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Le ragioni di un insuccesso

Scritto da Adriana NEGRONI e Mario MARLETTA

In generale non parleremo affatto del dovere, del quale si pu parlare ai bimbi e ai popoli ancora nell'infanzia, ma non a chi, per cultura, gi entrato nell'et maggiore (1).

Dopo anni di incessante lotta, ecco apparire il 300 numero della rivista curata dalla COMUNIT POLITICA DI AVANGUARDIA. Un ventennio e pi, nella vita di un uomo, rappresenta un arco temporale sufficiente a dimostrare cosa sia la virt e cosa il vizio, al di l di ogni dissimulazione; per questo, e senza alcuna enfasi, ci sembra opportuno affermare che il demone che guid il cammino terreno di Friedrich II von Hofenstaufen, Kaiser del Sacro Romano Impero, e Adolf Hitler, Fuehrer del Terzo Reich Nazionalsocialista (tra i pochissimi che compresero nitidamente l'impossibilit di costruire l'EURASIA senza l'ISLAM), a dispetto delle nefandezze cui l'umana progenie si dedica quotidianamente, non deve avere abbandonato questo mondo. Grazie al sacrificio di pochi idealisti, infatti (e proprio in ci v' qualcosa di miracoloso -nel significato veridico del termine MIRACLAR, cio OSSERVAR CHIARO-), illuminati da quella sublime follia che tiene in piedi gli uomini di razza quando tutto sembra crollare, ancor possibile nutrire la speranza nella VITTORIA FINALE.

Il progetto politico-culturale denominato EURASIA-ISLAM non l'occasionale tentativo perseguito da sradicati dediti al materialismo imperante (di ex comunisti o di neofascisti atlantici, comunque graditi al sistema); non la buffonesca dissimulazione di anticlericali o di conversi trescanti con la Chiesa postconciliare, che fraintendono il transeunte con l'IDEA assisa al di l del Cielo delle stelle fisse. Chi persegue devotamente questo progetto non accetter mai di svendersi all'invasore d'Europa, straparlando di alleanze tattiche o di temporanee convergenze politiche, n tanto meno si inchiner all'accettazione del compromesso demo-parlamentare, cio alla disgustosa legge della quantit decretata dall'ultimo uomo.

Che AVAGUARDIA abbia dovuto lottare anzitutto contro il neofascismo atlantico (cio contro i suoi apparati spionistico-sbirreschi), comprensibile nella misura in cui essa ha svelato, con chiarezza esaustiva, le trame della pi spregevole delle cospirazioni. Due guerre mondiali, apportatrici di indicibili sofferenze per i popoli d'Europa, avevano aperto la strada al LEVIATANO liberal-marxista, il mostro bicefalo che s'era spartito, a Yalta, le spoglie del nostro continente. Dopo l'annientamento degli ultimi Eroi caduti per la difesa della

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FORTEZZA-EUROPA, si fece avanti una generazione di imboscati voltagabbana svendutisi al maledetto invasore, i quali cooperarono per estendere ulteriormente, in tempo di pace, il terrorismo d'oltreoceano. Fu, questa, una strategia che rese odioso (alle masse) ci che di pi nobile aveva visto la luce durante il Fascismo Repubblicano. A ci si pu ridurre tutta l'opera (ancora oggi coperta dal segreto dl Stato) a cui si dedicarono i neofascisti nel secondo dopoguerra. Gli eredi di quella grossolana impostura costata centinaia di morti civili, oggi, ingrassano sulle poltrone ministeriali sovrintendendo al saccheggio universale decretato .dalla Grande Usura, ovvero imbellettando il cadavere in putrefazione del pi funzionale nostalgismo. Su quali basi poggi questo sistema -che continua ad autocelebrarsi per categorie storiografiche, centocinquantennali rigurgiti giacobino-massonici- non necessario dilungarsi. invece necessario ripetere, s da render comprensibile il concetto anche all'ultimo coglione tricolore neofascista-mano-sul-cuore-ed-inno-di-mameli che, nell'attuale panorama nazionale e internazionale, non esiste nulla che possa vantare lo spessore spirituale della Gnosis Shi'ta , e che, sopra tutto, non sar mai possibile unificare un popolo (laddove questo esistesse davvero) se non ripristinando il senso del Sacro. Ecco perch osservare la Repubblica Islamica Iraniana alla stregua di una compagine spiritualmente affine, pu solo tornare ad onore degli uomini di AVAGUARDIA. S' vero -com' vero- che la causa prima di tante sofferenze perpetrate contro i popoli d'Eurasia risiede nello sfruttamento a oltranza operato dalle centrali della Grande Usura; che a voler rintracciare nello spazio i covi di cotale sistema di iniquit non si pu non citare Washington e Tel Aviv, chiediamo: chi pi della Repubblica Islamica Iraniana -oggirappresenterebbe il baluardo spirituale per eccellenza contro siffatta, luciferina organizzazione?

Tuttavia, la storia della nostra COMUNIT POLITICA pure quella di una debacle numerico~quantitativa (e anche questo da ascriversi a suo onore). Le ragioni di siffatto risultato -com' ovvio che sia- vanno ricercate oltre l'aspetto meramente visibile: la virt, infatti, come il genio, non si insegna sui banchi di scuola. Chi pretende che l'essenza del mondo possa esser colta nella manifestazione , ancora per questo, agli antipodi della verit: questo il significato del platonico (e nietzschiano) come si diventa ci che si . Credere di poter plasmare il carattere deve persone, regolandone la condotta, qualcosa di sommamente ingenuo ( un italiota rester per sempre un italiota, cio un laido furbastro, come dimostra il fallimento mussoliniano ), un'illusione che, dopo una pur breve riflessione, bisognerebbe abbandonare alla chiacchiera dei venditori di fumo democratici, cio ai benpensanti che hanno in dote un cospicuo conto bancario oltre confine.

Oggi, per ci che concerne il s detto Occidente, osserviamo ovunque individui in preda allo sconforto, premessa inevitabile al cedimento e alla caduta. Ci accade poich il carattere intelligibile di questi mezzi-uomini sembra essere giunto al punto di massimo allontanamento dal Principio. La condicio sine qua non perch un IDEA possa divenire oggetto di conoscenza la soppressione -o, se si vuole, il superamento- dell'individualit; cognizione a cui materialisti ed

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empiristi non possono nemmeno accostarsi. a questa riduzione delle facolt intellettive cui l'ultimo uomo andato soggetto nel corso dei secoli -l'incapacit a oltrepassare la forma sensibile, cio il dato sperimentale- che si deve l'attuale incomprensibilit dell'IDEA. Un refrain spesso sentito quello della fine di tutte le ideologie . L'ideologia, pur essendo la manifestazione deteriore della pura idealit (di per s parente gi lontana dell'IDEA platonica), non trova pi spazio alcuno nell'epoca in cui prevale la mistica del consumo a oltranza. Come una sfera la cui superficie esterna si espandesse indefinitamente, vieppi separando le sue parti costituenti, cos le caricature antropologiche infestanti la cittadella occidentale, in bala del pi cieco egoismo (l'ultimo uomo intuisce persino se stesso solo in quanto fenomeno: perci ha orrore della morte psico-fisica), si allontanano inevitabilmente le une dare altre: ecco perch AVANGUARDIA rappresenta un sicuro insuccesso politico. In un mondo in cui la corrente trascina con s ogni miseria umana, chi permane in equilibrio stabile appare alla stregua di una anomalia, di una specie di CAPANEUS alla rovescia, e, come tale, assolutamente incomprensibile.

a questo punto che la dirigenza della COMUNIT POLITICA, mettendo da parte ogni indugio, dovrebbe chiedere chiaramente ai suoi sodali, quasi recitando la formula di una IEROGAMIA MORTIS -il Rito di un sacro Sposalizio con la morte-: volete voi resistere fino alla fine, contro tutta la sgradevole manifestazione visibile, dunque a dispetto di tutte le apparenti sconfitte, reiterando il sacrificio degli ULTIMI DIFENSORI DI BERLINO e senza attendere alcuna ricompensa terrena? . Qualora la risposta fosse affermativa e senza tentennamenti, solo allora sarebbe raggiunta la VITTORIA. Essa, in realt, qualunque corbelleria statistico-numerica fiatasse lo storico progressista, il politicante da strapazzo o il fallito che deambula nei meandri di internet (sputacchiando sentenze antifasciste), non pu che esser metafisica; stante, cio, ben oltre questa misera vicenda terrena.

Nota: 1. Arthur Shopenhauer: "Il mondo come volont e rappresentazione". Edizioni Mondadori; Milano, 1989.

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