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Universit` a di Torino

QUADERNI DIDATTICI
del
Dipartimento di Matematica G. Peano
D. Romagnoli
Problemi di combinatorica
A.A. 2007/2008
Quaderno # 43 - Giugno 2008
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PREFAZIONE



In questo quaderno sono contenute alcune lezioni del Laboratorio di Combinatorica per il corso
di laurea triennale in Matematica di Torino (anno accademico 2007-2008). Le lezioni si
propongono sia di richiamare i prerequisiti necessari di teoria degli insiemi finiti che di
introdurre strumenti nuovi per la presentazione e la discussione di alcuni problemi classici del
calcolo combinatorio . Ogni problema presentato corredato con esempi ed esercizi svolti.
Per una trattazione completa dei temi presentati si rimanda alla bibliografia che riporta i testi
consigliati ed usati dai frequentanti il laboratorio per la stesura di tesine attinenti gli argomenti
trattati. In particolare si rimanda al Quaderno didattico n.23 del Dipartimento di Matematica di
Torino : D.Romagnoli , Elementi di Matematica discreta, naturale complemento di queste
dispense.






































INDICE


Prefazione

Capitolo1 IL PRINCIPIO DI INDUZIONE MATEMATICA 1

Capitolo 2 ALCUNI PROBLEMI COMBINATORICI 7
1. Contare i sottoinsiemi di un insieme finito 7
2. Contare gli elementi dellunione di due insiemi finiti 8
3. Contare gli elementi del prodotto cartesiano di due insiemi finiti 10
4. Contare le funzioni tra due insiemi finiti 12
5. Contare le biiezioni di un insieme finito in se stesso 13
6. Contare le funzioni iniettive tra due insiemi finiti 18
7. Contare i sottoinsiemi di ordine k di un insieme di ordine n 22
8. Contare le scelte non ordinate e non distinte di k elementi scelti tra n 31
9. Contare le sequenze ordinate con elementi ripetuti un numero fissato di volte 35
10. Contare le funzioni suriettive tra due insiemi finiti 38
11. Contare le partizioni di un insieme finito 39
12. Contare le relazioni su un insieme finito 43


Bibliografia















Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica
Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica
1


Capitolo 1
Il principio di induzione matematica

Alla base del contare vi sono linsieme N dei numeri naturali, a tutti ben noto fin dalle
scuole elementari, e le sue propriet.

Linsieme N dei numeri naturali viene formalmente determinato dai cinque assiomi
seguenti, dovuti al matematico Giuseppe Peano ( 1858-1931):

i) 0 un numero naturale

ii) ad ogni numero naturale n corrisponde un altro unico numero naturale detto successore di
n

iii) due numeri naturali distinti hanno due successori distinti

iv) 0 non il successore di nessun numero naturale

v) qualunque sottoinsieme A di N avente le due propriet
a) 0A
b) per tutti gli n N, nA il successore di n A
deve essere linsieme N.

Lassioma v) viene detto principio di induzione matematica .

Invece di nA si pu dire "n ha la propriet P". Con questa terminologia il principio di
induzione matematica diventa lassioma seguente:

v) qualsiasi propriet dei numeri naturali valida per 0 e valida per il successore di n
ogniqualvolta valga per n vale per tutti i numeri naturali .

Dagli assiomi di Peano si pu dedurre formalmente tutta laritmetica; il primo passo
consiste nell' introdurre loperazione di somma di numeri naturali, in base alla quale,
indicato con 1 il successore di 0, si trova subito che il successore di n n+1, loperazione di
moltiplicazione e nel dimostrarne le propriet .
Non ci inoltriamo in queste definizioni, accenniamo solo al fatto che, a partire dagli assiomi
di Peano, possibile dotare N di un ordinamento totale, il consueto ordinamento secondo
grandezza, definito come la relazione seguente :

dati m, n N , m n x N tale che m+x = n .

Capitolo 1 Il principio di induzione matematica
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2
Si pu provare che tale relazione una relazione di ordine totale verificante la seguente
propriet :

v") dato comunque un sottoinsieme non vuoto A di N, A possiede un primo elemento, cio
un elemento m tale che m a , a A .

Diciamo allora che la relazione data un buon ordinamento e che linsieme N bene
ordinato .
La propriet v" pu venire assunta come quinto assioma al posto del principio di induzione
matematica . In tal caso semplice dimostrare la validit del principio di induzione :
assumiamo quindi che N sia un insieme bene ordinato e dimostriamo il

Principio di induzione matematica ( 1
a
forma )

Sia ( P(n) ) una successione di proposizioni tali che

i) P(0) (P(n
0
)) vera ( base dellinduzione )
ii) La verit di P( k ) implica la verit di P( k + 1 ) , k 0 (n
0
) (ipotesi induttiva)

Allora P(n) vera, n 0 (n
0
) .

Dimostrazione . Sia S = {x > 0 (n
0
) | P(x) falsa }. Supponiamo, per assurdo, che S non sia
vuoto. Per lassioma del buon ordinamento di N, S ha un primo elemento, che indichiamo
con m. Consideriamo ora la proposizione P(m) : poich mS, P(m) falsa; inoltre, poich
m il primo elemento di S, m 1 S (e m 1 0 (n
0
)), quindi la proposizione P(m-1)
vera e la ii) ci dice allora che P(m) vera . Abbiamo una contraddizione, dunque S vuoto .

In modo del tutto analogo si dimostra il

Principio di induzione matematica ( 2
a
forma ) .

Sia ( P(n) ) una successione di proposizioni tali che

i) P(0) (P(n
0
)) vera ( base dellinduzione )
ii) La verit di P(k), 0 (n
0
) k < m, implica la verit di P(m) (ipotesi induttiva)

Allora P(n) vera, n 0 (n
0

) .

Il principio di induzione matematica si rivela molto utile per dimostrare proposizioni il cui
enunciato dipenda da n N . Vediamone negli esempi luso corretto .


Esempi 1.1

1.1.1) Si provi la validit della formula di Gauss : 1 + 2 + + n =
2
) 1 n ( n +
.
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Soluzione : in questo caso P(n) laffermazione : la somma dei primi n naturali
2
) 1 n ( n +

.

Base dellinduzione : 1 =
2
2 1
.
, quindi P(1) vera
Ipotesi induttiva : P(k) vera , cio 1 + 2 ++ k =
2
) 1 k ( k +

Proviamo la verit di P(k + 1) usando lipotesi induttiva .

1 + 2 ++ k + (k + 1) =
2
) 1 k ( k +
+ (k + 1) =
2
) 2 k )( 1 k ( + +


Il principio di induzione matematica (1 forma) ci permette di concludere che P(n) vera,
n 1.

Dalla formula di Gauss segue subito la formula che ci d la somma dei primi n termini di
una successione aritmetica di termine iniziale a e di ragione d

a + (a + d) + (a + 2d) + + (a + (n-1)d) =
2
) d ) 1 n ( a 2 ( n +
,

che naturalmente pu essere dimostrata indipendentemente per induzione su n .

Lasciamo per esercizio la verifica della formula che d la somma dei primi n termini
di una successione geometrica di termine iniziale a e ragione q 1 :

a + aq + aq
2
+ + aq
n-1
=
q 1
aq a
n

.

1.1.2) Come esempio di applicazione del principio di induzione matematica nella 2
a
forma
, dimostriamo la nota proposizione P(n) : ogni numero naturale n > 1 pu essere
fattorizzato in un prodotto di numeri primi .

Base dellinduzione . P(2) vera : infatti 2 un numero primo ed lui la sua
fattorizzazione.
Ipotesi induttiva : vale P(k), 2 k < m

Proviamo P(m) . Abbiamo due casi :

i) m primo ed lui la sua fattorizzazione
ii) m non primo, allora m = m
1
m
2
, con 2 m
1
,m
2
<m . Per lipotesi induttiva m
1
e m
2

fattorizzano in numeri primi e cos avviene quindi per m .


Esercizi 1.1
Capitolo 1 Il principio di induzione matematica
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1.1.1) Si provi che la somma dei primi n numeri naturali dispari consecutivi vale n
2
.

Soluzione . Dobbiamo verificare, per induzione su n, che vale la relazione


1 + 3 + 5 ++ (2n-1) = n
2


Base induttiva : 1 = 1
2
vera
Supponiamo ora che 1 + 3 + 5 ++ (2n-1) uguagli n
2
(ipotesi induttiva) e proviamo che

1 + 3 + 5 ++ (2(n+1)-1) = 1 + 3 + 5 ++ (2n+1) = (n

+ 1)
2
.

Svolgendo e usando lipotesi abbiamo :

1 + 3 + 5 ++ (2n-1) + (2n +1) = n
2
+ (2n+1)

= n
2
+ 2n+1 = n
2
+ 2n+1 = (n+1)
2
.

1.1.2) Chiamiamo n - stringa binaria una sequenza di n cifre scelte tra 0 e 1 . Si provi , per
induzione su n , che il loro numero 2
n


Base dellinduzione : le 1-stringhe binarie sono 2 , precisamente 0 e 1 .
Ipotesi induttiva : supponiamo che le k-stringhe binarie siano in totale 2
k
.

Costruiamo le k + 1 stringhe binarie , conoscendo quelle di lunghezza k : possiamo
procedere premettendo la cifra 0 a tutte e poi ripetere il procedimento premettendo 1 .
Otteniamo cos 2
k
+ 2
k
= 2
k+1
k + 1 stringhe .

1.1.3) Si provi per induzione che ogni affrancatura di importo maggiore o uguale a otto
centesimi di euro pu essere ottenuta usando solamente francobolli da tre e da cinque
centesimi di euro.

Soluzione : la base induttiva ovviamente vera : 8 = 5 + 3 .
Ipotesi induttiva : laffermazione vera per un importo di k centesimi , ottenibile con h
francobolli da tre e con n francobolli da cinque centesimi ( k = h3 + n5 ).
Se n = 0 , h 3 e k + 1 = h3 + 1 = (h 3)3 + 2
.
5 ( invece di tre francobolli da tre ne
abbiamo due da cinque ).
Se n 1 , k + 1 = h3 + n5 + 1 = (h + 2)3 + (n 1)5 (abbiamo due francobolli da tre invece
di uno da cinque ).
Naturalmente questo esercizio equivale a dimostrare che 8 k , kN, pu essere scritto
come combinazione lineare a coefficienti in N di 3 e di 5.


1.1.4) Sia I un insieme finito di ordine n . Si provi per induzione su n che il suo insieme
delle parti P(I) ha 2
n
elementi .

Soluzione .
Base dellinduzione : n = 0 . In questo caso I = e P(I) = {}.Quindi P(I)= 2
0
= 1
Ipotesi induttiva : supponiamo n > 0 e la propriet vera per un insieme di n 1 elementi .
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5

Sia I = {a
1
,,a
n-1
,a
n
} e fissiamo la nostra attenzione su a
n
. I sottoinsiemi di I che non lo
contengono sono esattamente i sottoinsiemi di I - {a
n
} , quindi sono 2
n-1
, per lipotesi
induttiva .
I sottoinsiemi di I che lo contengono sono del tipo A{a
n
}, dove A un sottoinsieme di I -
{a
n
}, quindi anchessi sono 2
n-1
. In totale dunque i sottoinsiemi di I sono 2
n-1
+ 2
n-1
= 2
.

2
n-1
= = 2
n
.

Lesercizio 1.1.4) d la stessa risposta dellesercizio 1.1.3) : tra linsieme delle parti di un
insieme con n elementi a
1,,
a
n
e linsieme delle n - stringhe binarie c una corrispondenza
biunivoca ottenuta associando a ogni sottoinsieme S di I la stringa in cui la i-sima cifra
binaria vale 1 se a
i S
, vale 0 altrimenti ( ovviamente a I si associa (1,1,, 1) ,
allinsieme vuoto (0,0,, 0) ) .

1.1.5) Si dimostri, con la 2
a
forma del principio di induzione matematica, lalgoritmo di
divisione in N :

m , n N , m>0,n0 , q,rN (0 r <m) n = qm + r
Soluzione : Per induzione sul numero n .

Se n = 0 ( base dellinduzione ) , basta porre q = r = 0, ottenendo P(0).
Se m > n , basta porre q = 0 e r = n < m .
Se m n , supponiamo P(k) vera , 0 k <n (ipotesi induttiva) e proviamo P(n).
Poich m n , 0 n m < n e P(n-m) vale .Quindi esistono q e r, con 0 r<m tali che n-m=qm
+ r da cui n = (q+1)m + r .






















Capitolo 1 Il principio di induzione matematica
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6











Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 7




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Capitolo 2

Alcuni problemi combinatorici


Il calcolo combinatorio prende in considerazione degli insiemi finiti particolari e ne conta
lordine . Questo pu dar luogo ad interessanti e utili applicazioni .

Premettiamo che se I un insieme contenente solo un numero finito di elementi , tale
numero un numero naturale , detto ordine o cardinalit di I , e indicato con I oppure
con # I .
Un insieme finito I ha ordine 0 se e solo se I = e ha ordine n 1 se e solo se in
corrispondenza biunivoca con il sottoinsieme I
n
= {1,,n-1,n} di N .
Se I un insieme finito di ordine n e A un suo sottoinsieme di ordine m , allora m n ,
cio A I .

Ci occupiamo in questo capitolo di qualche problema di combinatorica e delle sue
applicazioni



Problema 1 . Contare i sottoinsiemi di un insieme finito .

Ricordiamo che , dato un insieme I , finito o infinito , si dice suo insieme delle parti , o
insieme potenza linsieme

P(I) = {A |A I }.


P(I) non mai vuoto ( ogni insieme I ha i sottoinsiemi banali e I stesso ) , se I infinito
anche P(I) contiene infiniti elementi , se I finito vale la


Proposizione 1.1. Sia I un insieme finito di ordine n . Allora P(I) ha 2
n
elementi .

Dimostrazione . Vedi lesercizio 1.1.3 del capitolo 1, in cui si dimostra la proposizione 1.1
per induzione su n.

Esempio 1.1 Costruiamo linsieme delle parti dellinsieme I

= {V,R,N} contenente tre
palline di colore verde, rosso e nero

P(I) = {, {V}, {R}, {N}, {V,R}, {V,N}, {R,N}, {V, R, N } } .



Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
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Problema 2 . Contare gli elementi dellunione di due insiemi finiti .

Proposizione 2.1 Siano A e B due insiemi finiti disgiunti di ordine n ed m rispettivamente.
Allora

AB|= A + B = n + m

Dimostrazione. Sia f la biiezione di I
n
= {1,,n-1,n} in A e g quella di I
m
= {1,,m-
1,m} in B. E possibile definire una biiezione h di I
n+m
= {1,,n+m -1, n+m} in AUB nel
modo seguente :
h(i) = f(i) , i = 1,2,, n ,
h(n+i) = g(i) , i = 1,2,, m .


La Proposizione 2.1 si generalizza al caso di n insiemi finiti A
i
, i = 1, 2, , n , disgiunti ,
fornendo luguaglianza :
A
1
A
n
| =

n
i
A
1

Dimostrazione. Per induzione su n.

Proposizione 2.2 . Siano A e B due insiemi finiti di ordine n ed m rispettivamente e sia k
lordine di AB . Allora

AB|= A + B| - |A B|

cio

AB| = n + m k

Dimostrazione. Se gli insiemi A e B hanno k elementi in comune, sommando lordine di
A con lordine di B questi vengono contati due volte, dunque occorre sottrarli una volta per
ottenere lordine di AUB.

Queste due proposizioni risultano utili per risolvere semplici problemi combinatorici

Esempi 2.1

2.1.1) Su 25 studenti , 15 hanno superato lesame di Matematica , 12 quello di Chimica e 5
hanno superato entrambi gli esami . Quanti studenti hanno superato almeno un esame ?
Quanti studenti hanno fallito entrambi gli esami ?

Sia A linsieme degli studenti che hanno superato lesame di Matematica , A ha ordine 15.
Sia B linsieme degli studenti che hanno superato lesame di Chimica , B ha ordine 12 .
AB linsieme degli studenti che hanno superato entrambi gli esami , AB ha ordine 5.
La risposta alla prima domanda lordine dellinsieme AB , dato da 15 + 12 5 = 22 .
Non hanno superato nessuno dei due esami 25 22 = 3 studenti .

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2.1.2) Sia I = {1, 2,, 20}. Quanti sono i numeri di I divisibili per 2 o per 3 ?

Sia A linsieme dei numeri pari di I , lordine di A 10.
Sia B linsieme dei multipli di 3 minori di 20 , B = {3, 6, 9, 12, 15, 18} ha ordine 6 .
AB linsieme dei multipli di 6 minori di 20 , AB = { 6, 12, 18} ha ordine 3.
I numeri di I divisibili per 2 o per 3 sono 10 + 6 3 = 13 .

La Proposizione 2.2 si generalizza al caso di n insiemi finiti A
i
, i = 1, 2, , n , dando
luogo al principio di Inclusione-Esclusione , che ci permette di calcolare lordine di
ununione finita di insiemi finiti, conoscendo lordine delle intersezioni. Lo useremo per
contare le permutazioni prive di punti fissi ( problema 5) e per contare le funzioni
suriettive tra due insiemi finiti ( problema 10).


Principio di Inclusione-Esclusione . Siano A
1
, A
2
, , A
n
n insiemi di ordine finito.Si ha :

A
1
A
n
| =

n
i
A
1
-

<

j i
j i
A A +

< <

k j i
k j i
A A A -

La dimostrazione di questo principio non presenta particolari difficolt , la riportiamo per il
caso n = 3 , con un esempio di applicazione .

Dunque , per n = 3 , dobbiamo provare che

A
1
A
2
A
3
= A
1
|+ A
2
|+A
3
| - A
1
A
2
| - A
1
A
3
| - A
2
A
3
| + A
1

A
2
A
3
|

Dimostrazione. Sia x un elemento che appartiene solo ad A
1
: x d il contributo 1
alladdendo
A
1
|e 0 a tutti gli altri . Cos se x appartiene solo ad A
2
o ad A
3.
Se x appartiene sia ad A
1
che ad A
2
, ma non ad A
3
, esso d contributo 1 agli addendi A
1
|,
A
2
|e A
1
A
2
|e contributo 0 a tutti gli altri. In totale quindi esso viene conteggiato
1+1-1 = 1 volte . Cos se x appartiene sia ad A
1
che ad A
3
, ma non ad A
2
oppure sia ad A
2
che ad A
3
, ma non ad A
1
. Se, infine, x appartiene ad A
1,
ad A
2
e ad A
3
, la somma dei vari
addendi vale 1+1+1-1-1-1+1 = 1 . Ne deduciamo che la somma a secondo membro ci conta
esattamente una volta lelemento x , comunque sia scelto in A
1
A
2
A
3
, e quindi essa ci
d lordine di A
1
A
2
A
3



Esempio 2.2

In un gruppo di amici , 8 hanno visto il film x , 12 il film y e 9 il film z . Inoltre 6 hanno
visto x e y , 4 x e z , 7 y e z e soltanto uno di essi ha assistito alle tre proiezioni .
Da quante persone formato il gruppo ?

Abbiamo:

Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
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10

|X| = 8 ,|Y|= 12 ,|Z|= 9 , XY| = 6 , X Z|= 4 , Y Z|= 7 , X YZ|= 1

e quindi :

XY Z = 8 + 12 + 9 6 4 7 + 1 = 13 .


Problema 3. Contare gli elementi del prodotto cartesiano di due insiemi finiti.

Proposizione 3.1 Siano A e B due insiemi finiti di ordine n e m rispettivamente. Allora

|A x B| = |A|
.
|B|= nm

Dimostrazione . Sia A = {a
1
, a
2
, , a
n
} . Consideriamo gli n sottoinsiemi A
i
a due a due
disgiunti formati ognuno dalle m coppie aventi a
i
come prima componente . Per la
Proposizione 2.2 generalizzata abbiamo
|A x B| = A
1
A
n
| =

n
i
A
1
= nm

Osservazione Disponendo in colonna e in riga gli n elementi di A e gli m elementi di B ,
il prodotto cartesiano A x B pu essere visualizzato come una tabella di nm quadretti ..

La Proposizione 3.1 motiva il metodo delle scelte , di cui si fa un grande uso in
combinatorica e in molte applicazioni della vita pratica :

supponiamo di voler contare in quanti modi si pu costruire una coppia (a,b) , se a
appartiene a un insieme con n elementi e b ad uno con m elementi , cio se posso scegliere
a in n modi e b in m modi . La proposizione 3.1 dice che la coppia (a,b) pu essere
costruita in nm modi .

Questo metodo viene anche chiamato principio di moltiplicazione delle scelte e cos
formulato :

Se una scelta pu essere compiuta in n modi diversi e , per ciascuno di essi ,una seconda
scelta pu essere compiuta in m modi diversi , allora la successione delle due scelte pu
essere effettuata in n
.
m modi distinti .

In modo naturale tutto quanto visto per il prodotto cartesiano di due insiemi finiti si
estende al caso del prodotto cartesiano di un numero finito di insiemi finiti .

Il principio di moltiplicazione delle scelte (anche nella sua forma estesa a pi di due
scelte) ci permette di risolvere molti problemi combinatorici .

Esempio 3.1 . Usiamo il metodo delle scelte per dare unaltra dimostrazione della

Proposizione 1.1 Sia I un insieme finito di ordine n . Allora P(I) ha 2
n
elementi .

Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 11




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Dimostrazione . Sia I = {a
1
,,a
n
} . Vogliamo contare i modi per costruire un sottoinsieme
A di I . Ogni elemento di I pu appartenere o non appartenere ad A , cio abbiamo due
possibilit di scelta per ogni a
i
, i = 1,,n . Vi sono quindi 2
.
2
.

.
2 = 2
n
modi per costruire
A da cui la tesi .

Esercizi 3.1

3.1.1) Quanti oggetti possiamo differenziare con delle targhe di due simboli di cui il
primo
una lettera scelta tra a,b,c,d e il secondo una cifra da 1 a 5 ?

Le lettere possono essere scelte in 4 modi , le cifre in 5 modi : possiamo costruire 20 targhe
diverse .


3.1.2) Supponiamo che il menu di un ristorante consista di 5 antipasti , 6 primi , 6 secondi
e 4 dolci : quanti pasti completi ( di quattro piatti ) possiamo ordinare ?

Le quaterne ordinate ( e quindi le scelte possibili ) sono 5
.
6
.
6
.
4 = 720 .


3.1.3) In una regione vi sono venti citt , collegate a coppie da una strada comunale .
Quante strade comunali possiede la regione in questione ?

Osserviamo che ogni strada collega due diverse citt . Abbiamo 20 scelte diverse per la
partenza e 19 per larrivo di una strada : le scelte possibili sono quindi 20
.
19 .
In tal modo per ogni strada ab stata contata due volte : una volta con a citt di partenza e
b di arrivo e una volta con b partenza e a arrivo ; ne segue che il numero cercato (20
.
19)
: 2 = 190

3.1.4) Quante diagonali ha un poligono convesso di 6 lati ?

Osserviamo che ognuno dei 6 vertici pu essere scelto come primo punto di una diagonale
mentre come scelta per il secondo punto dobbiamo escludere il vertice in questione e i due
a lui adiacenti . Abbiamo dunque 6-3 = 3 scelte per il secondo punto di ogni diagonale e 6
scelte per il primo . Il prodotto delle scelte deve per essere diviso per due (detti v
1
,v
6
i
vertici dellesagono, la diagonale v
1
v
3
coincide con la v
3
v
1
ecc.). Dunque le diagonali di
un esagono sono
2
) 3 6 ( 6
= 9.
Con le stesse argomentazioni si dimostra che le diagonali di un n-gono sono
2
) 3 n ( n
.

3.1.5) Quanti numeri di sei cifre hanno almeno una cifra pari ?

Soluzione :Abbiamo dieci cifre ( 0,1,,9 ) : di queste ve ne sono cinque pari ( 0,2,4,6,8 )
e cinque dispari ( 1,3,5,7,9 ) . Vi sono 9
.
10
.
10
.
10
.
10
.
10=900000 numeri con sei cifre
( per la prima cifra devo escludere lo 0 e quindi ho 9 scelte anzich 10 ) e 5
6
= 15625
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
12

numeri con sei cifre tutte dispari I numeri di sei cifre aventi almeno una cifra pari sono
quindi 900000 15625 = 884375 .


Problema 4 . Contare le funzioni tra due insiemi finiti.



Ricordiamo che si definisce corrispondenza dellinsieme I nellinsieme I un sottoinsieme
F del prodotto cartesiano I x I e che una corrispondenza detta :

funzionale se ogni x di I ha al pi una immagine
ovunque definita se ogni x di I ha almeno una immagine
iniettiva se ogni elemento di I ha al pi una controimmagine (o equivalentemente se
elementi distinti hanno immagini distinte )
suriettiva se ogni elemento di I ha almeno una controimmagine

Come corollario immediato del problema 1 abbiamo che le corrispondenze tra un insieme
di ordine n e uno di ordine m sono 2
nm
, tante quante i sottoinsiemi di I
n
x I
m
.


Le corrispondenze pi importanti sono le funzioni, cio le corrispondenze ovunque definite
e funzionali . Una funzione iniettiva e suriettiva detta corrispondenza biunivoca o
biiezione e il loro numero sar oggetto del problema 5.

Proposizione 4.1 Le funzioni da un insieme di ordine n in un insieme di ordine m sono m
n

. .

Dimostrazione (con il metodo delle scelte). Dare una funzione da un insieme di ordine n
in un insieme di ordine m significa dare le immagini degli n elementi del dominio . Per
limmagine del primo elemento ho m scelte , tante quanti sono gli elementi del codominio ,
per limmagine del secondo elemento ho ancora m scelte ,, cos per limmagine delln-
simo elemento . In totale avr m

m

...m = m
n
scelte .

Osservazione 4.1 Una funzione di un insieme con n elementi in un insieme di m elementi
pu essere vista come una n-pla ordinata di elementi (le immagini) scelti tra m , con
possibilit di ripetizioni . Per questo motivo tali funzioni sono anche dette disposizioni con
ripetizione : per quanto provato sopra il numero delle disposizioni con ripetizione di m
elementi a n a n m
n
.

Esempi 4.1

4.1.1) Le funzioni di I
3
in I
2
sono identificabili con le 8 terne (1,1,1),(1,1,2),(1,2,1),(1,2,2) ,
(2,1,1) , (2,1,2) , (2,2,1) , (2,2,2) . La prima la funzione costante di valore 1 , la seconda
la funzione che manda 1 in 1, 2 in 1,3 in 2 , , lultima la funzione costante di valore 2 .

4.1.2) Vogliamo calcolare il numero delle colonne tra loro diverse che si possono giocare
al totocalcio . Come noto , il gioco consiste nellassegnare uno dei tre simboli 1 , x , 2 ad
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 13




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


ognuna delle 13 partite . Ogni colonna pu essere identificata con una sequenza ordinata di
elementi scelti tra 1,x,2 e quindi con una funzione di un insieme con 13 elementi (le tredici
partite) in un insieme con 3 elementi (i tre simboli citati) . Le colonne possibili sono quindi
3
13
= 1594323 .Giocando tutte queste colonne si ha la certezza del tredici (purtroppo con
una spesa superiore alla vincita !!) .


Problema 5. Contare le biiezioni di un insieme finito con n elementi in se stesso

.

Premettiamo alcune notazioni .

Definizione 5.1 Dato un numero naturale n > 0 , chiamiamo fattoriale di n il numero

n! = 1
.
2
.

.
(n 2)
.
(n-1)
.
n

Si pone inoltre 0! = 1 .


Osservazione 5.1 n! cresce rapidamente al crescere di n : ne diamo i primi dieci valori

n n!

1 1
2 2
3 6
4 24
5 120
6 720
7 5040
8 40320
9 362880
10 3628800



Proposizione 5.1 Siano A e B due insiemi finiti dello stesso ordine n. Le biiezioni tra di
essi sono n! .

Dimostrazione 1. Con il metodo delle scelte .
Per individuare una biiezione, noti il dominio e il codominio, basta assegnare le n
immagini degli n elementi del dominio . Ora, per limmagine del primo elemento di A
abbiamo n scelte (qualunque elemento di B), per limmagine del secondo elemento di A
abbiamo n-1 scelte (dobbiamo escludere lelemento di B immagine del primo elemento di
A ), , per limmagine delln-simo elemento di A la scelta unica .
Si possono dunque effettuare n! scelte : ad ognuna corrisponde una diversa biiezione di A
in B .

Dimostrazione 2. Con linduzione .
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
14

Sia n = 1 ( Base dellinduzione ) . Se A e B hanno un elemento ciascuno lunica biiezione
quella che li fa corrispondere ( e 1 = 1! )
Ipotesi induttiva : supponiamo di sapere che tra due insiemi di ordine n-1 vi sono (n-1)!
biiezioni . Sia ora A di ordine n : una biiezione di A in B (anchesso di ordine n ) si ottiene
dando una biiezione su n-1 elementi e dando limmagine dellelemento rimasto : Si hanno
cos (n-1)! biiezioni con la stessa immagine per il primo elemento di A , (n-1)! con la
stessa immagine per il secondo elemento di A ,, (n-1)! con la stessa immagine per ln-
simo elemento di A .
In totale le biiezioni cercate sono n
.
(n-1)! = n !

Nel caso in cui i due insiemi A e B coincidano , le biiezioni di A in se stesso vengono dette
permutazioni di A . Abbiamo cos il

Corollario 5.2. Le permutazioni di un insieme di ordine n sono n!

Per comodit di scrittura poniamo , nel seguito , A = I
n
= { 1, 2,, n } ( identifichiamo in
pratica gli elementi dellinsieme con i loro indici ) e facciamo alcune considerazioni .
Ricordiamo che notazione standard indicare con


|
|
.
|

\
|
) n ( f . . . ) 2 ( f ) 1 ( f
n . . . 2 1


la biiezione f che manda 1 in f(1) , 2 in f(2), , n in f(n) .
Cos , per esempio , per n = 4 , la scrittura

|
|
.
|

\
|
3 2 1 4
4 3 2 1


rappresenta la biiezione che manda 1 in 4 , 2 in 1 , 3 in 2 e 4 in 3 .

Con questa notazione diventa semplice comporre due permutazioni e trovare linversa di
una permutazione . Vediamolo su un esempio .

Esempio 5.1 Sia n = 4 e siano f la permutazione precedente e g la seguente :

|
|
.
|

\
|
3 4 1 2
4 3 2 1


g

f la permutazione che otteniamo applicando i due fattori successivamente (prima f poi
g): possiamo pensare di scrivere su tre righe , omettendo poi il passaggio intermedio :

|
|
|
.
|

\
|
4 1 2 3
3 2 1 4
4 3 2 1

Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 15




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da cui troviamo la composizione cercata :

|
|
.
|

\
|
4 1 2 3
4 3 2 1


Linversa di una permutazione si ottiene scambiando le due righe e riordinando poi le
colonne in modo che la prima riga diventi la riga 1 2 3 4 .
Scambiando le righe di f , abbiamo :

.
|
|
.
|

\
|
4 3 2 1
3 2 1 4


e, riordinando le colonne , abbiamo f
-1
:

|
|
.
|

\
|
1 4 3 2
4 3 2 1



Ricordando che la composizione di funzioni un operazione associativa e non
commutativa , si ha la


Proposizione 5.3 Linsieme di tutte le permutazioni di un insieme di ordine n , rispetto
alloperazione di composizione , un gruppo non abeliano .

Tale gruppo , che ha un importanza fondamentale allinterno della teoria dei gruppi , si
indica solitamente con il simbolo S
n
e si chiama gruppo simmetrico(totale) : abbiamo
provato che esso ha ordine n! .

Se scriviamo le n! permutazioni dei numeri da 1 a n , vediamo che nella seconda riga delle
tabelline abbiamo scritto gli n numeri in tutti gli ordini possibili esattamente una volta :
abbiamo ordinato (allineato ) in tutti i modi possibili i nostri elementi . Possiamo dedurre
che n oggetti distinti possono essere ordinati in n! modi possibili .
Si dice quindi ,per estensione, permutazione di n oggetti distinti un qualunque loro
ordinamento o allineamento . Questi ordinamenti si ottengono uno dallaltro permutando
gli n oggetti e la teoria svolta ci dice che ne otteniamo in totale n! (corrispondenti alle
seconde righe delle tabelline precedenti ) . Si scrive anche P
n
= n! , per indicare il numero
totale delle permutazioni di n oggetti distinti .


Esempi 5.2

5.2.1) Scriviamo tutte le 3! = 6 permutazioni di 3 palline di colore B (bianco),R (rosso), V
(verde) .
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
16

Abbiamo due allineamenti che mettono la pallina B al primo posto , altrettanti per R e V


B R V B V R R V B R B V V B R V R B .


5.2.2) Quanti sono gli anagrammi della parola madre ? E della parola mamma ?

Osserviamo che si definisce alfabeto un insieme finito di simboli e, dato un certo alfabeto
(qui si tratta dellalfabeto latino di 26 lettere), si definisce parola un qualunque
allineamento dei suoi simboli . Il numero di simboli detto lunghezza della parola. Se n
lordine dellalfabeto, le parole di lunghezza m sono in totale n
m
.
Non richiesto quindi che la parola che si ottiene anagrammando madre abbia un
significato nella lingua italiana, n che ne segua le regole grammaticali, quindi dobbiamo
contare in quanti modi si possono allineare le cinque lettere m,a,d,r,e . I modi sono tanti
quante le permutazioni di 5 oggetti , cio 5! = 120 .
Osserviamo che, in generale, gli anagrammi di una parola con n lettere distinte sono n!
Nella parola mamma vi sono invece delle lettere ripetute , due a e tre m : gli anagrammi
saranno
3! 2!
! 5
.
. Motiviamo cos questo fatto: passiamo da mamma (che ha due lettere
ripetute) a mamme ( che ha una sola lettera ripetuta ) e da mamme a madre (che ha tutte
lettere distinte) . Gli anagrammi di mamme sono la sesta parte di quelli di madre : da ogni
anagramma di mamme ne ottengo 6 = 3! di madre ,sostituendo nelle posizioni delle tre m i
3! anagrammi della parola mdr . A loro volta gli anagrammi di mamme sono il doppio (2 =
2!) di quelli di mamma ( ogni anagramma di mamma ci d due anagrammi di mamme
sostituendo al posto delle due a i due anagrammi di ae ) .

Sia ora D
n
linsieme delle permutazioni di I
n
prive di punti fissi. In simboli:

D
n
= {
n
S f / f(i) } n ,..., 1 i , i = .

Le permutazioni senza punti fissi vengono anche chiamate dismutazioni o derangements.
Possiamo calcolare lordine di D
n
usando il principio di inclusione-esclusione dimostrato
nel problema 2 .

Proposizione 5.4
n
D = n!

n
0 i
i
! i
) 1 (


Dimostrazione. Sia A
i
= {
n
S f / f(i) } i = linsieme delle permutazioni che fissano i.
Osserviamo che, data una k-pla di elementi, le permutazioni che la fissano sono tante
quante le permutazioni dei restanti n-k elementi, cioe sono (n-k)! , e che le k-ple sono le
C
n,k,
quindi sono
)! k n ( ! k
! n

(vedi problema 7).


Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 17




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Abbiamo dunque che lordine dellinsieme delle permutazioni che fissano k elementi , per
il principio delle scelte, (n-k)!
)! k n ( ! k
! n

=
! k
! n
.

Quindi, linsieme delle permutazioni che fissano un elemento ha ordine n!, linsieme di
quelle che ne fissano 2 ha ordine
! 2
! n
, , linsieme delle permutazioni che fissano n
elementi ha ordine
! n
! n
. Il principio di inclusione-esclusione ci d :

A
1
A
n
| =

n
i
A
1
-

<

j i
j i
A A +

< <

k j i
k j i
A A A - =
= n! -
! 2
! n
+
! 3
! n
-+ (-1)
n+1
! n
! n
=

=
+

n
1 i
1 i
! i
! n
) 1 (

Questo lordine dellinsieme delle permutazioni che fissano almeno un elemento, quindi
lordine dellinsieme D
n
delle permutazioni che non ne fissano nessuno sar dato dalla
differenza

n! ( n! -
! 2
! n
+
! 3
! n
-+ (-1)
n+1
! n
! n
) = n! -

=
+

n
1 i
1 i
! i
! n
) 1 ( =

=

n
0 i
i
! i
! n
) 1 ( = n!

n
0 i
i
! i
) 1 (



Esempio 5.3 Gli spiazzamenti di 1,2,3, sono 2 : 2,3,1 e 3,1,2 . Numerando in tal modo i
vertici di un triangolo equilatero , le 6 permutazioni del gruppo S
3
danno il gruppo diedrale
delle isometrie del triangolo , formato dalle tre rotazioni di 120, 240, 360 gradi e dai tre
ribaltamenti rispetto alle altezze . I 2 spiazzamenti corrispondono alle due rotazioni di 120
e 240 gradi . I ribaltamenti hanno ciascuno un punto fisso, la rotazione di 360 gradi ha tre
punti fissi .


Esercizi 5.1

5.1.1) Dire quanti sono gli anagrammi della parola logica e della parola matematica .

Soluzione : sono 6! e
2! 3! 2!
! 10
. .
rispettivamente .

5.1.2) Scrivere tutti i numeri formati dalle cifre 1 , 2 , 3 non ripetute

Soluzione : 123, 132 , 213 , 231 , 312 , 321 .

5.1.3) In quanti modi si possono trovare disposte le carte di un mazzo da 40 ?

Soluzione : 40!
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
18


5.1.4) Uno studente deve sostenere 5 esami ogni anno per i 4 anni di durata del suo corso
di studi, senza poter rimandare un esame da un anno allaltro, nellordine da lui
preferito .
Quante sono le possibili sequenze dei 20 esami ?

Soluzione : 5!
.
5!
.
5!
.
5!


5.1.5) In quanti modi diversi si possono sedere ad un tavolo circolare 3 persone ?
Il problema equivale a segnare 3 punti su un cerchio ed chiaro che operando una
rotazione degli stessi si ottiene la stessa configurazione , quindi la sequenza 123 non
diversa da 312 e da 231, mentre la sequenza 132 equivale a 213 e a 321 . La risposta
quindi 2 =
3
! 3
.
Si prova che in generale le possibili configurazioni di n persone intorno ad un tavolo
circolare sono )! 1 n (
n
! n
= . Il loro insieme viene detto insieme delle permutazioni
circolari di n elementi.

5.1.6) Contare quante collane diverse possono essere costruite con 15 perle di colore
differente.

Soluzione . Ogni collana vista come una permutazione circolare di 15 oggetti, il cui
numero 14! . Osserviamo che una collana pu essere ruotata, ma anche ribaltata (ci
non poteva accadere al tavolo dellesercizio precedente), quindi il numero di collane
differenti
2
! 14



Problema 6. Contare le funzioni iniettiva da un insieme di ordine k in un insieme di
ordine n .

Definizione 6.1 Si dice disposizione ( di n oggetti a k a k ) una funzione iniettiva di un
insieme di ordine k in un insieme di ordine n (k n) . Il numero totale delle disposizioni di
n oggetti a k a k si indica con D
n,k
.


Proposizione 6.1 Sia A un insieme di ordine k e B un insieme di ordine n . Vi sono

D
n,k

= n
.
(n-1)
.

.
(n-k+1) =
)! k n (
! n



funzioni iniettive di A in B .

Dimostrazione 1 . Per induzione su k .

Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 19




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Base dellinduzione . Sia k = 1 . Linsieme A ha un solo elemento , si hanno evidentemente
n funzioni iniettive di A in B e D
n,1
= n
Ipotesi induttiva . Supponiamo di sapere che se A ha k elementi vi sono D
n,k
funzioni
iniettive di A in B .
Sia ora A di ordine k+1 . Abbiamo aggiunto ad A un elemento : per ognuna delle funzioni
iniettive gi considerate ne otteniamo n-k di A in B perch k elementi di B sono gi
immagini di elementi di A (per liniettivit elementi distinti devono avere immagini
distinte) , quindi abbiamo la relazione

D
n,k+1
= D
n,k

.
(n-k) = n
.
(n-1)
.

.
(n-k+1)(n-k) =
)! 1 k n (
! n



Dimostrazione 2. Con il metodo delle scelte.

Sia A = {a
1
, , a
k
}. Contiamo in quanti modi si pu costruire una funzione iniettiva
f : A B .
Per f(a
1
) si hanno n scelte (f(a
1
) pu essere uno qualunque degli elementi di B), per f(a
2
)
si hanno n-1 scelte (f(a
2
) deve essere diversa da f(a
1
) per liniettivit) , , per f(a
k
) si
hanno n-k+1 scelte . Si hanno quindi n(n-1)

(n-k+1) = n!/(n-k)! modi di costruire una
funzione iniettiva di A in B e , quindi ci sono D
n,k
funzioni iniettive di A in B .


Osservazione 6.1 . Se A = B ( e quindi n = k) ogni funzione iniettiva di A in A una
biiezione e D
n,n
= n!/0! = n! = P
n
diventa il numero delle permutazioni di n oggetti distinti .


Osservazione 6.2

Come gi osservato nel caso delle permutazioni, il numero D
n,k
pu essere visto come il
numero di modi in cui si possono allineare (ordinare) k oggetti presi in un insieme di n :
possiamo pensare al dominio A come a un insieme di k caselle e far corrispondere a
ciascuna di esse loggetto che la occupa , oggetto preso dallinsieme B . Cos , per
esempio, se B linsieme formato da tre palline di colore verde (V), rosso (R), nero (N) le
disposizioni di queste tre palline a due a due sono D
3,2
= 3!/1!=6 , e precisamente, sono gli
allineamenti seguenti

VR,RV,VN,NV,RN,NR,

che corrispondono alle sei funzioni iniettive di A = {a
1
, a
2
} in B = {V, R, N } :

f
1
(a
1
) = V, f
1
(a
2
) = R
f
2
(a
1
) = R, f
2
(a
2
) = V
f
3
(a
1
) = V, f
3
(a
2
) = N
f
4
(a
1
) = N, f
4
(a
2
) = V
f
5
(a
1
) = R, f
5
(a
2
) = N
f
6
(a
1
) = N, f
6
(a
2
) = R .

Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
20


Esercizi 6.1

6.1.1) Scrivere le disposizioni dei quattro numeri 1,2,3,4 a due a due (equivalentemente ,
quanti numeri diversi di due cifre scelte tra le quattro assegnate si possono formare ? )

Soluzione : si hanno dodici coppie ordinate di numeri , precisamente

1 2 , 1 3 , 1 4 , 2 3 , 2 4 , 3 4
2 1 , 3 1 , 4 1 , 3 2 , 4 2 , 4 3

6.1.2) In quanti modi 3 oggetti possono essere colorati con 5 colori diversi ?

Soluzione : Il numero richiesto D
5,3
=
! 2
! 5
= 3
.
4
.
5 = 60 .


6.1.3) A un campionato di calcio partecipano nove squadre. Se ogni squadra incontra tutte le
altre due volte , quante partite devono essere giocate ?

Soluzione : Si giocano 72 partite , il numero delle disposizioni di 9 oggetti a due a due

6.1.4) Uno studente ha costruito in cartone i modelli di 5 poligoni regolari con 3, 4, 5, 6, 8
lati rispettivamente e li vuole colorare con i 7 colori a sua disposizione : bianco, nero,
giallo, verde, blu , rosso e viola.

a) In quanti modi diversi pu colorare i poligoni con i sette colori ?

b) In quanti modi diversi pu colorare i poligoni con i sette colori in modo che ogni
poligono abbia un colore diverso ?

Soluzione : a) I modi diversi di colorare sono dati dalle disposizioni con ripetizione di 7
elementi a cinque a cinque : sono dunque 7
5
. Ricordiamo che le disposizioni con
ripetizione di 7 elementi a cinque a cinque sono le funzioni da un insieme con 5 elementi in
uno con 7 . Si pensi di associare ad ogni poligono un colore : per il triangolo abbiamo 7
scelte, cos per il quadrato (che pu essere dello stesso colore del triangolo), per il
pentagono ecc.

b ) Se si richiede che non vi siano due modelli con lo stesso colore , le scelte possibili sono
date dal numero 7
.
6
.
5
.
4
.
3 , cio dal numero delle funzioni iniettive da un insieme con
5 elementi in uno con 7, le disposizioni semplici di 7 oggetti a cinque a cinque :

D
7,5
= =
)! 5 7 (
! 7
! 2
! 7
= 3 . 4 . 5 . 6 . 7


Abbiamo assunto in precedenza che k fosse minore di n . Proviamo ora la

Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 21




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Proposizione 6.4 . Se k > n , non esistono funzioni iniettive da un insieme I di ordine k in
un insieme I

di ordine n

.

Dimostrazione. Non restrittivo supporre I = I
k
= {1,2,,k}e I = I
n
= {1,2,,n}.
Procediamo per induzione su n .

Base dellinduzione : n = 0. In questo caso I = e non esiste alcuna funzione da un
insieme non vuoto nellinsieme vuoto ( I x = , da I in esiste solo la corrispondenza
vuota).

Ipotesi induttiva : supponiamo vera la proposizione per n , cio supponiamo che, k > n,
non esista una iniezione da I
k
in I
n
e proviamo la affermazione per n +1.
Supponiamo, per assurdo, che k > n + 1 con una iniezione f da I
k
in I
n+1
=
{1,2,,n,n+1}. Poich I
n+1
= I
n
{n+1}, deve essere n + 1 = f(i), per qualche i di I
k
,
altrimenti f sarebbe una iniezione da I
k
in I
n
. Se i = k , eliminiamo la coppia (k , n + 1);
altrimenti, scambiamo tra di loro le immagini g(i) e g(k) ed eliminiamo la nuova coppia (k,
n + 1) : consideriamo cio la funzione f tale che f(i) = f(k) e f(j) = f(j) per ogni altro j <
k, j i . Questa funzione f risulta una funzione iniettiva da I
k - 1
in I
n
, contro lipotesi
induttiva .


La proposizione 6.4 detta principio dei cassetti (o principio delle gabbie dei piccioni) e
pu venire cos riformulata se chiamiamo oggetti (piccioni) gli elementi del dominio e
cassetti (gabbie) le loro immagini :

se in n cassetti (gabbie ) ho k > n oggetti (piccioni) , qualche cassetto (gabbia) contiene
almeno 2 oggetti (piccioni).


Osservazione 6.3 Il principio dei cassetti pu essere esteso , diventando il Principio
generale dei cassetti ( o delle gabbie dei piccioni ) :

Se ho nk + 1 oggetti (piccioni) da riporre in n cassetti (gabbie) , qualche cassetto (gabbia)
ne contiene almeno k + 1 .

Per k = 1 , si ritrova il principio enunciato prima ( se ho n + 1 oggetti in n cassetti , qualche
cassetto ne contiene almeno 2 ) .


Esempio 6.2 Dobbiamo riporre 25 mele in 3 ceste : 25 = 3
.
8 + 1 . Usando il principio
generale dei piccioni con n = 3 e k = 8 , avremo che qualche cesta contiene almeno 8 + 1 =
9 mele


Con il principio generale dei cassetti si risolvono i seguenti esercizi :

Esercizi 6.2
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
22


6.2.1) Assumendo che nessun essere umano abbia pi di un milione di capelli , provare che
in una citt con pi di un milione di abitanti ci sono almeno due persone aventi lo stesso
numero di capelli .

Soluzione : Numeriamo da 0 a 1.000.000 dei cassetti virtuali e vediamo gli abitanti come
gli oggetti con cui riempirli . Metteremo la persona nel cassetto x se e solo se essa possiede
esattamente x capelli . Per il principio dei cassetti , ce n almeno uno contenente due
persone , aventi quindi lo stesso numero di capelli .

6.2.2) Supponiamo che i numeri da 1 a 10 siano posizionati casualmente su una
circonferenza . Allora la somma di qualche terna di numeri consecutivi almeno 17 .

Soluzione : vi sono 10 terne di numeri consecutivi sulla circonferenza e ogni numero da 1
a 10 compare in tre di esse esattamente : indichiamo con S
1
,S
2
,S
10
le somme di ognuna
di esse . Da quanto osservato si ha che
S
1
+ S
2
+ + S
10
= 3 ( 1 + 2 ++10 ) = 165 .
E come sistemare 165 oggetti in 10 cassetti : qualche S
i
vale almeno 17 .

6.2.3) Su un quadrato di lato 1 metro vengono disegnati in modo casuale 51 punti . Provare
che almeno 3 di questi punti giacciono su un quadrato di lato 20 centimetri .

Soluzione : se dividiamo il quadrato iniziale in 25 quadrati di lato 20 centimetri , poich
51 = 25
.
2 + 1 , uno di essi contiene almeno 3 punti .

6.2.4) Dati dodici numeri interi diversi , provare che almeno due di essi possono essere
scelti in modo che la loro differenza sia divisibile per 11 .

Soluzione : I resti della divisione per 11 sono i numeri da 0 a 10 , quindi almeno due dei
dodici interi divisi per 11 hanno lo stesso resto e quindi la loro differenza un multiplo di
11 .


Problema 7 . Contare il numero dei sottoinsiemi di k elementi scelti in un insieme di n
elementi .

Affrontiamo come problema 7 largomento da cui prende il nome il calcolo combinatorio .

Definizione 7.1 Sia A un insieme di ordine n . Si dice combinazione di n oggetti a k a k (
o di classe k ) ogni sottoinsieme di ordine k di A .

Il numero delle combinazioni di n oggetti a k a k si indica con la notazione C
n,k .
Dato un
insieme di ordine n , esso possiede C
n,k
sottoinsiemi con k elementi .

Per dare la risposta al problema abbiamo bisogno di introdurre dei numeri particolari e
particolarmente importanti : i coefficienti binomiali , e di enunciarne alcune propriet .


Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 23




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Definizione 7.2 Si dice coefficiente binomiale n su k , 0 k n , il numero

|
|
.
|

\
|
k
n
=
)! k n ( ! k
! n



Proposizione 7.1


i)
|
|
.
|

\
|
0
n
=
|
|
.
|

\
|
n
n
=1

ii)
|
|
.
|

\
|
k
n
=
|
|
.
|

\
|
k n
n


iii)
|
|
.
|

\
|
k
n
=
|
|
.
|

\
|
k
1 n
+
|
|
.
|

\
|

1 k
1 n
( formula di Stifel ) , 1 k n-1 .


Dimostrazione . Tutte e tre le propriet sono di semplice verifica con il calcolo diretto, ma
possono anche essere dimostrate con alcune semplici considerazioni , come faremo nel
seguito.

Scriviamo ora i coefficienti binomiali disponendoli in un triangolo illimitato , chiamato
triangolo di Tartaglia o triangolo di Pascal :




|
|
.
|

\
|
0
0


|
|
.
|

\
|
0
1

|
|
.
|

\
|
1
1


|
|
.
|

\
|
0
2

|
|
.
|

\
|
1
2

|
|
.
|

\
|
2
2


|
|
.
|

\
|
0
3

|
|
.
|

\
|
1
3

|
|
.
|

\
|
2
3

|
|
.
|

\
|
3
3




Per il punto i) della proposizione 6.1 il primo e lultimo coefficiente binomiale in ogni riga
del triangolo sono uguali a 1, per il punto ii) il secondo e il penultimo coefficiente
binomiale in ogni riga sono uguali tra loro e per il punto iii) ogni coefficiente binomiale
allinterno del triangolo la somma dei due coefficienti binomiali alla sua destra e alla sua
sinistra nella riga precedente .
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
24

Queste osservazioni ci permettono di riscrivere il triangolo di Tartaglia calcolando
molto facilmente i numeri di ogni riga

1

1 1

1 2 1

1 3 3 1


1 4 6 4 1

... ... .

Chi gi conosce il triangolo di Tartaglia sa che i numeri delle sue righe sono i coefficienti
delle potenze del binomio :

(a+b)
0
= 1

(a+b)
1
= a + b

(a+b)
2
= a
2
+2 ab +b
2


(a+b)
4
= a
4
+ 4a
3
b + 6a
2
b
2
+ 4ab
3
+ b
4


.



Si prova infatti la

Proposizione 7.2 Per qualsiasi numero naturale n e per ogni a , b reali si ha

(a+b)
n
=

n
o
|
|
.
|

\
|
k
n
a
n-k
b
k


(Formula del binomio di Newton ).

Dimostrazione . Per induzione su n .
Per n = 1, (a+b)
1
= a + b =
|
|
.
|

\
|
0
1
a +
|
|
.
|

\
|
1
1
b.
Supponiamo vera la formula per n e proviamola per n+1.

Dunque, (a+b)
n
=

n
o
|
|
.
|

\
|
k
n
a
n-k
b
k
=
|
|
.
|

\
|
0
n
a
n
+
|
|
.
|

\
|
1
n
a
n-1
b + +
|
|
.
|

\
|
k
n
a
n-k
b
k
++
|
|
.
|

\
|
n
n
b
n
e
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 25




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica



(a+b)
n+1
= (a+b)
n
(a+b)

= |
|
|
.
|

\
|
0
n
a
n
+
|
|
.
|

\
|
1
n
a
n-1
b + +
|
|
.
|

\
|
k
n
a
n-k
b
k
++
|
|
.
|

\
|
n
n
b
n
|(a+b) =
=
|
|
.
|

\
|
0
n
a
n+1
+
|
|
.
|

\
|
1
n
a
n
b ++
|
|
.
|

\
|
k
n
a
n-k+1
b
k
++
|
|
.
|

\
|
n
n
ab
n
+
|
|
.
|

\
|
0
n
a
n
b ++
|
|
.
|

\
|
1 k
n
a
n-k+1
b
k
+
+
|
|
.
|

\
|
n
n
b
n+1
=
|
|
.
|

\
|
0
n
a
n+1
+ |
|
|
.
|

\
|
0
n
+
|
|
.
|

\
|
1
n
| a
n
b ++ |
|
|
.
|

\
|
1 k
n
+
|
|
.
|

\
|
k
n
| a
n-k+1
b
k
++
|
|
.
|

\
|
n
n
b
n+1
= (a + b)
n+1
, poich

1 =
|
|
.
|

\
|
0
n
=
|
|
.
|

\
| +
0
1 n
,
|
|
.
|

\
|
0
n
+
|
|
.
|

\
|
1
n
=
|
|
.
|

\
| +
1
1 n
,,
|
|
.
|

\
|
1 k
n
+
|
|
.
|

\
|
k
n
=
|
|
.
|

\
| +
k
1 n
, 1 =
|
|
.
|

\
|
n
n
=
=
|
|
.
|

\
|
+
+
1 n
1 n
.



Il triangolo di Tartaglia uno strumento molto utile per calcolare rapidamente i coefficienti
binomiali e per visualizzarne altre propriet , quali quelle enunciate nella proposizione
seguente .

Proposizione 7.3

i) +
|
|
.
|

\
|
0
n
|
|
.
|

\
|
1
n
+ +
|
|
.
|

\
|
n
n
= 2
n

ii)
|
|
.
|

\
|
0
n
-
|
|
.
|

\
|
1
n
+
|
|
.
|

\
|
2
n
+ (-1)
n
|
|
.
|

\
|
n
n
= 0



iii)
|
|
.
|

\
|
0
n
+
|
|
.
|

\
|
2
n
+ =
|
|
.
|

\
|
1
n
+
|
|
.
|

\
|
3
n
+ = 2
n-1


Dimostrazione.

i) Si ottiene dalla formula del binomio di Newton , ponendo a = b = 1.
ii) Si ottiene dalla formula del binomio di Newton , ponendo a = 1, b = -1
iii) Sommando membro a membro i) e ii) si ottiene

2 | +
|
|
.
|

\
|
0
n
|
|
.
|

\
|
2
n
+ | = 2
n
,
quindi la prima uguaglianza di iii). La seconda si ottiene invece sottraendo membro a
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
26

membro i) e ii) .


Quindi : le somme dei numeri di ogni riga del triangolo di Tartaglia sono le potenze
successive di 2, le somme con segno alterno dei numeri di ogni riga sono nulle, le somme
dei numeri di posto pari e di posto dispari in ogni riga sono uguali tra loro e coincidono
con la somma di tutti i numeri della riga precedente .
Segnaliamo unaltra delle innumerevoli propriet del triangolo di Tartaglia : se ne diamo la
seguente rappresentazione

1
1 1
1 2 1
1 3 3 1
1 4 6 4 1
1 5 10 10 5 1
. . . . . . .

leggiamo, sommando in diagonale, i famosi numeri di Fibonacci F
0
= F
1
=1 , F
2
= 1+1 =
2, F
3
= 1+2 = 3 , F
4
= 2+3 = 5 ,, F
n
= F
n-1
+ F
n-2
.

Si prova infatti, per induzione su n e usando sia la relazione ricorsiva che definisce i
numeri di Fibonacci sia la formula di Stifel, che F
n
=

= + |
|
.
|

\
|
k h , 1 n k h
k
h
=

|
|
.
|

\
|
0 k
k
1 k n
.

La risposta al problema 7 data dalla proposizione che segue.
Proposizione 7.4 . Sia A un insieme di ordine n . A possiede
|
|
.
|

\
|
k
n
sottoinsiemi di ordine k
Dimostrazione. Il numero

C
n,k
si ottiene dal numero D
n,k
delle disposizioni semplici di n
oggetti a k a k e dal numero P
k
delle permutazioni di k elementi mediante le seguenti
considerazioni : il numero delle disposizioni semplici di n oggetti a k a k ci d il numero di
tutte le k-ple (ordinate)di tali oggetti, mentre P
k
ci d il numero degli ordinamenti degli
oggetti di ciascuna di esse . Un sottoinsieme di ordine k si ottiene quindi da k ! k-ple di
oggetti , per cui vale la relazione :


Cn,k

=
k
k , n
P
D

=

! k )! k n (
! n

=
|
|
.
|

\
|
k
n




Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 27




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Osservazione 6.1 Dalla definizione di combinazione e dalla proposizione 6.4 deduciamo
che i coefficienti binomiali sono numeri naturali non nulli .



Esempi 7.1

7.1.1) Se I linsieme formato da tre palline di colore verde (V), rosso (R), nero (N) le
disposizioni di queste tre palline a due a due sono D
3,2
= 6, e, precisamente, sono gli
allineamenti

VR,RV,VN,NV,RN,NR .

Le combinazioni di queste tre palline a due a due sono tre : corrispondono ai tre
sottoinsiemi seguenti ( che scriviamo senza parentesi e virgola )

VR,VN,RN ,


ottenuti ciascuno da due delle disposizioni precedenti, trascurando lordine degli elementi .

7.1.2) Aggiungiamo allinsieme I una pallina gialla G e scriviamo tutte le combinazioni
delle 4 palline a 2 a 2 . Otteniamo C
4,2
=
|
|
.
|

\
|
2
4
=
! 2 )! 2 4 (
! 4


= 1
.
2
.
3 = 6 sottoinsiemi :

VR, VN, RN, VG, NG, RG ,

i tre dellesempio precedente pi quelli ottenuti con laggiunta della pallina gialla .



Usando la definizione di combinazione e luguaglianza

C
n,k
=
|
|
.
|

\
|
k
n


si dimostrano senza calcoli le propriet dei coefficienti binomiali .
Cos la i)
|
|
.
|

\
|
0
n
=
|
|
.
|

\
|
n
n
=1 della proposizione 7.1 pu essere motivata osservando che ci sono
solo un sottoinsieme con 0 elementi (linsieme vuoto ) e uno con n ( tutto linsieme) . Per
la ii)
|
|
.
|

\
|
k
n
=
|
|
.
|

\
|
k n
n
basta osservare che, quando scegliamo k elementi tra n, isoliamo
automaticamente i restanti n-k . La iii)
|
|
.
|

\
|
k
n
=
|
|
.
|

\
|
k
1 n
+
|
|
.
|

\
|

1 k
1 n
(formula di Stifel) , 1 k
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
28

n-1, si ottiene osservando che , fissato un elemento tra gli n , vi sono
|
|
.
|

\
|
k
1 n
sottoinsiemi
di ordine k che non lo contengono e
|
|
.
|

\
|

1 k
1 n
che lo contengono ( questultimo numero si
calcola escludendo lelemento fissato e contando il numero dei sottoinsiemi di k-1 elementi
che si possono formare con gli n-1 elementi rimasti ) .

Anche la formula del binomio di Newton

(a+b)
n
=

n
o
|
|
.
|

\
|
k
n
a
n-k
b
k


pu essere dimostrata con considerazioni di tipo combinatorico . Infatti basta osservare che
gli addendi a
n-k
b
k
sono tanti quanti sono i modi di scegliere k volte b e n-k volte a negli n
fattori a+b di (a+b)
n
, quindi sono tanti quanti i sottoinsiemi di k elementi scelti tra n, cio
C
n,k
=
|
|
.
|

\
|
k
n
.

Osserviamo che , sempre per il significato dei coefficienti binomiali , nel triangolo di
Tartaglia la somma dei numeri della riga n-sima ci d lordine dellinsieme delle parti di
un insieme di ordine n ( Problema 1 ) .

Proviamo infine la

Proposizione 7.5 Sia I
n
= {1,2,3,,n} N . Il numero dei sottoinsiemi di I
n
che non
contengono due suoi numeri consecutivi dato da F
n+2
.

Dimostrazione . Identifichiamo un sottoinsieme A di I
n
con una stringa di lunghezza n
formata con le due cifre 1 e 0 . La cifra 1 indica l'appartenenza di un elemento di I
n
ad A ,
la cifra 0 la non appartenenza . Per esempio, per n = 4, la stringa 1010 indica il
sottoinsieme {1,3} dell' insieme I
4
= {1,2,3,4} . I sottoinsiemi di I
n
che non contengono
due suoi numeri consecutivi sono dati dalle stringhe che non hanno mai due cifre 1
consecutive . Consideriamo tra questi quelli di ordine k : la stringa che li rappresenta
contiene k volte la cifra 1 . Per contarli tutti , partiamo da n-k cifre tutte uguali a 0

4 4 3 4 4 2 1
k n
0 ... 0 0 0



e contiamo in quanti modi possiamo inserire k cifre 1 in modo che due di esse non siano
mai adiacenti . Essendo i posti vuoti disponibili n - k + 1 , le k cifre 1 si possono inserire in

C
n-k+1,k
=
|
|
.
|

\
| +
k
1 k n


modi . Quindi i sottoinsiemi cercati sono
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 29




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


0 k
|
|
.
|

\
| +
k
1 k n
.

poich , F
n
=

|
|
.
|

\
|
0 k
k
1 k n
, il numero cercato proprio l'(n+2)-simo numero di Fibonacci.


Osservazione 7.1

Considerare un sottoinsieme di ordine k di un insieme di n elementi equivale a
considerare unestrazione di k palline da unurna che ne contiene n , distinguibili tra loro,
senza tener conto dellordine di estrazione e senza reimbussolare la pallina estratta e anche
a disporre k oggetti in n cassetti con la condizione che in ogni cassetto non cada pi di un
oggetto e senza tener conto di quale oggetto si pone nel cassetto.
Cos, se abbiamo 4 oggetti a,b,c,d, le C
4,3
sono i quattro possibili sottoinsiemi formati da 3
elementi su a o, equivalentemente le quattro possibili estrazioni di tre palline senza
reimbussolamento :
a b c
a c d
a b d
b c d

o, ancora, indicando con x ognuno dei tre oggetti i modi per riporre tre oggetti
indistinguibili nei quattro cassetti a,b,c,d con le condizioni precisate sopra :

x x x
x x x
x x x
x x x

Esercizi 7.1

7.1.1) Quattro giocatori di tennis vogliono giocare un doppio . Quante coppie distinte si
possono formare ?

Soluzione . Vi sono C
4,2
= 6 formazioni distinte di due giocatori ciascuna .


7.1.2) Nel gioco del Superenalotto bisogna indovinare 6 numeri scelti tra il numero 1 e il
numero 90 . Quanti insiemi di sei numeri si possono formare ?

Soluzione :
|
|
.
|

\
|
6
90
= 622614630 .


Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
30

7.1.3) Calcolare il numero di modi distinti in cui pu essere servito un giocatore di scala
quaranta in una singola mano .

Soluzione. Supponendo di giocare con 54x2 = 108 carte e sapendo che si danno 13 carte ,
abbiamo
|
|
.
|

\
|
13
108
possibilit .


7.1.4) (a) Quanti insiemi di 5 carte si possono avere con un mazzo da poker di 52 carte ?

(b) Quanti poker di assi si possono formare ?

(c) Quanti poker diversi si possono formare ?

Soluzione . (a) C
52,5
= 2.598.960
(b) 48 ( tante infatti sono le scelte per la quinta carta )
(c) 13
.
48 = 624 ( ci sono infatti 13 scelte per il grado del poker e per
ognuna 48 possibilit per la quinta carta )

7.1.5) Supponiamo di avere un mazzo usuale di 40 carte da gioco.

a) Se facciamo pescare a una persona tre carte dal mazzo , quante sono le terne di carte
che la persona si pu ritrovare in mano ?

b) se dal mazzo estraiamo 5 carte successivamente, annotando ogni carta estratta e
rimettendo ogni carta nel mazzo prima di estrarre la successiva , quante sequenze distinte
di 5 carte otteniamo ?

c) in quanti modi diversi possiamo formare la coppia formata da un re e da una regina ?

Soluzione :

a) gli insiemi di tre carte scelte da 40 sono le combinazioni semplici di 40 elementi a tre a
tre , quindi sono
C
40,3
=
|
|
.
|

\
|
3
40
=
! 37 ! 3
! 40


b) sono le disposizioni con ripetizione di 40 elementi a cinque a cinque (rimettendo la
carta nel mazzo ogni volta, le scelte possibili sono 40 per la prima estrazione , 40 per la
seconda, 40 per la terza, ottenendo in totale 40
5
).

c) in un mazzo abbiamo 4 re e 4 regine di seme diverso . Le coppie diverse sono 4x4 = 16.


7.1.6) Una pasticceria produce 25 tipi diversi di cioccolatini.

Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 31




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


a) La stessa pasticceria confeziona scatolette contenenti 12 cioccolatini tutti tra loro diversi.
Quante sono le confezioni differenti che si possono formare ?
b) Nella vetrina della pasticceria sono esposti su un ripiano, in fila, tutti i tipi di
cioccolatino prodotti . In quanti modi si pu esporre tutta la produzione ?

Soluzione :

a) Ogni scatoletta pu essere vista come un sottoinsieme di ordine 12 di un insieme di
ordine 25 , in totale quindi le confezioni diverse sono
C
25,12
=
|
|
.
|

\
|
12
25
=
! 13 ! 12
! 25



b) Esporre uno accanto allaltro i 25 tipi di cioccolatino significa permutarli in tutti i modi
possibili , ottenendo P
25
= 25 ! ripiani differenti.



Problema 8 . Contare il numero delle scelte non ordinate e non distinte di k elementi
scelti tra n .

Sappiamo che le combinazioni semplici sono gli insiemi di k elementi distinti scelti in un
insieme di ordine n . Se lasciamo cadere lipotesi che i k elementi siano distinti, cio se
consentiamo la ripetizione degli elementi, quante sequenze di k oggetti scelti tra n
possiamo formare?

Il problema proposto equivalente al seguente : supponiamo di avere oggetti di n tipi
diversi e di voler costruire un insieme I di k elementi , prendendo x
1
oggetti del primo tipo,
x
2
del secondo tipo,,x
n
delln-simo tipo ( qualche x
i
pu valere zero), naturalmente con
la condizione che x
1
++ x
n
= k. In quanti modi possibile costruire I ?
Equivalentemente : dato il numero naturale k in quanti modi esso pu essere scritto
come somma di n numeri naturali ( 0 compreso) ?

Definizione 8.1 Dati n elementi distinti , si dice combinazione con ripetizione di classe k
di questi oggetti ogni scelta non ordinata di k elementi anche non distinti scelti tra essi.

Proposizione 8.1 . Se A un insieme di ordine n , il numero delle combinazioni con
ripetizione di n elementi di classe k C
n+k-1,n-1
= C
n+k-1,k
.=
|
|
.
|

\
| +
k
1 k n


Dimostrazione. Sia A = {a
1
, a
2
,,a
n
}. Consideriamo n+k-1 simboli di cui k x e n-1
sbarrette . Ogni riga di questi simboli determina una combinazione . Il numero di x a

sinistra della prima sbarra rappresenta la scelta di altrettante a
1
, il numero di x tra la prima
e la seconda sbarra la scelta di altrettante a
2
e cos via . Poich vi sono C
n+k-1,n-1
modi per
posizionare le n-1 sbarre , altrettante sono le selezioni con ripetizione di k elementi di A .
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
32



Esempio 8.1 Sia A = {a
1
, a
2
, a
3
}. Le scelte con ripetizione di due suoi elementi sono C
4,2
=
6 e precisamente : a
1
, a
2 ;
a
1
, a
3
; a
2
, a
3
; a
1
, a
1
; a
2
, a
2
; a
3
, a
3
.
La a
1
, a
2
corrisponde alla sequenza di 2 x e 2 sbarre : x/x/ . Le altre sono rispettivamente le
sequenze : x//x ; /x/x ; xx// ; /xx/ ; //xx .


Osservazione 8.1

Elencare le combinazioni con ripetizione di n oggetti a k a k equivale a elencare le possibili
estrazioni di k palline da unurna che ne contiene n, supponendo di reimbussolare ogni
pallina dopo averla estratta (ed avere contrassegnato la sua estrazione), senza tenere conto
dellordine di estrazione o, anche, a elencare i modi in cui possibile riporre k oggetti
indistinguibili in n cassetti con la condizione che conti solo il numero di oggetti per cassetto
e che qualche cassetto possa essere vuoto.
Nel caso n = 4 e k = 2 abbiamo che C
r
2 , 4
= 10 e altrettante sono le estrazioni possibili con
reimbussolamento delle quattro palline a,b,c,d , precisamente


a b a c a d b c b d c d a a bb cc dd


o le configurazioni di due oggetti indistinguibili x in 4 cassetti a,b,c,d :


x x (un oggetto nel primo cassetto,uno nel secondo e gli altri vuoti)
x x
x x
x x
x x
x x
xx (due oggetti nel primo cassetto e gli altri vuoti)
xx
xx
xx .

Per quanto osservato in precedenza, 10 sono anche le decomposizioni diverse del numero k
= 2 in n = 4 addendi :

1+1+0+0 (in analogia con la prima configurazione scelta sopra),
1+0+1+0
1+0+0+1
0+1+1+0
0+1+0+1
0+0+1+1
2+0+0+0
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 33




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


0+2+0+0
0+0+2+0
0+0+0+2 .


Esercizi 8.1

8.1.1) Quante sono le tessere del gioco classico del domino ?

Soluzione : sono tante quante le combinazioni con ripetizione di 7 elementi ( i numeri da 0 a
6)
di classe 2 , cio
|
|
.
|

\
| +
2
1 2 7
=
|
|
.
|

\
|
2
8
=
! 6 ! 2
! 8
= 28.

8.1.2) Data una funzione reale di 4 variabili reali x
1
, x
2
, x
3,
x
4
, quante sono le sue derivate
parziali del secondo ordine , nellipotesi che si possa scambiare lordine di derivazione , cio
sotto lipotesi di continuit delle funzioni derivate parziali (Teorema di Schwarz) ?

Soluzione : si tratta delle combinazioni con ripetizione dei 4 oggetti x
1
, x
2
, x
3,
x
4
di classe 2,
in numero di 10, come visto negli esempi precedenti .
In generale, per f(x
1
, x
2
,
,
x
n
) reale di n variabili reali, nellipotesi che non conti lordine in
cui si scelgono le variabili, le derivate parziali di ordine k sono le C
r
k , n
.

8.1.3) In quanti modi possiamo mettere 12 palline identiche (e quindi indistinguibili) in 6
cassetti ammettendo che qualche cassetto sia vuoto?

Soluzione : mettiamo in riga 17 oggetti , le 12 palline e le 5 sbarrette e osserviamo che
ognuna di queste righe ci d una e una sola ripartizione delle palline : le palline a sinistra
della prima sbarra corrispondono a quelle del primo cassetto , quelle tra la seconda e la terza
a quelle del secondo cassetto , . Se le due sbarre sono adiacenti il cassetto vuoto.
Ogni riga completamente determinata dalle cinque posizioni delle sbarrette , vi sono quindi
|
|
.
|

\
|
5
17
possibilit .
Avevamo gi osservato in osservazione 8.1 che le combinazioni con ripetizione di n oggetti
di classe k possono essere pensate come la suddivisione di k oggetti (qui k = 12) in n cassetti
(n = 6) con la condizione che conti solo il numero degli oggetti in ogni cassetto e non il tipo
di oggetto (le palline sono indistinguibili) e supponendo cassetti vuoti ) .

8.1.4) In quanti modi possiamo scrivere il numero naturale non nullo k come somma di n
numeri interi non negativi ? Si considerano diverse due rappresentazioni che differiscono per
lordine degli addendi .

La risposta data dalle considerazioni precedenti , cio dalle soluzioni di x
1
++x
n
= k ed
|
|
.
|

\
|

+
1 n
1 k n
: nel caso k = 5 e n = 2 si trovano le
|
|
.
|

\
|

+
1 2
1 2 5
= 6 decomposizioni seguenti :
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
34

5+0,

4+1, 3+2, 2+3, 1+4, 0+5.

( equivalentemente, possibile mettere 5 palline indistinguibili in 2 cassetti nei 6 modi
seguenti: 5,0; 4,1; 3,2; 2,3; 1,4; 0,5 o scrivere, con ovvia analogia, le 6 combinazioni con
ripetizione di n = 2 oggetti a,b di classe k = 5 seguenti :

aaaaa aaaab aaabb aabbb abbbb bbbbb )


8.1.5) In quanti modi possiamo mettere 12 palline identiche (e quindi indistinguibili) in 6
cassetti (numerati da 1 a 6) in modo tale che nessun cassetto sia vuoto?

Soluzione . Poniamo le palline in una riga : possiamo ripartire la riga in 6 parti usando 5
sbarrette per ottenere una delle configurazioni richieste . Per esempio la configurazione

OO/OOO/O/OO/OOO/O

indica che vi sono due palline nel primo cassetto , tre nel secondo ,una nel terzo , due nel
quarto , tre nel quinto e una nel sesto .
Ora , vi sono 11 buchi (tra le dodici palline) in cui inserire 5 pareti per ottenere sei cassetti
ogni sbarretta ha 11 posizioni in cui pu essere inserita e in nessun buco ve ne possono
essere due perch ci corrisponderebbe a un cassetto vuoto , vi sono dunque
|
|
.
|

\
|
5
11
possibilit
e quindi altrettante ripartizioni di palline .


8.1.6) In quanti modi possiamo scrivere il numero naturale non nullo k come somma di n
numeri naturali non nulli ? Si considerano diverse due rappresentazioni che differiscono per
lordine degli addendi.

Soluzione : Pensando a k come alla somma 1+1++1 di k 1 , agli 1 come palline e alle n
somme come cassetti , lesercizio 8.1.5) generalizzato ci dice che le possibilit sono
|
|
.
|

\
|

1 n
1 k
.
Se k minore di n il problema non ha soluzione.

Per esempio , il numero 5 si pu scrivere in
|
|
.
|

\
|

1 2
1 5
= 4 modi come somma di due naturali
non nulli : 5 = 1+ 4 = 2+3 =3+2 = 4+1. Cos il numero 4 = 1+3 = 2+2 = 3+1 ha
|
|
.
|

\
|

1 2
1 4
= 3
decomposizioni in due addendi non nulli, invece il numero 2 non si scrive in alcun modo
come somma di quattro addendi se non si ammette lo zero ( ammettendolo i modi sono i 10
elencati nellosservazione 8.1).

Con la tecnica usata nellesercizio 8.1.6) si dimostra la
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 35




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica




Proposizione 8.2 Se A un insieme di ordine n , il numero delle combinazioni con
ripetizione di classe k , nelle quali ogni elemento compare almeno una volta , C
k -1, n-1
=
=
|
|
.
|

\
|

1 n
1 k
.


Problema 9 . Contare le sequenze ordinate con elementi ripetuti un numero fissato di
volte .


Definizione 9.1 Si dice permutazione con ripetizione di n oggetti a
1
,,a
n
di cui a
1
preso r
1

volte,, a
n
preso r
n
volte ogni (r
1
++ r
n
) upla in cui a
1
compare r
1
volte,, a
n
compare
r
n
volte .

Proposizione 9.1 Il numero delle permutazioni con ripetizione di n oggetti a
1
,,a
n
di cui a
1

preso r
1
volte,, a
n
preso r
n
volte dato dalla frazione



! !...
)! ... (
1
1
n
n
r r
r r + +



Dimostrazione Sia S una sequenza di lunghezza (r
1
++ r
n
) = m formata con r
1
oggetti
ripetuti di tipo 1 , r
2
di tipo 2 , , r
n
di tipo n. Dobbiamo dare una posizione a ognuno
degli n elementi per ottenere una sequenza : possiamo dare posizione agli r
1
elementi di tipo
1 in C m,r
1
modi . Fatto questo possiamo dare posizione agli r
2
elementi di tipo 2 in Cm-r
1,,
r
2

modi , , possiamo dare posizione agli r
n
elementi di tipo n in Cm-r
1
--r
n
modi . Otteniamo
cos :

C m,r
1
.
Cm-r
1,,
r
2

.

.
Cm-r
1
--r
n

=
)! r m ( ! r
! m
1
1

.
)! r r m ( ! r
)! r m (
2 1 2
1


! 0 ! r
)! r ... r m (
n
1 n 1
=
=
! r !... r ! r
! m
n 2 1
c.v.d.

Osserviamo che
! !...
)! ... (
1
1
n
n
r r
r r + +
anche il numero delle funzioni suriettive di un insieme di
ordine r
1
++ r
n
nellinsieme di ordine n di elementi a
1
,,a
n
aventi la propriet che r
1

elementi hanno immagine a
1 , ,
r
n
elementi hanno immagine a
n
, o, equivalentemente aventi la
propriet che la controimmagine di a
i
consista di r
i
elementi per ogni i =1,, n.

Come esempio , si consideri la parola mamma , formata da due lettere distinte a
1
= a e a
2
= m
prese r
1
= 2 volte e r
2
= 3 volte con r
1
+ r
2
= 5 Gli anagrammi di mamma sono le permutazioni
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
36

con ripetizione di 2 oggetti presi 2 e 3 volte e in totale sono
! 3 ! 2
! 5
= 10 . Ad ognuno di essi si fa
corrispondere una funzione suriettiva di I
5
= } { 5 , 4 , 3 , 2 , 1 in { } m , a nel modo seguente :

sia per esempio ammma lanagramma in questione . La corrispondente funzione suriettiva
sar la funzione f di dominio I
5
= } { 5 , 4 , 3 , 2 , 1 e codominio { } m , a tale che f(1) = a = f(5) e
f(2) = f(3) = f(4) = m .

Quindi vi sono 10 funzioni suriettive di I
5
= } { 5 , 4 , 3 , 2 , 1 in { } m , a che mandano due elementi
in a e tre in m. Ad ognuna di esse corrisponde una partizione di I
5
= } { 5 , 4 , 3 , 2 , 1 in due blocchi
di 2 e 3 elementi ciascuno : ad ammma corrisponde la partizione di I
5
in f
1
(a) = } { 5 , 1 e
f
1
(m) = } { 4 , 3 , 2 .

Esercizio 9.1 In quanti modi possiamo distribuire 5 libri ai due studenti Alice e Matteo in
modo che Alice ne abbia due e Matteo tre ? Ordiniamo i libri e consideriamo le sequenze di
lunghezza 5 contenenti due a e tre m : per esempio la sequenza ammma determina la
distribuzione seguente : Alice ha il primo e lultimo libro , Matteo gli altri tre . E evidente
che la risposta al quesito il numero degli anagrammi della parola mamma , cio 10 .

Il numero totale delle funzioni suriettive da un insieme con 5 elementi in un insieme con 2
elementi sar dato dalla seguente somma di ovvio significato

! 3 ! 2
! 5
+
! 2 ! 3
! 5
+
! 4 ! 1
! 5
+
! 1 ! 4
! 5
= 10+10+5+5 = 30


(
! 4 ! 1
! 5
il numero delle funzioni suriettive che mandano un elemento in a e 4 in m e anche
quello delle partizioni di I
5
= } { 5 , 4 , 3 , 2 , 1 in due blocchi , uno unitario e uno di ordine 4 ).

Come vedremo nel problema 11, il numero totale delle funzioni suriettive da un insieme con n
elementi in un insieme con m elementi legato ai numeri di Stirling di seconda specie,
indicati con la notazione S(n,m) e definiti come il numero delle partizioni di I
n
in m parti: nel
nostro esempio S(5,2) il numero delle partizioni di I
5
= } { 5 , 4 , 3 , 2 , 1 in due parti .
Si avr che S(5,2) = 15 , in base a quanto osservato in precedenza (le lettere a ed m sono
intercambiabili e quindi ad una stessa partizione in due blocchi corrispondono due suriezioni
diverse, per esempio le sequenze ammma e maaam danno due suriezione diverse ma la stessa
parizione di I
5
nei due blocchi { } , 5 , 1 e { } 4 , 3 , 2 ) .
Quindi, sempre nel caso particolare , lordine dellinsieme J delle suriezioni da un insieme
con 5 elementi in un insieme con 2 elementi legato a S(5,2) dalla relazione :


= ) 2 , 5 ( J 2 S(5,2) = 2! S(5,2) .


Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 37




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Si prova che , in generale ,

= ) m , n ( J m! S(n,m) ,

dove lordine di J(n,m) il numero totale delle funzioni suriettive da un insieme con n
elementi in un insieme con m elementi , n m (vedi problemi 10 e 11).

Il numero
! !...
)! ... (
1
1
n
n
r r
r r + +
viene anche indicato cos :

|
|
.
|

\
| + +
n 1
n 1
r ... r
r ... r


e viene detto coefficiente multinomiale . Si osservi che , per n = 2 , si ritrovano i soliti
coefficienti binomiali:


=
|
|
.
|

\
| +
2 1
2 1
r r
r r
=
|
|
.
|

\
| +
1
2 1
r
r r

|
|
.
|

\
| +
2
2 1
r
r r



Analogamente ai coefficienti binomiali, di cui sono una generalizzazione, i coefficienti
multinomiali hanno numerose propriet e compaiono nello sviluppo della potenza n-sima di
una somma . Si prova infatti che vale la formula seguente :

( )
k 1
k 1
r
k
r
1
n r ... r k 1
k 1 n
k 1
x ... x
r ... r
r ... r
x ... x

= + +
|
|
.
|

\
| + +
= + + ,

che generalizza la formula del binomio di Newton. A tale scopo si osservi che il coefficiente
multinomiale


|
|
.
|

\
| + +
k 1
k 1
r ... r
r ... r


il numero delle stringhe di lunghezza n =
k 1
r ... r + + delle lettere x
1
,, x
k
, in cui x
1

ripetuta r
1
volte, x
2
ripetuta r
2
volte,, x
k
ripetuta r
k
volte quindi, poich le x
i
commutano,
il coefficiente di
k 1
r
k
r
1
x ... x nello sviluppo del polinomio ( )
n
k 1
x ... x + + .

Esercizi 9.2

9.1.1) In quanti modi possiamo distribuire 8 videocassette diverse a tre amici, Silvio, Daniele
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
38

ed Elisa , dandone quattro a Silvio e due a ciascuno degli altri ?

Soluzione . Basta calcolare il numero multinomiale
|
|
.
|

\
|
2 2 4
8
. Si ottiene 420 .

9.1.2) Trovare il coefficiente di x
4
y
2
z
2
nello sviluppo di (x+y+z)
8
.

Soluzione . E il coefficiente multinomiale
|
|
.
|

\
|
2 2 4
8
= 420 .

9.1.3) Quanti sono gli anagrammi della parola miosotis?

Soluzione . Abbiamo una parola di lunghezza 8 in cui m e t compaiono una volta, i,o,s due
volte, quindi il numero dei possibili anagrammi il valore del multinomiale

|
|
.
|

\
|
2 2 2
8
=
! 2 ! 2 ! 2
! 8
= 5040



Problema 10 . Contare il numero delle funzioni suriettive tra due insiemi finiti.

Proposizione 10.1 Sia J(n,m) linsieme delle funzioni suriettive da un insieme A di
cardinalit n a un insieme B di cardinalit m, m < n. Si ha:

= ) m , n ( J

=

1
0
) 1 (
m
i
i n
) i m (
i
m

|
|
.
|

\
|



Dimostrazione : Siano
1
b , ,
m
b gli elementi di B . Per ogni i = 1, , m, sia
i
X linsieme
delle funzioni da A in B che non contengono
i
b nell immagine:

i
X = { / B A : f
i
b } f Im .

Una funzione appartenente ad uno di questi m insiemi non potr essere suriettiva: per trovare
il numero di quelle suriettive dovremo sottrarre al numero totale delle funzioni da A in B, che
vale m
n
(Problema 4) il numero di quelle che appartengono alla unione degli
i
X , cio
lordine di
m 1
X ... X .
Per il Principio di inclusione-esclusione ( Problema 2) si ha

m 1
X ... X . | =

m
1
i
X -

<

j i
j i
X X + -(-1)
m-1
X
1
X
1 m
|,

dobbiamo quindi contare le funzioni negli insiemi
i
X e nelle loro intersezioni.
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 39




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Si ha che le funzioni negli insiemi
i
X sono tutte le funzioni da A in B - } {
i
b ,cio (m-1)
n
,
le funzioni negli insiemi
i
X
j
X sono tutte le funzioni da A in B - } {
j i
b , b ,cio (m-2)
n
e
cos via. Otteniamo dunque

= ) m , n ( J m
n
-


m
1
n
) 1 m ( +

<

j i
n
) 2 m ( -+(-1)
m-1
1
n


e, osservando che

<

j i
n
) 2 m ( =
|
|
.
|

\
|
2
m
(m-2)
n
(le coppie (i,j) , con 1i<j m sono
|
|
.
|

\
|
2
m
), si
ha:


= ) m , n ( J m
n
-
|
|
.
|

\
|
1
m
(m-1)
n
+
|
|
.
|

\
|
2
m
(m-2)
n
-+ (-1)
m-1
n
1
m
m
|
|
.
|

\
|
,

cio la tesi.

Osservazione 8.1 Se n = m , = ) n , n ( J n! , e la formula ci d lidentit non banale seguente :

n! =

=

1 n
0 i
i
) 1 (
n
) i n (
i
n

|
|
.
|

\
|



Esempio 10. Se ricontiamo le funzioni suriettive da un insieme con 5 elementi in un insieme
di ordine 2 ( vedi problema 9), troviamo

= ) 2 , 5 ( J 2
5
2 + 1 1 = 30



Problema 11 . Contare il numero delle partizioni di un insieme A di cardinalit n in m
parti .

Nel problema 9 abbiamo introdotto i numeri di Stirling di seconda specie, indicati con la
notazione S(n,m) e definiti come il numero delle partizioni di I
n
in m parti. Proviamo ora la

Proposizione 11.1 Il numero delle partizioni di un insieme A di cardinalit n in m parti
dato da :

S(n,m) =

=

1
0
) 1 (
m
i
i
! m
) i m (
i
m
n

|
|
.
|

\
|
=
! m
) m , n ( J


Dimostrazione. Sia f una funzione suriettiva da I
n
= {1,2, ,n} in I
m
. Essa induce una
Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
40

partizione dellinsieme A formata dagli insiemi A
i
= {aA , f(a) = i }, i =1, 2, , m. Inoltre,
data una partizione di A in m parti, vi sono m! funzioni suriettive da I
n
= {1,2, ,n} in I
m

che la inducono nel modo descritto (tante quante sono le permutazioni di 1, 2, , m). Si ha
dunque che S(n,m) =
! m
) m , n ( J
.

Esempio 11.1 Le funzioni suriettive da un insieme con 5 elementi in un insieme di ordine 2
sono = ) 2 , 5 ( J 30. Le partizioni di un insieme di 5 elementi in due parti sono 15 =
! 2
30
( le
funzioni suriettive f e g tali che f(1) = f(2) = f(3) = f(4) = 1 , f(5) = 2 e g(1) = g(2) = g(3) =
g(4) = 2 , g(5) = 1 sono diverse , ma inducono la stessa partizione ).

Proposizione 11.2 Il numero delle partizioni di un insieme A di cardinalit n dato da

B(n) =

=
n
1 i
) i , n ( S

Dimostrazione. Il numero totale delle partizioni di un insieme di n elementi la somma dei
numeri delle partizioni in i parti, per ogni i = 1, 2, , n.

I numeri S(n,m) e i numeri B(n) sono detti rispettivamente numeri di Stirling di
seconda specie e numeri di Bell .

Dalle proposizioni che seguono ricaviamo la relazione ricorsiva tra i numeri di Stirling e
quelli di Bell.

Proposizione 11.3 Sia ) m , n ( S il numero di partizioni di un insieme I di n elementi in m parti,
con 1 m n. Allora:

1 ) 1 , n ( S =

1 ) n , n ( S =
) m , 1 n ( mS ) 1 m , 1 n ( S ) m , n ( S + = 2 m 1 n .

Dimostrazione. Proviamo banalmente le prime due asserzioni osservando che c ununica
partizione dellinsieme con una parte, linsieme stesso, ed ununica partizione dellinsieme in
n parti, quella formata dai sottoinsiemi unitari .
Detto z un elemento di I, sia { } z I I \ ' = . Allora una partizione di I in m parti si ottiene in uno,
e uno soltanto dei seguenti modi:
- aggiungendo la parte formata dallinsieme unitario z ad una partizione in m 1 blocchi di I
- aggiungendo lelemento z ad una delle m parti della partizione di Ie questo si pu fare in
m modi diversi.


Come conseguenza di questa Proposizione si rappresentano i numeri di Stirling mediante
una tabella infinita detta triangolo di Stirling, avente come riga n-esima:

Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 41




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) n , n ( S ) 1 n , n ( S ),..., 2 , n ( S ), 1 , n ( S .


Indichiamo le prime sette righe del triangolo di Stirling:







Si osserva subito che, poich

=
=
n
1 k
) k , n ( S ) n ( B , ln-esimo numero di Bell la somma degli
elementi delln- esima riga del triangolo di Stirling.

Per calcolare i primi sette numeri di Bell sufficiente allora sommare i numeri delle sette
righe del triangolo riportato in precedenza, ottenendo:


1 ) 1 ( = B , 2 ) 2 ( = B , 5 ) 3 ( = B , 15 ) 4 ( = B , 52 ) 5 ( = B , 203 ) 6 ( = B , 877 ) 7 ( = B .


Con la figura che segue diamo una rappresentazione dei modi in cui possibile raggruppare 4
oggetti in insiemi di ordine 1, 2 3, 4.

Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
42



La figura conferma i risultati ottenuti per entrambi i tipi di numeri :

1 ) 1 , 4 ( = S 7 ) 2 , 4 ( = S 6 ) 3 , 4 ( = S 1 ) 4 , 4 ( = S 15 ) 4 ( = B .

Anche i numeri di Bell sono legati da una relazione ricorsiva:

Proposizione 11.4 Dato un insieme I di ordine n 1, siano ) i n ( B e ) n ( B l ) i n ( -esimo e
ln - esimo numero di Bell. Si ha:

.
) i n ( B
1 i
1 n
) n ( B
n
1

|
|
.
|

\
|

( formula di Aitken )

Dimostrazione .
Sia P una partizione dellinsieme I.
Lelemento a di I appartiene ad uno e uno solo dei sottoinsiemi A di P ; ci significa che ogni
partizione di I determinata univocamente dal sottoinsieme A che contiene a e da una partizione
di I A.
Lordine i dellinsieme A compreso tra 1 ed n (i 0 perch A ).
A

pu essere scelto in
|
|
.
|

\
|

1 i
1 n
modi, poich tanti sono i sottoinsiemi di I che contengono a; le
partizioni di I A, che un insieme di ordine n - i, risultano invece essere ) i n ( B .
Dunque, per ogni i, con 1 i n, vi sono esattamente (per il principio delle scelte)
|
|
.
|

\
|

1 i
1 n
) i n ( B partizioni di I nelle quali a appartiene ad un elemento A di ordine i .
Daniela Romagnoli Problemi di combinatorica 43




Quaderni Didattici del Dipartimento di Matematica


Ne segue che le partizioni distinte di I sono ) i n ( B
1 i
1 n
) n ( B
n
1

|
|
.
|

\
|

.


Problema 12. Contare le relazioni in un insieme di ordine n .

Ricordiamo che una relazione in un insieme definita come un sottoinsieme (detto grafo o
grafico) del prodotto cartesiano IxI = I
2
, quindi, se I ha ordine n, le relazioni definibili su di esso
sono tante quanti gli elementi di P(IxI) , cio 2
2
n
.

Una relazione su un insieme finito pu essere rappresentata in forma matriciale, costruendo una
matrice quadrata nxn di 0 e di 1 che allincrocio tra la riga che contiene lelemento a e la colonna
che contiene b ha il coefficiente 0 oppure 1 a seconda che la coppia (a,b) non appartenga alla
relazione oppure vi appartenga. Per altra via si ritrova che le relazioni sono 2
2
n
: infatti tante
sono le matrice quadrate di ordine n formate da due soli simboli.

Esempio 12.1 La matrice 3x3 seguente
|
|
|
.
|

\
|
1 0 0
1 1 0
1 1 1


rappresenta la relazione in I = } { c , b , a :

= } { ) c , c ( ), c , b ( ), b , b ( ), c , a ( ), b , a ( ), a , a ( .

Sappiamo che ogni relazione di equivalenza in I ne determina una partizione nelle sue classi e,
viceversa, che ogni partizione di I determina una relazione di equivalenza in I , avente come
classi i sottoinsiemi della partizione, quindi il numero delle relazioni di equivalenza in I di ordine
n dato dalln-simo numero di Bell, B(n) (vedi problema 11).
Ci chiediamo ora quante siano le relazioni riflessive e quante le simmetriche in un insieme I di
ordine n. Da queste risposte, per differenza o usando il principio di inclusione-esclusione
sapremo calcolare il numero delle non riflessive, delle non simmetriche , di quelle con almeno
una o con entrambe le propriet. Nel caso delle relazioni transitive il problema pi complicato .
Diamo il numero delle relazioni riflessive identificando una relazione con la matrice nxn a lei
associata : per avere la propriet riflessiva si devono avere tutti 1 sulla diagonale principale,
quindi per definire una tale relazione dobbiamo scegliere quale tra i due simboli mettere in n
2
- n
posti . Esistono quindi 2
2
n n
relazioni riflessive su I.
Per ottenere una relazione simmetrica, dobbiamo verificare che, se il grafo contiene la coppia
(a,b), contenga anche la coppia (b,a). In termini di matrice, questo si riduce a richiedere che essa
sia simmetrica rispetto alla diagonale principale:

Capitolo 2 Alcuni problemi di combinatorica
Universit di Torino
44

|
|
|
|
|
|
.
|

\
|
? ? ? ? ?
? ? ? ?
? ? ?
? ?
?


Abbiamo 2 scelte possibili nella prima riga, 2
2
nella seconda,, 2
n
nellultima. In totale, per il
principio di moltiplicazione delle scelte e la formula di Gauss, abbiamo 2
.
2
2

.

.
2
n
= 2
2
) 1 n ( n +

matrici della forma voluta.

Per differenza con 2
2
n
abbiamo le relazioni non riflessive e non simmetriche, per ottenere quelle
con entrambe le propriet dobbiamo fissare il simbolo 1 negli n posti della diagonale , ottenendo
in totale 2
2
) 1 n ( n
matrici.
Per le relazioni riflessive o simmetriche, il principio di inclusione-esclusione ci d il numero:

2
2
n n
+ 2
2
) 1 n ( n +
- 2
2
) 1 n ( n
.



Esercizio 12.1 Calcolare il numero delle relazioni simmetriche o riflessive definibili su I
5
.

Soluzione. Le relazioni riflessive sono 2
20
= 1.048.576. Le relazioni simmetriche sono 2
15
=
32.768 Le relazioni riflessive e simmetriche sono 2
10
= 1024, da cui il numero cercato
1.080.320 = 2
20
+ 2
15
2
10
.




Bibliografia


[1] N.L.Biggs , Discrete mathematics , Clarendon presse Oxford 1985

[2] Cerasoli - Eugeni - Protasi , Elementi di matematica discreta, Zanichelli, Bologna 1988

[3] J.H.Conway-R.K.Guy , The book of numbers , Copernicus - Springer - Verlag 1955

[4] Fomin D.- Genkin S.- Itenberg I., Mathematical circles (Russian experience) 1996
Mathematical world.Vol.7 American Mathematical Society

[5] Graham-Knuth-Patashnik , Matematica discreta , Hoepli 1992

[6] E.Lucas ,Theorie des nombres ,Librairie scientifique et technique Albert Blanchard 1961

[7] G. M. Piacentini Cattaneo , Algebra . Un approccio algoritmico , Decibel Zanichelli 1996
.
[8] D.Romagnoli, Elementi di matematica discreta, Quaderno didattico n.23. Dipartimento di
Matematica di Torino 2004.

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