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dott.

ssa Bacchiocchi Carlotta

La Mastite una patologia multifattoriale che

coinvolge tutti gli aspetti che circondano la bovina condizionata dal management aziendale Lincidenza e la gravit sono influenzate dalle situazioni e operazioni che si verificano ogni giorno in azienda I microrganismi coinvolti nellinfezione hanno diverse caratteristiche e modalit di trasmissione Lefficienza e la risposte del sistema immunitario degli animali differente e dipende dallet e dal tipo di batterio e dal tipo di conduzione

Processo infiammatorio delle cellule secernenti della ghiandola mammaria . Ha sempre come effetto laumento della carica leucocitaria nel secreto del quarto interessato

agenti infettivi (batteri ,funghi ,virus) agenti non infettivi( trauma lesioni del capezzolo, et, fase della lattazione, patologie sistemiche)
Obiettivo finale eliminazione del danno cellulare e

linfiammazione la reazione di difesa dellorganismo dovuta allazione dannosa di:

tissutale e riparazione

Leucociti polimorfonucleati ,neutrofili(PMNs) azione

fagocitaria e citotossica Monociti e macrofagi si trovano a livello del tessuto connettivo e alveolare, azione fagocitaria Linfociti B e T producono anticorpi IgA e IgM, azione citolitica e battericida

Cosa rappresentano?

Sono la risposta dellorganismo ad un processo infiammatorio a carico della mammella Rappresentano il meccanismo di difesa della mammella nei confronti dei microrganismi patogeni

La mammella bovina
Cellule mioepiteliali

Lossitocina stimola la contrazione delle cellule mioepiteliali

Quando la bovina entra In sala di mungitura, solo Il 25% del latte si trova nelle Cisterna. Il 75% e ancora a livello degli acini

Dotti del latte


Cellule secretrici Cisterna ghiandolare

Cisterna del capezzolo

2
Cellule morte

I batteri distruggono Le cellule secernenti E le tossine ( ) attraverso I vasi sanguigni vanno ad Allertare il sistema immunitario

Vasi sanguigni batteri

Cellule somatiche (linfociti)

3 1

I batteri penetrano nella mammella

Mastite clinica Quarto aumentato di dimensioni Caldo dolente cambia di colore Latte alterato

Mastite subclinica
MASTITI CLINICHE

MASTITI SUB-CLINICHE

Correlazione fra Conta Cellulare di Massa e vacche infette


% C ow s 80 70 60 50 40 30 20
5 10 1 5 7 0 6 0 5 4 4 2 3 4

I nf e c t

0 10 2 0 0 3 0 0 4 0 0 5 0 0 6 0 0 7 0 00 B ul k

Ta nk

Osservazioni Check list


Stabulazione Sulla stabulazione animali Sala di mungitura Benessere animale

Individuare punti critici

Fare domande mirate

Adottare protocolli

Quante mastiti e in che momenti

Informazione e formazione

2.00

2.50

2.75
BCS 3.25 - 3.75 2.50 - 3.00 2.75 - 3.25 3.00 - 3.50 3.25 - 3.50

3.00

3.25

Fase lattazione Parto Lattazione al picco Media lattazione Fine lattazione asciutta

3.50

3.75

Tipo di lettiera

Cuccetta e spazi
ventilazione

Routine di mungitura
1 2 3 4 5

DISINFETTA prima

SGRIZZA

ASCIUGA

ATTACCA

DISINFETTA dopo

60-90

60

Ogni realt aziendale diversa

la Chiave del successo:

la prevenzione

LE 6 REGOLE DELLA PREVENZIONE

1. Mantenere un ambiente pulito, asciutto e confortevole 2. Seguire buone pratiche di mungitura 3. Scegliere disinfettanti di efficacia provata 4. Trattare tutte le bovine alla messa in asciutta 5. Usare impianti adeguati e controllati periodicamente 6. Eliminare le vacche croniche

Linea guida
CONTA CELLULARE <50,000

250,000

>750,000

Ambientali

Contagiosi

Il campione di massa
AZ1 pH Strep. Agalactiae S. aureus Coliformi Staf. ambientali Strep. ambientali 7,3 0 0 320 3.400 2.100 AZ2 7,9 0 5 180 3.600 5.200 AZ3 6,8 0 1.800 28 300 2.300 AZ4 7,15 0 0 130 3850 8100 AZ5 7,4 0 600 15 1100 4700 AZ6 6,77 0 1500 300 3700 6100 AZ7 6,74 0 15 48 1100 2800 AZ8 6,88 0 10 44 7200 10500 AZ9 7,4 0 50 0 100 30 AZ10 6,83 0 100 30 2400 3700

Dati di riferimento Strepto. agalactiae Staphy. Aureus Coliformi Staphy. Coag. Neg. Strep. Non Aga.

obbiettivo Liv. Moderato 0 < 50 <100 <300 <700 50-200 50-150 100-400 300-500 700-1200

Liv. Alto 200-400 150-250 400-700 500-750 1200-2000

Liv. Molto alto >400 >250 >700 >750 >2000

Conta cellulare e batteri


3000 2500

2000

cc (x1000)

1500

1000

500

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2

lattazione (mesi) Staph.aureus Strep.ag E.coli

Trattare tutte le bovine alla messa in asciutta

Rischio di infezione alla messa in asciutta


Rischio di infezione

Strep. uberis Staph.aureus Strep.spp. E. coli

Strep. uberis

E. coli Strep.uberis

settimane
parto

1
Messa in asciutta

3 4 settimane

Meccanismi di difesa naturali


Il capezzolo

Cute sana

Tappo di cheratina
Muscolo sfintere

Evitare linserzione completa della cannula


PROTOCOLLO PER LINFUSIONE ENDOMAMMARIA

1. Dopo lultima mungitura, svuotare manualmente quarti e disinfettare 2. Disinfettare ulteriormente la punta del capezzolo con alcool o altro disinfettante 3. Inserire cm. della cannula nel capezzolo e svuotarvi il contenuto 4. Estrarre la cannula e massaggiare il quarto. 5. Disinfettare con un prodotto barriera.

SFINTERE SANO

ANELLO LISCIO O LEGGERMENTE RUGOSO

ANELLO RUGOSO

ANELLO MOLTO RUGOSO

IMMAGINE MICROSCOPICA DELLE ESCRESCENZE DI CHERATINA

Tempestivit nella diagnosi per ridurre i danni

causati dal batterio e dallinfiammazione Ossitocina Antinfiammatorio generale Antibiotico a largo spettro Convalescenza (separazione dellanimale dal gruppo )

Quando ci troviamo di fronte alla mastite con

sintomi gi conclamati, dobbiamo provvedere a ridurre la reazione infiammatoria. La risposta infiammatoria imponente segno che lanimale provvede da sola ad eliminare i batteri presenti ( fagocitando i batteri) distruggendo i tessuti danneggiati La reazione che ne consegue determina un danno a livello del tessuto colpito.

Cercare di ridurre e contenere il danno che

si verifica a livello cellulare Ripristinare i tessuti distrutti e la circolazione sanguigna Eliminare il dolore Eliminare ledema dovuto alla perdita di liquidi intracellulari

GRAZIE PER LATTENZIONE

GRAZIE PER LATTENZIONE

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