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I COLLEGAMENTI VERTICALI
I COLLEGAMENTI VERTICALI
parte 1 1 : I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.)
I COLLEGAMENTI VERTICALI
Possiamo distinguere:
I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) - scale - cordonate (o gradonate) gradonate) - piani inclinati
I COLLEGAMENTI VERTICALI
Oltre a rappresentare lelemento di collegamento tra piani differenziati di un edificio costituiscono il percorso di accesso e di uscita per i diversi piani di un edificio La loro configurazione deve, quindi, rispondere: - a requisiti ergonomici e distributivi
(corretto dimensionamento in relazione all allutenza)
I COLLEGAMENTI VERTICALI
I collegamenti verticali non meccanizzati e, in particolare, le scale hanno rappresentato nelle diverse epoche, e rappresentano tuttora, tuttora, un elemento suscettibile di forte valenza architettonica
Nella piramide maya la scala scala , allo stesso tempo, matrice formale ed elemento di collegamento dell delledificio
I COLLEGAMENTI VERTICALI
I collegamenti verticali non meccanizzati e, in particolare, le scale hanno rappresentato nelle diverse epoche, e rappresentano tuttora, tuttora, un elemento suscettibile di forte valenza architettonica
Nel teatro greco la scala scala , allo stesso tempo, matrice formale ed elemento funzionale
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Si pu forse affermare che in epoca rinascimentale (1500) e barocca (1600 - 1700) che le scale assurgono ai pi pi elevati livelli di rappresentativit rappresentativit qualificando significativamente sia spazi interni, sia spazi esterni
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Non mancano esempi nell nellarchitettura moderna e contemporanea nei quali i collegamenti verticali sviluppano, oltre la funzione pi pi meramente utilitaria, anche un importante ruolo nella composizione architettonica dell delledificio
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Nel GUGGENHEIM MUSEUM di F.L.Wright F.L.Wright convivono e si pu dire compongono compongono ledificio tre collegamenti verticali: - il piano inclinato a spirale - la scala - lascensore
Il piano inclinato a spirale spirale costituisce lelemento formale caratterizzante l ledificio e il percorso espositivo (da percorrere in discesa discesa dopo aver raggiunto il livello pi pi alto mediante la scala e/o l lascensore)
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Nel CENTRE POMPIDOU di Renzo Piano e Richard Rogers il collegamento verticale si dichiara dichiara all allesterno come elemento compositivo della facciata
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Padiglione FOLIE P7 - Bernhard Tschumi - La Villette - Parigi le scale come citazione citazione le scale come elementi plastici plastici nello spazio
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Dicesi PENDENZA di un collegamento verticale non meccanizzato il rapporto tra il dislivello dei piani collegati (h) e la proiezione orizzontale del collegamento (b) (unit (unit di misura: percentuale %) %) Dicesi INCLINAZIONE di un collegamento verticale non meccanizzato langolo tra la retta tangente al suo andamento in sezione e l lorizzontale () (unit (unit di misura: gradi )
h b
pendenza
inclinazione
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pianerottolo di riposo
vano scala
gradini
rampa
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vano scala
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rampa
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pianerottolo: pianerottolo: ripiano di sosta tra due rampe - di arrivo (quando dallo stesso si accede alle unit unit abitative) - di riposo (ripiano intermedio tra due piani dell delledificio)
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pozzo
pozzo (o tromba) : spazio compreso tra le rampe
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Il dimensionamento della larghezza delle rampe deriva dal numero di persone che si prevede possano percorrerle contemporaneamente Le scale costituenti percorso di uscita (di sicurezza) non possono, in generale, avere larghezza inferiore a m 1,20
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a a2 + p2 = 600 ( HERMANT)
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Il pianerottolo di arrivo generalmente anche pi pi ampio della larghezza delle rampe per meglio disimpegnare gli accessi alle unit unit abitative e all allascensore Per risultare rispondente alla normativa per disabili il pianerottolo di arrivo (per la funzionalit funzionalit dell dellaccesso all allascensore) deve avere dimensioni minime non inferiori a m 1,50 x 1,50
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TIPOLOGIE Possiamo distinguere i c.v.n.m. sulla base della loro posizione rispetto al fabbricato
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le scale interne all alledificio tra le scale interne all alledificio possiamo distinguere:
- le scale diritte
(o a rampa singola) la rampa pu essere interrotta da uno o pi pi pianerottoli a seconda della lunghezza
composte da una rampa ampia che, dopo un pianerottolo, si divide in due rampe parallele (o viceversa)
- le scale a tenaglia
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le scale interne all alledificio tra le scale interne all alledificio possiamo distinguere:
I COLLEGAMENTI VERTICALI
le scale interne all alledificio tra le scale interne all alledificio possiamo distinguere:
- le scale elicoidali
(a pianta circolare o ellittica)
caratterizzate da rampe ad andamento curvilineo (circolare o ellittico) che si sviluppano intorno ad uno spazio centrale libero
- le scale a chiocciola
caratterizzate da una successione di gradini di forma triangolare/trapezia triangolare/trapezia vincolati ad un elemento portante centrale
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Tipi di scale
con riferimento alla forma in pianta del vano scala possiamo distinguere:
scale quadrate
scale rettangolari
scale poligonali
scale mistilinee
scale circolari
scale ellittiche
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Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
- scale a prova di fumo - scale a prova di fumo interne - scale protette - scale di sicurezza esterne
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Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
murature REI
ZONA A RISCHIO
porta REI
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Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
I COLLEGAMENTI VERTICALI
Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
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Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
SCALA DI SICUREZZA
SCALA DI SICUREZZA
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Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
scala protetta
murature REI
scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso diretto da ogni piano, con porte di resistenza al fuoco REI predeterminata e dotate di congegno di autochiusura
(D.M. 30 novembre 1983)
ZONA A RISCHIO
ZONA A RISCHIO
SCALA PROTETTA
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Tipi di scale
con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere:
- h parapetto non inf. inf. a mt 1 - parapetto dotato di almeno un corrente intermedio e di corrente fermapiede - altri requisiti (rampe lineari, dim. dim. alzata e pedata, ecc.) in relazione alle destinazioni d duso dell delledificio ed alle relative norme specifiche
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Tipi di scale
con riferimento alla tipologia edilizia possiamo distinguere:
casa in linea
- scala con illuminazione e aerazione dirette
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Tipi di scale
con riferimento alla tipologia edilizia possiamo distinguere:
casa a torre
- scala con illuminazione e aerazione dirette
casa a torre
- scala senza illuminazione e aerazione dirette
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le soluzioni costruttive
I COLLEGAMENTI VERTICALI
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le soluzioni costruttive
le scale in c.a.
- a sbalzo da parete
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le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante incastrata incastrata nei pianerottoli
con trave in c.a. al bordo dei pianerottoli a sostegno delle solette delle rampe e dei pianerottoli
I COLLEGAMENTI VERTICALI
le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante incastrata incastrata nei pianerottoli
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le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante incastrata incastrata nei pianerottoli
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I COLLEGAMENTI VERTICALI
la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto
Noto l linterpiano da servire occorre stabilire il numero delle alzate da utilizzare. Adottando una delle formule note si sceglie una coppia a, p p compatibile con l lutenza prevista. Ad esempio: 2a 2a+ p p = 6365 cm (BLONDEL) => scegliendo p = 30 cm (edificio residenziale) => a=16,5 17,5 I valori di a e p sono da considerarsi di primo approccio e vanno verificati ed, eventualmente, modificati sulla base di ulteriori dati.
interpiano
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto
- il valore definitivo dell dellalzata a si ottiene come segue: - noto l linterpiano I, si valuta n = I/a I/a; - si approssima n ad un valore intero n, di solito il primo intero > di n n se si vuole che l lalzata non sia superiore a quella a scelta; - si calcola a = I/n ottenendo un numero di solito a pi pi cifre decimali; - si approssima a con una precisione al millimetro millimetro cercando di ripartire, per arrotondamento, le differenze sui vari gradini poich ad poich una precisione grafica pi pi accurata non potrebbe corrispondere un unesecuzione altrettanto precisa essendo solitamente le misurazioni misurazioni di cantiere (pi generalmente al cantiere al pi pi approssimate al millimetro (pi centimetro centimetro)
interpiano
In particolare:
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto
Tornando all allesempio numerico: se I = 300 cm e se si adotta a = 17 cm si ha: n = 300/17 = 17,65 cm scegliendo n = 18 si ha: a = 300/18 = 16,6666666 cm Adottando per a il valore approssimato a=16,7 cm si dovranno compensare le differenze cumulate per ogni rampa (circa 4 decimi di millimetro per ogni gradino) nella quotatura dei singoli pianerottoli Per le correzioni inerenti i singoli gradini si pu operare variando opportunamente lacquatura acquatura della pedata.
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Per realizzare correttamente una scala a pi pi rampe occorre progettarne lo sfalsamento. sfalsamento. Si tratta di una procedura di disegno disegno della scala che consente di ottenere due risultati rilevanti sia sotto l laspetto architettonico, sia sotto quello costruttivo: - la continuit continuit dei piani intradossali della scala (rampe e pianerottoli) - la continuit continuit del corrimano
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Il primo risultato (continuit dei piani intradossali) (continuit intradossali) oltre a rendere pi pi pulito pulito landamento dell dellintradosso della scala, ne semplifica le fasi realizzative (assenza di spigoli e sbalzi nella realizzazione delle cassaforme, cassaforme, pi pi agevole disposizione delle armature) Il secondo risultato (continuit del corrimano) (continuit corrimano) oltre a determinare un corrimano esteticamente pi pi gradevole, ne migliora la funzionalit funzionalit evitando bruschi cambi di quota cui la mano dovrebbe adattarsi percorrendo la scala
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Quando una scala viene progettata senza tener conto dello sfalsamento, sfalsamento, pur potendo ottenere il risultato di un pozzo della scala di lunghezza pari alla sola somma delle pedate (invece che somma delle pedate + 1 pedata) ottenendo un ingombro della scala ridotto ridotto, si devono accettare, come conseguenza, le discontinuit discontinuit degli intradossi e del corrimano. corrimano.
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Planimetricamente, Planimetricamente, infatti, la procedura che verifica lo sfalsamento comporta che la lunghezza del pozzo della scala si incrementa di una pedata. pedata. La posizione delle pedate delle 2 rampe consecutive non pu essere decisa esaminando solo l landamento in pianta, ma occorre considerare anche l landamento in sezione. Si procede come segue: - si stabilisce la posizione del pozzo della scala e se ne tracciano le proiezioni (tratteggi (tratteggi verticali in rosso) rosso) - si disegnano i pianerottoli di cui sono note le quote (al finito e al rustico) e, di solito, gli spessori (determinati dalle loro caratteristiche costruttive)
segue>
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continua
la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
- si congiungono i punti di intersezione degli intradossi dei pianerottoli con le corrispondenti proiezioni del pozzo scala, ottenendo il profilo intradossale della scala - si stabilisce o lo spessore della rampa (questo il dato di solito obbligato obbligato per motivi strutturali) o la distanza della prima alzata rispetto alla proiezione del pozzo della scala - scelto uno dei due valori l laltro si ottiene di conseguenza ricordando che tutte le linee di pendenza occorrenti per il disegno in sezione delle due rampe consecutive devono intersecarsi, intersecarsi, a due a due, in punti appartenenti alle linee di proiezione del pozzo della scala e che in tali punti confluiscono anche le corrispondenti linee costruttive (intradosso ed estradosso rustico e finito) dei pianerottoli
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Provando a ridurre lo spessore della rampa, rampa, rispetto al disegno precedente, si pu verificare che la prima alzata si allontana dalla proiezione del pozzo della scala. scala. Quando questa distanza diviene pari a 1/2 della pedata si verifica che la rampa successiva presenta le pedate allineate allineate con quelle della precedente. In questo caso si dice che lo sfalsamento nullo. nullo. Stazionando su un pianerottolo generico, lo sfalsamento quindi la distanza tra l lultima alzata della rampa di arrivo e la prima alzata di quella di partenza. partenza. Nel caso del disegno precedente pari, quindi, ad 1 pedata e poich poich lultima alzata della rampa di arrivo precede la prima alzata della rampa di partenza (nel verso di salita) si dice che lo sfalsamento di una pedata indietro (o negativo) negativo)
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
In generale, quindi, si potr potr avere: - sfalsamento nullo - sfalsamento indietro o negativo - sfalsamento in avanti o positivo
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Nel caso dello sfalsamento in avanti o positivo si evidenzia, esaminando la sezione, che esso comporta una riduzione dello spessore della rampa. rampa. Ne deriva che uno sfalsamento di una pedata in avanti risulta possibile, in genere, in presenza di spessori maggiori dei pianerottoli tali da consentire un idoneo spessore della rampa. (Una semplice verifica di quanto sopra la si pu ottenere immaginando di traslare la sagoma dei gradini verso destra lasciando inalterata la posizione dell dellintradosso della rampa generica)
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Un impedimento alla realizzazione dello sfalsamento pu essere l limpossibilit impossibilit di aumentare la lunghezza del pozzo della scala (e conseguentemente del vano scala) In tal caso il pozzo della scala potr potr avere una lunghezza esattamente uguale alla somma delle pedate delle rampe, ma bisogner bisogner accettare accettare la presenza delle discontinuit discontinuit di intradosso e di corrimano.
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento
Procedura analitica
Oltre che mediante costruzione grafica lo sfalsamento pu essere calcolato analiticamente mediante formule derivanti dalla trigonometria piana. piana. Considerando i triangoli e le notazioni in figura si ha:
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, sezione, particolari
Rappresentazione grafica in pianta: - al piano in cui ha inizio la scala - ai piani intermedi (piano tipo tipo) - all allultimo piano
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, pianta, sezione, particolari
20 19
18 17
16 15
14 13
12 11
+3,00m
+4,65m
10
NUMERAZIONE ALZATE -
QUOTE ALTIMETRICHE -
ASSE DI PERCORRENZA
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, sezione, sezione, particolari
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la tipica scala dell delledificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, sezione, particolari
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FINE