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30 parlamentari romeni di ogni colore politico hanno presentato una mozione presso la Corte costituzionale per bloccare la legge appena approvata a Bucarest La cattura e luccisione di decine di migliaia di cani randagi che affollano Bucarest, almeno per il momento, dovr aspettare. Secondo lagenzia Reuters, un insolito gruppo di 30 parlamentari appartenenti ad ogni colore politico ha presentato luned un ricorso presso la Corte Costituzionale con la speranza che la legge sulleutanasia, approvata il 10 settembre dal Parlamento romeno con 226 voti favorevoli e 23 contrari e ancora non firmata dal presidente Traian Basescu, venga abrogata. Ignorando il ricorso a procedimenti di sterilizzazione a pioggia gi adoperati in altri Paesi, il provvedimento prevede esclusivamente la soppressione dellanimale se non viene reclamato dal padrone entro due settimane dalla cattura. Ma solo a fine settembre verr emesso il verdetto dalla magistratura pi alta del Paese e intanto centinaia di abitanti proseguono con una serratissima campagna a favore della soppressione dei cani randagi. Del resto i numeri pesano su questa amara vicenda: quasi 60.000 cani che scorrazzano liberi per le strade di Bucarest e oltre 6000 persone morse (di cui 1000 bambini) nei primi quattro mesi del 2013. Non sono mancati purtroppo casi drammatici con un epilogo fatale: come quello in cui mor un turista giapponese e quello in cui perse la vita una donna di Bucarest. Ma la collera dei cittadini esplosa definitivamente agli inizi del mese in seguito alla morte di un bambino di 4 anni aggredito da un branco di cani randagi in un parco della citt: da quel momento un nutrito gruppo di residenti ha deciso di non smettere di lottare fino a quando le autorit non adotteranno una soluzione a tale fenomeno. Dopotutto lanimo dei manifestanti stato rinfocolato non poco dalle pesanti affermazioni pronunciate dal presidente romeno, il quale ha dichiarato guerra ai cani randagi considerandoli nemici dellordine pubblico. Ovviamente le voci contrarie al progetto di eutanasia di massa in cantiere non mancano e numerosi gruppi di animalisti e cittadini pretendono unalternativa come la sterilizzazione, gi adottata in Turchia e Bulgaria, per risolvere definitivamente il problema. In verit tale situazione nasce
negli anni ottanta, quando il dittatore comunista Nicola Ceausescu ordin un invasivo restyling urbanistico di Bucarest: centinaia di case singole vennero demolite e rimpiazzate con dei condominii, dopodich molti abitanti furono costretti a traslocare in piccoli appartamenti e dovettero abbandonare i loro cani. Dunque la questione sensibilmente delicata e la nuova legge rischia di far ripiombare la Romania al 2001, quando un provvedimento simile in seguito abrogato - autorizz luccisione di centinaia di migliaia di cani in tutto il Paese: 144.000 dal 2001 al 2007.
Unoperazione nel cuore del potere politico macedone: tra gli accusati figurano ex funzionari e dipendenti del governo e dellintelligence La polizia macedone ha arrestato luned nel corso di unoperazione denominata Spie 17 persone accusate di spionaggio, estorsione e frode. Lo scrive lagenzia France Presse, precisando che in base alle informazioni rilasciate dal ministero degli Interni tra i sospettati figurano ex funzionari e dipendenti del governo e dellintelligence. Il portavoce del ministero, Ivo Kotevski, ha spiegato che gli arrestati sono sospettati di aver raccolto illegalmente informazioni su imprese, personaggi pubblici e uomini daffari macedone, ricattandoli mediante la minaccia di diffondere informazioni proibite. Tra gli arrestati spiccano Marjan Maxhoski, ex presidente del Parlamento, Trajko Veljanovski, ex direttore dellAntitrust macedone.