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European Nutritionals Press Workshop

2 aprile 2009
Madrid, Spagna

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Abstract
“Vitamine e minerali per la salute”

Professor Dr. David P. Richardson


Università di Newcastle
Gran Bretagna
Esistono evidenze schiaccianti che dimostrano come una buona nutrizione, nutrienti specifici ed
altre sostanze alimentari, possono giocare un ruolo importante nel mantenere e potenziare la
performance fisica e mentale così come nel ritardare l’insorgenza di malattie croniche. Tuttavia,
sono molti i cambiamenti sociali, demografici, economici e dello stile di vita che influenzano il nostro
stato nutrizionale e per svariati motivi un numero crescente di persone non raggiunge le quantità
giornaliere raccomandate (RDA, Recommended Daily Amount) di specifici micronutrienti essenziali.
Sebbene sia possibile seguire una dieta equilibrata in grado di fornire all’organismo tutti i nutrienti di
cui esso necessita, indagini nazionali e internazionali rivelano un’enorme divario tra la situazione
ideale e la realtà di ciò che le persone mangiano veramente.

Per gli individui in tutte le fasce di età nelle quali le scelte alimentari possono compromettere una
nutrizione ottimale, l’incoraggiamento ad assumere una dieta più sana deve essere costante, ma è
necessario che gli operatori sanitari e i responsabili delle regolamentazioni alimentari riconoscano
che gli integratori alimentari possono fungere da mezzi efficaci per garantire che sia soddisfatto il
fabbisogno di micronutrienti. Le popolazioni a rischio includono gli anziani, gli individui che cercano
di perdere peso e si sottopongono a diete ristrette, i gruppi socio-economicamente svantaggiati, gli
alcolizzati e i fumatori.

I fattori nutrizionali durante le prime fasi di sviluppo non hanno solo effetti a breve termine sulla
crescita, sulla composizione corporea e sulle sue funzioni, ma esercitano anche effetti a lungo
termine sulla salute, incluso il rischio di ammalarsi più avanti negli anni. Le influenze materne sono
di particolare importanza durante le prime fasi di sviluppo del feto e del neonato, specialmente per
quanto riguarda le funzioni neurologiche e il comportamento.

Analogamente, la ricerca mondiale ha evidenziato la vulnerabilità nutrizionale delle persone più


anziane e l’impatto importante e duraturo di uno stato nutrizionale scadente sulla salute, sul
benessere e sull’aspettativa di vita. Il numero di persone anziane sta aumentando drammaticamente
e l’invecchiamento di intere popolazioni e società avrà un impatto significativo sulle economie e sui
sistemi sanitari di tutti i paesi.

Le vitamine ed i minerali svolgono funzioni vitali per mantenere il corretto funzionamento


dell’organismo e la mancanza di uno qualsiasi di essi causerà una specifica carenza, che potrà essere
corretta solo fornendo quel particolare nutriente. Le carenze manifeste che fanno capo a specifici
sistemi clinici sono molto rare, ma carenze latenti e marginali possono provocare sintomi non clinici
aspecifici, quali spossatezza, debolezza e aumentata sensibilità alle infezioni. È probabile che,
laddove insorga una carenza, essa riguardi più micronutrienti anziché uno solo. Le carenze non si
verificano dal giorno alla notte, ma, se l’organismo è ripetutamente deprivato di uno specifico nutriente
o di una combinazione di nutrienti, presto sarà propenso ad ammalarsi o a ridurre la sua performance
fisica e cognitiva.

La nostra salute è il nostro bene più prezioso e questa rassegna evidenzierà i messaggi chiave per
gli operatori sanitari e i responsabili delle regolamentazioni alimentari affinché prestino maggiore
attenzione al livello di nutrienti assunti con la dieta, riconoscano le particolari necessità dei gruppi
vulnerabili all’interno della società e aumentino la consapevolezza che una buona nutrizione è la
chiave per ridurre i costi sanitari e massimizzare il mantenimento di una buona salute e della qualità
della vita per specifici gruppi di popolazione inclusi gli anziani e le donne in età fertile.

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