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Demetrio Tripepi

Gli ultimi anni dellOttocento e i primi del Novecento (fino al dicembre 1908) si caratterizzarono sotto il profilo politico-amministrativo a Reggio Calabria per la presenza dei fratelli Tripepi, una agiata famiglia di proprietari terrieri oriundi di Gallina e principi del Foro. Liberali moderati lontani dallestremismo anticlericale, anzi disponibili a buoni rapporti con la Chiesa reggina e con il suo Arivescovo Cardinale Portanova, Domenico Tripepi (1853/1905), Demetrio Tripepi (1859/1908) e Francesco Tripepi (1857/1901) dominarono la scena politica a Reggio Calabria e Provincia ricoprendo ruoli significativi tra cui (Domenico e Demetrio) quello di Sindaci del Capoluogo. Essi diedero vita a quello che fu chiamato il partito dei tripepini cui si contrappose sempre lo schieramento facente capo al deputato Biagio Camagna (la cui figura sar ricordata nel prossimo incontro di marted 24 giugno) detto dei Camagnoti o Camagnini. Morto nel 1905 Domenico Tripepi, sindaco dal 1896 al 1900 e poi nel 1904, la guida di capo del partito fu assunta da Demetrio, sindaco nel 1906/1907. Le beghe politiche locali e linfluenza di Biagio Camagna, uomo vicino al Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, portarono nel febbraio del 1907 alla revoca dalle funzioni del Sindaco Demetrio Tripepi e poco pi tardi allo scioglimento del Consiglio Comunale. Le elezioni che seguirono il 21 luglio dello stesso anno furono tra le pi accese e combattute nella storia di Reggio Calabria. Grazie allalleanza con il mondo cattolico e con il Cardinale Portanova lo schieramento tripepino sconfisse duramente i democratici radicali di Camagna (27 consiglieri su quaranta). Seguirono violenze a aggressioni nei confronti di esponenti politici cattolici e dello stesso Cardinale. Non potendo fare il Sindaco per la sospensione dalle funzioni Demetrio Tripepi fu eletto pro-sindaco e in tale veste accolse nellottobre del 1907 Vittorio Emanuele III in visita alla Citt. Subito dopo per si dimise lasciando il posto di sindaco ad un uomo del suo schieramento Carmelo Mezzatesta. Nei mesi successivi lo scontro politico si

mantenne sempre acceso. Ad esso mise purtroppo fine il terremoto che il 28 dicembre atterr Reggio Calabria. Demetrio Tripepi fu trovato ancora vivo sotto le macerie della sua casa. Tratto in salvo, nonostante le cure, mor il 30 dicembre dello stesso anno. Un anno dopo (il 5 gennaio del 1910) la citt gli rese un caloroso omaggio alla presenza di tutte le autorit.

Un calabrese principe della Chiesa


Il cardinale Luigi Tripepi

di Massimo Rod Alle 17 e 30 di sabato 29 dicembre 1906, si concludeva inaspettatamente, a settantanni, la giornata terrena del cardinale calabrese Luigi Tripepi a meno di ventiquattrore dallinsorgere di un ictus cerebrale emorragico che laveva sorpreso nel sonno. Il suo nome ricorre frequente in convegni e seminari di studio che lo registrano in tante parti del mondo come fonte di sapere e di riferimento. Recentemente, la rivista americana Living tradition, sotto il titolo Early vatican responses to evolutionist theology, ha pubblicato un lungo studio del professore Brian W. Harrison, ordinario di teologia allUniversit Cattolica di Portorico, nel quale Luigi Tripepi ed i suoi scritti sono stati ampiamente richiamati a sostegno dellortodossia cattolica, contro i tentativi emergenti di applicare anche alla creazione la teoria evoluzionistica di Charles Darwin. Il vasto orizzonte culturale, unanimemente riconosciutogli gi in vita, che Luigi Tripepi aveva conquistato giorno dopo giorno, attraverso una non comune accettazione del sacrificio, con il suo carattere determinato e risoluto, da vero calabrese, gli aveva spalancato le porte della stima e della fiducia dei papi, da Pio IX a Leone XIII a Pio X, i quali lo colmarono di incarichi sempre pi importanti e delicati, e dal 1901 lo chiamarono ad ammantarsi della porpora cardinalizia, mentre gi come Sostituto coadiuvava il celebre Segretario di Stato, cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Una vita dedita alla studio Mons. Tripepi era noto nel mondo letterario e scientifico per la vasta erudizione e lacuto ingegno. Fu autore di circa duecento opere di carattere teologico, morale, storico e apologetico, scritte oltre che in italiano, anche in latino, greco, francese, inglese, ebraico e tedesco (tante erano le lingue che conosceva). Una delle sue prime opere, una raccolta di sonetti latini e greci dal titolo Larpa dun calabro, pubblicata nel 1866, fu tradotta in 30 lingue e lo fece conoscere anche fuori dai confini dItalia. Venuto a Roma giovane e avendo studiato con grandi sacrifici economici, consegu la laurea in Scienze Sacre ed Ecclesiastiche allUniversit Gregoriana, e la laurea in Diritto Canonico e Civile presso lUniversit Lateranense. Fu fondatore e direttore di una rivista quindicinale di apologetica, Il Papato, pubblicata dal 1875 al 1889 e raccolta in 42 volumi di 800 pagine ciascuno, in cui il dotto porporato si impegn per la difesa del Papato e del potere temporale, raccogliendo da tutti i rami dello scibile umano le testimonianze atte a glorificare la grandezza e limportanza millenaria della Chiesa Cattolica. e al servizio alla Chiesa Allet di trentatr anni Pio IX gli offr un vescovato in Calabria ma a quella proposta monsignor Tripepi rispose ringraziando e preg di non essere allontanato dai suoi amati studi in Roma. Da allora il Papa lo tenne in maggiore considerazione e la vita di Tripepi stata un susseguirsi di incarichi e di nomine sempre pi prestigiose: consultore della Sacra Congregazione dellIndice nel 1879 e canonico della Basilica di S. Giovanni in Laterano, fu nominato nel 1882 Prelato Referendario di Segnatura e Prelato Domestico; nel 1884, Segretario della Commissione Cardinalizia per gli Studi Storici; nel 1885 canonico del Capitolo di San Pietro in Vaticano; nel 1892 fu nominato Prefetto dellArchivio Vaticano, che apr, per primo, alla cultura mondiale; nel 1894, segretario della Congregazione dei Riti; nel 1896 Sostituto alla Segreteria di Stato; fu inoltre

Prefetto della Sacra Congregazione delle Indulgenze e Segretario della Cifra; Direttore de LOsservatore Romano e Presidente della Pontificia Accademia di Religione Cattolica. Il 15 aprile 1901, Papa Leone XIII lo cre Cardinale dellordine dei diaconi, titolare di S. Maria in Domnica. In precedenza era stato anche ablegato pontificio in Portogallo, incaricato di portare la berretta cardinalizia per il vescovo di Oporto, Americo Ferreira dos Santos Silva, il primo giugno 1879. LOsservatore romano del 18 giugno descrisse le accoglienze trionfali riservate allablegato del Papa, in Spagna prima e in Portogallo poi, in riconoscimento della vasta cultura, della quale era portatore, gi nota in buona parte del mondo cattolico sia europeo che latino-americano. In quel trionfale viaggio Tripepi ebbe in dono dalla Regina Maria Cristina di Spagna un calice doro tempestato di preziosi, con quattro maioliche raffiguranti i quattro evangelisti, calice dinestimabile valore che mons. Tripepi, nel giorno della sua elevazione alla porpora 15 aprile 1901 mand alla chiesa parrocchiale di Cardeto, diletto paese nato. Egli, infatti, non cess mai di dichiarare un grande, filiale affetto per Cardeto mia patria, gli dedic molti dei suoi scritti, destin ai bisognosi, in varie occasioni, parte delle sue sostanze. A Cardeto voleva essere sepolto, ma il suo desiderio pot realizzarsi solo ottantasette anni dopo la sua morte, ed oggi i suoi resti riposano nella sospirata sepoltura a Mallemace di Cardeto, vicino alla Madonna Assunta e vicino alla madre, che giace accanto allaltare del piccolo santuario.

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