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Buddhismo Mahayana

Introduzione
I buddhisti Mayahana considerano la mancanza di unanimit come una ricchezza, un indizio della sfaccettata capacit di venire incontro alle domande spirituali di ogni fedele. Ha avuto un ruolo molto importante nella civilizzazione dei nomadi. La sua adattabilit tuttavia fu la causa del suo assorbimento nellinduismo. Etienne Lamotte Histoire Du Buddhisme indienne = opera fondamentale della storia del buddhismo pre-mahayana. Lamenta il modo in cui il Buddha ha lasciato lordine privo di una guida o di una gerarchia e giudica questo come il motivo per cui si arriv alla frattura dellunit e alla formazione di sette. I buddhisti Mahayana tuttavia considerano questa adattabilit come una virt che permette agli insegnamenti di adeguarsi alle necessit di chi li ascolta e testimonia la sapienza e la compassione del Buddha. Un errore comune lerrore esistenzialista ovvero il pensare che un singolo nome si riferisca ad un singolo fenomeno e la filosofia buddhista ne fa una critica molto serrata. Sine qua non del nirvana lilluminazione, la cessazione delloffuscamento morale. Comprendere significa vedere le cose come realmente sono, in tal modo viene a dissolversi qualunque S reale, mettendo termine allintera massa di frustrazione, di dolore ( Dukkha). Madyamaka = specifica tradizione buddhista che afferma che nulla pu sfuggire a questa analitica dissoluzione. Il Mahayana non fu mai un fenomeno unitario. Non una setta, n una scuola ma forse si pu definire un movimento spirituale che acquis la propria identit non attraverso una definizione ma differenziandosi dagli altri movimenti. Al suo interno vi un gran numero di scuole filosofiche e pensatori. Non fu improvviso ma si svilupp nel corso di molti secoli. La prima fase del Mahayana fu caratterizzato dai Sutra. Lelemento che unisce Mahayana e non ladesione alla regola monastica ( vinaya). Dopo la morte del Buddha si verific il Samghabheda che non implica un dissenso nellinterpretazione del dogma ma si riferisce sempre a questioni di disciplina monastica. Finch i monaci continuano ad aderire allo stesso codice monastico, le differenze dottrinali non costituiscono un problema. La Sautrantika, una delle scuole filosofiche pi importanti non Mahayana, non ebbe un sistematico Vinaya, n propri monasteri. Non vi fu nessun tentativo o bisogno di definire un Vinaya Mahayana che si contrapponesse a quello di scuole non Mahayana. Monaci Mahayana e non

potevano tranquillamente vivere assieme finch seguivano il medesimo codice monastico. Lo sviluppo Mahayana connesso con scuole non Mahayana. Allinizio fu ristretto e soggetto a Vinaya non Mahayana. Richard Gombrich nel libro Buddhismo Theravada ( 1988) descrive i concili seguiti alla morte del Buddha. I primi due sono riconosciuti da tutte le tradizioni buddhiste. La tradizione vuole che la ragione del primo concilio fosse la negligenza morale di un monaco assieme alla necessit di definire il canone. La recitazione e lautorizzazione alla trasmissione dei testi canonici da parte degli Arhat fu levento pi importante del primo concilio. In contemporanea al primo concilio ce ne fu uno di Bodhisattva che autorizzarono la raccolta dei sutra Mahayana. Tuttavia sarebbe un errore pensare che il canone fosse stato definitivamente stabilito a quel tempo perch importante considerare che stata una trasformazione dottrinale durata per interi secoli. Dopo la morte del Buddha ci fu il crollo delle antiche monarchie e repubbliche sotto la spinta di forze di centralizzazione politica. Venne fondato il primo grande impero nazionale dellIndia antica: Maurya Asoka. Fu molto importante per il Buddhismo in quanto diffuse il culto delle reliquie e promosse un clima favorevole per laccoglimento delle credenze buddhiste. Non nominando un suo successore, il Buddha sembr aver concepito il suo insegnamento non come una struttura dogmatica imponente e monolitica ma come aperta a successive innovazioni dottrinali a patto che si fossero collocate allinterno della struttura fondamentale del Dharma. Quali furono i fattori istituzionali che favorirono lo sviluppo di contrastanti tradizioni di interpretazione? 1. Divisione dei monaci in vari gruppi = allinizio vi erano dei monaci che si occupavano dei sutra e dei monaci che si occupavano dei Vinaya ma successivamente anche allinterno di queste due divisioni se ne crearono altre; 2. lafflusso dei monaci attorno a celebri maestri = i nomi delle scuole pi antiche sembrano rivelare la derivazione dei propri nomi es: Dharmaguptaka da Dharmagupta; 3. flessibilit nelle norme disciplinari = allepoca le norme erano state definite ma non codificate; 4. preferenza del Buddha per la conservazione e linsegnamento del Dharma nelle lingue locali anzich in sanscrito possa aver condotto a un certo fraintendimento. Gli sviluppi dottrinali di maggiore interesse allinterno di scuole non Mahayana furono da un lato LAbhidharma e dallaltro gli insegnamenti oltremondani Lokottaravada. Come il Mahayana, anche LAbhidharma non una scuola ma un corpo di scritture. La letteratura Abhidharma sembra essersi sviluppata da elenchi di concetti tecnici compilati nelle prime fasi della storia del Buddhismo. Tutte le tradizioni buddhiste accettano la scissione analitica dellessere umano nei suoi cinque costituenti psico-fisici: materia fisica, sensazioni, idee, volizioni e coscienza.

Nella tradizione Abhidharma ha origine la distinzione tra una verit convenzionale ed una fondamentale. La realt convenzionale il mondo in cui viviamo mentre la realt fondamentale sono gli elementi che realmente compongono il mondo della nostra esperienza. La principale preoccupazione dellAbhidharma la scissione analitica della totalit, di tutto ci che esiste nei blocchi costruttivi. Il nome di questi blocchi costruttivi dharma ( da non confondere con Dharma che indica la dottrina). Secondo la tradizione Abhidharma il dharma dotata della propria essenza. LAbhidharma Theravada suddivide il proprio elenco di costituenti in 3 gruppi: - costituenti fisici: 28 dharma; - costituenti mentali: 52 dharma; - coscienza Non tutte le scuole non Mahayana accettarono lanalisi del mondo condotta dallAbhidharma. I Sautrantika ad esempio sembrano aver respinto nella sua totalit lAbhidharma Pitaka. In tutte le tradizioni buddhiste vi la tendenza a considerare il Buddha come pi di un essere umano. A lui venivano attribuiti poteri miracolosi e 32 segni principali e 80 secondari. Il Buddha neg di essere un uomo o un dio ma di essere pienamente illuminato. Il Mahaparinibbana Sutta = descrive i suoi ultimi giorni in cui la sua pelle divent dorata. Non chiaro quanto sia antico lo sviluppo delle dottrine oltremondane. La nostra fonte principale sugli insegnamenti oltremondani il Mahavatsu. Nei secoli che seguirono la morte del Buddha si svilupp una vasta letteratura popolare comprendente molte azioni virtuose del Buddha. Tuttavia questo non pu essere considerato come un caso di deificazione perch nel Buddhismo anche gli dei muoiono. Gli scritti oltremondani descrivono la nascita del Buddha in maniera miracolosa. Venne concepito al di fuori di un rapporto sessuale e usc dal fianco destro della madre senza lacerarle il corpo. Quando egli si lava, mangia ecc solo per apparenza, dovuta a ragioni di conformit al mondo quindi anche la sua morte fu solo apparenza. Una particolare teoria, sostenuta da Etienne Lamotte, fa risalire il Mahayana alle attivit del laicato. Un argomento importante a favore dellimportanza dellinflusso laico sulla nascita del Mahayana viene esposto in un articolo di Akira Hirakawa. Hirakawa sembra sostenere innanzitutto che il Mayahana si sia sviluppato allinterno di un ordine ben identificabile di Bodhisattva composto da laici e monaci aggregatesi attorno agli stupa, che erano amministrati dai laici stessi. Da qui ebbe origine lo sviluppo dei culti Mahayana. Fu cos che si svilupp una tradizione religiosa alternativa che era centrata sulla figura dei Bodhisattva e dei Buddha a scapito della condizione di Arhat. Questa concezione era ostile alle aspirazioni proprie dei monasteri, soprattutto al rango inferiore attribuito ai laici dal Buddhismo monastico. Asokadattavyakarana Sutra = parla della principessa Asokadatta che si rifiutava di rendere omaggio ai monaci. Sosteneva la superiorit dei Bodhisattva rispetto agli Arhat.

Lo studio di Hirakawa si fonda su troppe supposizioni per essere pienamente convincente e Gregory Schopen ha osservato che molti antichi sutra Mahayana mostrano un atteggiamento ostile nei confronti del culto degli stupa. Lidea di Schopen che lestrema riverenza verso i sutra Mahayana indica che il Mahayana delle origini si fondava su un certo numero di culti di testi, vale a dire gruppi di seguaci che studiavano e veneravano particolari sutra. Negli stessi sutra posto in contrasto il culto dei testi con il culto degli stupa. Inoltre, geograficamente parlando, il Mahayana delle origini gravita intorno ai luoghi dove veniva collocato il testo, venerato con incensi, stendardi e campane. Il successivo lavoro di Schopen mostra come la maggioranza di coloro che erano associati agli stupa erano monaci e monache. Inoltre tutte le iscrizioni dei donatori Mahayana, pi del 70 per cento erano monaci i laici erano in minoranza. Non conosciamo il nome di un singolo laico che abbia contribuito alle origini dottrinali del Mahayana e non vi alcuna tradizione dottrinale laica buddhista alle origini del Mahayana. Lo sviluppo del Mahayana pu essere caratterizzato da unespansione dottrinale ovvero lintento di rendere dottrinalmente rispettabili alcune attivit. difficile spiegare il concetto di espansione Mahayana. Dal punto di vista dottrinale rappresentato dal mutamento di rango del Buddha e dallidea che la sua morte fu illusoria. Dal punto di vista sociolinguistico corrisponde alla crescente socializzazione del Buddhismo. Questo mutamento di atteggiamento attira lattenzione verso le vite precedenti del Buddha da Bodhisattva. In primis se il Buddha era tanto compassionevole tutte le pratiche religiose dovranno diventare linsegnamento del Buddha e in secondo luogo il Buddha, in quanto bodhisattva, era spesso stato laico. I sutra Mahayana non erano le parole del Buddha ma di semplici poeti. Nella prefazione della sapienza in 8000 versi i seguaci Mahayana sono esortati a difendersi dalle accuse dal momento che provenivano da Mara, il tentatore del Buddhismo. Un testo non enunciato dal Buddha necessitava la sua certificazione per poter ottenere autorit. Graeme Mac Queen = indica 3 tipi di certificazione riconosciuti dalle tradizioni preMahyana: 1. lattestazione dopo levento; 2. lattestazione prima; 3. lautorizzazione di persone Lelemento fondamentale era la presenza del Buddha nel mondo. Con la sua morte quindi, il Canone avrebbe dovuto considerarsi concluso. La teoria della permanenza del Buddha in compassionevole contatto col mondo rende possibile la creazione di un nuovo canone di scritture misticamente autorizzate. La maggior parte dei fedeli Mahayana ritiene che i sutra siano stati predicati da Sakyamuni e che inizino con lintroduzione di Ananda: cos una volta ho udito. Il Madhyamaka rappresenta la definizione sistematica e lo sviluppo filosofico dei Prajnaparamita sutra.

Nella prajnaparamita vi era la protesta contro le innovazioni dellAbhidharma ed un ritorno ad unantica interpretazione del Dharma. Negli stessi sutra Mahayana si ritrova una tradizione che collegherebbe i sutra Mahayana non con il Buddha storico ma allesperienza di uno dei molti Buddha che continua ad esistere nei campi di Buddha o Terre Pure. Questo concetto lo ritroviamo nel Prajnaparamita sutra ed il messaggio centrale limportanza della pratica meditativa grazie alla quale il meditante si concentra su un particolare Buddha. Il meditante si concentra per una settimana e dopo scorge il Buddha in una visione o un sogno ed anche possibile rivolgergli domande. La teoria delloriginalit dei sutra Mahayana fondata sullinsegnamento della permanenza del Buddha nella propria Terra Pura al fine di insegnare il Dharma. La parola del Buddha ha 4 virt: - lispirata enunciazione riguarda la verit e non la menzogna; - riguarda il Dharma e non ci che non il Dharma; - determina labbandono dei guasti morali e non il loro incremento; - mostra le encomiabili qualit del Nirvana e non quelle del ciclo di rinascite Tutto quello che ben enunciato la parola del Buddha. A partire dal 1 secolo A.C le trasformazioni allinterno del Buddhismo sembrano aver portato una nuova letteratura che afferma di rappresentare la parola del Buddha stesso. Non era frutto di un movimento unito e organizzato. Esalta la figura del bodhisattva come il sentiero pi nobile.

Capitolo due: I sutra sulla Perfezione della Sapienza


Un sutra il corpo stesso del Buddha quindi il testo al tempo stesso una guida ed un prodotto dellesperienza spirituale. Il panorama dei sutra Mahayana straordinario: tempo e spazio si sovrappongono e vi sono intere pagine di ripetizioni. Ogni monaco non possedeva pi di due sutra e li imparava a memoria come guida per la meditazione. I sutra Mahayana vanno da poche parole a 100 mila versi. Una caratteristica dei sutra antichi la tendenza allautocitazione encomiastica: il prolisso elogio dello stesso sutra. A volte accadeva che nel testo venissero inseriti sermoni che in origine non dovevano essere distinti. Son scritti sia in prosa che in versi anche se quelli in versi son di maggiore antichit perch la forma metrica impedisce facili manomissioni. Erano scritti in dialetto medio-indiano che venne sanscrizzato. I cinesi, colpiti dai Sutra Mahayana crearono dei sutra spuri. Il maestro cinese Dogen sospett che il principale sutra del buddhismo zen non fosse indiano. Non possibile sviluppare formule e ipotesi sullorigine e sviluppo della letteratura Prajnaparamita. Si ritiene che ebbe origine nellIndia centrale o meridionale.

Etienne Lamotte = origini nord e centro asiatiche; Edward Conze = afferma che quelle ricerche dimostrano soltanto che ebbe successo in quei luoghi. I pi antichi sutra Mahayana sono quelli della Prajnaparamita. Basham suddivide le idee filosofiche e quelle mitologiche Mahayana. La letteratura Prajnaparamita mostra pi contenuto filosofico e si ipotizz che il Prajnaparamita volesse riunire questi due aspetti. Edward Conze individua 4 fasi dello sviluppo della letteratura Prajnaparamita che supera il millennio: 1- dal 1000 al 100 D.c abbiamo lelaborazione di un testo base; 2- nei successivi 200 anni = il testo venne ampliato; 3- circa verso il 500 D.c = nuova formulazione di idee in brevi sutra; 4- dal 600 al 1200 D.c = influenze del tantrismo che determinarono la presenza di vari elementi magici Ad ogni periodo corrisponde un testo: 1- Perfezione della Sapienza in 8000 versi; 2- Perfezioni della sapienza in 18,25, 100 mila versi; 3- Sutra del diamante; 4- Perfezione della sapienza in 150 versi Edward Conze ha anche individuato 9 stadi dello sviluppo del pensiero Prajnaparamita ( vedi pag. 54) La sapienza rara, la Prajna no. La prajna un evento mentale,uno stato di coscienza derivante dallanalisi o dalla ricerca. La sua funzione quella di escludere il dubbio. Alcuni testi buddhisti fanno riferimento a una prajna mondana o convenzionale che corrisponde alla comprensione attraverso la ricerca di scienze es grammatica, medicina Queste abilit possono avere un significato religioso o no a seconda di come sono utilizzate. I testi fanno riferimento alla prajna fondamentale: comprensione che scaturisce da unindagine di come sono realmente le cose quindi metafisica. Dato che i buddhisti vogliono comprendere le cose come realmente sono la prajna finisce x essere adoperata come modo fondamentale. La vera prajna viene definita come uno stato di coscienza capace di comprendere la vacuit. Secondo le concezioni mahayana la prajna fondamentale e la prajna paramita sembrano essere la stessa cosa. 6 perfezioni: del dare, della morale, della pazienza, dello sforzo, della concentrazione meditativa e della sapienza = la pi importante perch guida le altre. I testi nella perfezione della sapienza non conducono ad elaborate argomentazioni filosofiche, se li cerchiamo dobbiamo rivolgerci al Madhyamaka. Tutte le affermazioni della Prajnaparamita sono esposte nella prospettiva della perfetta sapienza, nella percezione propria del Buddha secondo cui ogni cosa priva di esistenza intrinseca. Tutti gli oggetti sono simili ad allucinazioni. Muovendosi tra il livello fondamentale e convenzionale possibile dar vita a paradossi che non sono genuini.

Il principale messaggio ontologico della Prajnaparamita un ampliamento dellinsegnamento buddhista della mancanza di un s fino allaffermazione della mancanza di essenza. La verit ultima proprio lassenza di una vera realt fondamentale. Le origini filosofiche del Mahayana vanno rintracciate in uno spostamento della concezione dellassenza di un s nelle persone e nei dharma. La vera rinuncia labbandono di ogni attaccamento al possesso. Secondo Haribadra, coloro che seguono il sentiero degli ascoltatori vengono anche definiti Bodhisattva. Perseguono la piena buddhit x il bene di tutti gli esseri ed per questo che la meta + perfetta, elevata e completa. Il loro interesse principale la liberazione. La perfezione della sapienza parla anche delle pratiche spirituali e mondane di cui il bodhisattva pu servirsi x soccorrere gli individui. Acquisisce la cosiddetta abilit nei mezzi = capacit di adattare se stesso e il proprio insegnamento a livello di chi lo ascolta. Nel contesto Mahayana esistono molti Nirvana: quello dellArhat, quello dei Bodhisattva, il nirvana non dimorante del Buddha e quello definitivo. In genere il Bodhisattva non rimanda ma il proprio Nirvana semmai rifiuta quello degli Arhat in vista del pieno nirvana dei Buddha,

Capitolo 3: Il Madhyamaka
Candrakirti osserva che difficile capire le sacre scritture quindi siamo fortunati che vi una persona annunciata che definir i sutra. Nagarjuna istitu il Madhyamaka come scuola nel tentativo di enunciare, dimostrare e sostenere come sono realmente i sutra. Nagarjuna il primo grande nome nella storia del pensiero buddhista dai tempi di Buddha ed anche per questo che gli venne dato lappellativo di secondo Buddha. Secondo le fonti tibetano fu fatto entrare da fanciullo in un monastero x farlo fuggire da una profezia che ne annunciava la morte prematura. Acquis la conoscenza della dottrina religiosa, medicinale e alchemica. Fu invitato dai Naga a visitare il loro regno e l scopr i Prajnaparamita sutra. Torn nel mondo con i sutra e visse x parecchi secoli. Secondo i filosofi moderni vi sono 2 Nagarjuna: quello filosofo e quello tantrico. Vi + interesse per il Nagarjuna filosofo che visse nel II D.c. Gli studiosi tibetani dividono le opere non tantriche di Nagarjuna in 3 categorie: - testi di carattere analitico; - Raccolta di inni, - Trattati, epistole Gli scrittori tibetani hanno suddiviso il Madhyamaka in + scuole. Il primo dei Madhyamaka sembra esser stato Buddapalita che don al Madhyamaka i caratteri di una tradizione cosciente di s e consapevolmente opposta agli Svatantrika.

La questione che port la frattura del Madhyamaka in Svatantrika e Prasangika fu di carattere metodologico. Bhavaviveka critic lusi di Buddhapalita di argomenti a carattere prasanga ( tentativo di convincere lavversario dei propri errori sottolineando le indesiderabili conseguenze). Tuttavia il Madhyamaka non si differenzia dalle 2 scuole solo x questo ma anche x il modo di condurre lavversario a comprendere la verit. Il concetto di auto esistenza o essenza fu sviluppato dagli studiosi Abhidharma. lauto esistenza che rende un dharma ci che . I dharma sono elementi fondamentalmente esistenti e hanno unessenza, gli oggetti convenzionali invece sono semplici composti di dharma creati dalla mente e quindi non hanno esistenza propria. Con il Madhyamaka si modifica il concetto di essenza ovvero esistenza intrinseca. Quindi quando affermano che i dharma sono vuoti intendono senza esistenza intrinseca. lesistenza intrinseca che viene respinta dunque, non gli oggetti convenzionali. Lorigine del dolore sta nella nostra incapacit di vedere le cose cos come sono realmente infatti la causa principale di miseria x luomo lignoranza. La vacuit lassenza di esistenza intrinseca e viene scorta grazie alla prajna = comprensione analitica nelle sue diverse forme. Mikyer Dorje sottolinea 2 erronee interpretazioni della vacuit: 1- viene considerata nichilismo; 2- la vacuit stessa rappresenta una reale esistenza. Idea della vacuit della vacuit la funzione della comprensione della vacuit proprio quella di recidere alla radice ogni attaccamento. I testi Madhyamaka hanno unanalisi critica delle formulazioni sullesistenza intrinseca. Prendono in esame la posizione dellavversario x mostrargli che le cose non possono stare in quel modo essenza del metodo prasanga. Quando un Madhyamaka critica la tesi del proprio avversario si limita confutare la tesi, non si impegna su nessuna posizione. 3 critiche madhyamaka: 1.nesso di casualit = il mondo consiste in una serie di dharma in grado di causarne altri. Nagarjuna critica il principio di casualit perch non esiste alcunch generato da s, ovvero dalla propria natura essenziale. Lipotesi di una reale produzione da nessuna causa ha due difetti: - se le entit pervenissero allesistenza senza nessuna causa il mondo sarebbe fatto a caso; - se non vi fosse una causa per la produzione di un oggetto, non vi sarebbe neanche il motivo di crearlo. Conclusione = quando si cerca importante trovare causa ed effetto. Il nesso di casualit non resiste ad unanalisi analitica. 2.sul s = Lanalisi del s costituisce la prima e + importante parte del processo di integrazione della vacuit nella pratica meditativa. Il s devessere uguale o diverso da mente e corpo. Mente e corpo tuttavia sono in continua trasformazione e quindi se il s fosse corpo sarebbe privo di coscienza e se fosse mente a quale dei tanti stati mentali dovrebbe corrispondere? Si suppone che il s venga postulato come unentit realmente esistente distinto dai costituenti psico.-fisici.

In questo caso non sarebbe possibile coglierlo. Il Madhyamaka afferma che noi non esistiamo nel modo in cui pensiamo di esistere ma come entit concettualmente create e sovrapposte ai nostri mutevoli stati psico-fisici. 3.Sul Nirvana = Nella perfezione della Sapienza si afferma che il Nirvana come unillusione, un sogno. Per Nagarjuna pacificazione di tutte le rappresentazioni e discriminazioni verbali. simile alla vera natura delle cose non prodotta e non distrutta. il risultato della capacit di vedere le cose come realmente sono. la pacificazione della tendenza della mente a stabilire categorie e concetti. Il Nirvana non pu n essere n non essere. Nagarjuna viene accusato di aver distrutto la religione buddhista con la vacuit ma egli replica: la dottrina buddhista ha due verit, quella convenzionale e quella fondamentale. Quelli che non comprendono la differenza non comprendono la profonda essenza della dottrina buddhista. La realt fondamentale non pu essere insegnata senza appoggiarsi alla pratica quotidiana e senza far ricorso alla realt fondamentale il Nirvana non pu essere raggiunto. Se la vacuit coerente allora tutto lo . Mette in evidenza due argomenti in particolare: - Se lavversario non riesce a comprendere la distinzione tra le 2 verit: ovvero scambia ci che fondamentalmente vero per il modo del mondo quotidiano; - Se il mondo quotidiano viene rettamente scorto evidente la vacuit. Tuttavia la verit fondamentale ( vacuit) e il mondo convenzionale non sono opposti ma si implicano rispettivamente luno con laltro. Il problema dellavversario che considera la vacuit come non essere non rendendosi conto che il non essere dipende dallessere. La pi importante fonte Prasangika sulla dottrina delle due verit Madhyamaka vatara di Candrakirti. Tutte le entit hanno due nature: una percezione corretta e una erronea. Loggetto corretto la realt mentre quello erroneo la verit convenzionale. La realt non dotata di esistenza intrinseca. La percezione erronea si divide in 2 generi: organi sensoriali okay e non. La percezione della realt ha come suo oggetto la vacuit, lassenza di una esistenza fondamentale. Le maggiori fonti indiane che descrivono lintegrazione degli insegnamenti sulla vacuit nella pratica meditativa sono i 3 Bhavanakrama di Kamalasila. In Occidente vi la tendenza a considerare opposti la meditazione e lanalisi ma sbagliato. Lanalisi unattivit che costituisce lingrediente principale della meditazione, la quale conduce a diversi livelli di prajna. La meditazione sulla vacuit composta da diversi stadi. Allinizio si ha unidea precisa di ci che deve o non deve essere confutato. Poi si deve chiarire cosa sia lesistenza intrinseca. Pu esaminare i propri errori in seguito verifica le ragioni che implichino tale assenza. Perch la meditazione sia efficace egli deve convincersi che il se il s possedesse esistenza intrinseca allora sarebbe uguale o diverso dai costituenti psico-fisici. Poi esamina largomento molto accuratamente fino a giungere alla conclusione che se il soggetto privo di esistenza intrinseca con pi esperienza diviene capace di concentrarsi solo su questa assenza. Lo stadio successivo il raggiungimento di un perfetto assorbimento meditativo.

Quando si sviluppata una mente calma il meditatore pu alternare meditazione pacificante ed analitica. Grazie a quella analitica riesce ad ottenere il profondo stato di assorbimento ( visione profonda). Si entra nel sentiero della preparazione, uno dei 5 stadi successivi. Si annulla la vacuit di tutti gli elementi. Poi si entra nel sentiero della visione = visione diretta e non dualistica della realt fondamentale. NellAsia Orientale il Madhyamaka stato conosciuto come la scuola dei 3 trattati. Vennero tradotti in cinese da Kumarajiva che il fondatore della scuola Madhyamaka in Cina. 1. Chunglun 2. Shih-erh-men-lun 3. Pai lun

Capitolo quattro: Cittamatra ( la sola mente)


Nagarjuna visse nel II secolo D.c. LIndia settentrionale tra lultimo secolo A.c e i primi 3 sec D.c sub varie invasioni straniere. Nel 4 sec D.c nacque limpero Gupta. Dominarono lIndia x due secoli e il loro impero segna il culmine della civilt indiana classica. Con lavvento dei Gupta troviamo: - condizione di prosperit; - Buddhismo = fiorente istituzione accademica; - Induismo dinamico - Ambiente di raffinatezza Asanga e Vasubandhu vengono indicati come i fondatori della tradizione Cittamatra. Il pi antico sutra appartenente alla tradizione Cittamatra Samdhinirmocana sutra = testo piuttosto breve. Appare una nuova tendenza del pensiero buddhista. Parla di 3 impulsi alla ruota del Dharma. 1. 4 nobili verit. Insegnamento straordinario ma non definitivo poich doveva ancora essere interpretato e rettamente compreso. I Dharma sono privi di esistenza intrinseca secondo impulso alla ruota del Dharma. 3 = insegnamento conclusivo totalmente straordinario ed esplicito. Lermeneutica buddhista di antica data ed fondata sulla distinzione tra testi interpretativi e non interpretativi. Tsong Kha Pa = i testi da prendere alla lettera sono quelli che insegnano la vacuit. Alcuni capirono di non doverli prendere alla lettera altri no ma non comprendendo i sutra non poterono meditare su se stessi. Asanga = santo che aveva cercato x anni di avere una visione del bodhisattva Maitreya. Alla fine rinunci ma un giorno, salvando un cane che soffriva, esso si tramut in Maitreya. Dunque egli sempre presente ma lo si pu scorgere solo con compassionevole santit. Gli insegn 5 nuovi testi. Tra le opere attribuite ad Asanga c lAbhidharma Samuccaya, il Mahayanasamgraha e lo Yogacarabhumi. Vasubandhu = tradizionalmente indicato come fratello di Asanga. Asanga convert il fratello al Mahayana. Due importanti opere Cittamatra attribuite a Vasubandhu sono Vimsatika e Trimsika.

Due importanti autori indiani della scuola Cittamatra sono: Sthiramati e Dharmapala. Vissero nel 4 sec. Rappresentano due tendenze diverse allinterno del Cittamatra. Sthiramati = seguiva la tradizione delluniversit Valabhi mentre il secondo la tradizione di Nalanda. La denominazione Cittamatra indica SOLA ( matra) MENTRE ( Citta). Un altro nome Yogacara che sembra indicare lesistenza di monaci dediti in particolar modo alla pratica dello yoga, nel senso di meditazione. Il Buddha viene prodotto dalla mente e dal pensiero cos come lo il corpo e anche la mente priva di esistenza intrinseca. Il testo + antico Samdhinirmocana Sutra in cui vi lesistenza della sola mente. Viene chiesto al Buddha se le immagini viste in meditazione siano diverse o no dalla mente e la risposta che non sono diverse ma le immagini sono solo percezioni e la gente non lo capisce. Linsegnamento dei 3 aspetti rappresenta lantidoto dellinterpretazione nichilistica della vacuit. Tutte le cose possono essere classificate secondo uno di questi 3 aspetti. 1 = aspetto costruito/ concettuale = collegato con la fuorviante attivit del linguaggio il regno delle parole che attribuiscono esistenza intrinseca alle cose. Laspetto concettualizzato il mondo cos come esso viene percepito dalla gente comune, non illuminata. Il mondo della dualit soggetto-oggetto ma tutte queste cose non esistono perch le cose non sono in quel modo. 2 = aspetto dipendente = coproduzione condizionata dei dharma, flusso casuale. Esso ci che appare in contrapposizione al modo in cui le varie cose appaiono ovvero laspetto concettualizzato. Questo secondo aspetto il fondamento dellerronea suddivisione tra soggetti e oggetti. Si deve evitare sia la eccessiva che linsufficiente negazione. Insufficiente = quando si prendono x realt intrinsecamente esistenti quelle che sono realt create dal linguaggio ovvero laspetto condizionato; eccessiva = quando sia nega anche il sostrato che esiste realmente e si afferma che nulla esiste. 3 = aspetto perfezionato = vera natura delle cose cos com. Viene scoperta tramite la meditazione. Non vi dualit ma solo il flusso delle percezioni che privo di entit durature. Se non vi laspetto dipendente non vi neanche laspetto perfezionato. Laspetto dipendente il sostrato del samsara ma dato che un sostrato della vera comprensione della vera natura delle cose il sostrato del nirvana stesso. Il Samsara si basa su una concezione erronea di ci che realmente esiste. Quando, grazie alla meditazione, riusciamo a comprendere che sia gli oggetti sia il s sono semplicemente un flusso di esperienze allora raggiungiamo lilluminazione. Un Cittamatrin un buddhista che sostiene che esistono realmente solo le entit in quanto dipendenti come flusso di percezioni e non gli oggetti esterni. X la scuola Cittamatra non esiste la dualit ma la vacuit. La vacuit non non esistenza. Vi una reinterpretazione di questo concetto. Non significa + assenza di esistenza intrinseca. La nuova opposizione quella tra vacuit e dicotomia soggetto oggetto. Limmaginazione del non essere possiede reale esistenza. I suoi fenomeni non esistono in mancanza di essa.

Limmaginazione del non essere la nuda realt, libera dalla dicotomia. La caratteristica particolare di questa immaginazione la coscienza. Fu proprio la dottrina della mente o della coscienza come fondamento degli oggetti esterni che confer alla tradizione Cittamatra il suo nome. Tali oggetti sono costituiti di coscienza e non esistono senza di essa. La coscienza si manifesta sotto forma di oggetti e questo non nientaltro che un flusso di percezioni. di natura mentale. Soggetti e oggetti dunque non sono nientaltro che un flusso di esperienze o di percezioni. La scuola Cittamatra riconobbe determinate obiezioni che potevano essere sollevate contro questa dottrina e Vasubandhu ne dimostr linfondatezza di qualcuna: - la determinazione spazio-temporale sarebbe impossibile = pu essere spiegata per analogia con lesperienza del sogno; in esso viene creato un mondo completo e irreale e si sente che i vari oggetti posseggono una localizzazione mentre non si consapevoli che non esistono in maniera indipendente da come la mente li percepisce - molte persone e non una soltanto fanno esperienza delloggetto x = es dellinferno come risultato del karma negativo. I torturatori e i guardiani dellinferno non esistono perch se no anche loro sarebbero rinati allinferno quindi devono essere illusori essendo percepiti da molte persone; - le allucinazioni possono essere determinate dal fatto che esse non hanno risultati pratici = i diversi oggetti nel sogno hanno un fine pratico, cos accade negli inferni e quindi nella vita quotidiana. Oltre a sventare le accuse, la scuola Cittamatra afferma che non pu esservi unaltra teoria capace di spiegare in modo adeguato il modo in cui noi percepiamo gli oggetti. La meditazione Cittamatra dopo aver negato lesistenza degli oggetti, nega anche lesistenza della mente stessa e permane in una condizione di non dualit. Tutto il mondo fenomenico dipende dalla coscienza. La tradizione Cittamatra distingue 8 tipi di coscienza: le 5 coscienza sensoriali, la mente, la mente contaminata e la coscienza sostrato. Queste otto forme si sviluppano sulla base delle discriminazioni soggetto-oggetto. La coscienza sostrato = viene identificata come laspetto dipendente e la sua funzione principale quella di deposito dei semi che spiegano in generale lesistenza fenomenica e le azioni personali precedentemente compiute. un flusso in continuo mutamento che rappresenta la base dellesistenza samsarica. personale ed individuale. la coscienza sostrato che viene scambiata x il vero s, ci che la mente chiama io. Secondo Asanga e Vasubandhu cessa al momento dellilluminazione. Secondo il missionario Paramartha quando la coscienza sostrato cessa, brilla una nona coscienza: la coscienza immacolata, che rappresenta la verit ultima, vera, permanente. La coscienza si trasforma in 2 parti: la prima la consapevolezza soggettiva e la seconda ci che viene percepito. Le due parti corrispondono a soggetto/oggetto.

Capitolo 5: il Tathagatagarba
La tradizione Tathagatagarba non una scuola come quella Cittamatra o Madhyamaka. Il suo trattato fondamentale il Ratnagotravibhaga. In Cina gli insegnamenti Tathagatagarba erano di fondamentale importanza e Fatsang defin questa dottrina nel 7 secolo. Non ritroviamo la dottrina dei tre aspetti e quella della coscienza sostrato. Il testo + antico nel quale viene esposta la dottrina il Tathagatagarbasutra, di dimensioni relativamente contenute, consistente in 9 esempi intesi ad illustrare il modo in cui la natura del Buddha sempre presente. Questo insegnamento afferma che le cose sono lessenza del Buddha e quindi tutti gli esseri sembrano essere gi illuminati. Contrasto centrale nel Tathagatagarba = contrasto tra lidea di unilluminazione innata e quella di un processo che conduce allilluminazione. Gli esseri senzienti hanno in loro qualcosa di intrinsecamente puro ma in una condizione di apparente oscuramento. Lilluminazione consiste dunque nel rimuovere questo offuscamento. Mahaparinirvana sutra = insegna luniversalit del Tathagatagarba. Afferma che lelemento di Buddha presente in tutti gli esseri senzienti altro non che il s. Dato per che non tutti gli esseri riescono a scorgere il s, egli insegna limpermanenza, il non s. Il sutra + importante lo Srimaladevisimhanada sutra. Forte contrasto tra i santi non mahayana e la piena illuminazione del Buddha. Il tathagatagarba la sfera del solo Buddha, gli altri non la possono comprendere. Il dharmakaya ( il corpo del Dharma) lo stato definitivo delle cose. In questo sutra il tathagatagarba viene chiamato dharmakaya. Possiede innumerevoli qualit positive. Il Tathagatagarba vuoto ma non nel senso Cittamatra ma che un sostrato mancante di qualcosa. Viene definito quindi un sostrato permanente, fermo ed eterno. Costituisce anche la base del samsara. Da un punto di vista quotidiano soggetto a rinascita anche se in realt non nasce e non muore. Rappresenta laspirazione verso il Nirvana poich esso stesso che fa esperienza del dolore. Non vi sarebbe ne esperienza ne memoria se non vi fosse altro che un flusso impermalente di coscienza quotidiana. Il Ratnagotravibhaga parla di due generi di Quiddit, quella contaminata e quella immacolata. La Quiddit contaminata la vera natura oscura, ossia il Tathagatagarba mentre quella immacolata il dharmakaya. La loro relazione la stessa che c tra causa e effetto. Sia luna che laltra sono Quiddit, sono il medesimo sostrato, la medesima sostanza. Poich tutti gli esseri possiedono la Quiddit contaminata ossia il tathagatagarba, poich quella coscienza quando immacolata il dharmakaya, poich sono la medesima cosa, il corpo di Buddha onnipresente. Ghan Stong e Rang Stong = In Tibet profonda frattura tra questi due maestri. La + importante tradizione che sosteneva la necessit di sottoporre ad interpretazione gli insegnamenti Tathagatagarba era la scuola dei Berretti Gialli fondata da Tsong Ka pa. Egli afferma che non bisogna prendere alla lettera questi

insegnamenti perch se no non sarebbero altro che la teoria buddhista del s. In realt il tathagatagarba altri non che la vacuit ovvero la sunyata. proprio la vacuit che permette agli esseri senzienti di trasformarsi in Buddha. Ma non una vacuit qualsiasi, bens la specifica vacuit dellesistenza intrinseca della mente. Quando si afferma che gli esseri senzienti hanno la natura di Buddha si intende che hanno una mente capace di diventare come quella del Buddha. Il pensiero dei Berretti Gialli noto come rang tong ( vuoto di s) che sta a significare che anche il dharmakaya vuoto, privo di esistenza intrinseca. La concezione opposta zheng tong ( vuoto daltro) prende in maniera del tutto letterale gli insegnamenti Tathagatagarba. Esiste una realt ultima che possiede unesistenza intrinseca. Essa eterna, immutabile, presente in tutti gli esseri senzienti. Le differenze tra vuoto di s e vuoto daltro hanno confini ben precisi. Il risveglio della Fede presenta la dottrina dellessenza di Buddha come una teoria cosmologica, una vera natura delluniverso ed questo che caratterizza le discussioni cinesi sul tathagatagarba. Il principio la mente dellessere senziente. La mente il sostrato del nirvana e del samsara. Possiede 2 aspetti: Quiddit ( realt assoluta) e fenomeno. Risveglio della fede e teoria dellessenza del Buddha enorme importanza x lo sviluppo del buddhismo in Asia Orientale. Dogen = considerato il + grande filosofo e riformatore religioso giapponese. And in Cina per scoprire il vero Buddhismo e tornato in Giappone nel 1227 vi introdusse la tradizione Soto Zen. Le parole chan e zen derivano dal termine sanscrito dhyana che significa meditazione. Secondo la tradizione lo zen nacque quando il Buddha sollev un fiore e sorrise. Solo Mahakasyapa comprese e divenne il patriarca della tradizione Zen. Avversione verso il pensiero discorsivo e predilezione verso una riflessione sullattivit libera e spontanea della mente. Celebre uso di problemi insolubili al fine di infrangere la barriera del pensiero discorsivo. Scuola Rinzai, associata ai samurai e nemico del Soto Zen. Lo Zen di Dogen fu austero tanto che un detto giapponese afferma Rinzai per lo Shogun, Soto per i contadini. X Dogen la pratica fondamentale un protratto zazen, la meditazione seduta. Dogen dedico unampia sezione del suo Shobogenzo alla natura di Buddha. Secondo Dogen non che tutti gli esseri posseggono la natura di Buddha ma ogni cosa la natura di Buddha. Non sta affermando tuttavia che tutto mente ma al contrario il mondo fenomenico realmente e letteralmente la natura di Buddha. Dogen respinge qualsiasi idea di natura di Buddha come seme perch essa gi in fiore. Lilluminazione consiste x Dogen nel vedere le cose come realmente esse sono. E dato che tutte le cose e tutti gli istanti sono la natura di Buddha lilluminazione lo scorgere perfettamente cos come esso .

Capitolo 6: La ghirlanda di fiori


Fa-tsang fu il terzo patriarca della scuola nota in Cina con il nome di Hua-yen, che significa ghirlanda di fiori ed il nome in cinese di un sutra Mahayana: lAvatamsaka sutra. Un elemento che contraddistingue il Buddhismo dellAsia orientale da quello indotibetano lo sviluppo di scuole basate sullo studio di specifici sutra. Ognuna di queste scuole considerava il sutra come il culmine dellinsegnamento del Buddha. Fu in queste scuole, come ad esempio nello Huayen che venne creata una versione cinese della filosofia buddhista. lecito sospettare che questa grande importanza data ai sutra sia un retaggio dellinsegnamento confuciano. La presenza di un unico impero dalla valle del Gange alla via della seta contribu in maniera esponenziale alla diffusione del Buddhismo che favor la civilizzazione e la pacificazione di quelle regioni. Limpero cinese Han ( 22-250 D.c) estese il proprio dominio su larga parte del territorio cinese e sullestremit orientale della Via della Seta; in questo modo la cultura indiana e quella cinese si trovarono in diretto contatto. Oltre ad essere fortemente xenofobi, per i cinesi confuciani alcuni aspetti del Buddhismo risultavano repellenti come ad esempio la rinuncia al mondo, mancando cos di rispetto agli antenati o la stessa nozione di rinascita metteva in dubbio il culto degli stessi. Il buddhismo non dona la longevit che era una delle maggiori preoccupazioni dei cinesi, soprattutto interessati al mondo in cui vivevano. Fu sotto lala protettrice del Taoismo che il Buddhismo entr nei circoli intellettuali e venne quindi assorbito sotto forma di sintesi con il taoismo. La dottrina buddhista del periodo Tang mostra un considerevole progresso rispetto alla fase iniziale. Due tradizioni buddhiste sempre + importanti con il passare del tempo furono da un lato il Chan e dallaltro il culto del Buddha Amitabha. Lavatamsaka sutra + lungo della Bibbia e il suo unico titolo tende a fornire unimpressione sbagliata di unitariet. unopera molto eterogenea ed alcuni testi che lo compongono circolano in maniera autonoma. Due sole sezioni sopravvivono integralmente in sanscrito, rispettivamente il Dasabhumika sutra e il gandavyuha sutra. Si dedica alla descrizione delluniverso cos come questo visto da un Buddha o da un Bodhisattva particolarmente progredito. Non un sutra filosofico anche se contiene sezioni filosoficamente stimolanti. Dal momento che tutte le cose sono prive di esistenza intrinseca, la mente del bodhisattva in grado, grazie alla meditazione di penetrare tutte le cose e in conseguenza pu muoversi libero da impedimenti. Il gandavyuha ha un carattere magico e visionario, di visioni, di magia e di miracoli. Attraverso la visualizzazione, la mente crea una determinata immagine, e dato che tutto privo di esistenza intrinseca, il mondo come la mente. Inoltre, non saranno reali come ogni altra cosa, ma essendo privi di esistenza intrinseca, saranno anche capaci di rivelare la vera natura delle cose.

Il Buddha dellAvatamsaka sutra non Sakyamuni ma Vairocana, che non impartisce insegnamenti ma approva quelli dei suoi Bodhisattva particolarmente progrediti. Ci viene presentato il Buddha per s e per gli altri. Quello in s viene definito come luniverso stesso, la vacuit. Luniverso dellavatamsaka sutra viene chiamato il dharmadhatu ovvero il regno del dharma. Non si tratta delluniverso che noi conosciamo, bens un universo percepito nel modo corretto, quello che si scorge da una prospettiva visionaria, nel quale tutto vuoto. Tutto creazione mentale e dunque la mente pu penetrare ogni cosa. Una particolare caratteristica del mondo visto da un Buddha la compenetrazione reciproca: in un mondo che non possiede rigide distinzioni, tutte le cose si compenetrano reciprocamente in un processo infinito. Dunque il mondo percepito da un Buddha, il dharmadhatu un mondo di infinita compenetrazione reciproca. Il gandavyuha sutra il culmine di questa storia straordinaria; un viaggio del pellegrino, precisamente di Sudhana ed una vasta illustrazione delle sue esperienze. Particolarmente interessante la figura di Vasumitra, la prostituta,che nonostante le apparenze un bodhisattva molto progredito. Sudhana incontra infine il bodhisattva Maitreya che gli mostra la Torre di Vairocana che rappresenta il dharmadhatu, luniverso cos come viene visto dal Buddha. Samantabhadra, il + elevato dei Bodhisattva. La sua vita ed esperienze rappresentano il tema che si cela allinterno di questo sutra, il settuplice servizio. La figura del patriarca un elemento caratteristico del Buddhismo dellasia orientale e la tradizione Hua-yen in cina vanta 5 patriarchi: - Tu-Shun; - Chih-yen - Fa-tsang; - Cheng-kuan - Tsung-mi Il termine scuola viene usato in riferimento a Cheng-kuan. Fa-tsang fu colui invece che forn unorganica sistemazione alle dottrine di questa tradizione e per questa ragione viene indicato come il vero fondatore di questa scuola. Il pensiero Hua-yen lillustrazione del dharmadhatu, mondo magico dellesperienza visionaria. Limperatrice Wu fu lunica donna della storia cinese che riusc ad acquisire il potere imperiale. La dottrina Hua-yen non sopravvisse alle persecuzioni del IX secolo ma divenne il nucleo centrale delle scuole del Chan. Trattato sul leone doro = breve sintesi del pensiero Huayen per un pubblico anche laico perch il pensiero huayen spesso complesso ed oscuro. Loro perch privo di una propria esistenza intrinseca per questo pu essere modellato ad esempio nella forma del leone doro dellimperatrice Wu. Loro rappresenta il li noumeno mentre il leone shih fenomeno. Il fenomeno il noumeno in forma di fenomeno quindi il noumeno dinamico perch pu assumere forme differenti.

Fa-tsang sembra identificare il noumeno con la nullit e quindi viene considerato uguale come x il Tathagatagarbha. Le dieci porte misteriose una spiegazione dellidentit reciproca e della compenetrazione reciproca. La + importante la prima : sia il leone che loro esistono contemporaneamente quindi tale corrispondenza simultanea. Due possibili interpretazioni: - noumeno e fenomeno si compenetrano reciprocamente e sono identici; - dato che tutte le cose si generano indipendentemente e si espandono attraverso lintero universo e tempo, nella totalit dellinterdipendenza del dharmadhatu tutti i fenomeni si compenetrano reciprocamente e sono identici. Inoltre, fenomeno e noumeno non possono essere divisi La tradizione Hua-yen privilegia lilluminazione improvvisa perch la natura del Buddha sempre presente quindi il Bodhisattva deve vedere se stesso come un Buddha e comportarsi di conseguenza. Non esiste nessuna relazione di casualit fra la pratica e lilluminazione per la pratica che porta alla luce ci che gi c.

Capitolo 7: Il Saddharmapundarika sutra ( Sutra del Loto)


2 monaci giapponesi: Hogon e Renzo. Hogen recitava lavatamsaka sutra mentre Renzo = il Saddarmapundarika sutra. Hokkegenki = raccolta di narrazioni miracolose del XI sec D.c. In Asia orientale il sutra del loto come la Bibbia, contenente la verit ultima e bastevole di per s x la salvezza. Il testo in sanscrito e la + antica traduzione fu eseguita da Dharmaraksa nel 286 d.c. Tuttavia la versione che conquist fu quella di Kumarajiva nel 406 D.c. Si compone di 28 capitoli. Non unopera omogenea ed di carattere drammatico con frequenti cambi di scena e suggestive parabole. Rappresenta linsegnamento ultimo del Buddha prima di Parinirvana ovvero la morte. Il Buddha del sutra del loto Sakyamuni che si servito della propria destrezza nei mezzi e negli strumenti al fine di adattare il proprio insegnamento a quello degli ascoltatori. Abilit nei mezzi o dei mezzi abili una delle dottrine fondamentali del sutra del loto. La dottrina degli abili mezzi sostiene che il Buddha adatta gli insegnamenti e quindi bisogna dargli un valore relativo, di essi ci si deve servire come una zattera per attraversare un fiume, ma una volta che lo si attraversato non servono pi. La dottrina degli abili mezzi indusse le scuole filosofiche buddhiste cinesi a produrre degli schemi che hanno il nome di pan chiao. Servivano per organizzare gli insegnamenti buddhisti allinterno di una scala che portava fino allinsegnamento + vero. La dottrina degli abili mezzi nel buddhismo mahayana trascende il semplice valore di adattamento ma si riferisce ad ogni azione che il Buddha o i Bodhisattva compiono per il bene degli altri. In riferimento alletica Mahayana molto importante perch tutto subordinato allinteresse di una motivazione superiore.

il presupposto fondamentale di una delle principali dottrine del sutra del loto ovvero lunico veicolo ekayana. Nel sutra del loto vi una grande svalutazione degli Arhat e dei Pratyekabuddha in favore dei Buddha. La prima parabola che compare quella della casa incendiata. Il padre il Buddha, la casa incendiata il samsara. Il Buddha offre loro dei veicoli yana. Questa parabola simile a quella del figliol prodigo. Il messaggio fondamentale della prima met del Sutra del Loto la dottrina degli abili mezzi del Buddha, della dottrina dellunico veicolo e della gioia assoluta con cui i discepoli potranno raggiungere la perfetta buddhit. Inoltre nella prima met del sutra viene descritta la figura di un Buddha del passato: Prabhutaratna. Egli si manifesta in cielo allinterno di uno stupa e dichiara di aver apprezzato talmente tanto il Sutra del loto che sar presente ovunque esso sia predicato. La seconda met del sutra incentrata sullaffermazione che il Buddha permanga e non abbandoni i suoi figli neanche dopo il paranirvana perch egli in realt non morto. Viene paragonato a un grande medico i cui figli sono stati avvelenati. Egli prepara rapidamente un antidoto ma le menti di alcuni discepoli sono talmente avvelenate che rifiutano lantidoto. Il padre allora finge di morire e si allontana da loro. Quando i figli tornano in s e prendono lantidoto egli ricompare la sua morte non che un abile mezzo. Per la dottrina buddhista la durata della vita dipende dai meriti. Lautocitazione encomiastica ( una delle caratteristiche dei pi antichi sutra) molto evidente nel sutra del loto. Uno dei motivi principali della sua popolarit il suo potere magico. Unaltra ragione lenfasi con la quale esalta anche un piccolo atto di fede, capace di salvare anche gli esseri pi malvagi. Offre speranza anche alle donne. La setta Tientai viene considerata al pari di quella Huayen come una reazione cinese al buddhismo. Appaiono simili sia per la loro natura complessiva sia per il loro carattere sincretistico. Crearono un sistema pan chiao per classificare i vari tipi di sutra. Entrambi davano rilievo alla dottrina dellunica mente, della natura universale di Buddha, dellunico Buddha primordiale ed erano presenti la dottrina della compenetrazione reciproca e dellilluminazione improvvisa. La tientai pi antica dello Huayen e il suo grande organizzatore fu Chih-i che scelse di dimorare sul monte Tientai da cui deriva il nome. Lo scopo ultimo del Buddha la predicazione del sutra del loto quindi questo sutra sia quello pi importante che il pi antico, anche se il Mahaparinirvana sutra ha la stessa importanza sulla scala pan chiao vi fu una fusione dellinsegnamento del sutra del loto relativo alluniversalit della buddhit con la natura del Buddha del mahaparinirvana. La dottrina Tientai aveva uno stretto rapporto con la dinastia Sui mentre la dinastia Huayen con quella Tang. Il tientai venne introdotto in Giappone da Saicho.

Lanno 1000 circa in Giappone indicava linizio del mappo ovvero lera degli ultimi giorni e della fine del Dharma. La maggior parte dei giapponesi identifica il mappo con lincendio del tempio di Chokokuji nel 1057. Nichiren, profeta. Fondandosi sul sutra del loto per diffondere la verit egli denunciava spietatamente tutti gli errori dei suoi giorni. Riserva una critica spietata verso Honen, caratterizzata dalla devozione verso Amitabha, tradizione zen = demonio celestre e il buddhismo tantrico come la rovina del paese. Egli afferma che le sventure perdureranno fino a quando non verr seguita e diffusa la verit. Nellera del mappo ci si pu salvare solo grazie alla fede nel sutra del loto. Linsegnamento del sutra del loto contenuto nelle sue tre grandi leggi segrete,rispettivamente honzon ( gohonzon), daimoku e kaidan. Il Gohonzon = principale oggetto di venerazione del Nichiren. Il Buddha Sakyamuni, leterno Buddha del sutra del loto. Il Gohonzon fisico invece il mandala ovvero la rappresentazione del cosmo incentrata su Sakyamuni disegnata da Nichiren. la rappresentazione astratta della totalit. Il termine Daimoku si riferisce alla concreta intonazione della formula Nam, sovente accompagnata dal battito ritmico di un tamburo. Per Nichiren basta pronunciare questo titolo con fede per salvarsi dallinferno ed essere condotti fino alla perfezione. Il kaidan il luogo in cui si ricevono i precetti morali o il luogo dellordinazione. Pu essere dunque sia il luogo della casa del singolo devoto sia il luogo centrale di iniziazione alla setta. Dopo la morte di Nichiren ci furono diverse sette. 1 Nichiren Shoshu ( Soga Gakkai) = lo stesso Nichiren il Buddha del mappo. La Soga Gakkai una potente organizzazione laica buddhista ben nota in Occidente grazie alle opere del suo presidente Daisaku Ikeda. Spesso criticata per la pratica dello shakubuku ovvero una forma di conversione piuttosto spinta basata su una sorta di martellamento emotivo e verbale. 2. Nihonzan Myohonji = una setta che venne fondata allinizio del XX secolo. Aveva un forte carattere nazionalista e concepiva il Giappone come la base per la conversione del mondo intero. In seguito alle devastazioni della seconda guerra mondiale, il suo fondatore, Nichidatsu Fuji, si convert al pacifismo. 3 Rissho kosei kai = movimento particolarmente interessato agli elementi laici presenti nel buddhismo mahayana, quali la terapia di gruppo e le tecniche grazie alle quali la pratica del buddhismo pu migliorare il benessere materiale e spirituale della vita presenta. Secondo il suo fondatore, Nikkyo Niwano, condurre una persona sulla strada buddhista significa elevare lumanit ed forse lunico modo di creare una societ ideale.

Capitolo 8: I corpi del Buddha


Secondo un detto zen si incontra un Buddha per strada bisogna ucciderlo. In virt della propria abilit nei mezzi per aiutare il bodhisattva a liberarsi della concezione del s il bodhisattva Manjusri ( particolarmente associato con la Sapienza), prese una spada affilata e cerc di uccidere il Buddha. La spada di Manjusri effettivamente la spada della sapienza e rappresenta il suo principale elemento iconografico nellambito dellarte buddhista. Il Buddha schiv il colpo per. Il Buddha ha 3 dimensioni: la sua presenza fisica, la sua esemplificazione della vera natura delle cose e la sua compassionevole abilit e propensione a intervenire magicamente x gli esseri viventi. Queste 3 dimensioni rivelano lincarnazione della perfetta sapienza. Il processo di divinizzazione del tutto comune nellIndia antica ed caratterizzato da uneccessiva venerazione e dallesagerazione, diventando quindi un processo di falsificazione. Il Buddha non mai stato un essere umano e appare sempre come lincarnazione delle 3 dimensioni: fisica,spirituale e magica. Il termine kaya in genere viene tradotto come corpo ma ha un significato ambiguo, sia in pali che in sanscrito. Il requisito minimo per divenire buddhista rifugiarsi con tutto il cuore nel Buddha ma non nel suo corpo fisico bens nel suo corpo dharmico ovvero nel dharmakaya. Il dharmakaya linsieme di elementi fondamentali e puri, che consistono in vari tipi di sapienza e di conoscenza insieme ai 5 costituenti psico-fisici puri propri del Buddha: materia fisica pura, sensazioni pure, concezioni pure, ulteriori contenuti mentali pure e coscienza pura. Il dharmakaya dunque il flusso delle qualit proprie del Buddha e viene diversificato dal corpo fisico del Buddha. Nella perfezione della Sapienza in 8000 versi vi una netta distinzione tra il corpo fisico del Buddha e il dharmakaya. La venerazione del corpo fisico equivale alla venerazione degli stupa che contenevano le reliquie del Buddha. Il dharmakaya sia linsieme degli elementi fondamentali sia della realizzazione e vera natura delle cose in s e x s. Vi sono almeno 3 dimensioni interconnesse del dharmakaya nella Prajnaparamita: 1- dharmakaya la raccolta degli insegnamenti; 2- indica linsieme dei dharma puri posseduti dal Buddha, in particolare quelli mentali capaci di cogliere la vacuit 3- il dharmakaya la vacuit stessa, vera natura delle cose. Il corpo fisico del Buddha il risultato dei meriti consguiti mentre il dharmakaya laccumulo della sapienza da lui acquisita ovvero la visione della vacuit. laccumulo di meriti e sapienza la strada del sentiero mahayana per la buddhit. Il Buddha si manifesta secondo i bisogni degli esseri viventi, ad esempio insegnando lesistenza dei 3 veicoli ma in realt non ve n che uno solo: ekayana. La tradizione Cittamatra afferma che il Buddha ha 3 corpi: - dharmakaya ovvero corpo essenziale o di essenza. il flusso di coscienza purificato e non duale. Insieme delle qualit mentali positive che caratterizzano lo stato di Buddha. Uguale al dharmadatu che luniverso, la totalit

sambhogikaya = corpo del completo godimento. Corpo fisico ma non di grossolana forma materiale perch si manifesta in svariati modi e luoghi. Si tratta del corpo glorificato del Buddha con i 32 e gli 82 segni di eccellenza. Appare assiso su un trono di loto nella terra pura predicando il mahayana. il pi importante dei corpi del Buddha perch il vero e proprio Buddha nel suo aspetto ultraterreno, quello che viene chiamato in genere il Buddha della devozione buddhista - corpi di trasformazione = semplice manifestazione generata dalla compassione, unemissione compiuta dal corpo di godimento per il bene di quelli che non sono in grado di raggiungere la terra pura Lo schema Dge Lugs uno schema della tradizione tibetana che cerca di seguire il sistema madhyamaka prasangika di candrakirti e nellelaborazione dei corpi sviluppa uno schema che una sintesi tra il Madhyamaka e Cittamatra. Per Dge Lugs il dharmakaya ha 2 aspetti: 1 corpo di essenza che possiede due aspetti: assenza di esistenza intrinseca ( rappresenta la vacuit, sunyata in quanto propria del flusso di coscienza non duale del Buddha) e assenza di offuscamento morale; 2 corpo di sapienza rappresenta la coscienza non duale e onnisciente del Buddha e corrisponde al dharmakaya della tradizione cittamatra. La tradizione Dge Lugs distingue anche vari generi di corpi di trasformazione. Quelli che si manifestano come Gautama o come artisti, artigiani, animali o oggetti. Il nirvana non dimorante un termine che stato introdotto dalla tradizione Cittamatra e si pone in contrasto con le forme di nirvana acquisite dagli arhat o dai pratyekabuddha. La si pu comprendere meglio dal punto di vista di un bodhisattva, vale a dire di un aspirante alla liberazione che procede lungo il sentiero della buddhit. Si procede con la rinuncia al samsara. Il bodhisattva procede lungo il superamento della dualit ma non deve abbandonare gli esseri senzienti. Conquista la sapienza ma conserva la compassione. Dato che il Nirvana implica il distacco dagli individui il bodhisattva rinuncia al Nirvana ed entra quindi nel nirvana non dimorante. Il termine nirvana non dimorante indica due dimensioni: - movimento verso labbandono del samsara - movimento verso il basso di compassionevole ritorno verso il basso

Capitolo 9: Il sentiero del Bodhisattva


Il Buddhismo che si diffuse in Tibet dal VII secolo proviene da due religioni. Da un lato Chan e dallaltro buddhismo indiano ( tantrico). Il buddhismo tantrico si occupa in primo luogo dei rituali e delle pratiche meditative. Si interessa dei mezzi x raggiungere la piena illuminazione e nella pratica il meditante: - invoca e visualizza un Buddha - il Buddha viene assorbito dalla mente del praticante

riduce il mondo dellesperienza riuscendo cos a trasformarlo nel mondo della terra pura Sin dallinizio il praticante cerca di identificarsi con un Buddha cercando di vedere il mondo come un regno divino e magico. A poco a poco ricorre ad elementi di fisiologia sottile e a un corpo sottile. Si allenta la pressione del mondo. Queste pratiche richiedono un precedente addestramento e apprendimento mahayana. La vacuit fa parte del sentiero del bodhisattva e questo richiede una guida importanza del guru o il lama infatti questo tipo di buddhismo viene anche chiamato lamaismo. Secondo il bodhipathapradipa di Atisa gli esseri possono essere suddivisi in 3 categorie: 1- gli inferiori 2- i mediani 3- i superiori Gli inferiori sono egoisti e agiscono solo in base ai piaceri del samsara; i mediani rinunciano ai piaceri della vita e si astengono dagli atti immorali. Agiscono al fine di raggiungere un pace interiore diventando Arhat. I superiori invece cercano di dissolvere ogni forma di sofferenza dal prossimo diventando bodhisattva. La distinzione dunque dipende dalla aspirazioni. Lo sviluppo della + autentica motivazione mahayana viene definito generazione della bodhicitta. Questa compassione rappresenta il fondamento del bodhisattva e afferma che i Buddha raggiunsero la loro onniscienza abbracciando la compassione. Riuscire a generare autenticamente questa profonda compassione unesperienza capace di trasformare radicalmente la propria vita. Pochissimi praticanti sono capaci di cominciare il proprio cammino animati direttamente dalla motivazione del bodhisattva. Le prime meditazioni hanno lo scopo di elevare le aspirazioni dalla preoccupazione di liberarsi del samsara. 3 principali aspetti del sentiero: rinuncia, compassione e vacuit. infatti indispensabile aver sviluppato un atteggiamento di rinuncia x poter sviluppare la compassione. I vari testi sono discordi nellindicare le cause della generazione del bodhicitta. La prima viene chiamata la meditazione delle sei cause e un effetto = generare un atteggiamento di eguaglianza, imparziali nei confronti di tutti gli esseri senzienti. Tutti costoro sono uguali e nessuno di loro intrinsecamente amico o nemico poich tutti abbiamo avuto infinite nascite nel passato. Alla luce di queste considerazioni il meditante sviluppa un profondo sentimento di amore e decide di assumersi la responsabilit di tutti gli esseri senzienti. La seconda meditazione quella dello scambio di s con gli altri. Si medita sul fatto che tutti gli esseri sono uguali in quanto tutti desiderano avere felicit e sfuggire il dolore. In un secondo tempo ogni persona importante quanto noi stessi e poich gli altri sono + numerosi nel loro insieme sono + importanti di noi stessi. Il risultato di queste pratiche che si diviene capaci di scambiare s con gli altri. Pratica del dare e prendere. Dare compassione e ricevere il dolore degli altri. Vi sono due generi di bodhicitta: quello fondamentale e quello convenzionale. Quello fondamentale al di l di questo mondo, inesprimibile con concetti o parole. verosimile pensare che rappresenti la pura mente radiosa di un essere illuminato dotato di compassione.

Il bodhicitta convenzionale o morale invece anchesso di due generi: aspirazione e di impegno. Il bodhicitta di aspirazione si sviluppa spontaneamente in chi vuole aiutare il prossimo mentre il bodhicitta di impegno consiste nella concreta attuazione delle pratiche del sentiero del bodhisattva. Con lo sviluppo della bodhicitta il bodhisattva raggiunge il primo degli stadi ( bhumi) denominato gioioso. Tuttavia cerano diversi schemi relativi al sentiero del bodhisattva e x cercare di armonizzarli emerge quello esposto nel Bhavanakrama di Kamalasila. Secondo il Bhavanakrama il bodhisattva dopo lo sviluppo della bodhicitta non ancora nel primo stadio ma deve coltivare sia la sapienza che i mezzi. X mezzi si intende le 5 perfezioni del: dare, moralit, pazienza, sforzo e concentrazione meditativa. importante che il bodhisattva riesca a combinare labilit dei mezzi con i 3 generi di sapienza derivanti dallo studio, dalla profonda riflessione e dalla meditazione. Quando si sviluppa la bodhicitta si entra nel sentiero dell Accumulazione. Il secondo sentiero quello della Preparazione, in questo stadio il bodhisattva ancora una persona comune. Il sentiero della preparazione possiede 4 stadi: calore, culmine, pazienza e supremi dharma terreni. Si ottengono i 5 poteri della fede profonda, sforzo, perseveranza, reminescenza e assorbimento meditativo. Quando si acquisisce una visione diretta della vacuit si entra nel sentiero della visione profonda. A questo punto diventa un bodhisattva. Acquisisce le quattro meditazioni, i 4 assorbimenti meditativi non materiali, le 5 facolt sovrannaturali . Nel quarto stadio, sentiero dello sviluppo, acquisisce i 37 elementi dellilluminazione. Richiede ere cosmiche di sforzi e attivit compassionevoli x giungere al termine. Giunge a comprendere pienamente limpermanenza e perfeziona anche la virt della pazienza. Due generi di pazienza: il primo neutralizza ogni intenzione di fare del male e il secondo genera la sopportazione del dolore. Il quinto stadio il Difficile da conquistare il bodhisattva non pu + essere vinto da demoni o forze del male. Acquisisce la perfezione della meditazione e perviene ad una conoscenza reale e corretta delle quattro nobili verit. Il sesto stadio quello dellAvvicinamento nel quale acquisisce la perfezione della sapienza. Pu abbandonare il mondo e pervenire alla pace del Nirvana proprio di un Arhat. Ma egli cerca di dimorare in un nirvana non dimorante, dedicandosi allo sviluppo dei mezzi abili. Dal settimo stadio in poi egli pratica altre quattro perfezioni che si aggiungono alle 6 originarie. Il settimo stadio, lAllontanato, il progresso del bodhisattva viene considerato irreversibile, egli ormai destinato ad acquisire la piena buddhit. Lottavo stadio quello Inamovibile dove il bodhisattva simile a un uomo che si risvegliato da un sogno, abbandonando ogni erroneo pensiero concettuale e riesce a vedere il mondo in maniera del tutto nuova. Giunto al nono stadio, quello della Buona Intelligenza, Espone il messaggio del Buddha a tutti gli esseri senzienti in preda al dolore. Infine il bodhisattva raggiunge il decimo stadio che la Nube del Dharma. Al di l del decimo stadio vi la stadio di un Buddha.

Capitolo 10: Fede e devozione i culti del Buddha e dei bodhisattva


Nonostante il Buddhismo non sia una religione nella quale la fede ha un ruolo principale non vuol dire che non sia importante. Essa infatti viene inclusa assieme al vigore, alla presenza mentale, alla concentrazione e alla sapienza, le cinque virt cardinali. Quando nasce la fede essa dissolve i 5 impedimenti e pulisce la mente dalle sue contaminazioni. Viene descritta in riferimento ai suoi effetti psicologici. Rappresenta sia la base cognitiva che laspirazione x una crescita spirituale. La fede viene definita ragionata e rappresenta il punto di partenza, dunque il primo stadio di un processo che si conclude con la sapienza. Include la fede in certe cose come nel Buddha stesso. Il Sutta Nipata del canone pali, considerato uno dei + antichi testi buddhisti,fa dei riferimenti alla buddhanusmrti, una pratica descritta in tutte le scuole buddhiste, grazie alla quale il meditante, richiamando nella sua mente il Buddha, si sente in sua presenza. Vanno sottolineati 3 punti: - la connessione fra la buddhanusmrti e lacquisizione di un livello + elevato - la reminescenza del Buddha rende liberi dalla paura - il meditante concentrandosi sul Buddha si sente come se fosse alla sua presenza Il bisogno della presenza del Buddha rappresent un fattore significativo dello sviluppo del buddhismo nei secoli. Quale via dunque potrebbe essere + adatta a condurre rapidamente allilluminazione del vedere non uno, ma infiniti Buddha, ricevendo i loro insegnamenti? Il pratyutpanna sutra venne tradotto in cinese per la prima volta da Lokaksema nel 179 D.c e si tratta di una delle + antiche traduzioni cinese di un sutra buddhista. Il principale insegnamento di questo testo il pratyutpanna samadhi. Il fondamento di questa pratica una rigorosa moralit. Il praticante deve infatti rispettare ogni aspetto del codice prima di iniziare il periodo di appartamento. Poi si ritira in un luogo isolato e riflettendo cerca di individuare la direzione nella quale dimora il Buddha amitayus. La meditazione in s non diversa dalle pratiche di buddhanusmrti. Vedendo il Buddha il praticante potr dunque venerarlo e ricevere i suoi insegnamenti. Per la cosmologia buddhista lo spazio infinito. Esso pieno di innumerevoli universi che si espandono nelle dieci direzioni ( i 4 punti cardinali, i 4 punti intermedi, lo zenit e il nadir) . Allinterno di queste sfere infinite alcuni universi sono denominati campi o terre di Buddha dove il Buddha esercita la propria influenza spirituale. Il concetto di campo di Buddha di grande importanza nellambito del pensiero mahayana. Non vi possono essere due Buddha in un unico campo poich significherebbe che uno dei due non allaltezza del compito. Gli esseri umani vivono in una sfera denominata Saha, posta a meridione il cui attuale Buddha sakyamuni. La nozione di un campo di Buddha sembra aver

avuto origine dalla riflessione sul campo della consapevolezza di Sakyamuni ovvero sulla sua autorit e sulla sua influenza. La funzione principale di un Buddha esporre il proprio insegnamento agli esseri senzienti del proprio Campo ma il campo di un Buddha non semplicemente un luogo in cui egli compare. Al contrario si afferma che quandegli era ancora un bodhisattva abbia purificato il proprio campo. Il campo di Buddha pertanto un luogo in cui un bodhisattva pu scorgere il Buddha. Ci per determina un problema perch opinione generale che il mondo di Sakyamuni, saha, non sia un luogo particolarmente puro. Quindi i testi mahayana parlano cos di 3 tipi di campi di Buddha: quelli puri, quelli impuri e quelli misti. In un campo impuro si ritrovano molti non buddhisti, esseri in preda al dolore, essere inferiori, molto rari sono i bodhisattva. Un campo puro invece ha un Buddha che vive x un periodo estremamente lungo e che non abbandona il proprio gregge. ALCUNI BODHISATTVA Maitreya = Maitreya il prossimo Buddha, lunico attuale bodhisattva di rango divino riconosciuto sia dalle tradizioni mahayana e non. Una versione della storia di maitreya contenuta in unopera in sanscrito la profezia di Maitreya. Maitreya dimora adesso nel paradiso tusita in attesa del momento opportuno per discendere sulla terra. Dal momento che tusita un regno celeste e non una terra pura, possibile giungervi durante la meditazione. Dato che Tusita molto + vicino alla terra di una terra pura, Maitreya visita molte volte il nostro mondo, assumendo svariati aspetti per salvare ed insegnare. Lepisodio + noto forse quello di Asanga che venne condotto su tusita per ricevere una serie di testi contenenti insegnamenti della sola mente. Fu per questa ragione che la tradizione cittamatra molto fedele a Maitreya. Avalokitesvara = forse il + popolare dei bodhisattva Mahayana. un bodhisattva del decimo stadio e si manifesta in tutte le forme idonee per soccorrere, convertire e salvare gli esseri senzienti. il + compassionevole salvatore delluniverso. Viene definito la vera incarnazione della compassione perch egli non si preoccupa solo dellilluminazione ma di tutte le piccole pene quotidiane. I poteri salvifici di avalokitesvara sono spesso soggetto dellarte sino-giapponese. Oltre al Sutra del loto, laltra fonte principale il Karandavyuha sutra, un testo interamente dedicato allillustrazione e alla celebrazione dei miracolosi atti del bodhisattva. Tara = la + amabile tra tutte le divinit buddhiste. La devozione verso tara un elemento caratteristico del buddhismo del Tibet. Dimora sul monte Potalaka. Comparve per la prima volta nellarte indiana nel corso del VI secolo assieme ad avalokitesvara. Ella la madre di tutti i Buddha nonostante abbia solo 16 anni: vecchia ma allo stesso tempo giovane ella diventa limmagine stessa della vacuit. Liconografia attribuisce a tara molte forme diverse, soprattutto quella tibetana perch le immagini hanno unimportanza fondamentale x la meditazione tantrica. Manjusri = Mentre avalokitesvara rappresenta la compassione, manjusri rappresenta laltro polo ovvero la sapienza. Ha il ruolo di interlocutore in dibattiti sulla verit ultima. Nellarte buddhista Manjusri compare relativamente tardi ed probabile quindi che il suo culto si sia sviluppato intorno al VI secolo. La spada di Manjusri la spada della gnosi, che recide i legami dellignoranza.

Ksitigarbha = Grande importanza nellasia orientale. A Ksitigarbha viene assegnato il compito di salvare gli esseri senzienti nel periodo tra la morte di Sakyamuni e lavvento di Maitreya. Anche se il vero motivo della sua importanza che viene associato con la piet filiale in quanto giunge a salvare i defunti persino dai + profondi inferni. ALCUNI BUDDHA Aksobhya = il culto di Aksobhya sembra essere il culto + antico dopo quello di Sakyamuni. La nostra fonte principale laksobhya sutra che uno dei primi testi mahayana sicuramente databili ( fine del II sec D.c). Aksobyha dimora in Abhirati che un mondo felice, straordinario e privo di qualunque pericolo e rappresenta dunque tutto il contrario del nostro mondo. Come si pu rinascere in questo mondo? La motivazione il desiderio di acquisire lilluminazione e di illuminare il mondo intero. Dopo aver stabilito il suo successore Aksobyha entrer infine nel paranirvana cos come aveva fatto Sakyamuni identificando in Maitreya il suo successore. Bhaisajyaguru = Buddha medico. Rappresenta la vera e propria incarnazione della dimensione della guarigione in tutti i suoi aspetti. In Tibet egli il patrono della medicina. La fonte principale il bhaisajyaguru sutra che descrive i grandi voti da lui enunciati quandera ancora un bodhisattva. Nel campo di Buddha di Bhaisajyaguru non vi sono donne, in quanto esse rinascono come stato + elevato di uomini. A questo proposito bisogna rilevare che nel Buddhismo lidea della superiorit delluomo rispetto alla donna molto antica. Amitabha = Il culto + diffuso quello del Buddha Amitabha. Presenta particolari forme di pratica che si avvicinano a ci che potremmo chiamare devozione monoteista. Il culto di Amitabha viene generalmente indicato col nome di Buddhismo della Terra Pura e consiste in 3 sutra: i due Sukhavativyuha sutra e il Amitayurbuddhanusmrti sutra. Il Buddha Amitabha il sovrano di Sukhavati. Il culto di amitabha in Cina si basa sul pratyutpanna sutra e venne istituito da HuiYuan. Hui yuan cercava di raggiungere Sukhavati grazie alle sue facolt e non attraverso la compassione di amitabha quindi lonore di essere considerato il primo patriarca cinese va a Tan-luan. Honen Shonin = Tra la fine dellepoca Heian e linizio dellepoca kamakura ci furono carestie, guerre civili, epidemie, collasso economico ecc ecc grande impeto allo sviluppo del Buddhismo della terra pura. Honen Shonin ritenuto il fondatore del Jodoshin-shu, la scuola della Vera Terra Pura. Egli afferma che, per quanto si possa essere colti, si deve recitare poveramente il nembutsu ossia invocare il nome del Buddha amitabha e non ci si deve far prendere dal dubbio poich egli non disdegna alcun essere. Honen fu accusato di non rispettare la bodhicitta perch non si preoccupava n di salvare gli esseri senzienti n di sviluppare la compassione, ma semplicemente rinascere nella terra pura. Da questo punto di vista linsegnamento di Honen non pu dirsi Mahayana. Shinran Shonin = Shinran Shonin fu un discepolo di Honen Shonin non volle allontanarsi dagli insegnamenti del maestro e forse per questa ragione non venne mai considerato un patriarca. difficile separare la leggenda dalla realt dei resoconti della vita di Shinran. di fondamentale importanza considerare che Shinran fu sposato poich fa capire che egli non considerava differenti un monaco

o un laico nel culto di amitabha non esiste nessuna differenza fra monaci o laici. Shinran forse considerava il matrimonio come una condizione nella quale ognuno dei due coniugi aiutava laltro nel cammino spirituale. Lopera principale di Shinran il Kyogyoshinso e consiste in una serie di estratti delle scritture dei patriarchi dello Shin Shu, seguiti dal commentario di Shinran. Il suo insegnamento condensato nel Tannisho, un breve testo scritto da Yui-en uno dei suoi discepoli. Si compone di due parti: nella prima Yui en espone gli insegnamenti orali di Shinran e nella seconda chiarisce una serie di punti che erano stati oggetto di dispute e critiche.

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