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Maxi sequestro di anabolizzanti per bovini e maiali da parte del Corpoenzio assordante delle associazioni di categoria Il Fatto Alimentare

13/06/13 15.49

Maxi sequestro di anabolizzanti per bovini e maiali da parte del Corpo Forestale. Silenzio assordante delle associazioni di categoria
Pochi giorni fa il Corpo forestale dello stato ha sequestrato pi di 17.000 confezioni di farmaci veterinari per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro. I medicinali erano destinati a bovini e suini. La banda era composta da farmacisti, allevatori, grossisti e veterinari attivi in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, coordinati da un grossista specializzato nella rivendita di farmaci veterinari.

Il Corpo forestale dello stato ha sequestrato 17.000 confezioni di farmaci destinati allingrasso illegale di bovini e suini

Loperazione merita una certa attenzione per lampiezza dellarea dazione e il numero di persone coinvolte nel traffico clandestino. Le autorit hanno condotto 101 perquisizioni per un totale di 65 persone indagate. Il trucco era semplice, un gruppo di allevatori compiacenti acquistava farmaci in quantit superiore a quello somministrato realmente agli animali e le dosi in eccesso venivano utilizzate per il mercato clandestino.

La vicenda grave sia perch si tratta di grossi numeri sia perch il problema delluso di sostanze illecite negli allevamenti, come cortisonici, ormoni ed antibiotici, non ancora stato risolto negli ultimi 40 anni. La notizia non ha avuto il risalto che merita sui mezzi di comunicazione quali giornali e siti internet, anche se stiamo parlando
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Maxi sequestro di anabolizzanti per bovini e maiali da parte del Corpoenzio assordante delle associazioni di categoria Il Fatto Alimentare

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potenzialmente di migliaia di capi trattati Il 15% dei capi bovini sono trattati con farmaci illegali (dati diramati da un centro specializzato istituito dal Ministero in modo fraudolento e non pi della salute) identificabili coi controlli di routine. In questa situazione carne, latte e formaggi possono tranquillamente arrivare sul mercato e essere distribuiti ai consumatori attraverso macellerie, supermercati, o la ristorazione.

Poche settimane fa Il Fatto Alimentare ha denunciato lesistenza del 15% dei capi bovini trattati con farmaci e medicinali illegali per aumentare la massa muscolare, riprendendo i dati diffusi da un centro specializzato, istituito dal Ministero della salute. Tuttavia di fronte a questi numeri nessuno ha detto niente. Le associazioni di categoria e quelle degli allevatori non hanno preso posizione e non hanno diramato comunicati. Assocarni brilla per lassenza e anche altre associazioni legate al mondo agreste, sempre solerti nel segnalare le frodi alimentari non hanno detto nulla. Come mai? Perch questo silenzio assordante. Perch quando si parla di carne, ormoni e anabolizzanti in Italia le notizie trovano poco riscontro sui media? Abbiamo chiesto ai soggetti interessati di rispondere a questi interrogativi.

Secondo Uniceb questi avvenimenti non devono in nessun caso porre ombre sul sistema di allevamento italiano che composto da migliaia di operatori seri

Per il momento ci ha scritto solo Uniceb (*) sostenendo che purtroppo, le mele marce esistono in tutti i campi ed in tutti i settori e questi episodi dovrebbero servire soprattutto per far emergere chi lavora correttamente piuttosto che essere utilizzati come scoop per demonizzare degli interi comparti produttivi. La lettera continua dicendo che questi avvenimenti non devono in nessun caso porre ombre sul sistema di allevamento italiano che composto da migliaia di operatori seri e corretti che rispettano appieno la moltitudine di obblighi previsti dalla normativa

comunitaria e nazionale.

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Maxi sequestro di anabolizzanti per bovini e maiali da parte del Corpoenzio assordante delle associazioni di categoria Il Fatto Alimentare

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Ci sembrano motivazioni deboli, per episodi che non coinvolgono un gruppo ristretto di allevatori, ma lasciano ipotizzare lesistenza di tanti operatori abituati a trattare migliaia di capi con farmaci illegali.

Roberto La Pira

(*) Unione importatori esportatori industriali commissionari grossisti ingrassatori macellatori spedizionieri carni bestiame e prodotti derivati Riproduzione riservata Foto: Photos.com

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