Professional Documents
Culture Documents
Moltiplicatori di Fourier
Denizione 1 Sia o
L
p
<
Si denisce
M
p
=
_
o
=
_
o
= massa totale di .
Dimostrazione. Siccome lapplicazione T
1
T, con o
commuta con le traslazioni, allora M
se e solo se
[(T
1
T)(0)[ C||
L
1
che equivale alla condizione
[ (0)| C||
L
;
da questa segue che `e una misura limitata su IR
n
; pertanto M
`e lo spazio
delle trasformate di Fourier delle misure limitate su IR
n
e si ha inoltre che
||
M
in L
= 1, p [1, ], allora M
p
= M
p
e | |
M
p
=
| |
M
p
Dimostrazione. Se M
p
allora per ogni oe per ogni f L
p
,
deniamo la quantit`a f (0) = f(0); usando la disuguaglianza
di Holder si ha:
[ f (0)[ | f|
L
p|g|
L
p
||
M
p
|f|
L
p||
L
p
e quindi M
p
; questo prova che
M
p
M
p
( con un ragionamento come quello di sopra si prova anche il caso
p = ).
Dalla disuguaglianza precedente inoltre si trova che | |
L
p
||
M
p
||
L
p
||
M
p
. Scambiando i ruoli di p e p
si ha la
tesi.
Corollario 1 Si ha che
M
1
=
_
o
e | |
M
2
= | |
L
.
Dimostrazione. Per il teorema di Plancherel si ha:
|T
1
T|
L
2 = |
|
L
2 ||
L
|
|
L
2 = ||
L
||
L
2
e questa disuguaglianza prova che L
M
2
e ||
M
2
||
L
.
2
Daltra parte
|
|
L
2 ||
M
2
||
L
2 = ||
M
2
|
|
L
2
questo prova che
2
denisce un funzionale lineare e continuo su L
1
limitato
da ||
2
M
2
, pertanto
2
(L
1
)
= L
, equivalentemente L
; abbiamo
cos` provato che M
2
L
.
Inoltre |
2
|
L
||
2
M
2
, ovvero ||
L
||
M
2
.
Proposizione 4 Se M
p
1
M
p
2
, p
1
, p
2
[1, ], allora M
p
e risulta
||
M
p
||
1
p
1
||
p
2
con
1
p
=
1
p
1
+
p
2
, 0 1.
Dimostrazione. Si considerino gli operatori lineari e continui
T
1
T : L
p
1
L
p
1
, T
1
T : L
p
2
L
p
2
Per il teorema di interpolazione si ha che
T
1
T : L
p
L
p
`e lineare e continuo, con p come nellipotesi e inoltre risulta
|T
1
T|
L((L
p
,L
p
)
|T
1
T|
1
L((L
p
1,L
p
1)
|T
1
T|
L((L
p
2,L
p
2)
. In particolare se o L
p
risulter`a T
1
T L
p
; per larbitrariet`a
di segue che M
L
p; le disuguaglianze precedenti coincidono con quelle
della tesi una volta usata la denizione di | |
M
p
.
Corollario 2 Se 1 p < q 2 allora M
p
M
q
e | |
M
q
| |
M
p
.
Analogamente se 2 p q allora M
q
M
p
e | |
M
p
| |
M
q
.
Dimostrazione. La prima parte discende dalla proposizione precedente
con p
1
= p, p
2
= p
, =
qp
q(2p)
; infatti con tale scelta si ha la disuguaglianza
||
M
q
||
1
M
p
||
M
p
= ||
1
M
p
||
M
p
= ||
M
p
, avendo usato lidentit`a
||
M
p
= ||
M
p
.
La seconda si ottiene dalla prima grazie alla proposizione (2).
Proposizione 5 Se A : IR
n
IR
n
`e una applicazione lineare invertibile e
M
p
, allora (A) M
p
e ||
M
p
= |(A)|
M
p
Dimostrazione. Applicando la denizione di trasformata di Fourier si
ricava luguaglianza T
1
((A)) =
1
| det A|
((A
t
)
1
), dove A
t
`e la trasposta
di A.
3
Per ogni o si ha:
T
1
((A)) ()(x) =
1
[ det A[
((A
t
)
1
) ()(x)
= () (A
t
)((A
t
)
1
x)
Stimiamo la norma L
p
di questa funzione:
|T
1
((A)) ()(x)|
L
p = | () (A
t
)((A
t
)
1
x)|
L
p
= [ det A[| () (A
t
)(x)|
L
p
[ det A[||
M
p
|(A
t
)|
L
p = ||
M
p
|()|
L
p
Questo, per larbitrariet`a di , prova che (A) M
p
e che |(A)|
M
p
||
M
p
.
Daltra parte ||
M
p
= |(A
1
A)|
M
p
|(A)|
M
p
e questo conclude la
dimostrazione. .
Proposizione 6 Sia N IN, N > n/2; se L
2
e
L
2
per ogni
tale che [[ = N, allora M
p
, p [1, ] e
||
M
p
C||
1
L
2
_
sup
||=N
|
|
L
2
_
con = n/2N.
Dimostrazione. Basta provare che M
1
, poich`e per ogni p [1, ],
M
1
M
p
e ||
M
p
||
M
1
grazie al corollario(2).
Siccome L
2
, allora o
.
Stimiamo pertanto ||
M
1
=
_
IR
n
[ [dx. Usando la disuguaglianza di
Cauchy-Schwartz e le propriet`a della trasformata di Fourier si ha:
_
|x|r
[ [dx =
_
|x|>r
[x[
N
[x[
N
[ [dx
_
_
|x|r
1
[x[
2N
_
1/2
_
_
|x|r
([x[
N
)
2
dx
_
1/2
Cr
n/2N
_
_
_[x[
N
_
_
_
L
2
Cr
n/2N
sup
||=N
|
|
L
2
e analogamente
_
|x|r
[ [dx
_
_
|x|r
dx
_
1/2
_
_
|x|r
[ [dx
_
1/2
Cr
n/2
| |
L
2 = Cr
n/2
||
L
2
4
Scegliendo r in maniera tale che ||
L
2 = r
N
sup
||=N
|
|
L
2, ovvero
r =
_
sup
||=N
L
2
L
2
_
1/N
e sommando le due disuguaglianze si ottiene:
||
M
1
C||
L
2
_
sup
||=N
|
|
L
2
||
L
2
_
n/2N
= C||
1
L
2
_
sup
||=N
|
|
L
2
_
()[ a
j
, per 2
j2
[[ 2
j
e se
+
a
j
< , allora M
p
, p [1, ] e
||
M
p
C
+
a
j
.
Dimostrazione. Basta provare la proposizione per p = 1 e poi sfruttare
limmersione M
1
M
p
e la disuguaglianza ||
M
p
||
M
1
.
Usiamo la decomposzione di Paley-Littlewood. Si ha che:
|
j
|
L
2 a
j
2
jn/2
|
0
|
L
2;
Dallipotesi segue che per 2
j2
[[ 2
j
e [[ N:
[
[ [[
||
a
j
2
2||
2
||j
a
j
inoltre se [[ = N
[
(
j
)[ =
||||
!
( )!!
2
j||
0
(2
j
)[
||||
!
( )!!
2
j||
|
0
|
L
2
2||
2
||j
a
j
C
2
j||
a
j
;
usando questa stima si ha:
|
(
j
)|
L
2 =
_
_
2
j2
||2
j
[
(
j
)[
2
d
_
1/2
leqC2
j(n/2||)
a
j
;
Per la proposizione precedente
j
M
1
= M
e risulta:
|
j
|
M
1
C(2
jn/2
a
j
)
1
(2
j(n/2||)
a
j
)
= Ca
j
5
Da questo, osservando che T
1
(
j
) =
j
, si deduce che per ogni o:
[
j
[ Ca
j
||
L
ovvero
[
j
, ) [ C||
L
a
j
la quale, grazie alla convergenza della serie
+
a
j
, implica la convergenza
della serie
j
in o
.
Mostriamo che il limite di tale serie `e :
_
M
j
,
_
=
_
,
M
_
=
_
,
M
_
=
_
IR
n
siccome
M
N
j
1, allora
M
N
j
; inoltre
M
N
j
1 puntual-
mente, perci` o per il teorema di convergenza dominata si ha :
_
M
j
,
_
_
,
_
= , )
che `e quanto volevamo provare.
Usando ora la disuguaglianza precedente e passando al limite si ha che
, ) C
+
a
j
||
L
= M
1
e la disuguaglianza ||
M
1
= ||
M
C
+
a
j
.
Dimostrazione della proposizione ??. Si ha:
j
f =
s
1
i=1
j+i
j
f.
Notiamo che
s
1
i=1
j+i
= T
1
(1 +[[
2
)
s/2
1
i=1
j+i
T.
La disuguaglianza `e provata se dimostriamo che (1+[[
2
)
s/2
1
i=1
j+i
M
p
con |(1 +[[
2
)
s/2
1
i=1
j+i
|
M
p
C2
js
, con C indipendente da j e da
p.
Questo equivale a provare che (1+[[
2
)
s/2
j
M
p
con |(1+[[
2
)
s/2
j
|
M
p
C2
js
per ogni j, con C costante (diversa dalla precedente) indipendente da
j.
Daltra parte (1 + [[
2
)
s/2
j
= (1 + [[
2
)
s/2
(2
j
) M
p
se e solo se
(1 +[2
j
[
2
)
s/2
M
p
e le norme sono uguali (si `e applicata una omotetia di
rapporto 2
j
e usata la proposizione (5)).
Studiamo pertanto (1 +[2
j
[
2
)
s/2
= 2
js
(2
2j
+[[
2
)
s/2
.
Stimiamo le derivate di (c +[[
2
)
s/2
, pr c una costante qualsiasi.
6
Lemma 1 Se `e un multi-indice e c una costante, allora
(c +[[
2
)
s/2
=
k||
(c +
2
)
s/2k
P
,k
()
dove P
,k
() indica un polinomio omogeneo in di grado `e 2k[[, che non
dipende dalla costante c.
Dimostrazione. Procediamo per induzione su [[. Per [[ = 0 la propo-
sizione `e banalmente vericata.
Supponiamo che la proposizione sia vericata per ; dobbiamo provare
che essa vale per
, con [
[ = [[ + 1; risulter`a
per qualche
h n. Applicando lipotesi induttiva si ha
(c +[[
2
)
s/2
=
k||
(c +
2
)
s/2k
P
,k
()
=
k||
_
(s/2 k)(c +
2
)
s/2k1
2
h
P
,k
() + (c +
2
)
s/2k
h
P
,k
()
_
=
1k||+1
(s/2k+1)(c+
2
)
s/2k
2
h
P
,k1
()+
k||
(c+
2
)
s/2k
h
P
,k
()
Ponendo
P
,0
=
h
P
,0
()
P
,k
= (s/2 k + 1)2
h
P
,k1
() +
h
P
,k
() 1 k [
[ 1
P
,|
|
= (s/2 [
[ + 1)2
h
P
,|
|1
()
si ha la tesi.
Naturalmene `e chiaro che per k [[/2, i polinomi in questione devono
necessariamente essere nulli, poich`e un polinomio omogeneo il cui grado `e
negativo `e necessariamente il polinomio nullo.
Useremo solo il fatto che 2k [[ k.
Indichiamo con A la somma fra i moduli di tutti i coecienti dei polinomi
P
,k
per [[ N con N un intero ssato. Risulter`a
[P
,k
[ A(1 +[[
k
)
pertanto, per [[ N risulta
[
(c +[[
2
)
s/2
[ = [
k||
(c +[[
2
)
s/2k
P
,k
()[
A
k||
(1 +[[
k
)(c +[[
2
)
s/2k
7
Se c e appartengono ad un compatto in maniera tale che c +[[ , = 0, allora
la funzione a destra essendo continua, `e limitata da una costante C
s,
che
dipende da s, da e dalla dimensione dello spazio; sia C la massima fra
queste costanti al variare di , [[ N con N un intero ssato.
Questo `e il nostro caso perch`e il supporto di 2
js
(2
2j
+[[
2
)
s/2
`e 1/4
[[ 1 e se j 0, allora 0 2
2j
1, pertanto:
_
2
js
(2
2j
+[[
2
)
s/2
2
js
||||
!
( )!!
((2
2j
+[[
2
)
s/2
)
2
js
da cui
[[
||
_
2
js
(2
2j
+[[
2
)
s/2
C2
js
per 1/4 [[ 1. Daltra parte altrove la funzione `e uguale a 0 quindi
applicando la proposizione precedente con a
0
= C2
js
a
j
= 0 per j ,= 0, si
ottiene la tesi nel caso j 1.
Il caso relativo a
0
= S
0
si dimostra analogamente notando che S
0
f =
(
1
+ S
0
)S
0
f. Bisogna allora mostrare che (1 +[[
2
)
s/2
M
p
. Usando le
stime di sopra (in questo caso c=1) si ottiene la tesi.
La dimostrazione precedente pu`o essere adattata anche al caso omogeneo
sotituendo
s
con
s
con la dierenza che c = 0. Questo permette di
rimuovere lipotesi j > 0.
La dimostrazione precedente (caso non omogeneo) in eetti funziona
per indici non necessariamente positivi, con la condizione per`o che questi
siano limitati dal basso (questo aumenta il dominio di c mantenendolo cmq
limitato).
Teorema di Mihlin
Enunciamo ora, senza darne la dimostrazione, un importante ed utile teore-
ma che fornisce una condizione suciente per stabilire se una funzione `e un
moltiplcatore di Fourier.
Teorema 1 Sia : IR
n
C e N IN, N n/2, tale che
[[
()[ A
per ogni multi-indice , tale che [[ N, allora M
p
, p (1, ) ed esiste
una costante C
p
> 0 tale che
||
M
p
C
p
A.
Ne diamo ora una utile applicazione (usata nel secondo capitolo).
8
Proposizione 8 Per ogni multindice ,
(1+||
2
)
||/2
M
p
, per p (1, ).
Dimostrazione.
Per ogni multindice si ha:
(1 +[[
2
)
||/2
=
!
!( )!
_
(1 +[[
2
)
||/2
_
=
_
C
,,
+
[ + [ [[ > 0
0 altrimenti
quindi
[[ 1 [[
||
[
[ C
,,
[[
||+||||
C
,,
[[
||+||
[[ 1 [[
||
[
[ C
,,
Per il lemma precedente si ha
[[ 1 [
_
(1 +[[
2
)
||/2
_
[ C
[[
||||
[[ 1 [
_
(1 +[[
2
)
||/2
_
[ C
e quindi moltiplicando si ha
[[
||
[
(1 +[[
2
)
||/2
[ C
,
se [[ N , ponendo A =
||N
C
,
e applicando il teorema di Mihlin si
ha la tesi.
9