Professional Documents
Culture Documents
lavorati (cio accessibili), e apportiamo dallestero oltre la frutta ed i legumi che da noi sono tradizionali - anche degli alimenti cari, finiti o con un alto grado di lavorazione. Dunque le differenze di valore fra le esportazioni e le importazioni vengono anche dalla qualit delle merci agroalimentari, non soltanto dalle quantit consegnate, cio acquisite. Troppo pochi sili Non solo nei nomenclatori che mostrano quali prodotti abbiamo importato, ma anche sui mercati agroalimentari incontriamo dei prodotti che anche i romeni possono ottenere nei loro giardini, ma sembrano di preferire quelli degli stranieri: verza, pomodori, fagioli, carote, per non parlare di patate o di maggese e diversi altri ortaggi a radici. Di pi, incontriamo frutta dellimport come prune, mele o pesche, che in Romania sono delle culture tradizionali. Secondo, lorganizzazione interna dellindustri agroalimentare romena favorisce pi le importazioni che le fondi autoctone di cibo. I rappresentanti del settore di affari di questo settore hanno sempre proposto delle soluzioni, ma queste sono state sistematicamente evitate. un nonsenso dincoraggiare le importazioni di legumi, frutta e carne, mentre la produzione romena marcisce spesso sui campi o viene venduta ad un prezzo ridicolo. Adesso non facciamo che scoraggiare i produttori autoctoni, mentre il prezzo del cibo nel paniere quotidiano dei romeni continua a crescere, dichiarano i leader dei patronati con profilo agricolo. Loro hanno mostrato che la principale causa per cui importiamo degli alimenti che i nostri prodotti agricoli non possono essere depositati, visto che non ci sono sufficienti spazi nei sili.