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A CROCIFISSIONE D GES Luca 23:33-38 di ACETO GIACOMO Quando furono giunti al luogo detto il Teschio, vi crocifissero lui e i malfattori,

uno a destra e l'altro a sinistra. [Ges diceva: Padre, perdona loro, perch non sanno quello che fanno.] Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: Ha salvato altri, salvi s stesso, se il Cristo, l'Eletto di Dio! Pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso! Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO IL RE DEI GIUDEI. La scena che ci si pone davanti quella conosciutissima della crocefissione di Ges. Certo sembra strano parlarne nella ricorrenza del Natale, sarebbe pi ovvio parlare della sua nascita invece che della sua morte, ma senza volere sminuire limportanza dellevento natalizio, penso che parlare della sua morte vuol dire esprimersi sul compimento dellopera redentrice di Dio. Ci che i versetti del nostro testo ci fanno vedere, lo scenario che attornia il Golgota, il popolo stava guardando, i magistrati si beffavano di lui, e anche se il testo non ne fa menzione, altrove dice che da lontano vi erano pure tante donne e discepoli che seguivano Ges. Tutti avevano gli occhi fissi sulla croce che tratteneva Ges, e tutti erano attraversati da mille pensieri. Ci che vorrei fare risaltare sono quei pensieri che scaturivano dalla visione di Ges crocefisso. 1) GUARDAVANO UN GESU UMILIATO E INGIURIATO E NON VEDEVANO COLUI CHE SI ERA CARICATO DELLE NOSTRE MALATTIE E DOLORI Ges appeso alla croce, era oggetto dello scherno dei magistrati e anche di tanti altri che in quel momento di dolore non trovavano di meglio che ingiuriarlo e umiliarlo con frasi del genere: Ha salvato altri, salvi s stesso, se il Cristo, l'Eletto di Dio! Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso! ma nessuno in quel momento rifletteva che Ges stava svolgendo lopera pi grande dopo la creazione delluomo, la redenzione della sua creatura Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Isaia 53:4. Alza i tuoi occhi verso la croce, alzali nel momento del dolore, sollevali nellistante del dubbio, e vedrai s un Ges sofferente, umiliato ed anche schernito, ma se hai fede, vedrai anche un Ges che sta soffrendo per te, che porta il tuo fardello, ogni tua malattia. Ogni tuo dolore era sulle sue spalle per poterti offrire qualcosa di speciale, qualcosa pagato a duro prezzo, la vita eterna. 2) GUARDAVANO UN GESU ABBANDONATO E NON VEDEVANO IN GESU IL VERO AMICO Ges ora la sulla croce, solo, abbandonato da tutti i suoi discepoli, la folla che fino a poco prima lo acclamava ora stava guardando incuriosita. Gli unici che gli stanno vicini, lo fanno solo perch non ne possono tornare indietro, i due ladroni che sono stati crocefissi con Lui. Uno dei due incurante del supplizio che sta patendo, schernisce anche lui il maestro, ma laltro lo rimprovera e alla fine cerca aiuto in Ges. Anche in quel momento Ges si rivela il vero amico pronto a darti una mano Ges gli disse: Io ti dico in verit che oggi tu sarai con me in paradiso Luca 23:43. Qual il tuo problema, ti senti solo, incompreso, ti sembra che tutto il mondo abbia qualcosa contro di te? Alza gli occhi alla croce, chiedi aiuto allunico che vuole esserti veramente amico, a chi ha patito per te, Ges. Chi non ti chiama pi servo ma amico. Io non vi chiamo pi servi, perch il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perch vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio Giovanni 15:15. Come per il ladrone penitente, anche per te c speranza, fosse anche lultimo giorno della tua vita, Ges ha qualche parola speciale per te, ha una certezza da trasmetterti, la vita, la vera esistenza eterna ti attende, perch Lui ti amico. 3) GUARDAVANO UN GESU PECCATORE E NON VEDEVANO IN LUI LA PUREZZA DELLA SANTITA Molte volte diciamo che le apparenze ingannano, ma mai come in questo caso queste parole esprimono un concetto cos veritiero. Ges che sta scontando la pena inflittagli, appare a tutti gli uomini come il peccatore che sta espiando la sua giusta pena, ma in realt Ges lunico nella scena descritta, e non solo in quel luogo e momento, ma in relazione ad ogni luogo e tempo, che non ha peccato e che non gli si pu imputare nessuna colpa. Ges lunico uomo puro e santo che abbia calcato la faccia della terra. Un giorno ebbe a dire: Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verit, perch non mi credete?Giovanni 8:46. Alza gli occhi alla croce, quel sangue che Ges ha versato ti parla di perdono, quegli occhi addolorati ti parlano di purezza e di Santit. Ti senti sporco, peccatore, impuro, fai bene a sentirti cosi, perch questa la realt di ogni uomo

lontano da Dio, ma grazie gli siano rese perch il puro, brama rendere te purificato, il Santo desidera rendere te santificato il principe di pace gradisce riempirti della sua pace. 4) GUARDAVANO UN GESU CASTIGATO PER IL PECCATO E NON VEDEVANO IN GESUCOLUI CHE TOGLIE IL PECCATO Il popolo, i magistrati, i soldati avevano gli occhi fissi su Ges, e possibilmente pensavano che finalmente fosse giunta lora per quel millantatore di pagare il giusto castigo per la colpa dei peccati. Ma se vero che Ges stava pagando una colpa, certamente non si rendevano conto che non era la sua colpa che stava espiando, ma quella di tutta lumanit: Il giorno seguente, Giovanni vide Ges che veniva verso di lui e disse: Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Giovanni 1:29. Ges sulla croce incarnava degnamente quel sacrificio pasquale che offrendo lagnello senza difetto, garantiva al popolo il perdono dai propri peccati. Alza gli occhi alla croce, questo Ges, che se solo avesse voluto, poteva chiamare una miriade di angeli in suo aiuto, invece la che sta aspettando la morte conclusiva al fine di garantirti salvezza eterna. Alza gli occhi alla croce, la salvezza garantita, cosa certa perch Ges ha pagato il prezzo, limporto del tuo riscatto. Poich anche il Figlio dell'uomo non venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti Marco 10:45. 5) GUARDAVANO UN GESU MORENTE E NON VEDEVANO IL PRINCIPE DELLA VITA Sono gli ultimi atti di questa nostra storia, Ges sta per finire di soffrire, gli occhi di tutti sono fissi su di Lui per cogliere lattimo della morte. Luomo non cambia mai, ancora oggi quando qualcuno sale al patibolo, c la folla di curiosi che non vuole perdersi il brivido dellattimo fuggente. Da li a poco Ges esaler lultimo respiro in un modo cosi sconvolgente che la maggior parte ne rimane impressionata: E Ges, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. Ed ecco, la cortina del tempio si squarci in due, da cima a fondo, la terra trem, le rocce si schiantarono, le tombe s'aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; e, usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella citt santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Ges, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: Veramente, costui era Figlio di Dio Matteo 27:5054. Ora tutto era finito, Ges ha terminato di espiare la sua colpa, questo quello che i suoi aguzzini pensano, ma al principe della vita spetta lultima parola, la morte non pu trattenerlo, Ges vuole essere ricordato come il vivente, e non come chi ha concluso ogni cosa con il decesso. Ora Egli alla destra del padre. Guarda ancora a Ges vedrai s una croce sanguinante, ma vuota, perch Ges vivente. Ancora oggi tanti vanno a vedere la tomba di Ges a Gerusalemme, aspettandosi di intravedere chiss cosa, ma vedono solo una tomba vuota, a testimonianza che Ges non pi fra i morti, altrove devono essere puntati gli occhi se si desidera veramente vedere Ges, il principe della vita, bisogna guardare alla destra del Padre. E uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni Atti 3:15. CONCLUSIONE Isaia nel famoso passo del capitolo cinquantatr dice: Dopo il tormento dell'anima sua vedr la luce, e sar soddisfatto; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, render giusti i molti, si caricher egli stesso delle loro iniquit Isaia 53:11. Oggi Ges veramente soddisfatto, il suo sacrificio stato un vero capolavoro per la salvezza tua e mia. Molti occhi, oggi come allora, sono puntati su Ges, ma solo chi sapr vedere in Lui il Salvatore, chi ha sofferto per i nostri mali, otterr salvezza eterna. Ci sar un giorno, in un prossimo futuro, che gli occhi di tutti saranno puntati nuovamente su di Lui, ed quando Ges ritorner. Dice la scrittura che lo vedranno anche coloro che lo hanno trafitto. Quando questo avverr, sar scaduto il tempo della grazia, perche oggi e solo oggi il tempo opportuno per la salvezza. Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurer, la luna non dar pi il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. Allora apparir nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le trib della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E mander i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli Matteo 24:29-31. A Dio sia la Gloria. ACETO GIACOMO

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