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CAMBIAMO IL PORCELLUM INTERNO!

LA PARTECIPAZIONE

E QUESTA?

O QUESTA?

NO ALLE CORRENTI E ALLE LISTE BLOCCATE PER IL PROSSIMO CONGRESSO NAZIONALE


La recente Assemblea nazionale ha sottolineato ripetutamente il prevalere delle correnti nella vita del PD, lamentandone gli effetti negativi in termini di poca trasparenza decisionale e di scarso contributo ai processi di elaborazione strategica, ma non ha indicato strumenti per contenere questo fenomeno. Naturalmente, poich il PD un partito plurale e inclusivo, ci auguriamo che tutte le componenti, intese come aggregazioni di orientamenti culturali e di sensibilit politiche abbiamo cittadinanza e spazio allinterno del PD per esprimere le loro posizioni e proporre le loro soluzioni a problemi sempre pi complessi e difficili.

Ecco alcuni criteri per migliorare lo statuto, favorire la partecipazione ed evitare un uso improprio delle regole.

1) Elettori e iscritti:
Ferme restando le competenze dello Statuto vigente, gli Elettori intervengono a votare le cariche monocratiche, che rappresentano il PD allesterno, gli Iscritti votano le cariche collegiali, che rappresentano la volont dei tesserati nella vita del partito. Motivazione: Gli elettori infatti sono interessati ai messaggi e alle proposte del PD, non sono interessati alla sua organizzazione interna e alle sue dinamiche. Non hanno elementi sufficienti per esprimere il loro giudizio nei confronti dei candidati a ricoprire cariche collegiali, come assemblea nazionale o regionale. 1

2) Livelli organizzativi del PD:


Lorganizzazione del Partito si articola in tre livelli principali: - Livello di Circolo - Livello Regionale - Livello Nazionale. Il Circolo lunit organizzativa di base, che assicura la presenza sul territorio e il rapporto quotidiano con gli Elettori. Il livello Regionale il livello organizzativo che, tramite la sua potest statutaria, definisce lorganizzazione del partito nella sua regione, ne determina la linea politica a livello regionale e contribuisce alla definizione della linea politica nazionale. Definisce le organizzazioni sub regionali in relazione ai livelli istituzionali di riferimento (provincie, regioni, comuni). Il livello Nazionale determina la politica nazionale, lunit e lomogeneit della politica del Partito su tutto il territorio nazionale, oltre a tenere i rapporti con le organizzazioni del partito allestero e con i partiti che fanno parte dellUnione dei Progressisti. Ciascun livello dotato di un organo monocratico (segretario) e un organo collegiale (Assemblea che esprime una Direzione). Motivazione: quanto pi il partito si dota di unorganizzazione piatta, tanto pi pu collegare le esigenze della base e le indicazioni del vertice ed esercitare funzioni di indirizzo e di controllo. La struttura duale (organi monocratici e collegiali) si propone di contemperare le esigenze di efficienza con quelle di partecipazione.

3) Modalit di elezione delle cariche monocratiche.


Le cariche monocratiche sono elette direttamente da tutti gli elettori iscritti allapposito Albo della base territoriale di riferimento. nel caso delle cariche a livello sub regionale, data la loro limitata capacit di rappresentanza del partito allesterno, lelezione potr essere limitata agli iscritti. I Candidati alle cariche monocratiche presentano un programma che indichi cosa si propongono di fare e come intendono farlo. Tali programmi saranno oggetto di discussione nei Circoli e potranno dare origine a documenti di risposta dei circoli stessi.

4) Modalit di composizione delle cariche collegiali.


Le cariche collegiali sono elette dagli iscritti sulla base di liste concorrenti. La dimensione degli organi collegiali dovr essere tale da garantire sia il principio della rappresentativit che quello della efficacia del dibattito politico, e cio della possibilit di discutere e confrontarsi. Quando ad un gruppo di soggetti (elettori) viene attribuito il compito di eleggere un organismo (eletti), dovr pertanto essere assicurato un rapporto tra elettori ed eletti che indicativamente sia tra il 10 e il 20%, oltre che, naturalmente, la parit di genere negli organi eletti. Alle liste verranno attribuiti i seggi da eleggere in proporzione ai consensi di lista ottenuti. Allinterno delle liste risulteranno eletti i candidati in base al numero delle preferenze ricevute. Ciascuna lista potr esprimere il proprio riferimento ad un candidato alla corrispondente carica monocratica, che tuttavia gli elettori voteranno disgiuntamente. Motivazione: lorgano collegiale deve rispettare la pluralit di idee e indirizzi dellambito di riferimento, e assicurare una rappresentanza efficiente a ciascuna. Esso deve avere una dimensione che assicuri la possibilit di un proficuo confronto fra gli eletti, e anche un rapporto di rappresentanza con gli elettori, a cui gli eletti dovranno rispondere durante il mandato.

5) Modalit di elezione delle cariche collegiali


Ciascuna lista si viene indicata con un motto, indica un capolista e presenta un programma e sul quale si chiede ladesione dei votanti. La lista presenta un numero di candidati pari al numero di soggetti da eleggere. Ciascun elettore potr esprimere un numero di preferenze indicativamente pari al 10% dei posti da eleggere. Potr esprimere preferenze sia allinterno della lista scelta che in altre liste concorrenti. 2

Motivazione: La possibilit di scegliere tra i candidati assicura un legame tra candidati ed elettori, che non sono solo nominati da chi si fatto carico di organizzare la lista. Inoltre la possibilit di esprimere preferenze anche allesterno della lista scelta assicura la presenza nellorganismo collegiale dei soggetti pi generalmente apprezzati.

6) Rapporto tra cariche monocratiche e organi collegiali.


Le cariche monocratiche hanno potest organizzativa, rappresentano la voce e la continuit dellazione del partito, ciascuna al proprio livello, danno attuazione alle linee programmatiche definite a livello del corrispondente organo collegiale, e hanno possibilit di intervento autonomo quando lurgenza della situazione lo richieda. Organizzano la loro azione attraverso la scelta dei collaboratori e lindirizzo e il controllo della loro azione. Informano e rendono conto agli organi collegiali dellazione propria e dei collaboratori, illustrando periodicamente programmi e realizzazioni. Gli organi collegiali hanno potest di indirizzo, controllo e valutazione. Esprimono le linee guida dellazione politica, indicazioni e suggerimenti su azioni specifiche ed esprimono valutazioni periodiche sullazione degli organi monocratici. Approvano il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo dellorganizzazione per il livello di competenza. Di tali azioni rendono conto ai loro elettori.

7) Certezza delle regole.


Statuti e regolamenti per le votazioni non possono essere cambiati in prossimit di scadenze di rinnovo per lorgano in questione.

PD Circolo di Castelletto Manin Genova, 19 giugno 2013

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