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Cinematica e leggi della dinamica

Per descrivere il movimento di un oggetto, e nello specifico, di un corpo puntiforme, si utilizzano i parametri: Parametri spaziali: posizione distanza Parametri temporali: istante intervallo di tempo Parametri cinetici: velocit accelerazione

La massa puntiforme o corpo puntiforme o particella.


Studiare il movimento di un uomo in corsa pu essere unimpresa assai ardua, se si vogliono considerare tutti i movimenti particolari degli arti, le contrazioni dei muscoli, la respirazione, la circolazione sanguigna attraverso i vasi, la pulsazione del cuore, ecc. Un corpo, nella realt composto da atomi e molecole, possiede quindi una massa, si estende nello spazio e possiede una forma propria, oltre ad altre varie caratteristiche e propriet quali ad esempio la durezza, la composizione fisica, la temperatura, il colore ecc. Quando per ci si riferisce allo studio della sua cinematica, tutte queste caratteristiche non interessano, e pertanto ci si limita a considerare loggetto come un unico punto. Dal lato dinamico, in ogni caso assume importanza fondamentale anche la massa delloggetto, che viene considerata come fosse concentrata in un unico luogo, tipicamente il baricentro. Si parla di massa puntiforme, corpo puntiforme o particella. Nelle varie branche della fisica, possono interessare anche altre caratteristiche tipiche di un corpo, ad esempio, studiando gli urti, importa sapere se essi sono plastici o elastici. In fisica tecnica si deve considerare anche la forma, per calcolare ad esempio se una scala appoggiata ad un muro stabile o se rischia invece di scivolare, in questo caso loggetto prende il nome generico di corpo rigido. In ambito elettromagnetico, anche la carica del corpo assume fondamentale importanza, in quanto determina quali sono le forze elettriche che interagiscono. In termologia, si considerano la capacit termica, la temperatura, il calore latente e lo stato fisico. In termodinamica, importa, tra le altre, il calore e lentropia del corpo, e, per finire, in chimica, conta soprattutto la struttura molecolare.

Riferimento inerziale
Per osservare e descrivere una particella in movimento, occorre scegliere un riferimento. Se sul riferimento non agiscono forze disequilibrate, il riferimento pu essere considerato inerziale. Per dire quale sia la posizione o il valore della velocit di un veicolo, occorre riferirsi a qualcosa, se ad esempio il riferimento un osservatore seduto su una panchina a margine della strada, l'auto risulta muoversi con una determinata velocit, se invece si considera losservatore seduto su un treno in movimento, lauto risulta avere una velocit differente, e a sua volta, luomo sulla panchina risulta essere in movimento. Inoltre, se treno e auto si muovono parallelamente e alla stessa velocit, l'auto appare ferma all'osservatore sul treno e viceversa per il treno dallauto. Se infine il passeggero decide di camminare lungo i vagoni, avr una velocit rispetto al treno e unaltra velocit rispetto a terra. Tutto dunque relativo alla posizione di osservazione.

ing. L. Balogh laurent.balogh@gmail.com

Se si considera come riferimento lautomobile, e, ad un certo punto finisce la benzina ed essa inizia a rallentare, losservatore alla guida noterebbe che luomo seduto sul treno inizia ad aumentare la propria velocit, cos come luomo seduto sulla panchina, siccome per n sul treno n sulla panchina agisce alcuna forza, il conducente non in grado di spiegarsi come questi ultimi improvvisamente abbiano potuto accelerare, e questo perch lautomobilista, in fase di frenata, non si trova pi in un riferimento inerziale, e questo accade anche quando lauto intenta ad affrontare una curva, dove, allimprovviso, tutto attorno inizia inspiegabilmente a roteare. Gli osservatori del treno e della panchina invece, sanno bene che sullauto hanno agito un forze non equilibrate (gli attriti e lo sterzo), e pertanto sanno dare una spiegazione a questa improvvisa decelerazione. Lauto non si trovava in un sistema di riferimento inerziale, mentre vi si trovavano il treno (in moto rettilineo e uniforme) e la panchina (ferma). Unipotetica astronave che si fosse addentrata nelluniverso remoto, in un luogo buio e privo di riferimenti, non potrebbe in alcun modo dare un valore alla propria velocit, in realt potrebbe anche essere ferma, e la cosa sarebbe del tutto equivalente. Oltretutto non potrebbe nemmeno dire quale sia la propria posizione e ovviamente, non saprebbe dove andare.

Lo spazio
Un oggetto si muove attraverso lo spazio. Se l'oggetto in esame ad esempio, una locomotiva, essa si pu muovere avanti o indietro lungo i binari, cio lungo una linea e per individuare la sua posizione basta una coordinata, lo spazio in cui opera possiede un grado di libert. Una nave, si pu spostare su un piano, e la sua individualizzazione necessita di due coordinate (come a battaglia navale), il suo spazio possiede pertanto due gradi di libert. Un aeroplano invece, muovendosi nello spazio tridimensionale, possiede tutti e tre i gradi di libert offerti dallo spazio, inteso questa volta nel suo significato pi generico, per lindividualizzazione servono in tal caso tre coordinate, due per la superficie e una per avere linformazione relativa alla quota. Spazio mono - dimensionale: retta = Spazio bi - dimensionale: piano = Spazio tri - dimensionale: spazio =

Il percorso
Il percorso quella porzione di spazio ricalcata dalloggetto durante il suo movimento e pu essere genericamente considerata come una linea. Una linea retta se il percorso diritto e una sezione circolare se il percorso curvo. Il moto naturale di un corpo libero di procedere in assenza di forze, campi di forze e di attriti, quello di percorrere una linea retta.

Il tempo
Il tempo, spesso considerato come la quarta dimensione, o come dimensione aggiunta, ha la caratteristica di essere unidirezionale e perpetuo, nel senso che, qualunque cosa possa accadere, esso continua imperturbato e costante il proprio corso. Questo viene considerato un assunto in fisica classica, ma, in fisica quantica anche il

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tempo soggetto alla relativit rispetto al riferimento, e pu assumere rapidit variabili se il riferimento non inerziale. Come per lo spazio, anche il tempo, per assumere significato deve essere riferito ad un istante che venga considerato iniziale, non possibile infatti dire quanto tempo sia trascorso in assoluto, pertanto ci si riferisce ad un momento ben preciso del passato del presente o del futuro.

La velocit
La velocit pu essere costante oppure pu aumentare o diminuire, come nel caso di una accelerazione o di una frenata. La velocit pu anche essere nulla se il corpo fermo e in questo caso si tratta comunque di una velocit costante. Il moto naturale di un corpo, oltre ad essere rettilineo, avviene a velocit costante. Questo significa che un oggetto lanciato nello spazio (in un luogo cio privo di attriti, di resistenze e di campi di forze), continua il suo viaggio in eterno. Per comprendere questo aspetto si immagini di lanciare, facendolo scivolare, un disco di hockey sullasfalto, questo si fermer subito. Immaginiamo ora di farlo scivolare lungo un parquet, in questaltro caso, il disco andr pi lontano. Se invece si lancia il disco sul ghiaccio, prima di fermarsi, percorrer una distanza maggiore. Il disco si ferma perch su di esso agisce una resistenza data dalla superficie di contatto tra il disco e il suolo, che ne estrae energia. Se per ipotesi la superficie fosse talmente levigata da essere priva di attrito, il disco manterrebbe costante la propria energia cinetica e cos pure la propria velocit. In generale si pu dire che, a parit di distanza percorsa, se il tempo impiegato poco, il corpo si spostato velocemente mentre se il tempo impiegato tanto, il corpo si spostato lentamente. Si afferma cio che la velocit lo spazio percorso durante un intervallo di tempo, o pi rigorosamente, la velocit media il rapporto tra la distanza percorsa e il tempo impiegato per percorrere tale distanza. =

La velocit istantanea la velocit che il corpo possiede in un determinato istante. Se si effettua una fotografia (non mossa) di un corpo in movimento, dalla foto non si pu desumere la sua velocit, non di meno per in quel momento il corpo possiede una propria velocit, che viene detta velocit istantanea. Se la velocit costante, la velocit istantanea assume lo stesso valore in ogni momento ed pertanto pari alla velocit media. Se il percorso seguito per muoversi da un punto ad un altro, maggiore della distanza che unisce i due punti, la velocit lungo il percorso, sar almeno per un certo tratto, maggiore rispetto alla velocit media. Occorre per puntualizzare che questultima affermazione non vera per la luce, che assume sempre lo stesso modulo di velocit, e quando questa viene forzata a percorrere cammini diversi in tempi uguali, rispetto cio a due riferimenti inerziali disposti in differenti punti di osservazione, a risentire degli effetti relativistici il tempo che si comprime o si espande, a seconda dellosservatore in esame. Se la velocit costante, significa che laccelerazione nulla, se invece laccelerazione ha un valore differente da zero, significa che la velocit del corpo aumenta o diminuisce in modo costante.

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Laccelerazione
Un corpo in fase di accelerazione, sta aumentando la propria velocit, a seconda dellintensit dellaccelerazione, sar pi o meno rapido tale incremento, in altre parole, se alla fine di un determinato intervallo di tempo (o di spazio), la velocit sar molto pi grande, laccelerazione stata molto grande a sua volta, se la velocit sar poco superiore, laccelerazione stata modesta, se la velocit non cambiata, laccelerazione stata nulla, se la velocit diminuita, laccelerazione stata negativa. Si considera e si definisce laccelerazione come il rapporto tra la differenza di velocit e il tempo intercorso per modificare il modulo di velocit. =

Accelerazione

La Massa
La massa una propriet fisica intrinseca di un corpo e ne rappresenta la quantit di materia contenuta. Lunit di misura della massa nel Sistema Internazionale il Kilogrammo (Kg). Si pu parlare di massa gravitazionale o in modo equivalente si pu parlare di massa inerziale. Massa Gravitazionale La massa gravitazionale la misura della forza di interazione di un corpo con la forza gravitazionale. All'interno dello stesso campo gravitazionale, un corpo con massa gravitazionale piccola sperimenta una forza minore di quella di un corpo con massa gravitazionale grande. La massa gravitazionale proporzionale al peso, ma mentre quest'ultimo varia a seconda del campo gravitazionale, la massa resta costante. Massa Inerziale La massa inerziale la misura dell'inerzia di un corpo, cio la resistenza al cambiamento dello stato di movimento quando viene applicata una forza. Un corpo con massa inerziale piccola cambia il suo movimento pi prontamente, e un corpo con massa inerziale alta reagisce pi lentamente. Il concetto di massa inerziale da considerarsi pi generale in quanto indipendente dal campo gravitazionale.

La Forza
Le forze sono le cause del moto dei corpi, possono pertanto mettere in moto un corpo che si trovava precedentemente in stato di quiete, modificare il movimento di un corpo gi precedentemente in movimento, o riportare il corpo in stato di quiete. Un corpo in stato di quiete pu comunque essere soggetto all'azione delle forze, quando un corpo fermo, significa che tutte le forze che agiscono su di esso si controbilanciano. Lunit di misura della Forza il Newton (N) = /

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Le Leggi della dinamica (Newton)


Prima Legge (Legge di Inerzia)
Un corpo non soggetto a forze esterne non equilibrate, persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme. = = 0

Seconda Legge (Legge fondamentale della dinamica)


Se su un corpo agisce una forza esterna non equilibrata, questo subir unaccelerazione direttamente proporzionale alla forza applicata e inversamente proporzionale alla massa (allinerzia del corpo). = =

Analogamente se un corpo immerso in un campo gravitazionale, la forza peso che agir su di esso sar proporzionale allintensit del campo e alla massa del corpo.

Terza Legge (Legge di Azione e Reazione)


Se un corpo A, applica una forza su un corpo B, il corpo B applicher una forza uguale e contraria sul corpo A. =

Legge di Hooke (Forza di richiamo della molla)


Se si applica una forza su una molla (o su un elastico), questo subisce una deformazione proporzionale alla forza applicata e inversamente proporzionale al coefficiente di elasticit della molla. =

La forza di richiamo elastica proporzionale allo spostamento dalla posizione di equilibrio, la molla tende cio a ritornare nella sua posizione. Esiste inoltre un limite di rottura oltre il quale la molla perde la sua propriet elastica mantenendo una deformazione permanente.

La Forza Normale
Si tratta di una forza vincolare, esercitata dal piano di appoggio. sempre perpendicolare al piano e si oppone alla forza peso delloggetto a cui vanno sommate eventuali forze di schiacciamento. La causa di tale forza da attribuirsi alle propriet elastiche del piano di appoggio, che si oppongono in virt della Terza Legge.

La Forza di Attrito
Si tratta di una forza dissipativa (che trasforma energia meccanica in calore), sempre opposta alla direzione del moto ed proporzionale alla forza normale esercitata dal piano di appoggio e ad un coefficiente di attrito che varia a seconda dei materiali in contatto. =

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La forza di attrito dovuta al fatto che le superfici a contatto non sono mai perfettamente lisce. Si fa distinzione tra coefficiente di attrito statico e coefficiente di attrito dinamico; lattrito dinamico sempre inferiore allattrito statico. La forza di attrito si oppone al moto, tuttavia, senza di essa, i corpi non potrebbero mettersi in moto in quanto mancherebbe una forza di applicazione.

Lo studio del movimento, lequazione oraria


Saper descrivere il moto di una particella significa poterne ricavare, attraverso un calcolo o una serie di calcoli, la posizione, la velocit e laccelerazione in ogni momento, e saperne pertanto prevedere la posizione in un istante futuro. Ad una particella viene pertanto assegnata una equazione oraria, che ne descrive la posizione in relazione al tempo, noti i parametri di posizione e velocit iniziale e il parametro relativo allaccelerazione. Moto rettilineo uniforme Accelerazione = = = costante nulla

Velocit Eq. Oraria MRU della Posizione = Accelerazione

costante

= + =

proporzione diretta

Moto rettilineo uniformemente accelerato =

Velocit Eq. Oraria MRUA della Posizione = Eq. Ibrida Caduta libera = , = Trasformazioni

= +

costante

proporzione diretta proporzione quadratica

= + + = = =

proporzione radice quadratica 1 / 3.6

1 = 60 = 3600

/ = 3.6 /

1 =

/ =

1 1 = 60 3600 6

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Il moto circolare uniforme


Moto naturale
Un corpo lasciato libero di procedere, percorre una linea retta muovendosi sempre alla stessa velocit. Pu capitare per che il movimento del corpo sia vincolato ad una traiettoria curvilinea, il caso ad esempio dei satelliti orbitanti attorno alla terra, o dei pianeti che, attratti dal campo gravit Forza centripeta e forza centrifuga Traiettoria Angolo percorso

Angoli e misura di un angolo (gradi e radianti)


Definizione e significato di radiante (raggio = 1 e angolo = arco) Utilizzando il goniometro, possibile misurare langolo . Il grado sessagesimale la trecentosessantesima parte dellangolo giro, in altre parole, langolo giro composto da 360. Nellesempio riportato in figura, langolo misura 40. Ad un angolo di 40, se il raggio vale una unit, corrisponde un arco della lunghezza di 0.7 unit. Si pu dunque dire che langolo vale 0.7 radianti. Il senso positivo di apertura di un angolo avviene in senso antiorario.

Misura degli angoli: Rapporto tra circonferenza e diagonale: PI greco e Radiante


Facendo il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro, si ottiene sempre lo stesso numero. Questo numero, noto fin dallantichit, prende il nome di Pi greco, lo si rappresenta col simbolo , un numero irrazionale, possiede cio infinite cifre decimali, e, pertanto, si pu unicamente calcolare una sua approssimazione, a seconda delle cifre significative di cui si necessita. = = || || | = |2 = 2 Circonferenza: = siccome:

dunque, langolo giro vale:

= 7

= 1 = 2

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Per trovare il valore degli altri angoli, si procede calcolando i sottomultipli:

Attivit: Si prenda un oggetto rotondo (canestro della carta) e si misuri la sua circonferenza con un metro da sarta, si misuri anche il diametro e si faccia il rapporto tra la circonferenza e il diametro. Se le misure sono state prese con precisione, si dovr ottenere un valore prossimo a 3.14.

Conversione gradi radianti e viceversa, con una proporzione e con la formula


Per convertire il valore di un angolo dai gradi ai radianti e viceversa, basta fare una proporzione: = Proporzione Passaggio da gradi a radianti = Passaggio da radianti a gradi =

Cerchio Goniometrico

I valori delle funzioni seno e coseno possono variare entro un intervallo compreso tra e , una volta compiuto un intero giro, i valori delle funzioni si ripetono, si dice cio che le funzioni trigonometriche sono funzioni periodiche.
Dato il Cerchio goniometrico, si possono individuare le seguenti grandezze: raggio: || = = coseno dellangolo: | | = Periodo: , seno dellangolo: = Periodo: ,

| | + = 1 + =

Relazione fondamentale (Pitagora) ed equazione della circonferenza:

tangente dellangolo: || = = = | | Periodo: , cotangente dellangolo || = Periodo:

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Moto Circolare (MC) e Moto Armonico (MA)


= = 1 1 =

Velocit lineare istantanea [m/s] velocit lungo una retta (MR) Pulsazione o Velocit angolare [rad/s] velocit di un ciclo o angolo di giro percorso in un intervallo di tempo Periodo [s] durata di un ciclo Frequenza [Hz] numero di cicli in un secondo Costante elastica [N/m] durezza di una molla

MC

= 2 = =

2 = 2 =

MA

= 2

Equazione oraria

= 2 = 2 2 = 2 . 2 = 2 1 = 2

1 = 2

Energia cinetica Energia potenziale elastica

= + = + + = =

= + = .

1 = 2

Moto in due dimensioni

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