ristretta di conoscenti. Lo

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Il sole ha un effetto definito, e così pure II del demonio l’infimum malum; ma di
Abraxas la VITA, indefinita sotto tutti gli
aspetti, che è la madre del bene e del
male….Duplice è il potere di Abraxas. Ma
voi non lo vedete, perché ai vostri occhi gli
opposti in conflitto di questo potere si
annullano…Ogni cosa che chiedete
supplicando al Dio sole genera un atto del
demonio. Ogni cosa che create col Dio sole
dà al demonio il potere di agire. Questo è il
terribile Abraxas."” .
Jung propone quindi un Abraxas come la
causa prima di ogni manifestazione, e al
contempo come materia informe, prima di
ogni ordine e forma, almeno nel senso
percepito e percepibile dall'umana ragione.
Un elemento ( nel senso di elementare ed
inscindibile ) dove pensiero, volontà, e
oggetto di essi, trovano coesistenza in una
completa comunione, non spiegabile
attraverso altro che simboli.
Abraxas, in Jung-Basilide, è posto ben oltre
il mondo tridimensionale dei fenomeni, esso
è la radice del tutto, e di ogni dualità, in
quanto il tutto altro non è che un aspetto
scisso o percepito del suo dinamismo.
demonio. E quindi ci appaiono molto più
Curiosità Templare
effettivi
di Abraxas che è indefinito. E' forza, durata,
Non sono molti i sigilli templari che sono
mutamento
giunti a noi, attraversando le pieghe del
tempo. Molti sono stati distrutti, o
"Ma Abraxas pronuncia la parola santificata
semplicemente perduti, successivamente
e maledetta che è vita e morte insieme.
alla sospensione dell’ Ordine da parte del
Abraxas genera verità e menzogna, bene e
Papa Clemente V.
male, luce e tenebra, nella stessa parola e
Uno dei sigilli superstiti porta inciso la
nello stesso atto. Perciò Abraxas è terribile.
sagoma di Abraxas, prendendone quindi il
E' splendido come il leone nell'attimo in cui
nome, o in alternativa quello di “Gemma
abbatte la preda. E' bello come un giorno di
Gnostica”.
primavera. Si, è il grande Pan in persona e
Storicamente
anche il piccolo. E' Priapo.
viene fatto
E' il mostro del mondo sotterraneo, un
risalire al
polipo dalle mille braccia, nodo intricato di
Precettore di
serpenti alati, frenesia. E' l'ermafrodito del
Francia Andre’
primissimo inizio. E' il signore dei rospi e
de Coloors,
delle rane che vivono nell'acqua e
1215 circa,
calpestano la terra, che cantano in coro a
riportante il
mezzogiorno e a mezzanotte. E' la pienezza
motto:
che si unisce col vuoto. E' il santo
"SECRETUM
accoppiamento, E' l'amore e il suo
TEMPLI".Il "dio
assassinio, E' il santo e il suo traditore, E' la
gnostico" di
luce più splendente del giorno e la notte più
Basilide lo
oscura della follia, Vederlo significa cecità,
ritroviamo anche sui sigilli appartenuti a
Conoscerlo è malattia, Adorarlo è morte,
Luigi VII, da Margherita di Fiandra, con la
Temerlo è saggezza, ..." ( C.G. Jung )
frase incisa Sigillum Secreti, dall’ dai
Vescovi di Canterbury e di Chichester, e da
“Abraxas è il Dio duro a conoscere. Il suo
altri prelati. Tutti questi sigilli hanno una
potere è il più grande perché l’uomo non lo
vede. Del sole egli vede il summum bonum,

16
collocazione temporale che non pare superi vastità che ci racchiude, senza dover
i primo due decenni del 1200. rinunciare completamente ad essere.
Possiamo avanzare due lecite ipotesi,
attorno al perché Abraxas apparisse in sigilli Conclusioni
ufficiali di Vescovi, Arcivescovi, Priori di un
ordine monastico, e nobili. Non è semplice offrire delle conclusioni
La prima è come una certa conoscenza attorno ad un argomento così complesso e
simbolica gnostica, fosse diffusa in un modo dalle sottili vibrazioni come il simbolismo e
maggiore di quanto solitamente si pensa, e l'operatività connessa ad Abraxas, e che
come anche strati della Chiesa Cattolica, concernano ad una realtà misterica di
antagonista millenaria dello gnosticismo, quasi duemila anni fa, certamente non
fossero permiabili ad essa. Ciò non significa votata a quella sincretistica universalità che
necessariamente che vi fosse un corpo tanto affligge l'esoterismo moderno.
unico di conoscenza o una elitaria comunità
cristiana esoterica, ma solamente che Per quanto è emerso sotto il profilo
elementi gnostici decontestualizzati erano simbolico, non possiamo soffermarci su
utilizzati da persone che provenivano da come Abraxas rappresenti un concetto
una tradizione ad essi avversa. archetipale, talmente sofisticato e astratto,
La seconda ipotesi che dobbiamo prendere che sembra sfuggire a qualsiasi possibilità
in considerazione, è come una fratellanza di comunicazione dialettica. Esso raccoglie
gnostica basilidiana fosse presente in tale in se la terra e il cielo, il sacro e il profano,
periodo, e raccogliesse al suo interno anche l'uomo e il divino, il positivo e il negativo, il
elementi rilevanti della Chiesa Cattolica, maschile e il femminile, la materia e lo
indicando come lo gnosticismo sia Spirito, l’evoluzione e l'involuzione. Tali
sopravvissuto nei secoli proprio coppie non vivono, e neppure convivono,
occultandosi nella viva carne del suo nella loro separatività, e neppure formano
persecutore. un equilibrio grottesco, ma bensì sono
Oppure che è la gnosi l’ultimo ed estremo presenti ad uno stato potenziale, su di un
segreto, che alcuni occultano attraverso piano superiore, non legato a fattori come
l’ortodossia e i dogmi. percezione e cognizione, soggetto ed
oggetto, ma di totale fusione.
La pratica con Abraxas, riflessioni
volutamente incompiute Ecco quindi Abraxas afferire alla totalità e
alla complementarità, di questo mondo
Come colui che si trova all'ombra profonda superiore di cause prime, ma anche essere
di una stanza, immerso nella folla, e l'artefice delle cause che sul nostro piano
intravede dai contorni di una porta il filtrare produrranno effetti. Del resto la
di una luce. Decide di elevarsi e camminare bestialità/lunarità - umanità -
sulla teste urlanti, piuttosto che impegnarsi bestialità/solarità ci suggeriscono che
in spinte, e pressioni. cogliamo l'una o l'altra solamente per un
Giunto alla porta, aperta e varcatone il difetto percettivo-cognitivo, e che tale
passo, si trova in un altro spazio anch'esso scissione decade nel momento in cui
buio, ma di una luce nera diversa, e vuoto. abbracciamo la complessa unicità del
Fino al giungere estremo di una voce, che simbolo e dell’uomo.
lo accompagna la dove dei fenomeni vi è la
radice, per poi all'improvviso precipitare Abraxas si colloca quindi prima di ogni
nuovamente nella prima delle stanze. effetto, e prima di ogni causa essendo esso
Interrogandosi se ciò che è accaduto, sia stesso causa ed oggetto in potenza. La
frutto di pazzia, ma volonteroso l'indomani chiave Abraxas, ci porta a dichiarare come
notte nell'ora di mezzo, a volgere ancora tutto il nostro mondo del fare e del pensare
una volta il proprio cammino la dove la è da un lato parziale, e dall'altro lato
coda si confonde con la testa. secondario. Parziale in quanto scissione
statica di un insieme maggiore, particola
Un’onda fredda e scura, che circolarmente separata da noi stessi di un continuo, che
spinge ogni cosa verso l’esterno, lasciando altro non è che uno sviluppo aperto di
affiorare, dopo una lunga attesa sul bordo qualsiasi forma chiusa, e dall'altro
del pozzo, delle immagini perse nella fissità. secondario perchè frutto di agenti e agiti
In quanto è forse impossibile abbracciare la

17
che si pongono su di un altro piano
dell'idea-formazione.

Volendo identificare Abraxas con questo


Altro piano dell'idea-formazione, esso è il
nucleo occulto, avvolto dal mondo interiore
e dal mondo esteriore. Dove in un locus
atemporale e multidimensionale, coesistono
le infinte volontà dell'uomo-dio. Locus da
noi solamente percepito nella sua
esteriorità, in quanto posto oltre l'abisso e il
silenzio che separa la nostra comprensione-
compressione legata alle quattro dimensioni
e all'emersione delle idee.
Nei fatti ognuno di noi è l'espressione
ultima di Abraxas, e ogni nostro atto è la
creazione o la distruzione di un mondo, che
in se non è che una delle dimensione finite,
che compongono le multidimensioni infinite.
Non è forse ogni nostra azione sul piano
materiale, il frutto di una scelta o non
scelta, di una volontà-riflesso su di un piano
emotivo istintuale e\o intellettuale ? Non
comporta essa la creazione di una serie di
eventi, e la non creazione su questo piano
di altre serie di eventi ? Che però
sussistono, coesistono ed insistono nel
locus atemporale ove la volontà-riflesso è
stata partorita ?
Da Jung-Basilide:

"In questo mondo l'uomo è Abraxas, che


genera o ingoia il suo mondo."

Esiste un mondo che non si genera e non si


distrugge? Esso è Abraxas in quanto ogni
mondo è in esso in potenza, e non in
numero. Un Abraxas superiore, svincolato
completamente da ogni azione e forma
grossolana, di cui noi siamo il caduco
riflesso, ma non in cielo e neppure
all’inferno va ricercato, bensì in noi stessi.

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Il Peccato Originale morte. "Si deus est, unde malum?" (se c'è
un Dio, da dove viene il male?), con queste
parole Sant'Agostino si interrogava in
merito al male.
2. Dottrina Cattolica del Peccato Originale.
" Il serpente era la più astuta di tutte La Dottrina della Chiesa Cattolica afferma
le bestie selvatiche fatte dal Signore che nell'uomo vi è la presenza di un peccato
Dio. Egli disse alla donna: "E' vero che originale innato, e che esso è indipendente
Dio ha detto: Non dovete mangiare di dalla volontà dell'uomo. Ciò significa che il
nessun albero del giardino?". Rispose peccato originale è una qualità di ogni
la donna al serpente: "Dei frutti degli uomo, e rappresenta una frattura, in se
alberi del giardino noi possiamo insanabile, fra lo stesso uomo e la
mangiare, ma del frutto dell'albero che comunione con Dio. Solo attraverso il
sta in mezzo al giardino Dio ha detto: battessimo, in virtù di un intervento divino,
Non ne dovete mangiare e non lo il Cristo, tale divisione viene sanata, ma
dovete toccare, altrimenti morirete". non per moto esclusivo dell'uomo.
Ma il serpente disse alla donna: "Non Il documento teologico della Chiesa
morirete affatto! Anzi ... diventereste Cattolica che riveste maggiore importanza
come Dio, conoscendo il bene e il attorno alla separazione fra uomo e Dio, è il
male". Allora la donna ... prese del suo "Decreto sul peccato originale", emanato
frutto e ne mangiò, poi ne diede anche dal Concilio di Trento (1546). Tale atto
al marito..."(Genesi 3,1-6)...Il Signore stabilisce che Adamo ed Eva, a causa della
Dio lo scacciò dal giardino di disubbidienza verso la volontà divina,
Eden...Scacciò l'uomo e pose ad oriente hanno perduto la loro condizione originaria
del giardino di Eden i cherubini e la di divinità, e sono stati per questo espulsi
fiamma della spada folgorante, per dall'Eden, e condannati ad una vita che
custodire la via all'albero della vita. avrà come conclusione la morte. Il peccato
(Genesi 3,23-24) originale è innato, e lo è in tutti gli uomini,
1. Introduzione anche se nati da genitori cristiani,
Questi sono alcuni passi del Libro della solamente attraverso il battesimo, la
Genesi, a perenne memoria della causa frattura viene sanata e il peccato orginale
della caduta dell'uomo, e della sua, rimesso. Ovviamente il Concilio di Trento si
conseguente, perdita dello stato divino. premunisce di classificare come mistero
Tale rapporto di causa ed effetto, è della fede, o eccezione, l'immacolatezza a
mirabilmente consegnato alla memoria di tale marchio da parte della Vergine Maria.
noi tutti attraverso gli affreschi della volta Perchè esiste il male ? Può Dio essere la
della Cappella Sistina, ad opera di causa stessa del male ? la dottrina della
Michelangelo, il quale rappresenta Chiesa Cattolica risponde negativametne a
congiuntamente il Peccato originale e la questa domanda, attribuendo all'uomo
cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden, adamo, il primo uomo, e alla sua
simbolo di divinità preternaturale. Mentre disubbidienza verso Dio, la cagione del
nel racconto della Genesi, questi episodi male. Male che risulta essere quindi, nelle
sono divisi, Michelangelo ci offre immediato sue varie manifestazioni, frutto del peccato
simbolo visivo del perchè dell'attuale originale, che come un seme è stato
umana condizione. Due momenti, in cui dall'uomo piantato nel grembo del mondo.
l'albero del bene e del male è impassibile Ancora il peccato originale è stato la causa
testimone, e il serpente agente dinamico. dell'allontanamento dell'uomo dalla famiglia
Un'Eva che raccoglie l'invito del serpente, la divina, e come effetto ha comportato la
più astuta delle creature, a cibarsi e a far perdita dei doni preternaturali.
cibare il suo compagno, con il frutto Sant'agostino ha sostenuto che l'uomo
dell'albero proibito, e i nostri progenitori, in nasce irrimediabilmente corrotto, e che
fuga dall'Eden ricurvi e timorosi della solamente grazie al sacrifico di Gesù l'uomo
minaccia rappresentata dalla spada si redime attraverso l'immersione nell'acqua
dell'Arcangelo. battesimale, con tale asserzione
La riflessione che porta al dogma del sant'agostino ha introddo la questione della
peccato originale, nasce dalla constatazione presestinazione, cioè il disegno divino,
del male che ha dimora nel mondo, e che imprescutabile, che permette ad alcuni
nella sua massima e conclusiva
manifestazione assume le sembianze della

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uomini di rientrare nella figliolanza divina, e Alla domanda del perchè del peccato in
ne esclude altri. questo mondo. Gli gnostici, radicalizzando il
3. Il Peccato Originale e il Calvinismo problema, sostengono che tutto il mondo è
Se la visione del teologo Sant'Agostino può malvagio, ed essendo il creato frutto di un
sembrare marchiata da un profondo potere creativo, anche esso deve essere
pessimismo di natura ontologica, Calvino comunque corrotto, e lo può essere
riesce nell'improba impresa di condannare solamente perchè l'agente che plasma il
ancora a più densa disperazione l'uomo. cosmo è ignorante. Ecco quindi il mito del
L'uomo, a causa del peccato originale, è Demiurgo, di un dio minore, cieco, malato e
inconfutabilmente uno strumento del male, folle, che da vita alle cose tutte, e all'uomo
ed è incapace di fare il bene, solamente per stesso. Un Demiurgo che assume il nome di
mezzo del dono della Grazia divina, tale Jaldabaoth, dai lineamenti stravolti, frutto
innato stato di cose può essere cambiato. del mal riposto amore verso il Padre da
Quindi ne consegue l'assoluta necessità parte dell'eone Sophia ( riconducendo così il
dell'uomo di abbandonarsi completamente problema all'interno del Pleroma ).
alla fede in un Dio sovrano di tutta l'agire Adamo, come la creazione, è il figlio del
della vita umana.La base monolitica della ricordo di Jaldabaoth, di un mondo
fede del cristiano è assicurata dalla superiore in cui dimorava, quando ancora
predestinazione, in virtù della quale si era "in parte Sophia". E' infatti bene
raggiunge la certezza della salvezza poichè sottolineare il carattere pneumatico degli
la Grazia, è assicurata dall'elezione, si è attori superiori di questo dramma, e come
scelti già prima di nascere, la quale non può Jaldabaoth, rappresenti una promanazione
essere inficiata da nessun elemento. Segni pneumatica di Sophia, come la stessa lo è
della grazia sono una vita, dell'eletto, giusta del Padre del Silenzio e dell'Abisso.
e fortunata, e la volontà di partecipazione Promanazioni, che nel susseguirsi, che nel
alla cena, unico sacramento che Calvino manifestarsi le une dalle altre,
indica oltre al battesimo. La chiesa invariabilmente si corrompono, perdendo
struttura, sotto la guida di un corpo di l'attinenza con l'Origine non manifesta.
ministri è vista come una necessità Ma come ricondurre tale visione al mito
finalizzata alla preservazione dell'Eden ? L'Eden è la riproposizione
dell'insegnamento della scrittura. parziale, del Pleroma, dove l'uomo è il
4. Il Peccato Originale nello Gnosticismo corrispettivo dell'eone superiore, come il
E' utile premessa dichiarare che il mito del Demiurgo lo è del Padre del Silenzio e
peccato originale, nella visione gnostica non dell'Abisso. Il tutto assume quindi le
assume l'importanza riconosciuta all'interno sembianze di una recita teatrale, dove i
della speculazione cattolica. Una rilevanza personaggi sono parodie ed epigoni, di
tale, quella cattolica, da giustificare con esseri dotati di una integratà pneumatica
esso la venuta di Gesù Cristo, il Salvatore. superiore. Fino a giungere alla liberazione
Anzi è utile osservare come la dottrina del da parte del serpente, che infrange il sogno
peccato originale, così come sopra crepuscolare, in cui l'uomo è illuso dagli
espressa, di fatto riconduce il cristianesimo Arconti ( le potenze dominatrici di questo
cattolico nell'alveo del giudaismo. Esssendo, piano della manifestazione ). Un completo
tale dottrina, il vero fulcro che rovesciamento dei ruoli, attraverso
necessariamente giustifica il cristianesimo l'individuazione nel Dio dell'Antico
come continuazione e superamento del Testamento, di Satana stesso, e nel
giudaismo, e il giudaismo come radice del serpente il principio di riflessione. Menzione
cristianesimo: Il Cristo è giunto fra noi per merita anche il ruolo giocato dalla figura del
ricondurci nella figliolanza divina. Cristo nella visione gnostica. Che
Le scuole di pensiero gnostico, non avendo rappresenta un'entità perfettamente
nessun pedaggio culturale, politico, e pneumatica non confondibile con Gesù di
religioso da pagare verso il giudaismo, cui è l'essere intimo ( o meglio la
hanno più arditamente spostato l'attenzione cristificazione di Gesù ). Risulta quindi
sulla caduta adamitica nel suo complesso, e estraneo al marchio dal peccato originale,
non centralizzando, in tale drammatico ponendolo automaticamente nella
affresco, il peccato in quanto tale: figliolanza divina, e non frutto del corrotto e
riconducendolo, ad una sfera di concausa, o malato mondo umano, e soggetto al potere
di effetto traslato di altro dramma della natura, dell'ignoranza, della materia:
precosmico. del Signore di questo mondo. Possiamo

20
vedere in tale rappresentazione del Cristo è necessario discriminare fra causa ed
l'incarnazione, nel mondo degli uomini, effetto. Come il peccato originale è causa di
dell'Idea Pura platonica, che è il modello, il caduta, esso è effetto della disubbidienza
ponte teso fra questo mondo, Eden dell'uomo ad un preciso volere, che a sua
compreso, dove l'uomo è prigioniero, e il volta è effetto di due concause l'istigazione
mondo divino. del serpente, e la curiosità di Adamo ed Eva
5. Conclusioni ( o forse sarebbe meglio dire la loro
Abbiamo visto come nella teologia della insoddisfazione ? ). Se tutto ciò è vero
Chiesa Cattolica il peccato originale, allora la causa prima va ricercata altrove, e
esprime l’innato stato di tutti gli esseri senza mascherarci dietro il libero arbitrio
umani dalla Caduta in poi, ed è quindi dell'uomo, che in quanto tale è stato
qualità intrinseca dell'essere uomo. Tale dimostrato solamente nell'atto di mangiare
rottura fra il Dio Creatore e gli uomini, è il frutto proibito, e che anzi così sostenendo
stata, potenzialmente sanata, attraverso il è si caratterizzo come la scelta di
sacrificio di Gesù Cristo, in virtù della sua disubbidire alle regole divine.
morte in Croce. Gesù nato da donna, è, nel Per assurdo possiamo sostenere che per un
simbolismo cattolico, rinnovato viatico che uomo che si interroga sul divino, il peccato
conduce i figli degli uomini al Padre Celeste. è la causa necessaria del massimo bene: la
Non mi dilungherò nella discussione su Conoscenza. In quanto è attraverso il
come il dogma del peccato originale, così peccare, e la riflessione che ad esso
forumulato dalla Chiesa Cattolica, di fatto necessariamente deve seguire, che
crea l'esclusività dell'essere cristiano possiamo riconoscere Dio. Il peccato rompe
"battezzato" ( iniziazione fisica ) per una struttura statica, cristallizzata,
l'ammessione alla reintegrazione nel determinando un caos che prevalentemente
Paradiso. E neppure sul valore "magico" di porta i molti a perdersi in una spirale
fatto riconosciuto all'acqua battesimale; che discendente, ma anche alcuni, in grado di
in virtù delle consacrazione subisce la riflettere, di comprendere, di analizzare, a
transunstazione, come l'ostia e il vino, risalire verso una condizione spiritualmente
capace di mutare qualitativamente, il più elevata della precedente. Se il peccare è
battezzato a posteriori. Ma non è questa la il contravvenire alle regole cosmiche o
sede per tali interessanti approfondimenti, divine, ogni gnostico è un Grande
mentre vorrei concentrarmi sul racconto Peccatore. Pecchiamo quindi contro natura,
biblico. disubbidento agli agiti psicologici e biologici
Da esso emerge chiaramente che il peccato che ci determinano. Un peccare il nostro
originale fu una disubbidienza di Adamo e di che quindi deve essere non sul non fare, o
Eva, ad un precetto divino, ma che sul fare, ma su come e il perchè fare o non
l'istigatore era già presente nell'Eden: fare.
questo è il serpente, la più astuta delle Ne discende quindi che ll vero peccare è la
creature, e quindi anche dell'uomo stesso, volontà umana di testimoniare l'uomo
che già dimorava in quel creato di stesso, in coformità alle regole/agiti della
perfezione. Quindi alla domanda di manifestazione che a sua volta è effetto di
Sant'Agostino "Si deus est, unde malum?", un ordine superiore, già in se corrotto, da
non possiamo rispondere come Milton che il cui immancabilmente ci allontaniamo per
bene e il male sono stati portati dall'uomo ogni atto, che non sia preceduto da
nella creazione. In quanto essi, in seme, consapevolezza intima. L'uomo percepisce
erano già espressi all'interno dell'Eden, la capacità creativa del divino, e la traduce
l'Eden stesso è una creazione di una nel fare. Ma il corrispondere del fare
potenza superiore, alla stessa stregua di umano, al pensare umano, e all'essere
Adamo, Eva, e il serpente. manifesto divino è inficiato dall'immagine
Quindi la cagione prima del Peccato erronea che l'uomo stesso ha in realzione a
Originale, è la causa prima di ogni cosa: Dio tutti gli altri termini dell'insieme in oggetto,
stesso. Poco importa l'atto finale dell'uomo, a cuasa della mancanza di una qualità
poco importa l'istigazione del serpente ( che omnicomprensiva della cognizione umana.
è agente funzionale ad una Da cui discende l'errare, il peccare, la
rappresentazione già scritta in precedenza difformità volontaria o meno al fulcro
), poco importa anche la presenza o meno Fondante della manifestazione: cacciando
di un Demiurgo. Il dramma stesso ha Adamo ed Eva dal paradiso terrestre Dio
collocazione precedente all'Eden, in quanto disse ad Eva "E tu genererai tra i tormenti".

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E solo superati i tormenti, l'uomo potrà così
tendere al divino perduto, ma per ottenere
ciò è necessario peccare contro l'Ideale
Fondante dell'attuale manifestazione, frutto
commisto di un incerto ordine divino e
dell'umano agire, discendendo fino nel
cuore nero di quel luogo chiamato Inferno,
comprendendo così quanto caduco e
illusorio è questo nostro mondo, oppure
perdendosi per sempre.
"7)...la materia sarà distrutta, oppure no? Il
Salvatore disse: “ Tutte le nature, tutte le
formazioni, tutte le creazioni sussistono
l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno
nuovamente dissolte nelle proprie radici.
Poiché la natura della materia si dissolve
soltanto nelle (radici) della sua natura. Chi
ha orecchie da intendere, intenda ”. (
vangelo di Maria )
Bibliografia
Il Peccato Originale ( Antropologia Cristiana
)
Decreto sul peccato originale (Concilio di
Trento 1546)
Genesi
Iside Svelata ( edizioni Astrolabio )
La Gnosi e il Mondo ( edizioni Tea )
Gli Gnostici (edizioni Paoline )
Lo Gnosticismo ( edizioni Sei )
Il Vangelo di Maria

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ABRAXAS IL SIMBOLO mente di chi osserva.... Ed è sicuramente
questo l'effetto simbolico ricercato:
silenziare tramite l'orrore e l'assurdo la
sfera logica-dialettica, in modo che altro
tipo di funzione e processo percettivo-
Premessa cognitivo possa emergere.

In un lavoro precedente Approfondimento simbolico


(Abraxas apparso nel
numero 15 di Lex Aurea), L'impatto visivo di Abraxas è assurdo. Due
ho affrontato l’origine del serpenti in movimento reggono un tronco di
mito di Abraxas, la sua uomo avvolto in una corazza, le braccia
nascita in ambito agitano uno scudo e una frusta, mentre una
esclusivamente testa di gallo sembra sfidare il mondo
alessandrino, e come intero.
questa divinità gnostica, La storia del simbolo ha definito tali
la cui conoscenza era ristretta ad un piccolo immagini chimere, composizioni fantasiose
gruppo iniziatico, è riuscita a preservarsi e perverse che creano uno stato di disagio
nel corso dei secoli, affiorando a più riprese in chi le osserva, quasi una sorta di
nella tumultuosa storia dell'esoterismo sovvertimento dell'ordine del reale. Ed è
occidentale. Non è quindi intenzione di infatti dall'irreale, dalla terra che sta oltre le
questo lavoro ripercorrere le linee guida che forme che affiorano Abraxas, la Chimera,
sono alla base della storia di Abraxas, bensì la Melusiana, l'Ippogrifo, il Pegaso, e gli
quello di approfondirne lo studio simbolico. altri "capricci" della storia metafisica
umana. Dobbiamo però immediatamente
precisare la definizione di irreale, in questo
La domanda contesto, ha solamente il valore di non
tangibilità, o in altre parole di non sensibile
Il presente lavoro nasce in realtà da una o sensoriale effetto, visto che comunque la
domanda, o meglio una constatazione, di nostra mente, il nostro cuore, e anche le
un mio corrispondente. Osservando una nostre viscere ne sono inesorabilmente
raffigurazione di Abraxas ebbe a dire:" I colpite. E' su questo "colpo effettivo" che
serpenti al posto delle gambe, non tutto il lavoro sui simboli trova fulcro e
infondono un senso di stabilità alla figura" . ragione. Il simbolo, qui non mi dilungherò,
Il tono di voce rivelava un misto di è energia concentrata nel minor segno,
ammirazione e di sconcerto, innanzi a come la parola di potere (mantra) è la
questa figura così contraddittoria, ed maggior energia concentrata nel minor
avvolta dai veli del mistero e del tempo. suono.
Posso ben comprendere lo sgomento di In Abraxas abbiamo simbolo e parola di
colui che poco avvezzo allo gnosticismo si potere, coese e indissolubili.
trova davanti
Abraxas, Abraxas ci
un'immagine appare come
apparentemente fluttuante,
composita, che mentre si
sfida e rompe la erge,
razionalità e la minaccioso,
logica di cui siamo su due
forgiati. serpenti.
Apparentemente Come è
composita, dicevo, possibile
in quanto in realtà trovare
Abraxas sviluppa slancio, forza
un’inquietante e possanza
armonia, dove i ergendosi
singoli elementi, se senza l'ausilio
colti nell'insieme, di gambe o zampe ? Sono infatti le gambe
non presentano il perno attraverso il quale l'uomo si eleva
nessun punto di frattura, se non nella

23
dalla polvere, ed è sempre attraverso le identificato nel Dio dell'Antico Testamento
gambe che l'uomo trova movimento eretto ), ed è quindi dal serpente, che si pone
( il potere di vincere la forza della terra, la arrotolato all'Albero della Vita fra Adamo ed
capacità di elevarsi verso il cielo ). Eva, che trova inizio e fine la libera
Il serpente è simbolo iniziatico universale. condizione umana nella speculazione
Lo ricordiamo nella tradizione orientale ad gnostica.
indicare i cicli della manifestazione, e Quindi se nella nascente teologica cristiana-
l'energia vitale dell'uomo, come in quella romana e cristiana-ellenica, legata a
egiziana emblema della regalità e del dogmatismi e alla sfera della legge, il
potere, in numerosi culti come serpente viene legato indissolubilmente al
manifestazione dell'energia sessuale. maligno tentatore dell'ordine edenico, trova
Annotiamo anche come nell'antichità era collocazione nell'immaginario gnostico come
simbolo sia della Saggezza che proviene dal salvatore dell'uomo dalla prigionia
divino, sia come il sottile male che può demiurgica.
cogliere improvvisamente. In Abraxas Non è forse il serpente la più infida delle
sembra accogliere, nella sua voluta creature, in virtù del suo strano muoversi,
indeterminatezza, tutti questi significati del suo essere privo di zampe, dei suoi
aggiungendovi quello della conoscenza, che movimenti repentini, del freddo del suo
in ambito gnostico deriva dal serpente corpo, e del pericolo mortale del veleno ? Il
"liberatore" dell'uomo dalla schiavitù del serpente è da sempre un animale legato
Eden. alla notte e alla terra, un animale che
incute maggior timore di qualsiasi altro, in
Indubbiamente in ambito gnostico, quanto incarna la diversità dall'uomo e dal
l'immaginario del serpente si lega regno animale. Sulla terra striscia e si
principalmente a questi passi della genesi: nasconde, ed è durante la notte, mentre
dormiamo, che maggiormente temiamo la
Genesi 3:1 Il serpente era la più astuta di sua aggressione. In ambito magico la forma
tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore serpente rappresenta un'ente che proviene
Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio da un altro piano manifestativo, portatore
ha detto: Non dovete mangiare di nessun di una velenosa conoscenza, che "uccide"
albero del giardino?». l'indegno, l'impuro, ed elargisce dono-
Genesi 3:2 Rispose la donna al serpente: potere al meritevole.
«Dei frutti degli alberi del giardino noi Nella cosmogonia egizia il serpente è colui
possiamo mangiare, che striscia fuori da Nu ( l'Abisso egizio ),
Genesi 3:4 Ma il serpente disse alla donna: cristallizzandosi nella Monade Solare, da cui
«Non morirete affatto! tutto ebbe inizio. Il serpente è quindi
Genesi 3:13 Il Signore Dio disse alla un'intelligenza che proviene da "altro", da
donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: un non luogo, in quanto non posto su
«Il serpente mi ha ingannata e io ho questo piano fenometico. Un'intelligenza
mangiato». istintiva, non mediata da nessuna ragione o
Genesi 3:14 Allora il Signore Dio disse al remora, volta a creare o distruggere senza
serpente: compromesso: rappresentando al contempo
«Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto sia la Bestia, sia la la conoscenza della
più di tutto il bestiame e più di tutte le Bestia.
bestie selvatiche; sul tuo ventre
camminerai e polvere mangerai per tutti i
giorni della tua vita.

Il tronco è umano è
In numerose scuole gnostiche, ed Abraxas avvolto in una
non finiremo mai di ricordarlo afferisce a corazza, posto fra i
tale patrimonio iniziatico, abbiamo un serpenti e il gallo
rovesciamento della gerarchia dei "valori sembra come
cosmogonici, morali e sociali". sperduto. Essa è un
Rovesciamento determinato dalla simbolo di guerra e di
convenzione che la manifestazione tutta, protezione. Essa
sia null'altro che un errore ad opera di una avvolge il corpo del
potenza intermedia ( Il demiurgo soldato, donando

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sicurezza, e permettendo che ogni fibra del
suo essere sia protesa a colpire Come testa un gallo, ad indicare quindi
l'avversario. Indubbiamente la corazza, l'origine e la valenza solare della sede del
unita allo scudo e all'arco o alla frusta ( che pensiero e dell'intelletto. Il Gallo all'alba del
spesso accompagnano Abraxas, come chiaror di luce, canta annunziando alle
simboli di potere effettivo e personale ), menti, ai cuori e alle anime ancora avvolte
richiama ad una lotta in corso o avvenire. E' nel sudario della notte dell'ignoranza, il
Abraxas un simbolo di movimento di sorgere del Sole ad Oriente. Ed innanzi a
cambiamento, di effetto non mediato da tale astro luminoso che nessuna ombra
causa precedente, ed è quindi effetto e potrà dilatare, confondere, sfumare ciò che
causa, e come senza ipocrisia sappiamo si è, o ciò che potevamo essere. Il Gallo è
ogni cambiamento è un atto di volontà, che un testimone che avverte del
rompe una quiete precedente. Questo ci sopraggiungere dell'inevitabile, offrendo un
suggerisce Abraxas, questo e non solo. ultimo momento ( ma quanto può durare
Sorge adesso la lecita domanda di quale un momento ? ) per il catarchico
volontà stiamo parlando, e la risposta va cambiamento.
ricercata nel cuore, in questo muscolo E' il gallo un incompiuto, un
involontario da sempre indicato come fulcro uccello che ha perso l'attitudine
della vita fisica e spirituale dell'uomo, sede al volo, sospeso fra la terra che
dell'anima: del vettore attraverso il quale lo trattiene a se, e il cielo che lo
muoverci fra i piani grossolani e sottile. I richiama a se. Testimone di ciò
serpenti, duplici, al plesso solare, il tronco che era, di ciò che passa, e di ciò che
umano e l’armatura al plesso cardiaco, giunge al levarsi del Sole: di una rinascita
mentre la testa di gallo nella zona spirituale attraverso l'azione e l'esercizio
intracigliare. Come ad indicare chiaramente dell'attenzione.
che la le armi ( scudo e flagello ) devono Ricordiamo Platone nel Timeo:" La Testa
essere sorrette dalla forza atavica del umana è l'immagine del mondo". Ciò a mio
serpente, dal pensiero superiore del gallo e avviso, in quanto è nella testa, nel locus
dalla volontà pura del cuore: dalla purezza psichico, che è possibile racchiudere
che in esso alberga e da esso si manifesta. l'universo interno, e le varie oscillazioni
I due serpenti contrapposti, che tirano la dello stesso. Nei fatti la testa magica, la
figura in due direzioni opposte, sono si luce astrale, non si deve disperdere
simbolo di movimento, ma potenziale, ed è nell'infinito, ma raccogliere ( per quanto
quindi solamente dalle braccia e dagli impossibile sotto il profilo logico ), l'infinito
utensili che sollevano le uniche possibilità di in essa.
sicura azione. E' nel cuore ciò che è in alto ( Lo gnosticismo alessandrino, colto e
intelletto ) e ciò che è in basso ( atavismo complesso rispetto a quello di matrice
), che avviene la sintesi suprema. Un iranica ( poetico ), si propone spesso con
apparato che deve essere protetto da ogni precise e ardite costruzioni cosmogoniche,
intromissione, da ogni intrusione esterna ed dando l'illusione al lettore, al profano, di
estrema. L'armatura isola il guerriero dal poter quasi con la logica, e la mera
mondo esterno, preservando gli organi dai enumerazione, di poter cogliere il mistero
colpi, quindi il simbolo dell'armatura indica divino (che è poi specchio del mistero
la capacità di isolamento e preservazione dell'uomo), illudendolo di essere giunto alla
spirituale dalla caducità delle cose. Al soglia del Temp(i)o . Appena però il profano
contempo il sostituire alla carne ( in se e è giunto quasi a sfiorare i lembi della veste
per se caduca ), lo scintillante metallo, è divina, viene frustrato e abbattuto,
indicativo di una , in una fulgente ed attraverso il monito che l'Ineffabile è
immodificabile spiritualizzazione della avvolto dal Silenzio e dall'Abisso ( il Silenzio
stessa. Quindi questo tronco, avvolto in una della Mente, l'Abisso che separa il conscio
corazza, non è il tronco dell'uomo avvolto dall'inconscio). Quasi a suggerire nei fatti
nelle luci e nelle tenebre del creato, ma che è quindi necessario un balzo, un
dell'uomo antico, imperituro e inattaccabile. mostruoso perdersi della nostra dimensione
Non siamo quindi posti, noi, sulla vetta di umana, legata a pesi e misure ( tanto
un'evoluzione, ma nella fase discendente di indicativi della degenerescenza spirituale,
un'involuzione spirituale, o nella migliore se rinvenuti in ambito esoterico ).
delle ipotesi alcuni stanno lentamente Ecco quindi la testa di gallo, come
rialzando lo sguardo verso il cielo. mostruosa abdicazione finale della ragione,

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a favore del potere dell'immaginazione, non fisico, ideali superiori di perfezione ed
quindi una testa di Mostro, ma una Testa armonia e le forze telluriche primordiali
centro di emanazione, del fulcro della sono di due cose, una cosa sola: effetto
capacità di essere Altro. senza causa.

Conclusioni

Ecco quindi Abraxas che appare come


composizione, non mediata, non diluita,
manifesta in tutta la sua potenza della
Triade che compone l'Ente Superiore, a cui
l'uomo gnostico è proteso. I serpenti (due,
in quanto il serpente è vita e morte, in
eterno divenire nel suo ipnotico movimento
) al plesso solare, ad indicare la potenza
tellurica degli atavismi. La corazza, lo scudo
e le armi, al plesso cardiaco, indicando la
protezione e la volontà, insite nel cuore,
come espressione dell'azione creativa. Il
gallo nella zona volitiva emblema del
pensiero astrale.

Il simbolo di Abraxas calato su di un piano


razionale e dialettico,
rappresenta un elemento e
un momento ( quindi Ente )
di rottura. Capace di lasciare
interdetto l'osservatore, che
seppur non cogliendo
prontamente l'essenza dello
stesso, ne intuisce la non
riconducibilità e riducibilità a schemi
ordinari. Perchè mai dovrebbero i serpenti
di Abraxas donare stabilità nell'interlocutore
? Essi sicuramente non furono fatti per dare
movimento sulla terra, non appartenendo
Abraxas a questo piano della
manifestazione. Giova sempre ricordare
come nella scuola basilidiana esso regna
sull'ultimo dei 365 cieli, ed in
un'espressione piramidale ,e posto al
vertice ( lo zero che diviene 1 ), della
manifestazione stessa. Abraxas sembra
emergere, ed emerge, da una regione
profonda ed oscura, dove archetipi (gallo)
ed agiti (serpenti) sembrano danzare
assieme, incarnandosi nel cuore dell'uomo.
Ed è sicuramente più dal cuore, che non
dalla testa, o dalle viscere, che è necessario
intraprendere il cammino di conoscenza e
coscienza di Abraxas.
E' nel cuore dell'uomo stesso, sotto la
maschera delle apparenze, della
personalità, e di quanto manifestato e
mediato all'esterno, che il simbolo di
Abraxas pulsa violentemente: è nel cuore
dell'uomo che slegati da ogni principio

26
IL CAINO GNOSTICO Se il mondo è una prigione, se il mondo è
fonte di corruzione e turbamento dello
Spirito, ecco che non appare adesso più
parto di un folle, il gioco di specchi che
come un sisma investe il Dio, il serpente, gli
attori e le comparse, dell'Antico
Testamento. In quanto è lo stesso mondo il
Colui che si cimenta nello studio degli riflesso di una realtà ultracosmica, che
antichi testi gnostici, si può imbattere in camuffa la verità con il simulacro della
una singolare inversione di ruoli, qualità, verità, e ammanta l'ingiustizia dei panni
attribuzioni, che colpiscono in modo della giustizia. Cosa sono le antiche
inesorabile protagonisti, comparse, e scritture, se non il verbo dell'Avversario per
divinità dell'Antico Testamento. eccellenza il Creatore del cielo, della terra e
L'impressione che il poco accorto lettore dell'uomo fisico, da cui emergono però
potrebbe riceverne, è quella di essere anche dei brandelli di verità, per colui che
innanzi ad un qualche gioco di specchi saprà leggere attraverso la luce
intento a rovesciare le verità in cui da dell'intelletto ?
sempre crede, oppure il passatempo di un
Tutto è rovesciato, per cui ne discende
narratore colto da improvvisa volontà di
l'odio e la condanna per i servi del
scandalizzare.
Demiurgo, e del Demiurgo stesso, e di
Non di rado, specie nello gnosticismo di conseguenza la predilezione, l'innalzamento
matrice barbelotiana, i nomi del Dio a simbolo ed esempio per tutte le figure
dell'Antico Testamento, del Dio che ha delle antiche scritture che si ribellano al Dio
designato il popolo ebraico a popolo eletto, creatore, che sono da esso giudicate,
sono i nomi delle potenze che legano, emarginate, costrette a nascondersi. Essi
inebriano, e asservano l'uomo. Potenze altro non sono che eroi pneumatici (dotati
demoniache, che portano i nomi di di Spirito, e consapevoli nello Spirito) che
Jaldabaoth, di Sabbaoth, e di Samael, le coraggiosamente hanno cercato di rompere
quali hanno forgiato le catene che il perverso giogo a cui, assieme all'umanità
imbrigliano gli uomini al dolore e intera, sono asserviti.
all'ignoranza infinita. E' utile dire
A tale stutus di guida e simbolo è
immediatamente che non siamo innanzi ad
ovviamente asceso Ciano, tanto che da lui
una provocazione intellettuale, e neppure
prese nome la comunità gnostica, del
ad un deliro, bensì naturale conseguenza
secondo secolo d.c ( cainiti) gruppo che
del modo in cui lo gnostico vive e legge
propugnava una radicale contrapposizione
ogni aspetto della Creazione.
fra i due testamenti.
Per lo gnostico la Creazione è frutto di un
Utile per meglio comprendere la psicologia
Dio minore, cieco e arrogante, di un
dell'inversione, leggiamo, fra parentesi
Demiurgo partorito da una fatalità, e che di
alcuni chiarimenti, un brevissimo estratto
errore in errore contamina ogni azione e
da un testo gnostico: << Questo serpente (
manifestazione. L'uomo spirituale immagine
principio di movimento, di sovversione alla
e somiglianza del Dio prima di Dio,
stasi, di intelligenza ) universale ( presente
ingelosisce il Demiurgo, scatenandone
ovunque ) è anche la Parola (Logos, Verbo)
l’odio, che si concretizza in una farsesca
sapiente ( che porta la conoscenza che
tragedia ambientata in un cosmo parodia
libera ) di Eva. Questo è il mistero (
dell'ordine superiore. Un cosmo dove lo
riservato agli adepti, a coloro che sanno
Spirito è prigioniero e stordito nella, e dalla,
essere cosa unica con il simbolo, a vivere in
carnalità per il diletto delle potenze che lo
loro il Mito ) dell'Eden: questo è il fiume ( la
inganno sulla sua vera origine.
linea iniziatica, che porta la vita dove
Natura di questo semplice lavoro non è un altrimenti vi sarebbe solamente la morte )
disquisizione sul simbolismo e la reale che scorre dall'Eden. Questo è anche il
filosofia gnostica, per cui rimando ad altri segno ( la Gnosi modifica intimamente
testi sicuramente maggiormente l'uomo ) con cui è stato marchiato Caino ( il
soddisfacenti sotto tale profilo, ma bensì pneumatico ), il cui sacrificio non fu
evidenziare il meccanismo psicologico e accettato dal dio del mondo, mentre egli
didattico dell'inversione gnostica che trova accettò il sacrificio sanguinoso di Abele:
in Caino il suo campione.

27
perchè il signore di questo mondo si diletta Genesi 4:6 Il Signore disse allora a Caino:
del sangue.. ( è frutto di carnalità ).>> «Perché sei irritato e perché è abbattuto il
Quindi il Serpente portatore di Luce, tuo volto?
emissario del vero Dio ovunque presente, si Genesi 4:7 Se agisci bene, non dovrai
manifesta nell'Eden, nella prigione costruita forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il
dal Dio delle Scritture, per potare il Verbo peccato è accovacciato alla tua porta; verso
che salva, che rompe le catene di te è il suo istinto, ma tu dòminalo».
dell'ignoranza. Il serpente viene accolto da Genesi 4:8 Caino disse al fratello Abele:
Eva, la quale a sua volta insegna ad Adamo «Andiamo in campagna!». Mentre erano in
quanto appreso. Attraverso di loro, i primi campagna, Caino alzò la mano contro il
ribelli, il verbo viene perpetuato e fratello Abele e lo uccise.
tramandato in tutta la creazione, benchè
riservato solamente a coloro che possono Genesi 4:9 Allora il Signore disse a Caino:
comprendere. Come conseguenza dello «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose:
svelamento della verità suprema, abbiamo «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio
l'allontanamento dell'uomo dalla carnalità ( fratello?».
rappresentata dai sacrifici cruenti ) dalle Genesi 4:10 Riprese: «Che hai fatto? La
basse emozioni di cui è pregna, voce del sangue di tuo fratello grida a me
dall'asservimento dell'uomo al rito, e dalla dal suolo!
comunione dello stesso con lo Spirito.
Genesi 4:11 Ora sii maledetto lungi da
Può forse lo gnostico, il pneumatico, lo quel suolo che per opera della tua mano ha
spirituale accettare un Dio che pretende bevuto il sangue di tuo fratello.
sangue dai suoi diletti ? Che si riconosce in
un popolo che come rito di iniziazione, di Genesi 4:12 Quando lavorerai il suolo,
appartenenza e di riconoscimento, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo
necessità di sangue versato dall'organo e fuggiasco sarai sulla terra».
sessuale, attraverso la fredda pietra, fra Genesi 4:13 Disse Caino al Signore:
urla e gemiti di un bimbo incosciente di «Troppo grande è la mia colpa per ottenere
quanto sta accadendo ? Lo gnostico perdono!
disgustato allontana da se questo calice,
Genesi 4:14 Ecco, tu mi scacci oggi da
questa comunione di dolore e barbarie, e si
questo suolo e io mi dovrò nascondere
rifugia nell'estasi filosofica, nella
lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco
trascendenza dall'ordalia di carne e sangue.
sulla terra e chiunque mi incontrerà mi
In una fratellanza spirituale, acquisibile
potrà uccidere».
solamente attraverso la più totale e
completa ribellione: il rifiuto del sacrificio Genesi 4:15 Ma il Signore gli disse: «Però
del sangue, e quanto esso esprime e chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta
simboleggia. sette volte!». Il Signore impose a Caino un
segno, perché non lo colpisse chiunque
Leggiamo i passi della Genesi, che
l'avesse incontrato.
investano il rapporto fra Caino ed Abele, e
fra essi e Dio. Genesi 4:16 Caino si allontanò dal Signore
e abitò nel paese di Nod, ad oriente di
Genesi 4:1 Adamo si unì a Eva sua moglie,
Eden.
la quale concepì e partorì Caino e disse:
«Ho acquistato un uomo dal Signore».
Genesi 4:2 Poi partorì ancora suo fratello
Abele. Ora Abele era pastore di greggi e
Caino lavoratore del suolo.
Genesi 4:3 Dopo un certo tempo, Caino
offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore;
Genesi 4:4 anche Abele offrì primogeniti
del suo gregge e il loro grasso. Il Signore
gradì Abele e la sua offerta,
Genesi 4:5 ma non gradì Caino e la sua
offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo
volto era abbattuto.

28
le ire delle potenze che lavorano affinché
l'uomo rimanga legato a questo mondo.
Ecco quindi che l'uomo gnostico, rinato da
questa catarchica prova è "diverso" fra i
suoi simili, in quanto vive non attraverso i
sensi materiali, ma attraverso il segno, il
marchio della Gnosi, fuggiasco dalle cose di
questo mondo, estraneo ed alieno alla
comunità carnale, in perenne antagonismo
verso l'ovvio e costante tributo di sensi che
deve essere capitolato al Signore del
Mondo. In tale ottica ecco come lo Spirito,
rappresentato da Caino, ha primogenitura
rispetto alla carne, rappresentata da Abele,
e come sia bandito, osteggiato, ingiuriato in
questo mondo, senza però giungere alla
sua distruzione, in quanto da contenuto alla
forma, animando la materia. Siamo forse
innanzi ad un'identificazione in Caino della
componente spirituale, nobile, elevata
Emerge come Caino è il primogenito di dell'animo umano, in Abele della natura
Adamo ed Eva, a lui va la proprietà delle carnale, e nel Dio li rappresentato degli
terre, mentre al fratello minore il governo agiti psicologici legati alle pulsioni e
del bestiame. Caino lavora la terra, ne compulsioni che più ci legano ad una
regola la produzione, vive dei frutti della dimensione mondana ? Lascio ad ognuno di
stessa, in armonia e pace, mentre Abele noi la risposta a questo quesito.
trae il proprio sostentamento dal bestiame,
Alla luce di quanto detto, siamo innanzi ad
che pascola sulle terre del fratello
una volontà degli gnostici di esegesi del
maggiore. Interessante, anche se viene ad
testo originale ? Ad un'allegoria ? Ad una
altri demandata, una lettura in chiave
pretesa di mostrare l'errore del Demiurgo e
sociologica e antropologica del racconto
dell'estensore del verbo del Demiurgo ?
biblico. Che può essere interpretato come il
Sicuramente queste triplici inflessioni
tentativo di sovversione da parte di Abele
possono essere presenti nelle varie scuole
dell'ordine dinastico, che lo vedeva secondo
gnostiche, che si sono cimentate in tali
rispetto a Caino, mediante il sacrificio di
sottili inversioni, ma non dobbiamo
sangue alla Divinità-Autorità, di cui è
dimenticarne una quarta che per
richiesto l'intervento.
importanza sopravanza le precedenti. Essa
Una lettura in chiave religiosa, potrebbe è rappresentata dall'anelito salvifico, che
suggerire il rifiuto alla circoncisione, trova viatico nella sola conoscenza, e che
simboleggiata dal sacrificio degli animali rende lo gnostico degno di tale essere tale.
primogeniti, come purificazione e Un ardente desidero che non può non
ammissione alla comunità, e la concretizzarsi in una rivolta verso le cose di
contemporanea presenza di un'altra realtà questo mondo, verso le convenienze, e
sociale e religiosa che trova fondamento in incarnarsi in un doloroso processo di
altri riti non legati alla carne e al sangue, e autocoscienza ed abiura di quei
quindi di diversa elevazione spirituale. comportamenti che ci rendono più simili ad
La narrazione della Genesi, può avvenire in animali, piuttosto che a figli di un Dio di
chiave psicologica dove Caino ed Abele altro puro Spirito.
non rappresentano che i due aspetti della Il sacrificio animale quale allegoria del ciclo
composita e conflittuale condizione della vita e della morte, dell'esplosione
dell'uomo. emotiva e sensoriale, del potere inebriante
La Natura Superiore (Caino), legata alla e oscurante della carne, ma anche del coito
metodica armonia, al rispetto dei cicli solari sessuale. Della cecità che anima il gesto di
e lunari, e la Natura Inferiore (Abele) che si distruggere, di togliere, di sprecare la vita
nutre degli aspetti della carnalità, entrano in virtù di un comandamento, di un impulso
in conflitto. Attraverso la morte iniziatica, la cieco e non ragionato, che ottenebra la
prima trionfa sulla seconda, attirandosi però mente dell'uomo, costringendolo ad un

29
barbarico scempio. Il sacrifico è l'olocausto dopo l'abbandono della propria terra. Egli
che ogni giorno l'uomo impone a se stesso, prende dimora a Nod, nelle terre di oriente,
al proprio corpo, alla propria mente, e alla dove quindi sorge il Sole. Ecco quindi un
propria anima. Attraverso la corruzione Caino legato al culto solare, e portatore di
della carne, i bassi pensieri , le superstizioni una verità, di un segno che assume il valore
e il cattivo uso delle facoltà intellettive, ed di un simbolo di conoscenza, acquisibile
infine l'avvelenamento emozionale solamente attraverso la ribellione, e la
dell'anima. morte interiore: le Porte dell'Eterno Oriente
si aprono, donando la Luce a colui che ha
dominato la propria natura inferiore, e
viene ammesso ai riti del fuoco.

Non è impossibile ravvisare nel racconto


biblico di Caino, una similitudine di
messaggio con le parole che compongono i
seguenti passi del Vangelo di Matteo:
Matteo 10:34 Non crediate che io sia
venuto a portare pace sulla terra; non sono
venuto a portare pace, ma una spada.
Matteo 10:35 Sono venuto infatti a
separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la
nuora dalla suocera:
Matteo 10:36 e i nemici dell'uomo saranno
quelli della sua casa.
Dove il Cristo, il portatore del verbo del Dio
prima di Dio, restauratore della comunione
fra la vera fonte e i suoi figli dispersi, indica
proprio in ciò che più ci lega a questo
mondo, come risieda il veleno del mondo, e
la causa di separazione da Dio.
Prima di concludere, un'ultima riflessione
legata al luogo dove Caino va ad abitare,

30
LA NOSTALGIA GNOSTICA involutivo, com’è stato definito. Purtroppo
tale lettura, o meglio la direzione della
stessa, non corrisponde al moto iniziale,
alla molla, della speculazione gnostica. Essa
non è una nevrotica rappresentazione della
E' facile per il lettore esaltarsi nella Creazione, e della Genesi della Creatura per
meraviglia, o sprofondare nello sconforto, eccellenza innanzi ad un Dio prima di Dio,
innanzi ai raffinati miti gnostici.Le elaborate ma bensì, come mostreremo a breve, una
teogonie, le machiavelliche cosmogonie, gli risposta intimistica, e scevra
oscuri nomi, gli eoni infedeli, le suicide dall'onnipresente fardello degli dei, sul
missioni salvifiche, sono gli ingredienti perché pochi anelano a non essere, a
comuni ad ogni scuola e comunità gnostica, liberarsi di ogni umano limite, di ogni
realizzando così un intricato, quanto imposizione posta dall’uomo a se stesso.
raffinato, ordito per mente e anima. Lo gnostico è l'unità di misura d’ogni
All'estraneo, al curioso, potrebbe sembrare fenomeno, e ogni fenomeno è esterno allo
che nessuna di queste fratellanze gnostiche gnostico, in tale prospettiva intima è negata
cristiane avessero pace, fino a quando non ogni sostanza, ogni assolutezza, ogni
si differenziava rispetto alle altre per immutabilità a tutto ciò che lo circonda. Lo
qualche peculiarità, per un nuovo estroso gnostico intuisce ( attraverso i doni divini,
nome demoniaco, o per qualche particolare conseguenti alla propria naturale condizione
mitologico. Vi è però differenza fra ciò che di risveglio ), la profonda caducità della
appare all'estraneo, e la sostanza che coglie creazione, il vacillare della mente nel
l'adepto, ed è proprio su questo binomio ( trovare giustificazione omnicomprensiva a
apparenza –sostanza) che si fonda l'intera quanto la circonda, la persistente
speculazione gnostica cristiana. insoddisfazione che le cose di questo
Prima di proseguire nella trattazione, è però mondo gli procurano e, di riflesso,
necessario ricordare come la comunicazione l'incapacità di trovare nel mondo ristoro per
gnostica non ha mai avuto come l'anima. Leggiamo:
finalizzazione l'universalità umana, ma << L'anima erra in un labirinto, infelice,
bensì di trasmettere all'interno delle strette non c'è via di uscita davanti al male.....
fratellanze nella luce, il verbo, i tenta di sfuggire al caos amaro, ma non sa
fondamentali, della scuola. Tale distinzione dove dirigersi >> ( salmo Naaseni )
ragionevolmente ci porta a considerare che L’anima gnostica è racchiusa nel corpo
è l'uomo moderno, il non gnostico per fisico, e resa in catene dalla percezione dei
eccellenza, che deve sforzarsi di sensi, incapace di trovare soddisfazione,
comprendere, ciò che i pneumatici appagamento, in quanto la circonda. Il
riservavano ai loro simili, e non stupirsi per mondo esterno assume forma di intricato
la presunta incomunicabilità di questi ultimi, un intricato labirinto. Essa non trova
che certamente non volevano e non linimento alcuno al dolore, che anzi è
potevano parlare per colui che è esterno al amplificato dalla constatazione che ad esso
cerchio. non vi è uscita. Questo salmo Naaseno
Dobbiamo costatare come solitamente gli rappresenta al meglio l'origine della
studiosi, i curiosi, gli esterni in generale, speculazione gnostica, che non è
danno lettura del mito gnostico in chiave riconducibile a fenomeno depressivo,
involutiva. Tale chiave discende dall'umana ammantato di retorica o aulico fraseggio,
tendenza di ricercare ciò che è fuori, e non ma bensì attivo interrogarsi su di uno stato
ciò che è dentro, l'esatto opposto di disagio, di perenne insoddisfazione,
dell'azione percettiva-cognitiva gnostica, d’intuizione che vi è altro oltre il fitto ordito
che si muove dall’esterno verso l’interno. della realtà. Lo gnostico riconosce un
La quiete del Pleroma è rotta dal desiderio disagio intimo, non dettato dall’avere, ma
di un Eone ( Sophia ), che in virtù della dall’essere, ed ad esso vuole dare risposta e
propria colpa lunare, crea un Dio inferiore rimedio. Il primo atto dell'anima gnostica è
che a sua volta plasma altre potenze rappresentato dal riconoscimento di una
psichiche, il mondo, e l'uomo. Nell'uomo è prigione, e dalla ricerca di una via verso la
prigioniera una particola di pneuma, che libertà. Non è, infatti, il primo atto di colui
anela a tornare al mondo celeste, che desidera evadere, quello di rendersi
sfuggendo dalla ferrea presa degli Arconti. conto della prigionia in cui versa ? Questa
Questo a grandi linee, salvo modifiche
formali, è il tracciato del mito gnostico

31
volontà di trascendenza non è forse ciò un Lo gnostico non trova risposte nella
attivo relarsi ? Creazione, nella ciclicità del tempo, nel
<< questo fuoco è ingannevole, poichè dà deperimento della materia, alla propria
agli uomini un'illusione di verità e li condizione. Egli si pone domande, cerca
imprigiona in una dolcezza tenebrosa >> ( risposte, che incarnano uno spirito
tratto dal Libro di Tommaso l'atleta ) antisociale, anticomunitario, in quanto non
Una sorta di profonda malinconia pervade vede nella comunità, nel sociale, negli
tutto il pensiero gnostico, fino a prendere la ideali, nella religione, soluzione al lamento,
forma della nostalgia che accompagna il termine al movimento di ricerca.
pneumatico lungo il proprio viatico terreno. L'unica soluzione ad un universo feroce, che
Se ogni aspetto di questo mondo è divora la vita per donarsi la vita, è volgere
avvertito come estraneo ed alieno, è perché lo sguardo interiore verso un Dio prima di
lo gnostico nella visione che incarna, è figlio dio, estraneo al dolore del cosmo. Se
di un'altra terra, di un reame lontano, e si attorno all’uomo vi è disperazione, e morte,
trova per caso, capriccio o colpa, proiettato ciò non può essere frutto del vero Dio, ma
in una nazione lontana dagli usi di un Demiurgo, di una divinità inferiore e
incomprensibili. Attraverso i sensi l'anima è di maligna, che si manifesta nell'ordine
inebriata, portata a dimenticare una costituito, nella catena degli eventi. Ecco
condizione di stato, precedente a questa in quindi il Dio oltre Dio: Altissimo,
cui adesso si ritrova, ma che persiste a luminosissimo, e assolutamente
livello di rimembranza. Ecco che incomprensibile per l'uomo non gnostico.
individuiamo nella nostalgia, la radice di Un Dio così diverso e lontano dal carnale
ogni costruzione mitologica gnostica. E' la Dio del mondo monoteistico giudaico,
nostalgia, intesa sia come profondo lamento circondato da un Abisso di Silenzio. Come
per ciò che fu, sia come, perenne, richiamo estremità opposta lo gnostico ha un'idea
verso quella che sarà definito il Ritorno al infima della materia e della Creazione,
Pleroma. proprio in virtù di quanto esposto in
<<1 Quand'ero un piccolo fanciullo precedenza: la non risposta che essa
dimoravo nel mio regno, nella casa di mio fornisce al dilemma umano.
padre 2 lieto della ricchezza e del fasto dei L'indagare i costrutti gnostici attorno a
miei nutritori. 3 Dall'Oriente, nostra casa, i questo tema, esulano l'attuale portata di
miei genitori mi equipaggiarono e mi questo lavoro, teso esclusivamente ad
mandarono,.... (tratto dall'Inno della evidenziare la molla che tutto pone in
Perla)>> movimento: la nostalgia.
Ritorno al Pleroma, o casa del Padre, è lo << Rifletto in che modo questo avvenuto.
Zenit del percorso gnostico, la conclusione Chi mi ha trasportato in prigionia lontano
del sentiero di luce, e verso la luce, che dal mio luogo e dalla mia dimora, dalla casa
l'anima deve compiere, guidata dalla voce dei miei genitori che mi hanno allevato ?
della nostalgia, potente Koan interiore. La >> ( G 328)
nostalgia è la creazione del mito dal mito, o L'anima gnostica s’interroga sul come e sul
per meglio dire la germinazione della perché è oggi relegata in un corpo. Ecco il
mitologia e cosmogonia gnostica, dove il punto fondamentale che allontana ogni
Nadir è rappresentato dalla condizione ombra di depressione dall'universo
umana. Un mito titanico, per pochi eletti, gnostico. Il pneumatico si pone delle
che dal basso dalla prigionia, cercano di domande sulla sofferenza che attanaglia il
risollevarsi verso ciò che è perduto. E’ cuore, ed ad essa cerca risposta,
necessario rilevare come sia proprio la individuando una via di uscita:
nostalgia, frutto della considerazione di ciò << O quanto mi rallegrerò allora, io che
che si è, e di ciò che si prova a divenire, la sono ora afflitta e paurosa nell'abitazione
pietra fondante di tutto il pensiero gnostico, dei malvagi! O quanto si rallegrerà il mio
il cardine attorno cui tutto ruota. E' nel cuore fuori delle opere che ho fatto in
dilemma dell'uomo, nel dramma di uno questo mondo! Per quanto tempo sarò
spirito incorruttibile in un corpo corruttibile vagabonda e per quanto tempo affonderò in
che si forgia il pensiero gnostico. Un tutti i mondi?>> (J 196)
pensiero che si articola nel rapporto fra L'anima gnostica non si lascia schiacciare
uomo e uomo, uomo e creazione e uomo dal peso della vita senza senso, ma anzi
dio. individua in essa un momento di
purificazione, per quanto dolorosa

32
necessaria alla risalita. Constata lo stato Sulla nostalgia gnostica, la Mater del Mito,
delle cose, comprende che deve darsi, e incontriamo la germinazione del mito
mantenere al contempo coscienza di se. gnostico, che oltre gli Arconti, i bisessuati,
<<Sono una vite, una vite solitaria che sta la Sophia, la Zoe, gli Eoni Incorruttibili, la
nel mondo. Non ho un sublime piantatore, Barbelo e il Pleroma, trova conclusione nel
non ho un coltivatore, non un mite aiuto ritorno, dopo l'epica lotta dei pochi, del
che venga ad istruirmi su tutte le cose>> solo, contro la moltitudine delle cose tutte.
(G.346) In un titanico sforzo di ricomposizione di
L'anima gnostica è sola, ma questo non ogni porzione psicotica dispersa, di ogni
l'abbatte, non distrugge l'anelito salvifico. brandello di memoria, in quel mosaico
Nessuna indicazione “diretta e lineare” nella chiamato Uomo, in un anelito sussurrato del
creazione, della via del ritorno, ma ciò non Dio prima di Dio: dell'Uomo prima
le impedisce di essere una pianta solare ( dell'Uomo.
l'uva è un frutto cristico). Apprendimento, 99 Chinai il capo e adorai la maestà del
ecco la via di uscita. Attraverso il porsi nel padre mio che mi aveva mandato:
mondo, nel trarre esperienza da ogni
accadimento, vi è la risposta ad ogni 100 io avevo adempiuto i suoi
quesito. Se manca l’istruttore, allora è lo comandamenti ed egli mantenne quanto
gnostico che si istruisce. aveva promesso
I Sette mi hanno oppressa e i Dodici sono
diventati la mia persecuzione. La Prima Vita 101 alla sua porta mi associai con i suoi
mi ha dimenticato e la Seconda non si da principi:
pensiero di me>> (J 62)
Oltre alle considerazioni che hanno 102 egli si rallegrò di me e mi accolse ed io
accompagnato il nostro percorso fino a fui con lui, nel suo regno,
questo momento, non possiamo
disconoscere come emerga una triplicità di 103 mentre lo lodava la voce di tutti i suoi
elementi, che nelle loro relazioni servi.
determinano e formano l'essere gnostico: il
suo sentire. Spirito, Anima(gnostica) e 104 Promise che anche alla porta del re dei
Creato, dove la seconda sostanza è posta al re sarei andato con lui
centro, dilaniata, attratta, dall'uno e
dall'altro polo. Un polo superiore che 105 con la mia offerta e con la perla mi
avverte, che intuisce, che anela, e un polo sarei, con lui, presentato al nostro re.
inferiore che la invade, la inebria tramite il Sicuri che vi è altro oltre i sensi, la carne e
desiderio, i sensi, i bisogni della materia. La la mente, e che vive in noi attraverso il
nostalgia gnostica perdura per tutta la vita, ricordo di un Ideale Superiore. Questa
durante il tragitto infinito nel labirinto dei reminescenza ci anima, e ci guida nella
sensi, delle ombre e luci della mente... Ad follia di un mondo che muore ad ogni
un passo dalla follia, ad un passo dalla istante, per poi rinascere, come un Dio
santità. In quanto la gnosi salvifica e cannibale che si nutre dei figli che ha
liberatoria non è un tendere, è un essere o creato, per poi crearne di nuovi. Se questa
non essere, e fino a quando non è molla fa difetto, se questo ricordo è
raggiunta perdura lo stato nostalgico, che assente, se questa volontà è un fuoco fatuo
anzi tende a dilaniare con maggiore o spento, allora la nostra vita non sarà altro
violenza l'animo dello gnostico che più si che un non senso, che un'occasione
inerpica lungo la via senza ritorno. Chi sono sprecata, che un servire da pasto alla Luna
i sette se non i le pulsioni, i desideri dei vorace e famelica. La nostalgia non come
sensi, e i dodici non sono forse la ciclicità rammarico e fuga, ma come pallido ricordo
del tempo attraverso il ripetersi dei giorni, di ciò che fu, e che può tornare ad essere:
dei mesi e delle stagioni ? Tempo e desideri peso insostenibile per alcuni, via di
ci legano a questo mondo. redenzione per altri.
Da questo straziante condizione di essere e
non essere, da questa amara constatazione
sulla natura umana, si determina la
convinzione nello gnostico, di essere
diverso: straniero, in terra straniera.

33
La Camera Nuziale Celeste Comunione. Niente avviene per caso, e se
ad esso crediamo automaticamente ci
poniamo oltre quel tracciato eroico che è
rappresentato dalla via esoterica-gnostica,
frutto di studio, riflessione, analisi e scelte
"Lo schiavo aspira soltanto a essere libero,
maturate e ponderate. Quindi è per diritto
non cerca i beni dei suo padrone. Il figlio
conseguito che l'uomo ottiene le iniziazioni,
non è soltanto un figlio, ma aspira
riconoscimento e autoriconoscimento del
all'eredità del padre.
livello di maturazione e reintegrazione
Quelli che ereditano dai morti sono essi dell'essere intimo.
stessi morti ed ereditano ciò che è morto.
La Camera Nuziale Celeste rappresenta
Quelli che
l'ultima fase, Opera Magna, di questa teoria
ereditano da colui che è vivo sono essi di iniziazioni/sacramenti, proprio ad indicare
stessi vivi e sono eredi di ciò che è vivo e di la conclusione di un percorso da parte
ciò che è dell'adepto gnostico. Non a caso parlo di
morto. Quelli che sono morti non ereditano fase e di percorso, in quanto voglio
nulla: come può ereditare un morto? Se intendere che la visione sacramentale del
colui che è morto eredita ciò che è vivo non Vangelo di Filippo, altro non è che la
morirà; colui che è morto vivrà ancora più a corrispondenza manifesta, simbolica, di un
lungo." reale mutamento che avviene nelle due
sfere occulte (mente ed anima) dell'uomo
(Vangelo di Filippo) iniziato ai misteri. Come una magnifica ed
1. INTRODUZIONE aurea scala, che dalle profondità
dell'ignoranza, portano al conoscimento e
Il Vangelo apocrifo di Filippo, assieme ad
riconoscimento dell'Unità Permanente,
altri testi del cristianesimo delle origini, ha
perduta a seguito della caduta pneumatica,
offerto, e continua ad offrire, numerosi
i cinque sacramenti trovano l'uno radice
spunti di interesse teorico-pratici
nell'altro, e il primo conclusione nell'ultimo.
all'esoterista moderno. Questa gemma della
Non fortuitamente essi sono in numero di
rivelazione divina, come la stessa Pistis
cinque, dato che il cinque rappresenta il
Sophia, è fondamento di numerosi riti e
compimento, l'uomo realizzato e
liturgie gnostici del passato e del presente,
dominatore, in virtù dell'Amore, dello
in quanto profonda è la valenza simbolica
Spirito Santo, sulla propria natura inferiore,
alchemica in essa rappresentata.
rappresentata dal quaternario ( i quattro
Ovviamente solo cui che vibra in modo
elementi ).
adeguato al testo, potrà ritrovare in esso
soluzione al mosaico della propria psiche, 2. Il POTERE DELLA CAMERA NUZIALE
oltre gli arabeschi dialettici. CELESTE
All'interno del Vangelo di Filippo vi è "Il padre fa un figlio, ma il figlio non può
l'indicazione di 5 forme di iniziazione, di 5 fare un figlio: poiché colui che fu generato
sacramenti. non ha il potere di generare; un figlio può
acquisire dei fratelli, non dei figli. Tutti
coloro the sono generati nel mondo sono
generati in modo naturale; ma gli altri dallo
"Il Signore ha operato tutto in un mistero: Spirito. Coloro che sono generati da lui
battesimo, unzione, eucaristia, redenzione, gridano di quaggiù vaso l'uomo (perfetto),
camera nuziale" (Vangelo di Filippo, 67, 20- poiché sono nutriti dalla promessa del luogo
30). celeste." (Vangelo di Filippo)
Sia che la nostra predilezione ricada sul Ma quale la funzione dell'ultimo dei cinque
primo o sul secondo termine, iniziazione o sacramenti ? Il brano sopra riportato indica
sacramento, siamo innanzi a come due sono le linee di figliolanza, di
conferimenti/conseguimenti, che tendono a creazione e generazione: L'una naturale, e
mutare lo stato intimo del ricevente. l'altra divina. Due le nature che al
Accadimenti spirituali tesi ad iniziare ( contempo dimorano nell'uomo, la bassa
termine che contiene in se la fine del istintuale che lo lega ai cicli del mondo, e la
profano e il principio del divino ) verso una spirituale che lo libera, innalzandolo al
nuova via di sacralizzazione, colui che ha rango perduto. La condizione normale di
mostrato la dignità di riceverli in Santa stato è la prima, che impone ad ognuno di

34
noi una linearità tesa a perpetuarsi in una una forza femminile e cioè quella del
catena infinita di ruoli, situazioni, e fidanzato e della fidanzata. Questo, poi, si
accadimenti legati allo spazio, al tempo, e riceve, in immagine, nella camera nuziale.
alle casualità, nel gioco dualistico che In conseguenza della caduta pneumatica, le
attiene ad ogni azione/reazione. anime incorruttibili hanno trovato unione
Il Figlio dell'uomo ricevette da Dio il potere con la sfera bassa istintuale: Le anime
di creare. Egli può anche generare. maschili con spiriti impuri femminili, le
(Vangelo di Filippo) anime femminili con spiriti impuri maschili.
Il Potere che consegue colui che è stato Essi ( gli impuri ) sono incubi, che
amato, ed ha amato nella camera nuziale dominano l'anima precipitata a causa della
celeste è quello di generare e non di creare. disobbedienza iniziale, e le impediscono il
ritorno. Solo attraverso la forza dell'Amore,
Crea colui che è stato creato, pone in
essere atti, fatti e pensieri in questo che si sviluppa dall'incontro di due anime
pure (fidanzato e fidanzata), è possibile
contesto naturale e fenometico, in una
sorta di processo degenerativo e tumorale. rompere le catene dei sensi. La
complementarità, l'unione che porta alla
Genera colui che è stato emanato, che è
quindi della stessa sostanza del Padre, e comunione mistica degli opposti nell'Uno
perciò ne è figlio riconosciuto. Ma quale Metafisico, è una simbologia presente in
significato viene dato al verbo generare tutte le scuole gnostiche. ( Si veda anche il
dall'estensore del Vangelo ? La gnostico si Vangelo di Tommaso )
pone antiteticamente a questo mondo Quando un matrimonio è senza veli, diventa
sensibile, e il suo desiderio è il ritorno al prostituzione; e la sposa si prostituisce non
Pleroma, il mondo spirituale da cui soltanto quando accoglie il seme di un altro
proviene, ecco quindi che il potere di uomo, ma anche quando lascia la camera
generare, assume come valore quello di da letto ed è vista.
ri.:.generare lo stesso gnostico e di porlo
Ella può manifestarsi soltanto a suo padre,
così oltre al mondo e al corpo stesso. Lo a sua madre, all'amico dello sposo e ai figli
gnostico iniziato nella Camera Nuziale
dello sposo: a costoro è permesso di
Celeste è egli stesso Padre, fonte, Uno entrare tutti i giorni nella camera nuziale.
Eternamente Stabile ed Immutabile, che Gli sposi e le spose appartengono alla
genera senza essere creato, che è senza camera nuziale; nessuno potrà vedere lo
necessità di un tempo e di uno spazio per sposo e la sposa, a meno che lo diventi.
avere misura e determinazione.
La riservatezza e il segreto sono elementi
Ogni gnostico che ha raggiunto questa fase essenziali, che erigono muro attorno alla
è FIGLIO DELL'UOMO, CHE E' DIVENTATO Camera Nuziale Celeste, e alla sacralità che
FIGLIO DI DIO, e come possiamo ben
essa stessa rappresenta, e richiede a coloro
comprendere siamo innanzi ad che vogliono essere ammessi al cospetto
un'operazione teurgica: essere strumento di
del suo Mistero. Solo gli alti sacerdoti, e i
Dio, avere le qualità e i poteri di Dio, essere fratelli e le sorelle, possono sapere, gli altri,
Dio stesso.
coloro che non hanno ricevuto i precedenti
3. LA CAMERA NUZIALE CELESTE: IL sacramenti, e sono pari fra pari, ne sono
SANTO DEL SANTO esclusi.
In questo paragrafo si procede al Ma la camera nuziale resta nascosta: è il
commento di alcuni brani del Vangelo di santo del santo.
Filippo, dove viene esplicitamente indicata Ma noi vi penetreremo per mezzo di tipi
la Camera Nuziale Celeste, rimandando alla
spregevoli e di forme deboli. Spregevoli
presa in visione del testo, il paziente ed rispetto alla gloria perfetta. C'è una gloria
interessato lettore. che oltrepassa la gloria. C'è una potenza
Vi sono spiriti impuri maschili e (spiriti che supera la potenza. Perciò ci è stato
impuri) femminili: i maschili si associano aperto quanto è perfetto, e il segreto della
alle anime che hanno preso domicilio in verità; il santo dei santi si è manifestato, e
corpi di femmine, e i femminili sono la camera nuziale ci ha invitato.
associati a quelle dei corpi degli uomini, a La camera nuziale non è aperta a tutti: gli
motivo di colui che disobbedì; e non sfugge
indegni perché spregevoli (inadeguati
loro alcuno - poiché essi lo trattengono -, a rispetto all'ideale superiore ) e i deboli (
meno che uno riceva una forza maschile e

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coloro che difettano in forza e volontà ), ne 4. CONCLUSIONI
sono esclusi. E' ammesso solo colui che è
Comprendere pienamente la funzione
invitato in quanto riconosciuto degno, dal redentrice e salvifica dell'Opera che trova
Santo dei Santi ( lo Spirito Santo ), e la compimento nella camera nuziale, è
camera nuziale è il luogo deputato al possibile solamente trovando convincimento
ricevimento di questa gloria e di questo in queste parole:
potere ultramondani.
" questo mondo è un divoratore di
Tutti coloro che entreranno nella camera cadaveri: tutto ciò che vi si mangia muore
nuziale accenderanno la luce; non come si di nuovo " (Vangelo di Filippo)
accende nei matrimoni (di quaggiù) che
avvengono di notte. Lo gnostico è tale grazie all'anelito che lo
spinge a librarsi oltre questo mondo
La Camera Nuziale è simbolo solare, in corruttore e corruttibile, legato alla logica
contrapposizione ai matrimoni terreni ineluttabile del disfacimento e della caducità
(lunari), in quanto i secondi sono governati delle cose tutte. Esso è sospinto verso
da sentimenti, emozioni, passioni, e istinti,
un'ideale di perfezione ultramondano, posto
mentre le unioni che si celebrano nella oltre tempo e spazio, in un perenne essere.
prima sono retti dal principio intellettivo
Incarnando un'ideale immortale e
della conoscenza figlia di una coscienza immutabile, è egli stesso immortale ed
oggettiva.
immutabile, e ciò avviene nella Camera
Se qualcuno diventa figlio della camera Nuziale, dove l'anima incontra lo Spirito ( il
nuziale riceverà la luce. Se qualcuno non la Santo del Santo ), cristificandosi: il
riceve, mentre si trova in questi luoghi, non pensiero identico all'essere, l'azione
la potrà ricevere nell'altro luogo. Chi identica al pensiero, l'essere identico
riceverà quella luce non sarà visto, ne potrà all'azione.
essere preso; costui non potrà venire E' la funzione intellettiva, elemento solare,
molestato, anche se vive nel mondo. E, che permette il dominio sulla parte inferiore
ancora, quando abbandona il mondo egli ha
istintuale, in una cerimonia di comunione e
già ricevuto la verità per mezzo di matrimonio fra il principio maschile e
immagini.
femminile che trova eco anche nel Vangelo
La dimensione di ultima e finale iniziazione, di Tomaso:
a cui l'adepto deve sottostare, " Quando di due farete uno, sarete figli
dimostrandosi egli stesso idoneo e
dell'uomo, e quando direte ad un monte
conforme al ricevimento è attestata dalla allontanati, si allontanerà."
categoricità con cui si esclude altra via di
redenzione/salvezza ( ritorno al Pleroma ) Se è certo che l'anima incontra lo Spirito,
oltre la Camera Nuziale Celeste. Solo in se è altresì indubbio che la Sophia inferiore
essa è possibile ricevere la luce, ma essa (La Sapienza gnostica individuale,
non è il fuoco di Prometeo, in quanto non espressione dell'eone caduto in virtù
viene concessa alla moltitudine indistinta, dell'errore: dell'amore mal risposto e male
ma solo a coloro che nei fatti ne sono espresso verso la fonte increata ) ritrova il
degni. Ecco quindi che la Camera altro non suo sposo divino, il Cristo, al culmine del
riveste che funzione di rito, di liturgia, che rito, la domanda che da sempre attanaglia,
come una tragedia greca, dove attraverso e divide in schieramenti, è come questo
l'empatia sviluppata dall'attore, dalla sua accada. Si tratta di una operazione
immedesimazione nel ruolo, è possibile individuale, legata all'introspezione o vi è
vivere un'esperienza catarchica. La quale altro ? Quanto sicuramente è possibile
sedimentandosi nelle profondità della affermare è la riservatezza ai puri della
psiche, nel buio dell'eterna notte, che per Camera Nuziale Celeste, cioè agli spirituali,
pochi precede la rinascita, sarà utile faro, e a coloro che sono riusciti, come la Sophia,
fuoco di redenzione, lungo la perigliosa benché caduti, a liberarsi di ogni impurità
strada che si snoda fra le sfere celesti legata alla passioni: espellendo i mali frutti
governate e dominate dagli Arconti ( della creazione fisica fuori dalla loro psiche.
elementi psicologici irredenti ). Molto altro Ma ciò non vuole assolutamente escludere,
ancora si dovrebbe aggiungere, attorno al che la camera nuziale celeste non
rito e al rituale, ma non è questa la sede rappresenti anche l'incontro fisico, di una
opportuna. sigizia gnostica, sposa e sposo, dove in
castità ( la sposa si prostituisce non

36
soltanto quando raccoglie il seme di altro
uomo....... interessante affermazione, che
implica che la sposa si prostituisce anche
quando raccoglie il seme del proprio uomo,
da cui si deduce che essa può amare lo
sposo, ma non deve raccoglierne in grembo
il seme. Merita attentamente riflettere che il
contrario di prostituta è casta, il cui
significato non è vergine, ma bensì fedele e
pura. compiono la propria volontà sacra,
che è quella di generare intimamente. ) si
genera intimamente l'Uomo Nuovo.
L'inseminazione del cervello (Karezza) è
pratica tantrica attraverso la quale nelle
regioni più profonde della psiche umana,
sono fissate delle immagini, che come semi
genereranno l'albero della vita. Ognuno di
noi ha sperimentato la forza dirompente
dell'istinto sessuale, così programmato per
perpetuare la vita tramite la realizzazione di
forme ( la vita l'elemento raro dell'universo,
e che da cagione allo stesso: l'universo
esiste per imprigionare la vita.. ma qui
entro nel filosofico ), ognuno di noi ha
sperimentato la forza delle emozioni pure,
ma anche l'affinità elettiva fra un uomo e
una donna. E' questa forza elettiva di due
sposi che si ri.:.conoscono, e che hanno
compiuto un continuo lavoro ( gli altri
sacramenti ) che porta poi al massimo
compimento nella Camera Nuziale Celeste.
Dove la parte animalesca “L'UOMO SI
ASSOCIA CON L'UOMO, IL CAVALLO SI
ASSOCIA CON IL CAVALLO, L'ASINO SI
ASSOCIA CON L'ASINO ( elemento
infernale)” è stata rimossa, dominata, e
dove esiste solamente fusione completa di
una coppia gnostica, tesa a rigenerare
l'uomo nell'uomo, e l'uomo in Dio.

37
IL RITORNO AL PLEROMA: mondo sottostante ad essa lo è, e su ogni
potestà pone un proprio figlio: arconte.
L’ASCESA DELL’ANIMA
NELLO GNOSTICISMO «E l’invidia generò la morte; la morte
generò i proprio figli, e installò ognuno di
loro nel suo cielo; tutti i cieli del caos
furono riempiti dalle loro moltitudini.»
(La Gnosi e il Mondo, a cura di L. Moraldi,
Tea, Milano, 1988.)
«Il salvatore mi ha rivelato ciò che l’anima
deve dire quando risale al cielo e come
È l’etimologia dei termini arconte e
deve rispondere a ciascuno dei poteri
demiurgo che ci offre un utile punto di
supremi: ho conosciuto me stessa
partenza per la nostra ricerca, e
e ho raccolto le mie membra disperse; non
soddisfazione per quanto propostoci per
ho seminato una procreazione per l’arconte
questa introduzione: il Demiurgo è l’artefice
ma ho strappato le sue radici.
che ha ordinato una nuova realtà.
So chi tu sei: perché sono di quelli che
L’artigiano divino che ha forgiato ogni cosa,
vengono dall’alto.»
dando forma, a suo capriccio e volontà, alla
(Tratto da un antico codice gnostico)
materia di cui disponeva. Da ciò si evince
sia che vi è un’ulteriore realtà
extramondana, sia che la materia oggetto
1.Introduzione
del suo lavoro è alla forma finale estranea e
precedente nella genesi, a cui lo gnostico si
Così come nella creazione del mondo
rivolge. L’Arconte è titolo che nella Grecia
inferiore, quello attinente alla sfera umana,
antica veniva riservato ad alti magistrati,
anche in riferimento al destino ultimo
cioè a uomini di alto lignaggio delegati al
dell’uomo, escatologia, gli arconti occupano
governo e al giudizio della e sulla cosa
un ruolo di assoluto rilievo nella
pubblica.
speculazione gnostica. Non essendo
Queste potenze intermedie, frutto di un
intendimento di questo lavoro addentrarsi
processo intellettivo degenerativo ed
nella genesi degli Arconti e del Demiurgo
enucleativo, nella visione cosmogonica
loro Padre, ci limiteremo a dare qualche
gnostica forgiano e dominano il mondo dei
breve cenno, scusandoci in anticipo per la
fenomeni, dove lo gnostico si trova come
necessaria approssimazione.
prigioniero, separato dalla casa del Padre,
I miti gnostici concordano nel sostenere che
intuita ma non vissuta, e dall’inizio dei
questo mondo è il frutto dell’opera di un Dio
tempi tessono l’umano destino, in virtù dei
Minore, solitamente indicato nel nome di
pesi e delle misure che esse stesse
Jaldabaoth o Samael, e qualificato come
rappresentano nel quadro del
cieco o arrogante. Tale potenza intermedia
dispiegamento polare della manifestazione,
è il frutto dell’Errore di Sophia, eone che
impedendo l’agognato ricongiungimento.
invaghitosi del Padre Ineffabile, la fonte
primigenia, e frustrato in questo suo
La valenza positiva, negativa o neutra, che
intendimento precipita, intorbidito, nel
possiamo dare a queste figure, e che è
mondo inferiore. Grazie alla potenza
stata data sia da gnostici, sia da studiosi di
redentrice e salvifica del figlio unigenito del
cose gnostiche, è in realtà il riflesso di
Padre Ineffabile, il Cristo, Sophia si redime,
come noi percepiamo non solo questo
e spogliatasi del male, del dolore e della
mondo, e noi stessi, ma le relazioni tutte
confusione che l’affligeva, ascende
che fra questi due poli si pongono in essere.
nuovamente al trono spirituale che aveva
A tale umana legge non sfugge neppure lo
perduto.
gnostico, e sarà tanto più ostile agli Arconti
Quanto da lei espulso, durante il travaglio
e al Mondo, quanto più si lascerà sopraffare
di redenzione, e cioè quel coacervo di
dall’anelito del ritorno, e dal dolore che tale
emozioni, inquietudini, desideri, si coagula
impossibilità comporta.
dando forma e intendimento al Demiurgo,
che abbandonato dalla madre, dà ordine al
mondo inferiore, come speculare di quello
2. Il disagio gnostico, la natura del
superiore da cui proviene Sophia. Come il
mondo e i sette arconti
mondo oltre la volta celeste è organizzato
in regni, troni e dominazioni, anche il

38
Il numero maggiormente ricorrente, nei
Alla domanda del perché del dolore, e del trattati gnostici, in riferimento alle
massimo fra i dolori, la morte, in dominazioni dei cieli del caos degli Arconti è
opposizione all’assoluta libertà della mente sette:
e dell’anima, gli gnostici hanno come
risposta la creazione di questo mondo da «Sette apparvero dal caos, come esseri
parte di potenze malvagie, interessate a bisessuati. Essi hanno un nome maschile e
mantenere l’anima prigioniera di involucri un nome femminile. Il nome femminile di
gradatamente predisposti al suo Jaldabaoth è Pronoia Sambathas, cioè
contenimento. Fino a quando l’anima, Ebdomade. Il figlio chiamato Jao ha come
elemento che proviene dal mondo nome femminile signoria; Sabaoth ha come
superiore, è relegata in questo mondo, gli nome femminile divinità; Adonaios ha come
arconti se ne possono nutrire, e mantenere nome femminile regalità; Eloaios ha come
così la propria vita e il loro dominio. nome femminile invidia; Oraios ha come
L’anelito del ritorno alla casa del padre nome femminile ricchezza; Astafois, poi, ha
assume quindi una duplice natura, come nome femminile Sofia. Queste sono le
rappresentata dalla volontà di tornare alla sette forze dei sette cieli del caos.»
patria nativa, e non essere più costretti a (La Gnosi e il Mondo.)
vagare in terra straniera, ma anche di
sfuggire ad una ciclica sorte di cibo per Oltre al valore simbolico del numero sette,
potenze astute, ed ingannatrici. che sarà tra breve affrontato, due sono gli
Interessante notare come su questo spunti di riflessione che emergono dal breve
paradigma siano fondati molti movimenti brano riportato. La natura bisessuale degli
esoterici neognostici, che ripropongono in Arconti (sigizia) similare a quella degli eoni
chiave di psicologia esoterica il dominio di superiori, da cui discende la loro capacità
io-demoni sulla mente dell’uomo, che lo del creare, e i loro nomi che sono
costringono a porre in essere azioni, riconducibili al Dio dell’Antico Testamento,
situazioni, adatte alla loro manifestazione, identificato da numerose comunità
quindi al loro nutrimento attraverso gnostiche come Satana: il signore di questo
assimilazioni di emozioni, energie e quanto mondo. La genesi, e il simbolismo, del
altro prodotto. Indubbiamente qualcosa di numero 7 è da ricercarsi nella somma del 3
quanto, troppo spesso, viene tacciato di e del 4. La triplice manifestazione del sacro,
new age, da parte di eruditi di facciata, e i quattro inerti elementi. Il risultato,
andrebbe riletto con occhio diverso, e con sette, è il principio ordinatore di tutta la
maggiore attenzione. manifestazione (le sette note musicali, i
sette colori, le sette direzioni, i sette giorni
In molti testi gnostici, vi è coincidenza nella della settimana), senza dimenticare la
descrizione del mondo inferiore valenza teologica di questo numero (le
(natura/manifestazione), dove l’anima è sette ferite della Maria addolorata, i sette
prigioniera. Esso è creato, come il corpo peccati capitali, i sette doni dello Spirito
umano, dalle potenze arcontiche, e un Santo, i sette gradini della Scala di Giobbe,
numero variante fra sette e oltre trecento le sette Chiese dell’Apocalisse di Giovanni).
cieli, presieduto da arconti e angeli del Il simbolismo grafico di questo numero è
demiurgo, a rappresentare le potenze di dato dalla comunione del triangolo con il
queste signorie, lo separano dal mondo quadrato, sia inscrivendo il primo nel
superiore (Pleroma). Fino a quando l’anima secondo, sia sovrapponendolo. Nell’ultimo
vive nel corpo, essa è vincolata, e ogni fuga caso abbiamo un pentagono o un
è impossibile. Lo gnostico, che vince il pentacolo, a simboleggiare l’uomo
dolore per la propria condizione, si impegna realizzato, il maestro che ha trasceso
ad acquisire la gnosis, in grado di l’umana condizione. Il pentacolo che così si
permettere all’anima di intraprendere con forma è anche la mistica rosa che nasce al
successo il viaggio astrale. In mancanza di centro della croce.
essa, la gnosis, l’anima si troverebbe in
balia delle potenze arcontiche, che Da quanto sopra indicato si evince come gli
dominano lo spazio (la terra e i pianeti ), gnostici tendessero a rappresentare la
oltreché il tempo, entrambi loro manifestazione in simboli e numeri, per
manifestazione e illusione. meglio evidenziare, in una geometria

39
spirituale, i pesi e le misure che tutto b) «Arconte del quinto potere, governatore
regolano nell’universo in cui le anime sono Sabaoth, avvocato della legge della tua
precipitate e prigioniere, e come, attraverso creazione, ora disfatta da una grazia che è
lo studio di questi, inoltrarsi lungo la via del più possente del tuo quintuplice potere,
ritorno alla casa paterna. osserva il simbolo inespugnabile da parte
della tua arte e lasciami passare oltre.»
3. Il mito gnostico del ritorno alla casa
del padre Tratte dal Libro Egiziano dei Morti:
a) «Io sono il Dio Leone, che proviene
«Dal centro della terra attraverso la settima dall’Arco che ha saettato. Egli è l’Occhio di
porta mi sono innalzato, e sul trono di Horo, e l’Occhio di Horo è aperto, al
Saturno mi sono seduto, momento in cui giunge l’Osiride...»
e molti nodi ho sciolto lungo il cammino; b) «O Ureo! Principio solare! L’Osiride, con
ma non il nodo maestro del destino umano. una testa di Fuoco, splende e schiude
C’era una porta per la quale non ho trovato l’eternità: gli stendardi di Tenpua, gli
chiave; c’era un velo attraverso il quale non stendardi dei fiori in boccio. Allontanati
potevo vedere; c’eran momenti di vero dall’Osiride, poichè egli è la divina Lince.»
discorso tra me e te,
e poi non più né te né me “ (Ruba’is, 31- La coincidenza escatologica e cosmogonica
32) fra l’universo gnostico e quello egizio risulta
evidente attraverso una lettura comparata
Il mito gnostico dell’ascesa dell’anima, del dei due testi suddetti e della Gnosi e il
gran ritorno nella casa del Padre, trova Mondo, ma non essendo questa la sede per
convergenza sia con gli eroici miti greci, sia una simile disquisizione rimando a tali
con il viaggio egizio dell’anima; ciò a indicazioni.
riprova della comune matrice solare di
queste tre grandi correnti iniziatiche. L’eroe Concludo con una doverosa menzione ad
greco è colui che nato uomo, attraverso Alessandria, crogiuolo della cultura
innumerevoli prove conquista il proprio ellenistica, dei misteri egizi, e del nascente
posto fra le divinità dell’Olimpo, in quanto cristianesimo, che rappresenta la massima
in virtù del superamento delle fatiche viene espressione della divulgazione della
riconosciuto dagli dèi loro pari. Il viaggio Tradizione Solare, racchiusa nello
dell’anima egizia nell’oltretomba trova gnosticismo. L’anima gnostica anela a
massima espressione, nei vari incantesimi tornare al Pleroma, il regno attorno al
per superare le potenze inferine, presso il Padre, dove aveva dimora prima della
tribunale presieduto dalla dea Maat, e caduta pneumatica. Ma tale desiderio è
durante la pesatura del cuore. Dove frustrato da quelle potenze che risiedono
l’iniziato deve dare sia prova della nello spazio intermedio posto fra i due limiti
conoscenza delle arti iniziatiche, sia estremi della manifestazione, e che la
testimonianza della sua vita terrena appena mitologia gnostica ha voluto indicare come i
conclusa. Il defunto egizio veniva posto nel reggenti dei pianeti. Non possiamo esimerci
sarcofago assieme ad una serie di rotoli, dal chiederci quanto di tali immagini ha
contenenti gli incantesimi necessari per influito nel dare forma e contenuto a tante
superare i guardiani dell’Oltretomba. In branche dell’occultismo e dell’esoterismo,
questo vedremo, fra breve, una fortissima anche moderno. È grazie alla gnosi che
analogia con le formule per infrangere i l’anima (veicolo) ha la possibilità di
sigilli degli arconti. compiere questo periglioso ed incerto
viaggio, dove gli Arconti dai terribili poteri,
Tratte da formulari ofiti: e dalle mostruose e stravolte sembianze,
attendono al varco, ognuno nella propria
a) «Io, essendo una parola del puro Nous, dominazione, che deve essere espugnata e
opera perfetta per il figlio e il padre, in superata per procedere oltre.
possesso di un simbolo impresso col La vita terrena dello gnostico era finalizzata
carattere della vita, apro la porta del alla trasmissione/ricevimento (Tradizione)
mondo che tu hai chiuso col tuo eone, e della gnosi da maestro ad adepto, che si
passo attraverso il tuo potere di nuovo traduceva nell’apprendimento delle formule
libero. Possa la grazia essere con me, sì, magiche e dei simboli in grado di rompere il
Padre, che sia con me.» sigillo (potere) degli arconti, disposti sul

40
trono dei sette cieli/pianeti, attorno alla dove non erano estranee operatività a
terra. Non dobbiamo però credere che tali carattere occulto.
informazioni rivestissero un mero significato
intellettuale o letterale; al contrario, Attraverso i simboli, studiati in vita, e
attraverso un lavoro intimo, dallo strato vivificati nella carne, nella mente e
conscio esse filtravano in quello inconscio, nell’anima, lo gnostico cerca di assimilare
forgiando così l’anima, in preparazione del quel contenuto conoscenziale che vi è
confronto con gli arconti. Ecco quindi la racchiuso, e di divenire con essi cosa unica,
gnosi, a differenza della fede, operare un attraverso un riadattamento costante verso
mutamento non solo negli aspetti mediati l’ideale da essi rappresentato. Le parole di
dell’uomo (pensiero - azione - etica), ma potere da proferire durante l’incontro con
anche nelle sue profonde qualità, gli Arconti, in quanto manifestazioni del
rendendolo diverso tra i diversi, straniero Logos divino, altro non rappresentano che
tra gli stranieri. vere e proprie operazioni teurgiche. Ed
infine la magia sui morenti, compiuta dai
sacerdoti gnostici per agevolare il distacco
dell’anima, e impedirne il ritorno.
4.Conclusione Sono quindi i simboli, le parole di potere e
la magia, il vero cuore pulsante
Abbiamo appurato come per lo gnostico dell’iniziazione gnostica, mentre le ardite
esistono due mondi, e come quello terreno mitologie, e le ampie dissertazioni sulla
altro non sia che l’immagine contorta e manifestazione, rappresentano la giusta
ingannevole di quello celeste. Allo stesso cornice, il paradigma, in cui muoversi, e la
modo anche la «vita» in realtà non è unica, necessaria soglia di sbarramento per il
ma scindibile in quella del corpo e in quella debole, che confonde il riverbero della luce
dell’anima. Fino a quando l’anima non sulla neve con il Sole. La vita dello gnostico
riuscirà a liberarsi della propria condizione è spesa nello studio di se stesso e della
di prigionia, e di alimento per gli arconti, manifestazione, dando nuovo significato
essa vagherà da corpo a corpo, alla fenomenologia dello Spirito. Questa
aumentando così il proprio fardello di creazione, frutto di potenze mediate, offre
«dolore». L’apice della drammaticità motivo di conoscenza dell’arte e della
nell’ascesa dell’anima verso la propria natura dei suoi creatori, e quindi preziose
condizione regale precosmica viene informazioni per come sconfiggerli, lungo la
raggiunto nella gnosi valentiniana, dove il via del ritorno. Un ritorno che, a ben
ritorno al Pleroma comporta una tragedia comprendere quanto è posto sotto la
cosmica. In tale speculazione, la superficie della parola enunciata, altro non
manifestazione, privata del pneuma, è che una settuplice spogliazione dalle
lentamente ma inesorabilmente tende a impurità di questo mondo, e al contempo
morire per consunzione, come un fiume che una riacquisizione di «poteri» dimenticati, e
perdendo progressivamente la portata apparentemente posti oltre noi.
dell’acqua, si inaridisce fino a scomparire. La teologia cristiana, attinente alla sfera
In alcune manifestazioni di tardo mesoterica dello gnosticismo, ci ha indicato
gnosticismo, come le comunità catare, nei sette peccati capitali l’ostacolo per il
notiamo invece una cosmogonia ciclica della ricongiungimento con il Padre. Ma così
caduta/ascesa/caduta dettata da un operando ha privato questi aggregati di
rigidissimo dualismo. Il viaggio dell’anima «profondità» e volontà loro propria, facendo
gnostica fra i cieli è un viaggio nel terrore, loro assumere valore incidentale e
nell’illusione, e solo in virtù dei simboli e contingente. Non è così nello gnosticismo,
delle parole di potere potrà aprirsi un varco dove non solo si manifestano come forze
fra le potenze dell’ignoranza. Al fallimento inerziali, da espellere, ma bensì come
segue il precipitare nuovamente nel mondo entità, dotate di propria identità e volontà,
inferiore, aggiungendo angoscia ad fieramente convinte a perpetuare se stesse.
angoscia, per essere così reincarnata in altri Ma dove ricercare tutto questo? Dove i
corpi fino alla fine dei tempi. Lontano sette cieli? Dove questi Mostri spaventosi?
dall’essere, ieri come oggi, una mera E dove il Pleroma?
speculazione dialettica, o arabesco di menti Queste domande trovano degno
sofisticate, lo gnosticismo ha rappresentato compimento nei seguenti brani del Vangelo
un esteso scrigno di gemme iniziatiche,

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di Tomaso e del Vangelo di Maria:

[3] Gesù disse: «Se coloro che vi guidano vi


dicono: Ecco il Regno (di Dio) è in cielo!
Allora gli uccelli del cielo vi precederanno.
Se vi dicono: È nel mare! allora i pesci del
mare vi precederanno. Il Regno è invece
dentro di voi e fuori di voi. Quando vi
conoscerete, allora sarete conosciuti e
saprete che voi siete i figli del Padre che
vive. Ma se non vi conoscerete, allora
dimorerete nella povertà, e sarete la
povertà.» (Vangelo di Tomaso)
«... la materia sarà distrutta, oppure no?»
Il Salvatore disse: «Tutte le nature, tutte le
formazioni, tutte le creazioni sussistono
l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno
nuovamente dissolte nelle proprie radici.
Poiché la natura della materia si dissolve
soltanto nelle (radici) della sua natura. Chi
ha orecchie da intendere, intenda.»
(Vangelo di Maria.)
Ecco quindi come il viaggio dell’Anima,
verso il Pleroma, è in realtà un viaggio
all’interno dei nostri mondi intimi, e solo
riassorbendoli nelle loro radici (la sfera
fenomenologica ricollocata in quella
ontologica) sarà possibile porre fine
all’eterno ciclo del cosmo e del tempo.

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