You are on page 1of 7

http://www.federica.unina.

it/economia/istituzioni-di-diritto-privato-economia/nozioni-diritto-privato/ Fonti del diritto Sono fonti del diritto gli atti o i fatti considerati dallordinamento idonei a creare, modificare o estinguere norme giuridiche. Le fonti sono a loro volta indicate da altre norme. Ogni norma posta da una superiore: al vertice della gerarchia vi la Costituzione, la quale trova la sua legittimit nel suo stesso fondamento. Al pluralismo di entit decentrate e autonome corrisponde un pluralismo delle fonti, ordinate nella seguente gerarchia: 1)fonti costituzionali (Costituzione e leggi costituzionali) 2)fonti comunitarie (atti normativi della U.E.) 3)fonti primarie (leggi ordinarie statali, decreti legisl. e decreti legge, regole parlamentari ecc..) 4)fonti secondarie (regolamenti amministrativi) 5)fonti terziarie (consuetudini e, secondo taluni, regolam. e statuti di condominio, impresa, assoc.) Lunica elencazione normativa delle fonti del diritto italiano contenuta nel Codice Civile del 1942 (1 disp. Prel), ma del tutto superata, considerando il semplice fatto che la Costituzione Repubblicana del 1948. La Costituzione rigida, ovvero non pu essere modificata con leggi ordinarie del Parlamento e la sua parte repubblicana non lo pu mai essere da nessuna maggioranza: le fonti primarie, poich sono subordinate alla Costituzione, devono avere un fondamento costituzionale. La Costituzione assegna in modo diretto e indiretto a ciascuna fonte a lei subordinata la propria funzione normativa, si dice perci che gode della competenza della competenza. La gerarchia indica la forza attiva (capacit normativa) e la forza passiva (capacit di resistere allabrogazione) della fonte. La Corte Costituzionale assicura il predominio della Costituzione sulle altre fonti: essa ha infatti il potere di rimuovere le norme che considera incostituzionali. La legge appare dunque subordinata alla Costituzione. Al mero principio di legalit si sostituisce cosi quello di legalit costituzionale Identificazione delle fonti Per identificare le fonti si ricorre a due criteri: criterio formale: in questo caso la legge viene riconosciuta dalla sua denominazione ufficiale e dal suo processo di approvazione (es. l. n.392 del 1978) criterio sostanziale: si fa riferimento alla sostanza della legge (es. la legge sullaborto) Si insegna che le norme sono generali (perch riferite a una collettivit e non a un singolo) e astratte Tuttavia non tutte lo sono. Codice una fonte (del rango di legge ordinaria) contenente un insieme di proposizioni prescrittive raccolte in modo coerente e sistematico al fine di disciplinare in modo tendenzialmente completo un settore. In Italia abbiamo avuto il Codice Civile del 1865 e quello, ancora in vigore, del 1942. Il vigente Codice Civile pone al centro dellattenzione il produttivismo. Tuttavia esso va riletto alla luce della Costituzione repubblicana del 1948, in modo da rendere la produttivit subordinata ai diritti fondamentali della persona. A seguito del 1942 sono state emanate numerose altre leggi riguardanti tale settore, a tal punto da parlare di decodificazione. Tuttavia ci non comporta certo una perdita di unitariet dellordinamento, sempre garantita dalla presenza della Costituzione. Fonti del diritto dellU.E. La Comunit europea, istituita con trattato internazionale tra Stati sovrani, reso esecutivo in Italia con la l. 14ottobre 1957n.1203, ha il compito di: istituire un unione economica e monetaria, oltre a un comune mercato promuovere uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attivit economiche proteggere lambiente e migliorarne la qualit Tutto questo soprattutto permettendo una pi libera circolazione di denaro persone e servizi, garantendo la libera concorrenza e instaurando politiche comuni nei settori dellagricoltura e dei trasporti. Si costituito cosi unordinamento giuridico comunitario, il quale deve per sottostare alla legittimit e legalit nazionale. Si deve cio creare un ordinamento italo-comunitario.

Con il Trattato di Maastricht del 1992 e quello di Amsterdam del 1997 le competenze comunitarie sono state ampliate fino a comprendere anche numerosi aspetti non economici (quali ambiente sicurezza ecc). Si cercato di ridurre le tensioni tra Stati membri mediante il principio disussidiariet: ovvero nelle materie di cui lU.E. non propriamente competente la Comunit non pu imporre agli St ati che non sono in grado di attuare i suoi obiettivi di attuarli a livello nazionale, ma deve cercare di attuarli a livello comunitario aiutando in qualche modo tali Stati. Tra le fonti comunitarie vi sono: regolamenti: direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri, anche nei rapporti tra cittadini direttive: non direttamente applicabili. Richiedono che lo Stato le recepisca, e una volta recepite sono applicabili nei rapporti cittadino-Stato, ma non nei rapporti tra cittadini. Regolamenti e direttive sono gerarchicamente superiori alle fonti ordinarie interne, tuttavia sottostanno alla Costituzione italiana. Lintegrazione delle fonti nazionali e di quelle comunitarie ha portato alla costituzione di un ordinamento definibile italo-comunitario delle fonti. Fonti internazionali Le consuetudini internazionali hanno rango superiore alle fonti primarie e assimilabile a quelle costituzionali, e si adeguano automaticamente in virt della 10 cost. . Le norme internazionali pattizie invece devono essere recepite mediante atto-fonte per essere applicabili su territorio nazionale. Questo avviene mediante emanazione di una norma che contenga i punti del Trattato. Se la norma differisce in qualcosa dal Trattato essa a prevalere. Leggi regionali e consuetudini (fonte-fatto) Le leggi regionali fanno parte delle leggi primarie. La consuetudine o uso normativo una fonte-fatto, priva di una dichiarazione imputabile alla volont normativa di un soggetto determinato (fonte-atto) essa risulta da un comportamento reiterato e costante dei consociati, e deve essere tenuto nel convincimento della sua doverosit. una fonte terziaria, poich subordinata alla legge e ai regolamenti. Nelle materie regolate da leggi o regolamenti esse hanno efficacia solo se da essi richiamate (secundum legem). La tradizione ammette la consuetudine praeter legem nelle materie non coperte da fonti primarie o secondarie. Non valgono mai se sono contra legem. Fonti c.d. extra ordinem Sono le fonti la cui idoneit a produrre norme non stabilita da norme superiori: contratti collettivi di lavoro, accordi di collaborazione tra imprese ecc.. Accordi tra Governo e sindacati con o senza lulteriore partecipazione degli imprenditori. Authorities: la crisi dello Stato e i cambiamenti degli ultimi decenni hanno contribuito al loro proliferare. A queste sono affidate funzioni di garanzia e controllo in materie di particolare importanza per lo sviluppo dei rapporti giuridico-sociali: il mercato dei valori mobiliari (CONSOB), concorrenza tra imprese (autorit garante della concorrenza e del mercato), i mezzi di comunicazione di massa (garante per la radiodiffusione e leditoria) e molti altri. Esse emanano norme regolamentari inerenti le loro materie: danno vita a una normazione atipica che auspicabile rientri al pi presto negli alvei classici dello Stato. Giurisprudenza e dottrina Il giudice sottoposto soltanto alla legge e la sentenza del giudice non legge. Linsieme delle decisioni costituirebbe il diritto vivente e al giudice non sarebbe consentito di deviare rispetto a decisioni prese da altri in passato. Soluzione inaccettabile. Il precedente dunque non fonte nel nostro sistema, a differenza di quello anglosassone. (perch contengono una fattispecie astratta da applicare a innumerevoli fattispecie concrete). Principi Bench il diritto sia frazionato in molti settori esso non perde mai la sua unitariet. Il diritto non va dunque studiato per settori ma per problemi, sapendo che esistono principi fondamentali del complessivo sistema. Diritto civile La rigida distinzione tra diritto privato e diritto pubblico, secondo la quale luno disciplinerebbe gli

interessi dei singoli individui e laltro quello della collettivit, oggi insostenibile. Oramai esistono associazioni private che tutelano interessi collettivi (partiti e sindacati) ed esistono casi in cui lo Stato assoggettato alle medesime norme previste per un privato (vd espropri o societ a partecipazione statale). In ogni settore convivono norme di diritto pubblico e privato. Propriamente sono di diritto privato le regole e i principi relativi alla disciplina del comportamento individuale riconducibili al principio di eguaglianza. Sono di diritto pubblico invece le norme che istituiscono unadifferenza tra soggetti comuni ed enti investiti di autorit. Pi che diritto privato si deve quindi parlare di diritto civile, inteso come diritto dei cives, tutti uguali di fronte alla legge. Personalismo e solidarismo costituzionali La persona ha dignit in quanto in relazione diretta con lassoluto nel quale soltanto ha compimento. La Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit, e richiede ladempimento dei doveri inderogabili di solidariet politica, economica e sociale (2 cost.). Il principio di tutela della persona il supremo principio costituzionale, inseparabile da quello di solidarismo: la cura dellaltro fa parte del concetto di persona. Tutto in posizione servente rispetto alla persona. Democrazia Inseparabile dalla eguaglianza e dal valore della persona la democrazia, procedura di decisione che richiede un libero confronto di opinioni non sopprimibili (eguaglianza), tra le quali prevale la maggioranza sulla minoranza, senza per negare a questultima i suoi diritti insopprimibili (valore della persona). Principio della divisione dei poteri e principio di legalit Introdotta da Montesquieu. Per prevenire abusi di potere si ricorsi alla tripartizione dei tre principali poteri: legislativo: Parlamento esecutivo: Governo giudiziario: Magistratura e giudici La Costituzione poi affida funzioni non riconducibili a questa tripartizione ad altri organi quali il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale ecc.. La legalit fedelt alla legge e rispetto per le norme. Principio di eguaglianza Oltre alluguaglianza di sesso, razza, lingua, religione ecc..(uguaglianza formale), lo Stato si impegna anche a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libert e luguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione di tutti i lavoratori allorganizzazione politica, economica e sociale del Paese(uguaglianza sostanziale)(3 cost.). Eguaglianza Egualitarismo Non si prevede luguaglianza di tutti in tutto, a prescindere dai meriti personali; quel che si richiede che ogni disparit di trattamento sia giustificata come attuazione dei principi costituzionali. Funzione legislativa e giustizia costituzionale Democraticit, separazione dei poteri, eguaglianza, personalismo trovano il momento principale di svolgimento nellattivit legislativa del Parlamento. Irretroattivit: la legge idonea a regolamentare i rapporti giuridici venuti ad esistenza in un momento successivo a quello nel quale essa entrata in vigore. Essa regola di rango costituzionale solo nella materia penale. Negli altri ambiti lirretroattivit un principio: le leggi retroattive sono legittime purch non contrastino con eguaglianza, ragionevolezza e legalit. Riserva di legge: la previsione implicita o esplicita nella Costituzione di materie che devono essere disciplinate soltanto con legge. Il Parlamento non pu rimandare la funzione legislativa a fonti secondarie, quali i regolamenti del potere esecutivo. Si distinguono in: riserve di legge assolute: impone al Parlamento di disciplinare la materia in dettaglio riserve di legge relative: il Parlamento deve regolare la disciplina di principio,lasciando a fonti secondarie quelle di dettaglio riserve di legge rinforzate: nel caso in cui la Costituzione

suggerisca anche quali siano i contenuti di valore della legge. La riserva di legge garantisce il diritto fondamentale delle minoranze e il principio di legalit. La Corte costituzionale, a seguito di domanda di accertamento di costituzionalit di una legge, pu emettere sentenze di: inammissibilit: si dichiara semplicemente linammissibilit della questione e non si accerta nemmeno se vi sia costituzionalit o meno di rigetto: la Corte accerta linfondatezza della questione di costituzionalit e la disposizione di legge resta in vigore di accoglimento: con sentenze di accoglimento, totale o parziale, la Corte elimina in tutto o in parte dallordinamento giuridico la legge impugnata, la quale cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione interpretative di rigetto: si dichiara che la norma, quale risulta dallinterpretazione della Corte del testo x costituzionalmente legittima interpretative di accoglimento: si dichiara che la norma, quale risulta dallinterpretazione della Corte, incostituzionale additive: la Corte dichiara una legge incostituzionale per ci che non dice e non per ci che dice (ad es. quando un diritto deve essere esteso a pi categorie) Funzione legislativa e funzione di mercato Il potere economico diffuso su un mercato mondiale non controllabile dal potere politico nazionale. La funzione legislativa deve perci fare i conti con la funzione di mercato. Il mercato non una realt distinta dal diritto: esso categoria di diritto poich il diritto lo orienta secondo i suoi valori complessivi. Vi mercato se vi possibilit giuridica di commerciare un bene, se vi tutela contro linadempimento delle promesse di scambio contenute nei contratti, se vi protezione dal monopolio. La tutela del mercato in primo luogo regolamentazione giuridica della concorrenza (legislazione antitrust). I suoi fondamenti sono nella Costituzione: la libert di concorrenza implicita nella libert di iniziativa economica (41 cost.); non un fine, ma un mezzo per realizzare lutilit sociale e la partecipazione di tutti allorganizzazione del Paese. Il maggior sviluppo della tutela del mercato nelle fonti del diritto della Comunit Europea, che vietano abusi e accordi impropri tra imprese operanti nei paesi membri. Oggetto fatto ed effetto del rapporto giuridico Il bene loggetto della situazione soggettiva; poich ogni situazione soggettiva inserita in un rapporto, il bene anche oggetto del rapporto. Ogni situazione ha un bene quale oggetto, e tale bene pu essere patrimoniale e non. Vi sono beni a godimento esclusivo e beni a godimento plurimo. Le norme giuridiche sono strumenti di valutazione del comportamento. Per formulare giudizi sul comportamento necessario impiegare concetti. Lanalisi e lelaborazione dei concetti prende il nome di dogmatica giuridica. Il concetto non vero o falso, ma utile o inutile, e la dogmatica una forma di conoscenza utile per lapplicazione delle norme. Concetti vari 1)Fatto: evento o stato valutato dalla norma. Pu essere: umano: detto atto giuridico naturale: eventi non ascrivibili a volont consapevole delluomo Effetto: conseguenza giuridica che si collega al fatto. Pu essere: costitutivo, se in conseguenza del fatto nasce un rapporto giuridico modificativo, se in .. si modifica un rapporto giuridico estintivo, se .. si estingue un rapporto giuridico Situazione soggettiva: ci che si costituisce o modifica; una delle parti del rapporto Rapporto giuridico: relazione tra due situazioni soggettive correlate Titolarit: il legame tra soggetto (attivo o passivo) e situazione soggettiva La posizione di un soggetto davanti a una norma di potere o di dovere, intesi sempre in senso relativo e non assoluto. La norma valuta il comportamento umano; il comportamento umano sempre relazionale, dunque

se un soggetto ha un potere, vi necessariamente anche chi ha un dovere che ad esso corrisponde (il concetto di situazione soggettiva inseparabile da quello di rapporto giuridico). Rilevanza: rilevante il fatto valutato da norme giuridiche Efficacia: efficace latto al quale sono collegabili effetti giuridici (nascita, modificazione ed estinzione di situazioni soggettive) Un fatto non pu essere efficace (giuridicamente) se non rilevante, ma non viceversa. Infatti un fatto pu essere rilevante ma non ancora (pienamente) efficace quando linteresse richiede unulteriore situazione per la sua attuazione. Atti giuridici 1)Gli atti giuridici (ovvero i fatti umani) si dividono in: atti giuridici in senso stretto, in cui conta la volont e la consapevolezza dellatto, non lintenzione di produrre effetti giuridici. (es. la richiesta di pagamento da un creditore a un debitore atto giuridico in senso stretto in quanto i suoi effetti- vd. Interessi- sono indipendenti dalla volont del soggetto) negozi giuridici, in cui non vi solo la volont dellatto, (come negli atti giuridici in senso stretto) ma anche la volont di determinati effetti. I fatti umani sono manifestati mediante comportamenti dichiarativi(dichiarazioni) e comportamenti concludenti. Dichiarazione: latto comunicativo con il quale lagente trasmette un significato. Pu essere: di scienza: lautore comunica ci che sa di volont: lautore comunica ci che vuole Comportamento concludente: non intenzionalmente comunicativo; il significato si desume da un comportamento. Liceit e meritevolezza Liceit: lecito ci che non illecito per lordinamento Illiceit: si definisce illecito qualunque fatto (atto) doloso (intenzionale) o colposo che cagiona ad altri danno ingiusto (2043 C.C.) Meritevolezza: per meritevolezza si intende meritevolezza di tutela, e dipende dalla valutazione di un atto Struttura e funzione del fatto giuridico Per struttura di un fatto si intende il suo processo di formazione. Un fatto cos pu essere istantaneo, continuativo, periodico, unilaterale, bilaterale ecc.. Per funzione di un fatto si intende invece il significato normativo degli effetti. Per questo si dice che la struttura segue e non precede la funzione, perch per ottenere un determinato effetto giuridico necessario compiere determinati atti giuridici. Da questo si capisce perch una medesima funzione possa realizzarsi mediante pi strutture. Pertanto la struttura del negozio si dice che variabile in astratto, determinata in concreto. Gli effetti giuridici possono essere diretti o riflessi (se hanno la loro causa direttamente nel fatto, o se sono leffetto delleffetto) immediati o differiti. Gli effetti essenziali sono sempre diretti, ed a questi si deve guardare per la qualificazione della fattispecie. SITUAZIONE SOGGETTIVA E RAPPORTO GIURIDICO Le situazioni giuridiche soggettive sono sempre comprese entro un rapporto giuridico, del quale ciascuna situazione un elemento. Dalla norma sorgono doveri. Il rapporto giuridico, sotto il profilo strutturale, relazione tra situazioni soggettive e non tra soggetti, dal momento che una situazione soggettiva pu essere momentaneamente senza soggetto o anche priva di soggetto determinabile a priori. Il passaggio dalla volont astratta della norma alla volont concreta del soggetto configurato come passaggio dal diritto oggettivo (ordinamento giuridico) al diritto soggettivo (potere di un soggetto garantito dallordinamento). Diritto soggettivo: potere della volont di agire per la soddisfazione di un proprio interesse tutelatodalla legge. Questo potere si esercita sul c. d. oggettodel diritto. Esso pu essere: una cosa

un comportamento di un altro soggetto, obbligato nei confronti del titolare del diritto Il diritto soggettivo pu essere: - reale: (in rem), un diritto assoluto, ovvero opponibile erga omnes - di credito: (in personam), relativo, poich ad esso corrisponde il dovere di un singolo Definizioni delle situazioni soggettive attive Il diritto soggettivo il diritto riconosciuto dallordinamento a un soggetto per realizzare il proprio interesse; come le altre situazioni pu essere limitato internamente (se il titolare di tale diritto pu tenere soltanto i comportamenti giustificati dallinteresse posto a fondamento della situazione soggettiva) o esternamente. Potere la classificazione generale di tutte le situazioni attive Definizioni delle situazioni soggettive passive Quelle correlate al diritto soggettivo sono: obbligazione: situazione correlata al diritto di credito obbligo: situazione correlata caratterizzata dalla non patrimonialit della prestazione Dovere la classificazione generale di tutte le situazioni passive. Situazioni soggettive La categoria del diritto soggettivo stata ideata per giustificare poteri di natura patrimoniale ma del tutto inadeguata se riferita alla persona. La personalit non si esaurisce nellaspetto negativo (dovere di astensione), bens si coglie anche in positivo, come fondamento di situazioni soggettive attive che richiedono ad altri non lastensione, ma in pi la cooperazione nella realizzazione di un interesse esistenziale. Aspettativa: situazione soggettiva strumentale per lacquisto di unulteriore situazione (vd. Chi Contratta sotto condizione, per il quale il raggiungimento del risultato previsto dipende dal verificarsi di un evento futuro) Potest: situazione soggettiva nella quale il titolare ha un potere per la cura di un interesse altrui ed contemporaneamente obbligato ad esercitare tale potere. una situazione di potere-dovere Interesse legittimo: la situazione soggettiva correlata alla potest Onere: la situazione passiva nella quale il titolare deve tenere un comportamento nellinteresse non altrui ma proprio. un obbligo potestativo, ovvero il titolare pu adempierlo o no, ne va solo del suo interesse. Status: situazione soggettiva che esprime la posizione di un soggetto nellambito di una collettivit.Possono essere: a) assolute, valevoli erga omnes b) espressive della posizione dellindividuo in una comunit organizzata c) fondate sulla comunione di vita Interessi diffusi: sono quelli che non appartengono a un gruppo organizzato (interessi collettivi), o quelli che pur appartenendo a un gruppo organizzato (associazioni ambientaliste) siano propri di una collettivit non organizzata. Titolarit: il legame tra soggetto e situazione soggettiva, anche se non elemento essenziale per lesistenza della situazione soggettiva. Pu essere: attuale, se la situazione appartiene di fatto al soggetto potenziale, se esiste un titolo idoneo allacquisto della titolarit definitiva occasionale, riguarda le ipotesi nelle quali una situazione pu appartenere ad un qualsiasi soggetto in quanto fungibile istituzionale, la situazione soggettiva deve avere necessariamente un determinato titolare e, pertanto, non pu essere trasferita Dinamica delle situazioni soggettive Esercizio della situazione: esercizio del diritto soggettivo di propriet Potere di godimento: possibilit per il titolare della situazione di trarre dal bene tutte le utilit coerenti con la funzione della situazione stessa Potere di disposizione: il potere di provocare una vicenda costitutiva, modificativa o estintiva di un rapporto giuridico (vendere o dare in locazione la propria abitazione). Potere di controllo: emerge quando la situazione soggettiva fa parte di un rapporto complesso (vd quello associativo). Serve a controllare le varie situazioni soggettive che fanno capo allente. Il potere di disposizione pu essere attribuito per legge o volont negoziale ad un soggetto diverso

dal titolare (quando o non vuole o non pu agire personalmente). Si parla dunque di: legittimazione: abilitazione a compiere il negozio quale atto di disposizione della situazione. Il negozio concluso da un soggetto privo di legittimazione a disporre inefficace. Un terzo, a cui stata affidata la legittimazione si dice rappresentante Abuso: lesercizio contrario o comunque estraneo alla funzione della situazione soggettiva ( abusa della procura il rappresentante che concluda negozi in conflitto di interessi e a danno del rappresentato, poich egli ha ilpotere-dovere di curare linteresse del rappresentato. Eccesso di potere: si tratta di esercizio di un potere che non si ha in parte o del tutto (se il rappresentante abbia in procura di dare in locazione la casa del rappresentato e invece la venda) Scambio e circolazione Il diritto regola la circolazione dei beni per contemperare gli interessi delle parti dello scambio e dei terzi. Contratti corrispettivi (sinallagmatici): ciascuna delle due parti effettua una prestazione che ragione dellaltra. la cooperazione regolata per contratto con un risultato finale vantaggioso per entrambe le parti (vd compravendita 1470) Contratti unilaterali: sono quelli con prestazioni a carico di una sola parte. Esso pur sempre negozio bilaterale; unilaterale leffetto, favorevole solo per una delle parti del contratto (1333) Un contratto pu avere efficacia: obbligatoria: se non si trasferisce il diritto ma nasce lobbligazione di trasferire; il trasferimento avr luogo con un successivo atto reale: una vicenda modificativa di una situazione soggettiva, che muta titolare immediatamente. Il trasferimento delle situazioni soggettive studiato dal punto di vista dellacquisto ( originario se la situazione non si trasferisce ma si costituisce autonomamente nella titolarit dellacquirente; derivato se la situazione non si costituisce ma si trasferisce dal vecchio titolare al nuovo) Alienante o dante causa: chi perde la titolarit col trasferimento della situazione soggettiva Acquirente o avente causa: chi diviene titolare col trasferimento della situazione soggettiva Successione: un altro modo per dire trasferimento. Pu essere: a titolo particolare: quando riguarda una singola situazione o un complesso di situazioni a titolo universale: quando si trasferisce la totalit delle situazioni di cui era titolare un solo soggetto: lunico esempio certo ne la successione mortis causa Si distingue tra parte dellatto (autore) e parte del rapporto (destinatario delleffetto, il pi importante). Le due qualificazioni non coincidono quando latto compiuto da un rappresentante e gli effetti si producono direttamente per il soggetto rappresentato. Terzi sono i soggetti che non sono parti. Essi rispetto alla situazione soggettiva: possono lederla (sono tenuti a risarcire il danno) possono o devono esserne favoriti possono o devono cooperare possono essere lesi dallesercizio o dalleffetto

You might also like