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R

E
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente
SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 558 del 2012, proposto da Rete 8 srl., rappresentata e difesa dagli avv. Tommaso Marchese ed Alessandra Rulli, con domicilio eletto presso Tommaso Marchese in Pescara, via Misticoni, 7; contro Comune Di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. Paola Di Marco, con domicilio eletto in Pescara, Ufficio Legale Comune; e con l'intervento di ad opponendum: Onlus "No Elettrosmog - San Silvestro Pescara", Giancarlo Di Marco, Mariagrazia Schiavone, Loredana Marchegiano, Germano Girinelli, Lorena Di Lizio, Gianninia Montebello, Ugo Pantalone, Brunella Di Lizio, rappresentati e difesi dagli avv. Silvia Tortorella, Paolo Borrelli, con domicilio eletto presso Paolo Borrelli in Pescara, p.zza Ettore Troilo,18;

sul ricorso numero di registro generale 559 del 2012, proposto dalla Nuova Teleabruzzo Regionale srl, rappresentata e difesa dagli avv. Tommaso Marchese ed Alessandra Rulli, con domicilio eletto presso Tommaso Marchese in Pescara, via Misticoni, 7; contro

Comune Di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. Paola Di Marco, con domicilio eletto in Pescara, Ufficio Legale Comune; e con l'intervento di ad opponendum: Onlus "No Elettrosmog - San Silvestro Pescara", Giancarlo Di Marco, Mariagrazia Schiavone, Loredana Marchegiano, Germano Girinelli, Lorena Di Lizio, Gianninia Montebello, Ugo Pantalone, Brunella Di Lizio, rappresentati e difesi dagli avv. Silvia Tortorella, Paolo Borrelli, con domicilio eletto presso Paolo Borrelli in Pescara, p.zza Ettore Troilo,18;

sul ricorso numero di registro generale 560 del 2012, proposto dalla Associazione Radio Speranza O.N.L.U.S., rappresentata e difesa dagli avv. Tommaso Marchese ed Alessandra Rulli, con domicilio eletto presso Tommaso Marchese in Pescara, via Misticoni, 7;

contro Comune Di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. Paola Di Marco, con domicilio eletto in Pescara, Ufficio Legale Comune; e con l'intervento di ad opponendum: Onlus "No Elettrosmog - San Silvestro Pescara", Giancarlo Di Marco, Mariagrazia Schiavone, Loredana Marchegiano, Germano Girinelli, Lorena Di Lizio, Gianninia Montebello, Ugo Pantalone, rappresentati e difesi dagli avv. Silvia Tortorella, Paolo Borrelli, con domicilio eletto presso Paolo Borrelli in Pescara, p.zza Ettore Troilo,18; per l'annullamento, quanto al ricorso n. 558 del 2012:

dell'ordinanza n. 125838/SUAP/2012 del 24 settembre 2012 con la quale il Dirigente del Dipartimento Attivit Tecniche, Energetiche ed Ambientali-Settore Attivit Produttive-Servizio SUAP del Comune di Pescara ha ordinato alla societ ricorrente la disattivazione dell'impianto sso di radiodiusione, relativo alla stazione emittente denominata "Rete 8"; quanto al ricorso n. 559 del 2012: del'ordinanza n. 125840/SUAP/2012 del 24 settembre 2012 con la quale il Dirigente del Dipartimento Attivit Tecniche, Energetiche ed Ambientali-Settore Attivit Produttive-Servizio SUAP del Comune di Pescara ha ordinato alla societ ricorrente la disattivazione dell'impianto sso di radiodiusione relativo alla stazione emittente denominata "Telemare"; nonch di ogni altro atto prodromico, consequenziale e connesso; quanto al ricorso n. 560 del 2012: dell'ordinanza n. 125835/SUAP/2012 del 24 settembre 2012 con la quale il Dirigente del Dipartimento Attivit Tecniche, Energetiche ed Ambientali-Settore Attivit Produttive-Servizio SUAP del Comune di Pescara ha ordinato alla societ ricorrente la disattivazione dell'impianto sso di radiodiusione relativo alla stazione emittente denominata "Radio Speranza"; nonch di ogni altro atto prodromico, consequenziale e connesso; nonch di ogni altro atto

prodromico, consequenziale e connesso;

Visti i ricorsi e i relativi allegati; Viste le costituzioni in giudizio di Comune dDi Pescara e gli atti dintervento in causa; Viste le memorie difensive; Visti gli atti della causa;

relatore nell'udienza pubblica del giorno 4 luglio 2013 il cons. Dino Nazzaro e uditi per le parti i difensori: l'avv. Tommaso Marchese per la societ ricorrente, l'avv. Paola Di Marco per il Comune resistente e l'avv. Paolo Borrelli per gli intervenienti; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:

FATTO e DIRITTO I ricorsi sono riuniti per connessione. I gravami attengono alle ordinanze di disattivazione, di cui in epigrafe, motivate con la mancata presentazione di un piano di risanamento (art.10 LRA n. 45/2004), e per il fatto di aver continuato le trasmissioni dal sito S. Silvestro, nonostante le ordinanze regionali di delocalizzazioni nn.1-2/2008 e la inidoneit della zona ad ospitare limpianto di trasmissione, non essendo lo stesso contemplato dellelenco Agcom 2012. Tali provvedimenti sanzionatori sono stati emessi in base ai verbali G. di F. (26.7.2011). I motivi dedotti possono cos essere riassunti: --violazione 93/12/Cons, dellart. in 7 L. la n. 241/1990, e dellobbligo di una partecipazione, che esplicitamente richiesto dalla delibera Agcom quanto disattivazione comporterebbe delocalizzazione, ipotesi per la quale prevista la collaborazione con tutti i soggetti coinvolti per concordare un piano di migrazione ed assicurare la continuit del servizio da parte degli operatori televisivi; --incompetenza ed eccesso di potere, atteso che la GRA, con delibera n. 694/13.9.2010, ha proposto (art.28, comma 7, D. Lgs n. 177/2005) al Ministero da S. per lo Sviluppo alla economico la delocalizzazione Silvestro piattaforma marina

Francavilla, superando i siti di cui alle ordinanze regionali nn.1.2/2008, da considerarsi, peraltro, meramente indicativi (sent. Tar Pe n. 85 e 169/2009). Lesecuzione della citata delibera non competerebbe al Comune di Pescara, tenuto soli ad eettuare i dovuti controlli (art.19 LRA n. 45/2004); --il sito di S. Silvestro, pur non pi elencato dallAgcom, resterebbe sempre utilizzabile e sarebbe ricompreso tra i siti digitali europei (Accordo di Ginevra del 2006), se ed in quanto non superano i valori di cui allart. 1, comma 6, lett. a, numero 15, L. 249/1997. Gli impianti esistenti, pertanto, non sarebbero aatto abusivi e solo da tale postazione possono assicurare la continuit del servizio, in attesa delloperativit della piattaforma marina (Agcom 93/12/Cons). S. Silvestro va considerato un sito equivalente agli altri e per il quale vanno rispettati i parametri normativi stabiliti (nota Agcom 14.11.2012, reg. uff. 0057384). In denitiva, il sito occupato considerato idoneo ad ospitare gli impianti delle trasmissioni e la delocalizzazione presuppone un concordato piano di migrazione, in presenza di un valido nuovo sito alternativo, che deve essere in grado di assicurare la continuit del servizio in atto. La disattivazione, pertanto, troverebbe fondamento solo nei verbali della G.Di F., tutti risalenti al luglio 2011, ovvero circa 16 mesi prima della stessa ordinanza comunale. La difesa del Comune puntualizza, nelle memorie depositate, che le ordinanze sono lapplicazione di sanzioni segnalate dalla G. di F. e che il sito non pi idoneo; ritiene, inoltre, che per tale fattispecie non sarebbe prevista alcuna comunicazione partecipativa, e che la delocalizzazione indicata con riferimento alle ordinanze regionali nn.1 e 2 del 2008. Si insiste, inne, sul fatto che nessuna proposta

di Piano di Risanamento (PdR) stata fatta dai gestori. Gli intervenienti, nella memoria depositata, premessa la loro legittimazione, come da statuto dello Onlus No elettrosmog S. Silvestro, esibito in atti, nonch, per i singoli, in ragione della loro immediata vicinanza al sito in questione, fanno piena adesione alle tesi del Comune ed in particolare sul fatto che il PNAF non indica pi il sito di S. Silvestro, nonch sulla mancanza di un piano di risanamento presentato dai gestori e sulla necessaria tutela della salute dei cittadini di S. Silvestro.

=I motivi di gravame vanno apprezzati per quanto esplicitato, sui seguenti aspetti: --i verbali della G. di F. si limitano a segnalare la violazione degli att. 9-10 LRA n. 45/2004, lasciando al Comune ogni istruttoria e/o valutazione circa la sussistenza di tutti i presupposti della LRA n. 45/2004, che, allart. 5, prevede un Piano Provinciale per la Localizzazione (PPL) eettivamente operativo nel rispetto del PNAF e dei valori di cui al D.M. n. 381/1998 ed al DPCM 8.7.2003, che , invero, mancante; --lautorizzazione, di cui allart. 9 della citata legge regionale, presuppone, inoltre, il parere del Comitato Tecnico Provinciale (CTP), previsto dal successivo art. 24, la cui costituzione stata comunicata dalla Provincia di Pescara, con nota del 7.5.2012, prot n. 177260. In concreto, gli artt. 9-10 non erano operativi, per limpossibilit dei diversi passaggi procedimentali, e non possono essere posti a fondamento della sanzione della disattivazione. Lo stesso Suap del comune di Pescara, con nota (23.4.2010, prot. n. 51394) inviata a varie emittenti che avevano presentate le

domande del CTP.

per

ottenere

lautorizzazione,

ha

provveduto

sospendere sine die i relativi procedimenti per lassenza del PPL e LA.G.O., inne, ha accertato in sede di opposizione, come non dovuta, per tali aspetti normativi, la stessa sanzione pecuniaria (Trib. Pe 23.3.2013 -causa civile n. 5914/2012). Passando ad esaminare le altre argomentazioni, nel caso in esame, non si realizza la fattispecie di cui allart. 28, comma 7, D. Lgs n. 177/2005, che stabilisce come, in attesa dell'attuazione dei piani di assegnazione delle frequenze per la radiodiusione sonora e televisiva in tecnica digitale gli impianti di radiodiusione sonora e televisiva, che superano o concorrono a superare in modo ricorrente i limiti di cui al comma 1, sono trasferiti, con onere a carico del titolare dell'impianto, su iniziativa delle regioni e delle province autonome, nei siti individuati dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze televisive dal Ministero e, decorsi inutilmente centoventi giorni, d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, disattiva gli impianti no al trasferimento. Nella fattispecie vi stato, invece, il mutamento dallanalogico al digitale terrestre, non considerando che le emittenti, dopo una fase sperimentale, hanno ottenuto lassegnazione dei diritti duso da parte del Ministero dello Sviluppo economico (28.6.2012), superandosi la stessa previsione di un PdR, sussistendo nuovi titoli abilitativi ed essendo i limiti dei valori di campo elettromagnetico tutti ampiamente rispettati (relazione Arta 2012); per tale ultimo aspetto va anche osservato come lAmministrazione, nelle stesse ordinanze impugnate, aerma la mancanza di accertamenti sistemici di compatibilit. Col passaggio al digitale terrestre, gli impianti sanzionati non sono

pi operativi dall8.5.2012, essendo stati attivati, con diverse frequenze, canali di nuova tipologia, cos come comunicato al Comune con nota del 20.6.2012, ove si fa riferimento, sia alla determinazione regionale n. 216/2.4.2012, sia al D.M. 4.12.2011, pubblicato sulla G.U. del 17.2.2012. Questi impianti, invero, non sono stati aatto oggetto di contestazione alcuna da parte della G.di F., i cui verbali risalgono al luglio 2011. Lassegnazione dei diritti duso, avvenuta con decreti del Ministero per lo Sviluppo economico del 14.12.2011 (G.U. 17.2.2011) e del 28.6.2012 (prot. nn. 58098 e 60705), determina un mutamento sostanziale anche in merito allinquinamento elettromagnetico, che verrebbe ridotto di circa il 75%, rispetto agli stessi valori normali precedentemente consentiti, poich si utilizza una frequenza per pi programmi, rispetto alla tecnica analogica che voleva un impianto per ciascuna frequenza e/o programma; gli ipotizzati eetti nocivi delle emittenti, di cui parlano i provvedimenti impugnati, non trovano, pertanto, alcun oggettivo riferimento, essendo mancato ogni tipo di controllo circa il livello dei valori stabiliti (L. n.36/2001; DPCM 8.7.2003; D. Lgs n,259/1.8.2003; D. Lgs n. 81/9.4.2008). Notevoli sono le carenze istruttorie sia perch i verbali della G. di F., che sono a base della disattivazione, risalgono al luglio 2011, sia perch il Comune ha adottato gli atti sanzionatori senza aver effettuato una completa ricognizione della situazione reale. Le richiamate ordinanze regionali nn.1 e 2 2008, da valere ai ni della delocalizzazione, sono anchesse datate, essendo state superate dalla successiva delibera n. 694/2010 (fattibilit della piattaforma marina Francavilla), nonch dallattivit del Gruppo di Lavoro (GdL) regionale (relazione conclusiva marzo 2013); tali

ordinanze del 2008, peraltro, erano meramente indicative (Tar Pe nn.85 e 169/2009) e non stabilivano aatto alcuna delocalizzazione vincolante, richiedendosi a tale scopo un concordato programma di migrazione che garantisse sia la salvaguardia ambientale e della salute, sia la continuit del servizio di trasmissione sonora e televisiva. Il sito di S. Silvestro allepoca non era ricompreso nel PNAF, ma restava, in quanto eettivamente utilizzato, un sito equivalente agli altri, in attesa del nuovo sito idoneo per la delocalizzazione voluta dal comune di Pescara; in tale fase di transizione deve essere assicurata la funzionalit dei servizi audio e video, nel rispetto dei limiti di compatibilit (Agcam 93/12/Cons). La delocalizzazione, invero, rappresenta una proposta contenuta nella delibera regionale n. 694/13.9.2010, e la piattaforma marina Francavilla, che pure presente nel PNAF, non essendo ancora operativa, ha fatto pronunciare lAgcom per la continuit del servizio sul sito S. Silvestro (nota 14.11.2012 rig. u. 0057384), che stato appositamente reinserito nellelenco 2013. Le indicate circostanze del inciano tutto radicalmente carenti di listruttoria e motivazione dei provvedimenti impugnanti che, pur nella loro ampia stesura, sono comportamenti valutazioni su vari aspetti decisivi della vicenda. Il Comune, invero, ha inteso esercitare la propria discrezionalit amministrativa rivolta a non consentire la collocazione di stazioni emittenti sul territorio comunale, nonostante il pieno rispetto dei valori di campo elettromagnetico, ignorando le problematiche complesse che involgono tale delicata questione, particolarmente per quel che attiene la continuit del servizio. Come chiarito dallAgcom (reg. u. 0057384 del 14.11.2012) sussiste, no alla trasmigrazione, la necessaria utilizzabilit di tutti i

siti operativi, ivi compreso S. Silvestro, controllando che vi sia sempre la dovuta osservanza dei limiti imposti per legge. La ipotizzata la delocalizzazione stessa totale postula da logicamente S. il prioritario reperimento di altri siti idonei, i quali siano capaci di assicurare copertura garantita Silvestro, diversamente lordinanza di disattivazione verrebbe ad avere solo uno mero scopo strumentale, volendosi attuare unilateralmente un allontanamento forzoso delle emittenti. Conclusivamente i ricorsi vanno accolti. Le spese, compensate nei confronti degli intervenienti, seguono la soccombenza del Comune che ha emesso gli atti impugnati risultati illegittimi. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima) denitivamente pronunciando sui ricorsi in epigrafe proposti, li ACCOGLIE e per leetto ANNULLA gli atti impugnati di cui in premessa. CONDANNA il comune di Pescara al pagamento, in favore delle parti ricorrenti, delle spese di causa liquidate unitariamente, in conformit dei criteri e dei parametri del D.M. Giustizia n. 140/2012, in complessivi 4000,00=, oltre il rimborso dei C.U. (art. 35-bis D.L. n. 138/2011) e degli altri accessori di legge (Iva e Cpa). Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorit amministrativa. Cos deciso in Pescara nella camera di consiglio del giorno 4 luglio 2013 con l'intervento dei magistrati: Michele Eliantonio, Presidente Dino Nazzaro, Consigliere, Estensore Massimiliano Balloriani, Consigliere

L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 25/07/2013 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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